One More Light

Appuntamento per lunedì 20 gennaio dalle 21.00 all'una con il tema di Stefano Pastor, il Campione della Sesta Era di Minuti Contati! Appuntamento fisso di ogni Era, l'edizione CHAMPION verrà d'ora in avanti programmata sempre nel mese di gennaio.
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AxaLydiaVallotto
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One More Light

Messaggio#1 » lunedì 20 gennaio 2020, 23:13

Cara Anna,
devo ammetterlo, mi sento terribilmente stupida a scriverti una lettera. Ma la psicologa ha detto che potrebbe aiutarmi a mettere a parole cose che ancora non riesco ad affrontare, quindi mi sono detta… boh, perché no. Vale la pena di fare un tentativo, credo.
Sì, sto vedendo una psicologa, ora. Alla fine, hai vinto. Ancora non so se mi sia utile o meno, in realtà. Io vado là e le parlo di quello che è successo e come mi sono sentita durante la settimana e ragioniamo insieme. Non penso che mi abbia davvero cambiato la vita, ma almeno per quell’oretta mi sembra quasi di poter trovare una soluzione alle cose. Più un placebo che una cura.
Non lo so, Anna. Tutti mi sciamano intorno di continuo chiedendomi come sto. Hanno quella faccia… quella faccia. Con le sopracciglia un po’ piegate all’ingiù, la ruga in mezzo alla fronte. A volte vorrei urlare che devono smetterla, che sto bene, diamine. Non capisco cosa vogliano. Ormai sono passati quasi due mesi. O qualcosa del genere. Mi chiedo quando mi lasceranno finalmente in pace.
Pensa che mia madre ieri mi ha portato una tisana calda. Mia madre, ti rendi conto? È entrata in camera senza dire niente, ha posato la tazza sulla mia scrivania ed è tornata indietro. Si è fermata un attimo sulla soglia; penso che volesse parlare, ma alla fine se n’è andata in silenzio. Io stavo litigando con un esercizio di fisica che non ne voleva sapere di riuscirmi, quindi sul momento non ci ho quasi fatto caso.
Ho un esame tra due giorni e non mi entra in testa niente. E lo so che faccia stai facendo. Ogni volta che dico “fisica” fingi di vomitare. Ma ti giuro che mi piace, è solo che a volte ho l’impressione di non piacere io a lei.
Credo di capire come ti sentissi, sai? Quando me ne parlavi, avevo l’impressione che esagerassi, ma… ora non ne sono più sicura. Una volta hai detto che ti sembrava che il tuo cervello semplicemente non ce la facesse. Come quando tuo fratello tentava di far partire un videogioco sul vecchio portatile di vostro padre e, la metà delle volte, il computer non reggeva.
Ecco, non avrei potuto trovare una metafora migliore. Due mesi che studio e non ho nemmeno finito la teoria. Il mio cervello è bloccato sulla schermata blu della morte. E mi sento così dannatamente stupida.
Perché non ho capito. Non ho capito un cazzo, Anna, e me ne rendo conto solo ora.
Troppo tardi.
Se solo avessi ascoltato. Tu non sei mai stata il tipo di persona che chiede aiuto, ma gli indizi li avevi dati. E io non li ho visti, distratta com’ero dal macinare un esame dopo l’altro per prendermi in fretta questa laurea e andarmene, da Giulio e da quanto mi piacesse, da mille altre cose.
Ero la tua migliore amica e ti ho lasciata sola.
Ora sì che vorrei urlare davvero. E sto urlando, perché la verità è che ti ho uccisa io. Ti ho uccisa non cogliendo i dettagli. Ti ho uccisa perché non ho creduto a quanto stessi male.
Sto piangendo, Anna. Non vedo un cazzo di quello che sto scrivendo, ma non prendiamoci in giro, questa lettera non la leggerai mai. Però sì, sto davvero frignando. Io, che non lo faccio mai. Che non l’ho fatto nemmeno quando tuo fratello mi ha chiamata con la voce rotta per dirmi di te.
Sto piangendo in ritardo di due mesi per una cazzo di lettera.
È vero. Non sto bene. E spero solo che la tempesta passi presto.



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antico
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Re: One More Light

Messaggio#2 » lunedì 20 gennaio 2020, 23:17

Grandissima Lydia! Lo scorso mese guest e ora nell'arena! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa Pastor Champion Edition!

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AxaLydiaVallotto
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Re: One More Light

Messaggio#3 » lunedì 20 gennaio 2020, 23:19

Dovevo provare l'emozione xD
Grazie!

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Laura Cazzari
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Re: One More Light

Messaggio#4 » giovedì 23 gennaio 2020, 17:27

Ciao Lydia è un piacere leggerti! Si vede che hai una buona mano. La tua scrittura è scorrevole e sicura. Non inciampa mai. La storia che hai scelto è bella e d’effetto. Mi sento di segnalarti un paio di cose. La prima è che, non so se per colpa mia, non riesco a trovare il tema nel tuo racconto. Dov’è il riferimento a “non può piovere per sempre”? Seconda cosa la scelta della forma della lettera. Per come è stato trattato il racconto sembra più un flusso di pensieri e di coscienza verso la fine, che difficilmente, a mio parere si sposa con la scrittura di una lettera. Forse sarebbe stato perfetto se fosse cominciato come lettera e fosse finito come “racconto orale” alla tomba dell’amica.
Laura Cazzari

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maurizio.ferrero
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Re: One More Light

Messaggio#5 » venerdì 24 gennaio 2020, 9:02

Ciao Lydia e benvenuta!

Una lettera a cuore aperto a un'amica suicida. C'è poco da dire, funziona ed è scritta bene. Il flusso di pensieri è ben riportato, mi piace che tu abbia usato un tono poco formale e abbia trasferito i pensieri della protagonista direttamente dal cervello alla carta.
Il tema è centrato, da un punto di vista allegorico.
Mi pare torni tutto, anche se personalmente non l'ho amato. La "lettera al morto" è un topos stra-abusato in letteratura, per quanto scritto bene non può brillare per originalità. Qualche variazione sul tema avrebbe potuto renderlo più interessante.

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Gennibo
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Re: One More Light

Messaggio#6 » venerdì 24 gennaio 2020, 19:15

Ciao Axa, mi è piaciuto leggere la tua lettera, lo stile è scorrevole, crei anche la curiosità di capire cosa sia successo, perché tutti la trattano in quel modo? :) Mi sono persa un attimo con la metafora, e il tema l’avrei visto di più se lei avesse pianto dalla morte dell’amica e non avesse più smesso, della serie, non si può piangere/piovere per sempre. Comunque una bella prova.

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giulio.palmieri
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Re: One More Light

Messaggio#7 » venerdì 24 gennaio 2020, 23:15

Ciao Lydia, piacere di leggerti.
Allora, sono rimasto un po’ spiazzato (in senso positivo) dalla tua prova, e... nulla da dire: non è il solito dialogo che si risolve in una storia, ma una lettera diretta, arrabbiata, impossibile. Si sente la rabbia crescere, e tu alla fine l’associ alla tempesta di sentimenti di cui soffre la protagonista, sperando, implicitamente, che passi presto. Scrittura molto scorrevole. A mio avviso il tema è centrato: non lo associ a un evento atmosferico reale, ma al caos di sensazioni, al rimorso, e alla situazione psicologica della protagonista.
Che dire? Brava.

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filippo.mammoli
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Re: One More Light

Messaggio#8 » sabato 25 gennaio 2020, 15:48

Ciao Lydia,
l'idea della lettera è davvero bellissima, ma essendo un classico della letteratura e quindi non troppo originale, bisogna essere molto bravi a trovare il registro giusto per non scadere nelle banalità.
Tu non solo sei riuscita a sfuggire a tutto questo, ma hai reso a meraviglia il dolore e l'introspezione per una perdita con un tocco lieve e potente allo stesso tempo!
Hai fatto entrare dentro il lettore, che si immmedesima subito, per fargli capire a poco a poco che l'interlocutore della missiva è in realtà assente e non potrà mai rispondere.
Il tema entra in modo sommesso ma il racconto è davvero di ottimo livello.
Complimenti

Daniel Travis
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Re: One More Light

Messaggio#9 » lunedì 27 gennaio 2020, 21:48

Fenomenale. Vero, vivo, tutte quelle parole da recensione positiva di un racconto. Mi accompagni nel percorso della protagonista, senza trascinarmi, senza fretta, senza l'ansia di rivelare in anticipo qualcosa, con tutta la serenità necessaria per iniettarmi la tragedia, e il lutto, e la negazione, e il barlume di accettazione direttamente in vena.
Ti hanno scritto che la lettera al morto è stata usata e abusata, ed è vero; anche l'orfano prescelto, eppure abbiamo avuto Harry Potter. Anche le fate bastarde, eppure abbiamo avuto Poison Fairies. Anche la raffinata spia-prostituta, eppure abbiamo avuto la trilogia del Dardo di Kushiel.
Cioè, intendiamoci, non sentirti il peso di tutta 'sta narrativa sulle spalle: era solo per dire che, se un classico lo fai con i controfiocchi, non ce n'è, fa il botto lo stesso.
Brava.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

alexandra.fischer
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Re: One More Light

Messaggio#10 » martedì 28 gennaio 2020, 9:29

Tema centrato così-così (alludi alla tempesta, ma avresti dovuto scrivere: non può piovere per sempre).
La lettera all’amica Anna suicida è davvero ben scritta, in pochi tratti mostri la protagonista, studentessa universitaria afflitta da nevrosi (va da una psicologa su consiglio dell’amica defunta: una forma di rispetto verso di lei, che, forse, ha visto un disagio simile e ha deciso di aiutarla, pur considerandosi perduta). La caratterizzi bene (studia fisica con difficoltà, ma intende farsi forza, vede questa laurea come fuga da un mondo opprimente. Proprio come il fidanzato Giulio: amabile ma soffocante). Bello il paragone cervello-computer e anche l’immagine schermata blu-morte che completa il paragone. Mi dispiace che le richieste di aiuto di Anna siano cadute nel vuoto (ma è comprensibile, vista la fragilità di fondo della protagonista: e Anna sarebbe stata più un caso psichiatrico che da psicologo, due figure ben distinte per la cura della mente). L’uso della lettera come terapia è una forma di speranza, di cura di sé. La vedo come un messaggio da chiudere in un cassetto e tirare fuori per quando spunterà il sole.
Attenta: perché usi l’inglese? Il titolo UNA LUCE IN PIU’ è suggestivo già così (aspetta che ti traducano, prima di infilarti in qualcosa che fa storcere il naso al Lettore Medio e poco anglofono).

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Eugene Fitzherbert
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Re: One More Light

Messaggio#11 » martedì 28 gennaio 2020, 11:26

Ciao, Lydia,
complimenti per la scrittura. Ho apprezzato il ritmo, l'incedere delle emozioni tra le parole, la descrizione delle scena di vita quotidiana filtrate da una rabbia e un senso di disperazione quasi solidi.
Il tema è centrato in maniera allegorica: la pioggia (anzi, la tempesta) è tutta dentro la testa della protagonista, e come biasimarla?
Null'altro da aggiungere, Vostro Onore.

Himenoshirotsuki
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Re: One More Light

Messaggio#12 » mercoledì 29 gennaio 2020, 23:03

Ciao, Vy!
trovo questo racconto davvero bellissimo. Hai sfiorato il tema un (bel) po' alla lontana, ma il racconto in sè mi ha colpita nel profondo. Ho sentito tutta la sofferenza della protagonista che esplode soprattutto nella seconda parte. Quel "troppo tardi" messo lì, come unica frase da sola, è come un colpo di mannaia dritto al cuore. Posso dirti di essermi commossa da quel punto in poi? Per quanto avessi capito più o meno fin da subito che Anna era morta, questa consapevolezza non ha tolto nulla al racconto. Non concordo granché su quello che ti è stato detto nei precedenti commenti. Per quanto la lettera al morto sia un topos molto usato nella letteratura, la delicatezza con cui l'hai trattato, mi ha comunque riempito gli occhi di lacrime.
Ancora complimenti.

andyvox
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Re: One More Light

Messaggio#13 » giovedì 30 gennaio 2020, 10:26

Ciao Lydia,

complimenti per la tua prova. Sarà anche vero che hai optato per una scelta che è un po' un classico della letteratura, ma secondo me l'hai resa molto bene, con una buona padronanza a livello di sviluppo e conduzione del racconto. L'unico limite, ma anche qui si tratta proprio di cercare a tutti i costi di fare un appunto, è che forse il tema (per quanto centrato dal punto di vista allegorico) appare in modo un po' periferico. Forse si poteva insistere un po' di più su questo punto prima del finale(ad esempio, il fatto che la protagonista abbia deciso di vedere lo psicologo è già un segno del fatto che spera di poter uscire dalla sua condizione piscologica, solo che questa cosa appare solo all'inizio e poi non torna più nel corso del racconto)
Andrea Pozzali

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emiliano.maramonte
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Re: One More Light

Messaggio#14 » giovedì 30 gennaio 2020, 18:35

Ciao Lydia!
Innanzitutto complimenti per la finale dell'Urania Short, è sicuramente una bella emozione (io l'ho provata... :-) ) e grazie per il feedback dell'Edition di MC del mese scorso.
Ero fortemente incuriosito dal tuo racconto e, al di fuori delle selezioni dei gironi, or ora sono riuscito a leggerlo.
Mi ha colpito la pulizia della scrittura e il metodo preciso con cui hai condotto la narrazione: si vedono la mano e la bravura. Poi il tema trattato è emotivamente forte e viene affrontato in maniera diretta, con pochi fronzoli, per mettere a nudo il tormento interiore della protagonista.
Non amo particolarmente questa forma epistolare, però nel tuo caso è venuto fuori comunque qualcosa di molto positivo.
Avrei velocizzato e sfrondato un pelino l'incipit, che fa decollare il testo con lentezza, e poi si segue il racconto con il giusto interesse. In realtà, lo svolgimento non mi ha esaltato troppo, anzi ristagna un po' nella parte centrale, però con la rivelazione finale si riequilibra il tutto. Ho dovuto rileggere un paio di volte la parte finale per capire appieno la portata della chiusura, ma poi ho afferrato e le giuste corde hanno vibrato.
Il tema è preso molto alla larga (in modo simbolico), ma abbastanza riconoscibile.

Che dire: buona prova, ben superiore alla sufficienza.

Buona Edition!
Emiliano.

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antico
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Re: One More Light

Messaggio#15 » domenica 2 febbraio 2020, 10:54

Poco da dire, il racconto è perfettamente coerente con ciò che voleva essere e non ha punti deboli al suo interno, lo controlli alla grande e mantieni viva l'attenzione del lettore dall'inizio alla fine riuscendo a variare il ritmo anche senza dialoghi interni (punto particolarmente di pregio, questo, perché una lettera di questo tipo potrebbe risultare pesante e invece nada). Il tema c'è perfettamente e mi piace come lo tratti suggerendolo. Pollice su.

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