La vecchia casa nel bosco - di Viviana Tenga

Appuntamento a lunedì 19 novembre con Stefano Paparozzi e il suo tema per una nuova serata all'insegna della scrittura!
viviana.tenga
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La vecchia casa nel bosco - di Viviana Tenga

Messaggio#1 » martedì 20 novembre 2018, 0:36

Era una bella giornata di sole. Dentro il bosco, l’atmosfera era cupa come sempre. All’interno della vecchia casa di legno lo era ancora di più.
Hans sedeva sulla poltrona in un angolo, consapevole di non aver voce in capitolo nella discussione in corso. Da una parte, sua moglie Liza, decisa a compiere il suo dovere di nuora premurosa. Dall’altra, sua madre.
“Non puoi rimanere qui!” insisteva Liza, con voce acuta. “C’è un mostro che si aggira per il bosco, ha già fatto a pezzi sette persone! Non si sa cosa sia, nessuno l'ha mai visto, ma di certo stare qui è troppo pericoloso! Da noi avresti la tua stanza, vivresti con le comodità della città…”
“Per chi mi hai preso?” rispondeva la mamma, con calma mista a disprezzo. “Per la nonna di Cappuccetto Rosso? Ci vivo da anni in questo bosco. So quali sono i pericoli e ho tutto sotto controllo. Delle vostre comodità non me ne faccio niente.”
Liza cominciava a essere esasperata, la mamma sempre più infastidita. Hans aveva un pessimo presentimento.
“Cosa credi?” attaccò Liza. “Che la tua paccottiglia blasfema possa proteggerti? Non lo vedi che sono solo pezzi di legno e piume d’uccello?” esclamò, sporgendosi in avanti e allargando il braccio verso gli amuleti disposti sulla credenza.
Hans strinse con nervosismo il bracciale della poltrona. Gli sembrò che la temperatura della stanza fosse calata di colpo. Sua madre era immobile, a guardare Liza con sguardo carico d’odio.
Un tonfo secco giunse dallo sgabuzzino.
“Cos’è stato?” chiese subito Liza.
“Non ci fare caso” disse la mamma, gelida.
“No, c’è qualcosa, fammi andare a vedere…”
Liza si avviò verso la porta. Era troppo nervosa per riuscire a stare ferma.
“Fidati. Lascia stare.” ribadì la mamma.
“Liza, forse non è il caso…” azzardò Hans, con voce tremante, ma era già troppo tardi.
Liza aveva aperto la porta.

Un grido.

Dopo interminabili minuti in cui era rimasto paralizzato dall’orrore, Hans lanciò un urlo e scoppiò a piangere. In mezzo al pentacolo disegnato sul pavimento, una creatura d’ombra stava smangiucchiando con flemma pezzi di carne che erano appartenuti a Liza.
La mamma richiuse la porta.
“Comunque, ho sempre pensato che non fosse quella giusta per te.”



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antico
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Re: La vecchia casa nel bosco - di Viviana Tenga

Messaggio#2 » martedì 20 novembre 2018, 0:41

Ciao Viviana! Sbaglio o era da un po' che mancavi? Tutto ok con i parametri, divertiti in questa Paparozzi Edition!

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Emiliano Maramonte
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Re: La vecchia casa nel bosco - di Viviana Tenga

Messaggio#3 » giovedì 22 novembre 2018, 0:06

Ciao Viviana, piacere rileggerti!
Dunque: purtroppo, complessivamente, la storia non mi ha coinvolto. Di solito storie così brevi dovrebbero essere incisive, veloci, come delle fiammate che travolgono il lettore. Invece quasi tutta la narrazione, almeno fino al colpo di scena finale, mi è risultata un po' piatta. Sin dalle prime battute mi aspettavo un bel racconto d'atmosfera, magari horror, con tensione costruita tra le righe, e invece c'è il dialogo tra suocera e nuora piuttosto noioso, tra l'altro con dialoghi legnosi, che allentano l'effetto generale. Quello che mi ha dato un piccolo sussulto, e che reputo la cosa migliore del racconto, è stato proprio il paragrafetto finale, con un buon colpo di scena e una giusta dose di umor nero che chiude la vicenda. Il tutto poteva essere sviluppato meglio, perché il nocciolo dell'idea c'è e poteva dare adito a scenari più incisivi.
Un paio di annotazioni:
- Hai scritto il "bracciale" della poltrona. Sicuramente si è trattato di una svista dovuta alla fretta. Ovviamente è "bracciolo".
- “Cosa credi?” attaccò Liza. “Che la tua paccottiglia blasfema possa proteggerti? Non lo vedi che sono solo pezzi di legno e piume d’uccello?” esclamò. [Qui non c'è alcuna esclamazione. Sono tutte domande concitate dovute all'angoscia e all'inquietudine del momento].
In conclusione: risultato sottotono e migliorabile, magari nel Laboratorio.

In bocca al lupo!
Emiliano.

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Wladimiro Borchi
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Re: La vecchia casa nel bosco - di Viviana Tenga

Messaggio#4 » giovedì 22 novembre 2018, 14:09

Ciao Viviana,
Boh! Forse oggi sono particolarmente intuitivo, ma come la nuora parla del mostro e la mamma si rifiuta di lasciare la casa nel bosco ho subito intuito che la vecchiaccia c'entrasse qualcosa.
La paccottiglia blasfema, poi, mi ha immediatamente indicato la strada che avresti seguito, tant'è che a quel punto il pentacolo dietro alla porta non mi ha fatto né caldo, né freddo.
L'idea è molto carina, ma secondo m'è c'è un po' da lavorare sulle emozioni e sul finale.
Il mostro che mangiucchia la povera Lisa non le dà nemmeno adeguata dignità di vittima, magari buttaci dentro qualche particolare sanguinolento senza appesantire.
In generale non sono riuscito a empatizzare con nessuno dei personaggi, al punto che alla fine non sono riuscito nemmeno ad avere pietà per la divorata.
Lavoraci, però, perché vale la pena.
A presto
Wladimiro
IMBUTO!!!

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maurizio.ferrero
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Re: La vecchia casa nel bosco - di Viviana Tenga

Messaggio#5 » venerdì 23 novembre 2018, 8:55

Ciao Viviana,

L'idea di fondo è molto carina, con la madre strega che tiene chissà quale creatura nascosta in casa, purtroppo il colpo di scena risulta un po' troppo prevedibile. Il dialogo tra Liza e la vecchia risulta poco coinvolgente, e non sarebbe guastato qualche intervento in più da parte del figlio. È succube della madre mostruosa? È solo parzialmente consapevole della natura della sua genitrice? Sarebbe stato interessante saperlo.
A presto!

Emiliani Dominici
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Re: La vecchia casa nel bosco - di Viviana Tenga

Messaggio#6 » sabato 24 novembre 2018, 14:52

La prima parte del racconto, sia nella narrazione che nei dialoghi, tende a spiegare un pò troppo, e questo va a danno della suspense che dovrebbe crearsi per arrivare al finale, che tanto a sorpresa non è, perché si intuisce che sarà la nuora, e non la suocera, a fare una finaccia. Un esempio di quello che ritengo spiegazione superflua è questo: “Liza cominciava a essere esasperata, la mamma sempre più infastidita”. Lo si capisce dai dialoghi, perché spiegarlo ulteriormente? Mi piace moltissimo l’ultima frase, azzeccatissima, e trovo che, dei personaggi, il più interessante sia il marito/figlio, che risulta il più intrigante, forse perché parla poco e il lettore può costruirsi una propria ipotesi sul suo carattere.

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White Duke
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Re: La vecchia casa nel bosco - di Viviana Tenga

Messaggio#7 » domenica 25 novembre 2018, 9:58

Ciao Viviana.

Questo racconto è un buon esercizio di stile, ottimo dal punto di vista tecnico ma purtroppo estremamente debole dal punto di vista del soggetto. Personalmente ho capito fin dalle prime righe la conclusione, e man mano che andavo avanti nella lettura il senso di aver previsto correttamente il finale aumentava sempre più, quindi il colpo di scena finale non riesce.

Per il resto non saprei cosa dire, come detto il racconto è scritto bene e non ho niente da segnalare da questo punto di vista. Come lettura è stata piacevole anche se non incisiva, in pratica "letto e dimenticato".

Considerando che avevi ancora molti caratteri a disposizione forse potevi provare a trovare qualche escamotage per rendere più interessante la storia, o almeno meno prevedibile il finale.
Portate dei fiori sulla tomba di Algernon

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Linda De Santi
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Re: La vecchia casa nel bosco - di Viviana Tenga

Messaggio#8 » domenica 25 novembre 2018, 16:44

Ciao Viviana!
Racconto godibile e ben scritto, con lo stile scorrevole e pulito che ti contraddistingue :)
Lo svolgimento è lineare e il finale, come è già stato notato da alcuni, è abbastanza prevedibile.
Fin dalla frase “mostro che si aggira nel bosco” un po’ mi sono aspettata che ci fosse un colpo di scena ai danni della povera Liza :) Forse, anziché di un mostro, Liza avrebbe potuto essere preoccupata per un orso o lupo (o comunque un animale pericoloso uscito fuori controllo), così da sviare l’attenzione del lettore e non fargli sospettare da subito l’identità della suocera.
In ogni caso, al di là del finale, è un racconto molto piacevole e godibile. Alla prossima!

viviana.tenga
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Re: La vecchia casa nel bosco - di Viviana Tenga

Messaggio#9 » lunedì 26 novembre 2018, 20:06

Grazie a tutti per i commenti!

A questo giro, ho scritto davvero in pochissimo tempo, quindi sono felice di aver prodotto qualcosa e ci sta che questo qualcosa non mi sia venuto benissimo.
Rispondo a un po' di cose:

megagenius ha scritto:- Hai scritto il "bracciale" della poltrona. Sicuramente si è trattato di una svista dovuta alla fretta. Ovviamente è "bracciolo".
- “Cosa credi?” attaccò Liza. “Che la tua paccottiglia blasfema possa proteggerti? Non lo vedi che sono solo pezzi di legno e piume d’uccello?” esclamò. [Qui non c'è alcuna esclamazione. Sono tutte domande concitate dovute all'angoscia e all'inquietudine del momento].


Super-argh! Confermo che ho scritto molto di fretta.

maurizio.ferrero ha scritto:Il dialogo tra Liza e la vecchia risulta poco coinvolgente, e non sarebbe guastato qualche intervento in più da parte del figlio. È succube della madre mostruosa? È solo parzialmente consapevole della natura della sua genitrice? Sarebbe stato interessante saperlo.


Nella mia testa, un po' e un po'. L'ho immaginato come il tipo che non si pone domande per paura delle risposte, ma che ha molto chiaro che non bisogna assolutamente mettersi contro la madre. Però se non è emerso dal racconto, colpa mia.

Emiliani Dominici ha scritto:Un esempio di quello che ritengo spiegazione superflua è questo: “Liza cominciava a essere esasperata, la mamma sempre più infastidita”. Lo si capisce dai dialoghi, perché spiegarlo ulteriormente?


Rileggendolo a mente fredda, hai assolutamente ragione. Sono contenta che in compenso la frase finale ti sia piaciuta.

Linda De Santi ha scritto: Forse, anziché di un mostro, Liza avrebbe potuto essere preoccupata per un orso o lupo (o comunque un animale pericoloso uscito fuori controllo), così da sviare l’attenzione del lettore e non fargli sospettare da subito l’identità della suocera.


Suggerimento interessante, ne terrò conto se mai rimetterò mano al racconto :)

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mircalla
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Re: La vecchia casa nel bosco - di Viviana Tenga

Messaggio#10 » giovedì 29 novembre 2018, 22:11

Ciao!
Questo racconto andrebbe letto con “Mother” dei Pink Floyd di sottofondo. Suggerirei la versione con il duetto Sinead O’Connor e Roger Water. Mi è piaciuto il tuo modo di inserire il fantastico in un tema del genere. E’ vero, come sottolineano gli altri qui sopra, che il finale arriva un po’ telefonato, però il quadretto che proponi è così ben descritto che, ahimè, sembra di vederla l’allegra famigliola. Complimenti.

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antico
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Re: La vecchia casa nel bosco - di Viviana Tenga

Messaggio#11 » domenica 2 dicembre 2018, 22:57

Che la madre avesse a che fare con il mostro, era palese, quindi la sorpresa viene a mancare. Detto questo, sei rimasta concentrata sull'idea e sul finale, ma un racconto di questo tipo più è ricco meglio è. Non dico di eventi, ma di contesto. Il dialogo deve essere arricchente, aggiungere e aggiungere sui personaggi e sui loro rapporti e non porsi su una dialettica SI, NO, SI, NO. Chiaro che il tempo e la fretta non hanno giocato a tuo favore. Detto questo, la lettura è godibile e diverte. Pollice ni tendente verso l'alto.

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