A venti voglio il cambio

Quando? Lunedì 16 settembre dalle 21.00 all'una
Con chi? Vincenzo Maisto, anche conosciuto come IL SIGNOR DISTRUGGERE

Perché partecipare? Sarà la prima edizione della Settima Era e tutto sarà più divertente e veloce: solo nove edizioni per un vero e proprio campionato annuale che, in più, riserverà anche dei premi extra oltre alla visibilità sui canali soliti di Minuti Contati.

Quanti caratteri saranno disponibili? 3333 caratteri max spazi inclusi.
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Luca Nesler
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A venti voglio il cambio

Messaggio#1 » lunedì 16 settembre 2019, 22:54

Adam aprì gli occhi. Riuscì a spegnere la sveglia al terzo tentativo. Si mise seduto.
Evelyn mugugnava coi capelli scompigliati sulla nuca. Le sue spalle sottili erano così sexy.
«Che giorno è?» disse lei contro il cuscino.
«Domenica.»
«Mmm.»
Lui si alzò. Ci voleva un caffè e qualche biscotto.
Attraversò il corridoio e aprì le veneziane in cucina. Il sole piombò nella stanza come una benedizione. Si voltò e mise una tazza sporca sotto l'acqua del rubinetto, poi la vuotò e la sistemò nella macchina per l'espresso.
«Ev, ti porto il caffè?»
Dalla camera nessuna risposta. Era meglio lasciarla dormire ancora un po'.
Il campanello suonò. Adam spense la macchina, raccolse la tazza e andò ad aprire.
Davanti a lui c'era un uomo di mezz'età con folti baffi grigi e un'aria tanto imbronciata da risultare comica.
«'giorno» disse lo sconosciuto.
Adam sapeva chi era. Ricordava d'averlo visto passare il tagliaerba il giorno in cui lui ed Evelyn erano venuti a vedere la casa.
«Buongiorno, mi chiamo Adam. Siamo i suoi nuovi vicini» disse il ragazzo spostando la tazza sulla sinistra per tendere la destra.
«Nuovi vicini» bofonchiò l'altro, poi sbuffò. «Col cazzo».
«Come, scusi?»
«Non siete né nuovi né vicini. Ora fammi entrare.»
«Come? Ma perché... »
«Per piacere? Vorrei entrare in casa.»
«Sì, intendevo... » Adam si scostò lasciando che l'uomo si portasse al centro del soggiorno «...Intendevo, perché non mi crede?»
«Ti credo, ti credo.»
«Ma allora...»
«Sono il dottor Bombadil, Tom Bombadil. Tua moglie è in casa?»
«È a letto. Ma...»
«Sono passato solo a salutare. Tu stai bene? Cioè, come ti senti?»
«Io? Io bene. Vuole un caffè?»
«Basta caffè, porca di quella miseria.»
Adam corrugò la fronte e inclinò la testa. «Lei è un tipo da tè, ho indovinato?»
L'uomo gli si avvicinò frugando nella tasca dei pantaloni. «Mi piaci, ragazzo. Ora dì “A”».
Adam obbedì mentre Bombadil gli puntava la luce di una torcia in gola e poi al centro della fronte. Il ragazzo ridacchiò. «Non ci credo: mi sta visitando!»
«Già. Sai com'è... il buon vicinato. Sei già andato di corpo?»
«No» rispose Adam divertito.
«Minzioni? Cioè, già stato a pisciare?»
«Ma lei fa così con tutti i nuovi vicini?»
«Già.»
Bombadil si voltò rimettendo la torcia in tasca, poi si diresse verso il corridoio e gridò: «Signora! Sono il nuovo vicino del cazzo!»
Adam posò la tazza facendosi dietro a quello strano dottore. «Mi scusi, ma non mi pare il caso di...»
Evelyn comparve sulla soglia. «Ma cosa succede?» chiese con aria assonnata.
«Nulla, nulla» rispose Bombadil puntando anche contro di lei la luce. Le prese il mento e la voltò di qua e di là ignorando le proteste della ragazza, poi si voltò e sollevò una mano. «Me ne vado, è stato un piacere».
L'uomo uscì e Adam si avvicinò alla porta per salutarlo. Lo vide sparire, letteralmente, in un istante.
Poi udì un rumore assordante e un vento potente e bruciante lo investì.

***

«Dottore, cos'è 'sta cosa di Tom Bombadil?»
«Mi sto rompendo le palle! È la sedicesima coppia di cloni che scongelo questa settimana e non ne posso più! E il teletrasporto mi rende inappetente. Mi sento una merda.»
«Porti pazienza, è un lavoro importante.»
«Sì, certo... A me terraformare Venere sembra sempre una cazzata» L'uomo coi folti baffi grigi controllò il monitor olografico e sbuffò. «Ecco: sono morti anche questi. Ricominciamo pure, ma a venti voglio il cambio.»



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antico
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Re: A venti voglio il cambio

Messaggio#2 » lunedì 16 settembre 2019, 23:04

Luca, buonasera e benvenuto nella Settima Era! Tutto ok con caratteri e tempo, buona SIGNOR DISTRUGGERE EDITION!

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Laura Cazzari
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Re: A venti voglio il cambio

Messaggio#3 » martedì 17 settembre 2019, 11:43

Ciao Luca, devo subito farti i complimenti per la citazione di Tolkien. Grandissimo Tom Bombadil!! Allora il tema del vicino è un pochino stiracchiato a mio avviso e la parte centrale del racconto un po’ troppo tirata per le lunghe. Trovo giusta la scelta di creare un po’ di confusione nel lettore, ma avrebbe reso meglio se fosse stata più corta. La frase conclusiva l’ho trovata davvero geniale.
Laura Cazzari

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diego.martelli
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Re: A venti voglio il cambio

Messaggio#4 » giovedì 19 settembre 2019, 1:26

A venti voglio il cambio, di Luca Nesler
La prima parte è a mio avviso un po' troppo lunga e ha messo alla prova la mia sospensione dell'incredulità: mi ha turbato che la coppia non si sia maggiormente allarmata o ribellata per i modi invasivi o sgarbati del dottore. Che c'era qualcosa di strano s'è capito da subito per via dei nomi "biblici" dei protagonisti, ma ho poi perso il filo all'arrivo di "Tom Bombadil". Forse la situazione poteva migliorare con qualche indizio in più che conducesse il lettore, nella prima parte, a comprendere meglio la natura dell'esperimento in corso. Racconto comunque divertente e con un buon ritmo!

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wladimiro.borchi
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Re: A venti voglio il cambio

Messaggio#5 » giovedì 19 settembre 2019, 9:37

Ciao Luca,
È sempre un piacere leggere le tue cose.
L'arrivo di Tom Bombadil mette in crisi la vita di una famiglia. I suoi modi bruschi creano la giusta tensione e il lettore, necessariamente, resta incollato per sapere che diamine sta succedendo.
Il twist finale ce lo aspettiamo, ma non potremmo mai immaginare che sia quello con cui ci stupisci.
Una buonissima prova.
Se devo trovargli un difetto, forse, potevi accentuare le reazioni dei cloni ai modi meschini dell'invasore.
A rileggerci presto.
W

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Luca Nesler
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Re: A venti voglio il cambio

Messaggio#6 » venerdì 20 settembre 2019, 15:36

Ciao ragazzi, grazie dei commenti e delle indicazioni.
Pensavo che sarebbe stata criticabile come poco credibile la parte centrale se fosse stata più corta, ma chissà.
Riguardo alla reazione blanda di Adam (Evelyn praticamente entra in scena quando il dottore se ne va) è perché l'ho considerato un tipo accomodante divertito da un vicino che crede mezzo matto, ma accolgo le critiche: probabilmente avete ragione.
Grazie di tutto!

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emiliano.maramonte
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Re: A venti voglio il cambio

Messaggio#7 » venerdì 20 settembre 2019, 15:51

Ciao Luca! Felice di averti riletto!
Dunque, nel complesso ho gradito il racconto. Scritto con buon piglio, la giusta ironia, e un tema tutto sommato prevedibile e non particolarmente efficace, ma sufficiente per un colpo di scena carino. Arrivato verso la fine del testo, mi aspettavo, chessò, due fantasmi o due pazzi sotto osservazione, invece hai tirato fuori addirittura la fantascienza con la terraformazione di Venere! Apprezzo il guizzo di colore, in una trama che, vista sotto certi punti di vista, poteva risultare insipida. Mi associo a quanti hanno detto che si sarebbero aspettati un po' più di contrarietà da parte dei due protagonisti, ma sarei anche propenso a sposare la tua spiegazione, visto che in effetti, apparso il dott. Bombadil (che, ahimé!, non conoscevo! Mea culpa!), la mia prima reazione è stata: "Questo vicino forse è un po' "tocco" ".
Tutto sommato, buona scrittura, narrazione gradevole. Abbondante sufficienza!

In bocca al lupo!

Emiliano.

P.S.: Molto bello il titolo!

alexandra.fischer
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Re: A venti voglio il cambio

Messaggio#8 » sabato 21 settembre 2019, 7:56

La storia è interessante: Bombadil è un omaggio a Tolkien e il finale invece alla SF (terraformare Venere, come spunto, è bello. Mi ricorda certe stanze piene di illusioni dei “Visitors”, la serie Anni Ottanta). Il quotidiano lo rendi molto bene, mi sembrava di essere nell’alloggio con la coppia al risveglio. L’irruzione del vicino-medico della domenica mi è piaciuta, è spiazzante al punto giusto. Se questo è quello che riesci a scrivere nel periodo brutto, figuriamoci quando le cose ti miglioreranno. Bravissimo, è così che si combatte l’appiattimento letterario.

Attenzione:
alla parola dì (correggerei con: di’. Volevi usare l’imperativo del verbo dire e si scrive così. La parola dì, invece, è sinonimo di: giorno).

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Luca Nesler
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Re: A venti voglio il cambio

Messaggio#9 » sabato 21 settembre 2019, 10:25

Grazie Emiliano e Alexandra, siete davvero gentili.

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Gennibo
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Re: A venti voglio il cambio

Messaggio#10 » sabato 21 settembre 2019, 11:12

Ciao Luca,
bello il racconto e i nomi. Adam e Eve, evocano idee sul come si svilupperà il racconto. Quando ho letto di Tom alla porta ho pensato che il racconto finisse in modo fantastico più che fantascientifico. Bello il riferimento biblico con il tipo che rasa il giardino. Ho trovato il racconto molto piacevole. Finale efficace

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Il Calmo
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Re: A venti voglio il cambio

Messaggio#11 » sabato 21 settembre 2019, 12:13

A VENTI VOGLIO IL CAMBIO

Ciao Luca,
allora, cose positive una marea: stile pulito e asciutto, dialoghi credibili, freschi e rapidi, tema comunque c’è e l’originalità pure.
Cose negative purtroppo una ma non trascurabile almeno per me, ossia ho capito poco cosa stesse succedendo e non so chi sia Tom Bombadil, quindi non ho colto minimamente la citazione e sicurmente ho perso un quid che invece ho capito sarebbe stato interessante.
Citare personaggi (minori) dando per scontato che chi legge li conosca secondo me in un racconto breve può essere controproducente.
Anche la questione dei cloni fino alla fine non era davvero molto chiara, avrei preferito qualche indizio in più, qualcosa di più strano che poteva indirizzarmi in quella direzione.
Detto questo come stile ottima prova, lo ribadisco!

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Gabriele Dolzadelli
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Re: A venti voglio il cambio

Messaggio#12 » sabato 21 settembre 2019, 12:28

Ciao Luca.
E' un piacere rileggerti, soprattutto con questo racconto. L'ho apprezzato davvero tanto e credo che in questa creazione ti sia riuscito molto bene coniugare mistero, una trama solida e la tua simpatica ironia. Trovo sia uno dei racconti che ti siano meglio riusciti tra quelli che ho letto fino ad ora e sicuramente lo piazzo sul podio di questa edizione.
Non ho nulla da dire sullo svolgimento fluido e scorrevole, con i giusti indizi da apprezzare ancor di più in una seconda lettura, una volta capito l'arcano.
L'unica nota leggermente negativa è che non ho compreso il motivo dell'esplosione che ha ucciso la coppia di cloni. Per quale ragione vivono nell'abitazione su Venere ma poi muoiono? O non è molto intuitivo questo passaggio o sono io a non esserci ancora arrivato. Mi piacerebbe avere una tua spiegazione così da chiudere completamente il cerchio. A rileggerci.

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Luca Nesler
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Re: A venti voglio il cambio

Messaggio#13 » sabato 21 settembre 2019, 13:11

@ Isabella, grazie per i complimenti!

@Andrea, grazie anche a te. Sono d'accordo sul discorso che fai sulle citazioni, ma in questo caso non pensavo fosse determinante. Per quanto riguarda Tom Bombadil faccio una confessione: fa parte dello scazzo del dottore. Nel senso che è il primo nome che gli viene in mente e lo usa, ma non è una citazione vera e propria. Avevo pensato di fargli dire "Bond, James Bond" ma poi avevo paura di confondere ancora di più.

@Gabriele, grazie mille. Il tuo commento mi fa tanto piacere e rinnova la consapevolezza che tutto è relativo e soggettivo. Sono contento che uno bravo come te non abbia cmq trovato grossi difetti.
Per quanto riguarda i tuoi dubbi: ho immaginato una sorta di cupola su Venere che tenga dei cloni come cavie per sperimentare un sistema di terraformazione di un pianeta assolutamente inospitale. La fine non è un'esplosione, ma i venti bollenti di Venere che investono le cavie. E nello sfogo finale il dottore manifesta il suo fastidio per questi "esperimenti" che continuano ad andare male: terraformare Venere è davvero difficile e i cloni continuano a morire male. Spero di aver chiarito, sennò ci riprovo :D

Grazie a tutti!

Alessandro
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Re: A venti voglio il cambio

Messaggio#14 » domenica 22 settembre 2019, 18:36

Trovo che il tema del vicino sia poco centrato. La parte della visita di Bombadil è, per me, poco credibile: perché la coppia accetta supinamente i modi bruschi del dottore? Intendiamoci il racconto è di piacevole lettura ma, a me, rimane un senso di sospensione specie nella parte centrale. Forse la necessità di essere breve ha costretto l’autore a lasciare troppe cose non dette.

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Luca Nesler
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Re: A venti voglio il cambio

Messaggio#15 » domenica 22 settembre 2019, 18:40

Grazie, Alessandro. In diversi hanno avute le tue stesse sensazioni. Probabilmente lo spazio era poco per quello che volevo fare (come sempre!).
Cosa intendi per "senso di sospensione"?

Alessandro
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Re: A venti voglio il cambio

Messaggio#16 » lunedì 23 settembre 2019, 16:50

Ciao Luca,
Voglio dire che, mentre Bombadil entra prepotentemente in casa altrui, mi aspettavo, appunto, una reazione da parte dei proprietari, e questa attesa mi ha tenuto sospeso fino a che ho capito che non sarebbe arrivata. Comunque sono un novizio e probabilmente hai ragione tu e torto io...

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Luca Nesler
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Re: A venti voglio il cambio

Messaggio#17 » martedì 24 settembre 2019, 0:30

Alessandro ha scritto: probabilmente hai ragione tu e torto io...

ha ha ha ha, mi piace chi mi dà ragione! :D

Scherzi a parte, capisco bene cosa intendi. Non è questione di ragione o torto, esperienza o inesperienza. Darei credito alla tua opinione anche se fossi stato l'unico a pensarla in questo modo, solamente per il fatto che è data sinceramente e senza secondi fini (qui il bello è proprio questo). Ma, come puoi notare dagli altri commenti, in diversi hanno avuto la tua stessa sensazione, quindi hai sicuramente visto giusto.

Quindi benvenuto e grazie per il feedback!

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antico
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Re: A venti voglio il cambio

Messaggio#18 » mercoledì 2 ottobre 2019, 12:24

La tua ironia di fondo è sempre un bel toccasana e la tua capacita di mischiare i generi un assoluto valore aggiunto. Qui non sono convinto del finale perché credo che qualche parola in più non avrebbe guastato in quanto, altrimenti, sarebbe tutto troppo al pelo con il dottore che ogni volta rischia la vita teletrasportandosi al pelo pelo con l'arrivo della distruzione. Insomma, allargare un po' il finale può essere un'idea anche per equilibrare meglio un racconto che allo stato attuale è già molto buono, ma che necessita, a mio parere, ancora di qualcosa. Pollice tendente all'alto per me.

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