Gruppo SEA WATCH: Lista racconti e classifiche

Quando? Lunedì 16 settembre dalle 21.00 all'una
Con chi? Vincenzo Maisto, anche conosciuto come IL SIGNOR DISTRUGGERE

Perché partecipare? Sarà la prima edizione della Settima Era e tutto sarà più divertente e veloce: solo nove edizioni per un vero e proprio campionato annuale che, in più, riserverà anche dei premi extra oltre alla visibilità sui canali soliti di Minuti Contati.

Quanti caratteri saranno disponibili? 3333 caratteri max spazi inclusi.
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antico
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Gruppo SEA WATCH: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 17 settembre 2019, 2:06

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BENVENUTI ALLA SIGNOR DISTRUGGERE EDITION, LA PRIMA DELLA SETTIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 132° ALL TIME!

Questo è il gruppo SEA WATCH della SIGNOR DISTRUGGERE EDITION con VINCENZO MAISTO (aka SIGNOR DISTRUGGERE) nella veste di Guest Star.

Gli autori del gruppo SEA WATCH dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo HURRICANE.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo BLACK HOLE


Questo è un gruppo da NOVE racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da VINCENZO MAISTO. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approsimandolo all'occorrenza per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK DELLA SESTA ERA (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non avevano ottenuto punti nel corso della Sesta Era sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo SEA WATCH:

Uscite serali, di Linda De Santi, ore 23.26, 3327 caratteri
Ospitalità, di Mario Pacchiarotti, ore 00.46, 3332 caratteri
Mostruosi malintesi, di Eleonora Rossetti, ore 00.54, 2727 caratteri
Seconda possibilità, di Alexandra Fischer, ore 22.06, 3021 caratteri
La bambina della nuova vicina, di Viviana Tenga, ore 00.10, 3325 caratteri
I più autentici pensieri di Benedikt, di Antonio Pilato, ore 22.23, 2848 caratteri
Migranti, di Jacopo Montrasi, ore 01.21, 3334 caratteri MALUS 4 PUNTI
Secondo piano, di Sara Passannanti, ore 00.24, 3291 caratteri
Un biscotto, di Imbradario, ore 01.00, 3287 caratteri RACCONTO SQUALIFICATO (DA NON INSERIRE NELLE CLASSIFICHE E LADDOVE GIA' LO FOSSE STATO LA SUA POSIZIONE SARA' DA ME NON CONTABILIZZATO)

Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 26 SETTEMBRE per commentare i racconti del gruppo HURRICANE. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 27 SETTEMBRE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i NOVE racconti del gruppo HURRICANE e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete VENTISEI (escluso il vostro) a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo HURRICANE.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA SIGNOR DISTRUGGERE EDITION A TUTTI!



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erika.adale
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Re: Gruppo SEA WATCH: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » giovedì 19 settembre 2019, 10:17

Ecco la mia classifica e, a seguire, i commenti già postati sotto i relativi racconti.

1) Ospitalità di Mario Pacchiarotti
2) Mostruosi malintesi di Eleonora Rossetti
3) Seconda possibilità di Alexandra Fischer
4) Secondo piano di Sara Passannati
5) La bambina della nuova vicina di Viviana Tenga
6) Uscite serali di Linda De Santi
7) Migranti di Jacopo Montrasi
8) I più autentici pensieri di Benedikt di Antonio Pilato
9) Un biscotto di Imbradario

USCITE SERALI di Linda De Santi
Il racconto è scritto bene e il fatto che sia molto raccontato non toglie nulla alla qualità della fattura. Ho qualche dubbio sulla verosimiglianza interna dello scenario narrato. Dunque crollo della fertilità, arrivo di extraterrestri grandi, grossi e iperfertili ma... alieni alle cure parentali, con una prole aggressiva (fino a quando? Si calmano crescendo?) . Ministero della Salute che favorisce adozioni/affidi (perché?),benché estremamente rischiosi. E il parricida citato? Era umano? Insomma, forse la brevità non ha giovato a un racconto che mette sul fuoco molti argomenti forti.

OSPITALITA' di Mario Pacchiarotti
Il racconto che ho senza dubbio preferito. Oltre alla scrittura senza sbavature, ho apprezzato la costruzione delle scene, la declinazione umoristica senza scadere nella farsa, il colpo di scena e il tratteggio delle malefiche vecchiette. Il vero colpo di scena è la reale identità dell'acquirente più che quella delle vicine!

MOSTRUOSI MALINTESI di Eleonora Rossetti
Ciao Eleonora,
avendo nel cuore "Monsters&Co", ammetto che sull'armadio soprannaturale avevo rizzato le orecchie. Ma il doppio colpo di scena mi ha preso impreparata e mi ha divertito parecchio. Un racconto brioso, allegro, che mi ha messo di buon umore. Soprattutto la caratterizzazione della voce narrante mi sembra ben calibrata.

SECONDA POSSIBILITA' di Alexandra Fischer
Ciao Alexandra,
mi piacciono molto le tue descrizioni dei personaggi, sembrano sempre cogliere un angolo di poesia nella figura tratteggiata. Può sembrare non indispensabile alla trama, ma lo è per te e per esprimere il tuo stile, credo. C'è gente che va a farsi fare un ritratto da un pittore, io mi farei descrivere da te a parole.
Ho inteso che la famiglia sia saltata per aria e, tutte le sere, il fantasma creda di essersi appena trasferito e vada a fare amicizia con Samuele. Non ho capito però, in tal senso, la frase "Purchè non siano ricercati". Bella atmosfera comunque.

LA BAMBINA DELLA NUOVA VICINA di Viviana Tenga
Il caso ha voluto che leggessi il tuo racconto immediatamente dopo una "lezione" sugli uomini di Cromagnon tenuta da un amico appassionato alla materia. Quindi da subito ho immaginato Eva in quel modo, non so se sbagliando ( forse intendevi altri ominidi...non sono esperta). L'idea è originale, anche se non ho ben capito a che pro sostituire l'umanità con un "modello precedente", sfavorito dall'evoluzione. E' inquietante anche solo l'idea dell'esperimento fine a sé stesso e forse, per verosimiglianza, varrebbe la pena giustificare così la creazione della nuova Eva.

I PIU' AUTENTICI PENSIERI DI BENEDIKT di Antonio Pilato
Da quello che ho inteso il protagonista è uno psicotico ricoverato che, insieme al l'operatrice che lo segue, va a trovare un compagno di struttura, che a sua volta immagina di essere ospitato con tutta la famiglia. Ma forse anche no, anche questo potrebbe essere tutto un delirio del narratore. Che ha una crisi e uccide l'operatrice. A quel punto gliene assegnano un'altra.
Il delirio del protagonista è ben reso, anche dalla quantità di particolari comunicati. Nell'equilibrio di un racconto breve risulta però un po' sbilanciato, perché ci si aspetta che ogni informazione abbia un peso per la trama e non è questo il caso. Immagino che avessi in mente una storia più lunga e articolata.

MIGRANTI di Jacopo Montrasi
Un racconto che gioca sull'equivoco fra migranti e stanziali, vampirismo e vittime. Un'idea carina, che si disvela spontaneamente non appena si parla di acqua santa che brucia, quindi ad alcune righe dal finale. C'è qualcosa però che non mi convince. Il paragone mi sembra forzato e provo a spiegare perché. In genere questo tipo di racconti si basa su cliché e, mentre quello dell''umano/migrante ci sta (rumorosi, diversi nei modi, negli orari e negli odori) i vampiri mi sembrano poco tradizionali (se non vogliamo considerare le famiglie di Twilight già tradizione). Il vampiro letterario è solitario, perseguitato, vive nell'ombra. Questo vampiro invece è gregario, integrato, socialmente inserito. Un rovesciamento nel rovesciamento che rende il parallelismo poco immediato, a mio giudizio.

SECONDO PIANO di Sara Passannanti
Scene di ordinaria disperazione immerse nell'ancor più ordinaria curiosità priva empatia dei vicini. Il tutto ben raccontato, la scansione a blocchi aumenta il pathos e la leggibilità (anche se si presta con efficacia solo nella letteratura breve, secondo me; vale la pena di provare a superarla). La scrittura è limpida, molto aggettivata ma scorrevole. Il racconto mi è piaciuto anche se mi aspettavo un guizzo di fantasia finale che non ho trovato.

UN BISCOTTO di Imbradario
Ciao Dario, benvenuto.
La vicenda del racconto si potrebbe riassumere in "X ha nuovi vicini, vorrebbe interagire tramite prestito alimentare ma non succede. E il cane dei vicini lo odia." Insomma, una trama un po' povera, che sembra confluire tutto nella battuta finale sul biscotto. La modalità di espressione è una specie di flusso di coscienza, pericolosissimo perché :1) poco adatto ai racconti brevi 2) difficile, difficile, difficile. Un buon flusso di coscienza richiede plurime riletture, limature, correzioni. Il contest veloce di Minuti Contati non è il migliore per provare questa tecnica.
Però: a una seconda rilettura, ho sentito un ritmo interessante nel tuo scritto. Più da monologo teatrale che racconto breve. Probabilmente letto a voce alta, nel modo giusto, funziona molto di più.
Ultima modifica di erika.adale il venerdì 20 settembre 2019, 8:00, modificato 1 volta in totale.

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maurizio.ferrero
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Re: Gruppo SEA WATCH: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » giovedì 19 settembre 2019, 15:33

Uscite serali
Dunque, il tuo è un racconto che si lascia leggere, che dal mio punto di vista ho trovato senza infamia e senza lode. Risulta essere un po' troppo "raccontato", e purtroppo si capisce dove voglia andare a parare già dal momento in cui viene descritto l'omicidio. Tenere il mistero fino alla fine non so quanto avrebbe premiato, ma forse sarebbe stato più interessante vedere il comportamento dei nuovi arrivati piuttosto che sentirlo raccontare.
Carina l'idea che il ministero della salute permetta l'adozione di creature aliene... Per come siamo messi ora a livello sociale, stiamo parlando davvero di fantascienza.

Ospitalità
Per un attimo ho creduto che anche tu fossi caduto nello stereotipo in cui ho notato che molti, in questa edizione, sono incappati (io compreso): dare un'aura soprannaturale o fantastica ai vicini, velata o meno. E invece il tuo contro-colpo di scena riporta tutto alla realtà dei fatti, dando vera originalità al racconto. Ben fatto!
Le descrizioni e i personaggi presentati risultano credibili, e le due vecchie strappano più di un sorriso (chissà che fatica, alla loro età, portarsi dietro tutte quelle catene).
Ottimo!

Mostruosi malintesi
Il tuo racconto è scritto molto bene e la narrazione scorre molto fluida. Simpaticissimo il personaggio del babau che gioca scherzi ai nuovi vicini non perché siano fastidiosi (anche se effettivamente lo sono), ma perché sente l'istinto di farlo.
Buona anche l'introduzione dei lupi mannari, anche se era quasi prevedibile. L'inserimento dell'elemento sovrannaturale/fantastico è stato un po' abusato in questa edizione (anche da parte mia, in realtà).
Per il resto, non molto altro da dire. Un buon lavoro, da pollice in su!

Seconda possibilità
Dunque, devo confessarti con imbarazzo che ho letto il tuo racconto un paio di volte... eppure non mi è per nulla chiaro. Ho quasi l'impressione che mi manchi un pezzo, un collegamento che mi faccia capire qual è il legame tra il protagonista, la signora che va a fargli visita e i vicini di casa. Lo stesso vale per la notizia di giornale alla fine. La fuga di gas è avvenuta negli appartamenti dei vicini? In una loro casa precedente? Sono vivi o morti? Fantasmi?
Insomma, mi sono fatto un sacco di film su cosa possa essere accaduto, ma la trama mi è ancora oscura.
Forse avresti potuto tagliare un po' di descrizioni per rendere un po' più chiara la dinamica delle vicende, se il problema era lo spazio.

La bambina della nuova vicina
Racconto molto carino il tuo, con le dicerie di condominio che vengono amplificate fino a sfiorare l'assurdo. Ho un vago ricordo dei nomi di questi personaggi, è una mia impressione o li avevi già usati in un altro racconto?
Comunque, molto interessante l'idea dell'embrione impiantato e della possibilità di far rinascere un Neanderthal. Una storia un po' fine a sé stessa, ma nel complesso, gradevole. La parte più divertente è sicuramente quella iniziale, quando il pettegolezzo si ingigantisce.
Non ho particolari osservazioni da fare, buon lavoro!

I più autentici pensieri di Benedikt
Racconto interessante il tuo, scritto con uno stile decisamente più fluido del solito e un finale che ribalta la situazione. Per l'appunto, è il finale l'elemento forte del racconto. Fornisce originalità al tema dell'edizione e rivela quanto sta accadendo solo nelle ultime righe.
Veniamo ai punti più deboli: tutto il discorso di Benedikt sull'amore sembra essere buttato lì senza un senso logico. Cosa che, da un certo punto di vista, è comunque accettabile: non è detto che Benedikt esista davvero, e potrebbe essere tutta un'allucinazione del folle protagonista, oppure potrebbe esistere ma essere comunque un altro pazzo. Il che va comunque bene.
Ciò che secondo me distrugge più l'atmosfera del racconto è la scena della padellata in faccia a Gizela: dopo l'atmosfera seriosa e quasi onirica iniziale, altisonante nel tuo modo di scrivere, venire così bruscamente riportati alla realtà mi ha fatto scoppiare a ridere come un cretino, quasi fosse una scena comica. Reazione che, immagino, tu non volessi provocare.
Un ultimo dubbio: Gizela è l'infermiera o un'altra allucinazione del protagonista? Perché, se fosse il primo caso, come è possibile che il personale dell'ospedale lasci delle padelle a disposizione dei matti violenti?

Migranti
Un racconto il tuo che gioca sul tema dell'odio verso il diverso e sul senso di territorialità che ognuno, sotto sotto, ha. Specie quando i propri spazi privati, come la propria casa, viene violato. Il colpo di scena vampiri/cacciatori di vampiri funziona piuttosto bene, nonostante come abbia già detto in altri commenti il colpo di scena sovrannaturale/fantastico sia stato un po' abusato in questa edizione (mi metto anche io nel mazzo).
Ciò che mi ha colpito è stato il finale violento e assolutamente non conciliante, che decreta la vittoria di uno dei due gruppi sull'altro. Cinico, ma assolutamente veritiero.
Per il resto, buona la scrittura e non ho visto errori particolari. Una buona prova.

Secondo piano
Una bella mazzata il tuo racconto! Descrive ciò che accade molto spesso nei condomini. I vicini sentono tutto, comprese le cose brutte che accadono negli appartamenti a fianco, ma non intervengono nemmeno se la situazione degenera. Buone descrizioni, situazioni dai toni contrapposti messe negli stessi paragrafi (scene di violenza e amore a pochi metri di distanza) e una bella sventagliata di cinismo rendono bene per creare l'atmosfera angosciante.
Occhio a qualche refuso.

Un biscotto
Il tuo flusso di coscienza di quello che è chiaramente un soggetto da ricovero dà vita a un racconto molto particolare, ma difficile da decifrare.
Come lo stesso personaggio dice, il primo periodo lunghissimo e quasi senza punteggiatura non aiuta molto a fare luce sulla situazione iniziale, che inizia a dipanarsi solo nella seconda metà del racconto. Perfettamente in tema con la mente deviata del protagonista, ma forse un po' indigesto per il lettore.
Per il resto, tutto torna: il racconto è venato di umorismo un po' sinistro, e non si capisce se è necessario lasciarsi andare a compatimento verso il soggetto o provare semplicemente l'impulso di allontanarsi il più possibile. Buona la scena finale con il cane, crea il giusto tocco surreale nella vicenda.
In sostanza una buona prova, con il difetto forse di avere una trama un po' troppo fine a sè stessa, ma credo sia questione di gusti.

1. Mostruosi malintesi di Eleonora Rossetti
2. Migranti di Jacopo Montrasi
3. Ospitalità di Mario Pacchiarotti
4. Secondo piano di Sara Passannati
5. La bambina della nuova vicina di Viviana Tenga
6. I più autentici pensieri di Benedikt di Antonio Pilato
7. Uscite serali di Linda De Santi
8. Un biscotto di Imbradario
9. Seconda possibilità di Alexandra Fischer

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Marco Travaglini
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Re: Gruppo SEA WATCH: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » giovedì 19 settembre 2019, 16:58

Classifica
1-Secondo piano, di Sara Passannanti
2-Mostruosi malintesi, di Eleonora Rossetti
3-Ospitalità, di Mario Pacchiarotti
4-La bambina della nuova vicina, di Viviana Tenga
5-Uscite serali, di Linda De Santi
6-I più autentici pensieri di Benedikt, di Antonio Pilato
7-Migranti, di Jacopo Montrasi
8-Seconda possibilità, di Alexandra Fischer
9-Un biscotto, di Imbradario


Uscite serali, di Linda De Santi
Il tuo racconto lo dividerei su due piani di lettura. Uno lo trovo impeccabile: l'angoscia e la solitudine di una donna con cui prima si prende un impegno così importante, e su cui poi semplicemente si abbandonano tutti i problemi, è una descrizione perfetta di molte situazioni reali a cui ho assistito e mi piace davvero tanto il modo in cui l'hai resa.
Il secondo piano di lettura è quello della descrizione del mondo fantastico e dei suoi problemi: riuscire a infilare un mondo del genera senza spiegone ha del miracoloso. Purtroppo però, il mondo che è la base su cui hai costruito la storia, anche per me scricchiola, perde un po' di credibilità e verosimiglianza: davvero non si riescono a trovare i vantaggi nell'allevare dei mostriciattoli da tenere in gabbia che nel migliore dei casi ti staccano un orecchio, nel peggiore dei casi (che però stanno diventando frequenti) uccidono i genitori e in generale si uccidono tra loro.
Anche stilisticamente trovo la prima parte molto ben scritta e con un buon ritmo, mentre la seconda parte è più lenta e forzata.
In sintesi un bel racconto in cui la sospensione dell'incredulità in alcuni momenti può interrompersi.

Ospitalità, di Mario Pacchiarotti
Vado controcorrente: ho colto fin da subito che gli acquirenti erano in cerca di fantasmi e ho sperato fino all'ultimo che le vecchiette fossero veri fantasmi. Invece, come nella realtà, era tutto finto. Nessun appunto sullo stile e sul ritmo, il racconto si legge che è una meraviglia.
L'unico appunto che faccio è questo: il Cicap, non dovrebbe disperarsi di aver smascherato l'ennesimo imbroglio, ma dovrebbe esserne fiero. In fondo sono stati fondati per quello no? Visto che li hai citati, sarebbe stato carino un annuncio trionfante della conduttrice e non quel crudo "vaffanculo", che invece ci sarebbe stato bene nel caso di una coppia semplicemente in cerca di paranormale.
In generale ottimo racconto.

Mostruosi malintesi, di Eleonora Rossetti
Racconto davvero originale, complimenti. Il titolo avrebbe dovuto mettermi la pulce nell'orecchio e invece mi sono beccato il colpo di scena senza aspettarmelo. In questi casi mi piace sottolineare quando le cose sono fatte bene, e per tutto il racconto, fin dalla prima riga, ci viene presentato un Babau, con tutte le sue caratteristiche: non è uno di quei colpi di scena inaspettati perché campati per aria, quando lo vediamo entrare nell'armadio e andare a spaventare i bambini, semplicemente si alza il velo e notiamo quello che prima ci appariva nascosto, ma che invece è sempre stato lì davanti a noi: brava! Lo stesso non si può dire per il licantropo, in cui le semine di certo non mancano ma sono più deboli.
Quello che non mi piace riguarda solo i gusti personali: il titolo e il licantropo appunto, fosse finito con il babau che si godeva le urla dei vicini, per me sarebbe stato perfetto.

Seconda possibilità, di Alexandra Fischer
Non è la prima volta che leggo un tuo racconto, e sebbene la tue capacità descrittive mi siano spesso piaciute, stavolta credo ci sia un eccesso: ci sono così tante descrizioni, vengono indicati così tanti colori, che i dettagli importanti (drogheria di Bagliana) a una prima lettura me li ero persi. Soprattutto nelle prime frasi, troppe informazioni superflue.
Oltre questo, non mi è piaciuto molto a livello tecnico quello che scrivi negli ultimi due periodi: se il punto di vista è interno, perché ci descrivi una cosa e poi dici che non ci badi, oppure dici che ti sei dimenticato della visita della vicina e contemporaneamente ricordi di aver buttato il regalo? Si tratta di un controsenso per me. Se il protagonista non bada a una cosa, semplicemente non la descrive. Se si dimentica di una cosa, non ne parla più fino al momento in cui se la ricorda.
Bello invece il momento in cui il protagonista non sente i passi e comincia ad avere dubbi, anche se poi, secondo me, non è ben reso questa sua paura nel resto del racconto, anzi, la paura che siano ricercati più che un appiglio al reale, sembra la paura predominante.

La bambina della nuova vicina, di Viviana Tenga
Il pregio del tuo racconto è quello di portarci effettivamente dentro un condominio reale, vero e vivo, anche se vissuto indirettamente da una conversazione tra moglie e marito. E questo pregio non è una cosa da poco, ho iniziato a leggere libri solo per questo pregio e ne ho abbandonati altri dove era in difetto. Quello che mi convince poco è proprio l'averci infilato i Croods. Alla fine bastava una stramberia qualsiasi, questa invece è una cosa grossa (anche se ingigantita dalle chiacchiere) e decisamente fine a sé stessa. Ottimo racconto comunque.

I più autentici pensieri di Benedikt, di Antonio Pilato
Devo confessarti che anche dopo una seconda rilettura non mi è chiaro se questo Benedikt esista o meno: diciamo che, mentre alla prima lettura la cosa non è importante, alla seconda lettura comincia a diventarlo, anche per capire se c'è reale attinenza con il tema. La scena della padella l'ho trovata molto esplicativa del carattere e della psicosi del protagonista, la migliore di tutto il racconto: a partire dalla sua fissazione iniziale. La frase iniziale del racconto sinceramente mi sembra un pochino abbandonata, e il finale un pochino didascalico, perché è già chiaro che ci troviamo di fronte a un pazzo in un istituto psichiatrico. Non mi è piaciuta molto la frase "copulammo in maniera selvaggia". Non mi è chiaro, ai fini della storia, a cosa serva il resto della famiglia di Benedikt, oltre a far sì che si tratti di vicini al plurale.
In generale un racconto che mi lascia un pochino interdetto, ma quella pennellata con la fissazione iniziale per la padella è molto positiva e ne terrò conto.

Migranti, di Jacopo Montrasi
Nel tuo racconto c'è qualcosa che non mi convince, un insieme di piccoli dettagli che costruisce un mondo che non mi sembra verosimile. In generale mi piace come hai strutturato il racconto, come prendi in giro il lettore per lanciare il tuo messaggio, che di sicuro arriva. Fin dalle prime righe si intuisce che c'è qualcosa di anomalo nel modo in cui ci mostri le varie scene, fosse anche perché, se non ci fosse il racconto sarebbe qualcosa di già visto e rivisto: per fortuna alla preparazione e alla semina fa seguito la sorpresa per il lettore, ben preparata. Ma, come ti dicevo, non mi convince questo mondo in cui vampiri e umani coesistono, e soprattutto non capisco come un umano possa decidere di andare a convivere nello stesso condominio di qualcuno che regolarmente si ciba di sangue umano (tipo la ragazzina). Posso dirti che lo stesso problema l'ho rilevato anche in altri racconti del girone: una buona costruzione, ben scritto, ma il mondo che andiamo ad esplorare scricchiola un pochino.

Secondo piano, di Sara Passannanti
Complimenti per questo racconto, che secondo me è riuscito a cogliere in pieno il tema. Forse avrei tagliato l'ultima frase che suona un po' troppo solenne e non si accorda con il tono delle righe precedenti. Diciamo che è un racconto che ci mostra la cruda realtà dei fatti e ci lascia con l'amaro in bocca, ed è una cosa che mi piace molto. Alcune frasi forse potrebbero essere migliorate: ad esempio a me stona leggere alla quarta riga "rubo un altro pezzetto di carota" quando nelle righe precedenti il protagonista non ne ha rubato nessuno; oppure non mi fa impazzire "non capiamo se il tizio si sia messo a piangere" messo lì così che mal si accorda col punto di vista interno. Ad ogni modo si tratta di piccoli dettagli che non inficiano assolutamente il resto.

Un biscotto, di Imbradario
Ti dirò, in generale non mi dispiace affatto il tono con cui porti avanti questo colloquio con il lettore, questo tuo umorismo e il voler giocare con le parole sicuramente alleggeriscono un po' il flusso e lo rendono anche simpatico. Ma quella prima parte è traumatica, ed è con quella che ti presenti al lettore, che probabilmente alla seconda parentesi decide di abbandonare il racconto. Con una diversa punteggiatura e con un po' di spazio in più tra i periodi, sarebbe stato un colloquio gradevole, peccato.

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Luca Nesler
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Re: Gruppo SEA WATCH: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » sabato 21 settembre 2019, 10:44

E dopo giorni dai commenti posto con la mia classifica.
A livello stilistico, purtroppo, ho trovato tutti i partecipanti molto bravi. Chi con esperimenti più o meno riusciti o lievi distrazioni (ovvie in un contest come questo), ma tutti di alto livello. Roba che non si vede su wattpad, per dire. E questo rende più difficile il giudizio. Gli ultimi posti non lo sarebbero stati in altre situazioni. Non ho trovato roba brutta, ecco.

Ma bando alle ciance e veniamo alla...

… CLASSIFICA!
1. Mostruosi malintesi di Eleonora Rossetti
2. Migranti di Jacopo Montrasi
3. Ospitalità di Mario Pacchiarotti
4. I più autentici pensieri di Benedikt di Antonio Pilato
5. Seconda possibilità di Alexandra Fischer
6. Uscite serali di Linda De Santi
7. Un biscotto di Imbradario
8. La bambina della nuova vicina di Viviana Tenga
9. Secondo piano di Sara Passannati



Uscite serali, di Linda De Santi
Ciao Linda. Comincio da te.
Il tuo racconto è scritto molto bene e si costruisce su una buona idea. Interessante anche la scelta narrativa che hai fatto per costruire la situazione. Sicuramente non la più semplice.
Ho trovato però un po' forzato il passaggio tra "i vicini influenzano Luca" e "i figli adottivi sono mostri", forse perché poi rimani su questo secondo aspetto che sbilancia il discorso e rende la prima parte più pretestuosa. Oltre a questo la protagonista mi sembra davvero sciocca, cioè, citi incidenti e addirittura che ha perso un orecchio e non si rende conto di quanto questa situazione non vada bene? Il lettore sì e lei no? La sua realtà non mi sembra così lontana dalla mia per giustificare questo cambio di prospettiva.

Poi faccio una considerazione sul corsivo della frase "Di quando saranno alte il doppio di me."
Mi ha fatto pensare che se lo evidenzi per far capire che c'è qualcosa di insolito, mostri troppo la presenza dell'autrice. Cioè lo rendi meno naturale. Tu cosa ne pensi?
Poi: "Se non lo faccio bene, rischio che quando giochiamo mi stacchino un arto."
arto nel linguaggio parlato non l'ho mai sentito usare. Avrei usato "braccio" o simili, perché con un vocabolo piazzato così mi sentirei di creare confusione su chi sta narrando, perché e a favore di chi. Mi è sembrato come mescolare i registri linguistici. Ma anche qui ti chiedo che ne pensi, perché mi rendo conto che siano sottigliezze, ma mi piace approfondire visto l'amore comune per la scrittura.

A parte questi dettagli (che ho citato nello spirito del confronto) devo dire che il racconto mi è piaciuto e mi sembra una buona prova.

Ospitalità, di Mario Pacchiarotti
Ciao Mario. L'idea è simpatica, anche se fa un po' "scooby doo". Per questo non l'ho trovata molto originale, ma penso sia personale. Il fatto che siano due sorelle zittelle dà mordente alla vicenda. Nella realizzazione sembra emergere che non sia la prima volta che utilizzano questo trucco per scacciare i vicini, ma, nel primo dialogo tra le donne, sembra che una non immagini il piano della seconda. In questo piccolo aspetto ci vedo una forzatura, ma a parte questo il racconto fila, dipinge bene la situazione e strappa un sorriso. Buona prova

Mostruosi malintesi, di Eleonora Rossetti
Ciao Eleonora. Devo dire che non ho apprezzato molto la tua scelta narrativa, ma la trovo un buon esercizio stilistico. Il finale mi ha un po' deluso perché speravo in qualcosa di più interessante (tanti mostri in questa edizione), però sono solo aspettative personali nate da una buona conduzione. Nonostante i mostri ho trovato il finale originale e mi ha divertito il discorso della pipì sul tappeto. Fin'ora hai sempre avuto ottime chiuse.
Ho già detto che mi piace la tua scrittura? :D
Buona prova, anche se l'idea non mi ha colpito molto

Seconda possibilità, di Alexandra Fischer
Ciao Alexandra. Il tuo racconto mi è piaciuto. Trovo che l'idea dei vicini "fantasmi" non sia molto originale, ma l'hai gestita molto bene per quasi tutto il racconto. Il finale è un po' repentino e scollegato: il giornale sul tram? Di quando è? E come facciamo a sapere che è la stessa famiglia che infastidisce il protagonista? Ovvio nell'intenzione dell'autrice, ma non altrettanto nel testo. Forse qualche rimando sarebbe sufficiente. Poi non capisco bene la frase in corsivo "purché non siano ricercati" la trovo un po' strana, decisamente poco immediata per essere un pensiero, blocca la lettura per comprenderla meglio (almeno per me).
Per il resto un buon racconto, con una scrittura interessante
La bambina della nuova vicina, di Viviana Tenga
Ciao Viviana. L'idea della bambina che nasconde un terribile segreto era bella, ma il finale non mi ha convinto. Il racconto condotto con molti dialoghi mi piace, fila e aiuta molto in poco spazio. Li gestisci bene e li ho trovati credibili, niente da dire. Il mio appunto è unicamente sulla conclusione che non riesco a spiegarmi. Quando dovrebbe esserci la rivelazione abbiamo invece un dubbio e una nuova domanda: è Giulio che viaggia di fantasia perché Eva è solo molto brutta o è effettivamente una creatura qualche passo indietro nell'evoluzione? E se è così, perché mai?
Mi sarei aspettato qualche rivelazione da brivido, invece la tua scelta mi ha un po' spento. Peccato perché fino a lì era molto interessante

I più autentici pensieri di Benedikt, di Antonio Pilato
Ciao Antonio! Come sempre eccomi qua...
Ho notato che in questo racconto hai usato un registro più comune e hai narrato in modo più scorrevole. L'ho apprezzato infatti più del solito. Trovo interessante il ribaltamento finale, ma la scena della padella è così repentina e contrastante che mi ha strappato una risata nonostante la scena sia cruenta. Il motivo è che sembra una reazione improvvisa quanto insensata. Il fatto che il protagonista sia folle la giustifica, ma in quel momento, da lettore, non me l'aspettavo e ho riso.
Anche la lite di Benedikt con la famiglia rimane ingiustificata e, forse, inutile. Vero che la follia del protagonista potrebbe giustificare tutto, ma non trovo che certi dettagli aiutino il racconto nella trasmissione di ciò che vuole comunicare.
Per il resto sei rimasto in tema pur uscendone completamente, cosa che rende la tua performance una delle più originali. In generale è un racconto che ho abbastanza apprezzato

Migranti, di Jacopo Montrasi
Ciao Jacopo. Racconto che mi viene da associare a quello di Eleonora, con mostri "tradizionali". Anche qui il finale mi ha un po' deluso per il fatto che fossero mostri, ma lo trovo comunque riuscito e ben gestito. Trovo poco onesto che il narratore abbia tralasciato di raccontare d'aver ucciso la ragazza nel parco. Capisco le tue motivazioni, ma è un trucchetto dove la mano dell'autore lascia un'impronta puzzolente...
Comunque ben scritto e condotto. Mi è piaciuta un sacco la prima frase. Uno dei migliori incipit dell'edizione, secondo me.
Buona prova!

Secondo piano, di Sara Passannanti
Ciao Sara. L'idea del racconto non mi ha entusiasmato, inoltre l'inizio l'ho trovato difficile da seguire. Ho capito chi erano i personaggi e il loro rapporto verso metà racconto (c'è da dire, però, che sono un po' una capretta). Per il resto l'ho trovato ben gestito e con un buon ritmo. Buona scrittura.
Invece il finale mi ha lasciato un po' perplesso: la prima cosa che ho pensato è che abbiano semplicemente smesso di litigare. Ovviamente noi scribacchini andiamo subito a pensare al peggio perché un buon racconto finisce sempre con la morte di qualcuno (sic!), ma non è immediato. Ci trovo il difetto del racconto di Alexandra: il finale è scontato, ma non altrettanto implicito nel narrato.
Scusa se sono così telegrafico, ma oggi ho poco tempo e sono stanchissimo... (scuse che valgono un po' per tutti...)

Un biscotto, di Imbradario
Ciao Dario, trovo il tuo stile interessante, ma meriterebbe una limatina. Ci vedo delle buone abilità, ma alcuni periodi sono davvero lunghi e la punteggiatura non aiuta. Visto il contrasto ho pensato che tu abbia fatto una sorta di esperimento con i periodi di difficile leggibilità, è così?
Inoltre ho trovato gran parte del racconto superfluo. Non trovo una trama al racconto, quindi basterebbe meno testo per presentare un personaggio e un suo pensiero. Il resto sembra una digressione.
Ad ogni modo il protagonista è ben delineato e il finale bizzarro e spassoso. Mi ha fatto sorridere.

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Alfabri
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Re: Gruppo SEA WATCH: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » domenica 22 settembre 2019, 22:31

Ecco la mia prima classifica, spero tanto di non essere stato ingiusto con nessuno, non è stato per niente facile stilare una graduatoria:

1) Secondo piano di Sara Passananti
2) Ospitalità
3) Mostruosi Malintesi
4) Un biscotto
5) I più autentici pensieri di Benedikt
6) Uscite serali
7) Seconda possibilità
8) La bambina della nuova vicina
9) Migranti

Qui i commenti:

Secondo piano - Sara Passannanti
Ciao Sara, un vero piacere leggerti e commentarti.
Il racconto mi è piaciuto davvero parecchio, perchè narra vicende verosimili, che potrebbero accadere ad ognuno di noi sin da domani, e per me questo aspetto è indubbiamente un pregio.
Nel raccontare la realtà, ci metti la giusta dose di cinismo ("almeno la vecchia non muore senza che qualcuno se ne accorga" o qualcosa del genere, vero e crudo allo stesso tempo.
Realistica è anche la relazione tra madre e figlio, fatta di mal sopportazione, amore misto ad odio segnati dalla prova del tempo, ricatti affettivi (mi ammazzo-non mi ammazzo).
Veritiera è anche la curiosità morbosa dei vicini, che non ci sono per aiutare, ma solo per impicciarsi nella vita degli altri: da applausi il sadismo del marito, che nel percepire la crisi ha un arousal sessuale.
Descrizioni ben bilanciate e inserite nel contesto della narrazione.
Un ottimo lavoro!
A rileggerci presto!

Ospitalità - Mario Pacchiarotti
Ciao Mario, piacere di conoscerti e di commentarti.
Racconto costruito con cura, ogni particolare sta al suo posto per sviluppare una trama divertente al punto giusto, con un finale davvero sorprendente (ed è stupendo quando solo alla seconda ti rendi conto che gli indizi circa l'epilogo erano già stati seminati tutti nella prima parte, questo deve fare un bravo scrittore a mio giudizio). Racconto promosso a pieni voti!

Mostruosi malintesi - Eleonora Rossetti
Ciao Eleonora, piacere di leggerti e commentarti per la prima volta.
Il racconto è scritto con maestria, verve ed è di limpida interpretazione. Davvero godibile. Brillante l'idea alla base (il Babau vicino di casa di alcuni bambini, che non riesce a resistere dall'andarli a spaventare). L'unico "pezzo" che mi manca è il perchè egli sia così insofferente rispetto a questi nuovi vicini: a mio parere, un vero babau dovrebbe cogliere con bramosia ed eccitazione l'arrivo di nuovi bimbi da spaventare, per giunta proprio nella casa accanto! La conclusione chiude il cerchio di un racconto a mio modo di vedere di ottima fattura, complimenti!

Un biscotto - Imbradario
Ciao Dario, novizio come me!
Il tuo racconto è il frutto di una serata a base di alcol e psicofarmaci, oppure denota un'ottima abilità nel delineare una psiche patologica. C'è il ritmo, c'è l'ironia con alcuni spunti davvero brillanti, però quel periodo lì all'inizio... Fortuna che ti sei scusato con il lettore! Non sono nemmeno convinto sia corretta sul piano sintattico. Ugualmente, il pregio del testo sta nell'essere un monologo allucinato e allucinante, che squarcia la realtà penetrando nella mente di una persona sicuramente malata, probabilmente socialmente emarginata, difficilmente piacevole da avere sul medesimo pianerottolo!
Non ci sta una vera trama, ma tant'è, non lo ritengo un requisito obbligatorio. Ben fatto e alla prossima!

I più autentici pensieri di Benedikt - The Ocean Master
Ciao Antonio, lieto di leggerti e di poterti commentare.
Questa è la recensione più ardua da fare: di sicuro il racconto va' a vincere il premio originalità, distorcendo ma mantenendo l'attinenza con il tema assegnato. E questo è un punto a tuo favore.
Il massimo pregio del racconto è pure il suo massimo limite, a mio parere: ogni scena narrata è filtrata dalla mente del narratore, un paziente psichiatrico con disturbo psicotico. Da una parte questo ti permette di prendere impunemente la tangente rispetto al piano di realtà (è proprio quello che caratterizza la voce narrante!), dall'altra però una decisione così radicale finisce con l'allontanare il lettore dal racconto, perchè inizia a "perdere contatto" con quanto sta avvenendo sotto i suoi occhi, non riuscendo più a ricostruire un percorso attraverso cui decifrare il narrato.
Ci sono lettori a cui questa scelta piace, altri a cui non piace affatto. Oltre al premio originalità, credo tu abbia vinto anche quello per il racconto più controverso.
Alla prossima!

Uscite serali - Linda De Santi
Ciao Linda, piacere di conoscerti e di commentarti.
Un racconto davvero singolare, con un'idea a mio parere "poderosa", nel senso che ha notevoli possibilità di essere sviluppata ed ampliata con buoni risultati.
Nel quadro del contest e delle sue limitazioni invece, trovo che annaspi un po', tra suggerimenti poco velati (figli che diventano alti il doppio) e situazioni poco credibili (che un organo statale faccia fronte al calo delle nascite, il quale peraltro non viene spiegato in alcun modo, permettendo a degli umani di adottare dei mostri alieni poco addomesticabili, mi pare difficile, così come mi vien da chiedere come si comportino questi piccoli alieni una volta cresciuti: acquisiscono di colpo raziocinio? Viceversa, avrebbero probabilmente già dovuto sterminare l'umanità...).
Alla fine comunque credo che con calma, sistemando un po' questi difetti, possa venir fuori qualcosa di molto buono, visto anche l'ottimo stile che supporta la narrazione.
A presto e in bocca al lupo!

Seconda possibilità - Alexandra Fischer
Ciao Alexandra, è un piacere leggerti e commentarti.
Devo dire che, seppure il tema dei vicini-fantasmi sia ampiamente abusato, la resa stilistica del racconto è piacevole ed elegante. Hai seminato un discreto numero di indizi che ha portato alla naturale conclusione, senza troppi sussulti (abbastanza prevedibile quindi, probabilmente gli indizi erano troppi).
A far da contraltare (e a mettere a disagio il lettore nel processo di decodificazione degli avvenimenti) ci pensano però alcune falle nella stesura del testo: non si capisce, ad esempio,quale sia la scena identica che si ripete per un mese (ho pensato che la signora tornasse tutte le sere a suonare alla porta e offrire i dolci, non aveva molto senso ma non ho trovato molti altri appigli); la casa è sprangata la mattina e "abitabile" di sera? Quindi è anch'essa "fantasma"? Ribadisco anche quanto suggerito dagli altri utenti in merito al giornale.
A parte questo, nutro delle perplessità su questa frase:
Strano che non abbia visto un camion dei traslochi, in questi giorni. Dovete aver fatto tutto da soli.


Non mi piace molto che nel pensiero del protagonista si rivolga con la seconda persona alla vicina sconosciuta.
Diciamo che a mio parere il racconto è interessante ma si può ulteriormente migliorare.
Alla prossima!

La bambina della nuova vicina - Viviana Tenga
Ciao Viviana, piacere di conoscerti e di commentarti.
Il racconto è piacevole, si lascia leggere volentieri catturando il lettore che a un certo punto vuole scoprire se quelle del marito sono solo illazioni complottiste (però effettivamente ben supportate da svariati indizi) o se dietro a quella "testona" ci sta davvero un terribile segreto... anche a parer mio un po' fine a sè stesso e immotivato (perchè mai qualcheduno avrebbe il desiderio di riportare in vita i Neanderthal?).
Dal punto di vista stilistico il ritmo è buono, e il principale motivo di interesse del racconto è legato a dinamiche molto "realistiche", che avvengono in una qualsiasi casa in qualsiasi parte del mondo, ed è anche secondo me l'aspetto migliore.
Diciamo che volevi scrivere un racconto fantascientifico, ma è stato il realismo a salvarti :-)
Alla prossima!

Migranti - Jacopo
Ciao Jacopo, un piacere leggerti e commentarti.
Con una tematica di estrema attualità, ci porti in un universo ribaltato, in cui gli stranieri sono gli umani e gli autoctoni sono i vampiri.
La prima domanda che sorge spontanea è: ma come fa ad autosostentarsi un Paese abitato quasi esclusivamente da vampiri? E per quale assurdo motivo un umano ci si vorrebbe mai trasferire? Dovrebbe aver maturato la conoscenza che gli stranieri in quella terra muoiono tutti. Diciamo quindi che, nel tuo ribaltamento, viene un po' a mancare l'architrave che dovrebbe rendere "internamente coerente" il racconto, facendo un po' storcere il naso al lettore.
Bello comunque il momento in cui la realtà viene disvelata, con tanto di acqua santa ed aglio.
Troppo frettolosa, quasi tagliata con l'accetta la chiusura, evidentemente dettata dalla mancanza di tempo/spazio.
In generale comunque una discreta prova.
A rileggerci!

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lordmax
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Re: Gruppo SEA WATCH: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » lunedì 23 settembre 2019, 14:10

Ed eccoci ad una nuova era di Minuti Contati
E il contest parte con il botto visto la qualità generale dei racconti anche negli altri gruppi.


Classifica
1 Ospitalità, di Mario Pacchiarotti
2 Mostruosi malintesi, di Eleonora Rossetti
3 La bambina della nuova vicina, di Viviana Tenga
4 Un biscotto, di Imbradario
5 Secondo piano, di Sara Passannanti
6 Seconda possibilità, di Alexandra Fischer
7 Migranti, di Jacopo Montrasi
8 Uscite serali, di Linda De Santi
9 I più autentici pensieri di Benedikt, di Antonio Pilato


Ospitalità, di Mario Pacchiarotti
Mi hai quasi fregato, almeno fino a quando le sorelle non entrano in azione. Per un attimo ho pensato al classico racconto alla Beetlejuice, con la chicca della Luna nera, invece una doppia inversione mi ha fatto apprezzare moltissimo il racconto.
Il racconto fila via liscio e si fa leggere con piacere, non trovo inciampi o storture, se proprio proprio vogliamo fare i difficili possiamo chiederci come mai le sorelle non abbiano visto movimento di persone se sono passati così tanti giorni ma ci può stare.
Ovviamente tema centrato in pieno.


Mostruosi malintesi, di Eleonora Rossetti
Bel racconto, lineare, prevedibile, scorre via liscio e tiene incollati fino alla fine. L'uso del babau come mostro è perfetto, una bella idea introdotta al momento giusto.
L'inizio mi è piaciuto molto, quasi alla Zerocalcare con i monologhi da brutta persona. Il finale mi è piaciuto un po' meno, si sente la necessità della chiusura, forse non avrei usato i lupi mannari ma la chiuso con la pipì è una bellissima idea.
Nel complesso un buon racconto, strutturato e gestito bene.
Ovviamente tema centrato in pieno.


La bambina della nuova vicina, di Viviana Tenga
"mi convince" direi come consuntivo del racconto e per fare il verso alla frase di apertura.
L'idea è molto buona, il palazzo di complottari che riescono a convincere il marito mentre la moglie, forse un po' più evoluta, non da loro peso.
Un bel racconto sull'integrazione senza scadere nei cliché più banali e con una morale classica.
Struttura ben fatta, dialoghi buoni.
Il finale chiude in modo coerente quella che è una normale situazione di vita famigliare.
Tema centrato in pieno.


Un biscotto, di Imbradario
Un flusso di coscienza, una vera rarità.
Mi ha spiazzato quel "scusate il periodo lungo" che cambia completamente la prospettiva da un flusso di coscienza interno (alla Ulisse) a un flusso di coscienza verso il lettore (quasi alla Zeno)
Devo ammettere che ho faticato parecchio ad arrivare alla fine del primo periodo per fortuna la struttura è solida e mantenuta in modo coerente.
La seconda parte, anche se lascia aperto un paio di elementi non chiariti (i lavori in corso ad esempio) è più leggera e aggancia la lettura.
Bella la chiosa finale con il cane che da quel tocco di immaginifico che sembrava mancare in un racconto psicotico come questo
Una bella prova
Tema centrato in pieno


Secondo piano, di Sara Passannanti
Un bel racconto di ordinaria follia, ricorda qualche episodio di serie TV crime americane con il racconto dei vicini che parlano di urla e poi silenzio improvviso.
Mi piace la dimensione ordinaria con il contrasto fra i rumori della cucina e il dramma umano lì vicino.
Il finale sospeso, anche se lascia l'amaro in bocca, è ben piazzato e studiato.
La struttura è buona e seguita con metodo, i dialoghi bilanciati e ben fatti.
Diciamo che il racconto è ben fatto e ben scritto, forse un guizzo in più sul finale, una inversione della situazione, un qualcosa per farmi sobbalzare o almeno un doppio piano di interpretazione lo avrebbero reso memorabile.


Seconda possibilità, di Alexandra Fischer
Sono perplesso. L'inizio del racconto è pesante con le descrizioni così continue, dettagliate, minuziose come a costruire un personaggio quanto meno paranoico. Questa idea me la conferma la scena dell'incontro con la vicina e la costruzione di una situazione che promette un thriller se non proprio un horror (io apprezzo questo tipo di approccio apparentemente erroneo che poi invece si trasforma in una cosa più interessante).
Il protagonista butta i dolci, si lava le mani e inizia una discussione interiore che lasciano sperare in un killer psicopatico poi però... nulla.
La tensione muore completamente e le promesse sembrano disattese con il paragrafo di chiusura che lascia il dubbio se sia esplosa la nuova casa o se sono dei fantasmi che sono andati ad abitare vicino al protagonista.
Il racconto nel complesso è scritto bene e la struttura è coerente ma resta la promessa mancata nel finale.
Ovviamente il tema è centrato.


Migranti, di Jacopo Montrasi
Il racconto ha una struttura lineare e la prima inversione si nota con il paragrafo del parco. A questo punto è evidente che siamo di fronte a un qualche cambio di parametri. Fino a quel punto è worldbuilding.
Ho apprezzato i toni sprezzanti usati, senza giri di parole, diretti e asciutti.
Il problema viene nella seconda parte.
Ci sono degli elementi discordanti o quando meno non chiari che fanno perdere il ritmo.
Ad esempio non si capisce se questi vampiri agiscono anche di giorno o meno.
Il protagonista è al parco e viene assalito dai due fratelli, perché non si aspettava che lo facessero? Perché i due non si aspettavano una sua reazione? è contrario agli stereotipi standard e non ci sono informazioni che siano diversi.
E mi resta un ulteriore dubbio, se non vogliono umani nel loro territorio di cosa si nutrono? Se invece non vogliono neri nel proprio territorio (i riferimenti alla pelle scura lo fanno pensare) non viene evidenziato nel racconto. Per un vampiro un umano è una vacca e niente più, non conta il colore della pelle sono comunque bestie di cui nutrirsi.
In conclusione, il racconto è scritto bene, i tempi e il climax sono gestiti bene ma restano alcuni buchi di trama che lasciano perplessi.
Naturalmente il tema è centrato.


Uscite serali, di Linda De Santi
Alien Nation dal lato sociale. ^__^
Bellissima l'idea del Ministero della Salute, molto divertente.
Il racconto fila liscio senza scivoloni, forse troppo, si capisce quasi subito dove stai andando a parare e scoprire che si tratta di alieni non è una sorpresa. In un primo momento ho pensato a piccoli demoni o zombie poi sono diventati alieni ma sono comunque figli 'altri' da gestire.
La pecca principale credo che sia nel fatto che è completamente raccontato, non ha mordente, il momento più curioso è quando la protagonista spiega che il marito arriva a casa, cena e esce per andare dai vicini, mi sarebbe piaciuto vedere cosa fa dai vicini di così interessante. E mi sarebbe anche piaciuto vedere come lei ha cercato di trattenerlo in casa. ^__^
Nel complesso bella l'idea e racconto senza infamia e senza lode.
Ovviamente tema preso in pieno.


I più autentici pensieri di Benedikt, di Antonio Pilato
Il racconto mi lascia perplesso. Inizia con uno stile altisonante quasi onirico promettendo una inversione o uno scoppio che non tarda ad arrivare, e questo è ok. Però questo cambio improvviso, questo 'omicidio' reale o presunto come si scopre dopo spezza in modo eccessivo la situazione, il cambio è improvviso e non mantiene la promessa di una situazione a spirale fatta all'inizio.
Scopriamo solo alla fine, e questo va bene, che il protagonista è uno psicotico e probabilmente tutta la situazione è solo frutto delle sue farneticazioni ma una situazione così estrema avrebbe dovuto comunque avere conseguenze (l'intervento del personale di servizio ad esempio) e anche la presenza di una nuova compagna lascia aperte molte domande senza dare alcuna spiegazione.
Nel complesso la struttura del racconto è buona, divisa in tre parti e coerenti al loro interno. I dialoghi, tutti interiori probabilmente, sono pochi ma coerenti con il personaggio. Resta questo senso di spiazzamento causato dalla scena centrale che mi mette in difficoltà nel dover classificare il racconto.
Il tema direi che è centrato.

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antico
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Re: Gruppo SEA WATCH: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » martedì 24 settembre 2019, 14:30

Mancano solo più tre classifiche, quelle di Andrea Partiti, Dand Elion e Luigi De Meo.

LuigiDeMeo
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Re: Gruppo SEA WATCH: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » martedì 24 settembre 2019, 21:06

Uscite Serali - Linda De Santi

Idea molto originale, divertente anche l'idea del Ministero della Salute che invoglia le adozioni, lasciando aperte al lettore domande e ipotesi sul proseguio della storia (e se fosse tutto un piano proprio per far adottare le creature così che uccidano gli umani?)
Forse avrei evitato di inserire l'omicidio dei vecchi vicini, in parte perché anticipa troppo quello che viene svelato nella parte finale in parte perché mi viene da pensare a dell'infodumping. Perché non liquidare con qualcosa che lasci incertezza al lettore? (Es. I vicini di prima, loro sì che erano brava gente. Peccato che sia successo quella tragedia con il figlio.)

Ospitalità - Mario Pacchiarotti

Tema ben centrato, il racconto parte piuttosto lento e credo che la parte più debole sia proprio il dialogo iniziale con l'agente immobiliare. Lo scambio di battute con il "La prendiamo" finale mi ha fatto subito pensare a dei Ghost Hunters. Divertente l'idea delle due zitelle rompipalle. Forse avrei evitato di mettere quel "Vaffanculo" in bocca a due scienziati del CICAP.

Mostruosi malintesi - Eleonora Rossetti

Racconto divertente e tema centrato, anche tu hai ceduto all'epidemia del fantastico/soprannaturale per questa edizione. Mi piace molto la variante del Babau protagonista, che non detesta i vicini per motivi particolari ma perché è quella la sua natura e il suo istinto. Credo che proprio questo sia il punto forte del racconto. Il finale mi ha fatto sorridere, con i lupi mannari genitori.

Seconda possibilità - Alexandra Fischer

Tema ben centrato, devo dire però che la prima parte l'ho trovata eccessivamente pesante, le descrizioni così dettagliate mi hanno fatto anche venire il sospetto che fosse un escamotage per allungare il racconto. Nel suo complesso sembra che il racconto nel suo insieme manchi di una parte importante, e c'è un grande calo di tensione nel finale, chiuso troppo in fretta

La bambina della nuova vicina - Viviana Tenga

Racconto divertente dal tema ben centrato, vivendo in un condominio (di stronzi :P ) ho trovato plausibilissimo l'escalation di dicerie sempre più assurde nei confronti con la bambina. Forse la divisione dei ruoli all'interno della famiglia (madre --> comprensione, padre --> pregiudizi) è troppo abusata e già usata non credi?

I più autentici pensieri di Benedikt - Antonio Pilato

Racconto che mi è piaciuto molto nel suo registro così onirico e semplice da leggere, con tema a mio parere ben centrato. Devo dire però che la scena della padella presenta un cambio di fronte troppo repentino e veloce rispetto alla narrazione e al ritmo del racconto. Forse era voluto da parte tua questo stravolgimento, ma trovo spezzi troppo con l'unico scopo di creare un "colpo di scena" per il lettore. Il finale è la parte migliore, rivelando la vera locazione di dove si svolge la storia. Era intuibile che il protagonista fosse folle, ma non che fosse internato. Bravo.

Migranti - Jacopo Montrasi

Anche tu hai ceduto al filone fantastico/soprannaturale con un racconto molto carino che mescola tutti i topos sulla convivenza con il diverso con la figura del vampiro. Mi piacciono le figure contrapposte del protagonista, giovane e irruente e del padre più cauto e saggio nel riconoscere gli estranei.

Secondo piano - Sara Passannanti

Racconto veramente bello con tema centrato. Incarna molto bene il pensiero tante volte ribadito da Sclavi che l'orrore è nella quotidianità e nelle persone "normali". Mi piace come hai saputo creare tensione e aspettativa bilanciando scrittura e dialogo. Forse, ma è una scelta puramente personale, la frase finale "Da fuori non viene altro che un silenzio muto e definitivo." l'avrei omessa, lasciando tutto nell'incertezza.

CLASSIFICA
1- Mostruosi malintesi - Eleonora Rossetti
2- Secondo piano - Sara Passannanti
3- La bambina della nuova vicina - Viviana Tenga
4- I più autentici pensieri di Benedikt - Antonio Pilato
5- Migranti - Jacopo Montrasi
6- Uscite Serali - Linda De Santi
7- Ospitalità - Mario Pacchiarotti
8- Seconda possibilità - Alexandra Fischer

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DandElion
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Re: Gruppo SEA WATCH: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » mercoledì 25 settembre 2019, 22:45

Buonasera Alles!

Di seguito i miei commenti e in fondo la mia classifica.

Ospitalità – Mario Pacchiarotti
Ciao Marione!
Tema centrato in pieno, scrittura limpida, scorrevole, sei sempre al top!
L'unica cosa che non mi ha del tutto convinto è che sia stata "venduta" e non "data in affitto". Mi spiego, se davvero credessi che una cosa mi possa interessare dal punto di vista paranormale, prima indagherei, poi la acquisterei dopo averla "saggiata", non so se rendo bene l'idea. La domanda della sorella è un po' fuori luogo, e per un attimo ho sperato che alla Beetlejuice le sorelle fossero fantasmi inquilini, più che vicine di casa. Nel complesso, comunque, una prova all'altezza delle aspettative!

Uscite serali - Linda De Santi
Ciao Linda,
ben tornata!
Allora ti dico subito cosa mi ha convinto e cosa no.
La narrazione è buonissima, si svela mano a mano e il particolare del quasi duplice omicidio non svela poi un granché sulla natura del figlio: anche molti umani sono finiti per mano dei propri pargoli, naturali o adottivi, senza bisogno di creature aliene.
Mi risulta un po' difficile da digerire, invece, il fatto che qualcuno davvero abbia un desiderio di genitorialità tale e tanto da infilarsi in casa esseri così pericolosi.. poi mi ricordo del ragazzino superproblematico che volevo prendere in affido io e forse davvero per essere genitore-non-naturale in certi casi serve la follia di aprire il cuore.. Però ecco magari XXX mi avrebbe rubato la catenina, ma almeno non dovevo limargli i denti..
Bello il parallelo tra i childfree e i non childfree e il terrore- ben espresso in questo periodo- di chi fa figli che chi non ne ha stia tramando qualcosa. Nel complesso una buona prova.

Mostruosi Malintesi – Eleonora Rossetti
Ciao Ele!
Colpo di scena! Brava: sono cascata dal pero.
La narrazione scorre strabene e infatti mi sono un attimo persa al momento del passaggio nell'armadio!
Poveri licantropi, che si trovano come vicino di casa il Babau!
Tema centrato in pieno, racconto molto carino. Adesso scusami, ma vado a mettere un paio di lucchetti al mio armadio, non si sa mai..

Seconda Possibilità – Alexandra Fischer
Ciao Alexandra!
Bel racconto, il tema è ben declinato e la storia è molto carina.
La narrazione, però, si inceppa spesso sui troppi colori e fatico a pensare che una persona così gentile da portare dei pasticcini al vicino e così curata da conoscere il verde salvia lo accoppi con il rosso laccato.
In ogni caso come ho visto ti hanno già segnalato, il dettaglio del giornale confonde, e se davvero la casa fosse stata "distrutta" ci sarebbe ben poco da sprangare di giorno.
Trovo molto delicato e molto bello il passaggio dello spettro sulle scale, se andrai a limarlo mi permetto di consigliarti di restare su quel tono, che fa davvero salire una piacevole aura di brivido.
baci!

La bambina della nuova vicina -Viviana Tenga
Ciao Viviana!
Molto carino, ben delineati i personaggi, mi piace il fatto che il timoroso e il chiuso tra i due non sia la donna, che altrimenti in questa edizione sarebbe stata subito bollata come mammina pancina!
Molto interessante il fatto che le voci di palazzo piano piano prendano forma e sarei molto curiosa di conoscere Eva per capire come si comporta: mi viene da chiedermi se davvero potessero esser "così dolci" visto che quando diciamo di qualcuno che è "Nehandertaliano" sostanzialmente pensiamo che sia una persona aggressiva e che non ragiona (a torto o a ragione). Approvo l'idea di provare a ricrearli: mi hanno sempre affascinato molto, fisicamente.
Una buona prova e adesso ho qualche spunto interessante su cui fantasticare!

I più autentici pensieri di Benedikt – The Ocean Master
Ciao Master!
Mi piace il modo in cui hai declinato il tema, col vicino-non-vicino, che forse nemmeno esiste, che potrebbe essere un medico rielaborato dalla mente del paziente, che in maniera ben poco paziente uccide o nella sua sola testa uccide la sua caregiver. Magari Gizela e Iva sono la stessa persona, ma per lui non lo sono.
Mi lascia un po' perplesso il tratto omosessuale del protagonista, come se in qualche modo venisse stigmatizzata l'omosessualità come malattia mentale (cosa non nuova, visto che è stata tolta dal manuale delle malattie mentali da piuttosto poco tempo, nel 1994 in Germania era ancora considerato un atto Criminale, e la maggior parte di noi qui nel 1994 c'era e sapeva già far di conto..)
Nel complesso una gran bella prova, forse un po' troppo violenta per i miei gusti (e non sono una che mette poco sangue)
Consiglio per il futuro, la foto mi ha distratto, se ti piace metterla almeno prendine una senza reticoli di copyright :P

Migranti - Jacopo montrasi
Ciao Jacopo,
Non credo ci siamo mai incontrati, ben trovato.
Interessante e ben scritto, il tuo racconto, stuzzica il mio palato di amante dei vampiri. Mi piace molto il colpo di scena finale e mi risulta strano, però, il contesto per cui dei cacciatori di vampiri, andando a vivere nel loro palazzo, non approfittino delle ore diurne. Mi risulta fuori contesto anche quel "l'altro giorno" che se fosse stato "l'altra sera" non avrebbe svelato nulla di più e però avrebbe contribuito a creare poi la quadratura del puzzle, assieme al sibilare tra i denti..
Onestamente è una bella prova, ma andrebbero limati, in my opinion, questi particolari.
Secondo piano - Sara Passannanti
Non ho l'età.. per ammazzarti non ho l'età..
Del tuo racconto mi è rimasto impresso il cognome della signora del terzo..
Mi piace molto il tuo modo di rendere il quotidiano e anche il tono un po' macabro, purtroppo è molto realistico che nei condomini le liti non solo non possano essere sedate, ma diventino oggetto dell'attenzione dei vicini. Io sono quel tipo di vicino cinico che quando sente litigare si fa due calcoli sul quando e a quanto verrà venduto l'appartamento se i vicini si separano (sono una bruttissima persona). In ogni caso il racconto mi piace molto, anche se davvero mi sono impressionata sul "è arrivata agli ultrasuoni". Ora chi ha ammazzato chi, al momento, non mi è chiaro, e questo rende il tuo racconto ancora più bello.



1- La bambina della nuova vicina - Viviana Tenga
2- Secondo piano - Sara Passannanti
3- Mostruosi malintesi - Eleonora Rossetti
4- I più autentici pensieri di Benedikt - Antonio Pilato
5- Migranti - Jacopo Montrasi
6- Ospitalità - Mario Pacchiarotti
7- Seconda possibilità - Alexandra Fischer
8- Uscite Serali - Linda De Santi
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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antico
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Re: Gruppo SEA WATCH: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » giovedì 26 settembre 2019, 14:25

Una sola classifica mancante all'appello: quella di Andrea Partiti.

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Andrea Partiti
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Re: Gruppo SEA WATCH: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » giovedì 26 settembre 2019, 21:19

Mi spiace per il ritardo, di solito commento con calma un po' alla volta, ma è stata una settimana complicata :)


Uscite serali, di Linda De Santi
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Ospitalità, di Mario Pacchiarotti
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Mostruosi malintesi, di Eleonora Rossetti
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Seconda possibilità, di Alexandra Fischer
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La bambina della nuova vicina, di Viviana Tenga
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I più autentici pensieri di Benedikt, di Antonio Pilato
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Migranti, di Jacopo Montrasi
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Secondo piano, di Sara Passannanti
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Un biscotto, di Imbradario
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1. Ospitalità, di Mario Pacchiarotti
2. Secondo piano, di Sara Passannanti
3. Uscite serali, di Linda De Santi
4. Mostruosi malintesi, di Eleonora Rossetti
5. La bambina della nuova vicina, di Viviana Tenga
6. Migranti, di Jacopo Montrasi
7. Seconda possibilità, di Alexandra Fischer
8. I più autentici pensieri di Benedikt, di Antonio Pilato

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Re: Gruppo SEA WATCH: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » venerdì 27 settembre 2019, 0:46

Molto bene: classifiche e commenti, tutti, regolarmente postati.

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Re: Gruppo SEA WATCH: Lista racconti e classifiche

Messaggio#14 » venerdì 4 ottobre 2019, 11:36

Scusandomi per il ritardo, ecco a voi la mia classifica per il vostro gruppo.

1) Ospitalità, di Mario Pacchiarotti
Molto bene anche qui e con in più, rispetto al racconto della Rossetti, la presenza di un bel controtwist ben celato. Sì, mi aspettavo che i compratori fossero preparati e che volessero cacciare i "fantasmi", ma non avevo proprio pensato a una trasmissione televisiva. Grande pulizia nel testo, bel lavoro sul tema e sull'idea. Per me pollice su con lode.
2) Mostruosi malintesi, di Eleonora Rossetti
Bello, molto. Nascondi bene la sorpresa finale e senza mai eccedere o rischiare di barare. Anche divertente nella sua conclusione e sì. Tema affrontato bene, lettura piacevolissima, grande pulizia nel testo. Per me un pollice su per un bellissimo racconto di pieno intrattenimento.
3) Secondo piano, di Sara Passannanti
Molto buono davvero con questo silenzio finale che rimane così assordante nella mente del lettore. Brava. Qualche problemino nella parte centrale, nel senso che ho l'impressione che possa essere affinato e sistemato in modo ancora più funzionale, a partire dalla grafica delle urla, che non mi sembra ottimale. Tema ben presente, lettura senza problemi evidenti, testo generalmente pulito, ma ancora migliorabile. Per me un pollice quasi su.
4) I più autentici pensieri di Benedikt, di Antonio Pilato
La prima frase, riletta dopo la prima run, è decisamente rivelatoria. In ogni caso, già la prima descrizione del palazzo mi aveva fatto immaginare la situazione. Detto questo, ho molto apprezzato il registro: credo ti stia avvicinando anche nel breve a una sintesi tra il tuo stile e la necessità del lettore. Sulla costruzione del racconto, assolutamente nulla da dire se non sul finale in cui mi sembra manchi ancora qualcosa perché percepisco uno squilibrio rispetto a quanto precede. Per me un pollice tendente al positivo con un plauso alla difficoltà scelta per il racconto e al lavoro che stai facendo mese dopo mese.
Ps: stavo chiudendo il commento e ho riletto il titolo... Sia mai che Benedikt è il protagonista stesso e che il suo riavvicinarsi alla realtà lo abbia trasportato all'omicidio perpetrato sulla sua famiglia conducendolo all'omicidio di Gizela? Se è così, un applauso ancora più grosso e un invito a sistemarlo per renderlo un pelo più chiaro e portabile sulla Vetrina.
5) Uscite serali, di Linda De Santi
Credo che qui il problema stia in un non adeguato approfondimento del contesto. Posso immaginarmi tutto, ma su basi mie personali e non per una semina interna al testo. Allo stato attuale è un più che discreto racconto cui manca, a mio parere, la fase di rifinitura e questo è il motivo per cui ti invito a lavorarlo nel Laboratorio perché sarebbe una bella aggiunta per la vetrina. Pollice tendente verso l'alto, per ora.
6) La bambina della nuova vicina, di Viviana Tenga
Sono combattuto sul giudizio. Racconto scritto benissimo con grande controllo, però il finale non mi ha soddisfatto perché mi sembrare scoppiare un po' come una bolla di sapone in un nulla di fatto e questo perché la vicenda fino a quel punto potrebbe essere considerata un prologo e non una storia fatta e finista. Insomma, prepari tutto bene e poi ci lasci con una rivelazione che non incide sulla tensione del racconto stesso. Pollice tendente all'alto, questo è sicuro, ma valuterei una rielaborazione in sede di Laboratorio.
7) Migranti, di Jacopo Montrasi
Da più voci rilevato, anche secondo me qui manca un'adeguata semina tesa a dettagliare meglio il modo in cui i vampiri si integrano in questa società. Mi sembra una prima, molto buona, versione cui deve seguire una revisione atta a completare e perfezionare e ti invito a farlo perché ne può uscire un racconto davvero gradevole. Per me un pollice tendente all'alto, con riserva.
8) Seconda possibilità, di Alexandra Fischer
Sono perplesso. Ormai ti conosco da un po' e devo ammettere che qui non sembri tu. Normalmente hai uno stile barocco, molto visionario, anche un pelo pesante, ma il tutto contribuisce a creare immagini di contesti che ormai non posso che assegnare al tuo stile. In questo racconto, invece, al netto di un primo periodo con troppe definizioni, lo stile mi sembra secco, decisamente più asciugato rispetto al tuo solito, comprese le linee di dialogo. Detto questo, manca equilibrio perché definisci nella prima parte e chiudi senza creare una correlazione diretta tra la signora che porta il dono e la famiglia che sta osservando dalla finestra. Oltre a non farlo, inoltre, non suggerisci al lettore alcuna chiave di lettura sulla vicenda e la rivelazione finale appare come compensatrice di queste mancanze, anche se in tal modo, e paradossalmente, le amplifica. Per me un pollice ni.

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