Gruppo ANSELMI: Lista racconti e classifiche

Appuntamento a lunedì 15 aprile dalle 21.00 all'una con il tema degli autori del romanzo ROMOLO - IL PRIMO RE: Franco Forte e Guido Anselmi.
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antico
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Gruppo ANSELMI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 16 aprile 2019, 2:06

Immagine

BENVENUTI ALLA ROMOLO EDITION, LA DODICESIMA DELLA SESTA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 127° ALL TIME!

Questo è il gruppo ANSELMI della ROMOLO EDITION con FRANCO FORTE e GUIDO ANSELMI nelle vesti di Guest Star.

Gli autori del gruppo ANSELMI dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo ROMOLO.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo FORTE.


Questo è un gruppo da SETTE racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da FRANCO FORTE e GUIDO ANSELMI. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approsimandolo all'occorrenza per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro già in possesso di punti RANK DELLA SESTA ERA (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che ancora non hanno punti rank d'Era sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via). Inoltre ho fatto in modo che i tre racconti con malus finissero uno per gruppo.

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo ANSELMI:

Madri, di Fabio Aloisio, ore 00.58, 3920 caratteri
L’ultimo olocausto, di Andrea Partiti, ore 00.08, 3993 caratteri
Achillea e Amazzone, di Massimo Tivoli, ore 23.24, 4041 caratteri
John Marston, di LordMax, ore 01.00, 4219 caratteri MALUS 3 PUNTI
La redenzione è solo a una goccia di sangue da qui, di Laura Cazzari, ore 23.27, 3993 caratteri
Il sangue bilancia sempre, di Gabriele Dolzadelli, ore 22.46, 3966 caratteri
A tua immagine e differenza, di Alberto Tivoli, ore 00.11, 3986 caratteri

Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 25 APRILE per commentare i racconti del gruppo ROMOLO. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 26 APRILE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare gli OTTO racconti del gruppo ROMOLO e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete VENTIDUE (escluso il vostro) a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo ROMOLO.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA ROMOLO EDITION A TUTTI!



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Sirimedho
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Re: Gruppo ANSELMI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » martedì 16 aprile 2019, 22:30

Classifica in fondo ai commenti.

Commenti

Madri, di Fabio Aloisio
► Mostra testo

L’ultimo olocausto, di Andrea Partiti
► Mostra testo

Achillea e Amazzone, di Massimo Tivoli
► Mostra testo

John Marston, di LordMax
► Mostra testo

La redenzione è solo a una goccia di sangue da qui, di Laura Cazzari
► Mostra testo

Il sangue bilancia sempre, di Gabriele Dolzadelli
► Mostra testo

A tua immagine e differenza, di Alberto Tivoli
► Mostra testo



Classifica

1. L’ultimo olocausto, di Andrea Partiti
2. Achillea e Amazzone, di Massimo Tivoli
3. A tua immagine e differenza, di Alberto Tivoli
4. La redenzione è solo a una goccia di sangue da qui, di Laura Cazzari,
5. Madri, di Fabio Aloisio
6. Il sangue bilancia sempre, di Gabriele Dolzadelli
7. John Marston, di LordMax

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antico
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Re: Gruppo ANSELMI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » sabato 20 aprile 2019, 10:11

Una sola classifica pervenuta, ma fino a giovedì 25 c'è ancora molto tempo. Ricordo che dopo ogni mio controllo le classifiche non possono essere più modificate.

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Emiliano Maramonte
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Re: Gruppo ANSELMI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » sabato 20 aprile 2019, 16:04

Eccomi con la mia classifica.
Ho avuto grosse difficoltà a definire le prime cinque posizioni, in quanto i racconti erano tutti di ottima fattura. Fosse per me, avrei fatto un super ex aequo, ma non si può. Quindi ho dovuto stilare una graduatoria, e ho valutato in base alla riuscita complessiva del racconto e del gradimento personale del testo.

CLASSIFICA

1. Achillea e Amazzone di Massimo Tivoli
2. Madri di Fabio Aloisio
3. L'ultimo olocausto di Andrea Partiti
4. La redenzione è solo a una goccia di sangue da qui di Laura Cazzari
5. Il sangue bilancia sempre di Gabriele Dolzadelli
6. A tua immagine e differenza di Alberto Tivoli
7. John Marston di LordMax


BUONE FESTE E BUONA PROSECUZIONE DI EDIZIONE!!!

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COMMENTI

Madri di Fabio Aloisio
Dico subito che il racconto mi ha colpito. Non solo te la sai cavare con la fantascienza, ma sei in gamba anche con l'horror! La storia è terrificante, due modi diversi di essere madri: uno naturale, l'altro ultraterreno, con in mezzo un sanguinolento rito per nutrire un'orripilante, nuova vita.
E' una storia che poteva essere ambientata in qualsiasi epoca, e infatti alla fine della lettura mi sono chiesto la necessità di collocarla nel Ventennio fascista. Credo, però, che sia stata una scelta ponderata per dare una maggiore drammaticità e profondità alla vicenza narrata.
Un paio di riletture in più non avrebbero guastato, ma so che il racconto è stato scritto sul filo del rasoio, quindi non si poteva fare di più. Certo, una revisione della costruzione di alcune frasi avrebbe sicuramente giovato, come anche l'eliminazione di alcuni (comprensibili) refusi. Ho trovato anche un verbo che non conoscevo: "stremire", sinonimo di "spaventare, spaventarsi". Una volta conosciuto il significato, per me va bene così, ma userei sinonimi più "comuni", giusto per migliorare la leggibilità.
Finale abbastanza prevedibile, ma efficace, con una giusta redenzione/vendetta.
Lavoro più che positivo.

L’ultimo olocausto di Andrea Partiti
Prime impressioni a caldo (finita da pochi secondi la lettura...): questo racconto ha una potenza evocativa e simbolica incredibile! Gioca moltissimo su immagini forti e vivide, che strizzano l'occhio a tutta un'iconografia biblica di enorme portata narrativa. Mi è piaciuto il ritmo, lento, cadenzato ma inesorabile, che ha condotto allo spaventoso (ma necessario) sacrificio per redimere un intera stirpe, a vantaggio di una Volontà più alta, di un Volere ineluttabile. Il vecchio padre conduce il figlio alla morte lacerato nell'animo ma consapevole di una ricompensa divina, che riscatterà la sua esistenza e quella dei suoi avi, lavando peccati atavici. Tutto molto bello. Come anche molto suggestiva (l'ho praticamente adorata!), la pietà simbolica dell'ariete, nei cui occhi il vecchio vede una scintilla ultraterrena, che gli dona un minimo di conforto.
Poco da dire sul fronte tecnico se non un paio di inconvenienti sul punto di vista: in una fase intermedia del racconto, il PDV salta un paio di volte dal vecchio padre al figlio e questo disorienta un po', perché la storia inizia e finisce e viene vista attraverso gli occhi del padre; invece tu riporti anche le reazioni interiori del figlio e, di striscio, anche dell'ariete!
Comunque una prova narrativa di ottimo livello, che avrebbe meritato più caratteri e un paio di riletture in più, giusto per dare un'aggiustatina complessiva all'equilibrio del testo.
Complimenti.

Achillea e Amazzone di Massimo Tivoli
Nel complesso mi è piaciuto davvero tanto. E ammetto di aver dovuto documentarmi per conoscere le figure di queste due mitiche combattenti... non le conoscevo! All'inizio, tra l'altro, non avevo ancora capito fossero due donne, ma nel momento in cui mi sono state chiare le identità, ho anche intuito quale fosse il loro rapporto, e questo ha dato all'intera storia una carica e un spessore in più.
Il tema è centrato: c'è la redenzione e c'è il sangue, e c'è un sacrificio, bello e terrificante allo stesso tempo.
La storia scorre assai gradevole, con ottimi picchi di lirismo. Ormai scrivi con mano sicura e limpida, e questo depone a favore dell'effetto finale del testo. Ma in questo caso hai fatto di più: hai donato al lettore una STORIA con la S maiuscola.
Se proprio devo trovare il pelo nell'uovo, la trama ristagna nella parte centrale dove hai descritto il combattimento. Mentre leggevo ho pensato: "Sì, d'accordo, si stanno battendo, ma andiamo avanti, come si risolve la vicenda?". Ma è solo pignoleria, caro Massimo.
E veniamo al finale.
Magnifico. Magnifico. Scritto da professionista, poetico, commovente, alto. La frase finale, poi, è un dipinto. Forse uno dei migliori finali passato sotto i miei occhi da quando sono nella community di Minuti Contati.
In definitiva, siamo sicuramente dalle parti del podio.

John Marston di LordMax
E' sempre stata una mia pecca, ma ho sempre mal sopportato i western, di qualsiasi tipo. Non me ne vogliano gli ammiratori di Sergio Leone (onore al grande Maestro), ma non li guardo, è più forte di me. Con questo voglio dire che tutta la messa in scena di questa bella sparatoria in stile John Wayne mi ha annoiato. Non che non sia scritta bene, so che non è facile descrivere scene concitate con fucili che tuonano, proiettili che fischiano e compagnia bella, ma è tutto così prevedibile e piatto che mi sono augurato calorosamente un finale con una scintilla di colore, un quid che risollevasse tutto. E il racconto finisce così, col buono che banalmente fa fuori il cattivo e tanti saluti.
Inoltre, il testo aveva bisogno di almeno un paio di (ri)letture, prima della consegna: troppe ripetizioni, refusi sparsi un po' dappertutto, frasi lunghe da rivedere e così via. Ma mi rendo conto che scrivere col fiato sul collo dell'orologio non sempre fa bene alla scrittura.
Che dire? Tema centrato di striscio. Per il resto, boh, insufficiente.

La redenzione è solo a una goccia di sangue da qui di Laura Cazzari
Ho letto con molto piacere e angoscia questo racconto, che trovo originale e ben scritto. Da un certo punto di vista del discorso "vendita delle indulgenze", nulla di nuovo sotto il sole: la Chiesa Cattolica svolge questa attività da millenni, ma nel tuo racconto estremizzi il concetto, ironizzandolo e rendendolo grottesco al punto giusto. Ho apprezzato. Come anche ho apprezzato il gioco narrativo ciclico che, indirettamente, ci suggerisce una sorta di inferno personale e non solo che attende chiunque cada in certe "trappole". Nel complesso la trama regge, ma comunque c'è qualcosa che non mi convince, forse c'è da calibrare qualche passaggio.
Gli inconvenienti tecnici te li ha già fatti notare qualcuno; aggiungo che il trattino di chiusura alla fine del discorso diretto non va bene. Si mette il punto e basta.
Secondo me un buon lavoro, che valuto con una sufficienza piena.

Il sangue bilancia sempre di Gabriele Dolzadelli
Dunque: ho apprezzato moltissimo lo stile di scrittura che genera un flusso angoscioso di emozione e ansia. La storia parte perfettamente in media res (come si conviene in testi così brevi) e ci conduce in una vicenda tormentata che ci si aspetta si concluda in maniera forte. Ritmo ben dosato, con solo un po' di ristagno nel mezzo, laddove indugi su dettagli e concetti più o meni già assimilati dal lettore. Evidentemente, la trama è giocata in prevalenza sulle dinamiche psicologiche e sulla discesa nell'abisso dell'autodistruzione del protagonista. E l'effetto globale è ben riuscito.
Ciò che, secondo me, è riuscito meno è il finale dove ho fatto fatica a focalizzare i punti cardine della storia e, soprattutto, eventuali tracce che mi permettessero quantomeno di ricostruire le motivazioni di tanta angoscia. Non tutto è chiaro e infatti ho pensato a una specie di autocommiserazione distruttiva, ma, a quanto ho letto da altri utenti, ci sarebbe di mezzo una donna... Ho capito male io? Una maggiore "nitidezza" nei fotogrammi della sequenza avrebbe sicuramente giovato all'incisività del racconto, di per sé però già buona.
Nel complesso, un voto molto positivo per la tecnica, per la pulizia del testo e per la profondità tematica, un po' meno per la conclusione.

A tua immagine e differenza di Alberto Tivoli
Passo al tuo racconto. Sono ammirato dalla tua capacità stilistica: ricca, pulita, esperta, a tratti poetica, a tratti superba. Non ho nulla da eccepire su questi aspetti. Solo per questo, per me saresti sul podio.
Ma, ahimé, devo valutare anche i contenuti.
Sicuramente su questo sprazzo di storia ne sai molto molto molto più di me; infatti ammetto la mia ignoranza sulle vicende da te narrate. Sicuramente si tratta di accadimenti di una certa rilevanza storiografica, ma io non li conoscevo. Non ti nascondo che mi sono dovuto documentare, eppure, probabilmente hai raccontato un episodio specifico che non sono riuscito a inquadrare. Inoltre, per quanto sia accorata e splendida la lettera di Milo, non sono riuscito a collocare i dialoghi e le dinamiche dei personaggi in un quadro coerente. Ho fatto davvero molta fatica. Sono certo che nella tua mente tutto era assai nitido ed evidente, ma al lettore, secondo me, non sei riuscito a comunicare punti fermi per seguire una trama, diciamo così, completa.
Ho letto due volte questo racconto, e ho sentito il bisogno di una terza rilettura.
Credo che il tema sia stato più o meno centrato, e lo si capisce dalle battute finali, ma non ne ho la certezza assoluta.
In conclusione: ottima lavoro per il comparto tecnico e lo stile (ribadisco: ne sono davvero ammirato!), difficoltà a dare una valutazione piena per i contenuti.

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eleonora.rossetti
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Re: Gruppo ANSELMI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » domenica 21 aprile 2019, 10:45

Eccomi!
Come sempre, stilare la classifica è la parte peggiore. E questa è stata difficile, perché a parte le prime due posizioni che avevo abbastanza chiare in testa, il resto non lo era affatto.
Bravi tutti comunque! Sono state tutte delle letture piacevoli.

1. ACHILLEA E AMAZZONE
2. MADRI
3. IL SANGUE BILANCIA SEMPRE
4. L'ULTIMO OLOCAUSTO
5. LA REDENZIONE E' SOLO A UNA GOCCIA DI SANGUE DA QUI
6. A TUA IMMAGINE E DIFFERENZA
7. JOHN MARSTON



LA REDENZIONE E' SOLO A UNA GOCCIA DI SANGUE DA QUI
Ciao Laura, ben trovata.
Tratteggi un'ambientazione che, pur originale (la donazione di sangue), strizza l'occhio alla storia che tutti conosciamo: la Chiesa con le indulgenze, le false promesse e lo sfruttamento dei potenti.
Il tema è quindi centrato.
Mi fa solo un po' storcere il naso il riprendersi repentino del protagonista nel momento in cui attua il piano dell'omicidio: era stanco, morto di fame e di sonno, dona perfino il sangue e poi si rialza e addirittura stende un uomo senza problemi.
Nella mia mente pensavo che all'inizio la sua fosse solo una recita per farsi ricoverare all'interno (e lì ci sarebbe stato, come piano) ma è una teoria confutata dalla descrizione di se stesso in prima persona.
Attenzione alle virgole, in alcuni punti ne ho sentito la mancanza.
A livello di stile trovo un po' "accelerato" il secondo pezzo del racconto: avrei dato un po' di spazio al background del protagonista anziché descrivere l'ambientazione in sé.
Comunque una prova valida. A rileggerci!

A TUA IMMAGINE E DIFFERENZA
Ciao Alberto, ben trovato.
Ho dovuto rileggere più volte il tuo racconto per farmi un'idea. A livello stilistico non c'è niente da dire: padroneggi bene le parole, sai condurre il lettore fino in fondo, nulla che appesantisca. Anche lo stile aulico della lettera che si contrappone al narrato secondo me ci sta eccome, e il tema è sicuramente centrato. Ciò che mi ha disorientato è la quantità di informazioni che lanci in uno spazio così limitato: ho intuito un po' l'ambientazione ma è risultato caotico per me farmi un quadro preciso, utile a farmi capire l'intera vicenda, e i personaggi stessi. Di Altea e Mila capiamo la relazione, ma non le motivazioni, non appieno, mentre invece avrebbero richiesto uno sviluppo maggiore. Non so, come ho detto ho dovuto rileggere parecchie volte il racconto per capire se non mi fosse sfuggito qualcosa di determinante, ma al termine della lettura trovavo sempre un po' di confusione: come se avessi tanto da dire e non lo spazio per farlo.
A rileggerci!

IL SANGUE BILANCIA SEMPRE
Ciao Gabriele, ci si vede finalmente a MC :)
Del tuo racconto ho apprezzato tantissimo le descrizioni. Vivide, realistiche; bellissima la metafora della porta. Una buona padronanza del linguaggio e uno stile fluido. All'inizio credevo che al di là della porta ci fosse la moglie/fidanzata/compagna, ma poi ho capito che lui in realtà si stava rivolgendo a se stesso e l'unica cosa che voleva era arrivare alla pistola per suicidarsi. Forse questo passaggio è l'unico neo del racconto: la chiave del bagno (che comunque è una stanza di uso quotidiano) nascosta nel cassetto della cucina, quasi sepolta tra gli altri utensili? Avrei ambientato il tutto in uno sgabuzzino/ripostiglio, forse più credibile per il resto della storia. Per le turbe psichiche del protagonista ho solo da apprezzare come l'hai resa, in definitiva mi chiedo se lui sia semplicemente pazzo o sia vittima di un disturbo bipolare (mi spiegherei in questo caso il fatto che lui cercasse la chiave nascosta dal suo "doppio", anche se forse avrei fatto sì che non andasse a colpo sicuro a cercare in cucina). Spero di aver interpretato giusto ^^
Comunque un bell'inizio a MC, bravo!

ACHILLEA E AMAZZONE
Ciao Massimo,
ammetto che conoscevo Achillea e Amazzone solo di striscio, ma non per questo ho avuto meno strumenti per apprezzare il racconto.
Le tue descrizioni sono precise e vivide, riesci a scolpirmi le scene nella mente, e per questo ti faccio i complimenti. Trovo azzeccata la descrizione dei dettagli che indicano la bramosia carnale che Achillea prova nei confronti di Amazzone: cruda e vera, più della passione poetica, specie considerando il mondo in cui vivono loro due.
Forse la parte centrale del combattimento è un poco più "lenta", avrei accorciato forse di qualche frase per dare maggiore spazio alla parte finale e dare più respiro alla redenzione finale offerta dal suicidio dell'innamorata. Tuttavia è solo un parere che non toglie nulla alla bravura che hai dimostrato con questo racconto.
Davvero un'ottima prova. A rileggerci!

MADRI
Ciao Fabio, è un piacere rileggerti.
Il racconto ha delle tinte veramente inquietanti, specie nella figura del mostro che viene "partorito" dalla stria per andare a nutrirsi del feto dell'altra madre. Il riferimento specifico agli anni del Fascismo all'inizio mi hanno un po' disorientato, dato che ai miei occhi questo racconto poteva essere collocato in svariate ambientazioni e non necessariamente in questo. La tua risposta ai commenti, però, mi ha fugato il dubbio.
Un piccolo neo che trovo al racconto è la tortura alla donna incinta: se il feto era necessario per il rituale, perché rischiare di perderlo provocandone l'aborto? E' l'unica cosa che mi ha fatto storcere un po' il naso; per il resto, grazie anche al tuo stile fluido, la considero una buona prova :)

L'ULTIMO OLOCAUSTO
Ciao Andrea, ben trovato.
Un racconto molto evocativo il tuo, che mi ha subito dato rimandi, nella lettura, al sacrificio di Isacco, ovviamente con un diverso finale. Il tema è centrato: il sangue c'è e la redenzione anche, nonostante l'abbia trovata un pochino troppo "rapida" perché possa giustificare o quantomeno far affrontare l'uccisione di un figlio. Avrei sacrificato qualche frase iniziale per approfondire meglio.
Attenzione al cambio di POV nella prima parte, mi ha un po' disorientato: l'avrei tenuto incentrato soltanto sul padre, anziché far vedere i pensieri e gli stati d'animi del figlio.
Per quanto io di solito non venga coinvolta molto dalle storie "raccontate", quindi prive di "show don't tell", questo mi ha preso parecchio. In sostanza, è un lavoro ben fatto.
Alla prossima!

JOHN MARSTON
Ciao LordMax,
pur apprezzando il genere western nelle sue declinazioni, paradossalmente è difficile stupirmi se non con una storia che offra più dei soliti cliché "spari e saloon", che danno molto di "già visto", e se lo fanno, devono avere uno stile impeccabile, che trascina. Il racconto, però, è molto più simile a una semplice concatenazione di eventi simili: spari di copertura, bersagli, ferite e infine il classico duello dove c'è la resa dei conti. Sono andata avanti nella lettura aspettandomi un guizzo, un rovesciamento di prospettive nel finale e quando mi ritrovo con il cattivo morto come ultima frase ho sentito un po' l'amaro in bocca, un "beh? e adesso?" Trovo parecchio sbilanciata la prima parte con la sparatoria, fin troppo dilungata per i miei gusti, mentre invece il duello finale, che dovrebbe incarnare il momento di redenzione, risulta risicato con poche frasi e una conclusione priva del pathos che invece meriterebbe.
A livello di stile ho sofferto di un po' di ripetizioni (dice.. dice.. dice..) e della mancanza di punteggiatura in parecchie parti (virgole e punti), che a una rilettura attenta magari potevano essere corrette con facilità.
Mi spiace ma non credo che riuscirò a farlo salire molto in classifica.
Alla prossima!
Uccidi scrivendo.

Stefano Pastor
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Re: Gruppo ANSELMI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » domenica 21 aprile 2019, 17:30

Salve a tutti. Sempre difficile compilare una classifica. A parte la prima posizione, di cui sono sicuro, ci sarebbero stati parecchi racconti a pari merito in seconda posizione. Purtroppo non è possibile.

1) ACHILLEA E AMAZZONE
2) MADRI
3) LA REDENZIONE È SOLO A UNA GOCCIA DI SANGUE DA QUI
4) A TUA IMMAGINE E DIFFERENZA
5) L'ULTIMO OLOCAUSTO
6) IL SANGUE BILANCIA SEMPRE
7) JOHN MARSTON

I commenti:

MADRI
Ambientazione storica per un racconto che si rivela invece puro horror. È senz'altro originale, ma la svolta è improvvisa e forse avrebbe meritato qualche spiegazione in più. Se il sangue di certo non manca, il suicidio finale non mi sembra affatto una redenzione. In ogni caso una storia che non si scorda facilmente che merita di essere ampliata.

L'ULTIMO OLOCAUSTO
Curiosa rivisitazione del mito di Isacco in una chiave alternativa molto originale. C'è il sangue e soprattutto c'è la redenzione. Se il finale cambia le carte in tavola, però, tutta la prima parte non è particolarmente brillante, perché mi è già capitato di leggerla quasi uguale in un altro paio di racconti presentati negli anni a Minuti Contati. Giudizio positivo, quindi, ma si poteva fare di meglio.

ACHILLEA E AMAZZONE
Visione alternativa della leggenda (o storia) di Achillea e Amazzone. Anche se si tramanda che abbiano ricevuto la missio, tu preferisci un finale più tragico. Una storia d'amore che si rivela essere a senso unico, ma neppure questo può cancellare quel sentimento. Sulla redenzione non sono tanto sicuro, ma il sangue c'è di certo. Un ottimo racconto.

JOHN MARSTON
Una sparatoria nel più classico racconto western. Manca qualcosa che renda il racconto originale e soprattutto stridono i dialoghi, del tutto fuori epoca. Fino all'ultimo ho sperato che giungesse qualcosa a sorprendermi, invece il duello finale è quanto di più classico possa esistere. Il tutto, purtroppo, è già stato visto e rivisto cento volte.

LA REDENZIONE È SOLO A UNA GOCCIA DI SANGUE DA QUI
Sangue = redenzione, il tema è azzeccato perfettamente. L'inizio è davvero originale, invoglia a proseguire. Ero quasi convinto di aver trovato il racconto da mettere sul podio, ma poi... Hai voluto esagerare, metterci troppo, di conseguenza la storia non ha finale, se non un nuovo inizio. Resta incompiuta, e questo sminuisce parecchio l'atmosfera che eri riuscita a creare. Consideriamolo l'incipit per una storia più lunga.

IL SANGUE BILANCIA SEMPRE
Scrittura ricca ed elaborata, anche troppo, per raccontare un'improbabile redenzione, fatta di sangue e di morte. Funziona, senza però brillare. Forse perché tutto è sopra le righe, il suo pentimento come le sue azioni. Forse avrei preferito un po' meno descrizioni e un po' più di background. Sapere cosa l'aveva spinto a quel punto e se era giustificato.

A TUA IMMAGINE E DIFFERENZA
Sinceramente, pare un brano di una storia più complessa, o perlomeno questa è l'impressione che vuoi dare. Ambientazione storica o distopia? Non sono mica sicuro. A parte ciò la storia funziona ed è ben scritta. Il finale forse un po' affrettato. Sull'aderenza al tema ho qualche dubbio, però l'ho letto con piacere. Dovresti sicuramente ampliarlo.

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Paola B.
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Re: Gruppo ANSELMI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » martedì 23 aprile 2019, 18:10

Ciao a tutti, mi sono presa qualche giorno perché su alcune posizioni avevo dei dubbi. Alcune storie potevano starci per scelte stilistiche altre per attinenza. Spero di aver scelto bene.


Madri – Fabio Aloisio

Ciao Fabio, quando ho letto del periodo Fascista ho pensato subito che la usassero per un esperimento. L’idea di base mi piace: un horror nato da storie, dicerie vere. La nascita di un anticristo divoratore. Mi è piaciuta molto, l’ho proprio visualizzata, la parte in cui il piccolo diavolo viaggia da un ombelico all’altro; l’ho trovata unica. Il finale però ricorda molto quello dell’Esorcista. C’è una ripetizione: ottavo rigo dal basso “almeno avrebbe almeno impedito”.

L’ultimo olocausto – Andrea Partiti

Anche io leggendo mi sono subito gettata sul sacrificio di Isacco e quindi andavo avanti curiosa per vedere se stravolgevi la storia o la riportavi fedelmente. C’è un punto che non ho capito: perché l’intuizione arriva solo dopo che ha ucciso il figlio? Non poteva pensarlo prima del sacrificio? Gli basta così poco per tornare alla fede dei vecchi dèi? Questo cambio repentino fa pensare che già in lui ci fossero dei dubbi. Lo trovo un po’ troppo debole questo passaggio.
Dio maiuscolo va bene per la religione monoteistica, dèi minuscolo e con l’accento.

Achillea e Amazzone – Massimo Tivoli

Più che l’amore può uccidere, qui è il disamore.
Mi è piaciuto molto il tuo racconto. Alcune frasi l’ho trovate un po’ forzate, anche troppo ricercate tanto da rendere meno fluida la lettura. La parte dell’omosessualità è gettata lì ma, secondo me, si poteva anche evitare. È risaputo che per i Greci e i Romani non era un problema. Mi torna poco la redenzione finale, l’atto è fatto da Achillea per Amazzone. Per come la vedo io (mi posso sbagliare) in questo caso Achillea redime sé stessa, è lei che si è sacrificata per l’altra. Boh! Mi torna tutto poco.

John Marston – Lord Max

Una bella azione, veloce, dinamica degna di un vero western! Credo però che tu abbia molto concentrato le energie sulle sparatorie e solo alla fine hai dedicato un attimo fuggevole alla redenzione. Già come ti hanno fatto notare, non sapendo bene come finisce, ci lasci nel dubbio e non si vede. Secondo me, dovevi impostare qualche pensiero di John, già a inizio storia, sulla volontà di redimersi. Ciao alla prossima.

La redenzione è solo a una goccia di sangue da qui -

Solo dalla lettura di questo titolo hai avuto la mia completa e totalitaria attenzione. L’ho trovato veramente Fantastico e Originale. Sei partita benissimo! Via via che leggevo saziavi la mia fame curiosa. Sei partita ad alti livelli peccato però la discesa nel finale che mi ha… (non ti arrabbiare), infastidita. Sì perché qui ci sono alte potenzialità e, probabilmente, non sapendo come concluderlo ti sei smarrita e si è persa tutta la magia. Comunque lo voglio premiare, perché io apprezzo sempre il tentativo di creare cose diverse.


IL sangue bilancia sempre –

Scrittura pulita, ben trascinante. Secondo me ti sei dilungato troppo nella parte centrale da:”Diede un pugno all’anta… a … lo gettò contro la parete”. Qui l’io narrante è troppo invadente e alla lunga annoia. Meglio un far vedere che raccontare il pensiero.
Si arriva solo in fondo al testo a capire il motivo per cui le chiavi del bagno erano nascoste; come il fatto che è la sua immagine quella riflessa. Tu ne parli come una “lei”, che infatti è: l’immagine, però depista parecchio. Nell’insieme è un buon lavoro, ma non mi convince del tutto.

A tua immagine e differenza –

Sinceramente ho molta difficoltà a inquadrare il tuo racconto e non credo di averlo ancora compreso. Sono sicuramente i pochi caratteri richiesti che non permettono una maggior visualizzazione della situazione. Io ho recepito quella dell’Altea che combatte contro le truppe austriache, mi risulta un po’ strano il comportamento dell’altra: la combatte ma ne è allo stesso tempo affascinata. Il sangue ci può stare, siamo in guerra, non mi torna la redenzione.
Certo è che sei stato coraggioso e nell’insieme il testo incuriosisce.

CLASSIFICA:

1- Achillea e Amazzone
2- La redenzione è solo a una goccia di sangue da qui
3- Madri
4- L’ultimo olocausto
5- IL sangue bilancia sempre
6- A tua immagine e differenza
7- John Marston

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Francesco.Epico
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Re: Gruppo ANSELMI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » mercoledì 24 aprile 2019, 15:46

CLASSIFICA

1. La redenzione è solo a una goccia di sangue da qui, di Laura Cazzari
2. Madri, di Fabio Aloisio
3. Achillea e Amazzone, di Massimo Tivoli
4. L’ultimo olocausto, di Andrea Partiti
5. A tua immagine e differenza, di Alberto Tivoli
6. Il sangue bilancia sempre, di Gabriele Dolzadelli
7. John Marston, di LordMax


L’ultimo olocausto
Il racconto è scritto molto bene, con padronanza di tecniche e di linguaggio. I personaggi sono ben caratterizzati e gestiti con abilità. Anche il tema mi sembra centrato. Io ho sentito molto la mancanza di dialoghi che avrebbero avuto il merito di alleggerire un po’ lo sviluppo che, a tratti, mi è parso pesante. Non sono riuscito a comprendere bene l’intenzione dell’autore di inserire la parola olocausto addirittura nel titolo. Ho patito nel finale la mancanza di una situazione forte capace di scuotere lo stato dei fatti. Sì, c’è l’ariete pietoso, ma mi è sembrato un po’ telefonato, come si usa dire nel linguaggio calcistico. Comunque un buon lavoro, complimenti!

La redenzione è solo a una goccia di sangue da qui
Questo racconto mi è proprio piaciuto. A cominciare dal titolo, l’autrice è stata abilissima a galleggiare tra il sacro e il profano, tra la realtà e l’immaginazione. Oserei dire tra la Storia e la sua storia. Il tema è certamente centrato e di sangue, forse, ne scorre anche troppo.
I dialoghi sono ben gestiti: corti, veloci, incalzanti. Ho apprezzato il ritmo e la gestione dei tempi in un racconto breve che si fa leggere tutto d’un fiato. Il finale è fantastico.
Peccato per qualche refuso e qualche errore di punteggiatura di troppo. Ma considerati i tempi ristretti e l’ora in cui si compongono questi manufatti, ci può stare.
Complimenti.

Madri
Premetto che l’horror non è per niente uno dei miei generi preferiti. Per questo motivo e per il fatto che non ho esperienza di trame del genere, mi astengo dal dare un giudizio sui contenuti e sullo sviluppo della trama.
Quello che mi è piaciuto di questo racconto è senza dubbio lo stile: fluido, scorrevole, quasi naturale. I fatti si susseguono secondo uno schema logico molto ben architettato e gestito.
La scelta, infine, di Katia che decide di liberarsi dell’infelicità uccidendosi e uccidendo quella creatura infernale, mi ha fatto pensare a filosofie orientali, di collocamento filo- buddista, dove si va spesso a trovare nella morte la liberazione e il raggiungimento di un certo tipo di felicità.
Per me un racconto che lascia al lettore lo spazio per una riflessione profonda, è un bel racconto.
Complimenti.

Il sangue bilancia sempre
Bello questo racconto, scritto molto bene. E’ uno di quei testi che devi leggere e rileggere perché va ad affrontare temi con cui la filosofia fa i conti da sempre. Per tutti i racconti, ma per questo in particolare, è un vero peccato la limitazione del tempo e dei caratteri.
Io al posto dell’autore avrei tolto un po’ di spazio alle descrizioni dei dettagli per regalarlo all’approfondimento di qualche sensazione psicologica. Mi sarei, in altri termini, addentrato un po’ di più in uno dei tanti labirinti nascosti tra le righe.
Per il resto linguaggio corretto, organizzazione giusta delle varie fasi e ottima scelta dei tempi narrativi.
In definitiva ritengo che il tema selezionato era molto difficile da affrontare con un numero ristretto di caratteri e, anche la scelta dell’argomento, influisce sulla valutazione finale.
Bravo comunque.

John Marston
Devo confessare che a metà lettura ho deciso di indossare il giubbotto antiproiettili: troppi spari, pistolettate e bang bang, che ho avuto quasi paura di essere colpito. Ho percepito una maniera intelligente e ironica di affrontare il tema, ma mi sono annoiato mortalmente. Anche il finale sembrava scritto, con la resa dei conti tra il buono e il cattivo di turno, come in molti film del genere. Tutto sommato non mi sembra una prova sufficiente anche a causa dei troppi refusi, errori di punteggiatura, frasi da scorciare, soggetti grammaticali non sempre evidenti e comprensibili.

A tua immagine e differenza
Premetto che l’escamotage della stesura a spezzoni mi piace molto in quanto si può riuscire a creare un clima del tutto particolare e calamitante. Non si discute assolutamente la capacità dell’autore di padroneggiare la lingua italiana, la costruzione della trama, l’uso dei personaggi. Trovo però una enorme differenza tra la parte in corsivo e il resto dello svolgimento, sia da un punto di vista linguistico e sia riguardo ai contenuti.
In altri termini e se mi è concessa una metafora, mi è rimasta la sensazione di aver assaggiato una torta in cui gli elementi di base (uova, farina, zucchero e latte) mal si sono amalgamati tra loro. Lo chef-autore è stato più abile a farsi apprezzare negli esercizi di stile e di alta cucina che non a creare un sapore unico, complessivo. Anche sul fatto di avere centrato il tema assegnato, mi permetto di nutrire qualche dubbio.
I complimenti, comunque, da parte mia sono d’obbligo.

Achillea e Amazzone
Una ambientazione storica molto centrata e ottimamente gestita. Mi piace il modo di scrivere dell’autore che, con la scelta di frasi dal respiro molto corto, unita a una sapiente gestione della punteggiatura, riesce a creare un ritmo incalzante, fruibile, piacevole, che incuriosisce parola dopo parola. Dare vita a uno stile riconoscibile è cosa assai più importante delle storie stesse che si vanno a scrivere e, ritengo, che questo autore ci riesca bene.
Non ho gradito moltissimo l’incipit (lento) e la parte centrale (impantanata a tratti), ma trattasi di un racconto da consigliare agli amici.
Bravo

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antico
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Re: Gruppo ANSELMI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » mercoledì 24 aprile 2019, 17:55

Un giorno alla scadenza e manca una sola classifica, quella di Claudio Bovino.

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antico
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Re: Gruppo ANSELMI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » venerdì 26 aprile 2019, 7:25

Non essendo arrivata la classifica di Claudio Bovino, procedo a leggervi e commentarvi.

Cablo69
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Re: Gruppo ANSELMI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » sabato 27 aprile 2019, 11:38

Ciao Antico, ciao a tutti. Come ho da poco scritto in un altro messaggio, purtroppo sono rientrato ieri sera da un lungo ponte e non sono riuscito a commentare e postare la classifica (prima di partire, invece, non ero riuscito ad "anticipare" anche perchè preso dagli ultimi articoli da inviare). Mi dispiace davvero, non mi resta che augurare a tutti buona continuazione.

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Re: Gruppo ANSELMI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » sabato 27 aprile 2019, 12:04

Sarà per la prossima, Claudio. Purtroppo la coincidenza con i posti poteva essere fatale per qualcuno e così è stato :(

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Re: Gruppo ANSELMI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » martedì 30 aprile 2019, 18:09

Ecco a voi la mia classifica!

1) Achillea e Amazzone, di Massimo Tivoli
Molto bello. Tema stracentrato nella redenzione di Achillea. Lettura piacevole e storia forte con un contesto che conosciamo tutti, ma che ben delinei in corso di racconto. Non vedo punti deboli evidenti, pertanto vado con il pollice su.
2) L’ultimo olocausto, di Andrea Partiti
Molto bello nel suo dipingere la stupida ossessione dell'umanità. L'uomo non si pente del sacrificio del figlio, ma si convince dell'utilità di spostare il destinatario del sacrificio stesso. Un'idea geniale e coraggiosa che meriterebbe una revisione nella sua parte centrale che, allo stato. Attuale, mi sembra un pelo troppo incasinata sul perché il protagonista sia arrivato a questo "ultimo" sacrificio. Sì, ci sono dei richiami extradiegetici, ma li vedrei meglio esplicitati. Per me un applauso e un pollice quasi su.
3) La redenzione è solo a una goccia di sangue da qui, di Laura Cazzari
Racconto molto buono. Bella l'idea, ottimo il finale con l'aberrazione dell'assoluzione che si ritorce contro la Chiesa stessa. Non un pollice su perché penso che una maggiore semina, ben celata, avrebbe potuto contribuire a ricreare maggiormente il contesto del protagonista, con i suoi sensi di colpa e la rabbia, per sfociare meglio nella rivelazione finale. In ogni caso, per me un pollice quasi su.
4) Madri, di Fabio Aloisio
Un racconto incompleto. Come anche tu spieghi, nel farlo stare nel limite dei caratteri e considerato il poco tempo non hai potuto ottimizzarlo e infatti il risultato finale è un mix tra una storia davvero ben raccontata e la quasi totale mancanza di contestualizzazione che avrebbe aiutato il lettore fornendo delle chiavi di lettura. Un pollice tendente verso l'alto, questo è sicuro, ma questo racconto aspira a ben altre vette.
5) A tua immagine e differenza, di Alberto Tivoli
La mia impressione è che alle spalle di questo racconto ci sia tutto un contesto su cui già stai lavorando. Molto affascinante, ricorda un po' le atmosfere di VALKYRIA CHRONICLES (ed è la seconda volta che evoco un videogioco in questo gruppo). Tutto bene, tranne per il fatto che nel breve spazio di 4000 caratteri non puoi fare rientrare tutto e pertanto la sensazione è di estrema compressione unita alla mancanza di elementi per interpretare correttamente (la relazione tra Mila e Altea appare estremamente stratificata). Concludendo: si nota estrema perizia, ma la lettura può risultare faticosa e lasciare il lettore non sazio e anzi con molte domande senza risposta. Per me un pollice tendente all'alto, ma non in modo brillante per tutto quanto sopra esposto.
6) Il sangue bilancia sempre, di Gabriele Dolzadelli
Il dubbio sull'assenza di una persona nel bagno mi era venuto, ma sottolinei troppo la sua presenza... "Entrò con irruenza nel bagno. La trovò ferma a fissarlo, con gli occhi spalancati e l'espressione sorpresa nell'averlo inaspettatamente davanti a sé. La sua figura riflessa allo specchio era l'unica cosa presente, sopra il lavabo, a mezzo busto." Ok, quel LA SUA FIGURA è riferita a lui stesso, ma è più immediato associarlo a una presuna LEI, la stessa che ha trovato ferma con gli occhi spalancati. Insomma, non è chiaro. Una seconda opzione potrebbe essere quella dell'omicidio con lei rinchiusa in bagno e lui andato in tilt al punto da avere anche nascosto le chiavi stesse. Una revisione mi sembra necessaria per un testo che merita sicuramente molto. Al momento, per me un pollice ni tendente al positivo.
7) John Marston, di Massimiliano Enrico
Hai deciso di omaggiare RED DEAD REDEMPTION? Detto questo, lo vedo come un esercizio, riuscito. Il tutto è molto lineare, anche troppo, e rimbalza dal caciarone stile Spaghetti a qualcos'altro che non è ancora Leone. E manca totalmente un guizzo che gli dia un senso oltre l'evidente. Ripeto: un ottimo esercizio che intrattiene. Pollice ni che tende più verso il positivo per me.

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