Come locuste

Minuti Contati torna alle LIVE.
Vi aspettiamo domenica 26 gennaio 2020, dalle 10.00, alla Tuscany Hall di Firenze
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Andrea Partiti
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Come locuste

Messaggio#1 » domenica 26 gennaio 2020, 14:42

La creatura esplode in un lampo silenzioso.
Scomparsa dallo spazio senza disconnettersi, la sua mente fatta a brandelli insieme alle sue appendici artificiali. Forse da qualche parte un corpo si è appena accasciato, collassato senza preavviso.

Incontriamo quelle creature sempre più spesso. Hanno invaso il nostro universo. Era un luogo tranquillo prima che arrivassero alla spicciolata, poi sempre di più.
Hanno capito subito le leggi naturali. Dove noi abbiamo studiato per secoli, loro arrivavano, sperimentavano, schiacciavano. Senza etica e senza restrizioni.
Selvaggi. Non avevano paura di cambiare loro stessi e di godere a pieno del nostro mondo.

Ne abbiamo catturati molti, li abbiamo visti nella loro forma originale e in quelle mutate, ibride, meccaniche, deformi.
Sono spaventosi e senza vergogna. Al principio fuggivano, tornavano al loro universo lasciandoci con un pugno di bit e poche misure da studiare. Poi abbiamo sviluppato i Campi Zeta che li isolano e intrappolano.
Temevano di restare bloccati, ma ora abbiamo scoperto di alcuni che per restare definitivamente nel nostro universo hanno lasciato indietro i loro corpi, corpi deboli e fragili di creature cresciute in un mondo in rovina che fuggono verso una nuova frontiera. Sono diventati pericolosi, intrappolati senza una via di fuga e pronti alla lotta. Hanno creato navi, isole, colonie, lune. Ricreano quel che hanno perso e dimenticano la loro origine.

Ma noi siamo qui da più tempo. Abbiamo il vantaggio di conoscere le regole del gioco, di rispettarle. Abbiamo l’onore.
Vogliamo comunicare.
E ora questo. L’esplosione, il sacrificio irragionevole di una creatura difficile da capire. Non voleva farsi catturare. Che istinto meraviglioso e terrificante, quello che ha mostrato.

Una capsula fluttua di fronte a me, quando si dirada la luce dell’esplosione.

Un messaggio. Per me?

Ascolto.

***

Me ne vado. Me ne vado di mia volontà, alle mie condizioni.
Non so nulla di voi, non so come siate arrivati nella Rete. L’abbiamo creata noi, ma non abbiamo creato voi. Siete un’anomalia, un virus, un’aberrazione.
Lasciate che vi racconti qualcosa del mio mondo, quello reale. Qualcosa che non sapete, perché ci catturate, ci torturate, ma non fate mai le domande giuste.
Sul mio pianeta abbiamo una specie chiamata “locuste”.
Lasciate che ve ne parli.
Una locusta da sola è un animale patetico, stupido secondo qualsiasi parametro, guidato da istinti di base: mangiare, saziarsi, sopravvivere, riprodursi, deporre uova.
Una locusta sola è minuscola, la si può schiacciare senza fatica, gli arti si spezzano, gli organi si spappolano. Una locusta da sola può appena mordervi ma non è una minaccia.
Ma uno sciame di locuste? Uno sciame di locuste è affamato. Uno sciame di locuste miete e divora. Scende su campi, orti, bestiame, persone. Lascia la terra brulla e sterile dietro di sé. Esaurisce le risorse dei luoghi in cui arriva. Chi non muore durante il passaggio dello sciame rischia comunque la morte per inedia.
Le locuste sono il simbolo della distruzione o persino una punizione divina e inevitabile.
Immagino i pensieri dietro ai vostri occhi neri. Credete che la mia storia sia solo un inutile farneticare, il delirio di una creatura che sta per morire. Troppo spaventata per affrontarvi, troppo codarda per rinunciare all’avatar in cui vive.
Ma non sono codardo e me ne andrò con quello stesso onore di cui vi riempite indegnamente le bocche.
Non mi aspetto comprensione dalla vostra razza, non mi aspetto un dialogo perché siamo troppo diversi, troppo alieni. Nemici naturali.
Quando sarà il momento ricordatevi delle locuste: perché con la vostra tecnologia potete imprigionarmi, potete uccidermi, potete ridere della mia fine, schiacciare la mia esistenza precaria. Perché sono una locusta. Ma quando arriverà lo sciame tutto cambierà per voi.
Perché viviamo in un deserto e siamo in fuga.
Perché siamo miliardi.
Noi siamo le locuste.
Ultima modifica di Andrea Partiti il domenica 26 gennaio 2020, 14:50, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: Come locuste

Messaggio#2 » domenica 26 gennaio 2020, 14:48

Molto bene, primo racconto LIVE ricevuto! Caratteri e tempo ok, buona RPG FIRENZE LIVE EDITION!

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Piscu
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Re: Come locuste

Messaggio#3 » domenica 2 febbraio 2020, 19:40

il tema di fondo mi sembra sostanzialmente lo stesso del mio racconto, quindi mi deve piacere per forza! il plot twist finale è appunto lo stesso del mio (e di milioni di racconti da Fredric Brown in poi): i cattivi sono gli umani, e il narratore appartiene invece a un'altra razza. quello che mi è meno chiaro a che specie appartenga il narratore, una sorta di intelligenze emergente all'interno della rete? inoltre se anche il messaggio dello sciame in arrivo è evocativo, non si capisce perché se aspettano di agire tutti insieme adesso vengano eliminati uno per uno. sarebbe il caso di attaccare in massa prima di essere fatti fuori uno alla volta!

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Linda De Santi
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Re: Come locuste

Messaggio#4 » lunedì 3 febbraio 2020, 14:53

Ciao Andrea, molto carino anche il tuo racconto. Forse fa un po’ cliché la specie insettoide connessa in rete in lotta contro altri esseri che si trovano nello stesso spazio virtuale, oltre al messaggio per spiegare la propria natura e le intenzioni della presenza in rete (anche io ho lo stesso dubbio di Piscu: perché non attaccare subito tutti insieme invece di farsi uccidere uno alla volta? :)). Comunque lo stile di scrittura è ottimo come sempre e il racconto è piacevole e scorrevole, una bella lettura.

Paola
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Re: Come locuste

Messaggio#5 » mercoledì 5 febbraio 2020, 16:19

Ciao Andrea, mi piace come hai affrontato questo tema. Mi ha fatto sorridere immaginare il discorso eseguito da: una locusta! Anche se molto minacciosa. Non ho niente da dire, forse l'unica cosa, il narrare in prima persona plurale me l’ha fatto passare, all’inizio, più come una spiegazione scientifica. “Incontriamo quelle creature…” mi sembrava di sentire una spiegazione di Alberto Angela. A parte questo mi è piaciuto.

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giulio.palmieri
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Re: Come locuste

Messaggio#6 » giovedì 6 febbraio 2020, 0:03

Buona sera Andrea. Ho letto con attenzione. L'idea mi sembra un incrocio tra Matrix e una maledizione divina, interessante quindi la dinamica di incontrarsi in uno spazio virtuale condiviso, assieme all'inevitabile incombere, appunto, della maledizione legata al gran numero delle locuste. Lettura molto scorrevole, ma non mi è chiaro (valendo come terreno d'incontro lo spazio virtuale) come gli elementi del comune mondo umano (terra, campi, grano et cetera) possano tornare nella rete, e assumere quel significato di "flagello" che hai voluto legare agli invasori. Secondo me c'è una contraddizione di fondo che spariglia un po' le carte. Ad ogni modo l'idea è interessante.

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ceranu
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Re: Come locuste

Messaggio#7 » domenica 9 febbraio 2020, 23:08

Ciao Andrea, quanto tempo…
Il problema del tuo racconto è Minuti Contati. Non hai avuto il giusto tempo per poter inventare il registro di pensiero della razza che vive in "rete" (suppongo che la storia si svolga lì). Parli di bit e secoli, concetti nostri che in un contesto simile non vanno bene. O meglio, sono buoni i primi ma non i secondi. Il tempo devi scandirlo in maniera totalmente diverso. Lo stesso problema c'è quando parla l'uomo che porta alle creature un esempio totalmente inafferrabile. Per noi va bene, ma non è a noi che si rivolgeva.
Insomma, visto il tema e il contesto in cui avete scritto, l'idea è buona anche se non originale, la scrittura è fluida è il racconto godibile.
Ciao e alla prossima. Potresti passare a trovarci su La Sfida… ;)

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antico
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Re: Come locuste

Messaggio#8 » mercoledì 19 febbraio 2020, 19:41

Il contesto è interessante: la fuga da una Terra morente verso una digitalizzazione dell'anima in una diretta creazione dell'uomo stesso che però, nel frattempo, si è popolata di qualcosa d'altro che difende i propri confini. Non sono del tutto convinto del plot perché il messaggio lasciato fluttuante da un umano digitalizzato che già sapeva di morire mi sembra un pelo forzato, quel tanto da giustificare l'inserimento del tema. Invece di fare uscire il contesto dall'ultimo log, tu ce lo mostri nell'antefatto attraverso un differente punto di vista e l'idea non mi convince a pieno. Resta il fatto che, al solito, il testo è assolutamente godibile. Direi, per concludere, un pollice tendente verso l'alto anche se non proprio in modo brillante, questa volta.

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lordmax
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Re: Come locuste

Messaggio#9 » giovedì 20 febbraio 2020, 7:31

Con vergogna per il ritardo

Genere: Guerra nel cyberspazio
Il tema è certamente centrato.
Mi è piaciuta l'inversione fra le creature che hanno popolato la rete e gli umani che l'hanno creata e ora si trovano ad essere degli emarginati, addirittura esclusi e uccisi se si azzardano ad entrarvi.
Colgo un vago riferimento ai LOA della rete di Gibsoniana memoria in questa situazione.
La scrittura come sempre è liscia e lucida anche se alcune scelte stilistiche mi lasciano perplesso, soprattutto l'inizio è un po' troppo distaccato, mi sarebbe piaciuto di più sentire qualche emozione e non una descrizione pura.

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