Libertà

Appuntamento fissato per lunedì 21 ottobre con Carmen Laterza. Scrittrice indipendente, ghostwriter, editor, esperta di Self Publishing e Book Marketing, aiuta le persone a realizzare il loro sogno di scrivere e pubblicare un libro. Alle 21.00 verrà rivelato il tema da lei scelto e si avranno le solite quattro ore di tempo per scrivere un racconto di massimo 3300 caratteri. I migliori dell'edizione verranno inviati alla guest star per commento e classifica finale.
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filippo.mammoli
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Libertà

Messaggio#1 » lunedì 21 ottobre 2019, 23:57

Da due mesi prepariamo tutto nei minimi dettagli. Notti intere a cercare falle nel sistema di sorveglianza, a studiare per riprenderci la vita. A qualunque costo. Non posso credere che qualcuno riesca a ingoiare questa merda per anni senza muovere un dito, accontentandosi di un'ombra di esistenza. Io non baratto i miei giorni, le mie scopate, le serate di sballo e di corse in moto con una gabbia che ti uccide lentamente. Ho sempre vissuto al massimo prendendo quello che volevo. Non farò il bravo ragazzo restando a guardare mentre rubano l'unica cosa è rimasta di mio oltre il culo, cioè il tempo.
Sono finito dentro per una storia di droga. Assurdo. Come se fossi stato io il responsabile dello sballo dei ragazzi che venivano a cercarmi ogni sabato sera per uccidere la noia e i problemi delle loro vite del cazzo. Possono metterne in gabbia uno, due, dieci o cento, ma finché ci sarà chi è disposto a spendere per una dose, ci sarà qualcuno a procurargliela.
Daniele, il mio compagno di cella, mangia e dorme a spese dello Stato per rapina a mano armata. Ha provato il colpo grosso in una piccola banca di provincia, ma gli è andata male.
È nervoso da giorni e non fa che chiedermi se ho un piano di riserva, nel caso qualcosa dovesse andare storto. Gli ho sempre detto di stare tranquillo, che ci avrei pensato prima di tentare la fuga.
Mancano solo pochi minuti al momento stabilito per mettere in atto il nostro piano. Si basa tutto su quel breve intervallo, durante il cambio turno, in cui resta una sola guardia in tutta la nostra ala del carcere. Sono quaranta secondi, cinquanta al massimo. Li abbiamo contati più volte per essere sicuri. Chiudo gli occhi e osservo, come fosse un film, tutta la sequenza del piano.
Lo ripassiamo insieme sussurrandoci negli orecchi ogni singola mossa, poi ci mettiamo in posizione. Daniele, prima di nascondersi sotto le coperte mi prende per un braccio e mi guarda negli occhi con l'espressione stravolta.
«Allora, questo cazzo di piano B?»
«È tutto qui dentro» gli dico indicando la mia testa «pensa solo a seguirmi. So io come fare a non farci risbattere in cella.»
La prima guardia si avvia verso l'uscita. Apre e chiude la grande porta blindata del corridoio.
L'altra guardia, che ha con sé la chiave elettronica per uscire, si alza per la ronda e viene verso di noi. Daniele, dal suo letto, emette un lamento. La guardia si avvicina e quando è di fronte alle sbarre, illumino la cella sul lato opposto con un piccolo laser rubato in mensa. Appena il secondino si volta e mi dà le spalle, gli aggancio il collo con un lenzuolo arrotolato e lo blocco alle sbarre.
Daniele arriva a chiudergli la bocca con la federa del cuscino, per impedirgli di urlare.
Con un altro lenzuolo gli lego anche le caviglie. Estraggo la chiave dalla sua tasca e apriamo la cella. Daniele prende la pistola, io il manganello e corriamo verso la fine del corridoio. Dobbiamo sorprendere la guardia appena varcato il portone blindato. Passano i secondi, ma non si vede nessuno. Poi uno scatto, la porta si apre e tre guardie ci stanno di fronte con la pistola puntata.
Siamo fregati. Daniele getta l'arma a terra e alza le mani. Lo guardo un istante. Fingo di estrarre una pistola dalla tasca e urlo «piano B!»
Tre colpi in sequenza mi raggiungono al petto.
Ha funzionato.
Finalmente sono libero.



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antico
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Re: Libertà

Messaggio#2 » martedì 22 ottobre 2019, 0:02

Ciao Filippo! Tutto ok anche per te con caratteri e tempo, divertiti in questa Libroza Edition!

Daniel Travis
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Re: Libertà

Messaggio#3 » martedì 22 ottobre 2019, 15:51

Ammetto che, alla prima lettura, mi aspettavo che usare il coprotagonista come distrazione-da-cannone fosse il famigerato piano B - ma, viste le premesse, il racconto funziona meglio così.
Stile e ritmo non sono male, anche se a tratti suonano un po' affettati ("Io non baratto i miei giorni, le mie scopate, le serate di sballo e di corse in moto con una gabbia che ti uccide lentamente. Ho sempre vissuto al massimo prendendo quello che volevo. Non farò il bravo ragazzo restando a guardare mentre rubano l'unica cosa è rimasta di mio oltre il culo, cioè il tempo" sembra scritto da un impiegato di mezza età del Wisconsin che immagina come potrebbe pensare un criminale nudo e crudo).
Finale semplice, ma efficace: una prova niente male.
Complimenti e a presto.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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Laura Cazzari
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Re: Libertà

Messaggio#4 » martedì 22 ottobre 2019, 15:57

Ciao Filippo, bentornato. Sicuramente il tema è presente nel tuo racconto, anzi viene urlato forte e chiaro. L’unica cosa che mi dispiace è che è stato un pochino telefonato, per quanto mi riguarda. Mi sarebbe piaciuto un bel colpo di scena. La trama non mi ha preso molto perché non sono riuscita ad empatizzare con il protagonista, forse sarebbe servita qualche frase in più per dargli maggior backgroud. Mi è piaciuta la frase che finché ci sarà chi compra la droga ci sarà chi la vende. La scena del furto della chiave non l’ho capita molto. Perché la guardia si è girata? Per il laser? Occhio ai refusi “l'unica cosa è rimasta”.
Laura Cazzari

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filippo.mammoli
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Re: Libertà

Messaggio#5 » martedì 22 ottobre 2019, 22:10

Laura Cazzari ha scritto:Ciao Filippo, bentornato. Sicuramente il tema è presente nel tuo racconto, anzi viene urlato forte e chiaro. L’unica cosa che mi dispiace è che è stato un pochino telefonato, per quanto mi riguarda. Mi sarebbe piaciuto un bel colpo di scena. La trama non mi ha preso molto perché non sono riuscita ad empatizzare con il protagonista, forse sarebbe servita qualche frase in più per dargli maggior backgroud. Mi è piaciuta la frase che finché ci sarà chi compra la droga ci sarà chi la vende. La scena del furto della chiave non l’ho capita molto. Perché la guardia si è girata? Per il laser? Occhio ai refusi “l'unica cosa è rimasta”.


Grazie mille Laura del tuo commento.
La guardia si è girata perché ha visto una luce molto forte nel buio del corridoio. Il "diversivo" era stato studiato appositamente.
Ciao

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Gabriele Dolzadelli
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Re: Libertà

Messaggio#6 » mercoledì 23 ottobre 2019, 21:35

Ciao Filippo. Piacere di rileggerti. Racconto ben scritto e nonostante le poche battute a disposizione hai delineato molto bene i pensieri del protagonista, il piano e anche il suo passato. Tutto con un sapiente dosaggio di parole, complimenti. La storia, però, non ha decollato. La storia dell'evaso che preferisce farsi uccidere piuttosto che arrestare è stata già molto utilizzata e in questa trama non ho trovato un guizzo che la facesse esaltare sulla massa. Inoltre, sono rimasto un po' perplesso durante la lettura. Questo perché hai disegnato un protagonista che è dentro per spaccio (immagino quindi che gli anni da scontare siano pochi) e che architetta un'evasione molto rischiosa (ne valeva davvero la pena? L'avrei capito per un ergastolano, non per uno spacciatore). L'uomo vuole evadere per non perdersi la libertà e godersi la vita, ma al fallimento del piano preferisce la morte al carcere. Torniamo sempre allo stesso punto, però: un uomo che vuole tornare a godersi la vita preferisce la morte a pochi anni di carcere? La morte, ossia la fine di ogni possibile libertà? Non saprei, forse sono troppo pignolo a fare questi pensieri ma ho davvero fatto fatica a non farmeli. Mi è sembrata una decisione fin troppo drastica per la situazione disegnata. In altro contesto, forse, si sarebbe inserito meglio.

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Alfabri
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Re: Libertà

Messaggio#7 » giovedì 24 ottobre 2019, 0:41

Ciao Filippo, piacere di leggerti e di commentarti!
Allora, diciamo subito che il racconto fluisce senza problemi e si arriva con piacere in fondo.
Condivido il pensiero di chi ha definito un po' innaturale, forzata, la trasposizione dei pensieri del protagonista. E' l'aspetto che sicuramente "toglie" di più alla lettura. Sulla storia in sè nulla da dire: nel contesto di certe personalità, sono convinto che la libertà non sia in alcun modo barattabile e ogni rischio valga la pena di essere corso, pur di ottenerla. Per questo accordo credibilità alla vicenda narrata, che finisce tutto sommato con un coerente anche se non stupefacente colpo di scena.
Prova discreta senza dubbio. Alla prossima!

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giancarmine trotta
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Re: Libertà

Messaggio#8 » giovedì 24 ottobre 2019, 19:49

Ciao Filippo, piacere di leggerti.
Idee chiare, la storia funziona.
Tutti pensiamo che per una storia di droga, conoscendo bene le leggi e con un buon avvocato, non convenga rischiare così tanto. Però, però...
Però tu delinei il protagonista, spendi caratteri per mostrarcelo voglioso a tutti i costi di rischiare, e quindi la storia regge, ha equilibrio.
Il finale, seppur in qualche modo atteso, è descritto con la giusta enfasi .
Quindi, in generale, una prova positiva, che dimostra abilità e ottime potenzialità.
Alla prossima,
G.
***

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Puch89
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Re: Libertà

Messaggio#9 » venerdì 25 ottobre 2019, 12:24

Ciao Filippo, piacere di trovarmi qui a leggere questo racconto.

Inizio col dirti che la parte che ho trovato più "debole", per così dire" è quella iniziale, dove cerchi di manifestare i pensieri cardine del protagonista per gettare il lettore nel contesto nella maniera più diretta possibile, una resa forse un po troppo stereotipata ma mi rendo conto che in poco spazio a disposizione non era facile, avrei potuto fare lo stesso errore, se così si può definire. Per il resto mi è piaciuto il legame fra i due, rappresentato in maniera poco più che accennata ma personalmente l'ho sentita reale anche con poche battute di dialogo, rafforzata difatti dal finale. Nonostante in un primo momento avevo pensato che uno dei due venisse sacrificato in favore dell'altro, la sensazione iniziale è stata sancita definitivamente con una conclusione che ho apprezzato. Tema del contest per me centrato.
Alla prossima.

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DandElion
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Re: Libertà

Messaggio#10 » giovedì 31 ottobre 2019, 16:41

Ciao!
Credo sia la prima volta che ti leggo e mi piace molto il modo in cui hai scritto questo racconto. Il ritmo è cadenzato, a tratti frenetico, sicuramente non noioso. È un po’ fragile l’insistenza de compagno di cella che ovviamente a causa della sua inconsistenza non si configura partner-in-crime, ma semplice gregario. Il finale sicuramente è migliore così, che se avessi di fatto sacrificato Daniele, ma uno che non vuole rinunciare a tutto quello che cè là fuori nè ad un po’ de suo tempo perché dovrebbe fare di tutto per essere ucciso? Ecco forse quadro passaggio è un po’ labile.
Per il resto bella prova!
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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Andrea Partiti
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Re: Libertà

Messaggio#11 » giovedì 31 ottobre 2019, 21:44

Buona l'idea e buono il piano B, molto classico.
Penso però che tu parta troppo da lontano in questo racconto, parti da cosa ha portato i protagonisti in prigione, vuoi renderli complessi prima ancora che abbiamo tempo di legare un minimo.
Penso sarebbe molto più efficace partire direttamente dall'evasione e inserire i dettagli (meno dettagli) in quel che fanno. Farci percepire le loro vite disagiate attraverso quello che sanno fare, come si comportano, come parlano tra loro. Il risultato sarà sicuramente meno complesso, ma evita quei due paragrafi molto lenti e molto pesanti nell'economia di un racconto così corto.

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antico
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Re: Libertà

Messaggio#12 » venerdì 1 novembre 2019, 19:01

Racconto pulito che segue la sua strada senza sbandare in tal modo scorrendo bene nella lettura, ma lasciando poco alla fine della stessa. Penso che Andrea Partiti abbia colto bene il punto: non si riesce a entrare in empatia con il protagonista e così quel suo gesto finale rimane staccato dal lettore. In effetti preferisci spiegare le sue motivazioni invece di mostrarle. Per me è un pollice tendente all'alto, ma in fase di revisione proverei a studiare diversamente tutta la prima parte in modo da arrivare a mostrare la libertà come una reale necessità per il protagonista.

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