Il foulard

Appuntamento per lunedì 16 marzo 2020 dalle 21.00 all'una con un tema scelto da Francesca Bertuzzi!
alexandra.fischer
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Il foulard

Messaggio#1 » lunedì 16 marzo 2020, 22:04

IL FOULARD
Di Alexandra Fischer

Alice sfoggia il foulard intorno al collo proprio durante l’ora della passeggiata serale per la via del centro.
La seta stampata a motivi di margherite multicolori attira subito il mio sguardo.
Ne sono gelosa.
Lo voglio, perché è stato creato su mio disegno dall’atelier Ninette.
La seguo nel locale più elegante del corso.
La fermo mentre ordina al banco.
«Cosa prendi, Alice cara?»
Lei si volta verso di me, altera nel suo Chanel.
«Un tè. Grazie, Marcella.»
Mi sorride civettuola e dà un’occhiata fuggevole al mio, di foulard.
Di seta come il suo, certo, con uno sfondo azzurro a motivi di farfalle nere.
Noto che è arrossita.
Le sorrido: «Ottima scelta. Prenderò lo stesso. Orange Pekoe per tutte e due, vero?»
Lei spalanca gli occhi truccati con l’eye-liner e l’ombretto rosa a brillantini.
«Sì, ti ricordi bene.»
Vado a ordinare al banco.
Oltre ai due tè, indico l’assortimento di salatini e pasticcini.
La nostra chiacchierata sarà breve, ma un po’ di scena non guasta.
Torno a sedermi.
Alice mi guarda incuriosita, dall’alto della sua superiorità.
Forse il mio tailleur pantalone nero le sembra inferiore al suo completo di lana rosa bordato di blu.
Oppure, lo sono io.
«Sembri legata alla tua borsetta. Non te ne sei separata da quando siamo entrate.»
«Sì. Sono molto gelosa di quello che mi appartiene.»
Lei assume un’espressione rattristata: «Se è per Ottavio, mi dispiace. Ha detto che voi due eravate in crisi. Comunque, fra noi è finita.»
Le rivolgo un sorriso glaciale: «Ho detto quello che mi appartiene, non chi
La cameriera arriva con i tè e l’alzata: la serie di piatti infilata nella sbarra di ottone pullula di delizie dolci e salate mignon.
«Prima tu, cara.»
Lei accetta l’invito; comincia dalla tartelletta al formaggio: prima il salato e poi il dolce.
Conosce il bon-ton e di certo lo ha usato per mentire a Madame e rubarmi ciò che è mio.
Io la seguo prendendo una pizzetta.
La assaggio e bevo un sorso di tè.
Dopo essermi forbita le labbra con il tovagliolo, passo all’attacco: «Tu hai intorno al collo qualcosa che mi appartiene.»
Lei per poco non si strozza con la tartelletta, che lascia a metà per trangugiare un sorso di tè.
Comincia a tossire; noto con piacere che molti avventori si girano verso di lei.
Eh, già: questo è il primo aperitivo dopo la sconfitta del Coronavirus, ma la paura è rimasta.
«Io porto la schifezza che hai ordinato tu.»
Le punto contro il dito: «O te lo sfili e io ti do questa porcheria, altrimenti vedrai.»
Lei posa la tazza e si indica la tempia: «Sei ammattita. Mi è piaciuto da quando l’ho…»
Si blocca sotto il mio sorriso maligno.
«Bene. Come pensavo. Nessun errore di consegna.»
Apro la borsa, tiro fuori una bambolina di stoffa con intorno al collo uno scampolo della seta del foulard.
«Dopo il tuo scherzo con Ottavio mi sono creata nuovi interessi. Vudù, soprattutto.»
Lei mi ride in faccia.
Io poso la banconota della nostra consumazione sul tavolo, poi vado nel vicolo dietro al locale con la bambolina e le stringo il collo fino a spezzarglielo.
Non mi sarei persa le grida degli avventori per niente al mondo: le è sempre piaciuto far parlare di sé.



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antico
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Re: Il foulard

Messaggio#2 » lunedì 16 marzo 2020, 22:28

Alexandra, sempre la più veloce! Caratteri e tempo ok, buona Francesca Bertuzzi Edition!

alexandra.fischer
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Re: Il foulard

Messaggio#3 » martedì 17 marzo 2020, 5:56

Ciao Antico, grazie.

costellazione di bacco
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Re: Il foulard

Messaggio#4 » martedì 17 marzo 2020, 22:29

Ciao,
comincio col dirti che questo è il racconto che mi ha entusiasmato di meno per come è stato interpretato il tema. I suoi punti di forza sono: le descrizioni, non disturbanti, che aiutano il lettore a capire la psicologia femminile e i dialoghi che scorrono come le note su un pentagramma. Per quanto riguarda la questione voodo avrei osato maggiormente, lo avrei esplicitato anche prima del finale per fa capire maggiormente la gelosia della protagonista.
Ultima modifica di costellazione di bacco il mercoledì 25 marzo 2020, 21:41, modificato 1 volta in totale.

alexandra.fischer
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Re: Il foulard

Messaggio#5 » mercoledì 18 marzo 2020, 7:45

Ciao Costellazione di Bacco, mi dispiace che il racconto ti abbia entusiasmato di meno. Ti ringrazio per l'apprezzamento riguardo ai dialoghi e alla psicologia femminile.

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Laura Cazzari
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Re: Il foulard

Messaggio#6 » mercoledì 18 marzo 2020, 9:04

Ciao Alexandra, era tanto che non leggevo qualcosa di tuo. Mi piace che tu riesca a mettere sempre un tocco “sovrannaturale” alle tue storie. Per il tema della gelosia c’è ma segnalo anche a te cha la gelosia è la paura che qualcosa in nostro possesso ci venga tolto da un’altra persona. Il foulard non era in suo possesso, quindi si tratta più di invidia o rabbia per il furto. La storia l’ho trovato un pochino confusionaria. All’inizio non avevo capito che fossero insieme le due donne e non avevo neanche capito cosa intendevi con il furto del foulard. Secondo me dovresti provare a leggere i tuoi racconti con uno sguardo distaccato. Il lettore non ha le tue stesse informazioni in mente, quindi c’è il rischio che qualcosa che è chiarissimo all’autore, il lettore non riesca a capirlo. Comunque ho apprezzato il riferimento al coronavirus.
Laura Cazzari

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Davide Di Tullio
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Re: Il foulard

Messaggio#7 » mercoledì 18 marzo 2020, 18:17

Ciao Alexandra,

il tuo racconto é tecnicamente ineccepibile. Non ci sono errori, e la trama ha un epilogo interessante, ancora piú significativo se consideriamo che tutto si svolge in un bar tranquillo. Tuttavia ho trovato il ritmo un po' piatto. Credo che dipenda dallo squilibiro tra le parti raccontate e quelle nei dialoghi. A mio avviso se avessi invertito la proporzione, la trama sarebbe stata piú frizzante.
Nelle parti raccontate usi molti aggettivi (forse é parte del tuo stile); ma se vuoi mantenere questa prassi, credo che tu debba dare spazio piú al dialogo. Anche l´anticipare il periodo raccontata per introdurre poi il dialogo, abbassa il ritmo. Ho notato alcuni periodi in cui racconti ma non mostri:
alexandra.fischer ha scritto:Lei assume un’espressione rattristata

questo rende difficile l´immersione nel racconto.

Ultimo, ho notao un uso forse un pó sbilanciato del capoverso:

alexandra.fischer ha scritto:Ne sono gelosa.
Lo voglio, perché è stato creato su mio disegno dall’atelier Ninette.


Questi due periodi sono logicamente connessi. Capisco forse che volevi dare evidenza alla frase "ne sono gelosa", ma in questo caso credo che il punto fosse sufficiente.

ho finito di tediarti :-D

a rileggerti!

alexandra.fischer
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Re: Il foulard

Messaggio#8 » venerdì 20 marzo 2020, 10:45

Ciao Laura, scusami se il messaggio ti è sfuggito. In realtà, il foulard apparteneva già alla protagonista: lo aveva disegnato lei, se lo era fatto fare dopo aver scelto la seta. E lo considera suo anche dopo il "furto". Perché lo è. E teme di perderlo. Ma ha ancora l'occasione di riprenderselo (vedi l'incontro nel locale): se solo la sua conoscente fosse stata meno… testarda. Però ti do ragione riguardo al fatto di curare meglio la trama: avrei dovuto rendere meglio la sua gelosia.

alexandra.fischer
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Re: Il foulard

Messaggio#9 » venerdì 20 marzo 2020, 10:48

Ciao Davide, grazie dei consigli preziosi in merito all'equilibrio dialoghi-descrizioni, non sempre facile, anche per via dei caratteri a disposizione. Tediarmi? Tu non mi tedi mai.

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Gabriele Dolzadelli
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Re: Il foulard

Messaggio#10 » venerdì 20 marzo 2020, 13:23

Ciao Alexandra. Ben ritrovata.
Sto apprezzando la maturazione del tuo stile, edizione dopo edizione, complimenti.
Il racconto scorre bene, anche se ci sono alcune cose che avrei limato o tolto.
In primis il riferimento esplicito alla gelosia. Avrei preferito che lo facessi capire senza ripeterlo più volte, durante il racconto. Altrimenti diventa qualcosa di raccontato e non di mostrato. Fammelo vedere che lei è gelosa, poi ci arrivo da solo. Se lo dici, si perde gran parte della magia.
In secondo luogo, l'aspetto del vodoo mi è parso troppo decontestualizzato rispetto al resto. Se volevi davvero inserirlo, forse era il caso di accennare a questo anche prima, magari facendole accarezzare la bambola dentro alla borsa o cose di questo genere. Farla saltare fuori dopo un intero racconto che aveva un'ambientazione molto realistica, stona un po'. Ci voleva un po' di semina.
Per il resto, tutto ok. Complimenti e alla prossima.

alexandra.fischer
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Re: Il foulard

Messaggio#11 » sabato 21 marzo 2020, 8:30

Ciao Gabriele, grazie del commento. Terrò presente il tuo consiglio di svolgere il tema mostrando e dicendo il meno possibile. Quanto al consiglio su come usare la bambola vudù in modo più armonico, hai fatto bene a dirmelo. Ne doserò l'apparizione poco alla volta. Per il resto, grazie, sono contenta che la storia nel suo complesso ti sia piaciuta.

Filippo De Bellis
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Re: Il foulard

Messaggio#12 » domenica 22 marzo 2020, 0:34

Il foulard – Alexandra Fischer
La novella ha il pregio di lasciare nel lettore una nota di colore. I foulard, protagonisti assoluti della narrazione, si dipingono, in qualche modo nell’immaginario di chi legge e, grazie ad una buona compenetrazione tra significante e significato, colorano di sé anche il resto della storia.
La vicenda mi è parsa tuttavia leggermente confusa, ho dovuto rileggere qualche volta per farmi un’idea precisa dei fatti. Anche i personaggi piuttosto che reali, paiono un po’ figure di cartone, incapaci di staccarsi del tutto dal foglio di carta.
Mi ha un po’ spiazzato anche il riferimento al virus, che ritengo superfluo nell’economia della narrazione e come “gettato” senza motivo nel calderone dei fatti.
Il tema risulta infine assolutamente centrato.

alexandra.fischer
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Re: Il foulard

Messaggio#13 » domenica 22 marzo 2020, 17:50

Ciao Filippo,
scusa se i personaggi ti sono parsi convenzionali. Il riferimento al Coronavirus (nella finzione appena superato, ma ancora vivo nella mente delle persone) era per dare un po' più di spessore alla trama: per rendere ancora più terrificante la punizione della colpevole del "casuale" scambio di scatole… ti immagini avere qualcosa di traverso che ti fa tossire in un luogo pubblico sotto gli occhi di gente provata da mesi e mesi di un'emergenza come la nostra? Non è facile rendere la gelosia (sentimento comune) creando personaggi complessi (ne avresti capito ancora meno delle due protagoniste, anzi, a questo riguardo, scusa… magari avrei potuto fare meglio nei dialoghi: brutto segno quando il lettore deve rileggere per orientarsi. Ne terrò conto al prossimo racconto e quando rimetterò mano a questo). Sono contenta che ti siano piaciuti i foulard. Grazie per aver trovato il tema centrato.

alexandra.fischer
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Re: Il foulard

Messaggio#14 » lunedì 23 marzo 2020, 18:21

Ciao Dario17, mi dispiace che la storia ti abbia confuso. In realtà, l'uomo conteso fra le due è passato in secondo piano (per la prima, è un ricordo sbiadito, per la seconda anche). Il vero oggetto del contendere è il foulard di seta pura, lavorato in un atelier esclusivo, su disegno della prima delle due donne. L'altra glielo ha scippato per invidia (corrompendo una delle commesse dell'atelier). Madame è la titolare dell'atelier: Madame Ninette (mi sono ispirata al nome di un atelier internazionale, Madame Ninon, che imita abiti e accessori di alta moda, ma a prezzi lievemente più accessibili). Quindi il tema è sfiorato sì (gelosia passata, una frega il fidanzato all'altra, sì, ma in un passato così lontano che a loro modo restano amiche di facciata. Bon ton velenoso; poi c'è la gelosia presente: la mia vita è vuota? Io riverso parecchio negli oggetti e nell'arte (il foulard la protagonista se lo è disegnato lei) e mi tengo di riserva qualche interesse un po' più… eccentrico (vedi il vodoo o vudù).

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Andrea Partiti
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Re: Il foulard

Messaggio#15 » martedì 24 marzo 2020, 14:13

Mi confonde molto il tuo racconto perché non riesco a separare bene Alice e Marcella.

> Alice sfoggia il foulard intorno al collo proprio durante l’ora della passeggiata serale per la via del centro.

Alice ha il foular.

> Ne sono gelosa

Quindi quella che parla in prima persona è Alice, perché è gelosa del suo foular? Il fatto che sia stato creato dal suo disegno me lo conferma solo.
Strana scelta di narratore, un po' dentro e un po' fuori, ma ci sta come scelta stilistica.

Arrivo a metà racconto e mi accorgo che usi "gelosia" per dire "invidia", ma a volte anche per dire davvero gelosia quando parli di Ottavio.
Gelosia: ho qualcosa e voglio che resti mio.
Invidia: non ho qualcosa e voglio che diventi mio.

Normalmente ci passerei sopra, ma siccome i dialoghi non sono etichettati e queste emozioni servono a distinguere gli attori in campo, fa tutta la differenza. Basterebbe anche solo lanciare qualche nome in più, esplicitamente, quando dipingi la scena iniziale.

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wladimiro.borchi
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Re: Il foulard

Messaggio#16 » martedì 24 marzo 2020, 22:10

Ciao Alexandra,
sempre un piacere leggerti.
Il tema della gelosia, al di là di particolari sofismi, mi pare che ci sia.
Io ritengo che la gelosia si annidi sia nella paura di perdere qualcosa, sia nel rivolere qualcosa che ci è stato sottratto e a cui eravamo molto affezionati.
Lo stile mi è piaciuto: fresco e curato. La narrazione: "ni".
Mi spiego meglio, mi è piaciuta tantissimo l'attenzione dei particolari di abbigliamento e trucco delle due protagoniste che ci ha subito dato messaggi impliciti sulla loro personalità.
Mi è invece dispiaciuto che tu non ci abbia dato alcun indizio psicologico per il quale, alla fine, la protagonista tira fuori quella bambolina Vudù che, messa com'è, resta un po' fine a se stessa.
Un buon racconto, che può migliorare.
W

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Pretorian
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Re: Il foulard

Messaggio#17 » martedì 24 marzo 2020, 22:55

Ciao, Shanda e piacere di leggerti.
Dunque, la storia è interessante. I dialoghi sono ben scritti e fanno da efficace impalcatura per tutta la storia. Il POW in prima persona ti permette di inserire i pensieri della protagonista (è l'unica narrazione che lo eprmette), ma io avrei dosato questa scelta, magari esprimendo alcuni concetti tramite le sue azioni, in modo da ridurre al minimo il rallentamento della narrazione dato dalle continue interruzioni. Il problema principale è che penso che sia stato mancato in toto il tema della gelosia: Marcella non prova gelosia per Alice. Quello che vuole (il fulard) è già suo, ma gli è stato portato via. Capisco il perché della tua scelta (la gelosia è odio perché l'altro ha qualcosa che tu non hai, in fondo) ma penso che qui tu abbia superato giusto di una mezza spanna quella linea che c'è tra gelosia e odio. ed è una mezza spanna problematica.

Alla prossima!

alexandra.fischer
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Re: Il foulard

Messaggio#18 » mercoledì 25 marzo 2020, 8:07

Ciao Andrea, grazie per l'avvertimento sull'uso del Punto di Vista nei dialoghi e nella distinzione fra gelosia e odio.
Ne farò tesoro per quando rimetterò mano al racconto. Ho capito perché ti è parsa problematica la distinzione fra i due personaggi. E sarò più cauta nel disseminare gli indizi. Con qualche spiegazione in più. Per aiutarti ora: Marcella ha disegnato il foulard, poi ne ha ordinata la consegna a casa. E cosa trova nella scatola? Tutt'altro foulard. Lo indossa. Esce, vede Alice, che già le ha fregato l'ex (Ottavio) ma lei se n'è fatta una ragione (difatti, quando l'altra le dà la notizie di averlo lasciato, se ne infischia), ma è feroce quando le vede addosso il foulard che le appartiene. Prima glielo chiede indietro. Poi, vedendoselo negato, si vendica (vedi bambolina vudù con intorno al collo uno scampolo della seta usata per il foulard. Dettaglio verosimile, perché in ogni sartoria, di solito ti danno uno scampolo da tenere quando ordini la stoffa per qualunque capo di abbigliamento).
Ultima modifica di alexandra.fischer il mercoledì 25 marzo 2020, 8:18, modificato 1 volta in totale.

alexandra.fischer
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Re: Il foulard

Messaggio#19 » mercoledì 25 marzo 2020, 8:09

Ciao Wladimiro, è sempre un piacere leggere soprattutto te. E anche ricevere i tuoi consigli. In questo caso, ti do ragione riguardo al dettaglio della bambolina vudù (vera brutta bestia del racconto). Questo errore è nato dall'indecisione sull'arma da scegliere per il delitto (mi è venuto quel flash sul finale. Di qui la poca chiarezza). Scusa se ti ha smorzato l'effetto sorpresa.

alexandra.fischer
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Re: Il foulard

Messaggio#20 » mercoledì 25 marzo 2020, 8:12

Ciao White Pretorian, piacere di ritrovarti anche qui. Grazie per il consiglio di ridurre i dialoghi per mostrare più azione (e velocizzare le trame. E' il suggerimento più saggio in tempi di LETTORE ESIGENTE e FRETTOLOSO). Scusa anche per il tema fuori asse (gelosia che poi passa all'odio). Vedrò di fare attenzione ai prossimi temi e riadattare meglio a questo tema la storia in futuro.

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antico
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Re: Il foulard

Messaggio#21 » domenica 29 marzo 2020, 15:45

Qui il dialogo mi sembra un po' confuso e il finale con la bambolina Voodoo infilato eccessivamente a forza e senza un'adeguata semina precedente. Sul foulard, in particolare, mi sembra tutto arzigogolato e quasi faticoso nel suo procedere. Ritengo che con una fase di revisione sarebbe potuto migliorare molto proprio perché avresti potuto sistemare quelle linee di dialogo che non funzionavano e che, allo stato attuale, servono solo ad allontanare il lettore dalla tua storia. Detto questo, pollice ni tendente verso il positivo perché il senso del racconto passa comunque.

alexandra.fischer
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Re: Il foulard

Messaggio#22 » domenica 29 marzo 2020, 17:50

Ciao Antico, grazie. Terrò conto del riferimento alla bambolina vudù (su come usarla senza però rovinare la sorpresa al lettore) e anche alle linee di dialogo meno riuscite (con una maggiore gestualità dei personaggi, penso non sia impossibile aggiustarle in modo che al lettore appaiano più scorrevoli).

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