Gruppo CINQUECENTO: Lista racconti e classifiche

Data: 17 giugno 2019

Guest star: COLLETTIVO ITALIANO FANTASCIENZA (Simonetta Olivo, Linda De Santi, Fabio Aloisio, Emiliano Maramonte, Lorenzo Davia, Damiano Lotto, Piero Schiavo Campo, Alessandro Napolitano, Dario Giardi)

Prima special dell'estate 2019 di Minuti Contati! La fase di scrittura e commenti avverrà come di consueto, grande spettacolo nella finale con scontri diretti tra i racconti finalisti con copertura giornaliera e commenti stile telecronaca!
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antico
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Gruppo CINQUECENTO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 18 giugno 2019, 1:52

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BENVENUTI ALLA SPECIAL CIF EDITION, LA 129° ALL TIME!

Questo è il gruppo CINQUECENTO della SPECIAL CIF EDITION con Simonetta Olivo, Linda De Santi, Fabio Aloisio, Emiliano Maramonte, Lorenzo Davia, Damiano Lotto, Piero Schiavo Campo, Alessandro Napolitano, Dario Giardi nelle vesti di Guest Star.

Gli autori del gruppo CINQUECENTO dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo LAMBRUSCO.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo LAMBRUSCO.


Questo è un gruppo da NOVE racconti e saranno i primi QUATTRO ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati dalla guest star. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approsimandolo all'occorrenza per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro già in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via) mentre coloro che ancora non hanno punti rank All Time sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo CINQUECENTO:

Solo uno, di Eugene Fitzherbert, ore 00.29, 3952 caratteri
Mezzanotte, di Massimo Tivoli, ore 00.45, 4048 caratteri
Al, di Claudio Tamburrino, ore 00.25, 2591 caratteri
Babbala, Paladino e la Vecchia Sam, di Agostino Langellotti, ore 00.55, 4020 caratteri
SanGiorgio contro i pirati, di Lord Max, ore 00.07, 3999 caratteri
L’abbandono, di Gabriele Dolzadelli, ore 22.27, 3956 caratteri
Il signor Rol, di Antonio Pilato, ore 23.30, 2623 caratteri
La virtù del viver femminile, di Alberto Tivoli, ore 00.29, 4009 caratteri
Marrakech Express, di Isabella Valerio, ore 00.59, 3884 caratteri

Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 27 GIUGNO per commentare i racconti del gruppo LAMBRUSCO. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 28 GIUGNO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i DIECI racconti del gruppo LAMBRUSCO e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete DICIOTTO (escluso il vostro) a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo LAMBRUSCO.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA SPECIAL CIF EDITION A TUTTI!



alexandra.fischer
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Re: Gruppo CINQUECENTO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » martedì 18 giugno 2019, 20:19

Buonasera ecco i miei commenti e relativa classifica:

SOLO UNO di Eugene Fitzherbert Tema centrato in modo criptico (il protagonista è Dino Buzzati). Lo stile della narrazione è un omaggio a lui: nel quotidiano ordinato arriva inaspettato l’Abusivo (con tanto di rimando kafkiano, vedi il rimando al Processo) dando un tono allucinatorio alla storia (insieme alle foto mostrificate della moglie e del figlio di Dino e anche alla scena del coltello nell’addome di Dino) che si risolve poi nel finale (K è il cancro in stato avanzato). Per me, è una buona prova.
Attenzione:
Su per la scale (per le scale)
Toglierei: ascolta le mie parole.


MEZZANOTTE di Massimo Tivoli Tema centrato con gli spaghetti alla Gennaro. Il tuo racconto mostra un mondo legato alla criminalità (la compagna del protagonista si prostituiva per conto di un boss, e, rimane incinta di questi. Di qui l’offerta di lavoro come killer al protagonista). L’arrivo inaspettato è quello di una donna in stato interessante (la vittima designata del protagonista, il quale, a sorpresa si ferma). Efficace l’uso del dialetto partenopeo e anche della scansione temporale dei gesti del sicario mancato.

AL di Claudio Tamburrino Tema centrato in modo netto con il riferimento al cognome Alfieri. L’ambientazione rurale della storia rimanda al nord Italia. Con pochi tratti hai delineato la vita di due fratelli agricoltori orfani di madre e con un pesante segreto familiare da difendere (il peccato di lei con il fornaio, da cui è nata questa massa in espansione da tenere nascosta, il lievito madre). E la cosa minaccia di andare per le lunghe, coinvolgendo intere generazioni. Mi è piaciuto l’arrivo inaspettato del tizio con la sorella maggiore.
BABBALA, PALADINO, E LA VECCHIA SAM di Agostino Langellotti. Tema centrato con il Paladino.La storia si legge bene. Ha parecchi elementi horror (vedi la descrizione della Vecchia Sam). Ma tu ne descrivi un altro: quello dell’Età Adulta, con ben altri babau, per i quali non ci sono eroi che vengono a salvarti. Invece, dalla Vecchia Sam ci si può salvare con il Paladino e Babbala (un aiutante scimmiesco). Mi è piaciuto come li hai caratterizzati, decisi a non farsi dimenticare dal Nostro (che però rammentava qualcosa della Vecchia Sam guardando film horror) forse perché amici di vecchia data, oppure perché il Dimenticatoio è un posto terrificante. Fantasie d’infanzia: a volte arrivano inaspettate.

SAN GIORGIO CONTRO I PIRATI di Lord Max Tema centrato con: rigattiere Gennaro Esposito e gli elettrodomestici San Giorgio. Lo stile è graffiante e il genere di SF lo tratti con grande bravura. Spassoso il capitano pirata che decide di cambiare nome e passa da una fregatura all’altra a causa della difficile collocazione del bottino. E il suo arrivo è inaspettato dal rigattiere.

Attenzione a:
come vanno i commerci con le colonie esterne dice con tono ironico e facendo l’occhiolino.
Qui scriverei: come vanno i commerci con le colonie esterne? Si informa con tono ironico e facendo l’occhiolino.
Continuerei a definire Esposito rigattiere e non mercante, per non confondere il lettore.

L’ABBANDONO di Gabriele Dolzadelli.Tema centrato con Perdere l’amore di Massimo Ranieri. La storia è il classico chi la fa l’aspetti. L’arrivo inaspettato è quello dei tre alieni lungo l’autostrada. La coppia umana intenzionata a disfarsi del cane perché di troppo nella casa nuova, vive, con cane a seguito, la stessa esperienza su un pianeta inospitale dove sono stati scaricati dagli alieni che forse li hanno trovati inadatti per casa loro. L’ho trovata molto ben scritta e meriterebbe di comparire all’interno della pubblicità estiva contro l’abbandono dei cani.

IL SIGNOR ROL di The Ocean Master Tema centrato: Torino, l’Accademia Albertina di Belle Arti e Gustavo Rol. La storia è affascinante, perché lo mostri redivivo mentre passeggia presso il Lingotto sotto gli occhi del tuo protagonista, che ha letto di lui e dei suoi grandi poteri di sensitivo. E anche della sua morte, avvenuta nel 1994, mentre l’arrivo inaspettato di Rol avviene nel 2019. Unico punto debole: il protagonista fugge, ma non c’è stato alcun rapporto fra lui e Rol. Io ce lo avrei messo. Di buono, ecco, hai l’idea per un romanzo molto interessante.

LA VIRTU’ DEL VIVER FEMMINILE di Alberto Tivoli Tema centrato: Venezia e l’Italia sul punto di diventare tale (siamo agli albori dell’Unità). La ricostruzione storica è interessante, e anche i personaggi (Virginia Cairoli di Forino: sotto le mentite spoglie della sua serva, che ha assunto l’identità fittizia di lei per avvicinare il medico ebreo Namias esperto di terapie elettriche). Anche la proposta di lei al medico di far parte dello spionaggio rende la storia avvincente. Per il medico, quella paziente è stata un arrivo inaspettato.


MARRAKECH EXPRESS di Isabella Valerio Tema centrato. I riferimenti a Salvatores (a partire dal titolo del racconto), a Balotelli e a Dante ci sono tutti, sandalo Gucci letale compreso. L’arrivo inaspettato è quello di Ahmed, gestore di un’Oasi dove ospita i turisti, ma anche girovago e possessore di un boa. La storia è scritta bene, si regge sui riferimenti all’attualità (vedi la paura degli attentati, e la resa dell’Italia come un luogo esotico attraverso la parlata di Ahmed e anche con la Divina Commedia in arabo). Mi dispiace per la vacanza rovinata e anche per il serpente.

La mia classifica (sofferta, siete tutti scrittori bravissimi) è:

BABBALA, PALADINO, E LA VECCHIA SAM di Agostino Langellotti.

MARRAKECH EXPRESS di Isabella Valerio

IL SIGNOR ROL di The Ocean Master

L’ABBANDONO di Gabriele Dolzadelli

SOLO UNO di Eugene Fitzherbert

SAN GIORGIO CONTRO I PIRATI di Lord Max

AL di Claudio Tamburrino

MEZZANOTTE di Massimo Tivoli

LA VIRTU’ DEL VIVER FEMMINILE di Alberto Tivoli

Mario Mardirossian
Messaggi: 24

Re: Gruppo CINQUECENTO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » martedì 18 giugno 2019, 22:33

Buonasera a tutti,

ecco la mia classifica, e le mie scuse nel caso avessi mal interpretato qualcosa dei racconti. Grazie per i vostri racconti.

Solo uno
Babbala, Paladino e la Vecchia Sam
La virtù del viver femminile
Marrakech express
San giorgio contro i pirati
L’abbandono
Il signor rol
Mezzanotte
Al


Solo uno
Caro Eugene,
Complimenti per il tuo racconto. A mio avviso trasmette bene il senso di angoscia e dell' onirico. Il tema poi della malattia che si ripercuote su tutti pur uccidendone uno, sarà forse già visto, ma lo trovo purtroppo sempre attuale. Insomma, è così che va la vita, e non penso possa mai diventare davvero banale. ALcune citazioni purtroppo non le avevo colte per mia ignoranza, ma sono contento che altri lettori le abbiano apprezzate e me le abbiano messe in evidenza.
a risentirci

Babbala...
Ho letto volentieri il tuo racconto, che credo tocchi le corde un po’di tutti, in quanto tutti prima o poi abbiamo avuto nostalgia dell’infanzia e di quando le cose erano tutte più semplici. Credo per io limite in lettura non ho colto il paletto, ma immagino che uno dei 3 personaggi sia noto anche per altro. Mi ha fatto simpatia il finale con l’abbraccio anche con il mostro.
A risentirci

La virtù...
Ciao alberto,
Mi sono piaciuti il tuo racconto e l’ambientazione nel periodo storico del risorgimento. Bella anche l’atmosfera in cui medicina e scienza muovevano i primi passi in certi campi in maniera che oggi a volte spaventa a volte sfa sorridere, ma è sempre interessante. Il medico immagino esser il paletto. Non lo conoscevo. Comunque anche il solo il riferimentoal risorgimento a mio avviso sarebbe bastato. Immagino che lo svelare di colpo lo scambio tra serva e padrona sia voluto e ad effetto, ma pr un attimo sono rimasto disorientato, sebbene ci si ritrovi subito.
A risentirci

Marakech express:
Ciao Isabella,
Bella la scelta del deserto del marocco, è un’ambientazione che mi piace. Mi piace anche il pensiero della ragazza intercalato al racconto. Ci sono svariati paletti ben riconosibili. Mia suggestione o ci sono vari richiami biblici tra nomi ed azioni? Unica cosa, non mi aspettavo he la ragazza uccidesse il serpente, per come era messsa la storia forse mi è sembrato un pochino eccessivo. Letto voletieri.
A risentirci

San giorgio contro..
Ciao LordMax,
Un bel raccontino con astronavi pirata ci sta sempre. ;) Salvo il richiamo a San Giorgio, purtroppo non avevo capito in lettura il nesso tra paletto ed elettrodomstici.
Mi piace il concetto dell’Egemonia religiosa. Quella della teocrazia è un’ambientazione che mi paice molto.
Quanto mai vera l’ultima frase sullo sfruttamento degli ignoranti.
A risentirci

L'abbandono
Ciao Gabriele,
Complimenti per la scelta del tema, cui tutti dovrebbero prestare attenzione. E direi che il contrappasso per i protagonisti è meritato. Mi piace l’inframmezzo della canzone nel testo, che per altro è un paletto molto chiaro. Magari mi sarei aspettato che il cane ritornasse un pochino in scena durante il rapimento o l’abbandono, ma questo è solo il mio pensiero.
A risentirci

Il signor Rol
Ciao Ocean Master,
Purtroppo non conoscevo al figura dl sgnor Rol,che dal racconto ho inteso essere il paletto. Cmunque il racconto rende bene i senso di inquietudine davanti alla consapevolezza di aver assistito ad un fnomeno paranormale. Non è a mio avviso chiarissimo perchè il rpotagonista lasci Tornino, anche se immagino che non voglia più vivere in una città in cui i morti passeggino intorno al Lingotto. ;)

Mezzanotte
Ciao Massimo,
ti confesso di aver fatto un pochino di fatica a seguire il tuo racconto, vuoi per i diversi contesti, vuoi forse per lo stile con molti dialoghi e non tante descrizioni a circostanziare i fatti. E’ uno stile interessante con cui magari io dovrei prendere più dimestichezza.
Mi è piaciuta la parte finale con il conto alla rovescia, sembra di sentire lo scorrere del tempo.
forse per mia poca attenzione in fase di lettura trovato il riferimento alla cultura italiana salvo l’utilizzo del dialetto napoletano.
A risentirci

Al
Ciao Claudio,
Interessante il tuo racconto. Inaspettato il fatto che si trattasse di un lievito madre. Mi stavi portando ad immaginare chissà cosa, e poi mi hai spiazzato in modo divertente. Personalmente avevo pensato anche io he il paletto fosse alfieri, per poi fare difficoltà a trovare un collegamento. Alla fine poi ho capito he forse il paletto poteva essere un altro. Nel finale si sono giocate tante cose. ;)
Ultima modifica di Mario Mardirossian il mercoledì 26 giugno 2019, 16:40, modificato 1 volta in totale.

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Laura Cazzari
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Re: Gruppo CINQUECENTO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » giovedì 20 giugno 2019, 8:14

Come sempre la parte della classifica è il momento più difficile e che mi crea più ansia perchè ci sono molti aspetti da valutare.
Voglio comunque fare i complimenti a tutti perchè sono uscite fuori molte idee diverse tra loro e non era facile.

Ecco la mia classifica

1. Solo Uno di Eugene Fitzherbert
2. Il signor Rol, di Antonio Pilato
3. Mezzanotte di Massimo Tivoli
4. Babbala, Paladino e la Vecchia Sam, di Agostino Langellotti
5. Al, di Claudio Tamburrino
6. L’abbandono, di Gabriele Dolzadelli
7. La virtù del viver femminile, di Alberto Tivoli
8.Marrakech Express, di Isabella Valerio
9. SanGiorgio contro i pirati, di Lord Max

I commenti

Solo Uno di Eugene Fitzherbert
Ciao Eugene, che dire appena ho letto MiracleBlade mi sono immaginata lo chef Tony. Tuttavia, non so, mia ignoranza se sono un prodotto italiano. Quindi su questo punto non posso esprimermi. L’attinenza del tema devo dire che c’è con l’arrivo inaspettato della malattia. L’idea l’ho trovata davvero originale. Lo svolgimento della trama, invece, non mi ha conquistata del tutto. Il racconto l’ho trovato un po’ confusionario e alcuni punti ho dovuto rileggerli un paio di volte per capire meglio la scena. Capisco e condivido la scelta stilistica, ma avrei cambiato qualcosina nell’esposizione. Comunque, un buon lavoro.

Mezzanotte di Massimo Tivoli
Ciao Massimo è un piacere rileggerti. Per quanto riguarda l’elemento italiano da aggiungere direi che con la Fiat Panda hai centrato la richiesta. Anche il tema “arrivo inaspettato” direi che l’hai rispettato sia con l’arrivo di Rosa sia con l’arrivo del bimbo non previsto. Mi piace la trama del racconto che hai ideato, ma ho qualche perplessità sullo svolgimento. Il primo punto riguarda il finale, è come se ci fosse lo stesso finale scritto in due modi diversi: la parte che scandisce il tempo e le ultime due righe prima di quella parte. Forse avrei messo solo uno dei due. Per quanto riguarda la storia non mi sono molto chiari alcuni punti: Rosa e il protagonista sono fratelli? Il primo figlio, già nato, è loro e quello che aspetta Rosa è il figlio del don? Sinceramente quella parte l’ho trovata un po’ confusa, come anche i salti temporali.

Al, di Claudio Tamburrino
Ciao Claudio, il finale del tuo racconto mi ha fatto davvero ridere. Mi sono immaginata due vecchini alle prese con il “rifresco” del lievito madre, come se stessero cambiando un pannolino. Il riferimento ad Al bano direi che soddisfa la richiesta dei giudici. Molto originale l’interpretazione dell’arrivo inaspettato. A posteriori forse alcuni punti del racconto risultano un tantino eccessivi (li chiamerà bastardi…). Comunque mi piace la caratterizzazione dei due vecchietti. Buona prova.

Babbala, Paladino e la Vecchia Sam, di Agostino Langellotti,
Ciao Agostino. Ammetto la mia ignoranza riguardo il Babbala, se non avessi spiegato nei commenti non avrei colto il riferimento al paletto. Il tema mi sembra rispettato, con l’apparizione delle fantasie infantili, e l’idea alla base della tua storia è carina con una bella morale che fa riflettere. Tuttavia, la scrittura non mi convince: occhio ai refusi, alcuni tempi verbali non coincidono con la declinazione del soggetto, mancano anche delle virgole che avrebbero aiutato la scrittura. Quindi bella l’idea, ma occorre lavorare un po’ sullo stile.

SanGiorgio contro i pirati, di Lord Max
Ciao Max. Sebbene non conosca gli elettrodomestici che citi nel racconto, direi che il paletto è rispettato. Come tema immagino che l’arrivo improvviso sia rappresentato dall’arrembaggio dei pirati. Ho apprezzato il riferimento all’isola del tesoro con il capitano Flint e mi è piaciuta la morale finale. Il racconto però è troppo piatto e lineare, forse la scena dell’arrembaggio poteva essere resa un po’ più emozionante.

L’abbandono, di Gabriele Dolzadelli,
Ciao Gabriele, come chi mi ha preceduto nei commenti, ti faccio i complimenti per il tema che hai scelto, molto attuale e sentito. Il paletto è stato rispettato ampiamente e l’arrivo inaspettato degli alieni si allinea alla consegna. Trovo anch’io un po’ frammentata la storia e avrei preferito che fosse più chiaro il fatto che gli alieni si fossero stancati di loro come loro del cane. Sarebbe bastata qualche riga in più.

Il signor Rol, di Antonio Pilato
Ciao Antonio. Cavoli sono anche io di Torino, ma non conoscevo il signor Rol, mi dovrò documentare. Quindi direi che il sensitivo rappresenta sia il paletto sia il tema. Tuttavia, essendo il racconto volutamente impostato in forma saggistica non ha acceso il mio interesse. Secondo me cambiando qualcosina poteva essere una bella storia del mistero. Anche io non ho compreso bene perché il protagonista dopo la scoperta decida di lasciare Torino.

La virtù del viver femminile, di Alberto Tivoli
Ciao Alberto, complimenti per la storia che in poche righe sei riuscito a tirar fuori. Non era facile parlare di un periodo storico e di un personaggio realmente esistito in 4000 caratteri. Il paletto sicuramente è rispettato. Il collegamento con il tema invece l’ho trovato un po’ più flebile. Ho trovato anch’io alcune parti un po’ pesanti per un racconto. Comunque il titolo mi ha intrigato un sacco.

Marrakech Express, di Isabella Valerio
Ciao Isabella. Ammetto di non aver subito colto i riferimenti biblici, ma dopo aver letto gli altri commenti ho apprezzato di più la storia. Il paletto è sicuramente rispettato, per quanto riguarda il tema l’incontro con Ahmed è l’arrivo inaspettato? Concordo sulla difficoltà di capire, a volte nel racconto, di chi sia il punto di vista e sulla forzatura dell’introduzione della divina commedia. Lo stile comunque è scorrevole e l’ambientazione l’ho molto apprezzata. A rileggerci.
Laura Cazzari

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Luca Nesler
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Re: Gruppo CINQUECENTO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » venerdì 21 giugno 2019, 15:51

Ciao a tutti e bravi! Il tema l'ho trovato particolarmente difficile questa volta. Come sempre, bravi tutti! Ecco i commenti:

Marrakech Express
Ciao Isabella. Ho apprezzato i dialoghi e l'atmosfera scanzonata della prima parte, anche se penso che lo scambio iniziale sia troppo lungo prima dell'introduzione dei personaggi: ho fatto fatica a capire chi diceva cosa e se a lamentarsi fosse l'uomo o la donna. Il resto della vicenda è un po' piatto, fino al delitto notturno che però arriva un po'forzato come ti hanno già detto. E, se posso essere perfettamente d'accordo con la tua interpretazione della morale finale, trovo comunque che l'introduzione della Divina Commedia sia un po' troppo forzata. Trovo comunque che tu abbia uno stile fresco e divertente e un tocco ironico piacevole. Sono curioso di leggere i tuoi prossimi racconti!
Alla prossima!

San Giorgio contro i pirati
Ciao lord Max. Hai trovato un modo originale e ironico per usare il paletto. Dei stato coraggioso a raccontare un episodio a puntate in stile Firefly in 4k caratteri. Ho apprezzato il racconto in generale, ma non molto la scrittura tanto piatta. Non capisco se era un esperimento o proprio perché lo spazio era super condensato, ma so che solitamente si più padrone delle scene. Personalmente credo che il genere che affronti e lo stile che utilizzi si adattino a racconti più lunghi. Infatti spero di leggere qualcosa di tuo nel prossimo "la sfida a..."
Alla prossima!

La virtù del viver femminile
Ciao Alberto, riconosco che hai un tocco davvero personale è profondo. La tua prosa è molto bella ma temo che i limiti di MC abbiano tarpato anche le tue ali. Penso che tu abbia una grande capacità di immedesimazione coi tuoi personaggi e questo li rende molto vividi e credibili. Purtroppo però ci sono due passaggi in cui mi sono completamente perso nonostante più letture. Uno all'inizio del dialogo politico non facile da seguire, anche se pieno di carattere, e l'altro sul finale, dove mi trovo a non aver capito i morti interiori dei protagonisti e, di conseguenza, il senso di alcune loro espressioni.
Credo che con più contesto e descrizioni, e con un ritmo più rilassato avresti scritto un ottimo pezzo, ma così, nonostante la tua maestria sia evidente, lo trovo un po' troppo caotico.
Alla prossima!

Il signor Rol
Ciao Antonio, ecco le mie nuove angherie! XD
Ho notato la tua emulazione lovecraftiana e penso che in generale sia interessante. Anch'io dico che è poco coinvolgente il racconto visto il tipo di narrazione che hai voluto scegliere, ma ammetto che porta il lettore a domandarsi dove andrà a parare. Il finale non l'ho trovato originale come al tuo solito. Mi aspettavo che osassi un po' di più, magari facendo trovare al protagonista il signor Rol proprio davanti a lui appena posato il tomo.
Mi trovo ancora in disaccordo con te rispetto all'utilizzo di alcuni termini, ma in generale trovo che il tuo lavoro sia originale e apprezzabile.
Alla prossima!

Babbala, Paladino e la Vecchia Sam
Ciao Agostino. La tua storia mi ha toccato per la tenerezza del finale. Mi ha coinvolto in modo imbarazzante. Sarà che sono rimasto legato all'immaginario infantile che, ora lo so, coinvolge i sogni così come le paure. E questo aspetto lo trovo raffinato. E vero che la reazione del protagonista alla vecchia Sam è poco verosimile (per quanto adulto penso che mi cagherei addosso), ma capisco che è funzionale alla riflessione che fai e ci fai fare. Insomma, un pregio che è anche un difetto, come spesso succede. Penso che questo racconto meriterebbe più spazio e contesto.
Alla prossima!

Al
Ciao Claudio, anch'io ho apprezzato la sorpresa del lievito madre. Ho avuto modo di averci a che fare e mi sono fatto una risata.
Il tuo stile è senz'altro esperto e la narrazione ben guidata. Il difetto del racconto, secondo me, è che, oltre alla sorpresa finale, non ha molto da raccontare, nonostante gli accenni alla mamma e i dettagli sui due fratelli. Si ha la sensazione di attendere troppo questo finale. È chiaramente un difetto nato dai meccanismi di MC che ogni tanto ci castiga tutti.
Comunque penso tu sia un abile narratore.
Alla prossima!

Mezzanotte
Ciao Massimo. Devo dire che sei proprio bravo. Con pochi tratti riesci a mostrare un quadro vivido, pur non servendo di stereotipi. Insomma, trovo invidiabile la tua capacità di mostrare qualcosa di originale e in poco spazio. Tuttavia ho trovato anch'io questo racconto troppo caotico. Lo dico spesso, io sono un lettore dalla mente pigra e sono certo che in molti potrebbero seguire la storia in modo più efficace del mio, ma questa volta alcune cose mi sono rimaste oscure. Ho apprezzato le tue trovare e le immagini che hai usato. Sono certo che, se tu potessi lasciar decantare il racconto e avere più caratteri, non avresti nemmeno problemi di comprensione.
Hai scritto qualcosa che posso leggere fuori di qui?
Alla prossima!

L'abbandono
Ciao Gabriele. Mi piacciono molto i racconto allegorici e mi piace l'uso di un mondo alieno per evidenziare ciò che noi facciamo con il nostro. Anche in questo caso penso che sarebbe stato molto più interessante leggere questo racconto con molti più caratteri che aiutino il contesto e magari qualche momento più intenso. Ma siamo su MC...
Invece apprezzo molto il tuo stile che provo esperto e, se mi è concesso, anche più maturo del primo Jolly Roger che sto leggendo con piacere. Non lo dico come critica al romanzo, ma come complimento al tuo stile attuale.

Solo uno
Ciao Eugene. Bella prova! La tua conoscenza medica diretta ti ha sicuramente ben ispirato e hai saputo tradurla attraverso il tuo talento. Mi è piaciuto e mi ha colpito il racconto e mi piace il tuo modo di narrare. Ho trovato molto buono il ritmo e l'incalzare della situazione dall'onirica follia alla cruda realtà, cosa tutt'altro che semplice in 4000 dannati caratteri.
Bravo, come sempre!

Ed ecco la classifica:
1- Solo uno
2- L'abbandono
3- Babbala, Paladino e la Vecchia Sam
4- Al
5- La virtù del viver femminile
6- Mezzanotte
7- Il signor Rol
8- Marrakech Express
9- San Giorgio contro i pirati

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Sirimedho
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Re: Gruppo CINQUECENTO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » venerdì 21 giugno 2019, 20:11

Questa classifica è stata molto sofferta, perché i racconti erano tutti buoni, magari non precisamente dei miei gusti, ma tutti ottimamente scritti.

1. La virtù del viver femminile, di Alberto Tivoli
2. Al di Claudio Tamburrino
3. Marrakech Express, di Isabella Valerio
4. Babbala, Paladino e la Vecchia Sam, di Agostino Langellotti
5. Mezzanotte, di Massimo Tivoli
6. L'abbandono, di Gabriele Dolzadelli
7. SanGiorgio contro i pirati - di LordMax
8. Il signor Rol, di Antonio Pilato
9. Solo Uno, di Eugene Fitzherbert


Commenti:

Solo Uno, di Eugene Fitzherbert

La personificazione di una malattia come essere senziente. La depressione che trasfigura le cose che il protagonista vede. L’idea di uccidere tutti che spaventa moglie e figlio.
Debbo dire che il tema mi sembra molto usato e in questa versione non emerge molto.
Dino ha questo tumore da 18 mesi ma non solo non lo accetta ma lo personifica al punto di considerarlo una seconda persona: mi sembra onestamente eccessivo. Anche un tentativo di omicidio famigliare (altrimenti perché piangono moglie e figlio? Per la sua disperazione? Ma ormai sarà cosa nota in famiglia) non è molto in linea con il comportamento di un depresso.
Nel finale alla prima lettura avevo pensato che “io” lo dicesse la moglie.
Se Dino non è un riferimento a Buzzati (cosa che senza Alexandra Fischer non avrei mai ipotizzato), non capisco quale sia il riferimento del paletto. C’è Kafka, ma non è italiano.

Mezzanotte, di Massimo Tivoli

La storia è interessante, anche mi sembra alquanto improbabile. Che un boss faccia un figlio lasciandolo in giro per il piacere di un singolo amplesso non mi convince molto. Se non voleva avere un figlio, trovare il lavoro al fratello per così poco mi sembra ancora più improbabile, considerando che Rosa faceva la vita. Forse dire, anche brevemente, perché il boss avrebbe voluto questo bambino poteva mettere tutto più in contesto; che fosse cercato sembrerebbe detto in “Ce lo doveva. Se non a noi, a suo figlio.”, a meno che non sia una specie di ricatto, che poi ha provocato la catena esiziale.
Mi sono anche un po’ confuso su di chi sarebbe figlio Antonio? Del protagonista o del boss? Ha gli stessi occhi, dovrebbe essere del protagonista. Ma se il figlio è quello che sta nella pancia di Rosa, quante persone avrà dovuto e potuto ammazzare?
Mi è piaciuta molto la parte centrale, il dialogo del boss con il protagonista.
Poi però mi sono perso quando scrivi “Era notte, pioveva. L’obiettivo scese dal taxi, stava di spalle e indossava un impermeabile. Aprì l’ombrello strappato su un lato, l’elemento distintivo.” Questo quando è successo? Alla prima volta?
La caccia finale è scritta molto bene, ma toglierei gli orari, che rallentano la lettura, la fanno troppo razionale.
Alla fine, mi è sembrato di capire che sia Rosa che è incinta del boss, ma non ne sono sicuro.

Il paletto immagino essere gli spaghetti alla Gennaro, cultura culinaria.

Racconto con momenti bellissimi e altri che mi hanno troppo confuso. Rispetto agli altri tuoi racconti che ho letto, e che mi sono piaciuti tantissimo, questo mi convince meno.


Al, di Claudio Tamburrino

L’idea che l’essere che cresce in modo vertiginoso sia il lievito madre è veramente esilarante! Sono stato schiavo di lieviti per qualche tempo finché, dovendo partire per un viaggio lungo, le istruzioni a mia moglie hanno superato la mezz’ora; in un attimo di lucidità, l’ho preso e buttato nel secchio, dopo aver sviluppato un intenso amore del lievito!
Rispondere “pan per focaccia” agli insulti è divertente, con questo scoop possibile del rapporto madre/fornaio.

Per il paletto, è chiarito che è il grande Al Bano e non la versione non morta di Alfieri, è tutto apposto!

Babbala, Paladino e la Vecchia Sam, di Agostino Langellotti

Il racconto mi ha molto ricordato un personaggio dei fumetti della Bonelli, Napoleone, un ex poliziotto che spesso dialoga con i personaggi fantastici della sua infanzia.
Il racconto fila bene. Forse stonata la risposta così razionale delle paure di un adulto: “Restare senza soldi; fallire nel proprio lavoro; essere soli, senza nessuno da amare…”.
Mi riesce veramente difficile dare un giudizio, perché è molto ben scritto, tutto fila, ma non riesce ad appassionarmi.
Il paletto è ben raggiunto dai personaggi televisivi.

SanGiorgio contro i pirati - di LordMax

Grazie a questo racconto, ho scoperto la storia della San Giorgio, marchio storico della mia infanzia. Mai avrei pensato che inizialmente fosse di Finmeccanica!
La storia va piana nelle diverse sezioni, illuminate dall’arrivo inatteso delle lavatrici San Giorgio e dall’idea che il Santo sia Eroe Sacro passato dal medio evo al futuro senza aver perso smalto.
Mi è piaciuto molto il finale, che mi ha fatto venire in mente Don Milani di “Un operaio conosce 100 parole, il padrone 1000. Per questo lui è il padrone”.
Bel racconto, forse un po’ troppo piano e consequenziale. Qualche guizzo in più lo avrebbe reso più godibile.
Paletto OK con le storiche lavatrici e l’ancor più storico sterminatore di draghi.

L'abbandono, di Gabriele Dolzadelli

Belli gli intercalare della canzone con il testo. Mi aspettavo che la sorpresa fosse che gli alieni preferissero parlare con il cane anziché con i padroni, ma poi il cane scompare silenziosamente, non si sa nemmeno se questi ET mutanti se lo siano tenuto.
La storia sobbalza un po’ nei suoi tre momenti: la litigata con il cane sullo sfondo, l’incontro e la cattura, il rilascio. Mi sembrano un po’ troppo staccati tra loro, senza un filo logico che li accomuni. Forse la prima litigata serviva a mostrare che dall’amore iniziale si era passati ai litigi, e che alla fine, insieme su un pianeta desolato, potrebbero sentire l’amore tornare. C’è il parallelismo dell’abbandono ipotizzato del cane e quello reale degli umani, ma avrei accentuato maggiormente la figura del cane.
Però questi alieni così poco comunicativi suonano vuoti, e l’abbandono nel deserto che dovrebbe trasmettermi il fatto che l’”uomo…ancora ti vuole bene” mi lascia solo l’inquietante idea di una morte per sete e fame (ma chissà, magari dietro l’angolo c’è un ristorante!)
Nota: se aveva accostato nella piazzola e ascoltato il disco, non poteva inchiodare.
Paletto centrato con la canzone di Ranieri.

Il signor Rol, di Antonio Pilato

Il racconto mi è sembrato un buon esempio di edu-fiction, raccontando la storia di questo sensitivo, Gustavo Adolfo Rol, che non sarebbe potuto essere in nessun altro posto se non nell’esoterica Torino.
Il personaggio narrante mischia scetticismo e curiosità, ci racconta la sua paura del fantastico, addirittura esagerata se leggere un libro e aver forse visto una persona che gli somiglia (o addirittura averlo soltanto sentito raccontare, non è chiaro) lo costringe a scappa dalla sua città natale. Non riesce però ad avvincere, perché non si capisce cosa lo attrae di Rol (la possibilità di acquisire ogni potere?) e cosa veramente lo spaventa.
Attenzione: “il signor Rol è un uomo dotato” lascia intendere che Rol sia qui con noi. Forse più adatto “sarebbe stato un uomo…”.
Paletto rispettato con la figura del sensitivo.

La virtù del viver femminile, di Alberto Tivoli

Racconto molto bello. La prima sezione da applauso. Poi un salto oscuro in cui la serva diventa padrona ma non si sa in che modo si sia disvelata, il che è piuttosto spiazzante.
La discussione politica è un po’ troppo fitta per un racconto così corto, forse potrebbe essere sfoltita. Nel mezzo, alcune belle frasi si perdono, come “falsa serva di una finta illustre signora”, “ma l’essere uomo è stato il prerequisito” (un po’ oscura, ma bella).
Bello l’ultimo paragrafo, in cui ritorna il più vero Namias.
Paletto rispettato con il signor Giacinto Namias. Ho letto la sua meravigliosa storia sulla Treccani (grazie di avermelo fatto conoscere!), in effetti meriterebbe una biografia ben estesa.

Marrakech Express, di Isabella Valerio

Racconto quasi biblico, con la moglie di Adamo che stavolta il serpente lo stecchisce.
I battibecchi tra coniugi sono poco originali. Questo Ahmed che capisce l’italiano pur non essendo stato in Italia (lo è stato il cugino) è un po’ troppo poliglotta.
Il passaggio della donna, che prima è spaventata a morte dal serpente ma poi addirittura lo uccide con la scarpa, è divertente ma troppo repentino. Dove ha tirato fuori tutto questo coraggio? Lo schifo gli è passato? Un boa è piuttosto grandicello, anche un tacco 12 sembra un’arma “leggera”!
Ahmed lo si scopre un grande cultore della letteratura italiana (tradotta) e riesce con precisione a posizionare la moglie!
Tanti aspetti discutibili, però il racconto in realtà mi ha avvinto e divertito. La sgomento e il dispiacere di Ahmed per la cattiveria subita, questa donna così Crudelia Demon, razzista nell’anima, al punto di girare nel deserto con gli stiletti… Sistemandolo un po’, togliendo qualcosa di eccessivo, potrebbe piacermi anche di più.
Paletto rispettato da Dante e Gucci (non so precisamente in che ordine di importanza).

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antico
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Re: Gruppo CINQUECENTO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » lunedì 24 giugno 2019, 15:10

Giovedì alle 23.59 scade il termine per la consegna delle classifiche e mancano ancora quelle di Maurizio Bertino, Wladimiro Borchi, Roberto Masini, Andrea Pozzali e Dand Elion! Quella di Mario Mordirossian, invece, al momento non è considerata valida perché manca un commento. Mordirossian avrà tempo fino all'ultimo per completarla e validarla, altrimenti verrà squalificato.

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Wladimiro Borchi
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Re: Gruppo CINQUECENTO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » martedì 25 giugno 2019, 7:21

SOLO UNO
Complimenti (come dicevo) Eugene, per il Tuo racconto!
Hai reso alla perfezione l'angoscia e la disperazione della malattia, riuscendo a materializzarla, a rendercela visibile.
Anche io ero andato dietro alla personificazione di Dino con Dino Buzzati e, cavolo, la tua precisazione mi ha davvero smorzato un po' l'entusiasmo.
All'inizio ci sono un "sommessamente" sostituibile a tuo piacere e un "sicuramente" secondo me del tutto inutile, che rallentano leggermente il ritmo.
Per il resto direi una grandissima prova.
Se ho capito bene il "paletto" sono i coltelli Miracle Blade?
Un abbraccio allo Cheff Tony!

MARRAKECH EXPRESS
Una buona prova,
Rispettato sia il tema, sia il paletto.
La parte iniziale mi è piaciuta moltissimo, con alcuna considerazioni della protagonista ("tutti qui si chiamano Ahmed") da cui traspaiono violente le sue verità.
Ho trovato il finale un po' forzato: Non credo che una donna terrorizzata dai serpenti al punto dal non poter dormire all'idea delle loro presenza potrebbe mai arrivare a infilargli il tacco della scarpa nella testa.
In ogni caso, all'esito, avrei preferito un maggior contrappasso.
Un tutti i casi una buona prova.

MEZZANOTTE
Ciao Massimo,
come sempre un racconto intrigante e scritto molto bene.
Seppur mi sia piaciuto molto, anche io (devo confessarlo) mi sono perso più volte nei cambi di prospettiva.
La preparazione del finale e la sorpresa con la donna di profilo sono tanta roba e mi sembra che il tutto sia stato orchestrate magistralmente.
Forse per rendere tutto maggiormente chiaro avresti avuto bisogno di un bel po' di caratteri in più.
Quindi, forse, l'unico difetto è stato determinato dall'aver scelto una storia troppo complessa con la manciata di caratteri che avevi a disposizione.
Ci sono cascato anche io, un paio di edizioni fa, con risultati molto peggiori dei tuoi... Ma solo chi osa si migliora sempre!
Ancora complimenti!

AL
Solo chi ha sofferto la schiavitù del lievito madre può arrivare a scrivere un racconto di tal fatta.
Il mio cuore trabocca di compassione nei tuoi confronti e segretamente ti comunico che il giorno successivo a quello in cui l'hai rinnovato, dopo averlo tenuto in frigorifero per un giorno, lo puoi surgelare e riposarti per tre mesi.
Sopravviverà... Lui sopravvive sempre!!!
Detto questo un racconto davvero divertente e scritto con uno stile fresco e accattivante.
L'idea di rendere "Al" il terzo fratello della famiglia, la sorella (segretamente inoculata dal fornaio) e creare la suspance per questa "creatura" informe che respira, questo orribile "blob" da tenere nascosto è semplicemente geniale.
Bravo davvero!
A rileggerci presto.

BABBALA, PALADINO E LA VECCHIA SAM
Ciao Pretorian,
solito stile impeccabile e storia dal finale toccante.
Come sempre su MC stillare una classifica è un inferno, di quelli che ho letto sino a ora non ne ho trovato uno sottotono.
La prima parte, con la descrizione della Vecchia Sem rivela una passione e una buonissima predisposizione a scrivere horror.
Nella seconda parte si toccano corde molto romantiche e sognanti.
Forse, a discapito della prima parte, avrei sfruttato di più la seconda per rendere il tutto più struggente.
Mi spiego meglio: invece di elencare le tragedie dell'età adulta, avrei messo in bocca al protagonista un monologhetto con una serie di immagini suggestive a rappresentazione dei concetti che si volevano esprimere.
L'effetto sarebbe stato ancor più dirompente.
Ma lo dico solo per dire qualcosa, il racconto anche così mi è piaciuto e tanto!

SAN GIORGIO CONTRO I PIRATI
Ciao LordMax
Racconto molto divertente e ironico con un messaggio di fondo un po' atteso (telefonato) e forse reso in maniera un po' troppo didascalica.
Non dico che l'idea non sia buona o che non sia resa bene.
Anche tu, secondo me, paghi lo scotto di un'idea che necessitava di maggiore respiro.
In 4000 battute hai dovuto condensare il tutto e necessariamente le azioni sono troppo veloci, le descrizioni ridotte al minimo, le immagini non sono particolarmente suggestive e il messaggio hai dovuto affidarlo alle parole del padre rigattiere (in un'evidente didascalia).
Racconto buono, ma che con diecimila battute e la tua solita penna poteva diventare molto più intrigante.
A rileggerci presto.

L'ABBANDONO
Ciao Gabriele,
Davvero difficile stillare una classifica questa volta.
Anche in questo caso centrato sia il tema, sia il paletto.
La scrittura è molto buona e la storia molto carina.
Gli alieni abbandonano ignari chi ha abbandonato, con un evidente contrappasso involontario.
Nulla da eccepire, forse un'eccessiva linearità, tanto che non appena appaiono gli alieni sappiamo come andrà a finire.
Ma con 4000 battute mi sembra che di più non si potesse fare.
Una buona prova.
A rileggerci presto.

IL SIGNOR ROL
Ciao Ocean,
Una buona prova.
Il racconto è praticamente tutto "raccontato", le immagini sono solo all'inizio e ciò nonostante non disturba affatto.
Non conoscevo la storia del Sig. Roll, quindi il finale mi ha fatto particolare effetto.
Trovo forse un po' esagerata la reazione del protagonista, lasciare tutto quello che si è faticosamente costruito per aver assistito "forse" alla visione di uno "spettro" legato alla propria città mi pare un po' forte come scelta.
Forse poteva limitarsi a non passeggiare più vicino al "Lingotto".
Tema centrato e paletto presente.
A rileggerci presto.

LE VIRTU' DEL VIVER FEMMINILE
Ciao Alberto,
sicuramente alla base del racconto c'è una ricerca molto approfondita e un notevole studio.
Il racconto si lascia leggere, seppur con la difficoltà data dal tema affrontato e dal linguaggio necessario alla storia.
Non sono riuscito, però, a empatizzare in alcun modo con i personaggi che mi sono rimasti estranei esattamente come se li avessi letti su un libro di storia.
Il paletto c'è, il tema è forse un po' tirato per i capelli.
Prova discreta e molto curata.
A rileggerci presto.


CLASSIFICA
1 - SOLO UNO
2 - AL
3 - BABBALA, PALADINO E LA VECCHIA SAM
4 - MEZZANOTTE
5 - IL SIGNOR ROL
6 - SAN GIORGI CONTRO I PIRATI
7 - L'ABBANDONO
8 - MARRAKECH EXPRESS
9 - LE VIRTU' DEL VIVER FEMMINILE
IMBUTO!!!

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roberto.masini
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Re: Gruppo CINQUECENTO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » martedì 25 giugno 2019, 23:19

Continuiamo a stilare una classifica dove dovremmo prevedere parecchi ex-aequo ma non è previsto. Prevediamolo!
Prima i commenti:

Solo Uno
Ciao Eugene.
La prosopopea del tuo racconto mi ha colpito veramente. Di sicuro molti sono i modi di tratteggiare la sofferenza di un malato di cancro ma la tua soluzione è stata per me originale e, all'inizio spiazzante. Quale arrivo più inaspettato di una malattia? La battaglia contro il cancro, la disperazione, il dolore, sono gli elementi caratteristici della storia che tu stesso utilizzi ( se mai ce ne fosse bisogno) per spiegare qual era il tuo messaggio. Con grave colpa non ho mai letto nulla di Dino Buzzati e così stavo per risparmiarmi una identificazione letteraria ma giungendo tra gli ultimi nei commenti ovviamente ne ho avuto la certezza. Per quanto riguarda invece il paletto, odiando sinceramente le trasmissioni con gli chef stellati, non conosco quei coltelli e ne sono felice perché l'ignoranza dà felicità. Il nome inglese mi lascia molto perplesso su una scelta culturale italiana.
Pleonastico per me parlare del tuo stile ecc.ecc. Come sempre complimenti!

Mezzanotte
Ciao Massimo.
Il lettore può aggiungere, distorcere, stravolgere il senso di un racconto. E così in questo testo ricco di cambi di prospettiva ognuno ha volto individuare un protagonista padre, una Rosa non certo sorella, un bambino forse non del boss. Commentando solo ora il tuo racconto sono certo condizionato dalla tua spiegazione. Quando l'ho riletto tutti i tasselli che non riuscivo a incastrare si sono ricomposti. La storia già mi piaceva prima ma ora di più. Concordo con chi ha sottolineato la tua bravura nella caratterizzazione dei personaggi per i quali non si può dire che i 4050 caratteri fossero sufficienti. Eros (quella chiappe!) e Thanatos, la lotta per la sopravvivenza con alcuni passi veramente delicati.
L'unico appunto che vorrei indicare ( ma si tratta di un mio limite) è l'elemento distintivo che arriva senza precedente rivelazione.
Il paletto: Punto e Panda.

Al
Ciao Claudio.
Neanch'io ho dovuto lottare con il lievito madre come Wladimiro ma il finale "blobbistico" mi ha soddisfatto. Ma per arrivare a questo finale paradossalmente i caratteri ti hanno condizionato al contrario, con il tentativo di riempire una storia, con stile certamente perfetto, ma un po' svuotata di contenuti essenziali .
Sul paletto mi rimetto alla clemenza dei giudici che giudicheranno imparzialmente, senza farsi condizionare da ciò che penso. Già Eco aveva parlato di cultura di massa ma per me Al Bano sta alla cultura come Tyson sta alla Fata Turchina!
A rileggerci sempre e comunque con piacere.

Babbala, Pladino e la Vecchia Sam
Ciao Agostino.
Sotto uno stile impeccabile la storia si dipana con due momenti importanti:l'horror iniziale e il recupero del mondo infantile. Solo che io non mi sono spaventato all'inizio e la successiva poetica del fanciullino non mi ha acchiappato. Ragionare solo sulle sensazioni può sembrare fuorviante ma il racconto le deve in qualche modo suscitare. Cosa che non è accaduta per me. Moralistico il finale.
Non sapevo chi fosse Babbala così mi sono documentato. Un bell'effetto collaterale di questo contest!

SanGiorgio contro i pirati
Ossequi Lord Max. Noblesse oblige.
Anch'io concordo con quei commentatori che parlano di un messaggio di fondo spoilerato e reso in modo esplicativo. Senza dubbio la ristrettezza dei caratteri non ha giovato ma questo è il gioco di MC e ci caschiamo prima o poi tutti.
Certo sul paletto vorrei dire che questa è l'unica storia secondo me più costruita proprio sul paletto (Elettrodomestici Sangiorgio, la Nonna Jet, Lina Volonghi del Carosello) che sul tema dell'arrivo inaspettato.
A rileggerci.

L'abbandono
Ciao Gabriele.
Sembra un trito incontro ravvicinato del terzo tipo e invece c'è qualcosa di più che intravedo anch'io negli abbandonatori a loro volta abbandonati. Tutto ciò fa sì che il finale non possa che essere il tuo nel quale non c'è neppure un accenno moralistico. Lo si deve dedurre! Il tutto condito dalle melodie ad hoc di Massimo Ranieri: un paletto azzeccato.
Quello che mi ha colpito è stata una storia originale inserita nel solito contesto fantascientifico dell'incontro con gli alieni.

Il signor Rol
Ciao, Ocean.
Non conoscevo il signor Rol. Mi sono documentato. Mirabile effetto del contest! paletto rispettato e l'arrivo è inaspettato.
Detto questo la storia è troppo raccontata. Questo mantra che ripetono i commentatori non mi trova sempre d'accordo e così me lo ritrovo scritto sui miei racconti. La mia quindi non è una sterile vendetta. Questa volta mi è sembrato di leggere una cronaca, un avvincente articolo di giornale, non un racconto.
Scelta finale del protagonista che non ho capito perché mi è parsa spropositato lasciare Torino dopo una semplice visione della quale non è neppure sicuro.
A rileggerci.

La virtù del viver femminile
Ciao Alberto.
La ricerca storica sottesa a questo breve racconto è secondo me mirabile. Ambientazione e dialoghi altrettanto degni di approvazione. Non ho ancora avuto tempo di approfondire la figura di Namias; spero di riuscirci il mese prossimo. Tema centrato; il paletto pure. La condensazione dei temi politici mi è parsa magistrale.
A rileggerci.

Marrakech Express
Ciao Isabella.
Racconto piacevolissimo; l'ambientazione marocchina richiama certo Salvatores ma rivela anche echi da Mille e una notte. Quello che mi ha colpito di più è il metalinguaggio religioso (Adamo, Eva, Il serpente). Io non mi sono stupito affatto dell'improvviso coraggio della donna che schiaccia il serpente. "Io porrò inimicizia fra te e la donna,e fra la tua progenie e la progenie di lei;questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno" (Genesi 3:15). Qualcuna faceva riferimenti a Maria.
La figura di Ahmed dantista mi è sembrata un po' forzata. Per il resto il racconto mi è piaciuto molto. Complimenti!
A rileggerci.

LA CLASSIFICA:

1) Marrakech Express di Isabella Valerio
2) Mezzanotte di Massimo Tivoli
3) Solo uno di Eugene Fitzherbert
4) L'abbandono di Gabriele Dolzadelli
5) La virtù del viver femminile di Alberto Tivoli
6) Al di Claudio Tamburrino
7) Il signor Rol di Antonio Pilato
8) Babbala, Paladino e la Vecchia Sam di Agostino Langellotti
9) SanGiorgio contro i pirati di LordMax

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Peter7413
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Re: Gruppo CINQUECENTO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » mercoledì 26 giugno 2019, 19:24

Eccomi! Un piacere leggervi, tutti.

1) Solo uno, di Eugene Fitzherbert
Finale perfetto, prima parte molto buona. Forse troppo lunga, forse quel riferimento a LA METAMORFOSI che mi sembra troppo forzato, forse un'impressione generale (e personale) che tu potessi fare ancora meglio. Il riferimento alla coltellata è ai tentativi di cura che fanno soffrire solo di piú? In un sogno, alla fine, tutti gli elementi devono avere un loro simbolismo, altrimenti rischiano d'essere inutilmente superflui. Ma sia chiaro che sto parlando di un racconto che mi è piaciuto moltissimo e che ritengo molto buono già in questa forma. Tema ovviamente presente e decisamente motore del tutto, paletto rispettato. Complimenti!
2) L’abbandono, di Gabriele Dolzadelli
Ben scritto e di certo racconto molto buono. Non concordo con chi ha sottolineato l'involontarietà dell'abbandono da parte degli alieni perché la coppia è stata scelta ad hoc ed è stata scelta, per quanto ne sappiamo, proprio perché si era appena macchiata di un grosso peccato, quello dell'abbandono del loro cane. Mi serve un collegamento, insomma... Anche perché senza ci si chiede perché dare tanto spazio alla scelta da parte degli alieni. Quindi ecco che l'idea potrebbe essere quella di fare di questi alieni una sorta di MORALIZZATORI che agiscono in risposta a delle ingiustizie (o da loro ritenute tali). Ed ecco che hai il materiale per una serie ;) Tornando al racconto, tema sicuramente rispettato e paletto anche. Mi è piaciuto con la riserva di quanto ti ho sottolineato più sopra.
3) Il signor Rol, di Antonio Pilato
Un racconto originale e dal finale decisamente coraggioso per cui, forse, potevi spendere qualche parola in più non tanto per spiegarlo, ma per delineare meglio la psiche della voce narrante. Beninteso, il finale mi è piaciuto. Vorrei sottolinearti un paio di punti in cui la lettura tende a bloccarsi e questo perché tendi a ripetere elementi che il lettore non necessita di vedere ulteriormente sottolineati.
"fra le pagine di quel piccolo tomo" (un paio di righe più sopra ti riferisci al libro, ripetere rafforzando mi sembra inutile e dannoso per il lettore)
"seppur tentato di chiudere subito quell’esile libro" (perché QUEL? Il libro è aperto, lo sta consultando, il lettore ha bene in mente a quale libro ti stai rivolgendo)
"Ho continuato a leggere per manciate di minuti quelle informazioni ma, giunto a un determinato punto, ho terminato di colpo la lettura, chiudendo bruscamente quel libro." (QUELLE INFORMAZIONI può essere tagliato perché, di nuovo, ridondante. QUEL LIBRO, siamo di nuovo lì... Prova semmai a toglierne anche solo uno dei due e dovrebbe girare meglio)
"Questo lo affermo perché nell’ultima pagina di quello scarno libro" (qui invece è perfetto perché ormai l'azione di consultazione è chiusa da tempo e si sta rivolgendo a qualcosa che è stato)
Infine, mi ricollego a quanto già espresso più sopra per il finale: credo che una semina attenta di elementi caratterizzanti il protagonista sarebbe utile per permettere una migliore e più estesa comprensione del finale. Concludo sul tema: trattato in modo brillante. Sia chiaro, il racconto mi è piaciuto più di quanto traspaia da queste righe di commento.
4) Babbala, Paladino e la vecchia Sam, di Agostino Langellotti
Molto bella e riuscita la prima parte, a mio avviso cede quando entra in campo la morale. Mi spiego: non punti a convincere il lettore attraverso la storia e gli eventi, ma fai spiegare tutto da Babbala e Paladino con tanto di svolta finale con il protagonista che si rende conto dei propri errori, ma come conseguenza di una "lezione" e non di azioni. Usi molto TELL, insomma, anche se ben inserito, sia chiaro. Quindi, racconto ben scritto e molto interessante, ma su un tema comune e troppo spiegato, almeno per me e per come mi è arrivato. Detto questo, per come l'avevi pensato, la realizzazione è più che buona.
5) La virtù del viver femminile, di Alberto Tivoli
Racconto decisamente atipico. Grande ricerca e accuratezza storica, perlomeno questo trasmette al lettore, e bellissimo dialogo tra i due protagonisti e incentrato sulla diversità e la necessità di rivoluzione alla continua ricerca di un equilibrio più favorevole. Stecca un po' sulle operazioni del dottore, che non si capisce dove voglia andare a parare, soprattutto con la chiusa, molto ermetica in ogni sua parte. E si empatizza poco, ma questo era un qualcosa che probabilmente già ti saresti aspettato, date le tue intenzioni. Il tema: sì, lo vedo, anche se qualche notizia in più su Nemias avrebbe aiutato a percepire meglio questo arrivo inaspettato. Il paletto, ovviamente, c'è. Un buon racconto che necessità di qualche aggiustamento sparso, per come lo vedo.
6) Al, di Claudio Tamburrino
Racconto divertente, di quelli tutti tesi al finale con battuta. Certo, non lascia molto oltre a quello, ma le intenzioni erano chiare e, direi, anche rispettate. Il suo limite maggiore può essere nel fatto che il lettore conosca o meno l'oggetto in essere: lo conosce e ghigna, non lo conosce e si lascia andare a un meh... Detto questo: tema rispettato perché sì, senza questo arrivo inaspettato non ci sarebbe stato neppure il racconto. Paletto ok.
7) Mezzanotte, di Massimo Tivoli
È chiaro che ridurre 6800 caratteri di una prima versione a 4000 e doverlo fare in un tempo limitato ha portato il racconto a una forma non ottimale, ed è un peccato perché gli elementi c'erano tutti. Pace, male per il contest, ma ti ritrovi con del materiale utile per un racconto più lungo: in ogni caso è un successo. Ma tornando al racconto nella sua forma attuale: anch'io ho faticato a entrarci e la primissima impressione è stata di "non ottimizzato". Si fatica in certi suoi passaggi chiave e questo rallenta di molto le possibilità di empatizzare con i personaggi e le loro trame. Ripeto: capita, niente di male.
8) Marrakech Express, di Isabella Valerio
Difficile per me giudicare questo racconto. Ho capito le tue intenzioni, ma non mi sembra che la protagonista venga "punita" per ciò che ha fatto. Mi spiego: il tono è da commedia per tutto il testo, poi arriva questo atto riprovevole e non viene sottolineato abbastanza se non da quella che sembra una battuta finale, di nuovo da commedia. Insomma, al giudizio del racconto, la fa franca. Poi c'è tutto il discorso dei simboli biblici e mi sta bene, ma è proprio il tono generale a non andare nella direzione che avrebbe dovuto seguire. Poi, chiaro, c'è anche questo coraggio nell'infilare la gamba in una cesta con un boa che mi sembra eccessivo e non preparato sufficientemente, perlomeno nel delineare il carattere di lei. Infine, più grave, tutto il lungo dialogo della prima parte ti fa arrivare sul finale con il fiatone, nel senso che non si capisce di chi sia l'ultima battuta e questo, probabilmente, perché non chiarisci da subito che la voce narrante è quella di lei. Sia chiaro, la lettura è stata gradevole, però i punti sopra menzionati mi hanno lasciato qualche dubbio.
9) San Giorgio contro i pirati, di Lord Max
Sì, concordo con chi ha rilevato una tua certa difficoltà nel comprimere, il tutto amplificato dal tuo voler narrare linearmente, da A a B. Chiaro che su un'estensione maggiore il racconto può germogliare meglio, ma il gioco proposto da MC è proprio quello di adattarci arrivando a piegare i caratteri e la storia a nostro favore, pertanto potevi fare sicuramente meglio. Ho rilevato anche diverse mancanze di punteggiatura, anche qui per problemi con il tempo. Detto questo: il tema forse non è così pronunciato e fondamentale per il racconto, ma non si può negare che non sia presente. Molta più rilevanza al paletto, forse anche troppa, ma sono scelte. Alla prossima!

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antico
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Re: Gruppo CINQUECENTO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » mercoledì 26 giugno 2019, 19:42

Un giorno alla scadenza e manca all'appello solamente più la classifica di Dand Elion! Tutte le altre, compresa quella di Mordirossian (che è stata sistemata) sono valide!

andyvox
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Re: Gruppo CINQUECENTO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » mercoledì 26 giugno 2019, 20:46

antico ha scritto:Un giorno alla scadenza e manca all'appello solamente più la classifica di Dand Elion! Tutte le altre, compresa quella di Mordirossian (che è stata sistemata) sono valide!


Manca anche la mia! Tra questa sera e domani la posto.
Andrea Pozzali

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Re: Gruppo CINQUECENTO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » mercoledì 26 giugno 2019, 21:55

Manco anche io. Domani invierò la classifica e l’ho ultimo due commenti.

andyvox
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Re: Gruppo CINQUECENTO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#14 » giovedì 27 giugno 2019, 10:11

Classifica molto difficile, diversi racconti sono praticamente a pari merito per me, ma non potendo dare degli ex aequo eccoci qua:

1) Solo uno
2) San Giorgio contro i pirati
3) Babbala, Paladino e la Vecchia Sam
4) Mezzanotte
5) Al
6) Marrakech Express
7) L’abbandono
8) Il signor Rol
9) La virtù del vivere femminile

Ecco i commenti, in ordine sparso:

Marrakech Express

Ciao Isabella,
piacere di leggerti. Racconto gradevole, che andrebbe rivisto in alcuni aspetti, che del resto sono stati già sottolineati. In particolar modo, lavorando un po' di più sul dialogo iniziale, riusciresti a dare un po' più corpo al personaggio della donna, vero protagonista del racconto a mio parere, che in questa versione rimane per certi versi solo accennato. Penso anche io che il riferimento finale alla Divina Commedia sia un po' forzato. Nel complesso, in ogni caso, una buona prova.

Il signor Rol

Ciao Ocean Master,
conoscevo la storia di Rol e come già fatto notare questo forse toglie di efficacia al finale, a cui è venuto a mancare l'effetto sorpresa. Per il resto, il racconto è scorrevole e si legge con piacere, però rimane molto freddo e non riesce davvero ad avvincere. Forse avresti potuto fare incontrare il narratore e Rol, non tanto per giustificare la fuga finale, che a mio giudizio ci sta pienamente, quanto per facilitare un maggiore coinvolgimento da parte del lettore.

La virtù del vivere femminile

Ciao Alberto,
piacere di leggerti. Il tuo racconto mi è sembrato poco equilibrato, in quanto presenta alcuni momenti ben scritti (l'inizio) e dei punti di interesse (il contesto storico, la figura del medico) e altri che sono meno risolti (la transizione brusca tra le due parti, il dialogo che è troppo pesante, con tutte le sue notazioni politiche e storiche). Penso che raccontare una vicenda simile in un numero così ridotto di caratteri sia davvero difficile. Devo poi confessare che a me il titolo non è piaciuto molto, mi sembra un po' troppo aulico per un racconto.

L’abbandono

Ciao Gabriele,
mi è piaciuto il tema del tuo racconto e l'idea di una sorta di "contrappasso dantesco" per la coppia, però altre cose mi hanno convinto meno. Secondo me, scegliendo un tema così forte, avresti dovuto metterlo molto più al centro della narrazione, mentre mi sembra che si perda un po'. In effetti dare un po' più di spazio al cane avrebbe reso il tutto un po' più incisivo

San Giorgio contro i pirati

Ciao LordMax,
piacere di leggerti. Secondo me l'idea del racconto è geniale, solo che 4000 caratteri sono davvero troppo pochi. Nonostante tu abbia fatto i salti mortali per riuscire a tenere tutto insieme nel poco spazio a disposizione, la coperta era davvero troppo corta, e il tono generale del racconto inevitabilmente ne risente.

Solo uno

Ciao Eugene,
che dire? Racconto veramente molto riuscito, direi che ha tutto: tema, stile, capacità immaginativa, finale ad effetto. L'idea di personificare il tumore potrebbe forse non essere originalissima, è vero, ma il modo in cui tu la rendi è magistrale, questa frase "K era grande come una valigia e la sua bocca era spalancata. Dino guardò dentro e vide solo l’oblio" mi sembra un tocco da maestro. L'unico, piccolissimo appunto, ma proprio solo per voler trovare a tutti i costi un microscopico neo: io l'ultima battuta finale la toglierei, a mio parere non aggiunge molto e anzi mi sembra che faccia leggermente calare il tono emotivo. A parte questo, bellissima prova. Chapeau!

Mezzanotte

Ciao Massimo, piacere di leggerti. Sul punto debole del racconto non mi dilungo oltre, visto che è stato già evidenziato dai commenti precedenti. Detto questo, però, devo farti i complimenti per il ritmo del tuo racconto e soprattutto per i dialoghi, che sono resi in modo davvero magistrale. Ogni personaggio ha la sua voce riconoscibile, in poche battute riesci a caratterizzarli in modo pieno. Con un po' di spazio a disposizione in più, sarebbe stato davvero uno splendido racconto.

Al

Ciao Claudio,
il limite maggiore del tuo racconto per me consiste nel tema, che ho sentito molto distante da me. In effetti, io non ho mai avuto a che fare con il lievito madre, esperienza che mi sembra di capire lasci il segno su chi la vive. Non potendo cogliere appieno alcune sfumature del tuo lavoro, mi sembra comunque una prova interessante e ben scritta. Forse mi sarei concentrato ancora di più sulla "figura" del lievito madre, facendone sentire di più la presenza minacciosa e costruendo una maggiore tensione, dedicando magari meno spazio alla storia della madre e alla figura dell'Alfieri, visto il limitato numero di caratteri a disposizione.

Babbala, Paladino e la Vecchia Sam

Ciao Pretorian,
idea del racconto molto bella, la prima parte coinvolge subito il lettore e crea un'atmosfera inquietante con pochi tocchi ben calibrati. Nella seconda ci sono alcune cose da rivedere, a mio giudizio, i dialoghi sono un po' troppo piatti e bisognerebbe trovare il modo di sfumare un po' il messaggio di fondo, che in questa versione è troppo "telefonato".
Andrea Pozzali

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DandElion
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Re: Gruppo CINQUECENTO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#15 » giovedì 27 giugno 2019, 17:34

Mezzanotte - Massimo Tivoli
Ciao! ho letto 2 volte il tuo racconto senza riuscire a capire il filo logico: Maria e Rosa si intrecciano senza di fatto conoscersi non è chiaro che il bambino sia del boss e che lui alla fine abbia davvero preferito - merda!- uccidere la sorella incinta per assicurarsi un "sereno futuro". Insomma senza il tuo spieghello sarei qui a guardare il muro e continuare a dirmi "Eh!?".
Ho letto che hai dovuto stagliuzzare e forse questo ha eliminato passaggi fondamentali. Mi dispiace :(

Solo Uno - Eugene Fitzherbert
Che male.
Allora da dove comincio?
Ah sì, mirabile parabola del dolore.
I tuoi racconti sono sempre stupende lame che mi sgozzano da dentro, mano mano che li ingoio. Dolorosi da mandare giù, ma non ne posso fare a meno.
Chiaro e palese il riferimento a "Dino, un crodino: l'analcolico biondo, fa impazzire il mondo" perchè se non sei matto non immagini un dialogo tra K del pancreas a forma di valigia, chef tony e una vita che si spezza. Quello che hai descritto delle foto mi ha fatto pensare che devo andare a fare un checkup per lo stress, che notoriamente combatto a suon di ketchup perchè sbaglio sempre a scrivere, ma è quello che mi succede quando sono stanca, vedere sciogliersi i volti è il mio segnale per "dormire un po' di più". In ogni caso molto molto molto bello, ora capisco il tuo dubbio sui miracle blades, che anche se saranno made in china, venduti in inglese perchè fa più "what'sammericanboy" temo che siano un prodotto trash molto italico. Immagine Ah Chef tony <3
Dimmi però, ad ogni modo, mister K è più un adenocarcinoma o un endocrino cistico (chiedo per un amico, per completezza domani opero di nuovo la gatta e sono del segno della vergine)?
In ogni caso dovrei smettere di scrivere "in ogni caso" e "ad ogni modo", ma niente, l'ho detto di nuovo.
Bello Eugè, ma smettila di annusare il cloroformio prima di andare a dormire che poi come risultato ambienti sulle scale di casa tua dialoghi con valigie tumorali.
besos <3

Al - Claudio Tamburrino
Oh my,
sarà che sono celiaca e questa roba so a malapena cosa sia, ma.. deve essere davvero una roba bruttissima da gestire!
Molto bella la narrazione, divertente il finale. Nel frattempo mi son immaginata questa massa come un fungo o una alga di quelle che pare vadano tanto di moda adesso. Sinceramente non mi ha troppo affascinato e forse sarebbe stato meglio rivelare qualche dettaglio in maniera più efficace (ci sono riferimenti che cogli solo a finale letto). Buona la narrazione però!

Babbala, Paladino e la Vecchia Sam - Agostino Langellotti
Buongiorno e complimenti.
Il tuo racconto mi ha molto colpito, mi ci sono ritrovata dentro, proprio nella scena, intendo, più protagonista che mai. sarà che sono nel momento della mia vita in cui rincorro possibilità economiche che non mi soddisfano mai (non che io abbia grandi pretese, ma ho sempre avuto un debole per non morire vestita di stracci) e le cose che mi spaventano sono altre da quelle della mia infanzia. Bella narrazione, coinvolgente appunto e il finale mi ha steso.
"Anche il nero degli incubi è un colore, se vuoi – dice la Vecchia Sam, avvicinandosi. Guardo i miei piccoli difensori, poi guardo lei. Alla fine, la includo nell’abbraccio."
Se tutti fossimo un po' più così, il mondo sarebbe un posto meraviglioso.. ma a noi ce piace di' "che ci posso fa'?" mentre la gente affoga e alziamo le mani..

SanGiorgio contro i pirati - di LordMax
Ciao! Gran bel racconto, scorrevole, con una morale interna e con un rovesciamento notevole e divertente. Mi hai riportato alla mia infanzia, un po' come stare in una puntata di Capitan Harlock, un po' per San Giorgio (elettrodomestici e santo incluso).
Occhio che in alcuni punti si passa da capitano (della nave mercantile) a capitano (flint - buona la citazione da capitani coraggiosi!) e tutto quel "capitano" non fa capire quale personaggio si stia muovendo.
Ottima prova!

L'abbandono - Gabriele Dolzadelli
Ciao, scusa, ma .. il cane?
Bello tutto, bellissima la prima parte, bello il suo rimuginare per non voler abbandonare il cane (io per molto meno avrei accostato e legato la moglie al guardrail in autostrada) ma.. non si capisce perchè li scelgono. non si capisce perchè non prendano altri. non si capisce perchè nessuno dalle auto bloccate non urli o scappi. non si capisce altro che una legge karmica
per cui alla fine vengono abbandonati loro, si ma... IL CANE???


Il signor Rol - The Ocean Master
Ciao!
Non conoscevo la storia del Signor Rol che credevo essere un personaggio della tua fantasia. Non trovavo il paletto (nominare il lingotto di Torino era un po' poco) e quindi sono andata a cercare. Impressive, so impressive. La tua narrazione mi piace, mi ricorda il modo ordinato di alcuni racconti di Poe. E come nei suoi racconti qualcuno si rende conto di qualcosa e se ne va di gran levatura per evitare di finire in qualcosa in cui è già dentro fino al collo. Brivido.
Grazie.

La virtù del viver femminile - Alberto Tivoli
Ciao Alberto,
ti faccio qualche appunto sparso qua e là.
alberto.tivoli ha scritto:Il temporale ricopriva le cupole di San Marco accese dai fulmini.

Localizzi il tutto a Venezia, ma questa localizzazione rimane pressoché fine a se stessa, a parte "guardare" dalla finestra il resto non è importante.
alberto.tivoli ha scritto:La bella e giovane serva della signora se ne stava appollaiata sulla sedia,(... quindi) si accostò alla poltrona sulla quale giaceva la paziente.

Sulle sedie non si "giace" che è un verbo tipico del rilassamento fisico (chi muore giace, chi dorme giace) chi "sta appollaiato", invece è fisicamente in posizione muscolare attiva.
Il resto del racconto, sinceramente, è poco interessante. è semplicemente un dialogo che non porta a nessuna azione interessante tra due persone. il colpo di scena (la nobildonna che si finge serva e la serva messa come nobildonna) non arricchiscono in nessun modo la narrazione.
Scusami ma non riesco proprio a farmelo piacere.

Marrakech Express - Isabella Valerio
La cosa che proprio non riesco a mandare giù è che le donne nei racconti che leggo qui debbano essere sempre delle stronze improbabili, che odiano gli animali e hanno reazioni isteriche e violente nei confronti del prossimo e un cattivo rapporto con il tempo che passa.
Che bisogno c'era di uccidere il serpente?
Il tuo modo di scrivere e sinuoso e rassicurante esattamente come il movimento del boa, avvolge il lettore e lo cattura, ma mi aspettavo un finale più in linea col resto del racconto. sono delusa e amareggiata in questo momento. Mi ha infastidito molto il serpenticidio, anche perchè trovala davvero una donna che andando nel deserto, con un tacco gucci, abbia la spinta ad alzare da sola il coperchio della cesta. da ucciderla.


1. Solo Uno di Eugene Fitzherbert
2. Babbala, Paladino e la Vecchia Sam, di Agostino Langellotti
3. Il signor Rol, di Antonio Pilato
4. SanGiorgio contro i pirati, di Lord Max
5. Marrakech Express, di Isabella Valerio
6. Al, di Claudio Tamburrino
7. L’abbandono, di Gabriele Dolzadelli
8. Mezzanotte di Massimo Tivoli
9. La virtù del viver femminile, di Alberto Tivoli
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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antico
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Re: Gruppo CINQUECENTO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#16 » giovedì 27 giugno 2019, 20:38

Molto bene, avete consegnato tutti! Dichiaro chiusa la fase classifiche e commenti per il vostro gruppo! Non essendoci, questo mese, la classifica dell'Antico, non c'è da attendere oltre. Entro sabato arriverà la news con i finalisti!

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