Le unghie nella carne - Francesco Cristaudo

Appuntamento per lunedì 19 agosto per l'ultima special estiva del Mondo di Minuti Contati: una special che vuole porsi come punto d'incontro tra il Contest classico e LA SFIDA A. Quindi: più caratteri rispetto al solito (7000 massimi spazi inclusi) e, dopo una fase di qualificazione classica, ecco la possibilità di apportare delle correzioni ai finalisti (nelle modalità che comunicheremo prima della partenza dell'edizione) che verranno giudicati dai due SPONSOR Francesco Nucera e Massimiliano Enrico. Infine, i migliori racconti selezionati tra i finalisti dai due SPONSOR arriveranno al giudizio del BOSS Maurizio Bertino che decreterà il podio finale.
Krum_Krum
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Le unghie nella carne - Francesco Cristaudo

Messaggio#1 » lunedì 19 agosto 2019, 23:52

Le unghie nella carne – Francesco Cristaudo

Ti abbiamo concepita una notte d’inverno, con la neve fuori dalle finestre e la prospettiva di un’altra giornata di lavoro la mattina seguente. Siamo quasi otto miliardi, eppure siamo condannati a incontrare sempre le stesse facce, le stesse storie ripetute ossessivamente.
Sei stata un’epifania. Ci stavi liberando dall’eterna ripetizione, dalla routine sfrenata della sopravvivenza, divisa tra l’ufficio, il supermercato e le cene di lavoro.
Se quel giorno tua madre non mi avesse fatto vedere il test con su scritto “incinta” non ci avrei mai creduto. Non perché usassimo protezioni. Piuttosto era una sensazione, come di aridità. Avevo la gola secca mentre osservavo quella piccola parola che ci annunciava in maniera discreta la tua venuta al mondo. Nessun dubbio, niente lineette, falsi positivi o falsi negativi. Te ne stavi lì, in quelle sette lettere, nel grembo di tua madre.
Già allora non mi appartenevi, avrei dovuto capirlo, ero stato solo un tramite, avevo innestato il divino nel mondo e lo avevo reso visibile e mortale. Avevi smesso di essere un’idea e ti eri tramutata in un insieme di cellule che avrebbero respirato la mia stessa aria, calpestato la mia stessa terra e visto gli stessi paesaggi. Ti ho resa fragile, vulnerabile, ti ho esposto ai dolori del mondo, alle sue catastrofi, ai ghiacciai che si sciolgono, al fuoco che brucia le foreste, che consuma l’ossigeno, che ci fa avvizzire, ritorcere su noi stessi, e ai cambiamenti climatici, agli allevamenti intensivi, ai terremoti, alle balene spiaggiate con tonnellate di plastica nell’intestino, e alle rapine e agli omicidi, alla violenza dei forti sui deboli e quella dei deboli sui più deboli.
Quando tua nonna mi stringe la mano non mi muovo; sono una statua. La sala si anima, ti afferrano per i piedi, provano a tirarti fuori. Il sangue, le grida, le unghie nella carne. Non sento niente.
È bastato così poco. Il cordone attorno al collo. L’ossigeno smette di arrivare al cervello. Le cellule smettono di funzionare. Basta così poco a impedirti di vedere la luce, le stelle, l’alba e il tramonto, a negarti il primo innamoramento, il primo bacio, la tua prima volta a letto con qualcuno, non vedrai la nonna, né la mamma, e non vedrai l’America, la Cina o la Russia, la Tour Eiffel, il Colosseo o le piramidi, e non saprai cosa vuol dire buttarsi nella neve, ridere, piangere, ridere e piangere insieme, e non ti accompagnerò all’altare, né al tuo primo giorno di scuola, e non vedrai il mare, e non vedrai mai il sorriso di tuo figlio.
Prima di te ero niente. Ora che non ci sei sono meno di niente, sono finito.



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antico
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Re: Le unghie nella carne - Francesco Cristaudo

Messaggio#2 » lunedì 19 agosto 2019, 23:56

Ciao Francesco! Tutto ok con i parametri, buona ultima Special estiva anche a te!

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maurizio.ferrero
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Re: Le unghie nella carne - Francesco Cristaudo

Messaggio#3 » mercoledì 21 agosto 2019, 9:46

Ciao Francesco!

La lettera di un padre alla figlia morta alla nascita, veramente straziante. Non penso ci sia molto da dire sul tuo racconto, il tema è centrato, anche se ho un po' di dubbi sulla riflessione finale del padre: perché dice di essere niente? Perché aveva una così bassa stima di sé stesso già prima della morte della figlia? Dato che a questo giro i caratteri a disposizione erano molti, avresti potuto sfruttarli per dare qualche informazione in più su chi fosse il padre, credo che sarebbe stato interessante.
Il racconto così com'è va dritto al suo obiettivo, senza evoluzioni particolari, senza ricercare l'originalità e senza stravolgimenti di trama. È una mazzata sui denti, ma purtroppo non è nulla più di questo (né vuole esserlo). Manca di una concretezza a cui aggrapparsi, almeno dal mio punto di vista.

Krum_Krum
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Re: Le unghie nella carne - Francesco Cristaudo

Messaggio#4 » mercoledì 21 agosto 2019, 17:00

Grazie dei commenti! Il racconto è breve, me ne rendo conto, ma credo che alla narrazione non avrebbe giovato una maggior lunghezza: non ci sono dialoghi e l'azione è pressoché inesistente, quindi ho optato per un testo rapido. Il limite dei caratteri era decisamente più alto, ma io non avevo molto altro da dire.

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Emiliano Maramonte
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Re: Le unghie nella carne - Francesco Cristaudo

Messaggio#5 » venerdì 23 agosto 2019, 16:33

Ciao Francesco!
Ti ho letto con piacere e ho apprezzato il racconto. Ho una figlia di quattro anni e mezzo e tutta la vicenda mi ha fatto rabbrividire. Mi ha scosso. Se l'obiettivo era quello di dare un bello scossone emotivo, ci sei riuscito benissimo e, sotto questo profilo, il racconto è vincente. Come anche non male come è scritto, coinvolge al punto giusto, dall'inizio alla fine.
Principale inconveniente la brevità. Strutturandolo per un paio di paragrafi (anche corti) in più, il quadro si sarebbe arricchito molto, magari rievocando dei dialoghi e dei flashback. Non comprendo la tua affermazione: "Ma io non avevo molto altro da dire". Questo mi dispiace, perché è un testo potenzialmente efficacissimo, e sembrerebbe più un fatto di carenza di idee che di propulsione narrativa.
Per il resto, si può giudicare il testo per quello che è: un buon esercizio narrativo un po' fine a se stesso, ma abbastanza efficace.

In bocca al lupo!
Emiliano.

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Pretorian
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Re: Le unghie nella carne - Francesco Cristaudo

Messaggio#6 » martedì 27 agosto 2019, 23:11

Ciao, Francesco.

Un racconto commovente, quasi più un flusso di coscienza o una lettera che una storia narrata. Il tutto lascia presagire il finale tragico eppure, quando arriva, è comunque un colpo al cuore e le ultime parole sono di uno strazio indicibile. Forse (e dico forse, perché su un pezzo simile quasi mi vergogno a voler cercare peli nell'uovo) alcuni periodi avrebbero potuto essere allungati (come l'elenco delle cose che la bimba mai nata farà), però, come detto, è davvero voler cercare il pelo.

Alla prossima!

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antico
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Re: Le unghie nella carne - Francesco Cristaudo

Messaggio#7 » martedì 27 agosto 2019, 23:59

Bonus 1: c'è il Colosseo, ma non è un riferimento alla cultura italiana del futuro, bensì usato tipo una cartolina atemporale. Non posso darti l'ok.
Bonus 2: OK!
Bonus 3: presente, quindi OK.

In totale: 6 punti bonus.

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