La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Appuntamento a lunedì 19 novembre con Stefano Paparozzi e il suo tema per una nuova serata all'insegna della scrittura!
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Emiliano Maramonte
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La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Messaggio#1 » martedì 20 novembre 2018, 0:28

Oltrepassò la siepe sulla collina e la vide.
Giacomo aveva vagato per anni senza riuscire a trovarla, e si stupì di non averci pensato prima. La verità era a portata di mano, eppure gli era sempre sfuggita.
La donna, in abiti di pelle nera, cosparsa di borchie e catene, lo fissava con disarmante intensità. Imponente come un antico colosso di pietra, aveva il volto bello e terribile, gli occhi e i capelli a caschetto nerissimi. Se ne stava seduta nella valle, col busto ritto e un braccio adagiato su un costone roccioso. Masticava rumorosamente una cicca.
Dopo un lungo silenzio esordì: «Mi che cercavi, bello?»
«Sei proprio tu?» chiese Giacomo, sgomento e attonito. «Nostra madre…»
«E chi sennò?» rispose la donna, con un sorriso sardonico.
«Ho mille domande. Ho tante cose da dirti…» Non sapeva da dove cominciare. Un sotterraneo risentimento montava dalle sue viscere.
«Spara» lo invitò lei con un cenno dell’indice, massiccio quanto una trave. «Ma vedi di spicciarti, ho da fare in India. Sai, inondazioni, alluvioni… cose così.»
«Perché non ci ami? Siamo tutti figli tuoi» domandò lui, mostrandole i palmi delle mani.
Madre Natura sbuffò. «E che palle! Ancora con questa storia. Sì vabbé, siete tutti miei figli, io vi amo dal primo all’ultimo, e bla bla bla, però…»
Giacomo restò interdetto. Non proferì parola.
«… però ogni tanto avete bisogno di qualche sculacciata» finì lei, tornando a fissarlo con la stessa intensità dei primi istanti. All’improvviso soffiò dalle labbra un grosso pallone rosa che, al colmo della tensione, scoppiò, producendo un boato e un’onda d’urto tale da sbalzare Giacomo un paio di metri più in là. «Ops, scusa.»
Lui si rimise in piedi e imperterrito continuò, alzando la voce: «Non ti ho pregato io di pormi in questo universo; non ti ho chiesto di darmi sofferenze o di rendermi infelice. Eppure tu, con le tue mani, mi ci hai messo, senza che io fossi d’accordo o contrario. Non è forse compito tuo fare in modo che io non soffra o che almeno l’esistenza su questo pianeta mi sia lieve?»
«Gné, gné, gné, gné» lo derise Madre Natura, poi alzò il braccio destro, da cui pendeva un’enorme catena che risuonava come un campanaccio, e schioccò le dita. Un fulmine a ciel sereno si abbatté sul bosco dietro di lei. Un vasto incendio divampò, rivaleggiando col bagliore rossastro del sole a picco sull’orizzonte.
Giacomo sussultò. Indietreggiò spaventato.
«Ascolta, sapientone» disse la donna, con tono severo, «anche le madri più benevole alla fine s’incazzano… e poi volano le sberle. Ci sono cose brutte e cose belle, a questo mondo. C’è la gioia e c’è il dolore, c’è il sole e c’è la pioggia. Questa è la vita. È così che deve andare.»
«Ma è un’ingiustizia» s’accanì Giacomo, ormai preso dalla rabbia verso quella creatura gigantesca. «A chi piace questa infelicissima vita nell’universo?»
Madre Natura si rizzò in piedi e rovesciò su Giacomo una valanga di terra e sabbia. Compiaciuta per averlo zittito, si ripromise che, dopo l’India, avrebbe fatto un salto in America.
Ultima modifica di Emiliano Maramonte il martedì 20 novembre 2018, 0:32, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Messaggio#2 » martedì 20 novembre 2018, 0:31

Ciao Emiliano! Hai visto che, alla fine, l'idea è arrivata? Tutto ok con i parametri, divertiti in questa Paparozzi Edition!

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Emiliano Maramonte
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Re: La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Messaggio#3 » martedì 20 novembre 2018, 0:34

Grazie. E' stato un parto difficile, ma, effettivamente, l'idea poi è arrivata. E non ho usato le prugne! HAHAHAHAHAHAHAH
(Riprenditi presto!)

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SalvatoreStefanelli
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Re: La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Messaggio#4 » mercoledì 21 novembre 2018, 15:39

Ironia più che sarcasmo. Certo che il protagonista è rompiballe. Madre Natura, che bella visione di lei, così moderna e incazzata, anche un po' troppo menefreghista. Forse il finale è la giusta e diretta conseguenza di quanto ci racconti prima, però mi è sembrato per così dire "frettoloso", un colpo di scena che non colpisce particolarmente. L'idea non è male, ma non mi ha colpito piacevolmente la sua resa finale. Mi dispiace.

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Emiliano Maramonte
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Re: La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Messaggio#5 » mercoledì 21 novembre 2018, 16:00

Ringrazio, apprezzo la valutazione e accetto le critiche! ;-)

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Il Calmo
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Re: La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Messaggio#6 » giovedì 22 novembre 2018, 0:27

Come nel racconto di “Fiammiferi e fiamme” anche qui è interessante il riprendere qualcosa di conosciuto e ottocentesco e rivisitarlo completamente in chiave surreale e sarcastico ironica.
Però ci sono delle cose che mi convincono poco.
Una è una banalità, invece di GIACOMO io avrei scritto genericamente il poeta (ma questa è una sciocchezza mia).
I dialoghi tra i due non mi hanno convinto a pieno, Leopardi parla come ci si aspetta, non so, in maniera troppo artefatta e madre natura è quasi troppo caricaturale.
Stesso effetto strano per il finale secondo me davvero troppo sbrigativo e poco di impatto secondo me.
Ad ogni modo menzione d’onore per l’originalità.

viviana.tenga
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Re: La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Messaggio#7 » venerdì 23 novembre 2018, 18:35

Ciao Emiliano,
La mia impressione è che qui tu abbia avuto una bella idea, ma poi non sapevi bene cosa farci.
Madre Natura si fa vedere da Leopardi (immagino avrebbe potuto facilmente evitare), ma poi ha molta poca voglia di parlargli, risponde con frasi generiche, fa un paio di effetti speciali e se ne va. Inoltre, ho trovato la stessa caratterizzazione di Madre Natura un po' confusa: da una parte, sembra fare la parte della natura indifferente alle sofferenze umane (verrebbe quasi da dire "menefreghista"), dall'altra accenna alla necessità di sculacciate, come se nelle sue azioni ci fosse un intento educativo, ma poi non sviluppa il discorso e non dà spiegazioni.
Insomma, idea a mio parere davvero originale e interessante, ma di cui non sei riuscito a sviluppare a pieno il potenziale.

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DandElion
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Re: La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Messaggio#8 » sabato 24 novembre 2018, 18:59

megagenius ha scritto:La donna, in abiti di pelle nera, cosparsa di borchie e catene, lo fissava con disarmante intensità. Imponente come un antico colosso di pietra, aveva il volto bello e terribile, gli occhi e i capelli a caschetto nerissimi.

'Sta piega fetish già me piace 'n sacco!

megagenius ha scritto:Se ne stava seduta nella valle, col busto ritto e un braccio adagiato su un costone roccioso. Masticava rumorosamente una cicca.
Dopo un lungo silenzio esordì: «Mi che cercavi, bello?»

Pensavo fosse un incrocio fra la madre terra e la morte, poi ho pensato che fosse 'na mignotta der Mandrione. Aspè mo' devo capì chi è.

megagenius ha scritto: «Sei proprio tu?» chiese Giacomo, sgomento e attonito. «Nostra madre…»
«E chi sennò?» rispose la donna, con un sorriso sardonico.
«Ho mille domande. Ho tante cose da dirti…» Non sapeva da dove cominciare. Un sotterraneo risentimento montava dalle sue viscere.
«Spara» lo invitò lei con un cenno dell’indice, massiccio quanto una trave. «Ma vedi di spicciarti, ho da fare in India. Sai, inondazioni, alluvioni… cose così.»
«Perché non ci ami? Siamo tutti figli tuoi» domandò lui, mostrandole i palmi delle mani.
Madre Natura sbuffò.

Ah ok allora la prima impressione era quella giusta!

megagenius ha scritto:«E che palle! Ancora con questa storia. Sì vabbé, siete tutti miei figli, io vi amo dal primo all’ultimo, e bla bla bla, però…»
Qui è più Quadraro/Quadraretto.

megagenius ha scritto: Giacomo restò interdetto. Non proferì parola.
«… però ogni tanto avete bisogno di qualche sculacciata»
Ri-fetish

megagenius ha scritto: finì lei, tornando a fissarlo con la stessa intensità dei primi istanti. All’improvviso soffiò dalle labbra un grosso pallone rosa che, al colmo della tensione, scoppiò, producendo un boato e un’onda d’urto tale da sbalzare Giacomo un paio di metri più in là. «Ops, scusa.»
Altro che Quadraro, questa è Du'Leoni o TorBella.

megagenius ha scritto: Lui si rimise in piedi e imperterrito continuò, alzando la voce: «Non ti ho pregato io di pormi in questo universo; non ti ho chiesto di darmi sofferenze o di rendermi infelice. Eppure tu, con le tue mani, mi ci hai messo, senza che io fossi d’accordo o contrario. Non è forse compito tuo fare in modo che io non soffra o che almeno l’esistenza su questo pianeta mi sia lieve?»
«Gné, gné, gné, gné» lo derise Madre Natura, poi alzò il braccio destro, da cui pendeva un’enorme catena che risuonava come un campanaccio, e schioccò le dita. Un fulmine a ciel sereno si abbatté sul bosco dietro di lei. Un vasto incendio divampò, rivaleggiando col bagliore rossastro del sole a picco sull’orizzonte.
Giacomo sussultò. Indietreggiò spaventato.
«Ascolta, sapientone» disse la donna, con tono severo, «anche le madri più benevole alla fine s’incazzano… e poi volano le sberle. Ci sono cose brutte e cose belle, a questo mondo. C’è la gioia e c’è il dolore, c’è il sole e c’è la pioggia. Questa è la vita. È così che deve andare.»

Adesso ho capito..

megagenius ha scritto: «Ma è un’ingiustizia» s’accanì Giacomo, ormai preso dalla rabbia verso quella creatura gigantesca. «A chi piace questa infelicissima vita nell’universo?»

Ora ho capito chi è Giacomo!!!!!!!

megagenius ha scritto:Madre Natura si rizzò in piedi e rovesciò su Giacomo una valanga di terra e sabbia. Compiaciuta per averlo zittito, si ripromise che, dopo l’India, avrebbe fatto un salto in America.


1827 - Dialogo della Natura e di un Islandese - Operette Morali, Giacomo Leopardi.
Appendice dell'appendice: inedito "scoperto" nel 2018 da Emiliano Maramonte e ivi pubblicato con genialità.
Nulla da eccepire, 92 minuti di applausi.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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giancarmine trotta
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Re: La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Messaggio#9 » sabato 24 novembre 2018, 23:28

Ciao Emiliano,
borchie in bella mostra, una cicca esplosiva e un caratterino mica da poco: ci vuole tanta fantasia a immaginare una madre natura così eccentrica! E il caro poeta GL, invece, attonito di fronte a cotanta strafottenza.
Che tipo di racconto sia, è complicato dirlo; la brutta fine di Giacomo, poi, sembra la condanna al suo pessimismo cosmico. Tipo te la sei cercata, hai fatto troppe domande e tiè.
Io delle borchie ne avrei fatto a meno, ma è un gusto personale.
"A chi piacerebbe sapere che questa madre natura ha dato vita all’universo?"
A rileggerci, ciao,
G.
**

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Emiliano Maramonte
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Re: La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Messaggio#10 » sabato 24 novembre 2018, 23:40

giancarmine trotta ha scritto:1827 - Dialogo della Natura e di un Islandese - Operette Morali, Giacomo Leopardi.
Appendice dell'appendice: inedito "scoperto" nel 2018 da Emiliano Maramonte e ivi pubblicato con genialità.
Nulla da eccepire, 92 minuti di applausi.

Anvedi, ao', ha 'ndovinato!!
Caspita! Hai smontato il racconto pezzo per pezzo.
Tutto un po' troppo caricaturale e sopra le righe, lo so, ma volevo completamente stravolgere la seriosità filosofica dell'operetta morale del tenero Giacomino, mettendolo in contrapposizione (ironica?) con la "pesantezza" della dottrina del poeta di Recanati. Ci sono riuscito? Non ci sono riuscito? Boh. Lo capirò dalle classifiche... In ogni caso grazie.

Grazie a Giancarmine per l'opinione.
E grazie a chi sinora ha già letto questo mio "accrocco".

Emiliano.

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Emiliano Maramonte
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Re: La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Messaggio#11 » sabato 24 novembre 2018, 23:41

DandElion ha scritto:1827 - Dialogo della Natura e di un Islandese - Operette Morali, Giacomo Leopardi.
Appendice dell'appendice: inedito "scoperto" nel 2018 da Emiliano Maramonte e ivi pubblicato con genialità.
Nulla da eccepire, 92 minuti di applausi.

Anvedi, ao', ha 'ndovinato!!
Caspita! Hai smontato il racconto pezzo per pezzo.
Tutto un po' troppo caricaturale e sopra le righe, lo so, ma volevo completamente stravolgere la seriosità filosofica dell'operetta morale del tenero Giacomino, mettendola in contrapposizione (alla berlina?) con la "pesantezza" della dottrina del poeta di Recanati. Ci sono riuscito? Non ci sono riuscito? Boh. Lo capirò dalle classifiche... In ogni caso grazie.

Grazie a Giancarmine per l'opinione.
E grazie a chi sinora ha già letto questo mio "accrocco".

Emiliano.

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DandElion
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Re: La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Messaggio#12 » domenica 25 novembre 2018, 0:01

Quando ho tempo mi piace far così ;) oggi è Santo Patrono dalle mie parti e quindi mi godo un giorno di tranquillità :P
Non so, io personalmente ho amato ed amo Leopardi alla follia, potessi averlo avuto davanti redivivo in momenti di singletudine l'avrei probabilmente sposato senza indugio, non accorgendomi della sua estetica (tanto mi piacciono brutti, lo sanno tutti, ma non ditelo al mio compagno), quindi più che trovarlo "pesante" mi sarei messa in profondo ascolto.. xD nessuno ha mai detto che io sia sana di mente, no?
Il tuo racconto tutto sommato riesce con una certa leggerezza a esprimere lo stesso concetto, per cui, va strabene così :D
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
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willy
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Re: La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Messaggio#13 » lunedì 26 novembre 2018, 14:27

Ciao Emiliano,
idea originale, la tua, gestita anche bene. Incipit che ci porta direttamente sulla scena e descrizioni appropriate. Le mie impressioni sui personaggi, invece, sono piuttosto altalenanti.
Da una parte mi pare di vederla questa natura che si comporta senza nessuno scrupolo, dall’altra la trovo troppo violenta, quasi truce, quel tantino sopra le righe che non mi permette una completa immedesimazione. Giacomo non ha chances, si intuisce da subito, ma comunque la conclusione mi ha preso impreparata, come se ci fosse qualcosa di troncato prima del tempo. Non che madre natura ci mandi un telegramma quando decide di agire.
La fantasia va premiata, è bello scoprire che c’è chi ne è ben fornito e te lo dico con un filo di invidia, complimenti!

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willy
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Re: La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Messaggio#14 » lunedì 26 novembre 2018, 14:30

Mi piace commentare prima di leggere chi ha scritto cosa. Quindi scusa l'inflazionato "sopra le righe"... e complimenti anche a DandElion, averne tanti commenti così corposi e dettagliati, brava!

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Rionero
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Re: La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Messaggio#15 » lunedì 26 novembre 2018, 17:04

Ciao Emiliano!

Concordo con Viviana, hai avuto una bella idea ma poi nello sviluppo la stessa si perde.

Ammetto che io non ci ero arrivato a capire che il protagonista fosse Leopardi...ma - oltre che per mia temporale lontananza dagli studi classici ed evidente ingnoranza dato che i riferimenti alla siepe e all'infelicissima vita c'erano tutti - anche perché il tono colloquio che usa il protagonista e il livello elementare delle domande che pone non mi hanno neanche fatto porre il dubbio.

Anzi alla prima lettura la cosa che più mi aveva stonato maggioranente era il fatto che Madre Natura si fosse presentata - senza in realtà averne voglia - ad un uomo qualsiasi senza molto da dire...che senso aveva? Mi mancavano proprio le motivazioni essenziali dei due personaggi...

Oltretutto rendendo ampollose e leopardesche le battute di Giacomo nostro, quelle tranchant di Madre Natura sarebbero state molto d'effetto!

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Emiliano Maramonte
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Re: La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Messaggio#16 » lunedì 26 novembre 2018, 17:23

Ringrazio tutti per i commenti e per gli apprezzamenti.
Mi rendo conto che costruire personaggi "sopra le righe" è sempre un rischio... può piacere come non può piacere, in base a come si vuole collocare tali personaggi nel contesto della storia. Nel mio caso, tra l'altro, ho peccato nel rimarcare ancora di più le differenze tra il poeta e Madre Natura, per far emergere un contrasto ad effetto. Evidentemente non ci sono riuscito appieno perché all'inizio, addirittura, Giacomo parla come un uomo moderno per poi scivolare in un linguaggio solo vagamente aulico. Vabbe', vorrà dire che se non vado in finale, posso riproporre il racconto in Laboratorio.

Saluti!
Emiliano.

Fabio84
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Re: La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Messaggio#17 » giovedì 29 novembre 2018, 18:22

Ciao Emiliano,
sono a digiuno di molte nozioni umanistiche e quindi rischio di non cogliere alcuni aspetti come invece hanno intuito altri =(
Ho notato una certa differenza di stile, rispetto ad altri tuoi racconti: qui è tutto molto più posato. Mi domando se dietro c'è qualche tua riflessione su cui ti sei arrovellato.
Il dialogo è ben intrecciato, comico e severo nello stesso tempo (Madre natura è un po' stronza, ma è solo l'interpretazione che le diamo noi).
ben fatta.
ciao

Fabio

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AmbraStancampiano
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Re: La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Messaggio#18 » giovedì 29 novembre 2018, 20:50

Ciao Emiliano,
ti confesso che non ci avevo capito un c**zo -_-'
Ahimè, non sono mai riuscita ad apprezzare Leopardi e l'ho dimenticato prima possibile appena uscita da scuola, quindi ero assolutamente impreparata al riferimento su cui si basa il racconto, e che offre una chiave di comprensione indispensabile per goderne appieno.
Devo però dire che se Leopardi fosse stato meno Leopardi e più Maramonte, mi sarei di sicuro divertita un sacco a leggerlo e non lo avrei dimenticato tanto facilmente e volentieri ^_^
A proposito, grazie per il finale. La studentessa delle superiori che ancora alberga in me ci ha goduto di brutto.
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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Re: La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Messaggio#19 » giovedì 29 novembre 2018, 20:50

Ciao Emiliano,
ti confesso che non ci avevo capito un c**zo -_-'
Ahimè, non sono mai riuscita ad apprezzare Leopardi e l'ho dimenticato prima possibile appena uscita da scuola, quindi ero assolutamente impreparata al riferimento su cui si basa il racconto, e che offre una chiave di comprensione indispensabile per goderne appieno.
Devo però dire che se Leopardi fosse stato meno Leopardi e più Maramonte, mi sarei di sicuro divertita un sacco a leggerlo e non lo avrei dimenticato tanto facilmente e volentieri ^_^
A proposito, grazie per il finale. La studentessa delle superiori che ancora alberga in me ci ha goduto di brutto.
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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Andrea Partiti
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Re: La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Messaggio#20 » giovedì 29 novembre 2018, 22:42

Ok, ammetto la mia ignoranza.
Mi sono letto tutto il racconto con calma e attenzione e non mi ha mai neppure sfiorato il pensiero che il Giacomo del racconto fosse Leopardi. A posteriori ci sarei potuto arrivare, la siepe all'inizio, l'infelicità, probabilmente altri dettagli che mi sono perso.
Purtroppo la mia conoscenza delle operette morali si limita ad aver parlato per circa venti minuti durante un'interrogazione del "Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie" (sì, ho cercato apposta il titolo) senza aver mai letto nulla a parte le quattro righe di presentazione della mia antologia, e non ho mai recuperato questa lacuna perché mi andava di traverso Leopardi.
Ignorando il contesto, il racconto è piacevole e la tua madre terra è un personaggio che non passa inosservato. Una madre quasi adolescenziale e capricciosa, forse più realistica della madre-materna dell'immaginario più classico.
(Ottimo angolo per il tema, tra l'altro!)

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antico
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Re: La siepe, la vita e tutto il resto di Emiliano Maramonte

Messaggio#21 » domenica 2 dicembre 2018, 12:20

Devo posizionarmi nella schiera di chi non ha pensato a Leopardi (in questo, il consiglio di Gemignani ha un deciso perché), quindi non sono riuscito a contestualizzare bene. Detto questo, rispetto al tuo solito, mi è sembrato un linguaggio involuto con questa Madre Natura che usa i vari SPARA, CHE PALLE, VABBE, SAPIENTONE... Un po' forzato, troppo rimarcato, a me quasi fastidioso (e sottolineo A ME, ci mancherebbe). Inoltre, punto anch'io il dito contro questa caratterizzazione incerta della Natura che sembra sbattersene tranne poi far pensare che i suoi intenti siano punitivi. Ma è il tono stesso del racconto a non convincermi e credo proprio che nel Laboratorio potrai dargli una connotazione più decisa. Per il momento è un pollice ni.

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