Per chi suona la nona - di Giancarmine Trotta

Appuntamento fissato per lunedì 21 ottobre con Carmen Laterza. Scrittrice indipendente, ghostwriter, editor, esperta di Self Publishing e Book Marketing, aiuta le persone a realizzare il loro sogno di scrivere e pubblicare un libro. Alle 21.00 verrà rivelato il tema da lei scelto e si avranno le solite quattro ore di tempo per scrivere un racconto di massimo 3300 caratteri. I migliori dell'edizione verranno inviati alla guest star per commento e classifica finale.
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giancarmine trotta
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Per chi suona la nona - di Giancarmine Trotta

Messaggio#1 » martedì 22 ottobre 2019, 0:57

Per chi suona la nona

Il dvd è ancora caldo.
E' fonte d'ispirazione, è volano, amplificatore.
Io sono un leader.
Sono azione, cervello, narrazione.
Io sono tutto.

* * *

Ci vestiamo con abiti nuovi, i rituali invece sono gli stessi e si ripetono da qualche mese, a intervalli non definiti.
Non vogliamo essere ripetitivi, tutt'altro. Vogliamo sorprendere, anzi, dobbiamo.
Mi guardano.
Chiudo la lampo del giubbotto di pelle e indico al Picchio di sistemarmi dietro la schiena il cappuccio della felpa.
Sento la loro ammirazione.
Mi eccito.

* * *
La zona per noi è nuova.
Garantisce David.
La sera è uscita di scena, la nona di Beethoven scandisce gli attimi, richiama emozioni, anticipa istanti. Parcheggiamo dove previsto e restiamo qualche minuto in auto.
Il tempo di ripassare i compiti e caricarci con sniffate corte e profonde.
Roba di qualità.
Linfa.
Apro la portiera, loro mi seguono.
Intorno a noi poche luci.
Camminiamo decisi su marciapiedi vinti dalle erbacce, di fianco a muri scrostati dal tempo e dal piscio.
Siamo vicini.

* * *
David indica la finestra, poi alza il pollice e ci avviciniamo.
Le persiane sono di legno. Il sole e la pioggia le hanno rese fragili, storte, amiche.
Muovo gli occhi verso il Gigante e lui armeggia col piede di porco.
Pochi secondi per rompere il vetro e siamo dentro.
La signora riesce a emettere un suono prima che il Picchio la immobilizzi, mentre il marito lo trovo già per terra, poltrona sotto Gigante.
Cambio stanza e cerco David.
Il cioccolatino che cerchiamo è lì.
Il sangue si muove, si dirige sotto l'ombelico, il volume aumenta, tra poco sarà mia e cercherà la mia pietà. Ma non l'avrà.
Sento David camminare e accelero.
“Ehi!”
“Mio Boss...”.
“Dov'è?”
“Non c'è mio Boss”.
“Hai visto bene?”
“La casa è questa: due stanze, la cucina e il bagno”.
Il buio mi assale.
Caccio il coltello dalla tasca e gli sfioro la gola, lacerando il passamontagna. “Vedi negli armadi, nella doccia, dappertutto cazzo!”
“Sì mio Boss”. Lui si precipita a controllare, io torno in camera da letto.
Mi avvicino al Picchio e sussurro gentilmente: “Signora non le faremo nulla sa. Nulla. Deve solo dirci dov'è sua figlia”.
Lei non riesce a parlare, ma gli occhi non possono mentire. Li percepisco prima terrorizzati, poi sollevati.
Indico al Picchio di allentare la presa alla bocca.
“Non c'è non cè! Cosa volete! Cosa..”
Sporco gli anfibi col sangue della sua labbra e il Picchio non si lascia sfuggire l'occasione di raddoppiare e poi triplicare la dose.
Le toglie la vestaglia, poi le strappa gli slip.
Le carni, flaccide, sono in bella mostra al centro della stanza.
Il marito si dimena, impotente, sotto cento chili di muscoli.
Il Picchio si slaccia la cintura, si avvicina all'uomo canticchiando “I'm singin' in the rain”, poi torna verso le chiappe.
“Fermati!”, gli ordino.

* * *

La nona risuona spettrale nell'abitacolo.
Un fallimento non era previsto e non è ammissibile nel nostro mondo superiore.
Indico la strada.
Ci siamo quasi.
Poco lontano una puttana ondeggia sul ciglio dell'Aurelia. In tre scendiamo.
David guida a viso scoperto, sa cosa gli aspetta.
Accosta e la carica, poi torna da noi

* * *

Siamo esausti.
Lei è ancora viva.
David la scopa ancora, lei lascia fare.
E' poco più di una bambola gonfiabile ormai.
E' un gioco vecchio.
“David basta. Sai cosa fare”.

* * *

Lo vedo uscire con la puttana ormai svenuta.
Morirà, senza sapere di non essere stata la prima scelta nemmeno l'ultima sera.
Ultima modifica di giancarmine trotta il martedì 22 ottobre 2019, 1:00, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: Per chi suona la nona - di Giancarmine Trotta

Messaggio#2 » martedì 22 ottobre 2019, 0:58

Ciao Giancarmine e bentornato! Tutto ok con caratteri e tempo, divertiti in questa Libroza Edition!

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antico
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Re: Per chi suona la nona - di Giancarmine Trotta

Messaggio#3 » martedì 22 ottobre 2019, 1:45

Ciao Giancarmine! Per la prossima volta ti chiederei di non usare più gli asterischi tra le righe perché sfasano il conteggio dei caratteri. Considerandoli, saresti sopra il limite, ma visto che li usi per enfatizzare lo spazio, per questa volta chiudo un occhio e calcolo la somma dei vari spezzoni (cosa che mi viene piuttosto scomoda). Next time cerca una soluzione più funzionale ;)

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Polly Russell
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Re: Per chi suona la nona - di Giancarmine Trotta

Messaggio#4 » martedì 22 ottobre 2019, 12:39

Per chi suona la nona di Giancarmine Trotta
Ciao Giancarmine, ben trovato!
Apprezzo molto il “velatissimo” omaggio all’Arancia meccanica e lo stile squisitamente pulp della scrittura. Amo le frasi corte, sincopate. Anche se non capisco perché la Nona sia così importante per il protagonista. So bene perché lo è per Alexander, ma non perché lo sia per il boss. E a questo proposito, perché: “mio boss”. Perché “mio”. Sa tanto di schiavo e padrone in un gioco erotico, o di una traduzione dall’inglese, fatta con i piedi.
Altro punto che non mi è chiaro è il perché decida di ripiegare su una puttana, che tanto avrebbe ucciso, e non sulla signora che aveva già lì, col culo in bella mostra. Per la seconda scelta? Lo sarebbe stata anche la madre. Non so, non ho capito.
Detto questo, ho amato molto il firmo del racconto e la sua crudezza.
Polly

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giancarmine trotta
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Re: Per chi suona la nona - di Giancarmine Trotta

Messaggio#5 » martedì 22 ottobre 2019, 16:29

antico ha scritto:Ciao Giancarmine! Per la prossima volta ti chiederei di non usare più gli asterischi tra le righe perché sfasano il conteggio dei caratteri. Considerandoli, saresti sopra il limite, ma visto che li usi per enfatizzare lo spazio, per questa volta chiudo un occhio e calcolo la somma dei vari spezzoni (cosa che mi viene piuttosto scomoda). Next time cerca una soluzione più funzionale ;)


Antico hai ragione!
Farò come hai detto tu!
G.

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giancarmine trotta
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Re: Per chi suona la nona - di Giancarmine Trotta

Messaggio#6 » martedì 22 ottobre 2019, 17:00

Polly Russell ha scritto:Per chi suona la nona di Giancarmine Trotta
Ciao Giancarmine, ben trovato!
Apprezzo molto il “velatissimo” omaggio all’Arancia meccanica e lo stile squisitamente pulp della scrittura. Amo le frasi corte, sincopate. Anche se non capisco perché la Nona sia così importante per il protagonista. So bene perché lo è per Alexander, ma non perché lo sia per il boss. E a questo proposito, perché: “mio boss”. Perché “mio”. Sa tanto di schiavo e padrone in un gioco erotico, o di una traduzione dall’inglese, fatta con i piedi.
Altro punto che non mi è chiaro è il perché decida di ripiegare su una puttana, che tanto avrebbe ucciso, e non sulla signora che aveva già lì, col culo in bella mostra. Per la seconda scelta? Lo sarebbe stata anche la madre. Non so, non ho capito.
Detto questo, ho amato molto il firmo del racconto e la sua crudezza.



Ciao Polly e ben trovata!
Il Boss è ammaliato dalla figura dei drughi e di Alexander: ciò che piace a lui e ciò che fa lui è da replicare, enfatizzare. Gli altri sono succubi del suo ego (nella mia idea non proprio schiavo-padrone) e ne riconoscono la leadership, rivolgendosi a lui con modi inverosimili, poco comuni.

Infine la cosa più importante: sul piano B finale ho cercato una chiusa che avesse un significato più profondo; la prostituta, infatti, rappresenta il piano B della vita, una seconda scelta per i ragazzi ma soprattutto per lei, per la sua esistenza disperata.
Un caro saluto e a rileggerti presto,
G.

alexandra.fischer
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Re: Per chi suona la nona - di Giancarmine Trotta

Messaggio#7 » martedì 22 ottobre 2019, 21:27

PER CHI SUONA LA NONA di Giancarmine Trotta La sinfonia di Beethoven da te citata è l’inizio di una storia di un regolamento di conti da parte di un Boss nei riguardi di una prostituta. Parte alla ricerca di lei con i suoi scagnozzi e se la prende con i genitori di lei (con tanto di stupro della madre da parte di uno dei suoi). Infine, riesce a trovarla e dopo averla lasciata usare a fondo da uno dei suoi, la fa uccidere (e non è nemmeno stata la prima scelta della giornata della resa dei conti). La seconda possibilità mancata, per quel che capisco, è quella della prostituta (si è lasciata trovare in strada, quando sarebbe dovuta scappare molto lontano).

Attenzione:
Sì mio Boss (Sì, mio Boss)
Non cè non cè (Non c’è, non c’è)
Dappertutto cazzo (Dappertutto, cazzo)

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giancarmine trotta
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Re: Per chi suona la nona - di Giancarmine Trotta

Messaggio#8 » giovedì 24 ottobre 2019, 8:01

Alexandra mi dispiace non essere riuscito a far passare quasi niente di quello che avevo in mente!
La prostituta, per dirtene una, non è la ragazza che cercavano, ma una seconda scelta, individuata a caso tra chi vive una vita di serie B.
Fa nulla, alla prossima,
G.

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wladimiro.borchi
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Re: Per chi suona la nona - di Giancarmine Trotta

Messaggio#9 » venerdì 25 ottobre 2019, 17:15

Ciao Giancarmine,
Racconto pulp in cui Aranca Meccanica non è solo citata, ma diventa un vero e proprio modello per i protagonisti.
Detto questo, si intende molto bene come la prostituta diventi la seconda scelta dei delinquenti e in questo si riviva il suo essere sempre la seconda scelta nella vita. C'è un'apposita didascalia a spiegarlo.
Quello che manca è la motivazione delle scelte dei personaggi: perché hanno scelto quella ragazza? Perché decidono di non stuprare la madre e vanno a cercare la prostituta?
È sempre una buona cosa non solo crearsi una storia da raccontare, ma creare anche dei personaggi che abbiano le caratteristiche e il giusto vissuto per fare le scelte che abbiamo deciso di fargli fare. Altrimenti il loro agire rischia di apparire un po' forzato.
Non importa narrarlo, ma deciderlo a tavolino prima e limitarsi poi, nella narrazione, a far emergere quei caratteri che impongono quel comportamento. È una cosa che hanno consigliato a me e che mi ha aperto a mille idee ulteriori.
Nel complesso un buon racconto.
Wladimiro

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giancarmine trotta
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Re: Per chi suona la nona - di Giancarmine Trotta

Messaggio#10 » venerdì 25 ottobre 2019, 21:05

Wladimiro è vero: doveva risaltare la loro voglia di possedere come un giocattolo una ragazza giovane e non una malcapitata signora.
Per il resto ti ringrazio e volentieri, appena posso, leggo e commento il tuo.
Alla prossima,
G.

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CaterinaDP
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Re: Per chi suona la nona - di Giancarmine Trotta

Messaggio#11 » sabato 26 ottobre 2019, 17:33

Ciao Giancarmine.

Il tuo racconto mi ha provocato un profondo turbamento! Dunque questo significa che l’hai scritto molto bene. Sei andato dritto dritto allo stomaco. Hai un’ottima scrittura, complimenti.
Unico appunto: la tecnica di ripetere più volte i concetti (tre volte) può essere significativa in alcuni punti, un po' eccessiva in altri.
A rileggerci al prossimo racconto.

Paola
Messaggi: 38

Re: Per chi suona la nona - di Giancarmine Trotta

Messaggio#12 » sabato 26 ottobre 2019, 19:53

Ciao Giancarmine, ben ritrovato. Allora, il titolo è la cosa più azzeccata e, secondo me, dice molto! Ho apprezzato la storia pulp, c’era molto di Tarantino. Più che altro la le azioni pulp sulla colonna sonora della Nona. Questa è l’immagine che ho apprezzato di più. Via, via che si legge, però, perde di intensità e ritmo. E, come ti hanno già fatto notare, il finale stona un po’.

viviana.tenga
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Re: Per chi suona la nona - di Giancarmine Trotta

Messaggio#13 » sabato 26 ottobre 2019, 20:27

Ciao Giancarmine,

Faccio subito un mea culpa e confesso di non aver mai visto Arancia Meccanica. Probabilmente è per questo che ci ho messo un po' a orientarmi nel tuo racconto e di sicuro mi sono persa una serie di riferimenti.
Detto questo, il racconto funziona nel senso che è disturbante al punto giusto, la prosa è scorrevole ed efficace.
Ho trovato poco chiaro perché il protagonista ordini al Picchio di fermarsi quando lui sta per stuprare la madre, ma direi che è l'unico dettaglio fuori posto. Molto amara l'immagine della prostituta destinata a essere un "piano B" sempre e fino alla morte, e di conseguenza un bel modo di sviluppare il tema.

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emiliano.maramonte
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Re: Per chi suona la nona - di Giancarmine Trotta

Messaggio#14 » sabato 26 ottobre 2019, 23:51

Ciao Giancarmine, sono contento di ritrovarti nell'Arena.
E dunque ci riprovi con lo stile veloce e tagliente come una lama di coltello. Frasi brevi, immagini pennellate in una manciata di parole e via per trascinare il lettore nel gorgo di una storia torbida e scabrosa. Purtroppo, però, non sempre questa tecnica funziona fino in fondo perché è vero che è efficace nel dare rapidi input, ma spesso non fornisce al lettore un quantitativo sufficiente di informazioni, così il quadro complessivo resta incompleto.
Storia kubrickiana che è un chiaro omaggio, una citazione, e un riferimento allo stesso tempo. Il vero momento drammatico è, però, alla fine. Sinceramente, seguendo con una certa apprensione la trama, ho provato a indovinare e ho pensato a una vendetta di una banda di pervertiti contro una famiglia, o a una scorribanda di drughi, però alla fine, il tutto mi è parso un po' confuso... perso in un grosso perché. Più o meno ho capito dove hai collocato il tema, ossia il cambio di target, la puttana violentata dai delinquenti, però messo così ai margini può apparire scantonato.
La trama, nel complesso, risulta comunque d'impatto.

In bocca al lupo!
Emiliano.

Gabriele Cavallini
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Re: Per chi suona la nona - di Giancarmine Trotta

Messaggio#15 » domenica 27 ottobre 2019, 17:08

Ciao Giancarmine,
fa sempre piacere leggere un racconto che omaggi Arancia Meccanica! Non sono un amante della prosa che hai scelto (gusto personale eh), ma devo ammettere che l'hai usata bene, per questo tanto di cappello. L'uso di frasi brevi e concise da un buon ritmo alla storia e riesce a trasportarmi dentro dall'inizio alla fine. Il finale esprime una buona dosa di sadismo, necessario per spiegare quella che è, a tutti gli effetti, una violenza priva di motivazioni. Bellissima proprio l'ultimissima frase "Morirà, senza sapere di non essere stata la prima scelta nemmeno l'ultima sera". Riveli il tema dell'edizione con poche concise parole. Unico appunto "MIO boss", il mio proprio lo toglierei, mi fa tanto servo e padrone, quando in realtà qua ci sta parlando di quattro psicopatici che seguono un leader.

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giancarmine trotta
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Re: Per chi suona la nona - di Giancarmine Trotta

Messaggio#16 » giovedì 31 ottobre 2019, 15:44

Ciao a tutti,
rispondo in colpevole ritardo!
Caterina grazie delle belle parole.
Paola la storia non ti è piaciuta, mi dispiace, ma capisco.
Viviana grazie anche a te e soprattutto a te! La storia poteva essere letta e capita senza aver visto il film, come hai fatto tu: ma è un film di Stanley Kubrick, pensaci!
Emiliano grazie, non sei il primo che mi ha fatto notare la questione del finale e avete ragione.
Gabriele grazie anche a te! Mi fa piacere che hai apprezzato la frase finale. "Mio Boss" è stato un grave errore.

Alla prossima,
G.

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jimjams
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Re: Per chi suona la nona - di Giancarmine Trotta

Messaggio#17 » giovedì 31 ottobre 2019, 23:55

Ciao Giancarmine, è un po' che non mi capitava un racconto fuori dalla zona di comfort come il tuo. Non che mi dispiaccia. Ti è scappato un cè, un puntino sospensivo, robina qui e lì, ma lo stile mi piace, si adatta bene al racconto. Riesci a delineare bene i personaggi, insomma ben fatto. Il tema è centrato nel peggiore dei modi, ragazzaccio: gli tocca scoparsi la prostituta invece del bocconcino pianificato. Che dire, bel racconto, ben scritto, tema centrato. Bravo anche te.

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antico
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Re: Per chi suona la nona - di Giancarmine Trotta

Messaggio#18 » venerdì 1 novembre 2019, 17:28

Direi che l'omaggio è riuscito. Il racconto si legge bene e il finale è bello e funzionale. Anche qui, come in altri casi, avrei optato per una minore linearità in favore di un arco temporale più breve, ma racchiudente il tutto attarverso veloci pennellate di brevi flashback e in particolare mi sarei concentrato sul piano B tentando di fare sembrare tutti come un piano B, a partire dagli stessi protagonisti, troppo deboli per essere qualcuno e quindi tutti concentrati sull'imitazione di altri. In quest'ottica il racconto avrebbe potuto puntare ancora più in alto. Pollice tendente verso l'alto.

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