Gruppo WELCOME: Lista racconti e classifiche

Appuntamento per lunedì 18 marzo dalle 21.00 all'una con il tema di Sara Bilotti!
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antico
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Gruppo WELCOME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 19 marzo 2019, 2:02

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BENVENUTI ALLA BILOTTI EDITION, L'UNDICESIMA DELLA SESTA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 126° ALL TIME!

Questo è il gruppo WELCOME della BILOTTI EDITION con SARA BILOTTI nella veste di Guest Star.

Gli autori del gruppo WELCOME dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo CASETTA.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo OCCHIO!


Questo è un gruppo da SEI racconti e saranno i primi DUE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da SARA BILOTTI. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approsimandolo all'occorrenza per eccesso. In questa edizione, inoltre, il migliore terzo classificato tra i tre gruppi, a mia preferenza, otterrà la pubblicazione diretta sul sito e la settima posizione finale nell'Edizione.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro già in possesso di punti RANK DELLA SESTA ERA (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che ancora non hanno punti rank d'Era sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo WELCOME:

A colpi di maggioranza, di Fabio Aloisio, ore 00.55, 3324 caratteri
Fiori rossi, di Maurizio Ferrero, ore 22.24, 3013 caratteri
L’omino dei ricambi, di Patty Barale, ore 00.54, 3098 caratteri
Don Marione, di Giancarmine Trotta, ore 00.47, 3303 caratteri
L’alba, il gioco, il momento, di Antonio Pilato, ore 23.25, 3321 caratteri
Devo ucciderla, di Francesco Epico, ore 00.17, 3296 caratteri

Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 28 MARZO per commentare i racconti del gruppo CASETTA. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 19 MARZO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i SEI racconti del gruppo CASETTA e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete DICIASSETTE (escluso il vostro) a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo CASETTA.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA BILOTTI EDITION A TUTTI!



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Luca Nesler
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Re: Gruppo WELCOME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » martedì 19 marzo 2019, 10:04

CLASSIFICA
1. L'omino dei ricambi
2. Fiori rossi
3. A colpi di maggioranza
4. L'alba, il gioco, il momento
5. Devo ucciderla
6. Don Marione

Sicuramente è banale, ma è doveroso ammettere che non è per nulla facile assegnare le posizioni. Ho cercato di anteporre la “qualità” al gusto personale. Inoltre vorrei premettere che, visto il tipo di contest, sono davvero colpito dall'abilità, dalla fantasia e dall'entusiasmo di tutti. Davvero mi sono divertito in modo PAZZESCO e sono felice di essere incappato in Minuti Contati. Sento di volervi già tanto bene.
Ma veniamo al duro lavoro:

COMMENTI

L'omino dei ricambi
Bello, per me, sicuramente il primo. L'incipit ti porta immediatamente in un clima disteso e fa subito sorridere. Divertente e disinvolto. Ho apprezzato l'umorismo del biascicare sdentato di Anita, il “chamicazzo” di Ines e il passo indietro per salvarsi dalla deflagrazione del condominio. Davvero spassoso. Anche il signor Ciro e i numeri del lotto. Il tema è colto in modo ineccepibile e delicato.
Il finale, però, presenta sia note di merito che difetti. Il merito sta nel cambio di tono dall'ironico al tenero e riesce molto bene in questo. Però è troppo surreale e io mi sono chiesto “ma devo credere che l'omino dei ricambi esista e quindi la bambina verrà guarita e la mamma no o devo pensare che sono le dolci parole di una madre? Ma allora perché c'è la mongolfiera?” Insomma, ho pensato un po' troppo. Non è scorrevole e coerente come il resto del racconto. Mi ha allontanato dalla sospensione d'incredulità che invece provavo durante il resto della storia.
Da ultimo io non trovo molto utili (efficaci) le punteggiature stravaganti (!!!!) o le urla prolungate (UGOOO), ma non mi dà fastidio in un racconto.
Comunque molto brava Patty!

Fiori rossi
Ho messo questo al secondo posto per due motivi in particolare: l'idea e l'ironia. L'idea di capovolgere il paradigma mi è piaciuta tanto. Stravolge le aspettative e azzecca perfettamente il tema. Mi ha fatto ridere quando Luca dice “Una fioraia” dopo quella sfilza di cose terribili. Rende bene l'idea della “straordinarietà” in un mondo relativo. Bello il finale, dolce e consolatorio. Un buon contrasto col resto, ma proprio per questo funziona. Ho trovato un po' strano che Luca non venisse colpito a sua volta dalla bellezza delle rose. Anche solo un accenno avrebbe resto tutta l'ambientazione più coerente, ma guardo il pelo.
Per il resto i dialoghi hollywoodiani e le situazioni rendono tutto poco credibile, nel senso che mi rendo conto di leggere una finzione finalizzata a farmi sorridere. Non so se mi spiego: non ho avuto in nessun momento l'illusione di leggere una storia “vera”. Inoltre avrei fatto dire qualcosa alla fioraia o, comunque, mi sarebbe piaciuto approfondire il personaggio. Mi rendo bene conto che questo però è anche il problema 3333.
In ogni caso, per me una delle idee migliori del contest.

A colpi di maggioranza
La prima volta che ho letto questo racconto ho trovato l'incipit troppo caotico e oscuro. Rileggendolo è molto buono, ma solo perché conosco i fatti e quindi mi spiego tutti gli accenni alla situazione. Forse sarebbe da aggiungere qualche dettaglio per inquadrarla già alla prima lettura. L'idea è divertente e surreale. Più di tutto mi hanno convinto i personaggi. Li ho trovati molto credibili, il che rende tutta la vicenda verosimile, nonostante la situazione assurda. Ho trovato grottesco l'accostamento di un'ironia alla Fantozzi, che vede i condomini impegnati in duelli all'ultimo sangue, e il forte impatto drammatico dato dalla morte di Mario. Non l'ho apprezzato, ma penso che questo rientri nel gusto personale. Se l'avessi scritto io sarei rimasto sull'umoristico lasciando tutti in vita, oppure drammatico, in un mondo distopico o qualcosa di simile.
Ma, come ho detto, è personale.
Il racconto funziona e dice tutto quello che deve dire. Non so se il tema è del tutto colto, perché la situazione non è presentata come “inaspettata”, ma sicuramente il condomino è tutto coinvolto.
Nonostante le considerazioni sulla dicotomia drammatico/ironico mi è piaciuto.

L'alba, il gioco, il momento
Trovo che in questo racconto il tema sia appena sfiorato, se non del tutto eluso. L'elemento inaspettato e sconvolgente è sul finale, ma non conosciamo l'impatto che ha sul condominio e i suoi abitanti. Inoltre nel racconto il condominio non è affatto importante. Detto questo ho due impressioni contrastanti sulla scrittura: da un lato l'ho trovata adatta a una buona narrazione, piena e coinvolgente, dall'altro soffro la completa assenza di dialoghi (ma è poca cosa) e, sopratutto, ho trovato un inutile fronzolo tutti quei troncamenti. Mi hanno allontanato dall'illusione.
Ho intuito il finale del protagonista non umano la prima volta che si accenna alla fame (a metà racconto circa) ed era una buona idea, ma non sfruttata a pieno, forse.
Mi è piaciuto anche il pretesto del gioco d'azzardo (tra l'altro reso molto bene), ma ho la sensazione di non aver capito tutto quello che c'è da capire per mia ignoranza. Non sapevo nemmeno cosa fosse un Wendigo (tuttora ne so molto poco), quindi non so se abbia a che fare col gioco d'azzardo o perché questo essere si trovi in un appartamento.
Ultimo piccolo appunto (puntiglioso): sul finale “[...] per farmela pagar. Uno di loro…in realtà uno di noi!” Ecco, l'enfasi del punto esclamativo, secondo me, non è coerente col personaggio e la sua situazione.

Devo ucciderla
Personalmente apprezzo molto quando si prende una persona comune e la si costringe a commettere un crimine. Cioè, qualcosa che non farebbe, non per una difficoltà oggettiva, ma per un dilemma morale. Detto questo, non credo che il tema sia centrato. Inoltre l'idea stessa è poco credibile. Mi sono chiesto: “perché uno scrittore dovrebbe uccidere davvero qualcuno?” poi ho pensato che fosse il dilemma dell'autore che dice a se stesso “che cacchio può succedere in un condominio? Devo per forza far morire qualcuno?” però non mi ha convinto. Ci ho riflettuto troppo e, in realtà, le possibilità sarebbero davvero molte di più che non solo l'omicidio.
In definitiva non capisco il pretesto del racconto.
È scritto bene e mi è piaciuto (sempre a livello di scrittura) lo scambio tra il protagonista e la vecchina, anche se la tranquillità della vecchia introduce la parte del racconto che perde ogni connessione con la realtà. Da lì non l'ho più capito.
Le ultime tre righe: buio totale. Forse è colpa mia (non sono il più acuto dei lettori) ma davvero non ho colto il senso e il collegamento col resto.

Don Marione
Il racconto è scritto bene, ma l'ho trovato un po' noioso. Non sono interessato alla vita di questi sconosciuti e non riesco ad empatizzare coi personaggi presentati in questa situazione. Trovo che l'ambientazione sia resa bene e molto ben inquadrata, ma i personaggi e la trama sono carenti, a mio parere. Da ultimo una considerazione sul finale. Troppo spesso nel genere drammatico si ammazza qualcuno alla fine per aumentare l'effetto, ma lo trovo scontato e superfluo. Me lo aspetto in un horror o un thriller, ma se il protagonista avesse guardato la famiglia del suo amico andarsene di casa per finire chissà dove, l'avrei trovato ugualmente drammatico e sarei riuscito a comprenderlo meglio trovandolo più verosimile.

Il limite di tempo e, sopratutto, di caratteri mette tutti a dura prova, ne sono sicuro. Per questo devo dire che sono impressionato da tutti i lavori fatti. In tutti ho visto l'amore per la scrittura e l'attenzione a migliorarsi. Sono contento di potermi confrontare con tutti voi e vi ringrazio!

alexandra.fischer
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Re: Gruppo WELCOME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » martedì 19 marzo 2019, 19:53

Buonasera, ecco i miei commenti e relativa classifica soffertissima (siete tutti ottimi autori)

A COLPI DI MAGGIORANZA di Fabio Aloisio Il fatto che rompe la tranquillità del condominio, nel tuo caso è l’assegnazione della maggioranza e dei millesimi all’inquilino che eliminerà l’intero vicinato a suon di pistolettate (Colt e Beretta). Caratterizzi bene la protagonista, giovane vedova, e lo sfidante decenne. Il finale che la vede vincitrice è crudo: si tratta di una vittoria strappata con il sangue, in una faida infinita (il marito le è stato ucciso dal padre dello sfidante).
Attenzione a:
sta volta (refuso : stavolta)



FIORI ROSSI di Maurizio Ferrero Racconto con un plot twist davvero interessante. Il perturbante della tranquillità del condominio in questo caso è una giovanissima fioraia che si inserisce nella tranquillità fasulla dei protagonisti: due spacciatori di ketamina abituati a vivere fra sparatorie, mutanti, e dove la morte è un fatto quotidiano. La nota ottimista del finale (la fioraia diventa la protetta di uno degli spacciatori) è un ottimo contrappunto all’orrore che segna la vita degli inquilini diventando il quotidiano. Prova indubbiamente originale.

L’OMINO DEI RICAMBI di Patty Barale Racconto poetico. In questo caso, l’elemento che rompe la tranquillità della vita condominiale è una mongolfiera con tanto di fiamma ancora accesa. La favola finale, pensata dalla madre sorda a beneficio del piccolissimo figlio con il suo stesso problema rende la storia originale e commovente (potesse esserci davvero un omino in grado di dare a entrambi l’udito). Molto ben caratterizzati i personaggi dei condomini: dalla coppia di vecchietti, alla gestrice del salone di bellezza, per poi passare alla madre preoccupata per l’impossibilità di andare al lavoro del pargolo cinquantenne.

DON MARIONE di Giancarmine Trotta Storia cruda, dove la tranquillità relativa di tre giovanissimi fratelli e della loro madre lavoratrice nei campi è perturbata da un debito contratto con l’usuraio Don Marione. Ma Tonino, uno dei fratelli, ricorre all’omicidio per salvare la casa. Il linguaggio, dialettale, è efficace nel ricostruire l’atmosfera della vicenda. A parte alcune sviste che ti segnalo qui sotto, la trovo una storia godibile.
Attenzione a:
Angelo vieni (Angelo, vieni)
Dove Tonino? (Dove, Tonino?)
Don Marione buongiorno (Don Marione, Buongiorno)

L’ALBA, IL GIOCO, IL MOMENTO di Antonio Pilato Giocatore incallito trova la sua nemesi in un Wendigo arrivato dalle stelle per fargli pagare l’irruenza al gioco e anche la spietatezza nei riguardi degli avversari. Ecco il perturbante che irrompe nella vita del protagonista (la casa e il luogo in cui vive sono tranquilli e malinconici. Il passaggio dalle case ai grattacieli rende bene lo scorrere del tempo. Certo, la sua è la tranquillità relativa di chi vive sul filo del rasoio al gioco ed è bulimico). Il linguaggio è aulico, surreale, denota bene il tuo stile particolarissimo. Prova interessante.

DEVO UCCIDERLA di Francesco Epico L’elemento perturbante che rompe la quotidianità nel condominio del protagonista è proprio… il tema del contest. Per vincerlo, deve uccidere un’ignara vecchietta, la quale, invece, con il rosolio e un atteggiamento pacato da conoscente di sempre, lo fa desistere, mandandolo a meditare sulla tomba paterna. L’elemento interessante è che si tratta di un’altra tomba. Quindi, la placida vita estiva del rione è di facciata. Si tratta di un cimitero. A meno che la vecchietta, in realtà, non sia già defunta. Storia aperta, dalle molte interpretazioni.

Attenzione a:
Si (Sì)
E alle virgolette dei dialoghi messe manualmente. Meglio, ai fini editoriali, che ti abitui a usare i caporali (che trovi in Inserisci Simboli nel programma Word).

LA MIA CLASSIFICA È:
L’OMINO DEI RICAMBI di Patty Barale
DON MARIONE di Giancarmine Trotta
FIORI ROSSI di Maurizio Ferrero
A COLPI DI MAGGIORANZA di Fabio Aloisio
L’ALBA, IL GIOCO, IL MOMENTO di Antonio Pilato
DEVO UCCIDERLA di Francesco Epico

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lordmax
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Re: Gruppo WELCOME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » sabato 23 marzo 2019, 20:28

Classifica
1- Fiori rossi, di Maurizio Ferrero
2 - A colpi di maggioranza, di Fabio Aloisio
3 - L’omino dei ricambi, di Patty Barale
4 - Don Marione, di Giancarmine Trotta
5 - Devo ucciderla, di Francesco Epico
6 - L’alba, il gioco, il momento, di Antonio Pilato


A colpi di maggioranza, di Fabio Aloisio
Inizio interessante con un duello che si capisce subito essere fra inesperti. L'eterna battaglia per i millesi condominiali rende benissimo l'idea della sfida all'OK Corral. L'amministratore che fa da giudice e garante delle regole è una chicca di classe.
Ho apprezzato molto la caratterizzazione dei personaggi che rendi con poche frasi, semplici e pulite.
Il tema è sicuramente azzeccato.
Ottima prova


Fiori rossi, di Maurizio Ferrero
Bellissima prova. Idea originale e ben realizzata. L?inversione della situazione mi ha fatto pensare al primo MIB in cui l'anomalia a cui il 'novellino' spara è la bambina in mezzo a tutti gli alieni mostruosi.
L'ambientazione fantascientifica, cyberpunk alla chiba city crea la giusta atmosfera per l'inversione finale.
Direi che il tema è più che centrato.


L’omino dei ricambi, di Patty Barale
Inizio meraviglio, ho trovato l'atmosfera delle case di ringhiera reso in modo magistrale, di prima mattina poi sono tutti un poco rimbambiti. Il passo indietro, la dentiera, la mamma preoccupata per il figlio mammone, chi ha paura, chi chiama i carabinieri. Ottima preparazione per l'inversione che a quel punto ci si aspetta.
E qui la nota dolente. Anche se il cambio di scena è netto e molto ben orchestrato è, a mio parere, eccessivo, si passa da una situazione quasi fantozziana a una ambientazione favolistica con finale aperto. Mi ha lasciato un poco spiazzato.
Il tema è sicuramente azzeccato.


Don Marione, di Giancarmine Trotta
Inizio un po' lento, per fortuna scrivi bene e non è pesante ma sembra che non capiti niente per più di metà del racconto. Bella la chiusa finale, molto drammatica anche se non inaspettata. I personaggi sono ben definiti e non si fa fatica a inquadrarli nella situazione. Mi ha lasciato solo perplesso la scelta di Tonino di farsi aiutare da Angelo, sembra non logica, avrei visto meglio il cugino Vito che li conosceva da più tempo. Il tema è ben centrato a mio parere.


Devo ucciderla, di Francesco Epico
Per quanto lento (gusto personale) è un buon inizio, lascia da subito la curiosità per cosa va a fare il protagonista. Ci sono alcuni elementi che vengono introdotti e non vengono portati avanti ma temo sia un problema di spazi.
Il tema non lo trovo molto centrato, da un condominio si passa a un cimitero ma non c'è nulla che parli di un cortile o vi faccia riferimento.
La struttura è buona e funziona molto bene fino alle ultime righe dove l'inversione è buttata in faccia al lettore senza dare alcun elemento di comprensione.
Lo scambio di battute è molto buono fino a "...Anche la sua mano non era più fredda. Come allora." da lì la comprensione del testo si perde.
Probabilmente ti faranno notare che funziona solo perché sappiamo di cosa si tratta e se lo leggesse un lettore ignaro non capirebbe il concetto di contest. Come ho fatto notare spesso questo tipo di puntualizzazioni non ha alcun senso. Si scrive per un target, sempre e comunque, se il target è quello dei partecipanti al contest allora gli altri non hanno ragione di capire di cosa si parla, non lasciarti fuorviare da questo tipo di commenti, sono inutili e improduttivi.


L’alba, il gioco, il momento, di Antonio Pilato
la cubomanzia, non sentivo questo termine da secoli. Purtroppo però è l'unica cosa degna di nota.
Il tema è centrato anche se solo in parte. Il troncamento delle parole rende il racconto molto molto difficile da leggere, aiutato in questo (nella difficoltà) dal fatto che è completamente descritto. L'introduzione del Wendigo non ha molto a che fare con il contesto. Il wendigo è una creatura solitaria e pericolosa, mostruosa e incontrollabile che nasce dall'inverno, dalle privazioni e dal cannibalismo, va bene il morso ma a quel punto era molto meglio un lupo mannaro o persino un vampiro.
Direi che il racconto ha alcune pecche, in particolare il troncamento continuo e fastidioso delle parole che non crea uno stile ma solo un fastidio nel lettore e la mancanza di affezione al personaggio. Sono sicuro che con un editing possa risultare un ottimo lavoro

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Andrea Partiti
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Re: Gruppo WELCOME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » sabato 23 marzo 2019, 20:38

A colpi di maggioranza, di Fabio Aloisio
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Fiori rossi, di Maurizio Ferrero
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L’omino dei ricambi, di Patty Barale
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Don Marione, di Giancarmine Trotta
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L’alba, il gioco, il momento, di Antonio Pilato
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Devo ucciderla, di Francesco Epico
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1. Fiori rossi, di Maurizio Ferrero
2. A colpi di maggioranza, di Fabio Aloisio
3. Don Marione, di Giancarmine Trotta
4. L’omino dei ricambi, di Patty Barale
5. Devo ucciderla, di Francesco Epico
6. L’alba, il gioco, il momento, di Antonio Pilato

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Il Calmo
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Re: Gruppo WELCOME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » lunedì 25 marzo 2019, 9:50

CLASSIFICA

1- A colpi di Maggioranza
2- Fiori rossi
3- L’omino dei ricambi
4- Don Marione
5- Devo ucciderla
6- L’alba, il gioco, il momento.


Commenti in ordine sparso.

A colpi di maggioranza

Ottimo racconto devo dire. Grottesco, cattivo e comico allo stesso tempo, me lo sono gustato, bravo!
È un modo di affrontare il tema originale e interessante.
Lo stile è pulito e semplice, con periodi brevi e dialoghi ben miscelati. Non so ancora come inquadrarlo in classifica perché è il primo che leggo, ma diciamo che partiamo bene.
Concordo anche io con l’ultima osservazione che ti è stata fatta, ossia un finale leggermente staccato dal racconto, magari in avanti nel tempo, qualcosa che spezzasse il ritmo diciamo così, secondo me sarebbe stato più incisivo.
P.s. mi ha ricordato un po’ storie pazzesche, il film, spero tu lo abbia visto!


Fiori rossi

Anche questo racconto mi è piaciuto, è il secondo che leggo e se la batte col primo, vediamo un po’ come li colloco.
Il tema è interessante, un mondo irreale, distopico, dove l’elemento disturbante è la normalità di una innocua fioraia.
Sui dialoghi concordo, sono un po’ artefatti ma credo sia voluto, proprio per trasmettere ironia, quindi secondo me ci sta.
Il finale forse è leggermente sotto tono, difficile spiegare cosa voglio dire, ma forse anche in questo caso avrei visto meglio un salto temporale, o un qualcosa di più efficace del dialogo con lo scagnozzo. Questo il mio unico “appunto”.
L’omino dei ricambi

Racconto piacevolissimo, mi è piaciuto molto l’incipit e come hai reso i dialoghi da “cortile”, quindi molto bene e tema centrato ovviamente.
Carine le varie caratterizzazioni dei condomini e le loro reazioni, è un micro mondo che funziona direi.
Veniamo al finale: allora l’idea è buona ed è interessante lo stacco netto che avviene con il resto, ottimo quindi, però sono rimasto un po’ troppo spiazzato e non mi ha convito a pieno.
Questa idea illusoria della guarigione della bimba non mi ha molto convinto, è una mia impressione personale ovviamente. Questo “favola” dell’omino dei ricambi viene un po’ buttata lì, forse troppo repentinamente.
Sono ovviamente solo mie idee, ad ogni modo una buonissima prova, brava.

Don Marione

Racconto pulito, scritto bene e che scorre, tutti pregi direi.
Il difetto se così si può dire è un po’ la trama, è tutto molto piatto secondo me, pochi sussulti e anche il finale arriva abbastanza “tranquillo”, per questo non mi sento di collocarlo nei primi posti, ma è solo un mio parere personale ovviamente.
Concordo con chi dice che forse un riferimento temporale in più avrebbe fatto comodo, anche se si capisce bene che non sia un tempo attuale, specie facendo riferimento alla bonifica, però in questo caso mi manca appunto un po’ più di contestualizzazione.
Altra osservazione, i dialoghi di Don Marione, mi ha convinto poco, forse non lo avrei fatto proprio parlare, poteva essere più efficace secondo me.

L’alba, il gioco, il momento

Ho letto il racconto più volte ma ogni volta purtroppo ho avuto la stessa sensazione, ossia di fastidio.
Allora, intendiamoci, si parla di un racconto e di mero gusto personale, però al netto di questo devo dire quello che penso.
Il tema per me non c’è: nella prima frase specifichi in modo un po’ didascalico del cortile, ok, ma ai fini della storia non serve a molto secondo me.
Lo stile: e qui capisco che ti darò un colpo al cuore perché ho capito che ci tieni molto, però per me è stato davvero ridondante.
Faccio degli esempi, l’incipit per me è completamente da saltare, non aggiunge nulla alla narrazione, è un esercizio di stile “ogni ragazzo, ogni fanciullo”, e non contribuisce a calarmi in nessun mondo, avrei preferito entrare direttamente nella storia.
Capitolo tronccamenti: mi scuso ancora, ma per me sono completamente inutili e davvero fastidiosi, io capisco il tuo tentativo di voler essere originale ma l’originalità ci sta quando ha un senso, perché parla così? Se lo fai parlare così allora fallo sempre, invece alcune le tronca, altre no, poi ancora sì, non ha molt senso secondo me. Se invece mi crei un personaggio particolare che ha delle caratteristiche precise allora ci sta, ma non è questo il caso.

Devo ucciderla

Racconto che non mi ha convinto molto mi spiace.
Il tema c’è, non si può negare, ma sia lo stile (con qualche frase un po’ troppo pesante, come quella sul destino ad esempio), sia la trama non mi hanno entusiasmato.
Il cambio di prospettiva finale col passaggio dal borgo al cimitero arriva dall’alto, non sono riuscito a trovare indizi o qualcosa che mi facessero pensare che qualcosa non quadrasse, perciò non mi ha colpito.

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Linda De Santi
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Re: Gruppo WELCOME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » lunedì 25 marzo 2019, 21:52

Eccomi anch’io con i commenti e la classifica!
Complimenti a tutti per i racconti e buona edizione.

I commenti in ordine sparso:

L’omino dei ricambi di Patty Barale

Bellissimo.
La tua, Patty, è una delle penne comiche migliori che abbia mai avuto il piacere di leggere su Minuti Contati :)
In questo racconto, poi, riesci sia a far ridere che a commuovere, con una parte iniziale spassosa e una seconda parte inaspettata e toccante. Credo che sia difficilissimo riuscire a divertire e commuovere il lettore nello spazio di 3333 caratteri, pertanto non posso che farti i miei più sperticati complimenti!
Riuscitissima la caratterizzazione dei condomini e molto bella l’idea del pallone aerostatico nel cortile.
Un ottimo lavoro, complimenti.


Fiori rossi di Maurizio Ferrero


Bello!
In poche righe riesci a dare una rappresentazione ricca e visivamente suggestiva. Bella l’idea di un condominio che in realtà è un covo di gangster che lo amministrano come fosse una città.
Non ho molto da dire, la storia fila e il personaggio di Ezio è molto ben riuscito. Un po’ più opaca, invece, la ragazza: non è chiaro perché si trovi in quel condominio e perché coltivi tutti quei fiori, ma personalmente non è un elemento che mi ha disturbato la lettura.
Un appunto di poco conto: ho notato che tendi a mettere gli aggettivi prima dei nomi, ad esempio nel caso di “un vicino mobile” o “un suo duro sguardo”. Mi trovo sempre un po’ a incespicare in questi casi, preferisco il nome e poi l’aggettivo a seguire. Gusti personali, in ogni caso.
Un ottimo lavoro.

A colpi di maggioranza di Fabio Aloisio

Ciao Fabio!
L’idea alla base del racconto è geniale. Ci ho visto una metafora della contemporaneità, un mondo violento che finge di essere civile e si dà delle regole imprescindibili che in realtà non servono ad altro che a non lasciare scampo alla gente. Nessuno viene risparmiato, nemmeno i bambini.
Nulla da dire sui personaggi, che sono ben caratterizzati: soprattutto Mossi, agghiacciante nella professionalità con cui gestisce gli scontri a fuoco tra condomini.
L’unico appunto che posso farti è l’incipit leggermente caotico, all’inizio ci sono molti nomi e per orientarsi ci vuole un po’ di tempo (in ogni caso nel giro di poche righe tutto diventa chiaro).
Una bella prova.
Alla prossima!

Don Marione di Giancarmine Trotta


Ciao Giancarmine! Ti distingui sempre per il tuo stile di scrittura, caratterizzato da una voce autoriale chiara e forte e dal linguaggio vivido, elementi per i quali non posso che farti i complimenti!
Trovo però un po’ di sbilanciamento tra la prima e la seconda parte della storia: all’inizio ti soffermi a lungo a descrivere i litigi di Nicola e Minguccio, anche se questa parte non ha poi una funzione nella storia che si sviluppa. Invece sul finale, dove sarebbe servito qualche dettaglio in più per aumentare la drammaticità dell’atto di Tonino (e forse anche una motivazione per cui si fa aiutare dal protagonista, che in effetti è un po’ debole), vai veloce.
Credo che una storia come questa, visto come scrivi, possa dare molto di più! Ti suggerirei di provare a svilupparla senza il vincolo dei 3000 caratteri, in modo da dare più spazio sia alla storia che all’ambientazione rurale e antica.
Comunque è un racconto che ho letto con piacere.

L’alba, il gioco, il momento di Antonio Pilato

Ciao Antonio!
Dunque, leggendo questo racconto ho avuto la sensazione che, con una gestione completamente diversa di alcuni elementi, sarebbe stata una storia che mi sarebbe piaciuta parecchio. L’idea di un wendigo come protagonista è bella, ma la scoperta dell’identità del personaggio piove dal cielo, senza che la narrazione me l’abbia svelata pian piano. Il fatto che lui si ingozzi di schifezze dopo aver giocato d’azzardo non è un indizio sufficiente.
Anche il nemico che arriva alla fine per vendicarsi mi sembra un po’ piovuto dal cielo, ho pensato che fosse l’avversario con cui si azzuffa all’inizio, ma non trovo niente che lo confermi (o magari sono io che non ho colto dei dettagli rivelatori, eh :)).
Insomma, se gli elementi del finale fossero stati introdotti poco alla volta nel corso della storia per poi svelarsi nel finale, credo che il tutto avrebbe acquistato più coerenza.
Il tema è centrato a metà: c’è una finestra sul cortile ma non qualcosa che irrompe nella tranquilla quotidianità di un condominio (anche l’interruzione della tranquillità condominiale faceva parte del tema).
Sui troncamenti, mi unisco anch’io a chi ha detto di aver avvertito un certo fastidio nel leggerli! Troverei altri escamotage per caratterizzare la voce di un protagonista un po’ eccentrico.
Alla prossima!


Devo ucciderla di Francesco Epico

Ciao Francesco!
Molto bella idea quella scrivere un racconto sul tema di Minuti Contati… in senso letterale!
La narrazione è scorrevole e la storia incalzante, bella anche la descrizione del paesino che fai emergere con pochi elementi (l’odore del ragù nelle strade, il vecchietto con il cane).
Come già altri ti hanno segnalato, il finale è del tutto oscuro: mi sfugge il senso di elementi come la mano che non è più fredda e la tomba. Peccato, un finale meno criptico avrebbe fatto sì che questo racconto venisse fuori riuscitissimo (almeno qui nel contesto di Minuti Contati, non so quanti lettori lo capirebbero al di fuori del contest :)).
In ogni caso, complimenti.


La classifica:

1. L’omino dei ricambi
2. Fiori rossi
3. A colpi di maggioranza
4. Don Marione
5. Devo ucciderla
6. L’alba, il gioco, il momento

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antico
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Re: Gruppo WELCOME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » martedì 26 marzo 2019, 14:17

Molto bene, arrivati tutti i commenti e le classifiche! Tempo di commenti dell'Antico, dunque! :)

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antico
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Re: Gruppo WELCOME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » venerdì 29 marzo 2019, 22:39

Ecco i miei commenti e classifica.

1) Fiori rossi, di Maurizio Ferrero
Pollice su senza ombra di dubbio. Per me racconto completo in ogni sua parte. Contesto ben definito, narrazione splendida, bella idea, messaggio fantastico. Piaciuto moltissimo e penso si sia capito.
2) L’omino dei ricambi, di Patty Barale
Prima parte fantastica e senza, a mio avviso, punti deboli. Virata finale super brusca che sulle prime non ha trovato il mio pieno gradimento, ma che in seconda battuta ho apprezzato molto. Forse manca una virgola dopo MANI e questo infastidisce nella lettura. Detto questo, la madre chiude con una sua interpretazione che va ad aggiungersi a quelle dei condomini, quindi totalmente in linea. Pollice quasi su per me perché media in modo quasi perfetto leggerezza e sentimento. Brava.
3) A colpi di maggioranza, di Fabio Aloisio
Ottima gestione interna, ma incipit difficoltoso che non aiuta ad approcciarsi al racconto. Finale senza picchi, ma giusto nei modi e nel tono. Tema ben affrontato, anche se le finestre sono multiple. Un buon lavoro, appena un po' sporcato da questo inizio davvero lento. Pollice tendente all'alto, convinto, per me.
4) Don Marione, di Giancarmine Trotta
Nel limite dei 3000 racconti, questo è un racconto sbilanciato. Perfetta tutta la prima parte, ma quando devi concludere rimani corto e, per forza di cose, il tutto ne risente. Poco altro da dire, quindi: qui il problema è assolutamente evidente e rintracciabile in una errata strategia (sempre e solo limitatamente ai 3000 caratteri). Pollice comunque tendente all'alto, ma stretto stretto, e questo perché leggerti è sempre un gran piacere.
5) L’alba, il gioco, il momento, di Antonio Pilato
Il wendigo non mi sembra avere funzione all'interno del testo, piuttosto tenderei a inventarmi una figura altra, magari totalemente nuova e non definita. Il fatto è che nel momento in cui lo citi si cercano le motivazioni e non trovandole si crea in automatico una mancanza. E sì, le troncate mi sono sembrate un esperimento poco riuscito. L'ho capito che stavi testando, ma il risultato appare artificiale, almeno in questa forma e, di nuovo, poco funzionale. Sul tema: la finestra c'è, la vita del condominio no. Può passare? Dipende dai singoli e dalle diverse soggettività. Credo che la domanda da farsi sia: se non conoscessi il tema potrei desumerlo dalla lettura del racconto? Ciò detto: il tema di questo mese era più difficile di quanto potesse sembrare e, mio parere, in molti lo avete solo sfiorato. Sul racconto: la lettura mi ha portato a crearmi un'immagine, ma mi è mancato completamente il senso del tempo e la motivazione per certe scelte (il cibo divorato dopo le partite e la funzione stessa del gioco per la struttura portante del narrato). Insomma, mancano parecchie connessioni e credo che una revisione accurata sarebbe interessante per capire quali possano essere le reali potenzialità dell'idea. Il mio pensiero: ti sei prefissato di raccontare troppa roba... Una vita lunga centinaia d'anni, un rapporto con il gioco e con l'azzardo, una creatura decontestualizzata, un finale (per tutto quanto precede) che non poteva deflagrare. Pollice ni per me.
6) Devo ucciderla, di Francesco Epico
Un'ottima penna la tua. Però quella che io definisco strategia mi sembra non corretta. A parte quella parte lirica che appare decontestualizzata (prendilo come un appunto, mi aggiungo a chi può rimanere infastidito, limitatamente alla lettura, da inserti di quel tipo), nel finale perdi il controllo fallendo nello spiegare il perché di un simile comportamento per partecipare a un contest di scrittura e al contempo andandoti a impaludare in una svolta che non arriva e ingarbuglia il tutto. Una revisione potrebbe sistemare molte cose e sarebbe assolutamente un bene perché, come ho già detto, scrivi molto bene. Pollice ni e curioso di rileggerti presto.

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