Garbo

Appuntamento a lunedì 17 dicembre 2018 dalle 21.00 all'una con un tema del team di Fantascientificast. Contrariamente rispetto al solito, sarà caldamente consigliato partecipare con racconti di genere fantastico (scifi o fantasy anche nelle loro accezioni più allargate).
Stefano Pastor
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Garbo

Messaggio#1 » martedì 18 dicembre 2018, 0:54

GARBO

New York, 1988

Altri dieci anni erano passati e ci saremmo ritrovati ancora. Nella nostra esistenza la lontananza era necessaria. Non potevamo permettere che qualcuno ci vedesse insieme.
Tutto era pronto per la riunione, la tavola apparecchiata. La servitù se ne era già andata, saremmo rimasti soli.
Mi tolsi il velo, finalmente, non ne avevo più bisogno. La mia bellezza senza età tornò a fiorire. Mi truccai, cercando di dare il meglio di me. I ricordi delle glorie passate mi raggiunsero, colmandomi di rimpianti.
Ero inadeguata, non ero in grado di riciclarmi come loro, di tornare a combattere. Forse ero stanca di lottare.
Presto sarei morta. Un anno, forse due. Non potevo prorogare ancora. Loro non me lo avrebbero permesso. Ma cosa sarei stata, dopo?
Che ne sarebbe stato dei Renoir? Quei quadri li amavo, ma non avrei potuto portarli via. Nella mia nuova vita non c’era posto per loro.
Mina fu la prima ad arrivare. Nella sua nuova forma faticai a riconoscerla. Era una bella donna, ma aveva rinunciato alle sue forme prorompenti. Non notai alcuna somiglianza con gente nota.
Prima che potessi interrogarla fece una smorfia. “Proprio non ti rassegni, vero?”.
Come avrei potuto, dopo ciò che ero stata? “Come ti chiami, adesso?”.
Tornò quel sorriso che aveva incantato il mondo. “Conoscerlo non ti sarà di aiuto. Ho abbandonato il mondo del cinema, se proprio vuoi saperlo”.
“Per quale ragione? Tu lo adoravi”.
“Evolversi, cara. È questo il nostro compito. Ma tu non lo puoi accettare”.
“Evolversi come?”.
“Sono una ricercatrice, se ti interessa. E anche promettente. Si attendono grandi cose da me”.
Era comunque sprecata. “Per me resterai sempre Marilyn Monroe”.
Si mise a ridere. “Preistoria! Sono passati venticinque anni, ormai. Io l’ho seppellita, perché tu non ci riesci?”.
Sfuggii il suo sguardo. “Eri magnifica”.
“Avrei forse dovuto ridurmi come te, chiusa in casa da più di quarant’anni? Tu ci stai mettendo in pericolo tutti quanti”.
“Non sarà per molto”, mormorai.
“Voglio ben sperare”. Controllò la tavola e contò i posti. “Alan non credo che possa venire. È in Russia in questo periodo”.
“Non è mai mancato!”.
“Se proprio vuoi saperlo, si sta stufando di queste riunioni. In questa casa, poi!”.
Non potei ribattere, suonarono alla porta. “Forse è lui”, mi eccitai.
Era James Dean, invece. Qualunque nome avesse adesso, per me sarebbe rimasto per sempre quella fiammante stella cometa. Mi baciò la mano. “Incantevole come sempre, mia cara”.
“Non mi dire che hai rinunciato al cinema pure tu, ti prego”.
Si mise a ridere. “A dire il vero no, però adesso preferisco stare all’altro lato della macchina da presa”.
“È un abominio”.
“Si può essere grandi una volta solo”, disse Mina. “Possiamo essere tutto ciò che vogliamo, perché ripetersi?”.
Fingevano di non capire, ma ero certa che nel loro animo sentissero struggente quella mancanza.
“Elvis non verrà? Ne sei sicura?”.
Mina sbuffò. “Piantala di chiamarlo Elvis! Lui è Alan. Non è più Elvis da dieci anni! Sono tutti morti, Elvis Presley, James Dean e Marilyn Monroe. Appartengono al passato, perché non ti rassegni?”.
“Io no”, mormorai.
Mina sbuffò, ma anche il mio James Dean fece una smorfia. “Certo, tu no. Sei leggenda, ma ancora non ti basta”.
Le aprii il mio cuore. “Che altro potrei fare, dopo?”.
“Non hai idea delle possibilità che offre questo mondo. Ne abbiamo esplorato solo una piccola parte. Noi siamo meglio di loro, molto meglio. Possiamo essere ogni cosa, non riesci ad accettarlo?”.
“Più di così?”.
Sorrise. “Oh, cara. Sarai pure una leggenda, ma anche tu sei stata dimenticata. Che tu viva o muoia ti attende l’oblio”.
Mi irrigidii. “Non c’è mai stato nessuno grande come me”.
“Ai tuoi tempi, forse. Ma ora i tuoi film non li vede più nessuno. È tempo di cambiare”.
L’amato James cercò di stemperare la tensione. “Che ne dite di accomodarci?”.
Forse lei aveva emulato il mio successo, ma non era mai stata un’attrice vera. Se il suo mito era sopravvissuto era solo grazie al modo che aveva scelto per andarsene. In fondo non mi era mai piaciuta molto.
“Meglio se hai smesso di recitare”, ribattei.
Mina fu divertita e mi fece pure una riverenza. “Nessuna sarà mai grande come te, o somma Greta”.



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antico
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Re: Garbo

Messaggio#2 » martedì 18 dicembre 2018, 0:56

Ciao Stefano! Tutto ok con i parametri, divertiti in questa Fantascientificast Edition!

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Simone Cassia
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Re: Garbo

Messaggio#3 » mercoledì 19 dicembre 2018, 23:24

Ciao Stefano,
racconto in tema che si lascia leggere bene per lo stile scorrevole e curato ma che purtroppo non è riuscito a coinvolgermi. Ci mostri un dialogo tra esseri soprannaturali a una delle loro riunioni decennali a cui uno di loro ha dato buca e, se devo essere sincero, visto il tono e gli argomenti della conversazione non gli si può nemmeno dare troppo torto. Buono lo spunto di creare un momento di scontro e confronto causato dall’ottica deviante della protagonista, ma questa scintilla, a parer mio, non riesce a mantenere viva l’attenzione sul racconto anche perché non indaga la natura di questi esseri e rimane in superficie di una situazione con spunti inesplorati sicuramente più interessanti.
Spero di non essere stato troppo cattivo, non ne ho l'intenzione, e chiaramente se hai delle osservazioni o dei dubbi in merito al mio commento sarò felice di confrontarmi ulteriormente con te. A rileggerci

viviana.tenga
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Re: Garbo

Messaggio#4 » domenica 23 dicembre 2018, 23:11

Ciao Stefano,
Ammetto di aver fatto un po' di fatica a ricostruire la trama (e aver dovuto chiedere una mano a Wikipedia sulla biografia di Greta Garbo). L'idea delle celebrità credute morte che hanno solo cambiato vita e fanno delle reunion ogni tanto è simpatica, ma il racconto manca un po' di brio. Il finale svela l'identità della protagonista (ammetto che nonostante il titolo non c'ero arrivata), ma mi ha lasciata con la sensazione di aver assistito a un preambolo senza seguito.
Ho poi delle perplessità su quanto sia verosimile che gli altri considerino Greta una di loro; a parte la scelta di vita diversa (loro che cambiano vita, lei che non si stacca da ciò che è stata), c'è anche un certo gap generazionale (ho controllato le date: Greta è del 1905, gli altri sono nati tra il '26 e il '35) che non sembra riflettersi nel modo in cui i personaggi interagiscono.
Nel complesso, un'idea buona, ma mi sa che è mancata l'idea per svilupparla al meglio.

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Linda De Santi
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Re: Garbo

Messaggio#5 » mercoledì 26 dicembre 2018, 10:19

Ciao Stefano!
Racconto ben scritto, scorrevole e piacevole da leggere, ma che non mi ha pienamente soddisfatto.
L’idea che le grandi star del passato siano in realtà esseri soprannaturali che cambiano ciclicamente identità è molto buona, ma la situazione in sé è di un’ordinarietà che non si concilia bene con l’eccezionalità dei suoi personaggi.
Mi sembra che il discorso sull’evolversi e cambiare personalità sia affrontato in maniera un po’ semplicistica: chi lo ha fatto ne è entusiasta, chi non vuole farlo lo vede come il peggiore dei mali possibili, senza sfumature. Forse è anche per questa ragione che il dialogo sembra un po’ piatto, appena la situazione è chiara (più o meno a metà racconto) diventa un botta e risposta tra chi è felice della propria evoluzione e la protagonista che è sempre meno convinta.
Il fatto che, tra tante celebrità in incognito, ci sia un personaggio che si chiama Mina (che in realtà è Marylin Monroe) mi confonde un po’ le idee, mi fa pensare alla vera Mina. Forse, vista la particolare situazione, è meglio trovarle un altro nome :)
Complessivamente un buon racconto, ma ho l’impressione che sia leggermente al di sotto dei tuoi standard.
Alla prossima!

mezzomatto
Messaggi: 171

Re: Garbo

Messaggio#6 » mercoledì 26 dicembre 2018, 12:05

Un germe di idea, che purtroppo è rimasto germe, senza sbocciare. Interessante la situazione, divi scomparsi che si ritrovano periodicamente per...? Ecco, questa è al domanda rimasta senza risposta. Stile e tono del racconto mi sembrano appropriati. La lettura è piacevole. C'è solo quel senso di incompiuto che lascia insoddisfatti, come quei vini di buon aroma, ma poveri di corpo. Comunque una bella idea, ti chiedo di lavorarci su e di riproporcela nel forum.

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DandElion
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Re: Garbo

Messaggio#7 » giovedì 27 dicembre 2018, 17:25

Ciao Stefano!
Ho riletto il tuo racconto per essere sicura di aver capito bene. Evito di leggere i commenti altrui per non rimanere influenzata.
Senza offesa ma mi sembra che Mina non sia un personaggio la cui fama è all'altezza degli altri.
Per carità infinita nel suo genere e assoluta regina del panorama italiano del suo periodo, MA non internazionale come gli altri.
Greta Garbo, Marylin Monroe e James Dean sono icone immortali, "Alan" anche, ma Mina è immortale solo nelle stivale e forse nella Svizzera di lingua italiana.
Detto questo passiamo al racconto.
Non mi ha affatto convinto, una reunion di star mortali, ma immortali, lontane da..? Lontane dalla loro fama? Quindi un lontano nel tempo e non nello spazio? Che si vedono per..? Le feste? Una cena? Rivoluzionare il mondo? Imparare a fare gli struffoli come zia Pina?..
Insomma il racconto non colpisce, non arriva a nessun punto e non mi sembra che sia nemmeno un granché calzante con il tema..
Si tengono in vita come? cambiano nome Perché? ..E perché la Garbo "immortale" dovrà morire visto che non vuole evolversi?
Troppe incognite per un racconto che rimane piatto.
Mi spiace, stavolta, per me è no.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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jimjams
Messaggi: 677

Re: Garbo

Messaggio#8 » giovedì 27 dicembre 2018, 17:32

Il racconto mi lascia molta curiosità sulle caratteristiche di questi personaggi. Mutaforma forse, rinascono o si rigenerano, non è chiaro del tutto. Sono insomma interessanti e stimolano la mia fantasia. Forse alieni, chissà. L'idea che siano stati tutti, in una certa fase della loro vita e contemporaneamente tutti dei famosi artisti è un po' forzata ma funziona. Rispetto al solito lo stile è un filo meno pulito, o almeno a me pare tale. Vediamo come sono gli altri racconti.

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antico
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Re: Garbo

Messaggio#9 » domenica 30 dicembre 2018, 19:13

Lontananza come quella che GARBO ha messo tra se e il mondo per nascondere il suo non invecchiamento? Idea molto buona, ma al suo interno il racconto tende a contorcersi un po' troppo perché la dialettica tra chi ha cambiato e lei che non lo ha fatto si esaurisce subito mentre invece la prolunghi per tutto il corso del testo quando, al contrario, avresti dovuto, a mio parere, evolvere il racconto verso le motivazioni alla base della scelta della protagonista scavando più a fondo perché, diciamolo, un essere eterno che si lega a una delle sue mille identità... Perché? E allora ecco che, a quel punto, potevi approfondire anche meglio il tema legato alle star di Hollywood. Pollice timidamente verso l'alto, per me, a questo giro. Puoi lavorarci ancora tanto e farlo diventare un vero gioiello.

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