L'ultimo sacrificio di Emiliano Maramonte

Appuntamento per lunedì 20 gennaio dalle 21.00 all'una con il tema di Stefano Pastor, il Campione della Sesta Era di Minuti Contati! Appuntamento fisso di ogni Era, l'edizione CHAMPION verrà d'ora in avanti programmata sempre nel mese di gennaio.
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emiliano.maramonte
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L'ultimo sacrificio di Emiliano Maramonte

Messaggio#1 » martedì 21 gennaio 2020, 0:42

Ai primi boati dei tuoni Shanit aveva stretto tra le braccia il piccolo Niah e si era rifugiata nella grotta delle sette camelie. Suo marito era rimasto indietro quando il temporale aveva iniziato a fustigare la terra, e alla fine era successo: Tiabarat, il Dio Pazzo, aveva scatenato la sua collera sul villaggio.
Tolok si era sciolto nella pioggia.
Shanit lo aveva visto liquefarsi e scomparire nel crepuscolo sulfureo del giorno morente e si era sentita mancare. Aveva urlato e chiesto aiuto, ma nessuno era accorso, nemmeno i valorosi Guardiani dei confini, con le loro potenti armi… Nessuno poteva contrastare la malvagità di Tiabarat.
Ed eccolo lì, ritto nella foschia scrosciante, cupa e colossale bestia dallo sguardo di brace, in trepida attesa del suo agognato premio.
Shanit, in lacrime, implorò i Supremi che la preservassero dal supplizio.
«Che ne è stato del mio pasto?» ruggì il Dio.
«Va’ via, maledetto!» lo scacciò lei, ben sapendo che sarebbe stato inutile.
«Mi prenderò tuo figlio. E quelli di tutti voi» minacciò la bestia, alzando il tono dell’infernale voce per farsi udire nel resto del villaggio.
Shanit protesse il figlio in un abbraccio amorevole e risoluto, quasi fosse sufficiente a tenerlo indenne dalle smanie del Dio Pazzo.
«Farò piovere morte finché non avrò lavato l’affronto dei saggi» promise la divinità immonda. «A meno che non offriate in sacrificio i pargoli.»
Niah piagnucolava. Tremava per lo spavento. Si rintanò ancora di più contro il petto della madre. Poi Shanit si accorse di non essere sola. Un’altra presenza nella grotta singhiozzava. Si girò ed esclamò: «Chi c’è là!»
Un chiarore azzurrino aumentò d’intensità svelando un ragazzino con in mano una lucciola Alkit come torcia. «Chi sei?» domandò.
«Ho paura» fece il ragazzino, e avanzò ancora. Aveva lunghi capelli lordi di fango e il viso spaurito. «Tu sai dov’è mia madre, signora?»
«Non lo so» rispose lei. Il temporale non smetteva di infuriare e decimare, e il Dio Pazzo di bramare sacrifici.
Allontanò Niah dal suo seno e gli accarezzò i capelli, poi lo depose vicino alla parete rocciosa e umida, su un letto di muschio, accanto a una camelia profumata.
Le si strinse il cuore per la decisione che era maturata in lei in quel momento.
Con un cenno della mano, chiamò a sé il ragazzino, poi si alzò di scatto, lo afferrò per le spalle e lo spinse nella pioggia mortale. «Tiabarat, ecco mio figlio!»
Il grido straziante del ragazzino fu dirompente. Shanit si coprì le orecchie. Che cosa aveva fatto?
Il Dio Pazzo rideva. La risata era fragore inumano tra i mortali. «Credi che io sia più tonto di una scimmia delle foreste di Nimith? Dammi il pargolo.»
Shanit fu freddata dal senso di colpa. Indietreggiò sconvolta e si accoccolò davanti al figlio. «Piccolo mio» gli sussurrò, «ti amo tanto. Sii forte. Non pioverà per sempre, vedrai.» Gli donò un ultimo bacio, poi andò incontro al proprio destino.
«Prendi me» offrì alla bestia immonda, con rabbia e rassegnazione.
«E anche me!» urlò qualcuno, da un’altra grotta.
«E me!» echeggiò più lontano.
Tiabarat restò in silenzio a lungo, quasi fosse ammirato dall'audacia degli abitanti del villaggio, e alla fine disse: «E sia. Venite a me!» Spiegò immense e frementi ali di tenebra e fiammeggiò.
Shanit affrontò la pioggia. Che smise di cadere.
E si dissolse speranzosa in un abbraccio di fuoco.



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antico
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Re: L'ultimo sacrificio di Emiliano Maramonte

Messaggio#2 » martedì 21 gennaio 2020, 0:47

Ciao Emiliano! Tutto ok con caratteri e tempo, divertiti in questa Pastor Champion Edition!

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Gennibo
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Re: L'ultimo sacrificio di Emiliano Maramonte

Messaggio#3 » mercoledì 22 gennaio 2020, 0:07

Ciao Emiliano! Una favola emozionante. Molto umana la donna che per salvare suo figlio manda a sacrificare un altro bambino ma poi lei stessa si sacrifica e il Dio si placa. Mi è spiaciuto il finale, speravo arrivasse qualcosa o qualcuno a salvarla. Sigh.
Scritto bene, con uno stile epico, la storia mi ha appassionato. Molto bravo!

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maurizio.ferrero
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Re: L'ultimo sacrificio di Emiliano Maramonte

Messaggio#4 » mercoledì 22 gennaio 2020, 11:19

Ciao Emiliano,

Dunque, alla prima lettura ho fatto un po' di confusione a causa dei nomi dei personaggi. Poco male, con il fantasy capita sempre. Di solito conviene utilizzare nomi derivati da una specifica cultura o lingua, rimangono meglio nella testa del lettore.
C'è da dire che lo stile del tuo racconto mi ha ricordato quello delle tradizioni native americane, con una strizzata d'occhio al fantasy classico. Un buon mix!
Ho apprezzato il colpo di scena della madre che sacrifica un ragazzino sconosciuto piuttosto che suo figlio, peccato che poi la cosa non porti da nessuna parte. Il proseguo della storia, con la madre e il resto degli abitanti che si sacrificano in massa, mi sembra del tutto indipendente da ciò che è accaduto un attimo prima. Sarebbe stato forse più interessante (e avrebbe generato una "morale" tipica del genere) se ad esempio fosse stata la folla a linciare la madre, placando il dio.
Insomma, rompere gli schemi prestabiliti è sempre buona cosa, a patto di avere un'alternativa interessante. Qui non l'ho trovata, non del tutto almeno.
In ogni caso, un racconto interessante.

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emiliano.maramonte
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Re: L'ultimo sacrificio di Emiliano Maramonte

Messaggio#5 » mercoledì 22 gennaio 2020, 12:32

Grazie Isabella per gli apprezzamenti. Il finale l'ho voluto così. Non sempre il bene vince...
E grazie a te Maurizio per i sempre attenti rilievi e per il feedback parzialmente positivo.
Preciso, a mia discolpa, che nella mia testa la storia ha un suo senso. Ho ragionato in modo assai pratico, immaginandomi la situazione: siamo di fronte a un demone virtualmente onnipotente che esige un sacrifico per un torto subito, con una pioggia acida che uccide; una madre disperata pronta a tutto per proteggere il figlio, dopo l'inutile e sciocco tentativo di ingannare il Dio Pazzo, è con le spalle al muro. Ultima chance: offrire se stessa in sacrificio, sperando che il demone si plachi e risparmi i pargoli. E gli altri abitanti del villaggio sono nella stessa condizione. Come potrebbero affrontare il demone o sfidare la pioggia mortale? Per fare cosa? Sono tutti con le spalle al muro e decidono di seguire l'esempio di Shanit, per i loro figli. Non vedo altre vie d'uscita. Secondo me, altre svolte narrative avrebbero rischiato di rendere contorta la trama.
In ogni caso, mi hai fatto riflettere e, in caso di risultato negativo nel girone eliminatorio, rimetterò mano alla trama per proporre il testo in Laboratorio. ;-)

A presto!

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Laura Cazzari
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Re: L'ultimo sacrificio di Emiliano Maramonte

Messaggio#6 » giovedì 23 gennaio 2020, 17:24

Ciao Emiliano, è un piacere rileggerti. Il tema c’è e la pioggia ha un ruolo centrale. Con un semplice racconto sei riuscito a creare una nuova civiltà con una nuova religione e senza incappare nell’info dump. Tuttavia, ho trovato l’inizio del racconto un po’ difficoltoso, forse anche per colpa nei nomi difficili. La scelta della donna di sacrificare l’altro bambino me l’ero aspettata, ma forse gli avrei dato un po’ di spazio in più, sebbene fosse spinta dall’istinto. Sul finale ho qualche perplessità, non perché la donna scelga di sacrificarsi, questa è stata una buona idea, ma non capisco due cose: la prima è chi sono gli altri e dove sono? La seconda è, ma il figlio non rischia di morire comunque abbandonato nelle grotte da solo?
Laura Cazzari

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giulio.palmieri
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Re: L'ultimo sacrificio di Emiliano Maramonte

Messaggio#7 » giovedì 23 gennaio 2020, 23:06

Ciao Emiliano, piacere di leggerti. Allora, il racconto è interessante, un fantasy puro, però non mi convince del tutto. I dialoghi rischiano di suonare un po’ irreali e frettolosi, inoltre le scene mi sembrano scorrere non ben legate l’una all’altra. Il mostro non ha la statura di orrore all’altezza. Insomma bisogna lavorarci sebbene il finale regga e il tutto alla fine comunica un significato preciso.

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filippo.mammoli
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Re: L'ultimo sacrificio di Emiliano Maramonte

Messaggio#8 » sabato 25 gennaio 2020, 15:07

Ciao Emiliano,
nonostante io non riesca proprio a digerire il Fantasy, il tuo racconto è convincente sotto diversi punti di vista.
La cosa che apprezzo di più è la descrizione dei sentimenti che muovono la madre a gesti anche spregevole. Altra cosa è il finale, con un doppio twist interessante e ben giocato.
Trovo a volte un po' sovrabbondante l'uso di aggettivi, ma è anche gusto personale e mi rendo conto che è molto adatto al genere che hai scelto.
Forse il tema non è proprio centrale, ma comunque presente.
Ottimo racconto, complimenti.

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emiliano.maramonte
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Re: L'ultimo sacrificio di Emiliano Maramonte

Messaggio#9 » sabato 25 gennaio 2020, 19:55

Grazie per i feedback.
A Laura specifico che gli altri personaggi che parlano alla fine sono gli abitanti del villaggio che si sono nascosti in altri anfratti e grotte dei dintorni per sfuggire alla pioggia mortale.
Per quanto riguarda la questione del bambino, è chiaro che la mamma fa una scelta dura, difficile, fors'anche sconsiderata, ma sempre meglio che saperlo catturato dal demone! In fondo il figlio potrebbe sopravvivere. Anche i genitori di Superman lo affidarono allo spazio senza certezze della sua sopravvivenza, ma sempre meglio che la morte su un Krypton in piena distruzione!
Accetto e rispetto l'opinione di Giulio e mi fanno piacere gli apprezzamenti di Filippo... Grazie!

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Eugene Fitzherbert
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Re: L'ultimo sacrificio di Emiliano Maramonte

Messaggio#10 » lunedì 27 gennaio 2020, 10:34

Ciao, Emiliano,
Come va? Ce l'avete la Grotta delle Sette Camelie a Lucera?
A parte tutto, il racconto è ben scritto (ma non mi aspettavo nulla di diverso). Sorvolo sulla storia dei nomi, ché tanto ormai te l'hanno scritto tutti.
Dal mio punto di vista di lettore, quando ho visto comparire il bambino solo, ho pensato che fosse una trappola (IT'S A TRAP!, ha urlato la mia mente con una faccia di calamaro, grazie tante, Ammiraglio Ackbar). Mi stavo aspettando che quel bambino fosse lo stesso Dio Pazzo e invece, era solo un orfano.
Ho trovato un po' forzato che la madre passi da un Mors tua, vita mea al totale sacrificio, ma alla fine a situazioni disperate servono soluzioni disperate.

Ottima prova!

Daniel Travis
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Re: L'ultimo sacrificio di Emiliano Maramonte

Messaggio#11 » lunedì 27 gennaio 2020, 11:03

Buona prova, stile un po' affettato per trasmettere un fantasy molto familiare al lettore. Bravissimo a incorniciare la scena: sappiamo subito dove, come e perché siamo, e cosa c'è in gioco. Anch'io sono rimasto poco impressionato dal fake out del ragazzino alternativo: ha la valenza di un dettaglio di scena (ovvero ci da' un'ulteriore idea della gravità della situazione, ma non cambia trama o personaggi in modo significativo, anzi svaluta il sacrificio della madre di mezza tacca, in assenza di ulteriori sviluppi), ma occupa più spazio emotivo. Difficilmente se ne sentirebbe la mancanza, se non ci fosse.
Per il resto, bella prova: complimenti e a presto.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

alexandra.fischer
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Re: L'ultimo sacrificio di Emiliano Maramonte

Messaggio#12 » martedì 28 gennaio 2020, 8:53

Fantasy di ambientazione orientaleggiante e in pieno spirito di Clark Ashton Smith. Il tema è centrato e regge bene. C’è questo Dio Pazzo bramoso di sacrifici umani (di bambini, mi pare di capire, quindi ha anche qualcosa del cartaginese Moloch) che ottiene con il ricatto della pioggia di morte. E questa donna, Shanit, che prima offre in sacrificio un piccolo orfano e poi se stessa, pur di salvare il proprio figlio Niah. Subito imitata dagli altri abitanti del villaggio. Il messaggio di speranza è amaro nel finale, però: alla pioggia seguirà il fuoco dell’abbraccio mortale del Dio. Dei piccoli sopravvissuti non è fatta alcuna menzione, ma come Lettore Fantasioso immagino si siano nascosti da qualche parte. Per il Lettore Esigente suggerirei un ulteriore finale con Niah che si elegge a guida dei coetanei sopravvissuti, e magari decide di dedicare un tempio o qualcosa di simile all’orfano senza nome sacrificato per tutti loro. C’è lo spazio per una storia molto più lunga. Buona la scrittura.
Attento:
Al nome: grotta delle sette camelie (meglio: Grotta delle Sette Camelie)

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emiliano.maramonte
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Re: L'ultimo sacrificio di Emiliano Maramonte

Messaggio#13 » martedì 28 gennaio 2020, 10:02

Eugene Fitzherbert ha scritto:Ciao, Emiliano,
Come va? Ce l'avete la Grotta delle Sette Camelie a Lucera?
A parte tutto, il racconto è ben scritto (ma non mi aspettavo nulla di diverso). Sorvolo sulla storia dei nomi, ché tanto ormai te l'hanno scritto tutti.
Dal mio punto di vista di lettore, quando ho visto comparire il bambino solo, ho pensato che fosse una trappola (IT'S A TRAP!, ha urlato la mia mente con una faccia di calamaro, grazie tante, Ammiraglio Ackbar). Mi stavo aspettando che quel bambino fosse lo stesso Dio Pazzo e invece, era solo un orfano.
Ho trovato un po' forzato che la madre passi da un Mors tua, vita mea al totale sacrificio, ma alla fine a situazioni disperate servono soluzioni disperate.

Ottima prova!


Grazie, carissimo conterraneo!
Spiacente di deluderti: qua a Lucera niente grotte, ma topaie in quantità... HAHAHAHAHAHAHAHA
A parte questo, ti ringrazio tanto per gli apprezzamenti. Tra l'altro mi hai suggerito uno sviluppo che non avevo minimamente preso in considerazione. Magari mi aiuterà per una futura revisione o riscrittura.
In bocca al lupo!
Emiliano.

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emiliano.maramonte
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Re: L'ultimo sacrificio di Emiliano Maramonte

Messaggio#14 » martedì 28 gennaio 2020, 10:04

alexandra.fischer ha scritto:Fantasy di ambientazione orientaleggiante e in pieno spirito di Clark Ashton Smith. Il tema è centrato e regge bene. C’è questo Dio Pazzo bramoso di sacrifici umani (di bambini, mi pare di capire, quindi ha anche qualcosa del cartaginese Moloch) che ottiene con il ricatto della pioggia di morte. E questa donna, Shanit, che prima offre in sacrificio un piccolo orfano e poi se stessa, pur di salvare il proprio figlio Niah. Subito imitata dagli altri abitanti del villaggio. Il messaggio di speranza è amaro nel finale, però: alla pioggia seguirà il fuoco dell’abbraccio mortale del Dio. Dei piccoli sopravvissuti non è fatta alcuna menzione, ma come Lettore Fantasioso immagino si siano nascosti da qualche parte. Per il Lettore Esigente suggerirei un ulteriore finale con Niah che si elegge a guida dei coetanei sopravvissuti, e magari decide di dedicare un tempio o qualcosa di simile all’orfano senza nome sacrificato per tutti loro. C’è lo spazio per una storia molto più lunga. Buona la scrittura.
Attento:
Al nome: grotta delle sette camelie (meglio: Grotta delle Sette Camelie)


Grazie Alexandra.
Interessanti gli sviluppi che mi hai suggerito. Potrei prenderli in considerazione per una futura riscrittura...


Buona Edition!

Himenoshirotsuki
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Re: L'ultimo sacrificio di Emiliano Maramonte

Messaggio#15 » giovedì 30 gennaio 2020, 0:08

Ciao, Emiliano!
finalmente qualcuno che scrive fantasy come me. Personalmente, ho trovato lo stile di questo racconto un po' ampolloso. Capisco che i fantasy epici abbiano un tono, per così dire, importante, però a mio parere ci sono un po' troppi aggettivi all'interno del testo che appesantiscono e rallentano la lettura. Di conseguenza, anche la reazione della madre - assolutamente umana- risulta, almeno a me, molto smorzata. Soprattutto, le avrei dato maggiore spazio, anche perché questo senso di colpa di cui parli, non l'ho proprio percepito. In generale, comunque, non mi sono identificata granché e considerando quello che accade - il tentativo di scambio e poi la resa a un destino di morte inevitabile- mi aspettavo quantomeno di versare qualche lacrima. Originale, invece, l'inserimento della frase "non può piovere per sempre" che riprende il "farò piovere morte" del Dio Pazzo.

andyvox
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Re: L'ultimo sacrificio di Emiliano Maramonte

Messaggio#16 » giovedì 30 gennaio 2020, 9:45

Ciao Emiliano,

racconto molto interessante. Quando leggo prove come queste, che traboccano di immaginazione e spunti fantastici, mi chiedo come sia possibile riuscire a partorire così tante idee nel poco tempo a disposizione per terminare il racconto. Purtroppo io vedo nel tuo lavoro un limite, che riecheggia anche quello che ti ha fatto notare Eugene. Per circa tre quarti, la narrazione è ottima, la tensione cresce, aspettiamo con ansia di vedere quello che potrebbe succedere. Poi entra in scena il ragazzo e ... quello che succede poi non regge il passo con la costruzione precedente: l'idea della madre di dare in pasto lui al Dio crudele è un po' troppo scontata, e del resto non è giustamente possibile che il Dio ci caschi. Se tu riuscissi a trovare uno sviluppo più interessante a questo punto, il racconto diventerebbe davvero molto bello. Questo ti permetterebbe anche di valorizzare il finale (che a me è piaciuto, anche secondo me a volte è giusto far trionfare il male...), perchè il calo di tensione che si percepisce in questa versione rischia di penalizzarlo.
Andrea Pozzali

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emiliano.maramonte
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Re: L'ultimo sacrificio di Emiliano Maramonte

Messaggio#17 » giovedì 30 gennaio 2020, 11:16

Grazie a tutti per i feedback. Mi hanno fatto riflettere molto. Minuti Contati è bello soprattutto per questo.

Buona Edition!

Emiliano.

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antico
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Re: L'ultimo sacrificio di Emiliano Maramonte

Messaggio#18 » sabato 1 febbraio 2020, 17:58

Confermo che l'inizio è davvero troppo pieno di nomi, alcuni anche apparentemente gratuiti (Tolok chi è e a che serve?). Altro problemino è proprio quel bambino che appare dal nulla, quasi un deux ex machina che però, alla fine, non serve a nulla se non a prolungare l'agonia. E proprio nella parole AGONIA credo stia la chiave di volta per intervenire sul racconto. Una dialettica più serrata tra la madre e la bestia, una disperazione più sentita, maggiormente a fuoco grazie a un'introspezione che per forza di cose tagli un po' del contesto ma che allo stesso tempo lo evochi attraverso dei rimandi. Non so se il consiglio è chiaro, ma la sostanza del mio pensiero è che tu debba entrare (e portare con te il lettore) nell'oscura disperazione da cui è estata invasa la protagonista fino alle conseguenze da te riportate. Allo stato attuale, un pollice tendente all'alto, ma con svariate piccole magagne.

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