Morire soli
Inviato: martedì 18 febbraio 2020, 0:05
Come può finire il mondo?
Pandemia
Un virus come tanti. Muta passando da animali ad umani, poi da umani a umani. Salta i cordoni sanitari, passa i confini, elude i tentativi di creare un vaccino.
I tentativi di gestire l’emergenza a livello politico prima che sanitario rallentano le misure di sicurezza. Prima che si possa intervenire, la pandemia è globale.
La razza umana sopravvive, ma il mondo si adagia e i fasti del passato lontani.
Cambiamento climatico
Le temperature salgono, centinaia di specie si estinguono, i biomi si sbilanciano, il cibo non basta, la carestia è globale.
È caos nelle nazioni più avanzate, nei grandi centri urbani. Le persone fuggono in cerca di alternative, ma non via d’uscita.
Sopravvivono le piccole comunità autonome e isolate, dove è più facile adattare le produzioni al clima.
Guerra nucleare
Sembrava una minaccia del passato, i piani di disarmo venivano accolti con sollievo da ogni governo.
Invece rieccola, grazie a una manciata di dittatori megalomani che non sa tirarsi indietro quando è il momento.
Pochi milioni di morti durante il cozzo iniziale, vent’anni di radiazioni che rendono la terra sterile e inospitale.
Correnti e venti risparmiano poche nazioni da questa piaga, ma la razza umana sopravvive, con più malattie, più mutazioni e una vita media molto bassa. Ogni forma di progresso si arresta.
Supervulcani
Si attivano per qualche movimento del mantello mai osservato prima.
Oscurano il sole per decenni con una cappa di ceneri e polveri.
Le coltivazioni inaridiscono, gli animali muoiono.
Grazie all’energia nucleare alcune colonie sopravvivono. I figli e i nipoti dei superstiti lottano per secoli contro la fragilità genetica causata dalle radiazioni.
Singolarità tecnologica
Il progresso tecnologico accelera, anno dopo anno. Mercato e competizione rimuovono ogni cautela.
Con l’arroganza tipica della razza umana, si continuano a gestire questi avanzamenti aggiungendo sempre più strati di automazione e complessità nello sviluppo delle nuove tecnologie. Perdere il controllo era solo questione di tempo.
Crollano le comunicazioni, i trasporti, il sistema di distribuzione.
La società regredisce a uno stato preindustriale.
Lampo gamma
Arriva dal cuore della galassia e coglie tutti impreparati, nessuno poteva prevederlo e anche con anni, decenni, secoli di preavviso, anche con tutta la tecnologia che la mente umana può immaginare, non avremmo avuto un luogo dove scappare, non avremmo avuto scudi per proteggerci.
Basta un minuto per sterilizzare la terra da ogni forma di vita.
Forse qualche batterio estremofilo è sopravvive, protetto da chilometri di acqua, ma non c’è futuro per il pianeta.
***
Possibile?
Assolutamente.
Probabile?
Forse.
Ci credo davvero?
No, non ci credo davvero.
Nessuno ci crede davvero: non i più informati, non i più ignoranti, non i più spaventati, non i più noncuranti.
Tutti in cuor nostro sappiamo che moriremo vecchi nel nostro letto.
Moriremo in un incidente stradale inaspettato.
Moriremo per una reazione allergica.
Moriremo per un infarto.
Moriremo soffocati da un osso di coniglio.
Moriremo per un crampo che ci tirerà a fondo.
Queste cose mi spaventano.
Mi spaventa morire da solo.
La fine del mondo? La fine del mondo è stupenda.
Non posso immaginare un modo migliore di morire che morire insieme, milioni, miliardi.
L'evento definitivo da non perdere.
Pandemia
Un virus come tanti. Muta passando da animali ad umani, poi da umani a umani. Salta i cordoni sanitari, passa i confini, elude i tentativi di creare un vaccino.
I tentativi di gestire l’emergenza a livello politico prima che sanitario rallentano le misure di sicurezza. Prima che si possa intervenire, la pandemia è globale.
La razza umana sopravvive, ma il mondo si adagia e i fasti del passato lontani.
Cambiamento climatico
Le temperature salgono, centinaia di specie si estinguono, i biomi si sbilanciano, il cibo non basta, la carestia è globale.
È caos nelle nazioni più avanzate, nei grandi centri urbani. Le persone fuggono in cerca di alternative, ma non via d’uscita.
Sopravvivono le piccole comunità autonome e isolate, dove è più facile adattare le produzioni al clima.
Guerra nucleare
Sembrava una minaccia del passato, i piani di disarmo venivano accolti con sollievo da ogni governo.
Invece rieccola, grazie a una manciata di dittatori megalomani che non sa tirarsi indietro quando è il momento.
Pochi milioni di morti durante il cozzo iniziale, vent’anni di radiazioni che rendono la terra sterile e inospitale.
Correnti e venti risparmiano poche nazioni da questa piaga, ma la razza umana sopravvive, con più malattie, più mutazioni e una vita media molto bassa. Ogni forma di progresso si arresta.
Supervulcani
Si attivano per qualche movimento del mantello mai osservato prima.
Oscurano il sole per decenni con una cappa di ceneri e polveri.
Le coltivazioni inaridiscono, gli animali muoiono.
Grazie all’energia nucleare alcune colonie sopravvivono. I figli e i nipoti dei superstiti lottano per secoli contro la fragilità genetica causata dalle radiazioni.
Singolarità tecnologica
Il progresso tecnologico accelera, anno dopo anno. Mercato e competizione rimuovono ogni cautela.
Con l’arroganza tipica della razza umana, si continuano a gestire questi avanzamenti aggiungendo sempre più strati di automazione e complessità nello sviluppo delle nuove tecnologie. Perdere il controllo era solo questione di tempo.
Crollano le comunicazioni, i trasporti, il sistema di distribuzione.
La società regredisce a uno stato preindustriale.
Lampo gamma
Arriva dal cuore della galassia e coglie tutti impreparati, nessuno poteva prevederlo e anche con anni, decenni, secoli di preavviso, anche con tutta la tecnologia che la mente umana può immaginare, non avremmo avuto un luogo dove scappare, non avremmo avuto scudi per proteggerci.
Basta un minuto per sterilizzare la terra da ogni forma di vita.
Forse qualche batterio estremofilo è sopravvive, protetto da chilometri di acqua, ma non c’è futuro per il pianeta.
***
Possibile?
Assolutamente.
Probabile?
Forse.
Ci credo davvero?
No, non ci credo davvero.
Nessuno ci crede davvero: non i più informati, non i più ignoranti, non i più spaventati, non i più noncuranti.
Tutti in cuor nostro sappiamo che moriremo vecchi nel nostro letto.
Moriremo in un incidente stradale inaspettato.
Moriremo per una reazione allergica.
Moriremo per un infarto.
Moriremo soffocati da un osso di coniglio.
Moriremo per un crampo che ci tirerà a fondo.
Queste cose mi spaventano.
Mi spaventa morire da solo.
La fine del mondo? La fine del mondo è stupenda.
Non posso immaginare un modo migliore di morire che morire insieme, milioni, miliardi.
L'evento definitivo da non perdere.