Gruppo FORTE: Lista racconti e classifiche

Appuntamento a lunedì 15 aprile dalle 21.00 all'una con il tema degli autori del romanzo ROMOLO - IL PRIMO RE: Franco Forte e Guido Anselmi.
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antico
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Gruppo FORTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 16 aprile 2019, 1:59

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BENVENUTI ALLA ROMOLO EDITION, LA DODICESIMA DELLA SESTA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 127° ALL TIME!

Questo è il gruppo FORTE della ROMOLO EDITION con FRANCO FORTE e GUIDO ANSELMI nelle vesti di Guest Star.

Gli autori del gruppo FORTE dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo ANSELMI.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo ROMOLO.


Questo è un gruppo da OTTO racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da FRANCO FORTE e GUIDO ANSELMI. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approsimandolo all'occorrenza per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro già in possesso di punti RANK DELLA SESTA ERA (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che ancora non hanno punti rank d'Era sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via). Inoltre ho fatto in modo che i tre racconti con malus finissero uno per gruppo.

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo FORTE:

Legame di sangue, di Stefano Pastor, ore 22.33, 4036 caratteri
Dentro o fuori, di Emiliano Maramonte, ore 00.29, 4020 caratteri
Hypnos, di Eleonora Rossetti, ore 00.55, 3971 caratteri
Onore ai nostri dèi, di Paola B. Rossini, ore 00.09, 2864 caratteri
Il sangue redento, di Antonio Pilato, ore 23.12, 3561 caratteri
Il treno, di Francesco Epico, ore 00.44, 4035 caratteri
La salita di Nathan, di Stefano De Luca, ore 23.56, 3927 caratteri
Il Colosso, di Claudio Bovino, ore 01.33, 4004 caratteri MALUS 4 PUNTI

Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 25 APRILE per commentare i racconti del gruppo ANSELMI. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 26 APRILE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i SETTE racconti del gruppo ANSELMI e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete VENTIDUE (escluso il vostro) a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo ANSELMI.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA ROMOLO EDITION A TUTTI!



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Luca Nesler
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Re: Gruppo FORTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » martedì 16 aprile 2019, 14:50

Ottimo girone, pieno di bella roba!

CLASSIFICA
1 - Hypnos;
2 - Dentro o fuori;
3 - Legame di sangue;
4 - Onore ai nostri déi;
5 - Il treno;
6 - La salita di Nathan;
7 - Il Colosso;
8 - Il sangue redento.


Hypnos
Ciao Eleonora! Rinnovo la mia ammirazione per la tua scrittura: è sempre la cosa che mi colpisce di più nei tuoi racconti. In questo cyberpunk hai inserito un'ottima struttura e un'ottima idea pur rimanendo all'interno di un genere che permette anche molta azione. Mi sorprendo davvero che tu sia riuscita in tutto questo nei limiti dei caratteri (e a dire la verità mi fai anche incazzare!)
Hai reso molto bene la visuale parziale e in soggettiva con la voce nella testa. Mi piacciono l'idea della doppia personalità (o chissà che cosa) e della tua interpretazione del tema che, per me, è preso.
Proprio figo, brava!

Dentro o fuori
Ciao Emiliano, anche tu come Stefano hai scelto la redenzione dai legacci di una famiglia opprimente. Bello. Peccato che alla fine sia fuori...
Ho trovato davvero interessante la trovata della trasmissione e molto divertente anche. Questo scorcio grottesco che può tranquillamente essere un'allegoria della vertiginosa picchiata d'empatia della nostra società. Mi sono piaciuti molto i movimenti di camera esplicitati nelle parentesi. Buona trovata e ben realizzata.
Di contro devo dire che, divertimento a parte, non mi ha trasmesso molto, ma sono anche cose soggettive. Le tematiche sono comunque trasmesse bene.
Bravo!

Legame di sangue
Ciao Stefano. Buon racconto, ottimo incipit. Una via di mezzo tra Il cuore rivelatore e It. Alla prima lettura ho fatto un po' di confusione nel momento in cui vengono menzionati i fratelli (ma forse era l'ora tarda). Oggi è più chiaro. Un po' repentino il ribaltamento di prospettiva finale, ma mi è piaciuto. Mi piace l'idea di un personaggio che trova la forza di liberarsi di chi si approfitta di lui. Sulla scrittura nulla da dire!

Trovo un po' nebuloso questo passaggio: "E poi niente, doveva prodigarsi per gli altri, come aveva sempre fatto. Lei era la zitella, la figlia nubile, accolta per pietà. Aveva sostituito un padrone a un altro. Molti altri, in verità. Tre fratelli, che vivevano tutti lì, in quella grande casa."
Alla fine penso di intuire che intendi, ma, per me, è poco chiaro. Comunque lo dico giusto per dire qualcosa.
Molto buono, complimenti!

Onore ai nostri déi
Ciao Paola. Ho apprezzato il taglio storico e le motivazioni dei barbari. Ben contestualizzato. Il racconto è bello, ma non avevo capito subito il finale (sono un po' scemo nel cogliere gli indizi nascosti). Oggi ho avuto l'epifania e ho capito che quel vecchio distrutto alla fine è il druido maledetto! Mi è piaciuto molto. Alla prima lettura trovavo strano un sacrificio così macabro, perché so che popoli contemporanei avevano comunque forme rituali più rispettose della vittima. Ma ora penso che ci fosse anche un po' di rabbia.
Unico appunto che mi sento di farti è in alcune scelte stilistiche. Secondo me l'incipit è un po' carico di aggettivi e rende la lettura un po' stucchevole. Poi la frase passiva "Si alzò lo sguardo speranzoso di tutti" risulta un po' strana. Mi hanno consigliato spesso di evitare le passive, così lo ripropongo a te (fanne ciò che vuoi). In ultimo non avrei usato "formiche funeste". L'aggettivo funesto secondo me qui non funziona.
Per il resto molto carino, brava!

Il Treno
Ciao Francesco. Bello e tenero scorcio di una vita. L'ambientazione "treno" mi piace sempre molto e la trovo molto azzeccata per un racconto breve. Il tuo mi è piaciuto. Mi sento di farti solo una piccola annotazione giusto per parlarne:

"Sulle sue labbra comparve un leggero sorriso e per me fu come un piccolo raggio di sole che squarciava un cielo pieno di nuvole nere."

Personalmente trovo che troppi aggettivi in una similitudine, peraltro abbastanza comune, le tolgano forza.
Sul finale speravo che il vecchio avesse qualche asso nella manica per intervenire, ma aveva solo (SOLO!) un messaggio di speranza.
Comunque bello!
Alla prossima

La salita di Nathan
Ciao Stefano. Il tuo racconto presenta una situazione interessante e intensa. Devo dire che ho fatto fatica a seguire certe parti e, probabilmente colpa del limite di caratteri, non riesco a contestualizzare il tutto. Non so di che epoca, culto, salita si parli. Mi piace il colpo di scena finale: arriva studiato e con un buon ritmo, ma non sufficientemente sensato da conquistarmi. Anche rileggendo il testo non ho nessun indizio sul perché Nathan abbia fatto ciò che ha fatto. Chi è l'amato di Sara? PErché si rammarica che lei non danzi, se ha fatto tanto per impedirlo? E cosa intendi quando dice che "solo lei, e lui, potevano trasfigurare"?
In un passaggio scrivi "anche quassù ogni passo era..." ma non trattandosi dei pensieri di Nathan forse intendevi "lassù".
Poi volevo chiederti se questa punteggiatura è voluta " ma ora, ora!, cosa c’è ancora" perché non l'ho mai incontrata.
Credo che con sufficienti caratteri e più calma per lavorarci diventerebbe un ottimo racconto.
Alla prossima!

Il Colosso
Ciao Claudio. Il tuo racconto mi ha ricordato un po' Il Trono di Spade. Lo trovo buono e interessante nel complesso. Trovo che il ritmo sia molto rallentato dalle digressioni in cui parli del principe Jan e dell'incontro con Hilde, un po' meno ma anche quelle dei genitori e del ballo di gala col Colosso. Sembra che continui a fare passi indietro per inquadrare meglio la situazione, ma allontani il lettore dal dramma che si sta consumando nel presente.
Inoltre scrivi troppo spesso Publio, secondo me.
Nel complesso, come ho detto, l'ho trovato gradevole.

C'è un piccolo refuso all'inizio "suo zio sarebbe venuta"

Sangue redento
Ciao Antonio. Una fiaba nera a tratti surreale. La tua interpretazione del tema mi è piaciuta, ma ci sono un po' di cose che, secondo me, non vanno nel tuo racconto.

Partendo dalla trama: sul finale non capisco perché sia l'oste a cercare Petr, perché la donna se ne vada lasciando lì suo figlio e perché il figlio abbia bisogno di una trasfusione. Il sangue è maledetto perché Petr è qualcosa di sovrumano o è solo misantropo e quindi è un modo di dire? Se è questo il caso, perché Petr parla in quel modo strano? (intendo che non è chiaro dalla trama)
Inoltre il finale è un po' inutilmente altisonante, perché il lettore lo intuisce molto prima (appena entra in ospedale), quindi l'ultima frase non ottiene l'effetto per cui presumo tu l'abbia scritta (almeno su di me). Insomma, percepisco un po' di confusione, ma l'idea è carina.

Riguardo alla scrittura, invece, non è una buona prova secondo me. L'altro racconto che ho letto era migliore. Mi spiego: a mio parare il lessico aulico che provi ad utilizzare risulta un po' forzato, inoltre in alcuni punti è proprio sbagliato. "Virulenza" non mi sembra appropriato; "rigoli", forse intendevi rivoli; "ingiurie" dà l'idea di insulti ed è decisamente eufemistico visto il contesto.
Oltre a questi ti segnalo altre cose nella scrittura che potrebbero esserti sfuggite e che potresti trovare utile considerare:
-il loro stesso sangue (fa un po' sorridere perché sembri sottolineare che i bambini rapiti potrebbero avere con sé sangue di altri);
- affondava le unghie sulla morbida carne (nella);
- Tuttavia, non facendovi caso più del dovuto (qui, secondo me ottieni l'effetto opposto a quello che desideravi di noncuranza: a me il dovuto potrebbe sembrare abbastanza)
- voce tenorile (questo aggettivo l'ho trovato inutile e forzato)
- si diresse sull'uscio (verso l'uscio, credo)
- le spiegazioni...seguimi (dopo i punti di sospensione va lo spazio e la maiuscola, mi pare. Ma qui avresti dovuto mettere il punto fermo)
- era corso verso una direzione (metterei "era corso via" o "in direzione della città")
- l'aveva inseguito (dal momento che lascia il coltello, ho pensato che intendessi "l'aveva seguito)
- Raggiunta una delle città (una delle?) struttura ospedaliera (inutilmente generico)
- Sono un oste (mi è parso strano che alla domanda "chi sei tu" lui risponda così)
- trovar casa tua! (troncamenti: stesso discorso dell'altro racconto. Secondo me le forzature stilistiche distruggono la sospensione d'incredulità, specie se ti rivolgi ad altri scrittori)
- quel sangue, così maledetto, si stava redendo (redimendo) affinché la trasfusione avesse potuto (potesse) salvare la vita di quel pargolo.

Lo so che è brutto quando ti fanno notare tante imprecisioni e che da oggi ti starò sul cazzo, ma so che sono le cose che mi hanno aiutato e che mi aiutano di più, quindi spero che mi perdonerai. Inoltre tieni conto che sono solo mie opinioni e, come autore, puoi farne ciò che vuoi.
Alla prossima!

alexandra.fischer
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Re: Gruppo FORTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » martedì 16 aprile 2019, 19:12

Buonasera, ecco i miei commenti e relativa classifica:
LEGAME DI SANGUE di Stefano Pastor. Specifica del sangue centrata in pieno. Sembra quasi di essere lì nella stanza della tua protagonista, alle prese con rimedi vari per evitare che macchi gli oggetti della stanza. Il destino di lei è amaro (costretta a occuparsi di una madre tiranna a scapito dei propri desideri e dopo la morte della donna, ecco arrivare i fratelli e rispettive famiglie da servire). La redenzione non c’è, ma una rivalsa sì. Vedi l’accetta (allora, il sangue, non è più la metafora di un senso di colpa, bensì una visione profetica del resto della liberazione da compiere). Bella prova comunque.


DENTRO O FUORI di Emiliano Maramonte. Specifiche centrate in una storia horror originalissima. Attento all’idea del format, qualcuno potrebbe copiartela. C’è una venatura ironica (vedi il cognome del conduttore del programma) molto divertente. Dà un che di caricaturale alla storia come il look della campionessa e dell’inviata. In questo caso, i drammi familiari diventano uno spettacolo molto crudo: la vittima dei parenti li ucciderà o no? Nella tua storia no. E l’impatto di quella morte si stempera nella vittoria della campionessa (ha previsto il no), rendendo tutto il più agghiacciante che si può.


HYPNOS di Eleonora Rossetti. Storia della redenzione di un drogato, ridotto a fare da assassino per conto del capo dell’organizzazione criminale degli spacciatori-strozzini. Uccide tutti gli sgherri e poi il Grande Capo per ripulirsi le mani dallo sterminio di una famigliola rovinata dall’usura (madre e figlie). Ottima la resa della New York distopica, con una versione delle suburbia molto più terrificante del Bronx. Interessante l’uso dell’Io narrante: una presenza che ne parla al protagonista. Coscienza? Angelo? Maestro di vita? Per me, niente male davvero.

ONORE AI NOSTRI DEI di Paola B. Rossini In questo caso, il sangue è dell’anziano druido traditore: e dire che il suo eloquio appariva così convincente. Ma la giovane sacerdotessa gli si è contrapposta, ridando fiducia al popolo e rendendolo talmente forte da respingere l’attacco della legione romana. Mi piace l’uso dei punti di vista e anche la resa dell’atmosfera della Britannia, pur con pochi caratteri a disposizione. Ottima anche la resa della punizione del druido da parte del popolo. Nella sua fine si vede anche una sorta di punizione divina per l’affermazione della morte del culto e della sua non -esistenza a prescindere (non ci avevano mai creduto). Invece, il suo si è rivelato un tragico errore.

IL SANGUE REDENTO di Ocean Atlas. Le specifiche sono ben rese in una storia che comincia cruenta Petr è uno stupratore assassino e compiaciuto di esserlo. Ha una sua astuzia diabolica (è ancora libero malgrado tutti i delitti commessi, inclusi sacrifici di bambini). La prostituta che gli si concede, accettando stupro e botte, è il primo passo verso la redenzione (a modo suo lo ama). La sorpresa finale (trasfusione al figlio avuto da lei) è una redenzione totale (salvando quella piccola vita non farà più del male a nessuno).
Attenzione a:
redendo (scrivi: redimendo)
Si (scrivi: Sì)

IL TRENO di Francesco Epico. La storia è molto amara: un uomo diventato assassino suo malgrado, ricercato, si trova a viaggiare in treno con un vecchietto che non lo giudica e gli fa coraggio fino all’ultimo, malgrado sappia di lui (ha visto la foto sul giornale, sa del delitto da lui commesso per vendicarsi dell’individuo che non voleva pagarlo per chissà quale traffico illecito). L’uomo viene arrestato con quella voce incoraggiante nelle orecchie e la storia si chiude con un filo di speranza. Il vecchietto in treno dà adito a congetture da parte del lettore: un angelo? Il fantasma viaggiante di qualcuno che ha avuto lo stesso destino del Nostro e ora vaga sui treni dando speranza ai reietti come lui?

Attenzione a:
Si (scrivi: Sì)

LA SALITA DI NATHAN di Stefano de Luca Storia interessante. L’inizio mi ha immersa in un’atmosfera orientale (vedi il tempio incendiato e le reazioni delle persone, misurate e coraggiose nel volerne salvare gli arredi sacri), poi, proseguendo nella lettura, l’atmosfera mi ha fatta pensare alla Sardegna (montagna, agnello belante, danze sacre, e sì, anche il diavolo, che ho immaginato simile alle maschere focloristiche di quelle parti: figura antropo-asinina). Anche il vaso a forma di toro ha contribuito a mantenere la convinzione che tu abbia scelto quel tipo di ambientazione (impronta fenicia, etrusca, o anche greca?). Mi dispiace per il protagonista: il colpevole dell’incendio è lui e per una gelosia sentimentale. Notevole il personaggio dell’agnello umanizzato (lo esorta a salire la vetta e a raggiungere il luogo del sacrificio. Mi è piaciuta la liberazione finale della povera creatura destinata a finire sull’altare da innocente).
Attenzione a:
col sua amato (scrivi: con il suo amato)


IL COLOSSO di Claudio Bovino Fantasy molto indovinato per quanto riguarda i personaggi: la fragile Hilde, l’ancella coraggiosa Zosa, il perfido zio Publio, e l’inquietante figura del Colosso, insieme all’ambiguo Jan, pretendente respinto di Hilde che diventa stupratore suo malgrado (per lasciarle qualcosa di sé malgrado Publio lo abbia ritenuto inadatto come marito per la nipote). Ci sono tutti gli intrighi per un fantasy epico (vedi gli intrighi di Publio che rendono orfana Hilde: il re ucciso durante la caccia, la regina con un veleno che simula una febbre maligna). La sorpresa finale commuove: il Colosso salva il piccolo e uccide Publio per redimersi delle azioni malvagie, certo, ma anche per proteggere il piccolo orfano dalle insidie del mondo (e se finisse fra le grinfie delle streghe torturatrici?). I punti deboli si trovano nell’eccesso di elementi. Troppa azione tutta insieme. E frammenti di un mondo molto vasto, che vengono mostrati a sprazzi. Ecco, io al tuo posto sarei partita dal finale per scrivere il racconto: Hilde che si vede in fin di vita, pensa al passato, ma anche il Colosso e Publio (evitando l’arrivo di lui con la testa di Jan. Assurdo che lo abbia fatto fuori dopo dieci mesi).

La mia classifica, soffertissima, è:
IL TRENO di Francesco Epico.
HYPNOS di Eleonora Rossetti.
DENTRO O FUORI di Emiliano Maramonte.
LEGAME DI SANGUE di Stefano Pastor
LA SALITA DI NATHAN di Stefano de Luca
ONORE AI NOSTRI DEI di Paola B. Rossini
IL SANGUE REDENTO di Ocean Atlas.
IL COLOSSO di Claudio Bovino

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maurizio.ferrero
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Re: Gruppo FORTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » giovedì 18 aprile 2019, 17:28

Questo mese (ma ormai tutti, è diventata consuetudine) la classifica è particolarmente sofferta. Ho trovato qualcosa che mi piacesse in tutti i racconti in gara ed è stata dura scegliere chi mettere prima e chi mettere dopo. Ma è un gioco, è giochiamo fino in fondo. Ecco i commenti, a seguire la classifica.

Legame di sangue
Wow, davvero una gran bella prova! Questo tuo racconto prende un tema piuttosto abusato, ovvero l'omicidio di un consanguineo e il successivo senso di colpa che genera spettri (ma lo sono davvero?) e ne ribalta l'esito finale. La redenzione arriva, ma non è relativa a coloro a cui si è fatto del male, ma a sé stessi. Una vera liberazione dalle catene che ci si è autoimposti.
Che dire, davvero complimenti. Il tema è perfettamente centrato, l'esito è originale, il racconto è scritto molto bene.
Non riesco a trovargli difetti.

Dentro o fuori
Mentre leggevo il tuo racconto non riuscivo a farmi uscire dalla testa il jingle di "Ok, il prezzo è giusto!". Il racconto è una buona critica ai media moderni, specialmente quelli televisivi, che lucrano sulle tragedie personali. Lo stile con cui l'hai impostato, freddo, reale e puramente descrittivo, si sposa benissimo con ciò che viene raccontato.
Credo che l'unico punto debole della storia sia il finale e tutto ciò che viene poco prima. Mi spiego meglio: la tragedia verso cui sei andato a parare è piuttosto telefonata e si intuisce ciò che sta per accadere già dalle prime battute del racconto. L'unico dubbio che viene è "lo farà o no?", ma si sa già che sarà una delle due. Non c'è nessun colpo di scena, nessuno stravolgimento improvviso. L'ultima frase è tanto disarmante quanto perfettamente contestualizzata nello stile del racconto.
In sostanza: un plauso al cinismo, ma sarebbe stato bello qualcosa di più. Immagina se Pietro si fosse accorto delle telecamere...
Per concludere, tema centrato in maniera piuttosto originale. Bello, ma poteva essere più bello.

Hypnos
Droghe, miseria e violenza: tre elementi che gradisco sempre in un racconto. Molto interessante questa ambientazione futuristica (ma lo è davvero?) dominata dalla criminalità e dall'abuso di sostanze. Si tratta di un tropo piuttosto classico, ma sei riuscita a sfruttarlo bene.
Il secondo Io narrante, che poi si svela essere una seconda personalità, è un'idea molto buona e sei riuscita a renderla molto bene. L'unico problema (che problema tanto non è, perché è voluto) è che lasciando la narrazione a lui, spettatore e semplice "marionettista" di quanto avviene, questa ne risulti inevitabilmente appiattita. Sarebbe magari stato interessante sviluppare sensazioni ed emozioni della personalità lucida, invece di renderlo un freddo calcolatore che si limita a orchestrare gli eventi.
Ma ripeto, è una piccolezza. Il racconto è molto buono.
Complimenti!

Onore ai nostri dèi
Quando i popoli pagani vincono sull'Impero Romano sono sempre contento. Il tuo racconto, nella sua brevità, gioca molto sull'atmosfera che si viene a creare. Nella lettura sono riuscito a percepire la natura che mi avvolgeva, e il rito barbaro è stato ben piazzato. Forse un po' troppo violento se confrontato all'effettiva veridicità storica, ma data la situazione credo che sia ben giustificato.
Il difetto che sento di imputare a questo racconto è che manca un vero punto di svolta che faccia comprendere che il vecchio druido sia un traditore. Il sacrificio ci viene presentato come già effettuato al momento dell'arrivo della Legione. Come hanno fatto i pagani a capirlo? Non viene fornito alcun indizio. Dato che avevi ancora parecchio spazio a disposizione sarebbe stato interessante dilungarsi un po' di più sulla cosa, magari perdendo in parte o totalmente il colpo di scena finale, ma dando maggior integrità alla storia.

Il sangue redento
Il surreale si respira dall'inizio alla fine della vicenda che descrivi, a cominciare dal fatto che non sono riuscito a dargli una collocazione temporale precisa (prima, con osti e taverne, pare essere un'epoca passata, ma poi si passa a ospedali e siringhe). Anche il fatto che un criminale così abietto come il protagonista non venga punito o incarcerato per i suoi crimini contribuisce a questa sensazione. Non è un male, anzi, l'idea mi piace.
Ciò che continua a risultarmi indigesto è lo stile aulico che utilizzi che, unito alla quasi totale assenza di dialoghi, appesantisce veramente tanto il racconto. Rispetto ai tuoi primi scritti ho notato un miglioramento nella leggibilità, ma secondo me c'è ancora della strada per far diventare il tuo stile più reader-friendly.
Ho notato tra la prima e la seconda parte del racconto un vero e proprio stacco, certamente voluto, ma che a dispetto di tutto non lascia percepire quanto tempo sia passato. La madre di suo figlio è la prostituta che ha picchiato poche righe prima? Sono passati già nove mesi? Se sì, non sono riuscito a percepirlo.
Inoltre: è chiaro l'intento metaforico di redenzione generato dalla trasfusione di sangue... Ma perché questa trasfusione era necessaria? Non viene spiegato.
In soldoni: molte metafore, ma trovo che manchi della concretezza a cui aggrapparsi.

Il treno
Il racconto è molto carino e, a tratti, tenero. L'ambientazione e le emozioni del protagonista vengono descritte bene, anche se mi sembra che il suo mutamento d'animo (da paranoico e aggressivo a costernato) avvenga in maniera troppo fulminea. C'è un crollo psicologico troppo netto per qualcuno che alla "brutta vita" dovrebbe essere abituato. Sicuramente non all'omicidio, ma anche così è uno stacco troppo netto.
Mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca il finale. Il messaggio del vecchietto sembra di speranza, ma ho l'impressione che nasconda un certo godimento di fondo (tipo "hai fatto la cazzata? Ora sono cavoli tuoi"), ma forse è una mia impressione.
In buona sostanza: racconto carino, ma credo si potesse osare di più.

La salita di Nathan
Nel tuo racconto si respira molto bene l'atmosfera di tempi antichi. Reali o immaginari non ci è dato saperlo, ma non è un punto troppo importante. Questo incendio che può essere domato solo da un adeguato sacrificio riporta alla mente l'incendio a Notre Dame avvenuto proprio la sera del contest... Fonte di ispirazione?
In ogni caso, trovo che il tuo racconto giochi in maniera ottimale sull'atmosfera, a discapito dello sviluppo della trama che va a perdersi nelle descrizioni eccessive e in questa interminabile salita, la cui funzione simbolica è palese, ma che gioca poco a favore nell'economia di un racconto così breve.
Il finale è molto interessante, ma poco giustificato. Si capisce che Nathan prova gelosia nei confronti di Sarah, ma non c'è un dettaglio effettivo della vicenda. Mi sarebbe piaciuto qualcosa in più.
Come ha detto Luca prima di me, l'idea è molto buona, ma forse poco adatta a uno spazio così ridotto.

Il Colosso
Il tuo racconto ha una trama complessa e, mi è parso, di Howardiana memoria. La principessa, il regno, le faide famigliari, il sicario straniero, sono tropi sempre interessanti e graditi.
Il personaggio più interessante è per me il Colosso che dà il nome al racconto. Adoro i personaggi dal passato e dal presente avvolto nelle nebbie.
Ciò che non mi ha convinto è l'eccessiva quantità di informazioni che sei riuscito a inserire in così poche battute, con il risultato che il racconto risulta essere troppo "raccontato" e mi ha generato un senso di soffocamento. La quasi totale mancanza di dialoghi appesantisce ulteriormente la lettura.
Non fraintendermi, l'idea è molto buona, ma probabilmente avrebbe meritato uno sviluppo su più pagine piuttosto che venire costretta a 4000 misere battute.


1. Legame di sangue di Stefano Pastor
2. Hypnos di Eleonora Rossetti
3. Dentro o fuori di Emiliano Maramonte
4. Onore ai nostri dèi di Paola B. Rossini
5. Il treno di Francesco Epico
6. La salita di Nathan di Stefano De Luca
7. Il sangue redento di Antonio Pilato
8. Il Colosso di Claudio Bovino

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Pretorian
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Re: Gruppo FORTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » venerdì 19 aprile 2019, 20:11

Legame di sangue, di Stefano Pastor

Ciao, Stefano e piacere di leggerti.

Il racconto è ben scritto: di per sé, l'idea delle pareti di una stanza che sanguinano non avrebbe molta forza, perché al protagonista basterebbe uscire da quel luogo per essere al sicuro, ma tu sei riuscito a fornire una motivazione molto interessante e valida per la sua permanenza. Alzi, il groviglio di rancore familiare e follia diventa il vero orrore, mentre il soprannaturale non è che la sua manifestazione.
Giusto, l'unico appunto che posso farti è che la "redenzione" che avviene, non so quanto possa essere considerata attinente al tema. Insomma, "redenzione" dovrebbe portare a un cammino di purificazione dal male commesso, non alla sua perpetrazione. Questo avrà un peso nel mio giudizio, ma non so quanto.


Dentro o fuori, di Emiliano Maramonte

Piacere di leggerti, Emiliano.
Dunque, devo dire che ho apprezzato in modo particolare il tuo racconto. La (non troppo) critica alla sistema della spettacolarizzazione morbosa dei delitti, tipica della televisione generalista nostrana degli ultimi anni, mi ha ricordato parecchio "Omicidio all'italiana" del buon Maccio Capatonda, anche se il tuo approccio è molto più caustico. Anche la narrazione, in qualche modo più simile a una sceneggiatura che a un racconto, è molto interessante, anche se penso che sia meglio riservarla a storie di questa lunghezza, perché in racconti più lunghi potrebbe dar fastidio. Ti rivolgo lo stesso appunto che ho rivolto ad altri: davvero l'omicidio dei parenti può essere considerato una "redenzione"? Io non ne sono pienamente convinto.


Hypnos, di Eleonora Rossetti

Piacere di leggerti, Eleonora.

Dunque, il racconto mi è piaciuto, anche se ho dovuto leggerlo un paio di volte per apprezzarlo davvero. L'idea di un uomo che supera la sua dipendenza da una droga che piega volontà è interessante, anche se, forse, sarebbe stato interessante capire qualcosa in più su questa seconda personalità che, messa così, è abbastanza poco sviluppata. A parte questo, penso che l'unico appunto che posso farti, è sul modo con cui il protagonista uccide le guardie del boss: pugnalare due persone insieme a quel modo, mi sembra abbastanza improbabile. Lo ammetto, è scenografico e dipende da gusti, però ci tenevo a dirlo.


Onore ai nostri dèi, di Paola B. Rossini

Piacere di leggerti, Paola.

Devo dire: il racconto è molto ben scritto (almeno nella prima parte) e ti faccio i miei complimenti. La vicenda del druido traditore e della sacerdotessa è interessante e penso che possa effettivamente essere vista come una "redenzione" per la tribù celtica. La seconda parte, invece, quella della battaglia, è davvero troppo frettolosa e priva di mordente: lo so che lo spazio era poco, ma avevi ancora circa 1.200 caratteri e penso che ti sarebbero stati utili per descrivere meglio la vicenda, dandole, magari, un taglio più epico. Inoltre, stiamo parlando di un'intera legione romana: una tribù inferocita e un po' di nebbia sono una minaccia... deboluccia? Insomma, perché non mettere in mezzo un'alleanza di tribù, rese folli e invincibili dalla collera degli dei di Man?

Ad ogni modo, il resto del racconto è davvero ben fatto.

A presto!


Il sangue redento, di Antonio Pilato

Piacere di leggerti, Antonio.

Non so... il racconto ha il suo fascino, ma, come dire, sembra forzato. A parte che faccio fatica a collegare la misantropia con l'essere un serial killer. Inoltre, dopo aver descritto la disumanità del protagonista, il semplice fatto che lui accetti di seguire l'oste senza fare storie suona stranissimo. Anche la sua redenzione davanti a suo figlio appare forzatissima: se avessi insistito maggiormente sul suo turbamento dopo lo stupro (che però, sembra essere consensuale, cosa che rende tutto ancora più confuso), invece di ribadire che ha comunque continuato ad uccidere, magari il finale catartico sarebbe stato più coerente.
Alla prossima.


Il treno, di Francesco Epico

Piacere di leggerti, Francesco.
Dunque, stilisticamente parlando, il racconto è ben scritto e lo stile che usi mi piace. Anche la vicenda del protagonista è interessante, anche se , giocoforza, i pochi caratteri concessi lo hanno costretto un po' troppo. Giusto, la figura del vecchio sembra essere (volutamente?) strana. Insomma, il modo con cui riesce istantaneamente a conquistarsi la fiducia del protagonista è così improvviso che sono arrivato a pensare che si trattasse di una divinità (come il Viaggiatore/Odino). Per il resto, il racconto è molto interessante.



La salita di Nathan, di Stefano De Luca

Piacere di leggerti, Stefano.

Non so, faccio fatica a comprendere dove sia la redenzione in questa storia. La colpa, infatti, è di Nathan, ma è Sarah a pagarne le conseguenze. Insomma, a lasciare più spazio al dolore del protagonista, in modo da rendere evidente che la morte di Sarah serve a punire Nathan, avrebbe potuto essere più sensato ma, messo così, è poco coerente. Inoltre, a voler essere pignoli, mi sembra di capire che parliamo del tempio di Jahvè, ma il fatto che il sacrificio di Sarah plachi l'incendio mi sembra contrastare con il fatto che il sacrificio umano sia proibito nella religione ebraica fin da Abramo e Isacco.

Saluti.


Il Colosso, di Claudio Bovino

Piacere di leggerti, Claudio.
Dunque, l'idea di fondo non è male, ma la realizzazione non ti è riuscita proprio benissimo. Insomma, questa storia soffre essenzialmente di due problemi ossia, da un lato gli eccessivi infodumo, che fanno si che una buona parte del racconto diventi un gigantesco spiegone (che è da evitare!) mentre, per contro, l'ambientazione fantasy è troppo poco definita, anche per i pochissimi caratteri concessi. Purtroppo, questo indebolisce gran parte della validità della trama.

Saluti.



Ed ecco la classifica


1)Dentro o fuori, di Emiliano Maramonte
2)Hypnos, di Eleonora Rossetti
3)Legame di sangue, di Stefano Pastor
4)Onore ai nostri dèi, di Paola B. Rossini
5)Il treno, di Francesco Epico
6)La salita di Nathan, di Stefano De Luca
7)Il Colosso, di Claudio Bovino
8)Il sangue redento, di Antonio Pilato

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filippo.mammoli
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Re: Gruppo FORTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » venerdì 19 aprile 2019, 21:59

Legame di sangue di Stefano Pastor
Una storia originale, con il tema, per quanto riguarda la parte del sangue, visibile e presente dall'inizio alla fine.La redenzione arriva giustamente solo nel finale. Scritto bene, con un buon ritmo. Un horror credibile e bne costruito. Un paio di appunti: "pur peggiore", anche se corretto dal punto di vista grammaticale, non mi suona bene. Il secondo relativo all'ambivalenza interpretativa del finale: con quell'ascia in mano Rita sta pensando di suicidarsi o di compiere una strage familiare?
Comunque molto bello.

Dentro o fuori di Emiliano Maramonte
Sangue e redenzione assumono qui un significato particolare, ben chiaro e forte ma anche piuttosto originale. L'idea di un reality estremo, con scommessa in studio sulla vita o la morte, è qualcosa di molto interessante e non troppo lontano dalla realtà televisiva. Ritmo incalzante, stacchi netti e perfettamente comprensibili. Non ho nessun appunto particolare da fare a questo bellissimo racconto.

Hypnos di Eleonora Rossetti
Ambientazione e linguaggio in stile pulp per questo racconto sporco e maledetto. La scelta stilistica del "tu narrante" la trovo molto azzeccata e ben condotta. Non è semplice, ma sei riuscito a gestirla al meglio facendo immedesimare il lettore nel protagonista.
Alcune frasi e aggettivi mi sanno un po' di cliché di genere, ma il tma è ben centrato e la redenzione finale riscatta il racconto.
Brava

Onore ai nostri dèi di Paola B. Rossini
Il tema del sangue è certamente presente, un po' meno la redenzione. Ci vedo la liberazione e l'affrancamento da una possibile schiavitù e sottomissione all'invasore romano, ma poco la redenzione nel senso letterale del termine. L'ambientazione non è molto originale e la storia mi sembra priva di vigore. Mi dispiace, ma non mi ha trasmesso granché. Un appunto: "parlava il solo vento fremendo le foglie". A meno che non si tratti di un accusativo di relazione, alla greca, non conosco l'accezione del verbo fremere come transitivo. Magari sbaglio interpretazione, ma io avrei scritto "facendo fremere".

Il sangue redento di Antonio Pilato
Confesso di non aver capito molto il senso di questa storia. A parte alcune sviste sintattiche e grammatiucalei come "redendo", non condivido neppure l'idea del titolo. Infilare entrambi i temi già nel titolo mi pare una forzatura, un modo per mettere le mani avanti a far capire di aver centrato l'argomento fin da subito. L'argomento è in realtà sfuggente, con situazioni quasi slegate e descritte in modo approssimativo. Il finale poi mi ha lasciato di stucco: il malvivente incallito e violento che si redime con un prelievo per il piccolino, mi è sembrato eccessivo e superficiale.

Il treno du Francesco Epico
L'ambientazione è interessante ma la storia non mi ha convinto. Il tema del sangue è presente nell'omicidio ma la redenzione è un po' troppo manichea. I dialoghi mi sono sembrati un po' forzati e su tutto aleggia un'aura di giudizio morale, attraverso gli occhi del grande e buon vecchio, che non amo mai troppo in letteratura. Preferisco siano i fatti a parlare. Peccato, poteva essere sviluppato meglio.

La salita di Nathan di Stefano De Luca
La storia del sacrificio di sangue per redimersi mi sembra il modo meno originale per centare il tema. La prosa non mi convince, periodi lunghi con incisi che non si chiudono. La figura dell'agnello sacrificale. usata tale e quale è piuttosto abusata e avrei scelto almeno un animale diverso per uscire dal cliché. Il finale almeno recupera qualcosa con l'effetto sorpresa di un suicidio redentore.

Il Colosso di Claudio Bovino
Ambientazione medievale da Fantasy classico, con re, regine, principi, usurpatori e mostri cattivi. Purtroppo non sono amante del genere, ma il racconto non è scritto male, anche lo trovo scarsamente originale. È abbastanza ben cadenzato e il finale risulta abbastanza forte e sorprendente, anche se la conversione improvvisa del Colosso a difensore degli oppressi non è troppo credibile.

La mia classifica

1. Dentro o fuori
2. Legame di sangue
3. Hypnos
4. Onore ai nostri déi
5. Il Colosso
6. Il treno
7. La salita di Nathan
8. Il sangue redento

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antico
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Re: Gruppo FORTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » sabato 20 aprile 2019, 9:21

Cinque classifiche su otto consegnate e corrette. Solo tre ancora mancanti e tanto tempo ancora a disposizione.
Vi ricordo che una volta che arrivo a controllarle, le classifiche non possono essere più modificate.

Gabriele Cavallini
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Re: Gruppo FORTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » martedì 23 aprile 2019, 14:46

CLASSIFICA:
1) Dentro o fuori
2) Legame di sangue
3) Onore ai nostri dèi
4) La salita di Nathan
5) Il colosso
6) Hypnos
/) Il treno
8) Il sangue redento

Commenti:

LEGAME DI SANGUE
Ciao Stefano,
che dire, all'inizio il fatto delle pareti sanguinanti mi aveva lasciato un po' dubbioso perché non capivo dove si andasse a parare. Poi il racconto diventa sempre più incalzante, grazie alla buonissima scrittura, fino ad arrivare alla rivelazione finale in cui si scopre il misfatto e anche il tema della redenzione. Uno dei migliori racconti che abbia letto finora.

DENTRO O FUORI
Ciao Emiliano,
senza dubbio l'idea più originale di questa edizione. Mi è piaciuta veramente tanto l'alternanza fra i commenti del presentatore e lo svolgimento dell'azione fra parentesi. Ci sei riuscito molto bene e mi sono sentito particolarmente coinvolto, come se leggessi per davvero la trascrizione di un programma televisivo. L'unica nota dolente secondo me è nel programma stesso, in cui il concorrente deve indovinare o meno se verrà ottenuta vendetta (piuttosto che redenzione). Ma è solo una mia opinione personale, poiché per seguire il tema dell'edizione andava sicuramente bene. Nel complesso ho apprezzato moltissimo il tuo racconto!

HYPNOS
Ciao Eleonora,
la cosa che sicuramente ho più apprezzato del tuo racconto è l'uso della seconda personalità del protagonista, che almeno per quanto mi riguarda, non avevo colto fino alla fine e quindi mi ha fornito un ottimo colpo di scena. Anche l'uso di periodi brevi è sicuramente apprezzato, proprio come se potessimo leggere la mente del protagonista di volta in volta. C'è qualcosa però che non sono riuscito a cogliere e secondo me è importante: il protagonista sceglie di drogarsi con l'hypnos e poi ne rimane così dipendente da lasciarsi convincere a commettere omicidi, oppure il boss lo droga inconsapevolmente rendendolo di fatto schiavo? Cambia molto il potere di redenzione del testo a seconda del caso. Per il resto un ottimo lavoro!

ONORE AI NOSTRI DEI
Ciao Paola,
il racconto è ben scritto e si legge tutto d'un fiato. Ho apprezzato veramente molto il salto temporale dalla conversazione iniziale fra il druido e la sacerdotessa al momento dell'omicidio e conseguente battaglia. L'omissione consapevole di una parte di racconto è un gioco letterario che adoro. Il tema dell'edizione c'è e si percepisce bene, anche il contesto storico è ben sviluppato nonostante il poco spazio a disposizione.

IL SANGUE REDENTO
Ciao Antonio,
secondo me hai forzato fin troppo il tema dell'edizione, si nota subito dal titolo "Il sangue redento". L'idea era buona, quella di un uomo privo di scrupoli che scopre l'amore. Forse un po' difficile da sviluppare in così poco spazio, quindi non colpisce (almeno per quanto mi riguarda) il lettore. Anche nel finale sento che manca qualcosa, questa redenzione improvvisa di un uomo che all'inizio ci avevi descritto come un assassino, stupratore e quant'altro. C'è troppa distanza fra i due Petr che ci mostri all'inizio e alla fine, probabilmente con molti più spazi avresti potuto arrivarci meglio.

IL TRENO
Ciao Francesco,
la situazione del treno che hai scelto, nella sua semplicità quotidiana, funziona molto bene e ti spinge a voler vedere come andrà a finire. Ho apprezzato alcuni tratti come "per sferragliare sui binari e coprire di rumore i tuoi pensieri" e "brillava l'oro del grano", mi hanno strappato un sorriso. La cosa che secondo me non funziona del tuo racconto è il cambiamento repentino che avviene nel protagonista, che un momento è agitato e nervoso mentre subito dopo scoppia a piangere abbracciando il vecchietto. Sarebbe servito un po' più di spazio per sviluppare il suo processo di redenzione, ma questo è un problema con cui dobbiamo scontrarci tutti avendo un limite di battute!
LA SALITA DI NATHAN
Ciao Stefano,
la cosa che sicuramente ho apprezzato di più del tuo racconto è l'amore velato di Nathan per Sarah e la sua gelosia che lo spinge addirittura a bruciare il tempio. Si capisce solo alla fine e fornisce un ottimo colpo di scena. Ci sono dei passaggi che non mi hanno convinto più di tanto: il secondo periodo è lunghissimo e si fa fatica a leggerlo tutto d'un fiato, io ci avrei messo almeno un punto; il doppio "e fu un attimo" alla fine.
Il racconto mi ha trasmesso un emozione, non c'è dubbio. Ci sono alcuni punti oscuri che andrebbero spiegati meglio (che ho letto nei commenti e che non sto a scrivere di nuovo), quindi nel complesso è un ottimo lavoro, sul quale ci sarebbe bisogno di lavorare ancora un po'.

IL COLOSSO
Ciao Claudio,
il tema dell'edizione è pienamente centrato e ho apprezzato il tuo stile narrativo molto descrittivo, perché piace molto anche a me scrivere così! Il personaggio del colosso, dal passato incerto e l'aspetto mostruoso funziona bene. La forza del racconto sta qua, nella trasfigurazione finale del mostro in uomo. Unica nota dolente è la spiegazione iniziale in cui ammetti che lo zio sarebbe andato a uccidere la nipote. Forse con un po' più di spazio avresti potuto nasconderla a dovere questa parte, così da permettere un finale con un doppio colpo di scena: lo zio che tenta l'assassinio della nipote e il fedele servitore che si ribella. Ottimo lavoro, comunque!

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antico
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Re: Gruppo FORTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » martedì 23 aprile 2019, 15:23

Due giorni allo scadere e mancano soltanto più due classifiche: quelle di Wladimiro Borchi e Jacopo Montrasi.

Jacopo
Messaggi: 63

Re: Gruppo FORTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » martedì 23 aprile 2019, 16:11

CLASSIFICA
1 – Legame di sangue;
2 - Dentro o fuori;
3 - Hypnos;
4 - La salita di Nathan;
5 - Onore ai nostri déi;
6 - Il Colosso;
7 - Il treno;
8 - Il sangue redento.

Hypnos
Ciao Eleonora, bel racconto. L’idea della nuova droga e della periferia male crea un’atmosfera cyberpunk che accompagna perfettamente l’evolversi del pensiero del protagonista. Molto forte il paragone tra l’addome squarciato dei bambini e dei tirapiedi. La frase: “i derelitti che la abitano sono un po’ strani... a volte, un po’ malati.” è forse lievemente sottotono rispetto a tutto il resto. Comunque, ottimo testo.

Dentro o fuori
Ciao Emiliano. Davvero interessante l’idea del presentatore. Mi ha ricordato un vecchio film con Arnold Schwarzenegger (L’Implacabile) nel quale il principio era lo stesso: una trasmissione televisiva, un presentatore con toni cyberpunk e una estremizzazione malata del mondo degli “spettatori”. La tua proposta è comunque originale è differente dal film, e in più posso dire che, a mio avviso, la tua scrittura è scorrevole, pertinente e coinvolgente. Complimenti.

Legame di sangue
Ciao Stefano. Bel racconto, complimenti. Uno stile cinematografico che mi ha regalato immagini inquietanti. L’atmosfera gotica e il sangue grondante dai muri donano un senso di oppressione crescente, ben risolto dal finale. Una traccia come “Sangue e Redenzione” porta all’immediato pensiero di vendetta, rivalsa: ritengo quindi che il tema sia stato centrato in pieno.

Onore ai nostri déi
Ciao Paola. Racconto bello e ben scritto. Intelligente l’idea del popolo barbaro, e stimolante il finale. Il druida squartato rende: comunica voglia di libertà dalle regole imposte da divinità lontane, o lucrosi vegliardi. Giusto per fare il polemico, credo che la frase "Si alzò lo sguardo speranzoso di tutti" rompa il ritmo del racconto: mi sono dovuto fermare a rileggerla, per comprenderne il significato . Nel complesso, molto bello.

Il Treno
Ciao Francesco. Bella l’idea della fuga dalle conseguenze di un errore fatale. In molti abbiamo sperimentato il desiderio di voler scappare dal passato, cercando di sfuggire dalle sue unghie adunche. Ho avuto delle lievi perplessità sul finale: mi aspettavo un coup de theatre che, in effetti, non è arrivato. Ma forse il colpo di scena è proprio la mancanza di un colpo di scena. Complimenti.

La salita di Nathan
Ciao Stefano. Le prime immagini che mi sono venute in mente quando ho letto la traccia “Sangue e Redenzione” riguardavano vendette varie stile giustiziere della notte, oppure scene bibliche di pastori, agnelli sacrificali e quant’altro. Quindi non appena ho cominciato a leggere il tuo racconto, mi sono sentito, come dire, a casa. Mi è piaciuta molto l’idea, e il racconto mi è parso scorrevole e ben scritto. L’accento sulla cattedrale che brucia è, direi, alquanto attuale. E l’ascesa come lenta redenzione un concetto molto ben presentato.

Il Colosso
Ciao Claudio. Il tuo racconto mi ha ricordato un po' Il Trono di Spade. Lo trovo buono e interessante nel complesso. Forse “spieghi” un po’ troppo, e questo rallenta lievemente la lettura. Però poi nel finale il ritmo aumenta e arriva al culmine con una conclusione inaspettata. Bello lo scambio di sguardi carico di significato che dipingi a metà racconto. Complimenti.

Sangue redento
Ciao Antonio. Non ho compreso del tutto la linea del tuo racconto. Cioè, la tua interpretazione del tema mi è piaciuta, e ben traspare. Ci sono sia il sangue che la redenzione, e questo è ok. Ma trovo l’incastro un po’, come dire, forzato. La scrittura è scorrevole, ma manca di un punto di vista chiaro che permetta di immedesimarsi davvero nella vicenda. L’idea mi è piaciuta molto, e credo che renda bene nel suo complesso. Complimenti.

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Wladimiro Borchi
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Re: Gruppo FORTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » mercoledì 24 aprile 2019, 9:45

IL COLOSSO
Ciao Claudio, benvenuto su Minuti Contati.
La storia c'è, ma, come si dice sempre quando si guarda un film porno di Joe D'amato, "troppa trama!"
Mi spiego meglio. Il PDV pare essere quello di Hilde, nel tempio in fiamme.
Evidentemente lei si è fatta un' idea di tutte le nefandezze compiute dallo zio e ce le sciorina una dietro l'altra, con un soffocante infodump, ne deriva che le immagini suggestive rimangono assai poche e, ancorchè efficaci (come quella del ventre aperto e le viscere divorate) si perdono in una miriade di informazioni che il lettore è costretto ad apprendere una dietro l'altra come una serie di rapidi cazzotti.
L'idea è buona, anche il plot. Per 4000 battute, forse, è un'impresa davvero mastodontica.
Scrivici un racconto lungo o un romanzo.
A rileggerci presto.

LA SALITA DI NATHAN
Ciao Stefano,
benvenuto su Minuti Contati.
Allora, il racconto mi è piaciuto molto.
L'idea è molto carina e il cambio di prospettiva finale arriva inatteso.
Mi sembra che tu sia stato attento a darci fin dall'inizio, nonostante la terza persona, il PDV di Nathan. Trovo irrilevante l'ambientazione, che sia un tempio vero o fabulato, nulla aggiunge o toglie alla perfezione della storia.
La motivazione di Nathan per uccidersi è chiara nelle ultime battute, ciononostante, attesa l'enormità del gesto, forse, occorreva scendere di più nel suo animo e dare al lettore qualche elemento ulteriore della convinzione che lo aveva portato a togliersi la vita. Difficile da fare con 4000 battute, lo ammetto, ma forse avresti potuto tagliare un po' di descrizioni e darci più verità profonde del personaggio.
Il racconto resta comunque strepitoso.
A rileggerci presto.

IL TRENO
Racconto carino, che però mi ha convinto fino a un certo punto.
L'io narrante è un tossico che ha appena fatto fuori un compare che l'ha infamato e gli ha fottuto i soldi. Il suo linguaggio, però, sia nei dialoghi, sia nelle riflessioni, non l'ho trovato sufficientemente calzante.
Ci sono una serie di termini che non si confanno al personaggio: occhietti, verso un altro futuro, ho combinato un guaio, solo per fare alcuni esempi.
Anche questa idea, molto buona, poi, soffre secondo me del limite di battute. Il cambiamento del protagonista ne risulta quindi troppo repentino e immotivato: passa, infatti, dall'essere pronto a tirar fuori il serramanico ad abbracciarsi al vecchio e piangere.
Storia che meriterebbe molto più respiro e almeno il triplo delle battute.
In conclusione, racconto sufficiente, ma che non mi ha entusiasmato.
A rileggerci presto

IL SANGUE REDENTO
Grandissima pecca del racconto, secondo me, è quello di non aver scelto un PDV.
Mi spiego meglio, il narratore si lascia andare a valutazioni che sono implicite nelle parole utilizzate. Es. "poveracci".
Parrebbe una terza persona non distaccata, ma non si comprende chi stia narrando.
Questo genera fastidio, perché non riusciamo a comprendere da quale punto di vista stiamo seguendo la storia. Forse se la scelta di fondo è quella di una terza persona onniscente, allora non avresti dovuto inserire nessuna dichiarazione di "valore" anche se implicita.
Anche i dialoghi sono un po' forzati. Chi parlerebbe mai in quel modo?
Racconto carino ma assolutamente migliorabile.

ONORE AI NOSTRI DEI
Ciao Paola,
Bel racconto, scritto con uno stile discreto e che denota uno studio sul mondo druidico, del quale sono già a conoscenza, avendo letto il tuo ultimo romanzo.
In questo punto -> «Non crediamo più in loro, non li onoriamo come facevano i nostri padri, non facciamo più sacrifici in loro nome». C'è una ripetizione un po' fastidiosa che ti ho evidenziato.
Per il resto, niente davvero da eccepire, si legge tutto di un fiato e con estrema soddisfazione.
Secondo me merita la vetrina.

HYPNOS
Raccontino divertente.
Il "tu" narrante ha l'effetto strepitoso di piazzarti una telecamera dinanzi agli occhi e di farti assistere a tutto in prima persona.
L'idea stilistica, pertanto, funziona e non poco.
Ci ho scritto un intero romanzo in questo modo e non è assolutamente roba facile.
Anche in questo caso leggo un elaborato esercizio di stile, azzeccatissimo, ma non trovo una "storia" con la "S" maiuscola.
Le motivazioni del protagonista non emergono con la sufficiente forza e questo è un peccato.
Probabilmente per idee così grandiose ed elaborate occorrerebbero più battute.
È lo scotto che ho pagato anche io col mio racconto. Se avessi avuto 30000 battute sarebbe stato un'altra cosa, invece in 4000 (parlo del mio) è venuta fuori una roba tremendamente superficiale.
Tu molto meglio (del mio intendo), ma senza raggiungere il massimo delle potenzialità che c'erano in questa storia.
A rileggerci presto

DENTRO O FUORI
Ciao Emiliano,
E' sempre un piacere leggerti.
L'idea che hai avuto è semplicemente geniale e la realizzazione ottima.
Mi è piaciuta anche tanto la gestione delle parentesi per la descrizione di quello che avviene in studio.
L'unica cosa che, almeno a mio parere, non emerge con sufficiente forza è la motivazione di Pietro.
Il problema è senz'altro determinato dal numero di battute a disposizione e dalla costruzione del racconto.
Le angosce e i dolori di Pietro vengono fuori dal racconto che ne fa il presentatore del gioco a premi, non le vediamo. Insomma, manca lo show. So benissimo che non si tratta di un tuo limite, ma di una necessità drammaturgica.
Forse potevi mettere in scena dei flash back sulla vita di Pietro, ma anche lì, il problema sarebbero state le battute a disposizione.
Concludendo idea da 10 e racconto da nove e mezzo.
In 20.000 battute avresti fatto un capolavoro!
Ma puoi sempre sfruttare l'idea per un racconto lungo...

LEGAME DI SANGUE
Ciao Stefano.
Davvero un bel racconto!
Di sangue ce n'è a iosa, molto meno la redenzione.
Secondo me, nel tuo caso, è rivendica più che redenzione.
Idea molto buona, sviluppo lucido e bel ribaltamento finale.
Sullo stile nulla da eccepire.
Ormai siamo tutti così bravi, belli e intelligenti, che nei commenti non si sa più nemmeno che dire.
Complimenti davvero.

CLASSIFICA
1 - ONORE AI NOSTRI DEI
2 - DENTRO O FUORI
3 - HYPNOS
4 - LEGAME DI SANGUE
5 - LA SALITA DI NATHAN
6 - IL TRENO
7 - IL SANGUE REDENTO
8 - IL COLOSSO
IMBUTO!!!

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Re: Gruppo FORTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » mercoledì 24 aprile 2019, 17:50

Molto bene, classifiche tutte consegnate! Nei prossimi giorni arriveranno anche i miei commenti con classifica.

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Re: Gruppo FORTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » venerdì 26 aprile 2019, 7:27

Claudio Bovino squalificato per mancata consegna della sua classifica. Questo vuol dire che il suo racconto sarà escluso da tutte le classifiche da voi ricevute.

Cablo69
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Re: Gruppo FORTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#14 » sabato 27 aprile 2019, 10:55

Ciao Antico, ciao a tutti,
scusatemi, ma sono stato fuori per il ponte, rientrato ieri sera tardissimo e proprio non sono riuscito a commentare e inviare la classifica. Complimenti a tutti per i vostri racconti.

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Re: Gruppo FORTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#15 » domenica 28 aprile 2019, 17:53

Ecco a voi la mia classifica. Devo complimentarmi con tutti e il fatto che gli ultimi racconti classificati abbiamo una valutazione così alta e segno di quanto siate stati tutti davvero bravi.

1) Legame di sangue, di Stefano Pastor
Ottima prova: un viaggio allucinante nella follia senza ritorno di questa donna vessata dalla vita. La metafora del sangue è usata magnificamente dando al tutto un alone horror che non guasta. Il finale è perfetto. Il tema centrato perché la redenzione vista percepita dalla protagonista è filtrata dalla sua pazzia. Per me un pollice su.
2) Dentro o fuori, di Emiliano Maramonte
Ottimo racconto: bella idea, ben narrato, estremamente coerente e senza punti deboli. Vero, con un finale più alternativo rispetto alle attese sarebbe potuto essere ancora meglio, ma hai ragione quando dici che in tali modo ti saresti potuto trovare in una situazione meno controllata e allora bene così. Per me un pollice su.
3) Onore ai nostri dèi, di Paola B. Rossini
Racconto che non presenta punti deboli evidenti e che si legge con estremo piacere. Il tema è ben affrontato e tratti anche la questione del mantenimento della propria individualità attraverso il rafforzamento del proprio contesto. Irrilevante, a questo punto, la vittoria o la sconfitta, infatti sarebbe stato forse più incisiva una chiusa sulla nebbia con battaglia in corso e barbari in vantaggio. Ma sono scelte e va bene anche in questo modo. Pollice su per me.
4) Hypnos, di Eleonora Rossetti
Tua solita, grandissima, skill nella scrittura. Racconto solido, intrigante, estremamente godibile. Un solo difetto che non mi permette di arrivare alla valutazione massima e sta nella mancata sottolineatura del punto di svolta, quello che ha fatto uscire definitivamente la doppia personalità permettendo al protagonista di affrancarsi dalla droga. Si percepisce che si può ritrovare nell'ultim, tremendo assassinio, ma è uno tra tanti altri che suggerisci ci siano stati e allora sarebbe servito qualcosa di più. Per il resto, molto bene. Pollice quasi su per me.
5) Il sangue redento, di Antonio Pilato
Questo racconto ha un fascino tutto suo nel raccontarci di un bastardo che trova la redenzione nell'unico atto sessuale non imposto della sua vita. Lo stile è molto particolare e, contrariamente ad altri, non ho trovato stonanti forzature quali "voce tenorile", per fare un esempio. Il punto di forza si trova, con tutta probabilità, nello pdv deviante che arriva ad ammaliare il lettore. Ci sono, però, dei punti deboli che andrebbero risolti con una revisione: 1) lavorare meglio sul rapporto con la prostituta per fare emergere l'incontro tra personalità affini mentre allo stato attuale è raccontato come un ennesimo atto di violenza, cosa che non permette al "male allo stomaco" di crescere nel modo corretto, 2) lavorare meglio sul finale e non tanto sulla decisione di seguire l'uomo (perché se si sistema il primo punto dando maggiore risalto al suo malessere, allora risulta anche più logico il suo seguirlo), quanto sull'evento della redenzione andando a definire meglio la situazione. Per tutto quanto detto, per me è un pollice tendente verso l'alto, magari non in modo brillante e allo stato attuale soprattutto per l'atmosfera generale che riesci a evocare.
6) Il treno, di Francesco Epico
Un racconto pervaso da una grande positività e che mi sembra rispecchiare in pieno il tuo intento. Detto questo, è sembrato anche a me che il comportamento del protagonista sia un pelo forzato e poco motivato. Ci sta bene tutto, ma per fargli cambiare atteggiamento nel breve assaggio di un abbraccio serviva più contestualizzazione rispetto ai soli problemi famigliari, tratto comune tra molti delinquenti. Quindi come agire? Di sicuro il compito non era facile e raggruppare tutta la semina insieme poteva dare un senso di artificiosità oltre che di infodump. Quindi la cosa va fatta in corso di racconto, lavorando più e meglio sul dialogo, contrastandolo e arricchendolo maggiormente e facendo in tal modo vivere al lettore l'essenza di questo ragazzo. In conclusione, per me la valutazione è da pollice tendente verso l'alto, anche se non in modo brillante.
7) La salita di Nathan, di Stefano De Marino
Un punto debole, molto forte: non fornisci sufficiente contesto per motivare le azioni di Nathan. Per la quasi totalità del racconto sembra comporre una coppia conn Sarah, poi viene fuori che in realtà è lui il piromane e il gesto è stato motivato dalla gelosia. Insomma, rilevo una mancata (o adeguata) semina in corso di racconto. Detto questo, grande perizia nella scrittura e lettua assolutamente piacevole. Valutazione da pollice tendente verso l'alto, anche se al pelo pelo.

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