Non ci fu alba per Firenze

Appuntamento nell'Arena fissato per lunedì 21 gennaio dalle 21.00 all'una con il tema di Elisa Emiliani!
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Paola B.
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Non ci fu alba per Firenze

Messaggio#1 » martedì 22 gennaio 2019, 0:30

21 gennaio 2019, h 03:30.
Nel buio, nel silenzio profondo, nelle sponde del fiume assopito fino a quel momento, si specchiò la luna. Grande, rossa, piena. Era al perigeo. Intorno un insolito alone come un anello di luce che cercava di contenere il gas rossastro che la colorava.
L’acqua prese vita. Si caricò di energia e partorì migliaia, milioni di animaletti dalle code lunghe e sgualcite. Un suono, prima leggero di zampette che corrono, saltano e poi sempre più potente e rombante, risaliva dalle sponde dell’Arno. I prati intorno si scurirono come macchie di inchiostro: all’inizio piccole e isolate, poi sempre più grandi fino a prendere un unico corpo.
Milioni di piccoli occhi brillavano al buio dello stesso colore della luna e del sangue di chi incontravano. Famelici inseguivano un solo obiettivo. La fame ingorda vociava, torchiava il loro misero stomaco.
I topi oltrepassarono via dell’Argingrosso, occuparono piazza dell’Isolotto, si cibarono del barbone che dormiva placido sotto i portici. Si infilarono nelle case e non ebbero pietà per nessuno.

H 04:32 La Luna rossa riprese il suo vitreo colore, proseguì il plenilunio e si allontanò dalla Terra. Si spense la fame e lo sguardo vampiro dei topi. Spauriti, in mezzo a odori diversi e cattivi, tornarono indietro in cerca del profumo rassicurante delle loro tane. Nel giro di mezz’ora la notte tornò serena e l’acqua dell’Arno riprese a scorrere placida.
Non ci fu alba per Firenze.
Ultima modifica di Paola B. il martedì 22 gennaio 2019, 0:46, modificato 3 volte in totale.



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antico
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Re: Non ci fu alba per Firenze

Messaggio#2 » martedì 22 gennaio 2019, 0:32

Ciao Paola! Tutto a posto con caratteri e tempo, buona EMILIANI EDITION!

alexandra.fischer
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Re: Non ci fu alba per Firenze

Messaggio#3 » martedì 22 gennaio 2019, 19:17

NON CI FU ALBA PER FIRENZE di Paola B. Il qualcosa di terribile del tuo racconto è l’uccisione di Firenze da parte dei topi, venuti su dall’Arno per colpa dell’eclissi e poi tornativi subito dopo aver consumato il loro pasto (la prima vittima è uno sventurato barbone), ossia un’intera città. E il fatto che l’invasione sia così subdola e notturna, rende l’orrore ancora più credibile, perché fa leva su paure ancestrali e si riallaccia a elementi reali (l’eclissi c’è stata davvero, e la data del racconto è vicinissima ai lettori). L’atmosfera della storia mi ricorda molto quelle dei racconti di Arthur Machen.

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Andrea Partiti
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Re: Non ci fu alba per Firenze

Messaggio#4 » giovedì 24 gennaio 2019, 12:10

Mi piace che ti agganci all'eclissi di luna che volenti o nolenti ci è toccato seguire, perché vanno di moda le eclissi!
Il tema c'è tutto, l'eclissi risveglia tutti i topi che assaltano la città, divorano e distruggono. Il mio grande dubbio sul racconto è la mancanza di una reazione, qualche conflitto. I topi si svegliano, invadono, divorano. Non ci sono personaggi attivi, Firenze subisce passivamente questa invasione. Non c'è vero orrore, si svegliano, divorano, vanno via, Firenze muore.
Da lettore vorrei vedere delle conseguenze reali dell'invasione, degli incontri che non siano "divorano il barbone punto", vorrei vederli abbattere le porte, sorprendere persone nel sonno, salire sugli autobus e farli schiantare, cose di questo genere, che animino la scena. Mi sembra troppo passiva, così com'è.

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Eugene Fitzherbert
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Re: Non ci fu alba per Firenze

Messaggio#5 » giovedì 24 gennaio 2019, 12:19

Ciao, Paola,
ci si rilegge!
Hai messo sul piatto una catastrofe para-naturale: l'eclissi di luna risveglia una masnada di topi divoratori e Firenze ne esce distrutta. Beh, è decisamente un buon inizio, con un bel mood, e un teatro per scrivere qualcosa di distopico e violento allo tempo. Solo che ti sei fermata. Perché? Avevi un po' di caratteri da sfruttare.
Sono convinto che tu debba continuare ad esplorare questa città morta, perché, ti ripeto, l'impostazione è molto affascinante.

Gualtiero Bianchi
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Re: Non ci fu alba per Firenze

Messaggio#6 » domenica 27 gennaio 2019, 19:31

Ciao Paola!
Più che un racconto, è un ottimo esercizio descrittivo: tutto è molto godibile, ogni immagine ha il suo peso ed è ben tratteggiata, alcune scelte sono davvero belle ("la fame vociava, torchiava", "in mezzo a odori diversi e cattivi, tornarono indietro in cerca del profumo rassicurante delle loro tane"). Però manca un po' il racconto: l'unica cosa che appare chiara è che il plenilunio è stato manipolato da una forza oscura ha trasformato i topi di città in topi mannari, però manca qualche appiglio narrativo per creare un po' di contesto a questo bel quadro. Sicuramente può essere la base per un futuro racconto più strutturato. Alla prossima!

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Paola B.
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Re: Non ci fu alba per Firenze

Messaggio#7 » domenica 27 gennaio 2019, 23:29

Vi ringrazio dei commenti.
Il lunedì torno tardi da yoga e, ogni volta, mi impongo di non partecipare perché lo faccio sempre in tempi ristretti. Poi leggo il contest e mentre mangiucchio qualcosa mi viene in mente un'idea.
Quando ho postato il racconto e ho visto che era così breve (visti i tempi), mi era venuta voglia di toglierlo ma l'Antico lo aveva già "acchiappato"...
Seguirò il vostro consiglio e ci lavorerò sopra per qualche altra cosa. Ciao, alla prossima.

Gabriele Cavallini
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Re: Non ci fu alba per Firenze

Messaggio#8 » martedì 29 gennaio 2019, 18:03

Mi colpisci al cuore perchè sono di Firenze! Mi ha ricordato un pò la peste nera che si portò via quasi tutti i miei concittadini, visto che hai parlato di topi. Secondo me avresti potuto spiegare meglio quello che è successo, avevi ancora molti spazi per scrivere. L'idea era carina e anche il tema centrato bene, ma sembra quasi che manchi qualcosa.

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antico
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Re: Non ci fu alba per Firenze

Messaggio#9 » mercoledì 6 febbraio 2019, 18:49

Concordo sul fatto che l'idea vada approfondita e allargata. Allo stato attuale è più una intro, una presentazione e, effettivamente, manca conflittualità, cosa che fa pensare che il racconto sia, appunto, monco. Allo stato attuale, per me, un pollice ni che però ha più motivi per puntare verso l'alto che verso il basso.

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