Deus Ex Machina

Per partecipare alla Sfida basta aver voglia di mettersi in gioco.
Le fasi di gioco sono quattro:
1) Il primo settembre sveleremo il tema deciso da Marco Cardone. I partecipanti dovranno scrivere un racconto e postarlo sul forum.
2) Gli autori si leggeranno e classificheranno i racconti che gli saranno assegnati.
3) Gli SPONSOR leggeranno e commenteranno i racconti semifinalisti (i migliori X di ogni girone) e sceglieranno i finalisti.
4) I BOSS assegneranno la vittoria.
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Milena
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Deus Ex Machina

Messaggio#1 » venerdì 6 settembre 2019, 14:25

Deus Ex Machina

Il crepitio dei ciottoli che scivolano sotto le sue scarpe, facendole quasi perdere l'equilibrio, si fa strada nelle sue orecchie, ferendole come uno sciame di api. Il cuore batte furente, impossibile da fermare, non ora, non di fronte a questo precipizio, senza alcuna via di fuga dal mostro che sta per arrivare.
Ne sente già i passi pesanti, il respiro interrotto ogni tanto da un rantolo catarroso. Le foglie della boscaglia davanti a lei fremono, alcune si staccano e cadono a terra. E all'improvviso, eccolo.
«Non avrai forse sperato di poter fuggire, bellezza» sussurra il mostro, con una voce flebile ma tagliente al contempo.
«Per favore, non uccidermi...»
«Oh, ma io non ho nessuna intenzione di ucciderti, Lady Rowena. Perché mai dovrei?» dice l'essere, passandosi l'artiglio che ha al posto della mano destra sulla fronte rugosa; il movimento stacca dalla pelle del capo alcune scaglie grigiastre, le quali, appena toccano il terreno arido, si sciolgono con uno sbuffo di fumo. «Per anni sono stato rinchiuso in quella grotta a morire di fame. E ora che ho a disposizione un bocconcino prelibato come la figlia del re, dovrei lasciare che si sfracelli in fondo a quel baratro come un uovo di quaglia?»
Rowena azzarda un altro passo indietro, ma il tacco sfiora il bordo del burrone alle sue spalle. Non può più muoversi. Lacrime calde le scivolano sulle guance, mentre pensa a Garadeth, al suo principe che non c'è più. Che ha dato la vita per salvare quella di lei. Inutilmente, a quanto pare.
«Coraggio, vieni qui. Prometto che non ti farò male. Lo vedi questo?» dice lui, alzando il braccio sinistro e mostrando una protuberanza simile a un pungiglione. «Sentirai giusto un lieve pizzicore e poi ti addormenterai. E quando ti desterai... sarai qui dentro» aggiunge con una risata, massaggiandosi lo stomaco con fare lascivo.
«Ti prego...» la vista offuscata dalle lacrime, la voce rotta dai singhiozzi, Rowena si inginocchia in attesa della fine. Chiude gli occhi, per non guardare l'inevitabile, per fingere che sia tutto soltanto un sogno e vivere i suoi ultimi istanti nei ricordi del suo Garadeth, delle passeggiate mano nella mano tra le mura del castello, dei...
A un tratto un suono secco e un urlo di dolore la distraggono dai suoi pensieri e la inducono a riaprire gli occhi. La creatura di fronte a lei sta bruciando!
«Eh, no, adesso rasentiamo il ridicolo!» grida il mostro. Con una scrollata del corpo spegne le fiamme che lo avvolgono, mentre Rowena lo guarda con un'espressione tra il curioso e lo sconvolto.
«Ehi, tu!» urla il mostro, la testa rivolta verso l'alto.
Ma che diavolo succede?
«Che diavolo succede? Te lo dico io che diavolo succede! Succede che sei pessimo, ecco che succede!»
Come è possibile? Quello... no non può... aspetta! Io questo l’ho appena pensato! Chi è che scrive al poso mio? E come fa a… Oh Dio...
«Senti, bell'uomo, invece di farti prendere da slanci mistici, ascolta me. Ho delle rimostranze da fare. Lascia stare quella tastiera, non andare nel panico e ascoltami».
È... ma sì, è uno scherzo... però... come può comparire sullo schermo quello che sto pensando? È impossibile!
«Heilà? C'è nessuno? Senti, non ho voglia di stare qui ad aspettare che tu capisca il come e il perché. Stiamo conversando, ok? E, notizia dell’ultim’ora: come scrittore sei penoso! Un fulmine? Dico io, ma stiamo scherzando?»
Conversando? Con te? Con uno dei protagonisti del racconto che sto scrivendo? No, qui o sto sognando o mi è venuto un colpo. Da quando in qua uno diventa un personaggio della sua stessa storia?
«Dì un po', non hai mai letto La Torre Nera
Sì, ma...
«Ecco, bene. Ti sei risposto da solo. E tra l’altro potevi almeno imparare qualcosa, avendone letto uno bravo. Senti, qui non va. Non va proprio. Lasciamo perdere la trama peggio che scontata: "damigella in pericolo minacciata da mostro cattivissimo", il festival dell'originalità cacchio, non ci aveva mai pensato nessuno; e non soffermiamoci su certi cliché triti e ritriti tipo "la vista offuscata dalle lacrime, la voce rotta dai singhiozzi"... Tutta 'sta roba è una tristezza ma possiamo lasciar correre. Ma a un certo punto non ce l'ho fatta più! Genio della letteratura, hai mai sentito parlare del Deus Ex Machina?»
Certo!
«Beh a me non sembra!» dice il mostro, passeggiando in su e in giù a grandi falcate. «Sono qui. Sto per mangiare la signorina qui di fianco. La bella imbambolata in questione è sul bordo del precipizio. Il suo principe dal nome improponibile è schiattato, quindi non può venire a salvarla. Non c'è scampo per la povera pulzella. Lo so che non è semplice trovare una via d'uscita, ma... farmi colpire da un fulmine no! E dai!» il mostro si ferma all'improvviso con le "mani" sulla testa, come per cercare di contenere una violenta emicrania.
Beh, può capitare, secondo la statistica c'è una probabilità del...
«Sì, ma non hai nemmeno accennato a un temporale! Da dove arriva 'sto fulmine? Dal culo di un colombo di passaggio? E che diamine!»
Ma doveva essere una situazione impossibile...
«Che cosa, di grazia?»
Il tema della Sfida...
«Di cosa blateri?»
Beh, c'è questa sfida, un contest... sì insomma, per farti capire, una gara...
«Pensi che sia rintronato? E vai avanti!»
Ok, non ti scaldare! Bisogna scrivere un racconto seguendo un tema dato. In questo caso il tema era "Uscire da una situazione impossibile".
«Ok. Quindi hai piazzato la nostra Rowena, qui, in una situazione da cui uscire era impossibile. E senza nemmeno accennare alla presenza o quanto meno all'avvicinarsi di un temporale mi hai fatto colpire da un fulmine. Così, nel bel mezzo del nulla. Complimenti. Fossi uno dei tuoi lettori mi sentirei un filino preso per il culo».
I miei lettori? Oh, beh, quelli ancora non esistono. Questo è il primo racconto che provo a scrivere.
«Oh! Ora si spiega tutto. Cioè, in realtà no. Per esempio. Che motivo avevi di farmi così brutto? E così strano... mi gratto e mi casca una specie di forfora che si scioglie sul pavimento; ho un artiglio al posto di una mano e un pungiglione sull'altra. Cos'è, mio padre era Freddy Krueger e mia madre un'ape? O forse sono stato creato assemblando gli scarti dei costumi di Halloween dell'anno scorso?»
C'era questa cosa del bonus.
«Sarebbe?»
Sarebbe che ci sono punti da guadagnare, cioè da sottrarre... lascia stare, insomma, si vince più facilmente se nella storia compaiono questi bonus. Uno era "cattivo memorabile o inventa un mostro folkloristico". Sinceramente non sapevo come fare di te un cattivo memorabile; ci saranno concorrenti che inventeranno criminali spettacolari, cose dell'altro mondo; io non avevo idee, quindi ho semplicemente ideato un mostro tutto mio.
«Sì, ma doveva essere folkloristico, no? Io sono solo un... coso senza un senso logico! Ma tu guarda! E dimmi, gli altri bonus?»
Oh, ehm, non ricordo. Aspetta.
«Andiamo bene...» mormora il mostro.
Eccomi. Allora il secondo era "Inserire un piatto della tradizione culinaria locale".
«Locale di qui o locale delle tue parti?»
E che ne so? Non ho capito.
«Magari chiedere? Ci sarà ben un tizio che risponde a tutte le domande dei partecipanti».
Ma sì, c'è una sezione apposita. Ma è la prima volta che partecipo, non voglio fare subito figuracce a chiedere.
«Saggia decisione, complimenti. Meglio puntare alla figuraccia sublime scrivendo un racconto di merda. Ma io dico, proprio questo qui mi doveva capitare? Ma un Cardone, un Lomonaco, un Nucera... no. A me tocca l'imbecille del giorno!»
Ehi!
«Ma ehi un corno, sei ridicolo. Altri bonus? Giusto per curiosità».
Sì, l'ultimo è "Una battuta esilarante".
«Oh, qui vinci a mani basse! Non mi venisse da piangere ci sarebbe da prendersi la pancia in mano per quello che hai scritto e detto finora».
Scusa, ma ti ho creato io stronzo così?
«Naaa. Non ne saresti stato capace. Comunque, torniamo a noi e vediamo se riesco a sistemare questo scempio. Allora, per prima cosa non si prende in giro il lettore. Ok il colpo di scena, ma non puoi inventarti finali a caso giusto perché non sai come uscire da un garbuglio. Ci vuole serietà e bisogna saper dosare bene e onestamente le informazioni. E poi...»
A proposito di informazioni. Tu sei un parto della mia mente, giusto?
Il mostro annuisce alzando una specie di grosso insetto peloso che potrebbe essere il suo sopracciglio sinistro.
Ecco, quindi com'è che sai più cose tu di me?
«Beh, perché io sono... oh, lascia stare, è complicato».
Chissenefrega se è complicato. Spiegami.
«Ma sono solo dettagli, irrilevanti per la storia. E poi non ho voglia di perdere altro tempo».
Cioè io dovrei fare tutto quello che mi dici, ma tu puoi tranquillamente ignorare quello che ti dico io? In teoria non sarei io il tuo Creatore? Non dovrei tessere io le fila di tutto?
Il mostro scoppia in una risata gracchiante. «Sì, certo. Continua pure a crederlo». Finge di asciugarsi gli occhi con il braccio mentre le risate si placano a poco a poco. «Ora potrei andare avanti? Allora. Partiamo da me. Dammi un nome, una storia, fammi essere parte di una leggenda, che so, inventa qualcosa. Così magari ti becchi anche il famoso bonus sul mostro folkloristico. E poi, per favore, dai una sistemata a questa qui» aggiunge, e sfiora la spalla di Rowena, che fino a quel momento è rimasta in silenzio e che lo sta guardando sorridente.
«Ecco, questa è sicuramente una tua creazione al cento per cento. No, ma dico, guardala. Viso leggiadro, occhi imbambolati, labbra di pesca... uno stereotipo vivente se mai ce n'è stato uno; un'ochetta fatta e finita che non sarebbe capace di trovare l'acqua nel mare senza un principe che corra in suo aiuto».
In quel momento gli occhi imbambolati di Rowena si accendono di uno strano arancione. Le labbra di pesca si restringono e il bocciolo della sua bocca si spalanca, minacciando quasi di dividere a metà il suo viso leggiadro (che ora è più che altro un orrore senza una vera e propria forma) e scoprendo file e file di denti lunghi e sottili.
«Ma che caz..?» il mostro fa un passo indietro, il volto deformato da una smorfia che è per metà stupore e per metà disgusto. Ma Rowena è veloce. In un secondo quella bocca infernale avvolge completamente la testa del mostro e gliela recide con uno strappo. Il corpo decapitato resta ancora in piedi per qualche istante, poi si affloscia su se stesso come un sacco vuoto.
Rowena si è accomodata a terra a gambe incrociate, le mascelle in pieno fermento e gli occhi pieni di soddisfazione.
È buono, Rowena?
La ragazza (se ancora vogliamo chiamarla così) alza gli occhi e sorride, battendo felice le mani mentre un po' del sangue violaceo del mostro le cola lungo il mento.
Brava la mia ragazza. Pensa un po'. Potresti farmi prendere anche il bonus per il piatto tipico, in fondo. "Trionfo di cervello di mostro al naturale": una vera prelibatezza da queste parti. E a proposito, mostriciattolo saccente del cazzo. Scommetto che ti è piaciuto un sacco il mio ultimo Deus Ex Machina! Non è vero?
Come in risposta alla domanda, il corpo ha un piccolo sussulto. Poi, come avevano fatto le squame cadute dal suo capo poco prima, si scioglie piano, irrorando il terreno del suo squallido marciume.
Perfetto. E con questo, signore e signori, direi che possiamo mettere la parola

FINE


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Buongiorno a tutti! Non sembra possibile ma è passato più di un anno dalla mia ultima partecipazione! Spero che la ruggine che si è sedimentata in questi mesi non si noti troppo... comunque, aggiungo queste righe per un piccolo "disclaimer" riguardante i bonus. Pur essendo tutti presenti all'interno del racconto, sono perfettamente consapevole che, per il modo in cui sono stati inseriti, è altamente probabile che non possano essere da voi considerati come "centrati" (forse uno si salva, ma sta a voi giudicare), quindi non vi preoccupate: non verrò a recriminare nel caso in cui decidiate di non considerarli validi. Probabilmente me li sono bruciati, quanto meno due su tre, ma la storia chiedeva di essere scritta così e io l'ho assecondata.
Fine disclaimer, e buona giornata a tutti!



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maurizio.ferrero
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Re: Deus Ex Machina

Messaggio#2 » mercoledì 18 settembre 2019, 15:51

Ciao Milena, è un piacere leggerti, credo sia la prima volta

Dunque, lasciami dire che la particolarità della tua opera è racchiusa direttamente nel titolo Deus Ex Machina. L'intero concetto della storia (storia? o dovrei dire più "dialogo"?) ruota intorno a questo, riuscendoci anche piuttosto bene, con umorismo e intelligenza, senza risultare troppo prolisso: hai fatto bene a concludere il racconto utilizzando poco più della metà dello spazio a disposizione, se si fosse dilungato ancora sarebbe risultato probabilmente pesante.
Il tutto è scritto bene, il dialogo prende, e non ho notato errori evidenti.
Il "difetto" del racconto, se così vogliamo chiamarlo, è insito nella sua stessa natura: è fine a sé stesso e relegato ad avere un senso solo all'interno della "Sfida a...". Con le sue citazioni e i riferimenti agli autori è un'ottima provocazione, ma che difficilmente può vivere di vita propria se messa al di fuori di questo contesto.

Veniamo ai bonus:
Mostro folkloristico: C'è un mostro, difficilmente lo si potrebbe definire "folkloristico" (perché privo di una "storia nella storia" che lo possa far sembrare legato a una tradizione), quindi sarei un po' restio a concedere questo bonus.
Piatto tipico: Anche qui, il "piatto" c'è, ma non è tipico. Sembra più un inside-joke legato al contesto metanarrativo della storia. Direi di no, con un po' più di convinzione.
Battuta esilarante: Qui non ho dubbi, preso in in pieno, e anche più volte!

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Luca Nesler
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Re: Deus Ex Machina

Messaggio#3 » sabato 21 settembre 2019, 11:26

Ciao Milena, mi è piaciuta l'idea di scrivere qualcosa di ironico e che rompesse la quarta parete (o qualcosa di simile, insomma). Non mi viene da penalizzarti per la scelta di parlare della sfida a... perché comunque hai considerato che il tuo pubblico più importante per questo racconto sono gli altri concorrenti e gli sponsor, quindi la trovo una scelta strategica efficiente ed efficace.
Sullo stile non ho nulla da dire, mentre sulla costruzione del racconto penso che avresti potuto costruire una trama più intrigante con qualche scena in più e più interessante per poi sorprenderci con il mostro che si rivolge all'autore. Così risulta un po' sbrigativo e fine a se stesso, seppur simpatico. Inoltre non ho gradito le spiegazioni del "deus ex machina" e del funzionamento del contest, mi hanno risuonato da infodumb. La situazione che mostri è improbabile per sua natura, con quei due momenti di dialogo mal gestiti (per così dire) la rendi ancor meno credibile e da lettore ho pensato a te più che al tuo racconto.

Bonus:
mostro: direi che c'è, perché sicuramente un mostro che discute col suo creatore è memorabile e fa la parte del cattivo nella farsa in cui è inserito;
cibo tipico: sono d'accordo con Maurizio che non ci sia.
battuta esilarante: sicuramente preso.

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Milena
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Re: Deus Ex Machina

Messaggio#4 » domenica 29 settembre 2019, 12:08

Buona domenica a tutti!
Mi scuso per il ritardo con cui rispondo, ma il tempo davvero è tiranno.
Per prima cosa grazie a tutti per i commenti. Mi trovate più o meno d'accordo con tutto, tranne che per l'accenno al fatto che il racconto sia fine a se stesso e quindi non proponibile al di fuori di questa sede; certo, chi conosca La Sfida e i suoi partecipanti può avere (anzi sicuramente avrà) spunti migliori per goderselo. Ma a mio avviso il contest potrebbe benissimo essere inventato di sana pianta, e il racconto funzionare comunque.
In ogni caso sono davvero contenta che, a parte questo, il racconto in linea di massima sia piaciuto e che, nonostante il tempo limitato che ho avuto a disposizione, la storia non abbia fatto rimpiangere... la lista della spesa (vedi FB)!
Grazie ancora a tutti, è sempre un piacere! Spero che gli impegni e il tempo risicato mi consentano di essere di nuovo dei vostri anche alla prossima edizione. A presto!!!! :)

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