Gruppo TRAPPIST-1: Lista racconti e classifiche

Appuntamento fissato per lunedì 21 ottobre con Carmen Laterza. Scrittrice indipendente, ghostwriter, editor, esperta di Self Publishing e Book Marketing, aiuta le persone a realizzare il loro sogno di scrivere e pubblicare un libro. Alle 21.00 verrà rivelato il tema da lei scelto e si avranno le solite quattro ore di tempo per scrivere un racconto di massimo 3300 caratteri. I migliori dell'edizione verranno inviati alla guest star per commento e classifica finale.
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antico
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Gruppo TRAPPIST-1: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 22 ottobre 2019, 2:11

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BENVENUTI ALLA LIBROZA EDITION, LA SECONDA DELLA SETTIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 133° ALL TIME!

Questo è il gruppo TRAPPIST-1 della LIBROZA EDITION con CARMEN LATERZA nella veste di Guest Star.

Gli autori del gruppo TRAPPIST-1 dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo ARCA.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo MATTIA PASCAL


Questo è un gruppo da OTTO racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da CARMEN LATERZA. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approsimandolo all'occorrenza per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK DELLA SETTIMA ERA (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ancora ottenuto punti nel corso della SETTIMA Era sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo TRAPPIST-1:

Kaboom, di Maurizio Ferrero, ore 23.45, 3315 caratteri
Libertà, di Filippo Mammoli, ore 23.57, 3310 caratteri
Un mondo piccolo, di Luca Nesler, ore 00.18, 2684 caratteri
Patatine al Bacon, di Isabella Valerio, ore 00.37, 3040 caratteri
Una scommessa, di Alberto Tivoli, ore 22.53, 3326 caratteri
Aspettative, di Massimiliano Enrico, ore 23.24, 3301 caratteri
Seconda occasione, di Massimo Tivoli, ore 23.54, 3327 caratteri
L’aspirante, di Roberto Masini, ore 00.54, 3282 caratteri

Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 31 OTTOBRE per commentare i racconti del gruppo ARCA. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 1 NOVEMBRE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i NOVE racconti del gruppo ARCA e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete VENTICINQUE (escluso il vostro) a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo ARCA.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA LIBROZA EDITION A TUTTI!



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Laura Cazzari
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Re: Gruppo TRAPPIST-1: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » martedì 22 ottobre 2019, 16:11

Buongiorno a tutti e complimenti per i vostri temi per questa Laterza edition.

Stranamente ho avuto meno difficoltà a stilare la classifica questa volta. Quindi eccoci qui. Classifica con di seguito i miei commenti:

1. Un mondo piccolo, di Luca Nesler
2. Aspettative, di Massimiliano Enrico
3. Seconda occasione, di Massimo Tivoli
4. Patatine al Bacon, di Isabella Valerio
5. Kaboom, di Maurizio Ferrero
6. Libertà, di Filippo Mammoli
7. Una scommessa, di Alberto Tivoli
8. L’aspirante, di Roberto Masini

Kaboom, di Maurizio Ferrero
Ciao Maurizio, fra un po’ la Disney ti farà pagare i diritti d’autore per le citazioni :). Parlando di cose serie devo ammettere che ho dovuto rileggere il tuo racconto un po’ di volte prima di trovare il tema e di raccapezzarmi con la storia. La narrazione è fatta di flash e rimane un po’ confusionaria. Anche se trovo che questa narrazione sia il metodo migliore per descrivere una scena così piena di azione, forse poteva venire resa un pochino più chiara. Il piano B è il piano di riserva per sciogliere la porta blindata? Un pochino fiacco come tema a mio parere. Mi è piaciuto il fatto che i ladri avessero le maschere di Qui, Quo e Qua. Forse fuorvia un pochino il lettore, ma probabilmente è quello a cui puntavi. A mio modestissimo parere semplificando un po’ il tutto e giocando un po’ di più sul doppio senso dei personaggi Disney sarebbe stato uno dei racconti degni del tuo livello.

Libertà, di Filippo Mammoli
Ciao Filippo, bentornato. Sicuramente il tema è presente nel tuo racconto, anzi viene urlato forte e chiaro. L’unica cosa che mi dispiace è che è stato un pochino telefonato, per quanto mi riguarda. Mi sarebbe piaciuto un bel colpo di scena. La trama non mi ha preso molto perché non sono riuscita ad empatizzare con il protagonista, forse sarebbe servita qualche frase in più per dargli maggior backgroud. Mi è piaciuta la frase che finché ci sarà chi compra la droga ci sarà chi la vende. La scena del furto della chiave non l’ho capita molto. Perché la guardia si è girata? Per il laser? Occhio ai refusi “l'unica cosa è rimasta”.

Un mondo piccolo, di Luca Nesler
Ciao Luca, che storia toccante. Mi piace come hai reso il punto di vista della bambina, i suoi pensieri e le sue emozioni. Credibile e descritto magistralmente. Stupendo, delicato e straziante il piano B che hai scelto. Lo hai trattato con molta maestria mostrando le tue carte solo all’ultimo. Non ho critiche da fare se non il titolo che secondo me poteva evocare meglio la trama. Un buon racconto, complimenti.

Patatine al Bacon, di Isabella Valerio
Ciao Isabella, il tuo racconto è diverso dagli altri perché tratta il piano B in amore. Tematica davvero difficile da trattare in così poco spazio. È molto complesso raccontare un turbamento emotivo e la scelta finale in poche frasi. Mi è piaciuto come hai reso l’amore per Claudio, associandolo a profumi e gusti. Mi spiace che invece l’attrazione per il futuro marito non abbia trovato spazio relegandolo ad un banale uomo ricco e vecchio. Non c’era altro? Con margini di miglioramento è un buon racconto.

Una scommessa, di Alberto Tivoli
Ciao Aberto, è un piacere rileggerti. Affronti il tema in modo del tutto originale, dal punto di vista dello stesso piano B. Ho dovuto rileggere un po’ di volte il tuo racconto perché l’ho trovato un po’ confusionario. Spendi diversi caratteri nella parte iniziale per descrivere un’ambientazione che non è utile alla trama e lasci poco spazio alle parti importanti. Il risultato che vuoi ottenere è chiaro, ma non si ha il tempo di entrare in sintonia con il protagonista e di comprendere appieno le sue scelte. Prima gli dice di andare e poi le compra il biglietto? Se ci rimettessi mano secondo me verrebbe fuori qualcosa di carino.

Aspettative, di Massimiliano Enrico
Ciao Max, torno a rileggerti con piacere. Sono proprio contenta che tu sia riuscito a trovare una storia capace di essere narrata in così pochi caratteri. E che storia. Il ciclo evolutivo paragonato a un piano B. Davvero originale l’idea di disturbare madre terra, la luna il sole con i loro antichi nomi e trasformare la terra in una ragazzina viziata che a forza di piani B si ritroverà a dare asilo al peggior parassita del mondo: l’uomo. Unica pecca la parte dove si parla dell’asteroide ti sei dilungato un po’ troppo, ma per il resto niente da dire.

Seconda occasione, di Massimo Tivoli
Ciao Massino, è un piacere rileggerti. In pochi caratteri sei riuscito a tirare fuori una storia completa e complessa. Un pugile alla ricerca della rivincita sulla sconfitta che gli ha tolto tutto: la possibilità di sfondare e la vista. Ho faticato un po’ a trovare il piano B. Non potendo più gareggiare si è dato a un’altra disciplina sportiva? Mi sembra più una seconda occasione come il tuo titolo che un piano B. Forse il finale andava spiegato un pochino di più. Comunque, ottima tecnica e buona storia.

L’aspirante, di Roberto Masini
Ciao Roberto. Ho un po’ di difficoltà a valutare il tuo racconto. Il piano B c’è, ma non è stato inserito linearmente nella tua storia. Il capo gli ha detto del piano B e lui è passato da uccidersi a uccidere per farsi uccidere, non colgo il nesso logico. La scrittura è un po’ piatta non c’è tensione, oltre alle prime righe non percepisco neanche più la depressione. Carina l’ironia dal fatto che non era granché come lavoratore e neanche come serial killer. Il finale ammetto di non averlo capito. Ho dovuto anche io cercare su internet il personaggio citato. Cosa volevi ottenere un’amara sconfitta finale passando da carnefice a vittima? Forse potevi spiegarlo un pochino meglio.
Laura Cazzari

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Alfabri
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Re: Gruppo TRAPPIST-1: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » giovedì 24 ottobre 2019, 20:46

Come già scritto tra i commenti, anche questa classifica mi è costata sette camicie sudate! A voi:

1) Un mondo piccolo - di Luca Nesler
2) Kaboom - di Maurizio Ferrero
3) Una scommessa - di Alberto Tivoli
4) Seconda occasione - di Massimo Tivoli
5) Aspettative - di LordMax
6) Patatine al bacon - di Gennibo
7) Libertà - di Filippo Mammoli
8) L'aspirante - di Roberto Masini


Un mondo piccolo - di Luca Nesler

[...] Come commento, direi che abbiamo di fronte un racconto meraviglioso, di una tenerezza incredibile perchè sei riuscito magistralmente a calarti nei panni della bimba e a dipingere una scena davvero struggente, con alle spalle una storia complessa, profonda. Meraviglioso.
La meraviglia purtroppo è stata chiaramente mitigata dalle sette camicie che mi hai fatto sudare per riuscire a comprendere il tutto. Ciononostante resta il racconto migliore del gruppo, senza dubbio. Complimenti veri.


Kaboom - di Maurizio Ferrero

Ciao Maurizio, piacere di leggerti e di commentarti!
Racconto che viaggia allo stesso ritmo, folle, degli eventi. Davvero godibile.
Sui contenuti, qualche perplessità di trama. Sono rimasto infatti confuso dallo Zio Paperone finale: la vicenda si svolge davvero a Paperopoli, oppure (come immaginavo fino al riferimento allo zione) si tratta di ladri travestiti, e quella finale è una semplice battuta di chiusa? Nelle ordinarie giornate di lavoro questi banditi perdono compagni ogni volta?
La cosa che certamente colpisce e funziona meglio è la contaminazione di generi: mischiare personaggi dei fumetti con una scena da film di azione-fantascienza ha prodotto un risultato efficacemente invidiabile. Ottima prova davvero, alla prossima!


Libertà - di Filippo Mammoli

Ciao Filippo, piacere di leggerti e di commentarti!
Allora, diciamo subito che il racconto fluisce senza problemi e si arriva con piacere in fondo.
Condivido il pensiero di chi ha definito un po' innaturale, forzata, la trasposizione dei pensieri del protagonista. E' l'aspetto che sicuramente "toglie" di più alla lettura. Sulla storia in sè nulla da dire: nel contesto di certe personalità, sono convinto che la libertà non sia in alcun modo barattabile e ogni rischio valga la pena di essere corso, pur di ottenerla. Per questo accordo credibilità alla vicenda narrata, che finisce tutto sommato con un coerente anche se non stupefacente colpo di scena.
Prova discreta senza dubbio. Alla prossima!


Patatine al bacon - di Gennibo

Ciao Isabella, un vero piacere leggerti e commentarti per la prima volta!
Lasciare la retta via per la strada perigliosa: semplice a dirsi, così difficile a farsi nella vita reale. Una scelta solo per chi ha un basso istinto di autoconservazione.
Non dovevo mettere i tacchi, d’ora in poi solo ballerine piatte, non mi piace essere più alta del mio compagno

Una colpo al cuore per chi, come il sottoscritto, questa situazione la sperimenta nella vita di tutti i giorni :-D
Parlando seriamente, una storia di coraggio, di scelte, d'amore ben gestita e delineata (ad eccezione del tanto bistrattato marito, direi doverosamente ad ogni modo nell'economia del racconto).
Personalmente sento molto distante dal mio modo di percepire il "cercare sè stessi nella propria immagine", ma è un dettaglio, solo non mi aiuta ad empatizzare troppo con la protagonista.
Non ho altro da aggiungere, sono stato sufficientemente inutile con questo sproloquio e me ne dolgo, alla prossima!


Una scommessa - di Alberto Tivoli

Ciao Alberto, piacere di leggerti e commentarti.
Bello.
Gradevole l'introduzione, scorrevole e con scelte lessicali e descrittive brillanti, anche se probabilmente più indicata per un racconto più lungo. Questo forse ha tolto spazio e caratteri al rendere lampante la trama della vicenda. Mi è stata necessaria una seconda lettura per comprendere esattamente cosa fosse successo, e questo non è mai troppo apprezzato dai lettori. Ma una volta chiarita la contorsione (forse è un mio limite, legato a non aver mai vissuto un'esperienza simile), il racconto prende piena sostanza, oltre che un'indubbia forma di qualità.
Ben fatto, alla prossima!


Seconda occasione - di Massimo Tivoli

Ciao massimo, piacere di leggerti e di commentarti.
Storia scandita da un ritmo piuttosto sostenuto, con uno stile molto "americano", nel pieno rispetto dell'ambientazione. Un racconto non banale, una storia di rivincita esistenziale non disprezzabile nella maniera in cui viene estesa: mi piace molto come il ricordo tragico venga "sintetizzato" in un'immagine, molto evocativa e ormai parte della cultura "pop" come la locandina di Alien. In senso traslato il protagonista vuole prendersi una rivincita sulla locandina per esorcizzare la sconfitta, definitiva, che l'ha estromesso dalla sua vita per come l'aveva fino ad allora vissuta.
Una prova più che discreta, che sicuramente soffre un po' dell'opera di accorciamento postumo (si sentono mancare un po' le percezioni sensoriali del protagonista per "condire" a dovere il racconto).
Ciao alla prossima!


Aspettative - di LordMax

Ciao Max, piacere di leggerti e commentarti.
Che dire, bella idea, peccato tutto si regga sulla noia di una divinità antropomorfa almeno nei modi e nei ragionamenti: possibile non abbia subito pensato di creare degli esseri viventi "a propria immagine e somiglianza" (cit.) per divertirsi? A parte questa speculazione, i personaggi sono ben tratteggiati nelle loro caratteristiche, sul finale sembra quasi un comune dialogo tra ragazze, molto bella quella parte. Ho fatto un po' di fatica a capire che il "palestrato" era l'asteroide che avrebbe spazzato via i dinosauri.
Aldilà di tutto una buona prova, alla prossima!


L'aspirante - di Roberto Masini

Ciao Roberto, piacere di conoscerti e di leggerti.
L'introduzione del racconto ha un po' la funzione del riassunto delle puntate precedenti, per usare un linguaggio caro al mondo delle serie tv: troppo organizzata come ideazione suicidaria. E da lì, troppo semplicistico lo stravolgimento di idee (anche se una certa coerenza di fondo c'è, in realtà il protogonista mai ha avuto intenzione nè di suicidarsi nè di uccidere davvero, ciò però cozzerebbe con lo sviluppo narrativo). In sostanza scrittura pulita, idea carina (specie nel far incontrare l'aspirante killer con una vera killer seriale, con alle spalle una storia molto travagliata e controversa per la verità), ma il desiderio di "far scorrere" gli eventi in poche righe ti è sfuggito di mano, rendendo piuttosto "piatta" la resa della dinamica psichica del protagonista, a mio parere fondamentale laddove si parli di queste tematiche per non rischiare di risultare "superficiali".
Alla prossima!

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Gabriele Dolzadelli
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Re: Gruppo TRAPPIST-1: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » venerdì 25 ottobre 2019, 15:58

Eccomi con la classifica.
L'ho trovata molto combattuta e alcuni racconti, che mi sono comunque piaciuti, non sono nella parte alta della classifica semplicemente perché altri mi hanno colpito maggiormente.

KABOOM
Ciao Maurizio. Complimenti per il racconto. Lo trovo molto dinamico e fluido, tanto da leggersi davvero con piacere. Le componenti onomatopeiche e fumettistiche gli danno un tocco di colore divertente e il tutto intrattiene a dovere. A una prima lettura ho faticato solo un po' a capire che il poliziotto e il cyborg erano la medesima persona, ma forse è stato un mio limite, perché dopo averlo letto tutto e capito nei dettagli, a una seconda rilettura mi è parso tutto molto chiaro.
Quello che ha fatto perdere un po' di punti, a mio avviso, è il finale. Troppo lineare. Avrei preferito qualcosa di più inaspettato, tanto che anche "l'esplosione termonucelare controllata" mi è parsa una forzatura per fare andare le cose come dovevano andare (nel senso che mi è stato difficile credere a un'esplosione del genere che danneggiasse solamente la porta. Si è un po' rotta la sospensione d'incredulità in quel punto). Un racconto da prima metà di classifica, che avrebbe potuto arrivare tranquillamente al podio se non fosse per quanto detto. Ad ogni modo, complimenti ancora.

LIBERTA'
Ciao Filippo. Piacere di rileggerti. Racconto ben scritto e nonostante le poche battute a disposizione hai delineato molto bene i pensieri del protagonista, il piano e anche il suo passato. Tutto con un sapiente dosaggio di parole, complimenti. La storia, però, non ha decollato. La storia dell'evaso che preferisce farsi uccidere piuttosto che arrestare è stata già molto utilizzata e in questa trama non ho trovato un guizzo che la facesse esaltare sulla massa. Inoltre, sono rimasto un po' perplesso durante la lettura. Questo perché hai disegnato un protagonista che è dentro per spaccio (immagino quindi che gli anni da scontare siano pochi) e che architetta un'evasione molto rischiosa (ne valeva davvero la pena? L'avrei capito per un ergastolano, non per uno spacciatore). L'uomo vuole evadere per non perdersi la libertà e godersi la vita, ma al fallimento del piano preferisce la morte al carcere. Torniamo sempre allo stesso punto, però: un uomo che vuole tornare a godersi la vita preferisce la morte a pochi anni di carcere? La morte, ossia la fine di ogni possibile libertà? Non saprei, forse sono troppo pignolo a fare questi pensieri ma ho davvero fatto fatica a non farmeli. Mi è sembrata una decisione fin troppo drastica per la situazione disegnata. In altro contesto, forse, si sarebbe inserito meglio.

UN MONDO PICCOLO

Ciao Luca. Ti vedo in ottima forma.
Credo che per questo racconto non ho davvero critiche da fare, soltanto complimenti. Ingredienti dosati e seminati al punto giusto, punto di vista ben descritto, rendendo la bambina tenera in ogni suo gesto e personaggi secondari ben caratterizzati attraverso dialoghi credibilissimi.
Insomma, un gioiello di racconto che sa stringere cuore e stomaco. Lo posso dire sin da subito, in testa alla classifica di girone, per quanto mi riguarda. Continua così.

PATATINE AL BACON
Ciao Isabella. Parto subito facendoti i complimenti per il racconto. Mi ha davvero affascinato. Forse, l'unico punto debole è la semplicità della trama, non molto originale, che già fa capire come si concluderà la vicenda dalla comparsa di Claudio in avanti. Però, nonostante tutto, hai dimostrato di avere una notevole abilità di penna che ti ha permesso di intrattenere e rendere comunque interessante il contesto, i retroscena e tutti i dettagli presenti. Mi piacerebbe vederti alla prova con qualcosa di più imprevedibile, ma rimango comunque piacevolmente colpito e invidioso (in senso buono) delle tue capacità tecniche. A rileggerci!

UNA SCOMMESSA
Ciao Alberto. Piacere di rileggerti. Il mio commento si divide in due. Le prime letture e le seconde (o forse è meglio dire terze o quarte). Questo perché fino all'altro giorno leggevo e rileggevo il tuo testo provando un forte senso di confusione. Davvero, mi sforzavo con tutto me stesso ma non capivo lo svolgersi della vicenda. E mi ero pure innervosito perché l'idea iniziale di raccontare il protagonista attraverso ciò che vede negli altri personaggi in fila mi era piaciuto parecchio, eppure non mi sembrava riuscire a portare a nulla. Stavo per affossare il racconto quando oggi, prima di scrivere il commento, mi sono messo lì a rileggerlo altre volte. E non so come, forse ero più riposato e meno stanco, sono riuscito a capire molte cose in più e spero di averle azzeccate. In pratica lui non vuole che la ragazza stia con lui senza sperimentare il mondo e capire sé stessa, perché sarebbe come avere sempre il tarlo del dubbio che, non conoscendo altro, lei lo ami per semplice ingenuità o bisogno di protezione. Lasciandola partire, invece, lei può sperimentare il mondo, acquistare sicurezza e se a quel punto sarebbe tornata da lui avrebbe avuto la certezza che fosse vero amore. Ho capito bene? Spero di sì, perché in questo caso l'idea è davvero bella, geniale e originale. Di certo merita molti più punti di quanto avevo preventivato all'inizio ma rimane il fatto che se servono davvero tante letture per capirlo è perché qualcosa non funziona. Forse è la parte centrale a confondere un po', con quel salto al passato che non viene ben raffigurato o forse è il concetto stesso che non viene spiegato bene dal protagonista. Ritoccando qualcosa e facendo emergere il messaggio ne gioverebbe il tutto a dismisura.

ASPETTATIVE
Ciao Max. Piacere di rileggerti.
Nel corso dei mesi mi sono capitati spesso dei tuoi racconti e come ben sai ho spesso avuto difficoltà ad approcciarmi al tuo stile narrativo (probabilmente è sempre stato un limite mio), ma questa volta non è andata così. Non mi sento presuntuoso da dirti che significa che il tuo stile sia migliorato, perché potrebbe semplicemente essere che hai scritto un testo più in armonia con il mio livello di comprensione e attento alle mie esigenze. :P
Comunque l'ho trovato molto scorrevole, piacevole, ironico e pure didattico, a suo modo, con componenti della mitologia greca che incuriosiscono e portano ad approfondire.
Un racconto simpatico, quindi, che ho apprezzato. Complimenti.

SECONDA OCCASIONE
Ciao Massimo. Piacere di rileggere anche te.
Ammetto che anche per quanto riguarda il tuo testo non l'ho capito alle prime letture.
Credo che un elemento che mi ha portato a sviare la mia mente e a interpretare male sia stata la locandina di Alien, che porterebbe gli avvenimenti, quindi, alla fine degli anni 70, suppongo.
Non essendo un appassionato di Rocky, ma ricordando che il primo film fosse di quel periodo, ho quasi pensato che si trattasse di una tua interpretazione degli avvenimenti del film. A questo aggiungiamo la presenza dell'allenatore italo-americano e della scalinata da percorrere (anche se nel tuo testo siamo a New York e questo non mi faceva tornare i conti). Alla terza/quarta rilettura ho invece capito che lui era effettivamente cieco e che la scalinata era una gara di corsa in verticale.
Quindi, forse, sarebbero da eliminare alcuni di questi dettagli fuorvianti e specificare meglio la sua condizione di cecità (a meno che non sia stato un limite mio non comprenderla bene subito).
In quanto alla tecnica è come sempre notevole. Mi piace molto il tuo modo di scrivere e lo sai.
Forse il tema del piano B non è del tutto toccato ma rimani comunque dentro il confine.
Alla prossima. :)

L'ASPIRANTE

Ciao Roberto. Il tuo racconto mi è piaciuto, sia per lo stile che per il modo grottesco e goffo con cui l'uomo cerca di fare il serial killer non riuscendoci appieno, tanto da essere così pollo e finire per essere vittima. Simpatico e ironico. Gli unici punti deboli che posso menzionarti sono: 1) il fatto che la conclusione possa essere compresa dai non appassionati solo attraverso una ricerca separata. Avrei quindi menzionato direttamente nel testo che la donna era anche lei una serial killer, magari attraverso un narratore onniscente o qualche altro stratagemma; 2) mi sembra un po' scricchiolante la motivazione che porta il protagonista a uccidere persone a caso. Una persona vittima della vita, che sta per uccidersi, penso sia più credibile che pensi di uccidere coloro che l'hanno fatto soffrire, piuttosto che vecchietti. Ho quindi faticato ad empatizzare. Rimane comunque un racconto che mi è piaciuto. Complimenti.

1) UN MONDO PICCOLO
2) PATATINE AL BACON
3) UNA SCOMMESSA
4) KABOOM
5) L'ASPIRANTE
6) SECONDA OCCASIONE
7) ASPETTATIVE
8) LIBERTA'

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antico
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Re: Gruppo TRAPPIST-1: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » lunedì 28 ottobre 2019, 14:43

Solo tre classifiche consegnate, mancano ancora all'appello quelle di Riccardo Rossi, Dand Elion, Andrea Partiti, Giancarmine Trotta, Gianfranca Gastaldi e Alessio Magno!

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giancarmine trotta
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Re: Gruppo TRAPPIST-1: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » giovedì 31 ottobre 2019, 15:08

Eccomi finalmente a postare la classifca.
Sui primi tre ero certo, per il resto il gruppo era compatto, di buon livello complessivo per trama e scrittura e quindi è stato complicato generare una classifica che tenesse conto di tutto.
Eccola!
Classifica e commenti

1 - Un mondo piccolo - di Luca Nesler
2- Libertà - di Filippo Mammoli
3 - Seconda occasione - di Massimo Tivoli
4 - Patatine al bacon - di Gennibo
5 - Una scommessa - di Alberto Tivoli
6 - Kaboom - di Maurizio Ferrero
7 - Aspettative - di LordMax
8 - L'aspirante - di Roberto Masini

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COMMENTI

Kaboom
Ciao Maurizio,
sono perplesso e non poco dalla trama.
L'idea di mischiare generi diversi è accattivante e anche quella di immaginare un certo personaggio in una nuova chiave di lettura intriga.
Però è proprio la trama a lasciarmi un alone negativo: per non perderci dobbiamo leggere con attenzione maniacale i nomi e i suoni dei personaggi, per poi scoprire che sono relativamente importanti nell'insieme.
Quindi avrei preferito qualche dettaglio in più sulle descrizioni e meno "BAM", ad esempio.
Sull'attinenza al tema ci siamo.
Alla prossima,
G.
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Libertà
Ciao Filippo, piacere di leggerti.
Idee chiare, la storia funziona.
Tutti pensiamo che per una storia di droga, conoscendo bene le leggi e con un buon avvocato, non convenga rischiare così tanto. Però, però...
Però tu delinei il protagonista, spendi caratteri per mostrarcelo voglioso a tutti i costi di rischiare, e quindi la storia regge, ha equilibrio.
Il finale, seppur in qualche modo atteso, è descritto con la giusta enfasi .
Quindi, in generale, una prova positiva, che dimostra abilità e ottime potenzialità.
Alla prossima,
G.
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Un mondo piccolo
Ciao Luca, mamma mia.
Mi sto chiedendo: ci si può emozionare leggendo un racconto che non si capisce completamente?
La risposta è sì.
Senza dilungarmi troppo in commenti doppi, già proposti, effettivamente ho l'amaro in bocca per non aver goduto appieno. Perché per come è scritto, dosato, centellinato in ogni sua parte, questo racconto poteva entrare nella top Ten di sempre di MC.
Invece ci tocca immaginare troppo, e tutti, dove sia il padre: siccome è stato scritto troppo bene, non mi sembra nemmeno giusto farlo.
Resterò nel dubbio, ci penserò ancora, lo rileggerò certamente.
Complimenti per l'alto livello raggiunto.
Alla prossima,
G.
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Patatine al Bacon
Ciao Isabella, piacere di leggerti!
Allora... di cose ne avrei da scrivere ma cerco di badare a quelle più concrete.
Innanzitutto la facilità di scrittura che possiedi: bene le immagini evocative che proponi, ma meglio non esagerare (la migliore è la mancia... fantastica!).
A metà si capisce dove vuoi andare a parare: la ragazza che si vuole sistemare ma il cui cuore è rapito da uno squattrinato ragazzo che si presenta il giorno delle nozze con un regalo.
Lì inizia a battere il mio.
Ti spiego: ho sperato fino all'ultima riga che lei andasse fino in fondo, che fosse coerente, stronza, cinica. Che dicesse Sì al piano A, strizzando l'occhio al B: io mi sistemo e poi ti chiamo.
Così invece l'ho trovata troppo classica, al miele, una favola.
Racconto in chiaroscuro, con ottime potenzialità.
Alla prossima,
G.
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Una scommessa
Ciao Alberto, piacere di leggerti.
Per adesso la tua è la migliore idea: far parlare il piano B!
Però ti devo sottolineare la difficoltà che ho avuto nel comprendere appieno la trama in prima lettura. È come se ti sei incartato volontariamente: forse perché la trama iniziale ti sembrava troppo banale? È una mia supposizione e potrei aver scritto una cavolata.
Credo che l'idea sia ottima e l'hai sviluppata per un buon 80% nel migliore dei modi. Qualche descrizione iniziale in meno e qualche dialogo con enfasi in più ed era il top, sempre secondo me. Credo che in tremila battute ci poteva stare benissimo con queste poche modifiche.
Una prova in chiaroscuro, alla prossima,
G.
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Aspettative
Ciao LordMax,
anche in questo tuo racconto, come in altri che ho letto tempo fa, riesco a cogliere una certa ironia malinconica: effettivamente tutto ciò che circonda l'essere umano, per i casini che la specie sta combinando, si associa bene alla malinconia che avrebbe chi l'ha creata. Sul fatto che siamo nati grazie a un piano B sei stato fin troppo buono! Però l'episodio (vero!) del meteorite si incastra alla grande nella storia e fa reggere l'ironia del "palestrato".
In definitiva un racconto non banale, ad alto rischio sbadiglio, che invece tocca punti "alti" per la tua capacità di renderlo leggero e allo stesso tempo interessante.
Qualche scena poteva essere meno lineare e più ritmata, ma è una questione di gusti.
Alla prossima,
G.
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Seconda occasione
Ciao Massimo, torno a leggerti con molto piacere.
Non aver centrato in pieno il tema è certamente un punto a sfavore a MC.
Ma un punto non mi farà cambiare idea sulla qualità dello scritto: pieno, godibile, maturo. Ma anche ricercato, tosto, con la giusta enfasi in tutte le scene tranne quando spieghi la questione dei guantoni modificati: lì mi aspettavo, dopo aver letto il finale, che ci fosse più dolore, sofferenza. La disgrazia doveva affiorare, senza essere spiegata per ragioni di colpo di scena finale.
Ho letto che hai dovuto tagliare decisamente e sono certo che questo genere di racconto, ricco di dettagli, avrebbe avuto un altro effetto se diviso in due o tre parti e con 5-6000 caratteri.
Per me comunque positivo.
Ciao,
G.
------------------------------------------
L'aspirante
Ciao Roberto, piacere di leggerti!
La linearità del racconto racchiude pregi e difetti: si legge bene, è scorrevole, chiaro; però è troppo lineare nei passaggi di "stato". Da suicida a omicida a serial killer è troppo in poche righe.
Serviva uno stacco, anzi ne occorrevano due, per dare enfasi, per far metabolizzare al lettore la modifica sostanziale.
Magari con righe corte, sussurrate, psicologicamente border line.
Sul finale ho dovuto cercare anch'io, ma ci sta come conclusione.
Alla prossima,
G.

Daniel Travis
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Re: Gruppo TRAPPIST-1: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » giovedì 31 ottobre 2019, 15:45

Ciao a tutti e scusate il ritardo, è un momento sul complesso andante.

Classifica:
1. Un mondo piccolo di Luca Nesler
2. Aspettative di Massimiliano Enrico
3. Kaboom di Maurizio Ferrero
4. Seconda occasione di Massimo Tivoli
5. Libertà di Filippo Mammoli
6. Una scommessa di Alberto Tivoli
7. Patatine al bacon di Isabella Valerio
8. L'aspirante di Roberto Masini


Commenti:
Kaboom di Maurizio Ferrero.
Il punto di forza è il ritmo serrato, che dipinge una scena piuttosto riconoscibile, viva, senza soffermarsi troppo sulle descrizioni dell'ambientazione. Onomatopee come se piovesse a guarnire il tutto.
La debolezza, se vogliamo, è la mancanza di un segnale di completezza: un twist finale, magari, ma anche la trasformazione di un personaggio, un crescendo emotivo o una chiusura di qualunque genere che trasformi la scena in racconto. Non è indispensabile il finale a sorpresa, naturalmente, ma da questo pezzo nello specifico esco sentendomi un po' insoddisfatto, come se avessi infilato la testa in una sala cinematografica per vedere solo uno spezzone da cinque minuti di un film cyber-tarantiniano molto più lungo - anche la sospensione tra l'esplosione e la rivelazione che non si trattava di "andarsene col botto" in senso fatale, ma strategico, non basta a togliermi di dosso questa sensazione.
Per il resto, bella prova.
Complimenti e a presto.

Libertà di Filippo Mammoli
Ammetto che, alla prima lettura, mi aspettavo che usare il coprotagonista come distrazione-da-cannone fosse il famigerato piano B - ma, viste le premesse, il racconto funziona meglio così.
Stile e ritmo non sono male, anche se a tratti suonano un po' affettati ("Io non baratto i miei giorni, le mie scopate, le serate di sballo e di corse in moto con una gabbia che ti uccide lentamente. Ho sempre vissuto al massimo prendendo quello che volevo. Non farò il bravo ragazzo restando a guardare mentre rubano l'unica cosa è rimasta di mio oltre il culo, cioè il tempo" sembra scritto da un impiegato di mezza età del Wisconsin che immagina come potrebbe pensare un criminale nudo e crudo).
Finale semplice, ma efficace: una prova niente male.
Complimenti e a presto.

Un mondo piccolo di Luca Nesler
Ciao, stavolta devo accordarmi alla tendenza generale dei commenti: Il punto di forza del racconto È senza dubbio l'appropriatezza e la pulizia dello stile, l'aderenza al punto di vista, le piccole espressioni disseminate che ci fanno entrare nel mondo di una bambina fermandosi A un passo dal diventare stucchevoli.
Resta di fatto Ignoto il punto centrale della trama: L'ipotesi che mi sembra più probabile è quella del padre assente, ma anche in quel caso l'assenza di indizi specifici non mi sembra aiuti l'effetto generale della storia, pour restando in linea nell'eventualità con il punto di vista. Di sicuro una delle migliori prove di questa edizione, se non la migliore, stilisticamente parlando.
Complimenti e a presto.

Patatine al bacon di Isabella Valerio
Il maggior punto di forza del racconto è la tua capacità di presentare immagini evocative ("il mondo brilla come argenteria appena lucidata"), dal paesaggio ai nomi dei personaggi (l'austero Ariberto contro il male in arnese Claudio).
Anche la relativa semplicità della struttura serve bene il pezzo.
La debolezza è la mancanza di guizzi: trama e personaggi sono più adatti a una pubblicità muta (una bella pubblicità muta, che non è poco) che a un racconto.
Potrebbe funzionare meglio concentrarsi su uno solo dei due momenti - camminare fino all'altare e riconoscere Claudio, o scegliere di scappare con lui - accennando soltanto al resto, per potersi concentrare sull'estremizzazione stilistica di quel frammento, rendendo tutto più intenso, più specifico, più peculiare.
Complimenti e a presto.

Una scommessa di Alberto Tivoli
Stile coerente, specifico, ben posato su un protagonista con un piede nell'accidia e un altro nel fastidio, ma in fin dei conti relatable per molti - un classico italiano.
Trama semplice ma senza sbavature, che traccia un disegno compiuto e pulito.
Non sarebbe male lasciare un po' più di spazio e agentività a lei, che allo stato attuale risulta poco più di un prop cucito sul nostro protagonista, e ne segue non l'arco trasformativo, quanto piuttosto, in buona sostanza, una riconferma d'idee e pratiche.
Complimenti e a presto.

Aspettative di Massimiliano Enrico
Non male l'idea di un piano B, alla lunga, antropogenico - ma sono di parte, avendo fatto qualcosa di vagamente simile.
Bella anche la sequenza di eventi, l'identificazione accessibile e interessante dei corpi celesti, e le loro derive capricciose, da divinità omeriche.
Avrei apprezzato di più una punteggiatura più ritmata, meno "tirata via", in un racconto che orbita non poco intorno al dialogo. Aggiungere un pizzico di varietà in questo senso sarebbe ideale, secondo me.
Complimenti e a presto.

Seconda occasione di Massimo Tivoli
Storia di rivalsa semplice e pulita, che gode della connessione a un filone emotivamente molto efficace, ma soffre in parte di una caratterizzazione dell'ambientazione un po' meccanica. Tra tutti i racconti che ho letto per questa edizione, il tuo è probabilmente quello a cui gioverebbe di più avere più caratteri in cui spaziare, per poter rendere organici gli accenni alla città, all'allenatore e così via - come sono ora, risultano un po' scolastici.
Bella prova comunque.
Complimenti e a presto.

L'aspirante di Roberto Masini
Ammetto, nella mia ignoranza, di aver dovuto googlare il nome della donna.
Personalmente, non apprezzo molto la trovata in sé: non è caricata a sufficienza dal resto del racconto, troppo didascalico per coinvolgermi in un autentico crescendo verso quella che, di fatto, è in tutto e per tutto una punchline: i pensieri iniziali del protagonista suonano più come una lettera scritta da suicida, piuttosto che come riflessioni, ad esempio.
Richiamare una vicenda così relativamente recente in questo modo, poi, non è nelle mie corde (potrei sbagliarmi e aver dato un giudizio affrettato per scarsa ricerca, ma, a dire il vero, è proprio questo il punto).
Il ritmo, in compenso, non è di cattiva qualità, pur non essendo sempre stabile.
Complimenti e a presto.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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DandElion
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Re: Gruppo TRAPPIST-1: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » giovedì 31 ottobre 2019, 18:12

Live From “delirio in autostrada” ecco i miei commenti e la mia classifica.
Mi scuso per i refusi, ma sto da cellulare.

Libertà - Filippo Mammoli
Ciao!
Credo sia la prima volta che ti leggo e mi piace molto il modo in cui hai scritto questo racconto. Il ritmo è cadenzato, a tratti frenetico, sicuramente non noioso. È un po’ fragile l’insistenza de compagno di cella che ovviamente a causa della sua inconsistenza non si configura partner-in-crime, ma semplice gregario. Il finale sicuramente è migliore così, che se avessi di fatto sacrificato Daniele, ma uno che non vuole rinunciare a tutto quello che cè là fuori nè ad un po’ de suo tempo perché dovrebbe fare di tutto per essere ucciso? Ecco forse quadro passaggio è un po’ labile.
Per il resto bella prova!

Kaboom-Maurizio Ferrero
Gran bel piano B!
Mi piace molto l’ambientazione che è tutta molto anni ‘80! I colpi in banca con la maschera dei Paperotti, le onomatopee alla Go-Nagai, riletti in chiave futurista, in un mondo dove decontaminare dagli isotopi radiottivi qualsiasi cosa non è un gran problema e la tecnologia da’ una grossa mano all’uomo. Personalmente detesto le onomatopee che spezzano il ritmo narrativo, ma nel tuo caso sono di grande aiuto ad immaginare il fragore. Mi sembra tutto molto convincente! Bravo!

Un mondo piccolo- Luca Nesler
Ciao Luca!
Racconto pulitissimo dal punto di vista descrittivo: non c’e un solo aggettivo fuori posto, non c’è una sbavatura. Davvero complimenti. È molto emozionante e ci si immedesima facilmente con i personaggi nei vari passaggi. È molto evocativo e non può non salire un magone di dolore nel capire che “prima era tutto diverso” ma prima di cosa? Ecco, l’unica critica che mi sento di muoverti è che non si capisce quale sia stato l’evento che ha spinto Questa famiglia nel baratro di un gran dolore. Il padre è scappato con la segretaria? Si è suicidato? È entrato in ospedale e non è più uscito? Dolcissima la bambina che sceglie nel nonno il suo secondo padre, ma il lettore non può sapere perché e questo inevitabilmente lo estromette violentemente dal racconto. Peccato perché è impossibile non commuoversi eppure qualcosa non quadra del tutto. A presto!!

Patatine al bacon - Isabella valerio
Ma che bello! Cazzo che bello! Questo sì che ti è venuto bene di racconto, porca Eva!!
Punti di forza: la protagonista si sta sposando un vecchio babbione ricco perché evidentemente non sa che cacchio fare della sua vita e invece di un amore cerca una posizione sociale- mi fa pensare che tu abbia letto recentemente della nuova fiamma di Briatore- ma intrinsecamente se ne vergogna in maniera profonda, altrimenti avrebbe chiamato amici e genitori, perchè per quanto tu possa esser “unconventional” se “sposi bene” non fai una festa con 10 invitati, cigno molesto e pargolesse spargipetali incluse. Claudio è esattamente il prototipo dell’uomo improbabile e non attraente: quello di cui ci si innamora. Non sono sicura che mi piaccia il sapore delle patatine al bacon, ma un uomo che mi regala un anello di calamaro, fritto, in un portagioie avrà il mio cuore ...!

Una scommessa- Alberto Tivoli
Ciao!
Ho dovuto rileggere la prima parte per capire dove finiva il racconto nell’agenzia di viaggi e dove invece iniziava il dialogo tra i due. Addirittura per una frazione di secondo ho pensato che l’impiegata dell’agenzia fosse la donna che voleva/doveva andare in Cina.
Bella l’idea del lasciare liberi chi si ama, liberi anche di esser felici senza di noi..
Ho l’impressione che ti siano finiti i caratteri sotto le dita mentre scrivevi: la prima parte è ben scritta, cadenzata e ricca di dettagli, la seconda più scarna e meno avvincente.. quanti mesi, quanti anni, quanto tempo lui è rimasto ad aspettarla?
Migliorerei un po’ questo passaggio..

Aspettative- Lord Max
Ciao!
Generalmente ho una certa difficoltà nel farmi piacere racconti dove i personaggi sono oggetti. In questo caso, invece, ho trovato carina l’idea. Però il racconto rimane un po’ troppo aperto, mi spiego: Sappiamo tutti come si presume sia andata, ma i capricci di Gea mi sembrano un po’ fini a loro stessi, senza una reale necessità di miglioramento. Si può aprire una critica profonda al fatto che l’evoluzione stia portando l’umanità ad esser un abitante peggiore dei dinosauri, ma comunque mi da’ L’idea che manchi qualcosa nella conclusione. Nel complesso molto carino, comunque.

Seconda occasione - Massimo Tivoli
Ciao Massimo!
Non sono riuscita ad orientarmi bene nel racconto, a prima lettura. Ho capito perfettamente che non era riuscito a vincere l’incontro della vita, ma il buio dell’ospedale l’avevo letto come una cupezza dell’anima e non come una assenza di vista. Mi piace l’idea che il suo piano B sia sfidare se stesso in uno sport diverso, ed è molto bella l’immagine di lui-sul-tetto-de-mondo, ma è molto difficile da comprendere che la competizione di scalata dell’empire sia “uno sport” non perché non comporti fatica eh, ma perché se avessi usato qualche altro sport più “codificato” sarebbe stato maggiormente comprensibile.
Comunque veramente ben scritto, risente forse un poco della ristrettezza del numero di caratteri.

L’Aspirante- Roberto masini
Ciao!
Devo ammettere che il racconto non mi ha convinta del tutto.. per non dire che non mi ha convinta per nulla.. abbandonati da tutto e da tutti, non avendo più nemmeno il lavoro il protagonista decide di uccidersi, ma la voce de sui capo nella sua testa gli regala l’opportunità di andare oltre, ma diventando un serial killer tanto improvvisato quanto inetto. Questa inettitudine lo porta a fare varie cazzate e alla fine si imbatte in una serial killer vera (che magari potrebbe pure non ucciderlo) insomma non c’è una vera e propria trama, non succede quasi nulla e tutto ha poche giustificazioni logiche.. mi travesto da Mara Maionchi e ti dico a malincuore “per me è No!”.

1 Patatine al bacon - Isabella Valerio
2 Kaboom-Maurizio Ferrero
3 Un mondo piccolo- Luca Nesler
4 Libertà - Filippo Mammoli
5 Una scommessa- Alberto Tivoli
6 Seconda occasione - Massimo Tivoli
7 Aspettative- Lord Max
8 L’Aspirante- Roberto Masini
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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Re: Gruppo TRAPPIST-1: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » giovedì 31 ottobre 2019, 18:36

Ancora tre classifiche mancanti all'appello, quelle di Gianfranca Gastaldi, Alessio Magno e Andrea Partiti!

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Re: Gruppo TRAPPIST-1: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » giovedì 31 ottobre 2019, 21:53

Commenti in ordine canonico e classifica in fondo!

Kaboom, di Maurizio Ferrero
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Libertà, di Filippo Mammoli
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Un mondo piccolo, di Luca Nesler
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Patatine al Bacon, di Isabella Valerio
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Una scommessa, di Alberto Tivoli
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Aspettative, di Massimiliano Enrico
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Seconda occasione, di Massimo Tivoli
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L’aspirante, di Roberto Masini
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1. Patatine al Bacon, di Isabella Valerio
2. Kaboom, di Maurizio Ferrero
3. Aspettative, di Massimiliano Enrico
4. Seconda occasione, di Massimo Tivoli
5. Libertà, di Filippo Mammoli
6. Un mondo piccolo, di Luca Nesler
7. Una scommessa, di Alberto Tivoli
8. L’aspirante, di Roberto Masini

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Re: Gruppo TRAPPIST-1: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » giovedì 31 ottobre 2019, 22:16

All'ultimo, ma ce l'ho fatta, perdonatemi ma è stata una settimana durissima.
Di seguito i commenti in ordine, poi la classifica.

Kaboom - Maurizio Ferrero
Inizio col dirti che inizialmente la scelta di utilizzare i personaggi Disney come protagonisti mi aveva lasciato un po spiazzato, ma col ritmo incessante con cui hai caratterizzato questa breve ma fantastica finestra pulp sono riuscito subito ad ambientarmi e a capire dove volessi andare a parare. Ho apprezzato molto le onomatopee inserite a fiotti, poiché aiutano a catapultare in maniera diretta ed incisiva il lettore nel mood del testo. Per quanto contestualizzata in forma "fumettistica", mi è piaciuta la risoluzione congegnata per fuggire dalla banca, dai dialoghi davvero ben ritmati. Il fatto che dietro al colpo ci sia un Paperone in veste di boss e mandante, che in termini di libera interpretazione lascia viaggiare quel tanto che basta con la fantasia per immaginare che la sua ricchezza, o parte di essa, provenga da attività illecite di questo tipo è una piccola chicca che mi è piaciuta molto.
Sarò di parte forse, ma non riesco a trovare qualcosa che non mi sia piaciuta in questo breve racconto, attinenza al tema centrata pienamente. Complimenti.

Libertà - Filippo Mammoli
Inizio col dirti che la parte che ho trovato più "debole", per così dire" è quella iniziale, dove cerchi di manifestare i pensieri cardine del protagonista per gettare il lettore nel contesto nella maniera più diretta possibile, una resa forse un po troppo stereotipata ma mi rendo conto che in poco spazio a disposizione non era facile, avrei potuto fare lo stesso errore, se così si può definire. Per il resto mi è piaciuto il legame fra i due, rappresentato in maniera poco più che accennata ma personalmente l'ho sentita reale anche con poche battute di dialogo, rafforzata difatti dal finale. Nonostante in un primo momento avevo pensato che uno dei due venisse sacrificato in favore dell'altro, la sensazione iniziale è stata sancita definitivamente con una conclusione che ho apprezzato. Tema del contest per me centrato.
Alla prossima.

Un mondo piccolo - Luca Nesler
Ciao Luca, è la prima volta che leggo qualcosa di tuo.
Inizio col dirti, come molti altri hanno fatto, che la scena è descritta meravigliosamente per quanto concerne i sentimenti che suscita e stimola con incredibile effetto e facilità. Il modo di fare della bambina lascia trasparire emozioni con una naturalezza disarmante, complici i brevi ma ottimi periodi di descrizione delle azioni e dei pensieri. La nota dolente è che effettivamente è difficile districarsi nel senso della storia di per sé, povera di spiegazioni ma di larga manica nell'interpretazione finale, anche troppo, che lascia spiazzati. Secondo la mia modestissima opinione, in questo genere hai talento, riesci a trasmettere emotività nel lettore con abilità, se fosse stata meno criptica la comprensione sarebbe stato forse il miglior racconto del tuo gruppo. Alla prossima.

Patatine al bacon - Isabella Valerio
I punti di forza di questo racconto risiedono nella tua eccellente abilità nel creare immagini evocative, mi hanno davvero colpito e non riesco ad esimermi dal farti i miei complimenti in tal senso. Analizzando la storia di per se, onestamente non mi ha lasciato molto soddisfatto, forse perché avrei preferito vedere una risoluzione finale più "realistica", in quanto in fin dei conti, per quanto l'amore sia spesso indistricabile nonostante la crudezza dei fatti pratici e reali, in questo contesto mi è apparso forzato.
Quasi fiabesca, il che non dev'essere per forza un male anzi, ma nell'insieme mi ha dato questa impressione. Il tema del contest sebbene venga toccato mi sembrato appena scalfito. La risonanza delle patatine col titolo nel racconto mi è piaciuta.

Una scommessa - Alberto Tivoli
Premetto col dire che c'è voluta ben più di una rilettura per entrare pienamente nel mood del racconto, cosa che secondo me non è proprio positiva su di un testo così breve. Il punto credo sia la chiarezza delle intenzioni forse cambiate in corso d'opera durante la scrittura? Non saprei, è la prima ipotesi che mi è venuta in mente. Il risultato comunque è stato pienamente raggiunto da una forte attinenza col tema del contest, che sebbene in un primo momento non si intraveda facilmente, a fine lettura risalta cristallino. All'inizio c'è più cura nei dettagli, cosa un po' assente verso la fine, sistemata in maniera diversa l'avrei apprezzata molto di più. A presto.

Aspettative - Massimiliano Enrico
Buonasera, è la prima volta che leggo un tuo racconto e l'ho trovato davvero molto scorrevole, si è lasciato leggere con gran piacere e semplicità, non per il modo in cui hai trattato il tema ma per le sensazioni che suscita il testo leggendolo.
Il tono è scanzonato in modo elegante, sebbene mi sarebbe piaciuto vedere dei dialoghi più ritmici e forse un pelo più arcaici, ma è un'esigenza nata dalle mie corde emotive in cerca di adattarsi a questa lettura e forse avrebbe dato un'impostazione troppo diversa al tutto, non necessariamente migliore.
L'umanità come un raffazzonato piano B è senz'altro affascinante, nato da uno capriccio personale più che da una vera e propria necessità pratica, considerando poi come, alla fine, ci siano tutti i presagi che anche questo ennesimo esperimento sia propenso a finir male. Nel complesso mi è piaciuto molto. A presto.

Seconda occasione - Massimo Tivoli
Inizio col dirti che il tuo è stato uno dei racconti che è riuscito a toccare le mie corde, fino a farle vibrare sommessamente.
Uno scritto fluido e deciso, con carattere. Ma non per questo senza la giusta dose di emotività, necessaria per far trasparire appieno le condizioni del protagonista, anzi. Ho apprezzato come nonostante il poco spazio di manovra a disposizione, sei riuscito a disseminare pochi ma giusti indizi sulle sue condizioni. Io inizialmente non l'avevo comprese, ma alla fine è stato chiaro, forse avrei reso la cosa in maniera più cupa. Davvero sentita l'ambientazione, anche se io avrei preferito più una Chicago piuttosto che New York, ma per esigenze di trama (l'Empire State Building per andar a correre, molto iconico) capisco la scelta. Uno dei migliori del tuo girone, senza dubbio. A presto.

L'aspirante - Roberto Masini
L'introduzione del racconto fa presagire qualcosa che poi in realtà non avviene, o forse si sviluppa in un modo che per quanto mi riguarda ha sortito l'effetto opposto, come se non fosse pervenuto. Mi spiego: il breve prologo introduce il lettore a conoscere Gianni Montagna e le sue intenzioni, la botta iniziale è chiara, vuole uccidersi perché insoddisfatto ed esasperato della sua condizione di vita . Ma poi? Ci può stare le deriva estrema che lo trasformi da vittima a carnefice, ma non è stata gestita bene. Non c'è il dovuto ritmo, il minimo di tensione nell'aspettarsi cosa stia per accadere, sembra anzi tutto gestito molto in maniera goffa e grottesca, e qua entra in gioco il punto cruciale: se è stato fatto apposta o meno. Perché in tal caso le cose da rimproverare diminuiscono, altrimenti persistono.
Finale che strappa un sorriso per la sua semplicità. In sostanza non è che il racconto non mi sia piaciuto, ma l'ho trovato un po' superficiale, dal tono eccessivamente scanzonato. Ma ripeto, se è stato intenzionale forse doveva solo essere rimarcato ancor di più, così rimane nel mezzo tra le due cose ed è un peccato. A presto.


1) Kaboom - Maurizio Ferrero
2) Seconda occasione - Massimo Tivoli
3) Aspettative - Massimiliano Enrico
4) Un mondo piccolo - Luca Nesler
5) Libertà - Filippo Mammoli
6) Patatine al bacon - isabella Valerio
7) Una scommessa - Alberto Tivoli
8) L'aspirante - Roberto Masini

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Re: Gruppo TRAPPIST-1: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » venerdì 1 novembre 2019, 10:47

Vi manca una sola classifica, quella di Gianfranca Galtaldi (che pertanto viene squalificata). Passo ora ai miei commenti e classifica.

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Re: Gruppo TRAPPIST-1: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » venerdì 1 novembre 2019, 20:32

Ecco a voi la mia classifica, grazie a tutti per le letture!

1) Seconda occasione, di Massimo Tivoli
Molto bello. Il piano B è la realizzazione di se stesso non attraverso il successo sportivo, ma attraverso il raggiungimento di un obbiettivo molto difficile per le sue nuove condizioni di vita. Ben scritto, si riesce a empatizzare con il protagonista e l'unico punto debole, a mio avviso, è il non riuscire a contestualizzare bene la spazio temporale intercorso tra i due eventi. Tu ci mostri il cambio di "allenatore" (da Mike a suo figlio) e questo ci fa pensare a un salto temporale di almeno una ventina d'anni. Quello che manca è il suo dolore in quegli anni e il moto che lo ha spinto a rialzarsi e a cercare la nuova sfida. Detto questo, per me è un pollice quasi su.
2) Patatine al bacon, di Isabella Valerio
Un racconto che è esattamente quello che volevi che fosse e questo è il suo maggiore pregio. Belle immagini, un bell'avvicinamento all'altare, scelta finale da "vissero tutti felici e contenti" (anche il riccone perché tanto un'altra la trova). Unica debolezza: poco contrasto nelle emozioni della ragazza. Si capisce da dettagli seminati che non è il matrimonio del suo cuore, ma nel momento in cui deve decidere ho percepito poco travaglio, forse davvero troppo poco. Detto questo, pollice tendente verso l'alto in modo convinto.
3) Aspettative, di Massimiliano Enrico
Una piece teatrale. Geniale la chiusa che innalza il racconto oltre il semplice scambio di battute brillanti. Troppo lunga la parte sul meteorite ed è un peccato perché una maggior brevità avrebbe ritmato meglio facendo deflagrare ancora di più il finale. Peccato per la punteggiatura mancante, so che su MC dai poca importanza alla cosa, ma con una rilettura veloce la risolvevi facile. In definitiva: pollice tendente verso l'alto.
4) La libertà, di Filippo Mammoli
Racconto pulito che segue la sua strada senza sbandare in tal modo scorrendo bene nella lettura, ma lasciando poco alla fine della stessa. Penso che Andrea Partiti abbia colto bene il punto: non si riesce a entrare in empatia con il protagonista e così quel suo gesto finale rimane staccato dal lettore. In effetti preferisci spiegare le sue motivazioni invece di mostrarle. Per me è un pollice tendente all'alto, ma in fase di revisione proverei a studiare diversamente tutta la prima parte in modo da arrivare a mostrare la libertà come una reale necessità per il protagonista.
5) Kaboom, di Maurizio Ferrero
Un pizzico di Point Break con spruzzata Skynet, il tutto mischiato dal Ferrero et voilà: il Kaboom è servito :) Racconto godibile, divertente. Vero che si rischia di fare confusione tra Qui, Quo e Qua, ma nulla che costringa a riletture. Anch'io ho trovato fastidioso quel CE NE ANDIAMO CON IL BOTTO, fa pensare a un suicidio mal preparato (anche perché stavano pensando a un modo per arrivare ai soldi, cosa cui puntualmente fanno). Il piano B, qui come in moltri altri racconti, non è fondante il racconto, ma quasi un paletto rispettato. Pollice tendente verso l'alto.
6) Un mondo piccolo, di Luca Nesler
Non mi ha emozionato, devo ammetterlo. E questo non perché io sia di animo arido, ma perché se c'è qualcosa che non funziona non mi riesce di empatizzare fino in fondo. Il gesto di dare un regalo pensato per il padre al nonno, se non contestualizzato, mi lascia indifferente. Detto questo, piccola analisi sulle qualità del testo, quelle qualità che hanno creato tanta emozione in altri commentatori: c'è una bambina, una strada silenziosa, un pacchetto che costa come duecento caramelle (figura azzeccatissima e che cattura tutta l'attenzione). E rimani bene sulla bambina fino all'abbraccio con il nonno con la ripetizione finale delle duecento caramelle a dare il colpo di grazie agli animi già rapiti. Manca il contesto, non dico una spiegazione, ma una semina che fornisca una chiave di lettura. E per me è l'unica cosa che conta, come già saprai bene seguendo i miei commenti. Ne consegue una valutazione da pollice ni tendente verso l'alto.
7) L’aspirante, di Roberto Masini
Mi sembra che la Quaglini sia diventata serial killer più per la puntata a lei dedicata che per altro, visto che mi sembra si sia solo sempre dovuta difendere da violenze. Questo particolare va un po' a stonare con la funzione che le volevi dare nel racconto. Condivido il pensiero di Partiti: sarebbe stato quasi poetico che l'incontro casuale preludesse a un futuro di coppia in vista di un nuovo equilibrio. Per il resto: la mia idea è che i pensieri del protagonista enfatizzati a tal punto siano controproducenti perché poco realistici e non seguiti da un tono del testo che mantenga lo stesso stile. Pollice ni a questo giro.

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