Il Colosso di Claudio Bovino

Appuntamento a lunedì 15 aprile dalle 21.00 all'una con il tema degli autori del romanzo ROMOLO - IL PRIMO RE: Franco Forte e Guido Anselmi.
Cablo69
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Il Colosso di Claudio Bovino

Messaggio#1 » martedì 16 aprile 2019, 1:01

Seduta con le ginocchia piegate e le braccia conserte, Hilde tremava, anche se la stanza era sempre più calda: dalle finestre, il chiarore delle fiamme che stavano consumando il resto del palazzo reale disegnava tremolanti figure rossastre sulle pareti. Zosa, la sua ancella, la prese per le spalle e la scosse. – Mia principessa, è tempo di andare, dobbiamo provare a fuggire.
Hilde la guardò frastornata. Presto l'incendio sarebbe arrivato anche lì. Ma ancora prima, suo zio sarebbe venuta a ucciderla, come aveva fatto con suo padre e sua madre, ormai quasi un anno prima. Hilde ne era certa, anche se lui aveva sempre negato.
Zio Publio aveva assassinato per primo suo padre, il Re, simulando un incidente di caccia.
Dopo un mese Publio aveva ucciso la regina, Azena la Leggiadra, la madre di Hilde, dopo che lei aveva rifiutato le sue proposte di matrimonio: era morta di una febbre misteriosa, aveva detto suo zio. Publio l'aveva avvelenata, pensava invece Hilde.
Tecnicamente, Publio diceva la verità, perchè l'assassino non era lui ma il Colosso, l'uomo sempre vestito con una maschera di pelle nera che eseguiva tutti gli ordini di Publio: il sicario venuto dal Grande Deserto, esperto di armi e veleni. Publio lo aveva liberato dalle Prigioni Grigie, dove le antiche streghe lo avevano sottoposto a torture indicibili e da allora era divenuto il suo fedele servitore. Un giorno Hilde lo aveva visto da vicino, il Colosso, durante il ballo di gala, l'ultimo in cui i suoi genitori erano ancora vivi. Era altissimo, possente. Si era preso una coltellata sul fianco frapponendosi tra Publio e un cospiratore che aveva cercato di ucciderlo: Publio aveva ordinato al Colosso di uccidere il ribelle e questi, ringhiando, aveva aperto il ventre dell'uomo con le mani e ne aveva divorate le viscere. Ma il Colosso perdeva sangue e Hilde, tremante, gli aveva dato la sua stola per tamponare la ferita. Il Colosso l'aveva guardata negli occhi, per un attimo, in silenzio, poi era andato via.
Hilde accettò la mano di Zosa e si alzò, dovevano scappare, prima che il fuoco bruciasse gli appartamenti, ormai Jan non sarebbe più venuto a salvarla. Publio sarebbe divenuto il nuovo Re di Gavisia.
Le truppe del principe Jan avevano assaltato la fortezza, ma Publio doveva essere riuscito a respingere l'assedio.
Hilde aveva conosciuto il principe Jan ai funerali di suo padre e l'aveva visto ancora a quelli di sua madre. Jan l'erede del Regno delle Terre Alte. Jan il Bello, l'Audace. E Jan era tornato a farle visita altre volte, voleva chiederla in moglie ma zio Publio non voleva concedere il permesso, zio Publio aveva altri progetti per Hilde. E così, l'ultima volta che si erano visti, ormai dieci mesi prima, Jan l'aveva presa con la forza, in giardino, dietro la siepe, mentre le ancelle di palazzo giocavano a palla.
Hilde si bagnò il viso e le vesti candide con l'acqua di una bacinella, mentre Zosa immergeva una lunga striscia di seta nell'acqua. L'ancella scostò la tenda del letto a baldacchino protendendo le braccia verso un fagotto di lenzuola ma un boato fece sussultare la stanza. La porta era stata abbattuta di schianto: il Colosso troneggiava nella stanza brandendo la scure. Dietro di lui, Publio. Per terra, le guardie della principessa erano state fatte a pezzi. Publio rise in modo osceno e spinse malamente in avanti il Colosso. Brandendo un coltello, Zosa corse urlando verso il sicario: la scure sibilò nell'aria e la testa di Zosa rotolò nella stanza. Publio emerse dall'ombra del Colosso, con in mano una spada e nell'altra il capo tagliato di Jan. – Aspettavi forse qualcuno, nipote?
Hilde urlò di terrore, corse verso il letto e prese il fagotto: un vagito risuonò nella stanza.
Publio sgranò gli occhi e, col volto rabbioso, affondò la spada nelle carni tenere di Hilde. Poi, disse al Colosso: – Uccidi il bambino.
Hilde fissò il Colosso negli occhi e scivolò a terra.
La scure sibilò nell'aria e la testa di Publio rotolò nella stanza.
Il Colosso prese il fagotto tra le braccia e uscì.
Ultima modifica di Cablo69 il martedì 16 aprile 2019, 1:33, modificato 2 volte in totale.



Cablo69
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Re: Il Colosso

Messaggio#2 » martedì 16 aprile 2019, 1:12

Titolo del racconto: Il Colosso di Claudio Bovino

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antico
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Re: Il Colosso

Messaggio#3 » martedì 16 aprile 2019, 1:13

Ciao Claudio e benvenuto a Minuti Contati! Ok i caratteri, purtroppo sei fuori di appena un minuti sul tempo, che non vuol dire che sei eliminato, ma che avrai un minimo malus che non ti pregiudicherà l'edizione. Se puoi cercami su fb (Maurizio Bertino) e iscriviti al gruppo per vivere al meglio l'edizione!

Cablo69
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Re: Il Colosso di Claudio Bovino

Messaggio#4 » martedì 16 aprile 2019, 1:35

Ok, grazie.
Fatte anche alcune piccole modifiche, non sono ancora molto avvezzo e sicuramente me ne sono sfuggite altre, ma come esordio va bene così :)

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Luca Nesler
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Re: Il Colosso di Claudio Bovino

Messaggio#5 » martedì 16 aprile 2019, 14:39

Ciao Claudio. Il tuo racconto mi ha ricordato un po' Il Trono di Spade. Lo trovo buono e interessante nel complesso. Trovo che il ritmo sia molto rallentato dalle digressioni in cui parli del principe Jan e dell'incontro con Hilde, un po' meno ma anche quelle dei genitori e del ballo di gala col Colosso. Sembra che continui a fare passi indietro per inquadrare meglio la situazione, ma allontani il lettore dal dramma che si sta consumando nel presente.
Inoltre scrivi troppo spesso Publio, secondo me.
Nel complesso, come ho detto, l'ho trovato gradevole.

C'è un piccolo refuso all'inizio "suo zio sarebbe venuta"

Cablo69
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Re: Il Colosso di Claudio Bovino

Messaggio#6 » martedì 16 aprile 2019, 17:29

Ciao Luca, innanzitutto, grazie per le tue preziose indicazioni.
Per il refuso, grazie, ma stanotte, tra Notre Dame e un articolo giuridico che stavo finendo, è stato un miracolo riuscire a postare (quasi) in tempo :)
Per le somiglianze col Trono di Spade, o meglio con quesl tipo di atmosfera, sì, sono volute: dopo aver pensato di scrivere un racconto ambientato nell'antica Roma (in omaggio a questa edizione), dalla penna hanno cominciato a uscire ambientazioni e personaggi vagamente ispirati al Trono di Spade e all'universo di Conan. E di questi ho provato a riprodurre un certo cinismo, senza però indugiarvi troppo: proprio a tale scopo ho inserito le digressioni relative al principe Jan (bello e audace, ma comunque ha preso la principessa Hilde "con la forza", non proprio il classico principe azzurro), al suo incontro con Hilde (in occasione dei funerali dei genitori... anche qui, romanticismo zero :) ).
La digressione sul ballo e sui genitori mi serviva per creare l'ambientazione e il momento in cui Hilde incontra il Colosso e compie un gesto gentile nei suoi confronti, nonostante costui sia un essere aberrante.
I "passi indietro per inquadrare meglio la situazione" li ho ideati perchè ho pensato di fare un incipit in media res, e aggiungere poi personaggi e situazioni, con un effetto un po' a sorpresa, nel senso che volevo portare il lettore prima in una storia "classica" di principesse ma poi costruire quegli elementi "cinici" di cui dicevo.

Grazie di nuovo Luca.

alexandra.fischer
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Re: Il Colosso di Claudio Bovino

Messaggio#7 » martedì 16 aprile 2019, 19:04

Fantasy molto indovinato per quanto riguarda i personaggi: la fragile Hilde, l’ancella coraggiosa Zosa, il perfido zio Publio, e l’inquietante figura del Colosso, insieme all’ambiguo Jan, pretendente respinto di Hilde che diventa stupratore suo malgrado (per lasciarle qualcosa di sé malgrado Publio lo abbia ritenuto inadatto come marito per la nipote). Ci sono tutti gli intrighi per un fantasy epico (vedi gli intrighi di Publio che rendono orfana Hilde: il re ucciso durante la caccia, la regina con un veleno che simula una febbre maligna). La sorpresa finale commuove: il Colosso salva il piccolo e uccide Publio per redimersi delle azioni malvagie, certo, ma anche per proteggere il piccolo orfano dalle insidie del mondo (e se finisse fra le grinfie delle streghe torturatrici?). I punti deboli si trovano nell’eccesso di elementi. Troppa azione tutta insieme. E frammenti di un mondo molto vasto, che vengono mostrati a sprazzi. Ecco, io al tuo posto sarei partita dal finale per scrivere il racconto: Hilde che si vede in fin di vita, pensa al passato, ma anche il Colosso e Publio (evitando l’arrivo di lui con la testa di Jan. Assurdo che lo abbia fatto fuori dopo dieci mesi).

Attenzione a:
suo zio sarebbe venuta (scrivi: venuto)

Cablo69
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Re: Il Colosso di Claudio Bovino

Messaggio#8 » martedì 16 aprile 2019, 20:08

Ciao Alexandra,
grazie per il tuo commento, anche in relazione a quelli che ritieni gli elementi deboli del racconto (e a questo secondo refuso, non dovrebbero essercene più :) ), ogni indicazione è preziosa.
Per quanto riguarda Jan, ho evitato di esplicitare perchè l'assalto di questi (e la sua conseguente uccisione in battaglia) sia avvenuta 10 mesi dopo il loro primo incontro, proprio per evitare di spiegare troppo. L'idea è questa: da alcuni elementi si dovrebbe dedurre che lo zio abbia un interesse particolare per la nipote (per altro, bella la mamma, probabilmente bella anche la figlia). Oltre al trono del fratello, vuole anche la figlia. La reazione rabbiosa di Publio al vagito è dettata da gelosia. Racconto le prime due volte in cui Hilde e Jan si sono visti, un'altra volta ancora è quando lui la violenta: probabilmente, lui avrà intuito di averla messa incinta e avrà continuato a frequentare il palazzo (non sappiamo quante altre volte ci sarà andato), ma Hilde avrà tenuta segreta la gravidanza allo zio. Hilde abita in appartamenti suoi nella cittadella-fortezza e forse quei soldati che la proteggevano alla porta erano anche dei carcerieri: Jan (probabilmente) sa che Hilde ha dato alla luce suo figlio (ma non sappiamo nè come nè quando lo abbia saputo) e decide di andare ad assaltare il castello. Quindi Publio ferma il suo attacco e lo uccide, tagliandogli la testa, anche se tutto ciò accade dopo 10 mesi da quando i giovani si sono conosciuti. Jan, nella mia idea, è "necessario" per scatenare la rabbia di Publio.
...che mondo violento, il Regno di Gavisia! :D
Tutti i frammenti di luoghi e situazioni hanno proprio il compito di creare un mondo vasto e tridimensionale: in questo modo, nel mio piccolo, ho voluto provare a dare quell’illusione di profondità di cui Tolkien è stato un maestro indiscusso nel creare un "mondo secondario". Cioè, quella sensazione,data da riferimenti geografici e nomi di personaggi, che facciano intendere al lettore che ci sia molto di più (nel mondo immaginario) rispetto a ciò che è stato descritto nel racconto.
Mi ha fatto molto piacere che tu abbia trovato commovente la redenzione del Colosso: era esattamente la reazione che volevo indurre, far emozionare senza scrivere scene strappalacrime ma grazie a un cambiamento del comportamento del crudele sicario.
Proprio per ciò, avevo costruito in questo modo il racconto, avevo immaginato che la storia giungesse qui e, a sorpresa, si chiudesse così.
Grazie di nuovo per tutti i consigli, Alexandra.
Claudio

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maurizio.ferrero
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Re: Il Colosso di Claudio Bovino

Messaggio#9 » giovedì 18 aprile 2019, 8:47

Ciao Claudio e benvenuto!

Il tuo racconto ha una trama complessa e, mi è parso, di Howardiana memoria. La principessa, il regno, le faide famigliari, il sicario straniero, sono tropi sempre interessanti e graditi.
Il personaggio più interessante è per me il Colosso che dà il nome al racconto. Adoro i personaggi dal passato e dal presente avvolto nelle nebbie.
Ciò che non mi ha convinto è l'eccessiva quantità di informazioni che sei riuscito a inserire in così poche battute, con il risultato che il racconto risulta essere troppo "raccontato" e mi ha generato un senso di soffocamento. La quasi totale mancanza di dialoghi appesantisce ulteriormente la lettura.
Non fraintendermi, l'idea è molto buona, ma probabilmente avrebbe meritato uno sviluppo su più pagine piuttosto che venire costretta a 4000 misere battute.

Cablo69
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Re: Il Colosso di Claudio Bovino

Messaggio#10 » giovedì 18 aprile 2019, 10:39

Ciao Maurizio, grazie per il benvenuto e per il commento.
Sono considerazioni utilissime per me (sia quelle pro che quelle contro) e ne ho colto pienamente il senso.
In sintesi, o meno elementi o uno spazio più ampio di 4000 battute per distribuire meglio le informazioni su personaggi e situazioni, inserendo più dialoghi.

Sono soddisfatto del risultato e divertito per aver partecipato anche tenendo conto di una serie di fattori contingenti (ho iniziato a scrivere praticamente alle 23, prima esperienza su MC e prima di una scrittura così veloce in così poco tempo, infatti ho "consegnato" con un minuto di ritardo arghh, etc.)

Sì, per le fonti ispiratrici, innanzitutto Howard :)
Lieto che il terribile e silenzioso Colosso ti sia piaciuto.
Un caro saluto

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Pretorian
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Re: Il Colosso di Claudio Bovino

Messaggio#11 » venerdì 19 aprile 2019, 19:58

Piacere di leggerti, Claudio.
Dunque, l'idea di fondo non è male, ma la realizzazione non ti è riuscita proprio benissimo. Insomma, questa storia soffre essenzialmente di due problemi ossia, da un lato gli eccessivi infodumo, che fanno si che una buona parte del racconto diventi un gigantesco spiegone (che è da evitare!) mentre, per contro, l'ambientazione fantasy è troppo poco definita, anche per i pochissimi caratteri concessi. Purtroppo, questo indebolisce gran parte della validità della trama.

Saluti.

Gabriele Cavallini
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Re: Il Colosso di Claudio Bovino

Messaggio#12 » martedì 23 aprile 2019, 14:39

Ciao Claudio,
il tema dell'edizione è pienamente centrato e ho apprezzato il tuo stile narrativo molto descrittivo, perché piace molto anche a me scrivere così! Il personaggio del colosso, dal passato incerto e l'aspetto mostruoso funziona bene. La forza del racconto sta qua, nella trasfigurazione finale del mostro in uomo. Unica nota dolente è la spiegazione iniziale in cui ammetti che lo zio sarebbe andato a uccidere la nipote. Forse con un po' più di spazio avresti potuto nasconderla a dovere questa parte, così da permettere un finale con un doppio colpo di scena: lo zio che tenta l'assassinio della nipote e il fedele servitore che si ribella. Ottimo lavoro, comunque!

Jacopo
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Re: Il Colosso di Claudio Bovino

Messaggio#13 » martedì 23 aprile 2019, 16:07

Ciao Claudio. Il tuo racconto mi ha ricordato un po' Il Trono di Spade. Lo trovo buono e interessante nel complesso. Forse “spieghi” un po’ troppo, e questo rallenta lievemente la lettura. Però poi nel finale il ritmo aumenta e arriva al culmine con una conclusione inaspettata. Bello lo scambio di sguardi carico di significato che dipingi a metà racconto. Complimenti.

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Massimo Tivoli
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Re: Il Colosso di Claudio Bovino

Messaggio#14 » martedì 23 aprile 2019, 16:20

Ciao Claudio. Ho finito di classificare i racconti che dovevo valutare e per puro piacere e curiosità sono passato a leggere gli altri. In realtà, quando ho visto il tuo nome (ti conosco come autore Delos Digital) mi sono detto che dovevo assolutamente leggere il racconto. Credo che tu stesso, quando hai postato il racconto, fossi già consapevole delle osservazioni che mi hanno preceduto e che mi trovano d’accordo. Chiaramente, conoscendo la tua scrittura altrove, tanto ha giocato il fatto di aver dovuto scrivere in fretta e furia. Nonostante questo però, ho apprezzato molto il non-detto tra Hilde e Colosso durante il loro primo incontro, e il modo con cui lo hai riproposto durante il loro ultimo (ahimè per Hilde) incontro. Non-detto che scatena in Colosso la trasformazione da essere spietato e senza nessun valore per la vita altrui a essere capace di amare e, forse, addirittura “padre” protettivo. Una bella, emotivamente parlando, istanza del tema “sangue e redenzione”. In sintesi, anche se il racconto sembra più un canovaccio annotato per qualcosa di più lungo, a me non è dispiaciuto nelle intenzioni riguardo allo sviluppo del tema. A rileggerci con piacere e buona Edition!

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Wladimiro Borchi
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Re: Il Colosso di Claudio Bovino

Messaggio#15 » mercoledì 24 aprile 2019, 9:29

Ciao Claudio, benvenuto su Minuti Contati.
La storia c'è, ma, come si dice sempre quando si guarda un film porno di Joe D'amato, "troppa trama!"
Mi spiego meglio. Il PDV pare essere quello di Hilde, nel tempio in fiamme.
Evidentemente lei si è fatta un' idea di tutte le nefandezze compiute dallo zio e ce le sciorina una dietro l'altra, con un soffocante infodump, ne deriva che le immagini suggestive rimangono assai poche e, ancorchè efficaci (come quella del ventre aperto e le viscere divorate) si perdono in una miriade di informazioni che il lettore è costretto ad apprendere una dietro l'altra come una serie di rapidi cazzotti.
L'idea è buona, anche il plot. Per 4000 battute, forse, è un'impresa davvero mastodontica.
Scrivici un racconto lungo o un romanzo.
A rileggerci presto.
Wladimiro
IMBUTO!!!

Cablo69
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Re: Il Colosso di Claudio Bovino

Messaggio#16 » sabato 27 aprile 2019, 15:45

Ciao a tutti, grazie davvero per i vostri preziosi e puntuali commenti e per le vostre belle parole!
Tra gli altri, grazie mille Massimo, davvero! Sono assolutamente bisognoso di apprendere e sperimentare, nonostante la pubblicazione di qualche racconto che non è venuto malaccio, ma la strada è ancora in salita e il tempo per scrivere sempre meno.
Mi dispiace di non essere riuscito a partecipare compiutamente, avendo postato un solo commento e non avendo inviato la mia classifica ... giustamente, è scattata la squalifica.
Peraltro anche il racconto ero "riuscito" a finirlo senza praticamente rileggerlo: è stato come correre verso la stazione mentre sai che il treno della tua bella sta partendo, non la vedrai mai più e anche se sei in ritardo vuoi arrivare almeno sulla banchina... ma l'unica cosa che vedi è il treno ormai ridotto a un puntino lontano... Purtroppo, in questo caso, non potevo fare altro: ho iniziato tardi dato che contemporaneamente stavo lavorando a un articolo giuridico. Non è detto che con una situazione più tranquilla avrei fatto di meglio, chissà... E poi, senza nemmeno accorgermene, siamo partiti per il ponte in famiglia tra Praga e la Baviera...
Insomma, bello il ponte ma coincidenza non favorevole per la mia prima Edition.
Alla fine dei conti, però, sono contento di aver "scoperto" un altro bel posto con tanta gente simpatica molto brava a scrivere con cui confrontarsi, crescere, e perchè no, fare amicizia.
Proverò a seguire il forum e a partecipare a qualche altra iniziativa ;)
Un caro saluto

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