I più autentici pensieri di Benedikt

Quando? Lunedì 16 settembre dalle 21.00 all'una
Con chi? Vincenzo Maisto, anche conosciuto come IL SIGNOR DISTRUGGERE

Perché partecipare? Sarà la prima edizione della Settima Era e tutto sarà più divertente e veloce: solo nove edizioni per un vero e proprio campionato annuale che, in più, riserverà anche dei premi extra oltre alla visibilità sui canali soliti di Minuti Contati.

Quanti caratteri saranno disponibili? 3333 caratteri max spazi inclusi.
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antico
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Re: I più autentici pensieri di Benedikt

Messaggio#1 » lunedì 16 settembre 2019, 22:56

Antonio, buonasera! Caratteri e tempo ok, buona SETTIMA ERA e, naturalmente, buona SIGNOR DISTRUGGERE EDITION!



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maurizio.ferrero
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Re: I più autentici pensieri di Benedikt

Messaggio#2 » martedì 17 settembre 2019, 16:53

Ciao Antonio,

Racconto interessante il tuo, scritto con uno stile decisamente più fluido del solito e un finale che ribalta la situazione. Per l'appunto, è il finale l'elemento forte del racconto. Fornisce originalità al tema dell'edizione e rivela quanto sta accadendo solo nelle ultime righe.
Veniamo ai punti più deboli: tutto il discorso di Benedikt sull'amore sembra essere buttato lì senza un senso logico. Cosa che, da un certo punto di vista, è comunque accettabile: non è detto che Benedikt esista davvero, e potrebbe essere tutta un'allucinazione del folle protagonista, oppure potrebbe esistere ma essere comunque un altro pazzo. Il che va comunque bene.
Ciò che secondo me distrugge più l'atmosfera del racconto è la scena della padellata in faccia a Gizela: dopo l'atmosfera seriosa e quasi onirica iniziale, altisonante nel tuo modo di scrivere, venire così bruscamente riportati alla realtà mi ha fatto scoppiare a ridere come un cretino, quasi fosse una scena comica. Reazione che, immagino, tu non volessi provocare.
Un ultimo dubbio: Gizela è l'infermiera o un'altra allucinazione del protagonista? Perché, se fosse il primo caso, come è possibile che il personale dell'ospedale lasci delle padelle a disposizione dei matti violenti?

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Marco Travaglini
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Re: I più autentici pensieri di Benedikt

Messaggio#3 » giovedì 19 settembre 2019, 1:21

Ciao Antonio,
devo confessarti che anche dopo una seconda rilettura non mi è chiaro se questo Benedikt esista o meno: diciamo che, mentre alla prima lettura la cosa non è importante, alla seconda lettura comincia a diventarlo, anche per capire se c'è reale attinenza con il tema. La scena della padella l'ho trovata molto esplicativa del carattere e della psicosi del protagonista, la migliore di tutto il racconto: a partire dalla sua fissazione iniziale. La frase iniziale del racconto sinceramente mi sembra un pochino abbandonata, e il finale un pochino didascalico, perché è già chiaro che ci troviamo di fronte a un pazzo in un istituto psichiatrico. Non mi è piaciuta molto la frase "copulammo in maniera selvaggia". Non mi è chiaro, ai fini della storia, a cosa serva il resto della famiglia di Benedikt, oltre a far sì che si tratti di vicini al plurale.
In generale un racconto che mi lascia un pochino interdetto, ma quella pennellata con la fissazione iniziale per la padella è molto positiva e ne terrò conto.

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erika.adale
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Re: I più autentici pensieri di Benedikt

Messaggio#4 » giovedì 19 settembre 2019, 7:56

Da quello che ho inteso il protagonista è uno psicotico ricoverato che, insieme al l'operatrice che lo segue, va a trovare un compagno di struttura, che a sua volta immagina di essere ospitato con tutta la famiglia. Ma forse anche no, anche questo potrebbe essere tutto un delirio del narratore. Che ha una crisi e uccide l'operatrice. A quel punto gliene assegnano un'altra.
Il delirio del protagonista è ben reso, anche dalla quantità di particolari comunicati. Nell'equilibrio di un racconto breve risulta però un po' sbilanciato, perché ci si aspetta che ogni informazione abbia un peso per la trama e non è questo il caso. Immagino che avessi in mente una storia più lunga e articolata.

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Marco Travaglini
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Re: I più autentici pensieri di Benedikt

Messaggio#5 » giovedì 19 settembre 2019, 15:37

The Ocean Master ha scritto:
Marco Travaglini ha scritto:La frase iniziale del racconto sinceramente mi sembra un pochino abbandonata, e il finale un pochino didascalico, perché è già chiaro che ci troviamo di fronte a un pazzo in un istituto psichiatrico.


E' già chiaro? Ma intendi fin dall'inizio? Mi sembra strano che sia chiaro fin da subito...complimenti se sei riuscito a comprenderlo dalla prima riga!


No no, mi riferivo alla frase finale in cui espliciti che si tratta di un istituto psichiatrico. Per la frase iniziale invece intendevo dire che mi sembrava slegata da tutto il resto.

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Luca Nesler
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Re: I più autentici pensieri di Benedikt

Messaggio#6 » giovedì 19 settembre 2019, 15:53

Ciao Antonio! Come sempre eccomi qua...
Ho notato che in questo racconto hai usato un registro più comune e hai narrato in modo più scorrevole. L'ho apprezzato infatti più del solito. Trovo interessante il ribaltamento finale, ma la scena della padella è così repentina e contrastante che mi ha strappato una risata nonostante la scena sia cruenta. Il motivo è che sembra una reazione improvvisa quanto insensata. Il fatto che il protagonista sia folle la giustifica, ma in quel momento, da lettore, non me l'aspettavo e ho riso.
Anche la lite di Benedikt con la famiglia rimane ingiustificata e, forse, inutile. Vero che la follia del protagonista potrebbe giustificare tutto, ma non trovo che certi dettagli aiutino il racconto nella trasmissione di ciò che vuole comunicare.
Per il resto sei rimasto in tema pur uscendone completamente, cosa che rende la tua performance una delle più originali. In generale è un racconto che ho abbastanza apprezzato

P.S. come mai scegli sempre nomi tanto bizzarri (leggi lontani dal consueto) per i tuoi personaggi?

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filippo.mammoli
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Re: I più autentici pensieri di Benedikt

Messaggio#7 » giovedì 19 settembre 2019, 16:13

Ciao Antonio, ho letto con piacere il tuo racconto, anche se non mi ha convinto del tutto in alcuni passaggi.
Il tuo stile è fluido e direi "piano", senza particolari caratterizzazioni, ma tutto sommato non è male.
Sono scivolato dritto fino al primo punto di svolta, quello della padellata in faccia, che mi ha colto un po' alla sprovvista, e questo è bene, ma nel contesto mi è parsa un po' forzata. Se puntavi sull'effetto sorpresa, direi obiettivo centrato.
Quanto al finale, che è il punto forte del racconto, l'ho apprezzato anche se poi sono rimasto interdetto perché non ho capito un paio di cose. I vicini sono reali oppure no?
Se sì, com'è possibile visto che l'intero stabile è un manicomio?
Se no, lo preferisco, ma la follia del protagonista non può, a mio avviso, giustificare tutta la costruzione pecedente.
Buon racconto comunque nel complesso anche per l'originalità.

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Luca Nesler
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Re: I più autentici pensieri di Benedikt

Messaggio#8 » sabato 21 settembre 2019, 10:27

The Ocean Master ha scritto:Quando un giorno c'incontreremo, ti racconterò dal vivo il perché di tutto questo

Sono sicuro che ci sia dietro una storia interessante! Aspetterò fino ad allora...

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Alfabri
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Re: I più autentici pensieri di Benedikt

Messaggio#9 » domenica 22 settembre 2019, 21:49

Ciao Antonio, lieto di leggerti e di poterti commentare.
Questa è la recensione più ardua da fare: di sicuro il racconto va' a vincere il premio originalità, distorcendo ma mantenendo l'attinenza con il tema assegnato. E questo è un punto a tuo favore.
Il massimo pregio del racconto è pure il suo massimo limite, a mio parere: ogni scena narrata è filtrata dalla mente del narratore, un paziente psichiatrico con disturbo psicotico. Da una parte questo ti permette di prendere impunemente la tangente rispetto al piano di realtà (è proprio quello che caratterizza la voce narrante!), dall'altra però una decisione così radicale finisce con l'allontanare il lettore dal racconto, perchè inizia a "perdere contatto" con quanto sta avvenendo sotto i suoi occhi, non riuscendo più a ricostruire un percorso attraverso cui decifrare il narrato.
Ci sono lettori a cui questa scelta piace, altri a cui non piace affatto. Oltre al premio originalità, credo tu abbia vinto anche quello per il racconto più controverso.
Alla prossima!

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lordmax
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Re: I più autentici pensieri di Benedikt

Messaggio#10 » lunedì 23 settembre 2019, 13:51

Il racconto mi lascia perplesso. Inizia con uno stile altisonante quasi onirico promettendo una inversione o uno scoppio che non tarda ad arrivare, e questo è ok. Però questo cambio improvviso, questo 'omicidio' reale o presunto come si scopre dopo spezza in modo eccessivo la situazione, il cambio è improvviso e non mantiene la promessa di una situazione a spirale fatta all'inizio.
Scopriamo solo alla fine, e questo va bene, che il protagonista è uno psicotico e probabilmente tutta la situazione è solo frutto delle sue farneticazioni ma una situazione così estrema avrebbe dovuto comunque avere conseguenze (l'intervento del personale di servizio ad esempio) e anche la presenza di una nuova compagna lascia aperte molte domande senza dare alcuna spiegazione.
Nel complesso la struttura del racconto è buona, divisa in tre parti e coerenti al loro interno. I dialoghi, tutti interiori probabilmente, sono pochi ma coerenti con il personaggio. Resta questo senso di spiazzamento causato dalla scena centrale che mi mette in difficoltà nel dover classificare il racconto.
Il tema direi che è centrato.

LuigiDeMeo
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Re: I più autentici pensieri di Benedikt

Messaggio#11 » martedì 24 settembre 2019, 19:44

Ciao Antonio

Racconto che mi è piaciuto molto nel suo registro così onirico e semplice da leggere, con tema a mio parere ben centrato. Devo dire però che la scena della padella presenta un cambio di fronte troppo repentino e veloce rispetto alla narrazione e al ritmo del racconto. Forse era voluto da parte tua questo stravolgimento, ma trovo spezzi troppo con l'unico scopo di creare un "colpo di scena" per il lettore. Il finale è la parte migliore, rivelando la vera locazione di dove si svolge la storia. Era intuibile che il protagonista fosse folle, ma non che fosse internato. Bravo.

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DandElion
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Re: I più autentici pensieri di Benedikt

Messaggio#12 » mercoledì 25 settembre 2019, 22:21

Ciao Master!
Mi piace il modo in cui hai declinato il tema, col vicino-non-vicino, che forse nemmeno esiste, che potrebbe essere un medico rielaborato dalla mente del paziente, che in maniera ben poco paziente uccide o nella sua sola testa uccide la sua caregiver. Magari Gizela e Iva sono la stessa persona, ma per lui non lo sono.
Mi lascia un po' perplesso il tratto omosessuale del protagonista, come se in qualche modo venisse stigmatizzata l'omosessualità come malattia mentale (cosa non nuova, visto che è stata tolta dal manuale delle malattie mentali da piuttosto poco tempo, nel 1994 in Germania era ancora considerato un atto Criminale, e la maggior parte di noi qui nel 1994 c'era e sapeva già far di conto..)
Nel complesso una gran bella prova, forse un po' troppo violenta per i miei gusti (e non sono una che mette poco sangue)
Consiglio per il futuro, la foto mi ha distratto, se ti piace metterla almeno prendine una senza reticoli di copyright :P
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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Andrea Partiti
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Re: I più autentici pensieri di Benedikt

Messaggio#13 » giovedì 26 settembre 2019, 11:36

Quando leggo un racconto mi importa poco dei simbolismi, delle intenzioni, del sottotesto.
Se c'è e mi arriva, bene, l'autore ha fatto un buon lavoro. Se non mi arriva, non mi importa se non c'era di partenza o se sono stato cieco. Non mi metto a scavare nel testo.
Il racconto è confuso, cambia di direzione più volte. Il vicino parla in maniera innaturale e forzata (perché è straniero e parla in una lingua diversa da quella nativa?) i rapporti tra i personaggi sono ambigui. Il racconto non torna insieme neanche con qualche indizio che mi permetta di ricostruire queste dinamiche. Siamo in un ospedale psichiatrico. Ok. Tutto può essere vero oppure falso. Personaggi, eventi, tutto.
Da lettore sono deluso, mi sento preso in giro per aver sospeso l'incredulità durante quel dialogo ingessatissimo, durante la "padellata della discordia", e poi non ho neppure il mio contentino finale che mi fa pensare che tutto in realtà era coerente. Non chiedo realismo, chiedo solo coerenza.

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antico
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Re: I più autentici pensieri di Benedikt

Messaggio#14 » giovedì 3 ottobre 2019, 15:53

La prima frase, riletta dopo la prima run, è decisamente rivelatoria. In ogni caso, già la prima descrizione del palazzo mi aveva fatto immaginare la situazione. Detto questo, ho molto apprezzato il registro: credo ti stia avvicinando anche nel breve a una sintesi tra il tuo stile e la necessità del lettore. Sulla costruzione del racconto, assolutamente nulla da dire se non sul finale in cui mi sembra manchi ancora qualcosa perché percepisco uno squilibrio rispetto a quanto precede. Per me un pollice tendente al positivo con un plauso alla difficoltà scelta per il racconto e al lavoro che stai facendo mese dopo mese.

Ps: stavo chiudendo il commento e ho riletto il titolo... Sia mai che Benedikt è il protagonista stesso e che il suo riavvicinarsi alla realtà lo abbia trasportato all'omicidio perpetrato sulla sua famiglia conducendolo all'omicidio di Gizela? Se è così, un applauso ancora più grosso e un invito a sistemarlo per renderlo un pelo più chiaro e portabile sulla Vetrina.

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