COMMENTI E CLASSIFICA DI ANGELO FRASCELLA1. Scatole cinesi Bello. Un’idea semplice e ben realizzata: verità sulla vita messe in forma narrativa, senza risultare stucchevoli o moraleggianti, il concetto di ieri oggi e domani declinato, da una parte, sulla sequenza di tre giorni e, dall’altra, su tre età, in un significativo parallelismo.
Se proprio vogliamo trovare il pelo nell’uovo: il fatto che chiami il cimitero “Burning House” e che questo debba essere raggiunto addirittura con un airbus fanno pensare a delle modalità di sepoltura futuristiche (sono sepolti su un’isola lontana? Su un satellite artificiale? Magari per allontanare l’idea della morte, tenendola lontana dagli occhi?). Tutto ciò però non ha poi un seguito nella storia. E allora perché non farli arrivare sul posto con un mezzo più “normale”, per brevi percorrenze, e non usare un nome italiano?
2. Il prossimoRacconto molto carino. È vero che se parli di tre leggi della robotica, e lo fai per bene, con me vinci facile; ma, astraendo dai miei gusti, l’idea che i robot, in quanto dotati di coscienza, siano soggetti a giudizio divino è molto buona e il tono leggero del racconto la sostiene bene. Forse avrei evitato Lucifero in vacanza, che fa pensare troppo al Lucifer della serie televisiva.
Il difetto principale del racconto è che il tema è appena sfiorato (la confusione sulla scrivania del buon vecchio Creatore, mi sembra un po’ una scusa per rimanere nei paletti). Ma, visto che siamo in finale, e quindi vuol dire che chi lo ha giudicato prima di me, non lo ha ritenuto evidentemente così fuori tema, non lo penalizzerò per questo.
3. I bambini di domaniL’idea della malattia che porta via gli adulti, lasciando i bambini padroni del mondo, ormai è piuttosto usata (da Anna di Ammaniti a serie televisive come Between e The Society).
A parte questa osservazione, il racconto funziona bene: mi è piaciuto l’uso dei nomi legati al Web che designa i diversi personaggi in base alle loro abilità, l’idea del cinema come testimonianza, lo stupore di fronte alle immagini e il rapporto fra i diversi personaggi.
Soprattutto mi è piaciuto il fatto che, nonostante la bruttezza della situazione, l’atmosfera del racconto non sia di tristezza, né di rassegnazione, ma leggera e positiva, come testimonia la frase sulla vita di TreCani.
4. LiveL’idea non è male, ma mi sembra che manchino alcuni dettagli per renderla ben comprensibile. Questo, insieme all’uso di hashtag e neologismi, rende necessarie un po’ di riletture (Seppure in un racconto così breve, è un ostacolo relativo).
Nell'insieme però mi è piaciuto l’approccio di ripercorrere la storia tramite la vita e i tag del protagonista. Magari con una manciata di caratteri in più, il racconto potrebbe raggiungere le sue potenzialità
5. L’uomo che non ricordava più il futuroRacconto complesso (per non dire complicato) che richiede di essere riletto più volte (e anche a questo punto lascia parecchi dubbi al lettore). L’impressione è che tu abbia voluto comprimere un’idea che aveva bisogno di spazio, nella manciata di caratteri a disposizione.
L’approccio stilistico è efficace: la scelta dei tre tempi verbali, non corrispondenti al tempo reale, non l’ho mai visto usare ed è una bella trovata.
6. Numero ventitréLettura piacevole con sorpresa finale. Ci sono alcune cose che però non tornano: la prima è il comportamento di Riccardo. Perché mai decide di rapire la bambina e riportarla nel labirinto? È un comportamento illogico per un padre e non giustificato nel racconto: soprattutto dopo che lui ha capito che c’è qualcosa che non va. Anche il comportamento delle guardie all’uscita non mi è chiaro. Se sanno che questa Alice è la 23ima, e quindi che c’è un loop temporale, sapranno anche che Riccardo è il padre e non un pericoloso rapitore. Perché invece di un gruppo di scienziati che studiano il fenomeno, ci sono dei soldati? E perché non ci sono 23 versioni di Riccardo?
Insomma a una seconda lettura, il racconto sembra un po’ fine a se stesso, un gioco per sorprendere il lettore, senza che dietro quella sorpresa siano nascosti altri significati. L’idea è buona, però, e ti suggerisco di lavorarci per migliorarlo.
7. La fine dei giochiL’idea della coppia che per ravvivare il suo rapporto si perde in una serie di giochi sempre più pericolosi, coronato da un finale inaspettato, è buona ma mi sembra perdersi nell’uso eccessivo di analessi e prolessi che pare più dettato dal rispetto del tema che da un’esigenza narrativa. Così, un racconto, di per sé interessante, sulla “Noia” finisce col diventare un po' confuso e con l'essere penalizzato dal rispetto del tema. Mi piacerebbe rileggerlo in una versione meno vincolata da questi paletti.
8. Il cerchio della vitaRacconto semplice e lineare che sembra quasi una fiaba. Forse, da questa sua “identità” deriva l’uso di un PdV onnisciente old style (seppure personalmente credo che il racconto avrebbe guadagnato potenza con un punto di vista “immersivo”: per esempio se avessimo vissuto la scena dall'interno di colei che si sta trasformando in pianta.)
Il difetto maggiore è il messaggio un po’ invadente e in primo piano (al di là che uno possa essere o meno d’accordo). Mi sarebbe piaciuto che fosse un po’ più sfumato e nascosto.
9. Il futuro è passatoIl racconto risente di alcune imperfezioni tecniche: un punto di vista ballerino che parte col barbone, passa al ragazzino poi torna al barbone e diversi infodump (“La droga funzionava come un sogno: all'inizio vedevi tutto nero, poi poco per volta prendeva forma”, per es). Anche l’uso di barbone come titolo (il barbone Samuel, che sembra il ragionier Fantozzi, l’avvocato Agnelli) sa molto di Infodump, laddove, invece, per esempio, in modo corretto usi il mezzo narrativo per farci sapere che i leoni sono estinti e caratterizzare meglio il momento in cui si svolge.
L’idea della pillola per vedere il passato e dell’altra per il futuro non mi ha entusiasmato: messa così senza spiegazioni mi sembra una trovata un po’ semplicistica, ma, forse, in un racconto così breve non si può fare molto di più.
Per quello che riguarda i punti a favore, l’ambientazione nello zoo vuoto è efficace, le dinamiche fra il barbone e il ragazzino funzionano bene e il racconto incuriosisce e porta il lettore ad andare avanti. In sintesi, più che altro servirebbe una revisione per sgrossarlo e portarlo a compimento.
IL PUNTO DOPO SEI CLASSIFICHE (6 di 8):1) Live 21
2) Il cerchio della vita 22
3) Numero Ventitré 23
4) I bambini di domani 24
5) Scatole cinesi 25
6) L'uomo che non ricordava più il futuro 32
7) Il prossimo 36
8) La fine dei giochi 40
9) Il futuro è passato 47
Incredibile svolta nella classifica generale! Premetto che sto pubblicando le classifiche in base alla consegna da parte delle guest, non c'è nulla di artificiale e ricercato! Dopo una prima parte di finale a tratti anche dominata, IL CERCHIO DELLA VITA perde la leadership vedendosi superato da LIVE. E ci sono ben cinque racconti in cinque punti! Tiene bene NUMERO VENTITRE', resiste I BAMBINI DI DOMANI, recupera alla grande SCATOLE CINESI! A due classifiche dalla fine saranno questi cinque racconti a contendersi la vittoria finale! Alle loro spalle contiene il distacco L'UOMO CHE NON RICORDAVA IL FUTURO mentre IL PROSSIMO sembra avvantaggiarsi nella lotta per il settimo posto rispetto a LA FINE DEI GIOCHI e a IL FUTURO E' PASSATO. A domani per la classifica del Campione d'Era uscente: Raffaele Marra!