Gruppo FORME: Lista racconti e classifiche

Appuntamento per lunedì 18 febbraio dalle 21.00 all'una con il Campione della Quinta Era di Minuti Contati: Raffaele Marra!
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antico
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Gruppo FORME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 19 febbraio 2019, 1:56

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BENVENUTI ALLA MARRA EDITION, LA DECIMA DELLA SESTA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 125° ALL TIME!

Questo è il gruppo FORME della MARRA EDITION con RAFFAELE MARRA nella veste di Guest Star.

Gli autori del gruppo FORME dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo IMPRESSIONI.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo SEGRETI.


Questo è un gruppo da SETTE racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da RAFFAELE MARRA. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approsimandolo all'occorrenza per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro già in possesso di punti RANK DELLA SESTA ERA (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che ancora non hanno punti rank d'Era sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via). Nella composizione dei gruppi ho anche fatto in modo che l'unico racconto in malus finisse nel gruppo da otto.

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo FORME:

Sorpresa!, di Stefano Pastor, ore 22.26, 3086 caratteri
La nebbia viola, di Andrea Partiti, ore 23.14, 3323 caratteri
ICE – In Caso di Emergenza, di Mario Pacchiarotti, ore 23.43, 3277 caratteri
Mosaico, di Massimo Tivoli, ore 00.27, 3093 caratteri
Nulla è come sembra?, di Riccardo Rossi, ore 23.31, 3329 caratteri
Sofia, di Giancarmine Trotta, ore 00.50, 2862 caratteri
I due regni, di Gabriele Cavallini, ore 23.57, 3326 caratteri

Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 28 FEBBRAIO per commentare i racconti del gruppo IMPRESSIONI. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 01 MARZO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i SETTE racconti del IMPRESSIONI e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete VENTUNO (escluso il vostro) a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo IMPRESSIONI.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA MARRA EDITION A TUTTI!



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Wladimiro Borchi
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Re: Gruppo FORME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » giovedì 21 febbraio 2019, 10:28

SORPRESA!
Ciao Stefano,
leggerti è sempre un piacere.
Il tuo racconto è scritto magistralmente e con evidente mestiere.
Il modo con cui hai creato l'aspettativa per il contenuto del video è davvero da invidiare.
(Sai quell'invidia brutta, che rode il fegato... Come fa? Perché lui sì e io no!!! Ecco, una roba del genere)
Non c'è un passaggio di troppo e lo spettatore/lettore non vede l'ora di vedere quel cazzo di video tramite gli occhi del protagonista.
Complimenti davvero.
Sono rimasto spiazzato (come doveva essere, peraltro) dal finale.
Ma forse sono rimasto spiazzato un po' troppo.
Copulare ferocemente con Angelina Jolie è sicuramente un evento da ricordare e di cui vantarsi anche sul letto di morte col prete prima dell'estrema unzione. Ma perché dovrebbe cambiarti la vita?
A rileggerci presto
Wladimiro


LA NEBBIA VIOLA
Complimenti, Andrea.
Un altro racconto davvero bello!
(Boia, come siete bravi in questo contest!)
Il lettore maldestro potrebbe obiettare che la prima parte sia troppo "raccontata", ma è tutto necessario al cambio di prospettiva finale.
Cambio di prospettiva assolutamente non banale e che riesce a sorprendere, nonostante il tema dato lo lasci necessariamente presagire.
La difficoltà più grossa di questa edizione penso sia proprio quella e mi sembra che tu abbia superato la prova egregiamente. Peraltro l'idea della nebbia che ti avvolge, ti nasconde, ti ruba e cancella il ricordo di te ha una forza poetica davvero gigantesca.
A rileggerci presto.
Wladimiro


ICE -IN CASO DI EMERGENZA
Mario complimentissimi!
Questa volta tutti i racconti stanno superando ogni aspettativa.
L'idea è a dir poco geniale e la realizzazione impeccabile.
C'è il dramma della malattia di una figlia, l'orrore della povertà che non consente di accedere alle cure e il reiterato sacrificio di amore una madre.
La scrittura è fluida ed elegante, le immagini sono evocative, le emozioni sono forti e vere.
Questa è la prima edizione in cui penso: ma che ci faccio io in mezzo a 'sti mostri?
A rileggerci presto.
Wladimiro


MOSAICO
Ciao Massimo,
come sempre è un piacere leggerti.
Il racconto fila liscio fino alla fine e il capovolgimento finale arriva ed è inatteso. Del tutto inatteso.
Devo dire che nemmeno io, come Megaginius, ero arrivato al fatto che fosse un processo ad un serial killer, vissuta dal medesimo come una conferenza stampa. L'idea è a dir poco geniale, ma devi svilupparla meglio, chiarire più nel finale, a costo di essere pedante.
Sarebbe carino introdurre degli indizi che portino lentamente a capire che si tratta di una visione del pazzo e poi chiarire il tutto, nel finale, facendo riferimento a tutti gli indizi.
Ti segnalo la frase che segue:
– È evidente – risponde Mino, – al grande van Minnen. – Lui sta seduto al desk principale, quello puntato da tutte le telecamere.
Se prima del discorso diretto c'è una virgola il testo dopo il discorso diretto dovrebbe riprendere con la minuscola (e non con la maiuscola). La punteggiatura all'interno del discorso diretto non dovrebbe influenzare quello che c'è fuori.
Ma si tratta di piccolezze.
L'idea è geniale, ripeto. Lavoraci un po' per renderla intellegibile anche ai non capenti (come il sottoscritto) e avrai un capolavoro tra le mani!
A presto.
Wladimiro


NULLA E' COME SEMBRA?
Racconto molto ben scritto, ma condivido le perplessità di chi mi ha preceduto.
Le elucubrazioni del protagonista, se all'inizio mi hanno consentito di empatizzare subito con lui, alla lunga ,mi hanno stancato. Non so se la colpa sia del "biscotto", elemento surreale che, alla fine, mi ha intrigato non poco.
Forse il problema sta nell'aver scelto una buonissima e originalissima idea, che, almeno a mio parere, nascondeva una difficoltà mastodontica nel tenere la tensione fino alla fine, in un contest che ti dà davvero poco tempo per realizzarla.
Segnalo che "redarre" mi ha disturbato, per cui ho controllato sul vocabolario. E' definita come "forma errata per redigere, modellata sul tema del p. pass. redatto". Anche questa svista iniziale non mi ha quindi consentito di entrare fino in fondo dentro al racconto.
A rileggerci presto.
Wladimiro


SOFIA
Scrittura orginalissima e idea interessante.
A differenza di alcuni di quelli che mi hanno preceduto, io l'istigazione al suicidio l'avevo presa.
Il problema secondo me è il "tema" dato.
Mentre decidevo cosa scrivere ho scartato tutte le idee che partivano da situazioni troppo lineari.
Se lo schema è lui, lei, l'altra, viene immediatamente da pensare che i ruoli si invertiranno.
Per cui, nel tuo racconto, quando lei si uccide appare subito chiaro che il mandante non può che essere il marito, unico cambio di prospettiva possibile a quel punto della storia.
Sicuramente, leggendolo al di fuori del contest l'effetto sarebbe stato migliore.
L'ho trovato, comunque, un buon racconto.
A rileggerci presto
Wladimiro


I DUE REGNI
Ciao, Grabiele!
Idea carina e racconto gradevole.
Fin dall'inizio gli indizi che ci portano a capire che si tratta di un pesciolino nel suo acquario sono davvero troppi per non capirlo.
Spiazzi leggermente nel finale, facendoci capire che il "pesciolino" è in realtà un "uomo pesce", ma questo non è di per sè sufficiente a dare un cambio di prospettiva d'effetto.
Ho notato che usi le "d" eufoniche un po' a sproposito.
Ormai l'utilizzo consentito è solo in presenza di due vocali identiche.
Mi spiego meglio.
"Il dispositivo era meccanico ed elettrico" -> USO CORRETTO"
"Il dispositivo poteva essere meccanico od elettrico" -> USO ERRATO
In diverse frasi non hai rispettato la regola (Es. "invisibili ed invalicabili"), determinando un ingiustificato rallentamento nella lettura.
A rileggerci presto.
Wladimiro

La classifica... Ahimè la classifica... Per me ci sarebbero tre primi posti e quattro secondi posti, con tutto il gruppo in finale.
Sono costretto quindi a calibrare e far prevalere un racconto sull'altro solo sulla base di piccolezze.
1) ICE -IN CASO DI EMERGENZA
2) LA NEBBIA VIOLA
3) SORPRESA!
4) MOSAICO
5) SOFIA
6) I DUE REGNI
7) NULLA E' COME SEMBRA?

Complimenti a tutti!
IMBUTO!!!

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maurizio.ferrero
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Re: Gruppo FORME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » giovedì 21 febbraio 2019, 18:48

Ecco i commenti e, a seguire, la classifica. Girone di ferro e selezione durissima, ho fatto veramente fatica a dar loro una posizione.

Mosaico
Che botta di racconto! Apprezzatissimo, a parte qualche errorino qua e là (ti segnalo ad esempio un - in una delle prime frasi, che però non dà inizio a un dialogo). Provo a confortarti: arrivato al finale ho capito subito che si trattava di un'aula di tribunale e che il protagonista fosse un pazzo. Un ribaltamento della situazione di grande effetto, che crea il risultato voluto e fa terminare il racconto nell'inquietudine. La follia del protagonista, che si crede un grande artista (e, in un certo senso, lo è davvero) è molto ben tratteggiata. In sostanza, per me è da podio.
Oh, e grazie per avermi fatto scoprire van Minnen. Lo adoro.

La Nebbia Viola
Complimenti, un'idea poetica e inquietante allo stesso tempo, il tutto narrato con uno stile malinconico ma, a tratti, gioioso. L'ambientazione bucolica è certamente d'aiuto nel confermare questo tratto, che viene mescolato in maniera egregia all'elemento weird della nebbia.
Mi sorge un solo dubbio: nell'ultima ondata, quando il protagonista viene avvolto, parla della nebbia che si insinua nelle case "attraverso ogni fessura che credevamo impenetrabile". È come se qui la nebbia avesse trovato più forza e riuscisse a penetrare, dopo ottant'anni, le scarne difese degli abitanti. È così? Se lo è, perché proprio in quel momento?
In ogni caso, un lavoro egregio. Ancora complimenti.

ICE – In Caso di Emergenza
Sicuramente ben scritto, anche se ho come l'impressione che tu abbia dovuto tagliare parecchio dalla prima stesura. Certi dialoghi e situazioni avrebbero richiesto un po' più di spazio per esprimersi, in particolare il pezzo iniziale di dialogo con la figlia e quello finale di sostituzione del corpo. È un tema pazzesco e che lascia enormi spunti di riflessione. La sostituzione parziale o totale del corpo può creare risvolti pazzeschi a livello etico, come dici tu. Una persona sufficientemente ricca e potente potrebbe essere di fatto immortale. Un povero potrebbe arrivare a vendere la sua stessa vita. Insomma, c'è uno snaturamento dell'umanità che risulta sempre interessante. Ed è da sempre uno dei punti forti della fantascienza, specie se virata al cyberpunk. Il tema è sicuramente centrato, anche se a conti fatti mi ha ricordato tanto, forse troppo, Altered Carbon. Citazione, tributo o semplice caso di "stessa idea senza mai aver visto l'opera originale"? Mi è capitata veramente tante volte la stessa situazione.

Sofia
Per capire tutto ho dovuto leggerlo diverse volte. Non sono un grande fan della forma poetica nei racconti, ma in questo caso ben si presta alla situazione. Certe volte però ho la sensazione che la forma sia predominante sul contesto, non so se riesco a spiegarmi bene.
Dai punto di vista legale, in effetti nutro lo stesso dubbio del commento precedente: perché il protagonista non viene arrestato? Non ha ucciso la donna, ma tentato suicidio e istigazione al suicidio sono entrambi reati di cui può essere accusato. Insomma, c'è qualcosa che non mi torna.

Sorpresa!
Ho avuto un po' di confusione nella parte iniziale del tuo racconto. Il dialogo tra i due personaggi sembra che avvenga dal vivo o per via telefonica, ma poi si rivela essere una chat. Quel che mi ha stonato, a questo punto, è il linguaggio troppo pulito utilizzato dai due. Trattandosi di una conversazione online sarebbe stato bello "sporcarlo" con abbreviazioni o smile. E ancora: "digitai" non andrebbe meglio di "chiesi"? Ho pensato anche che potesse essere una chat vocale, ma a questo punto lo avrei specificato.
Il tema è sicuramente centrato, l'idea è simpatica anche se non mi ha convinto del tutto. Ciò che fa materializzare Angelina è una nuova tecnologia? Magia? È un sogno? Insomma, non c'è nessuna spiegazione. Mi sembra tutto lasciato un po' lì.

I due regni
L'idea del tuo racconto è molto carina, purtroppo gli indizi che semini non lasciano spazio a molte possibilità. Mi spiego meglio: quando descrivi l'amico del protagonista, ho subito capito che si stava parlando di un occhio. Ho pensato quindi che fosse un germe visto al microscopio da uno scienziato, e alla fine non ci sono andato lontano. Quindi, purtroppo... tutto è esattamente come sembra. Un po' più di ambiguità avrebbe giovato.
Molto interessante lo spunto di riflessione sul valore di una vita (50 crediti? Così poco?), che apre alcune possibilità, ma visto che lo sviluppo del tema dell'edizione risulta così telefonato mi risulta difficile dare un pollice in su.

Nulla è come sembra?
La scrittura pulita e fortemente empatica nei confronti del protagonista è sicuramente il pezzo forte del tuo racconto. E allora cosa non mi ha convinto? Forse proprio l'attinenza con il tema. Ci ho visto molto poco che lo riguardi, se non la piccola riflessione finale che comunque rimane un punto di vista del protagonista. Mi piace molto come descrivi le sensazioni del personaggio (quell'impulso a ridacchiare per l'ansia l'ho trovato reale e inquietante allo stesso tempo), ma in generale ci ho trovato poca sostanza. Ad ogni modo, una lettura interessante.

CLASSIFICA
1. Mosaico di Massimo Tivoli
2. La nebbia viola di Andrea Partiti
3. ICE - In Caso di Emergenza di Mario Pacchiarotti
4. Sofia di Giancarmine Trotta
5. Sorpresa! di Stefano Pastor
6. I due regni di Gabriele Cavallini
7. Nulla è come sembra? di Riccardo Rossi

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raffaele.palumbo
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Re: Gruppo FORME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » venerdì 22 febbraio 2019, 14:30

Premessa
Il problema in cui sono incappato durante la lettura dei racconti di questo gruppo è relativo all’aderenza al tema. “Nulla è come sembra”: qualunque racconto giallo (pensiamo alla Signora in giallo, tanto per banalizzare) ha uno schema fisso che prevede un colpevole provvisorio, per poi alla fine scoprire che no, il vero assassino è un altro. E questo meccanismo narrativo è utilizzato in gran parte dei racconti di qualunque genere. Ecco, qui forse sarebbe occorsa una fantasia aggiuntiva per superare questi schematismi, la ricerca di una dialettica tra quel che sembra e quello che è davvero.
Ho calcolato il fuori-tema con un malus nella compilazione della mia classifica:

1. ICE - In Caso di Emergenza
2. Nulla è come sembra?
3. Sofia
4. La nebbia viola
5. Sorpresa!
6. I due regni
7. Mosaico



ICE - In Caso di Emergenza
Buongiorno Mario.
Davvero un ottimo racconto, buona scrittura, tema centrato – e già questo non è poco! I personaggi sono credibili, i dialoghi pure.
La vicenda della compra-vendita dei corpi è un’idea molto bella, che parla molto della situazione che viviamo. Un racconto che potrebbe facilmente espandersi e diventare romanzo, e ne acquisterebbe; pensaci.

Nulla è come sembra?
Buongiorno Riccardo.
Hai indubbiamente una buona scrittura, con un brutto “produrre una grafia” che è abbondantemente annullato dal bel “demonio della salsa barbecue”.
La trama è intrigante, e l’dea del biscotto è divertente. L’unico appunto che posso muoverti è che il tuo racconto con il tema c’entra poco: qualunque storia con presenze sovrannaturali andrebbe allora bene; ma qui, oltretutto, la sparizione del mezzo biscotto esclude anche il colpo di scena finale, il capovolgimento del senso.
Peccato, perché poteva essere da primo posto.

Sofia
Buongiorno Giancarmine.
Io sono tra quelli che non amano questa prosa poetizzata, questo immancabile e ritmato andare a capo. È una tua scelta stilistica abbastanza estrema, e ti prendi i rischi di poter non piacere.
La storia è davvero ben congegnata, l’idea è molto buona e perfettamente in tema, il che, stavolta, non è poco. Insomma, con qualche a-capo in meno lotterebbe per il primo posto.

La nebbia viola
Buongiorno Andrea.
Anche qui, ahimè, siamo abbondantemente dalle parti del fuori tema: che una nebbia possa non essere quello che sembra, ok; ma una nebbia VIOLA, di solito, cosa ci sembra?
Peccato, perché la scrittura è davvero molto buona, la storia originale e stephenkinghiana quanto basta, la creazione del climax è ben strutturata, e il finale interessante, con tutte le sue ambiguità.

Sorpresa!
Buongiorno Stefano.
Come già avvisato nella premessa, anche questo è un classico caso di fuori-tema. Cos’è che non è come sembra? Il video? Be’, mi pare davvero poco.
Per il resto, svolgimento diligente, senza errori o svarioni, dialoghi credibili, trama non particolarmente originale ma ben condotta, finale annunciato. Diciamo che non mi ha entusiasmato.

I due regni
Buongiorno Gabriele.
L’incipit è davvero poco invitante, con una consecutio un po’ sballata. Il racconto è congegnato in modo classico, con il cambio del punto di vista che racconta finalmente la verità: niente di nuovo, ma niente di riprovevole.
Lo sviluppo della storia mi è risultato poco interessante, vuoi perché in parte atteso (anche grazie all'immagine utilizzata per uno dei gruppi), vuoi perché non particolarmente originale. Il rispetto del tema c’è e non c’è.
Senza affrontare il tema delle D eufoniche (che non c’entrano nel giudizio su un racconto), mi hanno ucciso le “50 unità”: i centesimi, gli Euro non sono preferibili a crediti e unità, patrimonio della fantascienza di tanti anni fa?
Insomma, dai, si poteva fare di meglio.

Mosaico
Buongiorno Massimo.
Devo confessarti che il “processo” era rimasto ben nascosto a due mie letture, ed è saltato fuori solo leggendo i tuoi commenti. Questa nuova visione ribalta il primo giudizio che avevo dato: tanti passaggi, ma in particolare i dialoghi, estremamente forzati, adesso si spiegano e si giustificano bene. Io credo che il giudizio debba però essere dato al racconto così come perviene al lettore, perché chi legge non ha l’autore nel taschino che gli spiega come va interpretata la sua scrittura. Quindi, anche in considerazione di un tema non particolarmente centrato, il mio non è un giudizio positivo.

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Il Calmo
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Re: Gruppo FORME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » domenica 24 febbraio 2019, 11:57

CLASSIFICA

1- Mosaico
2- Ice – in caso di emergenza
3- La nebbia viola
4- Sofia
5- I due regni
6- Sorpresa!
7- Nulla è come sembra?

Commenti in ordine sparso.

I due regni

L’idea è buona e il racconto anche piacevolmente scritto.
Provo a spiegare quello che non mi ha convinto.
Avrei preferito che la prima parte fosse più criptica, in modo che il pesce non fosse così palese perché allora la sorpresa sarebbe arrivata con maggior forza, invece è un po’ telefonata.
L’ultima parte mi sembra scritta con un po’ più di fretta, non lo so, forse sarebbe bastata una frase secca, sarebbe stata più di impatto.
Ultima cosa non ho capito le cinquanta unità..siamo nel futuro? In quel caso direi perché? ma forse ho capito male io.
Al netto di questo un racconto comunque non negativo ma che ancora non so come collocare.
In bocca al lupo.


Sofia

Racconto complesso, scritto come se fosse una poesia.
Ho alternato momenti di piacere nella lettura ad altri un po’ di fastidio, proprio per questo stile che secondo me poco si addice a un racconto ma è solo un mio gusto personale che non inficia il giudizio.
L’idea è interessante ma il problema è che ho dovuto rileggere varie volte e sono rimasto sempre con dei dubbi.
L’uomo è pagato dal marito per ucciderla? Ma perché non si capisce e se è così il killer non dovrebbe essere arrestato dato che arrivano le sirene?
Perché in tal caso il killer sembra veramente innamorato della donna?
Perdonami ma forse sono io che ho fatto confusione ma c’è qualcosa che mi sfugge.
Al netto di questo è ben scritto e interessante appunto, ma resto con mille interrogativi per il momento.

Nulla è come sembra?

Incipit ottimo, scrittura pulita e lineare, quindi note di merito.
Il problema è stato per me proprio il biscotto, ossia dall’entrata in scena del biscotto, il mio interesse è paradossalmente scemato.
È la descrizione di un subconscio e delle paturnie di quest’uomo che in fondo non vuole morire, ma l’elemento del biscotto l’ho trovato quasi surreale e alla fine mi ha fatto deviare un po’ dal tema.
Nulla è come sembra lo vedo nel titolo ma non lo ritrovo nel racconto perché fin dall’inizio a me sembrava che l’uomo non volesse morire.
Sono solo mie osservazioni per carità, vedrò comunque come inserirlo in classifica.
È in ogni caso un discreto lavoro.


Mosaico

Idea notevolissima, la migliore letta fino a ora.
Conosco Arcimboldo ma non Van Minnen e ho cercato. Il problema è che se non avessi cercato avrei perso molto di questo racconto.
Detto questo comunque ben fatto e secondo me è valido.
Capire che non è una conferenza stampa ma un processo però senza leggere i commenti non lo so, è un po’ ostico.
Io sarei stato più chiaro. Avrei osato di più nel finale, dicendolo apertamente.
Non avrei parlato di manager ma direttamente di avvocato, magari rovesciando il punto di vista sul giudice, non so, ma in ogni caso togliendo ogni dubbio sul fatto che la prima parte era solo una fantasia dell’imputato.
Potevi forse giocare su una foto mostrata ad una giuria, perché no, che rappresentasse un cadavere, ma è solo una mia idea ovviamente.
Comunque valutazione positiva.

ICE – In caso di emergenza

Racconto molto ben scritto, fluido e con un’alternanza che richiama ad una sorta di mini romanzo, tutti elementi molto apprezzabili.
I dialoghi scorrono bene e sono credibili.
Il tema è centrato perché giù dalla prima frase ci si trova catapultati in un mondo “strano” , una bambina che si rivolge a un uomo e lo chiama mamma.
Il difetto, se così si può definire, ma forse è più un limite mio, è che lo scambio dei corpi e la modalità non mi sono subito parsi chiarissimi, è come se mancasse un tassello (cosa comprensibile per via dei caratteri). Se lo avessi avvertito meglio sarebbe stato ineccepibile.

La nebbia viola

Interessante il tema dell’elemento strano e non spiegato che all’improvviso appare e spaventa senza una ragione precisa.
Il racconto è evocativo e fluido, con uno stile anche ricercato, che si sposa con il fatto che non è un racconto dove succedono cose ma dove si avvertono sensazioni.
Per questo motivo l’ho apprezzato e ho apprezzato ancora di più il fatto che il fenomeno non sia assolutamente spiegato.
Quello che ho faticato un po’ a capire è stato il finale, sia con il fatto che in tanti anni nessuno abbia mai sentito il desiderio di indagare, sia con la questione dei ricordi, lì mi sono un po’ perso, perché non ho capito bene il significato, ma forse nemmeno quello deve essere spiegato.

Sorpresa!

Racconto con dialoghi prevalenti e a me questo piace molto, specie in opere brevi come queste.
Il tema è interessante e la tensione emerge nelle prime battute.
Poi però devo essere sincero, si è sgonfiato un po’ tutto, già con il richiamo a The Ring avevo un po’ storto la bocca ma con la Jolie ancora di più.
Avrei preferito rimanere sul generico e non “forzare” il lettore a immaginare qualcosa di concreto e avrei preferito un colpo di scena più grosso.
La Jolie che si spoglia, si è interessante ma “debole”.
Mi stavo immaginando qualcosa di molto, molto più torbido e nero e potevi secondo me giocarci alla grande.
Peccato perché era tra le idee più intriganti che ho letto.

andyvox
Messaggi: 122

Re: Gruppo FORME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » domenica 24 febbraio 2019, 16:26

Premessa generale: io sono sbarcato da poco sul forum e questa era la mia prima partecipazione in assoluto, devo fare i complimenti agli autori, ci sono delle idee veramente molto belle e ho fatto davvero fatica a stilare una specie di classifica. In ogni caso, visto che si deve arrivare a un ordine, ecco il mio:

1) ICE - In caso di emergenza
2) Sofia
3) Sorpresa!
4) Mosaico
5) La nebbia viola
6) Nulla è come sembra?
7) I due regni

1) ICE – In caso di emergenza
Ciao Mario,

piacere di conoscerti. Il tuo racconto è un pugno nello stomaco, nel senso positivo del termine ovviamente, perché il tema è davvero forte e il modo in cui tu lo tratti, con il personaggio della bambina e l'accenno alla povertà che costringe a scelte estreme, contribuisce a renderlo ancora più toccante. Complimenti davvero. Se proprio devo fare un appunto, l'unico limite del racconto è legato proprio al fatto che dover contenere il tutto in un numero di caratteri molto basso ti ha obbligato a lasciare molte cose per sottintese. Devo dire che sei stato anche molto bravo nel farlo, perché in ogni caso le cose non dette si intuiscono abbastanza bene, ma è indubbio che un racconto del genere beneficerebbe di una narrazione di più ampio respiro. Per il resto, davvero un ottimo lavoro.

2) Sofia
Ciao Giancarmine,

piacere di conoscerti. A me lo stile del tuo racconto piace molto, e secondo me anche dal punto di vista legale non ci dovrebbero essere problemi: l'unica persona interessata e in grado di svelare il complotto sarebbe il marito, il tentato suicidio del "killer" dovrebbe essere più che sufficiente a metterlo al riparo agli occhi della giustizia. L'unica cosa che non mi ha convinto del tutto è proprio il tema, perché l'idea del suicidio per amore è molto lontana dalla mia sensibilità e dai miei gusti, ma qui siamo sul piano strettamente personale. Per il resto, lo ritengo un buon racconto, complimenti

3) Sorpresa!
Ciao Stefano,

piacere di conoscerti. Il tuo racconto parte da un'idea davvero molto bella ed è realizzato con notevole maestria, per tutto il tempo sono rimasto in sospeso aspettando ... ecco il problema, aspettando uno scioglimento che poi in effetti non c'è stato! Cosa succede quando Angelina Jolie attraversa lo schermo? In generale, a me piacciono molto i racconti che non danno troppe informazioni e che lasciano al lettore il compito di riempire alcuni vuoti con la sua immaginazione, ma secondo me qui sono un po' troppi i dubbi, e troppo poche le informazioni che dai. Alla fine, non è un giallo e non è un horror, però allora perché parlare di "infernale Satana"? Si tratta di sesso? Ma se non è un porno? Allora un erotico? Ma perché dovrebbe cambiarti la vita? Si tratta di una storia d'amore? Ma allora non sarebbe in linea con il tono generale del racconto (le allusioni a The Ring, ai film gialli). Non so, si rimane un po' con l'amaro in bocca.
Dal punto di vista stilistico, condivido l'osservazione che ti hanno già fatto: l'inizio è più da dialogo, per una chat credo che il registro linguistico sia un po' differente. In sintesi: un'idea molto bella, che però meriterebbe qualche rifinitura in più.

4) Mosaico
Ciao Massimo,

piacere di conoscerti. Credo che i punti di forza e di debolezza del tuo racconto siano già stati messi in luce dai precedenti commenti, quindi sarò molto breve. L'idea è semplicemente geniale, la realizzazione va secondo me rifinita perché io sono tra quelli che proprio non era assolutamente riuscito a capire che si trattasse di un'udienza di tribunale. Se hai già in mente come rimediare a questo limite, verrà davvero fuori un racconto bomba, alla fine.

5) La nebbia viola
Ciao Andrea,

piacere di conoscerti. L'idea del tuo racconto mi sembra molto bella e poetica, e anche la scrittura ha un tono lieve e malinconico che incontra molto i miei gusti. A parere mio, però, nella struttura del racconto ci sono alcune cose che non tornano. La prima parte è molto raccontata, forse troppo, capisco che il tutto serva al ribaltamento finale, però il fatto che non succeda praticamente niente diventa un limite. In questo modo la minaccia rappresentata dalla nebbia viola non mi sembra molto credibile: se non succede niente, perché dovrebbe far paura? Solo perché è viola? Passano ottant'anni e non succede nulla? Possibile che in un lasso di tempo così lungo il narratore sia stato il primo a voler fare la prova? Il tutto sarebbe stato più credibile se la nebbia viola avesse preso ogni anno una persona, come mi sembra di capire tu volessi fare all'inizio, anche se in questo modo mi rendo conto che sarebbe stato molto difficile creare l'effetto sorpresa finale. Nel complesso, un'ottima idea, ma secondo me dovresti lavorarci ancora un attimo.

6) Nulla è come sembra?
Ciao Riccardo,

piacere di conoscerti. Mi accodo ai commenti precedenti: mi sembra che l'idea alla base del tuo racconto non sia perfettamente in linea con il tema generale "Nulla è come sembra". L'immagine del biscotto, poi, introduce un elemento che rischia secondo me di fare calare di molto la tensione. Il racconto inizia come uno sfogo disperato e finisce con una nota molto lieve, forse troppo lieve. Non so, non mi ha convinto del tutto, nel complesso.

7) I due regni
Ciao Gabriele,

piacere di conoscerti. Concordo con le osservazioni precedenti: il tuo racconto migliorerebbe già tantissimo se solo si partisse dalla seconda frase, perché l'incipit è poco accattivante. In generale, ho fatto molto fatica a leggere la prima parte, perché è un po' troppo descrittiva. Anche il ribaltamento finale di prospettiva coglie solo parzialmente di sorpresa, era abbastanza facile prevedere un finale del genere.
Andrea Pozzali

Gualtiero Bianchi
Messaggi: 65

Re: Gruppo FORME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » giovedì 28 febbraio 2019, 0:19

CLASSIFICA

1- Sofia
2- Nulla è come sembra?
3- Ice – in caso di emergenza
4- Mosaico
5- Sorpresa!
6- La nebbia viola
7- I due regni

1- Sofia

Ciao Giancarmine,
abbiamo un vincitore! Partiamo dallo stile: questo approccio "sintetico" alla narrazione lo trovo molto coinvolgente, se ben costruito come nel tuo caso, perchè costringe all'attenzione il lettore, e a metterci molto di suo per riempire tutto ciò che rimane naturalmente implicito in questa opera di "condensazione" del significante. Tema indubbiamente centrato, non era affatto scontato il ribaltamento finale, anzi: diciamo che l'unico difetto sta forse qui, hai giocato un po' sporco, facendo passare con insistenza il messaggio che anche l'amante della donna fosse follemente innamorato e pronto a tutto. Questo ha "creato" il colpo di scena, ma rileggendo il tutto il "trucchetto" salta all'occhio abbastanza chiaramente!
Riguardo all'aspetto legale (che obiettivamente poco ci azzecca con il giudizio del racconto), credo che il "suicidio mancato" avrebbe insospettito qualsiasi investigatore: chiaro che in mancanza di prove (intercettazioni telefoniche et similia) diventa pressochè impossibile dimostrare il reato di istigazione al suicidio!


2- Nulla è come sembra?

Ciao Riccardo e piacere di conoscerti!
Questo è un bel racconto. Bello perchè sfiora corde scomode, perchè non ci piace toccarle. Bello perchè sfrutta il surreale, il fantastico (il biscotto, il mangiatore di mezzi biscotti) come trasfigurazione dell'intimo dissidio che sconvolge un'aspirante suicida, che forse non è davvero così aspirante. Quello che intendo dire, come già qualcuno ha sottolineato, è che tra le righe di profonda insoddisfazione nei confronti della propria vita, questo personaggio trasmette pure (come segno tangibile della presenza di uno scrittore dietro la penna, che non riesce a sposare -direi per fortuna- totalmente i sentimenti del suo personaggio) un piacere nell'indagarsi, nello studiare sè stesso, il mondo fenomenico e psichico circostante, che denota chiaramente una passione, un'attaccamenteìo che difficilmente potresti vedere nell'ideazione suicidaria nel contesto di una sindrome depressiva. Il risultato è che chi legge capisce che il nostro protagonista non vuole davvero suicidarsi, e di conseguenza a perdersi è l'attinenza al tema. Non di certo la profondità e il valore del racconto.


3- Ice – in caso di emergenza

Ciao Mario,
racconto di peso, nel senso di denso di tematiche e foriero di un amplissimo spettro di riflessioni. Dal concetto di identità, all'etica della salute, alla vita come bene disponibile sul libero mercato. Forse tema non centratissimo, dato che più che "nulla è come sembra" sono le persone a non essere più tali nella loro interezza. Come altri hanno già sottolineato, il problema più grande è riuscire a ricostruire il meccanismo attraverso il quale avviene questa "compravendita dei corpi": sarà un mio limite, ma anche dopo molte letture non sono riuscito a schiarirmi completamente le idee. Ciò non toglie che siamo davvero ai vertici come valore del racconto, complimenti!


4- Mosaico

Ciao Massimo,
mi spiace dovermi accodare alla lista di quelli che non avevano "svelato l'arcano" senza leggere i commenti. Davvero son stato lì un paio di minuti a rileggere la frase sull'imputabile, sentendomi a metà tra lo spaesato e l'idiota non riuscendo a spiegarmi cosa stesse accadendo! Davvero un peccato perchè sarebbe bastato poco per rendere comprensibile il tutto e trasformare un buon racconto nel racconto vincitore! Dico così perchè ritengo l'idea davvero di livello.


5- Sorpresa!

Ciao Stefano, racconto godibilissimo, intensa la prima parte dialogata, più calma la seconda parte narrata che ci accompagna al climax del racconto, che non è nient'altro che la concretizzazione dell'adagio "quando i sogni diventano realtà". Un messaggio quindi piuttosto scontato, portato in scena con indubbia maestria: di fatto però entrambi gli aspetti condizionano il giudizio finale del lettore sul racconto, che in soldoni ammicca ma non brilla. Anche io ho trovato un po' confusionario il finale, in cui tiri dentro Samara, fai urlare il protagonista, e poi neghi l'horror, lasciando in realtà tutte le opzioni aperte con quell'indecifrabile "E avrebbe cambiato tutta la mia vita."
A rileggerci!


6- La nebbia viola

Ciao Andrea!
Bella idea, bello stile molto etereo e scorrevole, la principale pecca del racconto sta nella meccanica degli eventi, per me ancora totalmente oscura. Provo a spiegarmi: questa nebbia penetra da sempre o no nelle case? In quali, e secondo quale criterio, se tutti si sigillano con estrema apprensione sin dall'inizio? E se davvero si insinua e cancella vita e ricordo delle persone, significa che cancella persino le case stesse in cui hanno abitato (banalmente questo mi pare un problema ammettendo l'esistenza della compravendita nel tuo universo, si creerebbero non pochi grattacapi) o solo gli abitanti? In quest'ultimo caso, nessuno ha mai fatto caso all'incremento di numero di case disabitate? Sono domande forse pretenziose ma che mi hanno abbastanza tormentato mentre cercavo di "spiegarmi" il racconto, non me ne volere. Anche sul finire, perchè l'essere invaso dalla nebbia ha portato il protagonista ad una così profonda epifania? Ti serviva semplicemente come pretesto per spiegare come agisse la nebbia o c'è dell'altro?
Insomma, bello da leggere, ma abbastanza criptico nel dipanarsi della trama, spero che lavorandoci su il senso globale possa migliorare!


7- I due regni

Ciao Gabriele!
Mi spiace dovermi allineare ai commenti precedenti, tuttavia è davvero lapalissiano che tu stia parlando di un pesce dentro un piccolo acquario (già dal concetto di "regno" del titolo in verità)! Meno riferimenti avrebbero reso maggior giustizia a tutto il racconto, anche perchè molte frasi sembrano davvero scritte al puro scopo di costruire un "indovinello" sul vero soggetto del racconto, quando in realtà hai già spiegato tutto, finendo solo con l'appesantire la lettura. Non capisco inoltre perchè parli di "uomo pesce": non riesco a contestualizzarlo perchè tutta l'ambientazione non ha connotati soprannaturali o fantascientifici che possano giustificare questa caratterizzazione del protagonista, e quindi questa definizione mi appare un po' ingiustificata e calata lì in maniera decontestualizzata. Ultimo appunto: tra "Lascia stare Billy, cosi lo rompi!", disse allontanandolo dalla sfera" e "Avevano fatto pochi metri che sentirono chiamarsi alle spalle." ho trovato un salto temporale e logico un po' ostico da digerire, ho dovuto rileggere un paio di volte per convincermi che nel frattempo la sfera era davvero caduta.
Alla prossima!

marcocioni
Messaggi: 28

Re: Gruppo FORME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » giovedì 28 febbraio 2019, 13:10

CLASSIFICA
1 - SOFIA di Giancarmine Trotta
2 - ICE - IN CASO DI EMERGENZA di Mario Pacchiarotti
3 - MOSAICO di Massimo Tivoli
4 - LA NEBBIA VIOLA di Andrea Partiti
5 - SORPRESA! di Stefano Pastor
6 - NULLA E’ COME SEMBRA? di Riccardo Rossi
7 - I DUE REGNI di Gabriele Cavallini

SOFIA di Giancarmine Trotta - Ciao Giancarmine, piacere di rileggerti dopo “Democrazia verticale” della Pisa Live Edition. Quel racconto mi aveva fatto apprezzare la tua inventiva. E questo racconto conferma il mio apprezzamento. Bravo, un’idea che centra in pieno (meglio di tutti gli altri, anche meglio di me!) il tema del contest. All’inizio, sembra di intuire rapidamente che volevi raccontare un incontro fra innamorati e che alla fine il racconto si sarebbe “avvitato” nel doppio suicidio per amore. E allora pensi “Giancarmine ha scoperto il gioco troppo presto”. Invece poi, alla fine, un ulteriore ribaltone, per un finale di amaro cinismo, sia pure velato forse da un po’ di malinconico rimorso per quanto ordito e portato a termine. Sembra un po’ una ballata, ricorda la struttura a righe smozzicate dei testi delle canzoni. E forse questo rende un po’ difficile e poco scorrevole la lettura. Però l’idea è originale e la narrazione è sincera. Complimenti.

ICE - IN CASO DI EMERGENZA di Mario Pacchiarotti - un’idea davvero suggestiva che io reputo anche molto originale, ma dato che la mia conoscenza sia di letteratura che di cinema è piuttosto limitata, magari qualcuno avrà già colto la somiglianza con una trama celebre di qualche libro o film, cosa che io non ho notato. In ogni caso, veramente complimenti per l’invenzione. Anche lo svolgimento è ricco di pathos, per quanto possibile in questi racconti così limitati nel numero di caratteri. E’ difficile rendere bene una situazione così aliena in poche righe, ma devo dire che hai reso bene l’atmosfera. Ci sono alcuni salti logici, nei quali noto forse un taglio per non sforare coi caratteri, e nel complesso non so se ho capito bene la situazione che viene descritta: chi vuole, scambia il proprio corpo con un altro e se quest’ultimo è “messo maluccio” guadagna crediti per la disponibilità a rischiare. E questa donna ha bisogno di pagare cure costosissime alla figlia. C’è anche un po’ di critica sociale nella costruzione del racconto, un attacco alla necessità di svenarsi per pagare la salute. Infine, non sono sicuro di aver capito bene dove stia il tema “Niente è ciò che sembra”. Forse è proprio nello scambio di corpi: io non ho più le mie sembianze. Se è questo, il tema non mi sembra sufficientemente sviluppato e centrale. Comunque, decisamente buono.

MOSAICO di Massimo Tivoli - Ciao Massimo, trovo che il tuo sia un buon racconto per quanto riguarda l’idea. Il ribaltamento finale, forse, è scoperto un po’ troppo presto, ma bisogna fare i conti con la brevità imposta al racconto: non è possibile trovare sempre un colpo di scena nelle ultime cinque parole che sia in grado di ribaltare improvvisamente il corso apparente degli eventi. Forse manca un po’ di pathos, di crescendo riguardo la singolarità dei mosaici di questo ‘artista’. Buona l’idea della visione ‘dalla parte di Mino’ che vede nel magistrato un moderatore del dibattito e nel proprio avvocato difensore (che spinge per l’infermità mentale) il proprio manager.

LA NEBBIA VIOLA di Andrea Partiti - Ciao Andrea, ho avuto occasione di commentarti (e conoscere il tuo stile) in occasione della Live Pisa Edition. Ed appena letta una metà del tuo racconto mi è venuta in mente la parata di Valbassa. Nel mezzo, fra allora ed oggi, non ho partecipato ad altre edizioni e dunque non ti ho più letto. Se tutti i tuoi racconti avessero un’ambientazione simile credo che saresti considerato, a buona ragione, il cantore delle Cronache Valligiane. Passando al racconto, al di là della tua piacevole cifra stilistica distintiva (il ricordo, il valore dello stare in comunità, una valle un po’ utero collettivo che tutto racchiude e preserva), debbo dire che ho trovato suggestiva l’immagine della nebbia viola come presenza espansiva ed invasiva, quel risalire inesorabile a riempire la valle senza incanalarsi negli sbocchi verso il mare. Bella anche l’idea dell’evento minaccioso grazie al quale piano piano si crea una sorta di nuova festività familiare, un’occasione in più per raccogliersi dentro un rifugio, annidati in un “utero” ancora più stretto e confinato della stessa valle, che già di per sé isola, protegge e difende. Forse un po’ sbrigativo il finale, nel senso che non è comprensibile come la nebbia divora il ricordo delle persone, se divora anche le persone, e quali siano le conseguenze di questo pasto distruttivo. Nel complesso un bel racconto.

SORPRESA! di Stefano Pastor - Ciao Stefano, l’inizio del tuo racconto riesce piuttosto bene a catturare l’attenzione, anche se non sempre c’è coerenza fra i paragrafi, sembrando prima un dialogo dal vivo ma venendo descritto poi come una sessione di chat. Il finale devo dire che mi ha un po’ smontato perché non sono riuscito a capire il ribaltone finale per cui “Niente è ciò che sembra”. In particolare, scrivi “compresi la risposta”. Ma dopo questa affermazione, non riesco a comprendere quale sia questa risposta. “Avrei potuto urlare ma non lo feci”, ed anche qui non capisco quale sarebbe stata la motivazione dell’urlo. Una rivelazione orribile? L’inizio della fine per il personaggio? L’aver capito che era entrato in un gioco, una sorta di realtà “aumentata” (ma che bellissimo aumento…!) dalla quale in qualche modo non sarebbe più stato sganciato? In ogni caso, la tua scrittura è fluida e senza troppi fronzoli. Appena mi sarà possibile andrò leggere altro di te, mi sembra il minimo considerando che sei alla guida del rank.

NULLA E’ COME SEMBRA? di Riccardo Rossi - Ciao Riccardo, mi pare di aver capito che l’idea di base sia una sorta di riconoscimento del Nulla come personaggio di questa storia. Ammettiamo che io abbia capito bene. Se il Nulla può farsi trovare alla base di una scalinata quando metti il piede su uno scalino che non c’è, allora forse può anche farti mancare metà biscotto all’improvviso e scombinare i piani meticolosi di un aspirante suicida non troppo convinto. Quindi, sembra quasi che tu dica che il Nulla è proprio come sembra, cioè Nulla… Giocare sulla parola che è al centro del tema è un’idea condivisibile (in un certo modo l’ho fatto anche io). La situazione, però, secondo me, pur essendo assai stimolante, non è stata sviscerata in modo netto e coerente fra i vari paragrafi della narrazione. Colpa dei pochi caratteri lasciati a disposizione degli autori? Non so. Forse sì. Se invece non ho capito niente dell’ambientazione del tuo racconto allora non ho capito che cosa immagini “che sia sempre lì, quando lo contempliamo”, non capisco che cosa immagini che sia sempre lì “quando il cielo notturno strappa il nostro sguardo alla quotidianità…” e così via. Per me queste allusioni si riferivano appunto al Nulla. Un racconto che non mi ha preso particolarmente, sicuramente sai fare di meglio.

I DUE REGNI di Gabriele Cavallini - Parto dai tre cerchi concentrici. Potrebbero essere un occhio umano (bianco all’esterno, di colore variabile il cerchio di mezzo, nero il cerchio centrale), quello di una persona (di volta in volta diversa, in questo contesto sicuramente un bambino) che guarda da vicino la boccia sferica piena d’acqua, per cercare incuriosito questa creatura “uomo pesce”. A sua volta, lo sfortunato essere vede questo enorme, deformato occhio che lo segue nei suoi spostamenti, a volte incuriosito, a volte interessato, questa volta un po’ deluso e spazientito dal gioco a nascondino. Se “niente è ciò che sembra”, penso che in questo caso si capisca assai presto l’ambito del racconto. Ed è proprio ciò che sembra. Quindi manca il ribaltamento a sorpresa, il cambio improvviso di prospettiva. Secondo me, ma è una mia opinione, il tema scelto era particolarmente ostico. E questo ha causato un po’ di sfasatura verso l’off-topic a quasi tutti noi. Dunque, per tornare al tuo racconto, doveva secondo me essere più aderente alla realtà vista dal pesce per poi, solo nel finale, svelare che si tratta di un mondo in un piccolo acquario domestico esposto in un negozio. Aspetto di rileggerti, Gabriele.

Fabio84
Messaggi: 170

Re: Gruppo FORME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » giovedì 28 febbraio 2019, 18:21

COMMENTI
Sorpresa di Stefano Pastor

il racconto scorre molto lesto e frizzante nella prima parte fino all'incontro con la Jolie.
L'idea mi piace però secondo me manca un pochino di enfasi o più semplicemente il finale andava accorciato un pelino: mi dava l'impressione che ci si girasse un po' troppo attorno. Avevo quasi pensato che ci fosse una deriva "gialla" all'ultimo momento: la passione per il genere era stata citata più di una volta.
Scrittura e stile fantastici come sempre.


La nebbia viola di Andrea Partiti

la prima cosa che mi è venuta in mente leggendo il racconto riguardava i rifugi dove la gente si riparava quando scattavano gli allarmi antiaerei della seconda guerra mondiale. Anche in quei frangenti qualcuno cercava di portare un po' di normalità (non gioia come nel tuo caso) con magari qualche gioco per i bimbi o incontrando gente conosciuta.
Detto questo il racconto mi è piaciuto MOLTO nella sua prima parte rispetto la seconda, hai creato una bella atmosfera misteriosa!
ciao


Sofia di Giancarmine Trotta

per me questa è una poesia raccontata o un racconto poetico. Mi piace in qualsiasi modo lo si guardi.
Non sono molto avvezzo a questo genere di narrazione ma rende bene il contesto e l'ansia che si cela dentro questo raconto.
La storia secondo me è chiara, la cosa che mi ha tratto in inganno fino alla fine è se ci sia stato un innamoramento anche da parte del complice.
Dalle sue sensazioni è davvero innamorato, non sta solo fingendo:
"Guardo le pistole.
Soffro."

Mosaico di Massimo Tivoli

hai celato molto bene la pazzia dell'artista e il fatto che si trovasse in un'aula di tribunale. Io non l'avevo colta: al finale ho detto "eh?!" e poi con un gran sospiro e la lampadina che mi si illuminava sopra la testa "aaaaaah!".
Secondo me questa megasorpresa doveva avere qualche piccolo aggancio anche all'interno dello svolgimento, cosa che non ho trovato.
Una cosa che non mi sono sentito "molto calato" riguarda le domande sprezzanti e aggressive del "giornalista"; non ne ho avvertito il tono. Mi domando se aggiungendo qualche aspetto di postura corporale o di gesticolazione avrebbe potuto acuire l'effetto.
per il resto scrittura molto scorrevole.
Ancora complimenti


I due regni di Gabriele Cavallini

ho letto il racconto e pensavo che si parlasse di uno strano pesce, non addirittura di un uomo pesce.
Il cambio di punto di vista è interessante e svela cosa era il mondo all'interno delle pareti.
Attenzione: secondo me si capiva troppo presto e doveva essere celato in qualche modo.
Mi sono chiesto come si poteva: forse si poteva gettare nell'immediatezza il lettore, cioè narrare direttamente il giorno in cui si è rotta la bolla, senza fare tutto il preambolo prima di come si sta all'interno del proprio regno. In questo modo dai degli appigli per capire che succede ma non troppi. Cosa ne pensi?
La questione delle "d" eufoniche mi pare sia stata già citata e secondo me merita seguirla anche perché il testo ne guadagna in snellezza.

ICE - In caso di Emergenza di Mario Pacchiarotti

bel racconto con una scrittura scorrevole. Va già tutto d'un fiato.
L'idea potrebbe essere utilizzata da qualche colosso delle assicurazioni nel futuro =)
Oltre a questo aspetto deve essere molto allucinante questo mondo dove è possibile scambiarsi con altre persone con chissà quali altre finalità. Questo aspetto sarebbe pure da approfondire!
ciao

Nulla è come sembra di Riccardo Rossi

ci sono i biscotti della fortuna e ci sono i biscotti del Nulla.
La svolta che hai preso ha ribaltato la (brutta) situazione iniziale in maniera del tutto inaspettata.
Dopo la riflessione cupa iniziale, questo racconto mi ha lasciato col sorriso. Grazie.
Ho trovato un po' dilungata la parte iniziale, quella riguardante la scrittura della lettera. Il resto scorre tutto alla perfezione.
ciao

CLASSIFICA
1 - SOFIA di Giancarmine Trotta
2 - MOSAICO di Massimo Tivoli
3 - SORPRESA! di Stefano Pastor
4 - ICE - IN CASO DI EMERGENZA di Mario Pacchiarotti
5 - LA NEBBIA VIOLA di Andrea Partiti
6 - NULLA E’ COME SEMBRA? di Riccardo Rossi
7 - I DUE REGNI di Gabriele Cavallini

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Re: Gruppo FORME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » martedì 5 marzo 2019, 14:48

Ecco a voi la mia classifica. Complimenti a tutti per l'alta qualità dei vostri racconti.

1) ICE – In caso di emergenza, di Mario Pacchiarotti
Racconto eccezionale. Vero, il tutto è quasi forzatamente condensato nel limite massimo di caratteri, ma ci si rilegge con attenzione alcuni punti e tutto va a posto, ma, soprattutto, ci si accorge che hai messo tutto il necessario. Tema più che centrato, per me un pollice su.
2) Mosaico, di Massimo Tivoli
Rispondo subito alla questione principale: ho capito la location senza leggere la tua risposta successiva e sì, devo dire che il tutto è stato ben celato, ma non impossibile da scoprire, soprattutto quando il suo "manager" dice IMPUTABILE. Detto questo, forse un altro elemento chiarificatore non stonerebbe, soprattutto perché ho notato che in diversi hanno avuto bisogno della spiegazione. Ma veniamo al mio commento, ovviamente basato sul fatto di averlo capito senza essere indirizzato: positivo, molto. Estremamente interessante come ci fai entrare nella testa di questo maniaco mostrandoci la sua realtà E sì, anche in tema perché il fatto che non tutto è come sembra è proprio alla base del testo. Concludendo, sarei per un pollice su, ma l'evidenza di quanti non sono riusciti a entrare nel racconto, mi fa pensare che possa ancora essere affinato per coinvolgere tutti, quindi pollice quasi su.
3) Sofia, di Giancarmine Trotta
Ottimo. Solo un problema, nei primi due paragrafi in cui, per come la vedo, dovresti mantenere lui o 1) più distaccato e nella parte oppure 2) contrastato seminando elementi di dubbio per quello che sta per succedere. Lasciato così sembra soffrire troppo per uno che sta commettendo un simile reato volontaramente. Detto questo, niente da aggiungere, il resto è perfetto e il tema assolutamente centrato. Pollice quasi su per me.
4) La nebbia viola, di Andrea Partiti
Il finale mi è sembrato affrettato e ammetto che ho dovuto leggere la tua risposta a un commento per capire le tue intenzioni. Ecco, questo è ovviamente a causa dei tagli che hai dovuto operare per rientrare nei limiti e quindi il mio invito è di rielabolarlo senza paletti perché sì, la prima parte è meravigliosa e sono sicuro che, lavorando meglio nella seconda, potresti inserire e affrontare tematiche di non poco conto. Occhio che qui ti viene una gemma meravigliosa. Per quanto riguarda il pezzo nella sua forma attuale, invece, per me la valutazione è da pollice tendente all'alto perché, nonostante il finale non convincente, l'idea e la preparazione sono di livello elevatissimo.
5) Sorpresa!, di Stefano Pastor
Non mi ha convinto il dialogo iniziale, troppi esclamativi, mi è sembrato poco realistico, tanto più che, come hai sottolineato in una risposta, si trattava di una video chat. Detto questo: crei l'attesa e poi ecco il finale. Simpatico, ma il tuo è un file che a livello narrativo potrebbe aprire a svariate idee e ti consiglio di utilizzarlo perché esplorare l'oscuro che alberga in ognuno di noi attraverso la sua manifestazione inconscia e incontrollata è un qualcosa di potenzialmente devastante. Il fatto è che qui scoppia come una bolla di sapone e in una sorta di nulla di fatto: non c'è contrasto, non c'è suspance, c'è un finale carino, ma da te ci si aspetta sempre il massimo e questo non lo è, direi che sembra più un compitino. Pertanto, oggettivamente per quello che penso, il giudizio è un pollice tendente all'alto, ma non in modo brillante. Cribbio, Stefano, non abbandonare l'idea e sfruttala meglio, secondo me meriterebbe parecchio.
6) I due regni, di Gabriele Cavallini
Le 50 unità mi portano a un futuro o realtà altra e la presenza di un uomo pesce dentro una sfera d'acqua che gli permette notevole spazio di manovra mi fa pensare che il bambino e la madre siano una sorta di dei o roba simile. L'idea è carina, ma ripeto quanto già scritto da altri nel sottolineare come l'impostazione sia molto classica, senza picchi. In più, al suo interno rallenti e così facendo allontani il lettore, come nella spiegaziojne del grande occhio dell'"amico", davvero troppo lunga e repulsiva. Da rivedere, fisso il mio giudizio attuale su un pollice tendende verso il positivo perchè no, il racconto non è insufficiente, ma assolutamente migliorabile.
7) Nulla è come sembra?, di Riccardo Rossi
Sì, credo tu debba lavorare soprattutto sulla seconda parte. Il contesto lo delinei bene e fai empatizzare con il protagonista. Il problema non è tanto del biscotto, che invece trovo sia elemento vincente e fondamentale, quanto del fatto che t'ingarbugli quando si arriva al quid e non riuscendo a farlo uscire dal testo, lo tratti direttamente. Insomma, fai un testacoda ed esci fuoristrada perdendoti il lettore durante la piroetta. Nulla di male, basta risistemare e rielaborare senza limiti di spazio e di tempo. Pollice ni tendente verso il positivo, che come ben sai per me significa racconto da sistemare, ma di gran valore potenziale.

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