L'uomo che non ricordava più il futuro di Emiliano Maramonte

L'atto conclusivo della Sesta Era di Minuti Contati vi aspetta lunedì 20 maggio dalle 21.00 all'una con tante guest che si sono alternate nel corso delle sue dodici edizioni!
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Emiliano Maramonte
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L'uomo che non ricordava più il futuro di Emiliano Maramonte

Messaggio#1 » martedì 21 maggio 2019, 0:54

Benjamin si sveglierà e griderà: «Lasciatemi stare!»
Volti tutti uguali, attorno a lui, così belli e perfetti da incutere terrore. Strane divise bianche e lucide. Un ambiente ampio e luminoso, forse un laboratorio, colmo di apparecchiature sconosciute e invadenti.
Lo prenderanno con la forza e lo costringeranno a uscire dall’antica capsula criogenica. Maledirà il giorno in cui ha deciso di ibernarsi, eoni fa.
Lo condurranno in un altro posto (una stanza bianca con un letto e un cilindro vuoto per le necessità corporali) dove lo analizzeranno e lo nutriranno, poi lo lasceranno solo. Dopo interminabili ore, arriverà un altro sconosciuto in divisa e Benjamin chiederà: «Cosa sta succedendo?» Chiederà anche che anno sia e l’altro gli risponderà: «20 maggio 2119». Si sentirà mancare la terra sotto i piedi e piangerà, perché tutto sarà perduto. Entrerà un altro inserviente che, senza preavviso, lo afferrerà mentre il collega gli farà un’iniezione; Benjamin scalcerà e si dimenerà, ma sarà inutile.
Calerà un sipario nero sui suoi sensi. Precipiterà in un placido nulla.
*
Aprì gli occhi: la testa gli rimbombava come dopo una sonora sbornia. Sopra di lui un volto gentile. Una ragazza, molto giovane, capelli castani, occhi verdi, sorriso raggiante. «Benvenuto.» gli disse. «Mi chiamo Louise.» Si tirò a sedere sul letto. Si guardò intorno, sembrava una casa di campagna, tutta fatta di legno e olio di gomito. C’era una grande finestra. Fuori, alberi, prati e un sole radioso. «Io mi chiamo…» Un buco nero al centro della testa. Si sforzò di ricordare, e ci riuscì. «Benjamin.» Non c’era altro, solo un sottofondo informe di memoria sopita.
«Vieni con me.» Louise lo aiutò ad alzarsi e lo portò nel cortile, dove c’era una tavola imbandita, piena di leccornie dimenticate. Lui mangiò tutto con avidità, come se fosse l’ultimo pasto.
«Rifocillati» lo esortò lei. «Avremo tante cose da fare oggi.»
«Dove siamo?» le chiese, beandosi dell’ultimo boccone di un delizioso biscotto.
«Gli Anziani lo chiamano l’Eden» rispose Louise, con entusiasmo. «È il posto della felicità. Ci risvegliamo qui, abbiamo quello che desideriamo, viviamo sereni. Ci innamoriamo…»
«In che anno siamo?» domandò lui, inquieto e preoccupato.
«Anno? 2019. Perché?»
Quello non era il suo tempo. Dov’erano finite le città? E perché non ricordava niente? E cos’era quel posto assurdamente paradisiaco? Troppe domande. Gli scoppiava il cervello!
Fu sopraffatto dall’impulso di fuggire. Di capire. Aveva fame di risposte. Si lanciò verso la porta e cominciò a correre. Veloce, sempre più veloce, fino a incendiarsi i polmoni. Superò un boschetto, attraversò un ruscello, e si perse in una distesa immensa di prati verde smeraldo. In lontananza scorse una barriera - forse una catena montuosa o un complesso di edifici - ma era sfinito, dolorante, non sapeva se l’avrebbe mai raggiunta. Si lasciò cadere nell’erba e si abbandonò a un sonno ristoratore. Si risveglio col sole, la brezza che gli accarezzava il viso e lo invitava a proseguire. Si diresse alla barriera, senza fermarsi. La raggiunse prima del previsto. Era un muro massiccio, mastodontico, monolitico. Benjamin s’inginocchiò sconfitto. E adesso?
«Ragazzo…» Qualcuno lo chiamava. Si voltò a destra. C’era un buco nel terreno, alla base della barriera. Lui si avvicinò cauto, si sporse intimorito. Due occhi profondi lo fissavano. «Ragazzo, guarda qui.» Non fece in tempo a ritrarsi. Un flash accecante lo stordì.
*
Benjamin spalanca le palpebre e sobbalza. Un uomo calvo dalla barba canuta e incolta lo fissa. Dietro di lui, una folla di individui di ogni razza ed età. Hanno lo sguardo curioso e benevolo. Si trovano in una specie di grotta immensa, rischiarata da globi sfolgoranti, sospesi molto in alto. «Chi siete?» chiede spaventato.
«Umanità» risponde l’altro, enigmatico e sorridente. Poi gli porge la mano. «Ti aiuteremo a ricordare il futuro. I Sintetici ci allevano per prendersi ciò che non hanno più, ma noi gli daremo pane per i loro denti.»
Benjamin gliela stringe.



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antico
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Re: L'uomo che non ricordava più il futuro di Emiliano Maramonte

Messaggio#2 » martedì 21 maggio 2019, 0:56

Ciao Emiliano! Tutto ok con caratteri e tempo anche per te! Divertiti in questa ALL STARS EDITION!

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Piscu
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Re: L'uomo che non ricordava più il futuro di Emiliano Maramonte

Messaggio#3 » martedì 21 maggio 2019, 18:25

credo, credo di aver capito qual è la storia, a mio avviso però si confonde a causa dell'alernanza dei tempi verbali. che di per sé è un'idea fortissima e secondo me vale già di per sé diversi punti, ma se ho interpretato bene, la parte narrata al futuro non è esattamente il futuro, come nemmeno presente e passato. la seconda parte troppo lunga forse non aiuta, qualche frase in più soprattutto nell'ultima parte, che è quella da cui si trae il senso di tutto, forse avrebbe aiutato. comunque in sostanza una buona prova, la trama di per sé (se è quello che ho capito) non è particolarmente originale ma è resa in modo ingegnoso e i requisiti non rispettati.

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Emiliano Maramonte
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Re: L'uomo che non ricordava più il futuro di Emiliano Maramonte

Messaggio#4 » martedì 21 maggio 2019, 23:28

Grazie per i preziosi feedback.
Capisco tutti i vostri rilievi, che sono condivisibili.
Questo racconto soffre di un problema: l'ho scritto pensando di avere 4502 caratteri a disposizione. Non so perché. Forse ero poco lucido dopo una giornata pesante. Fattostà che il finale doveva avere almeno altre 2/3 righe in cui avrei spiegato meglio la contrapposizione umani/Sintetici. Poi all'improvviso ho rammentato che i caratteri erano 4042, e ho dovuto amputare. Il risultato è quello che è.
Ultima modifica di Emiliano Maramonte il mercoledì 22 maggio 2019, 0:27, modificato 1 volta in totale.

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Massimo Tivoli
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Re: L'uomo che non ricordava più il futuro di Emiliano Maramonte

Messaggio#5 » martedì 21 maggio 2019, 23:33

Ciao Emiliano, il tuo è un altro racconto che ho gradito sebbene io abbia dovuto rileggerlo un paio di volte perché, almeno per me, non è un racconto facile, nel senso che è probabile che la prima lettura, se il lettore ci va un po’ “rilassato”, potrebbe non bastare per coglierlo completamente. Ma, conoscendo le tue abilità, sono sicuro che tu fossi cosciente di questo. Stavolta hai voluto rischiare/sperimentare, andando meno sul sicuro rispetto ad altre volte, e per me questo è positivo a prescindere.
È inutile che mi metto a commentare la scrittura che, come sempre, è precisa e impeccabile. Come ti hanno già fatto notare l’idea alla base della storia non è originalissima ma per me questo non è un problema perché (come ancora ti hanno fatto notare) molto originale è il modo con cui hai fruito la storia. L’ideona del tuo racconto sta proprio lì, per me. Se non ho capito male, ricollocando il tutto nel normale corso temporale degli eventi, il pezzo al futuro è il passato (ecco pure perché lo aiuteranno a ricordare il “futuro”). Quello al passato è il presente fittizio, costruito dai sintetici. E quello al presente è il futuro. Il tutto ambientato chiaramente come da paletto, ovvero nel 2119. Quindi specifiche dell’Edition pienamente rispettate, e declinazione del tema affascinante nei “modi” usati per far confluire passato, presente e futuro uno sull’altro in una sorta di uroboro temporale. Racconto non facile, ma per me rimane comunque una bella prova.

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Emiliano Maramonte
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Re: L'uomo che non ricordava più il futuro di Emiliano Maramonte

Messaggio#6 » mercoledì 22 maggio 2019, 0:30

Ciao Massimo!
Grazie davvero tanto per l'accorato apprezzamento. A parte l'inconveniente che ho segnalato sopra, però è un racconto effettivamente complesso. Ho azzardato un po', col rischio di togliere qualcosa al lettore. Vedremo in generale cosa ne verrà fuori. Ora sono curioso di leggere la tua ultima fatica. Sarà sicuramente di ottimo livello.

A presto rileggerci!

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maurizio.ferrero
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Re: L'uomo che non ricordava più il futuro di Emiliano Maramonte

Messaggio#7 » mercoledì 22 maggio 2019, 8:51

Ciao Emiliano, leggerti è sempre un piacere!

Il tuo è un racconto molto complesso. Alla prima lettura sono arrivato in fondo con un grosso punto di domanda sulla testa, e me ne è servita una seconda per capire meglio la vicenda. Non sono del tutto sicuro di avere compreso la sequenza di avvenimenti, comunque.
Ti faccio un plauso per la forma: non avevo mai visto sfruttare il tempo futuro in maniera così massiccia in un racconto, e devo dire che ho trovato la cosa molto efficace. Ben fatto!
Molti punti della storia continuano a rimanere un po' oscuri e ciò la penalizza un po', ma, come puro esercizio di stile, direi che l'esperimento è perfettamente riuscito.
Scioglimi un dubbio: la parte iniziale si svolge effettivamente nel futuro rispetto a quanto descritto nei capitoli successivi, oppure è una memoria alterata in qualche modo? È la parte che mi risulta più difficile da comprendere.

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Emiliano Maramonte
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Re: L'uomo che non ricordava più il futuro di Emiliano Maramonte

Messaggio#8 » mercoledì 22 maggio 2019, 11:56

Ciao Maurizio!!
Intanto ti ringrazio davvero tanto per gli apprezzamenti. Ovviamente la stima è reciproca.
Vengo alle tue perplessità.

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[SPIEGAZIONE DEL RACCONTO - PER CHI NON LO HA ANCORA LETTO, NON PROSEGUIRE OLTRE PER NON ROVINARE L'INTERPRETAZIONE PERSONALE O UN GIUDIZIO OBIETTIVO!]



La prima parte è il futuro a partire dal nostro oggi. Infatti Benjamin viene tirato fuori da una capsula criogenica, poiché, cento anni prima, per motivi suoi che non era il caso chiarire per non allungare il brodo, si era fatto ibernare. Nel frattempo, in cento anni, l'umanità ha rinunciato alla sua umanità (scusate il gioco di parole), diventando un popolo di simulacri forse robotici (o forse no), chiamati semplicemente "i Sintetici". Costoro, dopo aver raggiunto l'apice della propria evoluzione, si sono accorti che mancava qualcosa. L'eccessiva razionalità della loro esistenza esigeva quel quid per consentire un ulteriore balzo evolutivo, e quel quid era l'elemento che aveva sempre contraddistinto la razza umana, ma che ormai era andato perduto per sempre. In realtà, la scoperta di numerose capsule criogeniche ha dato la possibilità ai Sintetici di tentare il recupero dell'elemento perduto, creando delle oasi di pace e serenità in cui allevare i criogenici, farli riprodurre, e prendere di volta in volta ciò che serve ai propri scopi. Ovviamente agli individui della "vecchia umanità" viene cancellata la memoria per evitare ribellioni o imprevisti. Nella seconda parte (quella al passato), che rappresenterebbe il (falsificato) presente (2019) di Benjamin, vediamo gli effetti della cancellazione della memoria e l'inserimento nell'Eden.
Nella terza parte capiamo che per fortuna ci sono dei "ribelli" che hanno trovato un modo per ricordare e far ricordare il futuro (in realtà il passato dei criogenici risvegliati) e organizzare una rivolta contro i Sintetici per riprendersi il mondo.
Detto così sembra contorto, ma se leggete la spiegazione di Massimo Tivoli, capirete tutto. Mi rendo conto che lo spazio era poco e tutto questo popo' di roba in 4000 e passa caratteri era impossibile inserirlo!!!!!

Grazie per l'attenzione e perdonatemi se mi sono dilungato.
A presto rileggerci!

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maurizio.ferrero
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Re: L'uomo che non ricordava più il futuro di Emiliano Maramonte

Messaggio#9 » mercoledì 22 maggio 2019, 12:20

Grazie mille per le delucidazioni, Emiliano.
Con la tua spiegazione è tutto più chiaro. Molti dei dettagli mi erano sfuggiti, uno su tutti il "salto" tra prima e seconda parte. In realtà sono consecutive, ma l'utilizzo sperimentale dei tempi verbali tende a confondere.
Sono sicuro che se avessi avuto più spazio per dilungarti, il risultato sarebbe stato decisamente migliore.
A presto!

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Luca Nesler
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Re: L'uomo che non ricordava più il futuro di Emiliano Maramonte

Messaggio#10 » mercoledì 22 maggio 2019, 15:18

Ciao Emiliano! Non devo classificarti (ha ha) ma ho letto il tuo racconto già lunedì sera e l'ho riletto ora (prima di leggere le spiegazioni). Con una seconda lettura più rilassata si capisce tutto. Un bel racconto alla Black mirror, scritto bene, con un lessico curato. Nonostante sia narrato anche con una certa rapidità, non manca nulla. Complimenti, molto bravo!

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erika.adale
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Re: L'uomo che non ricordava più il futuro di Emiliano Maramonte

Messaggio#11 » giovedì 23 maggio 2019, 8:09

Ciao Emiliano,
alla prima lettura non ho capito nulla, alla seconda ho iniziato a percepire qualcosa. Poi ho guardato le tue delucidazioni e...ok, ci sta tutto in un bel romanzo Urania, ma in un racconto breve la compressione dei concetti diventa eccessiva e la comprensione ostica. Sempre che tu non trasformi il tutto in uno spiegone "tell" ma, vedendo come scrivi (bene), dubito che tu lo voglia. Mi piace soprattutto l'uso del futuro nella prima parte, non è un vuoto virtuosismo ma conferisce alla narrazione una sfumatura di inevitabilità che si scontra poi con gli eventi della vicenda. Ok, un po' Matrix, ma ormai lo considero un classico da cui si può prendere spunto.

simonettaolivo
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Re: L'uomo che non ricordava più il futuro di Emiliano Maramonte

Messaggio#12 » venerdì 24 maggio 2019, 11:02

Complimenti Emiliano. Del tuo racconto, oltre la trama, ho apprezzato moltissimo la scelta nell'uso dei verbi nelle tre scene (il futuro, il passato remoto, poi il presente, fra l'altro "mescolati" rispetto al l'ambientazione temporale.). Altra "chicca" sullo stesso tema è il bellissimo "ricordare il futuro“."
Un'unica nota di carattere formale: a volte trovo un eccesso di aggettivi (es. Vedi all'inizio - strane, bianche, lucide, ampio, luminoso, sconosciute, invadenti in poche righe).
In bocca al lupo!

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Emiliano Maramonte
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Re: L'uomo che non ricordava più il futuro di Emiliano Maramonte

Messaggio#13 » sabato 25 maggio 2019, 11:36

Grazie, Simonetta!
Sono contento ti sia piaciuto il racconto. Farò più attenzione ai troppi aggettivi. A volte ci si fa prendere la mano per fare bella figura col lettore. :-)

A presto!

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Il Calmo
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Re: L'uomo che non ricordava più il futuro di Emiliano Maramonte

Messaggio#14 » lunedì 27 maggio 2019, 14:02

) L’uomo che non ricordava più il futuro

Difficile dare un “giudizio” su questo racconto.
È ben scritto e centra il tema e questo è positivo. Altra nota di merito secondo me sono le immagini che evochi, molto da film diciamo così ed è un’altra cosa che apprezzo.
Quello che però mi ha fatto rimanere interdetto è il senso che c’è dietro.
Non sono riuscito bene a cogliere il significato, rimane molto criptico.
Sembra una specie di loop, probabilmente lo è, non lo so però rimango perplesso e non posso dire che mi abbia suscitato particolare empatia con il protagonista.
Vedrò come inserirlo nella classifica.
Grazie comunque della piacevole lettura.

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Emiliano Maramonte
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Re: L'uomo che non ricordava più il futuro di Emiliano Maramonte

Messaggio#15 » lunedì 27 maggio 2019, 15:37

Grazie, Andrea, per il feedback!
Capisco perfettamente quello che dici. In effetti, per come è strutturato il racconto, può non essere afferrato subito nella sua interezza. Non voglio ripetermi, ma il racconto è monco di 2/3 righe, a causa di un mio momento di scarsa lucidità che mi ha portato a credere di avere a disposizione 4502 caratteri invece di 4042. Ho dovuto sfoltire ed è venuto fuori quello che hai letto. Ho provato a rimediare, ma lo spazio era finito.
Comunque grazie ancora e in bocca al lupo!

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Rionero
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Re: L'uomo che non ricordava più il futuro di Emiliano Maramonte

Messaggio#16 » martedì 28 maggio 2019, 14:48

Ciao Emiliano,

complimenti per l'idea di utilizzare i tempi verbali in questo modo, davvero notevole e originale...una curiosità, ti sei ispirato a qualcosa?
Soprattutto questa nota di stile rende il racconto interessantissimo e ti spinge a cercare di seguirlo al massimo della concentrazione...la storia però mi sembra si perda, o meglio dalle tue spiegazioni torna tutto, ma nonostante diverse letture rimane oscuro, forse colpa dello quilibrio delle parti che ci hai spiegato perfettamete essere frutto di un problema tecnico di calcolo del numero di parole...peccato!

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Emiliano Maramonte
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Re: L'uomo che non ricordava più il futuro di Emiliano Maramonte

Messaggio#17 » martedì 28 maggio 2019, 16:24

Grazie Claudio, per gli apprezzamenti.
Rispondo alla tua domanda: no, non mi sono ispirato a nessuno. Intuizione del momento.

In bocca al lupo!

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antico
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Re: L'uomo che non ricordava più il futuro di Emiliano Maramonte

Messaggio#18 » martedì 4 giugno 2019, 15:35

Racconto di difficile valutazione. Tema e paletto sono rispettati, su questo non ho dubbi. Molto bella anche l'idea di rappresentare il tema attraverso i tre tempi verbali, molto stiloso. Sulla trama, non ho avuto problemi alla seconda lettura e senza spiegazione. C'è un grosso buco nero ed è rappresentato da tutti questi individui che si sono fatti ibernare. Sono troppi per non affrontare la problematica e non dico andasse spiegato, ma perlomeno andava seminato qualcosa. In generale, si sente anche la mancanza di qualcosa di più sul contesto in generale, che rimane freddo e distante e l'idea di fare rifugiare gli umani sottoterra mi sembra un po' debole soprattutto in riferimento ai loro opponent, che proprio scemi non mi sembrano. Lodevole, infine, l'idea di chiamare il protagonista Benjamin con un chiaro omaggio a Button e al suo viaggio all'indietro. In conclusione... Un pollice tendente verso l'alto, anche se non in modo brillante.

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