UN PASSO DOPO L'ALTRO

Appuntamento per lunedì 16 dicembre dalle 21.00 all'una con il tema scelto dalla vincitrice del Premio Urania Francesca Cavallero e dai finalisti dell'Urania Short Fabio Aloisio, Elia Gonella e Axa Lydia Vallotto!
Isabella Torazza
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UN PASSO DOPO L'ALTRO

Messaggio#1 » martedì 17 dicembre 2019, 0:19

Una biondina dalle gambe secche aveva cercato di metterla in guardia. “Stai attenta”, le aveva detto puntando l’indice verso il bosco, “soprattutto dopo la curva. Quando giri dietro quel albero, vai! più veloce che puoi. È lì che iniziano le gomitate e gli spintoni. E tieniti a destra, lontana dal fosso.”
Giada l’aveva guardata allontanarsi. Aveva una strana camminata a passi spalancati per via di due anche troppo distanti tra loro, era una camminata divertente e vecchia allo stesso tempo.
Il professore le aveva allungato il microchip: “questo è tuo, Giada. Allaccialo alle scarpe e vedi di non perderlo”.
Faceva freddo. L’umidità della pianura si appoggiava ai capelli, alle magliette fluo e ai fili d’erba. C’era un odore buono di prato; non sembrava di stare in città.
Erano schierate sulla linea di partenza. Un agglomerato di duecento ragazzine colorate si sarebbe lanciato in avanti, in volata. Al “Via” sarebbero state come quei coriandoli che esplodono girando il tubo di cartone.
Il professore le si era avvicinato, solo a lei. E per la seconda volta in pochi minuti si era ritrovata a seguire un indice puntato.
“La vedi?”
“Quella con i calzoncini?”
“Macché.” Il professore sembrava sempre arrabbiato. “Quella con le gambe magrissime. È una scheggia, non perderla di vista, stai in scia.”
La biondina. Dalle gambe magrissime e larghe. Quindi era lei. La biondina dalla camminata buffa. Alice di Pieve. Si diceva che staccasse tutte di quasi mezzo minuto. A scuola si diceva fosse imbattibile.
Il professore aveva continuato: “questa volta è lunga, tieni il fiato, non sprecarlo subito. Tieni un passo regolare, respira, guarda l’orologio. Conta i secondi. È lunga, tienilo a mente. In pochi minuti devi dare tutto.”
I coriandoli erano esplosi, Giada era schizzata in avanti, Alice era in testa, faticava a vederla, troppe schiene le coprivano la visuale. Nel bosco c’era confusione, risate mescolate a strilla, qualche ragazza si lamentava, qualcun’altra si era messa a camminare al riparo dallo sguardo dei compagni. Giada pensava solo ai piedi, a metterne uno davanti l’altro, a non scivolare nel fango che emergeva dalle impronte delle ragazzine che la precedevano. Non si era mai voltata. Nemmeno quando aveva sentito il tonfo di un tuffo, non si era fermata nemmeno quando l’aveva vista cadere. Aveva accelerato, un passo dopo l’altro, aumentare la lunghezza della falcata, respirare, respira Giada, si ripeteva, respira e allunga, respira e allunga. E il bip del suo microchip aveva tagliato l’aria, prima degli altri. Prima di quello della famosa Alice di Pieve.
Il tè caldo tra le mani le appannava i pensieri. Dov'erano i suoi compagni?
Il professore si era avvicinato, la bocca voleva sorridere senza riuscirci. “Povera ragazza. Sei stata brava, Giada, complimenti. Pensa a quella povera ragazza, due caviglie rotte, non una, due. Dice che l’hanno calpestata, che non si è fermata nessuna. Tu non l'hai vista?”
“No, professore. C’era una confusione, non so, era buio, si scivolava, non si capiva un cavolo.”
“Già. Immaginavo. Vatti a cambiare che c’è la premiazione.”

Sul pulmino Giada stringe l’oro fasullo della medaglia. Un passo dietro l’altro. Solo a questo pensava correndo. E non sentiva nulla. E il rumore sotto le suole le era sembrato una foglia infranta. Invece era un osso che si frantumava.
Ultima modifica di Isabella Torazza il martedì 17 dicembre 2019, 0:33, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: UN PASSO DOPO L'ALTRO

Messaggio#2 » martedì 17 dicembre 2019, 0:25

Ciao Isabella! Felice di rivederti nell'Arena! Occhio che sei fuori di un pugno di caratteri e attualmente avresti il malus minimo. Hai comunque tempo fino all'una per correggere. Tornerò a controllare a fase di scrittura conclusa! Nel frattempo: divertiti in questa Urania Christmas Edition!

alexandra.fischer
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Re: UN PASSO DOPO L'ALTRO

Messaggio#3 » martedì 17 dicembre 2019, 19:52

UN PASSO DOPO L’ALTRO Di Isabella Torrazza Corsa campestre con tanto di tiro mancino (anzi colpo di piedi). Tema centrato. Tante ragazzine in corsa per una medaglia, in un luogo ostile (vedi la famigerata curva degli spintoni e delle mosse scorrette in genere) con tanto di microchip e magliette fluorescenti. Il tempo è poco, la voglia di vincere tanta. In Giada, poi, si arriva a calpestare letteralmente l’antagonista. L’unico barlume di umanità è nella biondina dalle strane anche e dalle gambe di gazzella che le segnala il pericolo della curva. Buon racconto. Il bosco appare davvero enorme.

Daniel Travis
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Re: UN PASSO DOPO L'ALTRO

Messaggio#4 » mercoledì 18 dicembre 2019, 20:45

Troppo spazio da percorrere in troppo poco tempo - troppo, per preoccuparsi di conseguenze e danni collaterali; troppo persino per rendersene conto. Di solito non mi piace esplicitare trama o concept dei racconti che leggo parola per parola, a meno che non mi serva per commentarli (mi dà la stessa sensazione di provare a spiegare una barzelletta), ma in questo caso mi piace davvero tanto la tua declinazione del tema, e volevo esprimere la mia ammirazione.
L'esecuzione sarebbe estremamente più efficace limando un po' la punteggiatura e il ritmo (l'ultima battuta della protagonista, punteggiata a mo' di lista della spesa, spegne un po' il finale, che per quanto bello non è proprio imprevedibile, dunque richiede un'attenzione stilistica particolare per colpire nel segno).
Buona prova, insomma, al massimo da ritoccare.
Complimenti e a presto.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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maurizio.ferrero
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Re: UN PASSO DOPO L'ALTRO

Messaggio#5 » venerdì 20 dicembre 2019, 8:30

Ciao Isabella,

Mi è piaciuta molto la tua prova. Tema centrato e vicenda che trasforma una situazione di apparente normalità in una tragedia. Ragazzine fin troppo competitive disposte a tutto pur di vincere una banale corsa campestre. Danni permanenti in cambio di oro fasullo e cinque minuti di gloria.
Ho veramente poco da criticarti, forse l'unica frase che mi ha stonato è: “La vedi?” “Quella con i calzoncini?”
A una gara sportiva di corsa io mi immagino tutte le atlete con i calzoncini, forse avresti potuto trovare qualche altro dettaglio più rilevante.
Per il resto, ottima prova.

Isabella Torazza
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Re: UN PASSO DOPO L'ALTRO

Messaggio#6 » venerdì 20 dicembre 2019, 10:17

alexandra.fischer ha scritto:UN PASSO DOPO L’ALTRO Di Isabella Torrazza Corsa campestre con tanto di tiro mancino (anzi colpo di piedi). Tema centrato. Tante ragazzine in corsa per una medaglia, in un luogo ostile (vedi la famigerata curva degli spintoni e delle mosse scorrette in genere) con tanto di microchip e magliette fluorescenti. Il tempo è poco, la voglia di vincere tanta. In Giada, poi, si arriva a calpestare letteralmente l’antagonista. L’unico barlume di umanità è nella biondina dalle strane anche e dalle gambe di gazzella che le segnala il pericolo della curva. Buon racconto. Il bosco appare davvero enorme.


Ciao Alexandra. Grazie dell’attenzione e del commento. In effetti questi ragazzine sono inquietanti! Me ne rendo conta ora!
Buon contest.

Isabella Torazza
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Re: UN PASSO DOPO L'ALTRO

Messaggio#7 » venerdì 20 dicembre 2019, 10:21

maurizio.ferrero ha scritto:Ciao Isabella,

Mi è piaciuta molto la tua prova. Tema centrato e vicenda che trasforma una situazione di apparente normalità in una tragedia. Ragazzine fin troppo competitive disposte a tutto pur di vincere una banale corsa campestre. Danni permanenti in cambio di oro fasullo e cinque minuti di gloria.
Ho veramente poco da criticarti, forse l'unica frase che mi ha stonato è: “La vedi?” “Quella con i calzoncini?”
A una gara sportiva di corsa io mi immagino tutte le atlete con i calzoncini, forse avresti potuto trovare qualche altro dettaglio più rilevante.
Per il resto, ottima prova.


Grazie Maurizio. La critica del calzoncino corto è assolutamente comprensibile e mi è stata fatta da un’altra persona. Ho una valida scusante: ero alla campestre con mia figlia due settimane fa e c’erano due ragazze su duecento in pantaloni corti! A volte la realtà supera la fantasia! Non avevo considerato che in lettura potesse essere poco credibile, in effetti è poco credibile pur essendo verità.
Grazie di nuovo e: buon contest!

Isabella Torazza
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Re: UN PASSO DOPO L'ALTRO

Messaggio#8 » venerdì 20 dicembre 2019, 10:28

Daniel Travis ha scritto:Troppo spazio da percorrere in troppo poco tempo - troppo, per preoccuparsi di conseguenze e danni collaterali; troppo persino per rendersene conto. Di solito non mi piace esplicitare trama o concept dei racconti che leggo parola per parola, a meno che non mi serva per commentarli (mi dà la stessa sensazione di provare a spiegare una barzelletta), ma in questo caso mi piace davvero tanto la tua declinazione del tema, e volevo esprimere la mia ammirazione.
L'esecuzione sarebbe estremamente più efficace limando un po' la punteggiatura e il ritmo (l'ultima battuta della protagonista, punteggiata a mo' di lista della spesa, spegne un po' il finale, che per quanto bello non è proprio imprevedibile, dunque richiede un'attenzione stilistica particolare per colpire nel segno).
Buona prova, insomma, al massimo da ritoccare.
Complimenti e a presto.


Ciao Daniel, piacere! Ti ringrazio per l’utile commento. La punteggiatura sul finale è in effetti un po’ esagerata. È una caratteristica della mia scrittura che sto cercando di “limare” ma a volte non mi riesce! Idem per il finale, frettoloso a discapito dell’effetto. Approvo le critiche e ti ringrazio!
Buon contest

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Adry666
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Re: UN PASSO DOPO L'ALTRO

Messaggio#9 » venerdì 20 dicembre 2019, 17:49

Un passo dopo l’altro, di Isabella Torazza

Ciao Isabella,

tema centrato in modo molto originale.

Che dire? Un bel racconto, buon ritmo e un tema molto interessante. Io poi amo correre, e amo farlo in campagna in mezzo ai boschi e spesso nel fango; mi hai fatto rivivere quei momenti. Hai ricreato molto bene l’ambientazione della gara, coriandoli che esplodono in tubo di cartone, bellissima!
Non ho particolari consigli da darti, se non quelli che altri ti hanno già dato.

Brava, mi è piaciuto molto il tuo racconto e l’idea con cui hai integrato il tema della serata.

Ciao
Adriano

viviana.tenga
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Re: UN PASSO DOPO L'ALTRO

Messaggio#10 » domenica 22 dicembre 2019, 10:31

Ciao Isabella,
Il tuo racconto mi ha inquietato (in senso positivo): si parte con un ammonimento, il paesaggio è un po' cupo (il bosco, il freddo, l'umidità), la protagonista mostra per tutto il tempo una freddezza totale in mezzo alla confusione generale e non mostra particolari emozioni nemmeno nel finale. L'effetto finale ha qualcosa di straniante, ma molto d'impatto.
Insomma, mi è piaciuto davvero e non ho particolari appunti da fare: complimenti davvero.

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romina.braggion
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Re: UN PASSO DOPO L'ALTRO

Messaggio#11 » domenica 22 dicembre 2019, 11:11

UN PASSO DOPO L'ALTRO di Isabella Torazza.
Ciao Isabella, piacere di conoscerti.
Il racconto ha un suo fascino. Mi pare di intuire un certo mondo dietro, forse ispirato al filone di Hunger Games.
L’atmosfera è cupa, il bosco enorme in città è plausibile ma fornisce, al tempo stesso, un’ambientazione distopica incredibile: fango, ragazze che cadono nel fosso, i compagni che ridono ma poi scompaiono nel nulla, ossa che scricchiolano, l’antagonista che ricorda uno spirito dei boschi. Forse la mia percezione è sbagliata però mi garba moltissimo.
Fai solo attenzione alla punteggiatura e a qualche piccolo refuso.
Per il resto il racconto merita di essere ampliato. Brava.
A presto.

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romina.braggion
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Re: UN PASSO DOPO L'ALTRO

Messaggio#12 » domenica 22 dicembre 2019, 11:13

IL PARADOSSO DEL VIAGGIATORE di Giulio Palmieri
Ciao Giulio, piacere di conoscerti.
Parto dal tema azzeccato nello spazio ma il poco tempo non l’ho percepito.
È chiara la necessità di una maggiore quantità di battute per risolvere il tuo intento. Quest’ultimo è comprensibile nel bellissimo finale, molto evocativo.
Il dialogo così come si svolge, mi sembra più una descrizione, un elenco didascalico di informazioni. Mi piace moltissimo l’intenzione ma sarebbe utile lavorare sulla maniera più efficace per comunicarla.
Mi piacerebbe rileggere il racconto, magari con qualche battuta in più.
A presto.

Isabella Torazza
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Re: UN PASSO DOPO L'ALTRO

Messaggio#13 » lunedì 23 dicembre 2019, 17:00

alexandra.fischer ha scritto:UN PASSO DOPO L’ALTRO Di Isabella Torrazza Corsa campestre con tanto di tiro mancino (anzi colpo di piedi). Tema centrato. Tante ragazzine in corsa per una medaglia, in un luogo ostile (vedi la famigerata curva degli spintoni e delle mosse scorrette in genere) con tanto di microchip e magliette fluorescenti. Il tempo è poco, la voglia di vincere tanta. In Giada, poi, si arriva a calpestare letteralmente l’antagonista. L’unico barlume di umanità è nella biondina dalle strane anche e dalle gambe di gazzella che le segnala il pericolo della curva. Buon racconto. Il bosco appare davvero enorme.


Ciao Alexandra, grazie per il commento e l'attenzione. In effetti c'è una cattiveria di fondo che inquieta un po'. Finché stanno nelle storie, va tutto bene!

Isabella Torazza
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Re: UN PASSO DOPO L'ALTRO

Messaggio#14 » lunedì 23 dicembre 2019, 17:04

romina.braggion ha scritto:UN PASSO DOPO L'ALTRO di Isabella Torazza.
Ciao Isabella, piacere di conoscerti.
Il racconto ha un suo fascino. Mi pare di intuire un certo mondo dietro, forse ispirato al filone di Hunger Games.
L’atmosfera è cupa, il bosco enorme in città è plausibile ma fornisce, al tempo stesso, un’ambientazione distopica incredibile: fango, ragazze che cadono nel fosso, i compagni che ridono ma poi scompaiono nel nulla, ossa che scricchiolano, l’antagonista che ricorda uno spirito dei boschi. Forse la mia percezione è sbagliata però mi garba moltissimo.
Fai solo attenzione alla punteggiatura e a qualche piccolo refuso.
Per il resto il racconto merita di essere ampliato. Brava.
A presto.


Ciao Romina, l'osservazione della punteggiatura mi è stata già fatta perciò non posso fare altro che chinare il capo. L'ambientazione è cupa, ho incupito la campestre che visto tre settimane (di mia figlia). pare che ci siano ragazze che tirano gomitate per non lasciarsi sorpassare, ho calcato un po' la mano e le ho rinchiuse in un racconto.

Isabella Torazza
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Re: UN PASSO DOPO L'ALTRO

Messaggio#15 » lunedì 23 dicembre 2019, 17:07

viviana.tenga ha scritto:Ciao Isabella,
Il tuo racconto mi ha inquietato (in senso positivo): si parte con un ammonimento, il paesaggio è un po' cupo (il bosco, il freddo, l'umidità), la protagonista mostra per tutto il tempo una freddezza totale in mezzo alla confusione generale e non mostra particolari emozioni nemmeno nel finale. L'effetto finale ha qualcosa di straniante, ma molto d'impatto.
Insomma, mi è piaciuto davvero e non ho particolari appunti da fare: complimenti davvero.


Che dire Viviana: grazie!
È il secondo contest e la seconda volta che mi viene fatta notare la freddezza da parte dei personaggi, e dell'autrice. Sto valutando ma credo non mi dispiaccia. I commenti sono utili perchè davvero ho scoperto aspetti della mia scrittura che non avevo affatto considerato.

Isabella Torazza
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Re: UN PASSO DOPO L'ALTRO

Messaggio#16 » lunedì 23 dicembre 2019, 17:11

Adry666 ha scritto:Un passo dopo l’altro, di Isabella Torazza

Ciao Isabella,

tema centrato in modo molto originale.

Che dire? Un bel racconto, buon ritmo e un tema molto interessante. Io poi amo correre, e amo farlo in campagna in mezzo ai boschi e spesso nel fango; mi hai fatto rivivere quei momenti. Hai ricreato molto bene l’ambientazione della gara, coriandoli che esplodono in tubo di cartone, bellissima!
Non ho particolari consigli da darti, se non quelli che altri ti hanno già dato.

Brava, mi è piaciuto molto il tuo racconto e l’idea con cui hai integrato il tema della serata.

Ciao
Adriano


Ciao Adry, qualcuno ha contestato l'ambientazione ma l'ho semplicemente copia/incollata (metaforicamente!) dalla campestre di mia figlia di pochi giorni fa. Grazie per la bontà del commento

Isabella Torazza
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Re: UN PASSO DOPO L'ALTRO

Messaggio#17 » lunedì 23 dicembre 2019, 17:14

maurizio.ferrero ha scritto:Ciao Isabella,

Mi è piaciuta molto la tua prova. Tema centrato e vicenda che trasforma una situazione di apparente normalità in una tragedia. Ragazzine fin troppo competitive disposte a tutto pur di vincere una banale corsa campestre. Danni permanenti in cambio di oro fasullo e cinque minuti di gloria.
Ho veramente poco da criticarti, forse l'unica frase che mi ha stonato è: “La vedi?” “Quella con i calzoncini?”
A una gara sportiva di corsa io mi immagino tutte le atlete con i calzoncini, forse avresti potuto trovare qualche altro dettaglio più rilevante.
Per il resto, ottima prova.


Ciao Maurizio, la critica del calzoncino corto mi è stata fatta anche da qualcun'altro, in effetti è poco credibile e la cosa più assurda è che è reale! ero alla campestre di mia figlia due settimane fa e su duecento ragazze, solamente due avevano i calzoncini corti. Pensa te! Fregata dalla realtà!
Ti ringrazio davvero molto!

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Gennibo
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Re: UN PASSO DOPO L'ALTRO

Messaggio#18 » lunedì 23 dicembre 2019, 23:40

Ciao Isabella! Piacere di leggerti per la prima volta, mi è piaciuta l’ambientazione originale, avrei preferito avessi iniziato da: Il professore le aveva allungato il microchip…. Questo perché prima di quella frase non sono riuscita a dare una collocazione alla storia.
Bello il personaggio del professore che carica l’alunna al punto da farle calpestare (anche se inavvertitamente) l’avversaria.
Spaventoso (in senso buono) il finale.
Brava e spero di rileggerti presto.

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antico
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Re: UN PASSO DOPO L'ALTRO

Messaggio#19 » domenica 29 dicembre 2019, 19:41

Curiosità mia: perché il chip? A cosa serve in una gara?
Sul racconto: bello, ma, a mio modo di vedere, gioverebbe una maggiore cattiveria nella narrazione. La protagonista dovrebbe avere a che fare con un professore/allenatore ancora più asfissiante e aiuterebbe la presenza di qualche genitore, di quelli che insultano gli avversari dei propri figli. Insomma, servirebbe rendere ancora più competitivo tutto il contesto per giustificare ancora di più questa sorta di trance agonistica che impedisce alla protagonista di rendersi conto di ciò che accade. E attenta ai refusi perché quella mancata apostrofo nelle prime righe grida, davvero, vendetta. Per me un pollice tendente all'alto, ma con ancora notevoli margini di miglioramento.

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