Amanda

Appuntamento per lunedì 16 marzo 2020 dalle 21.00 all'una con un tema scelto da Francesca Bertuzzi!
Avatar utente
Gabriele Dolzadelli
Messaggi: 335
Contatta:

Amanda

Messaggio#1 » lunedì 16 marzo 2020, 22:39

Amanda era l'amore e il dolore della mia vita.
Amanda era come il profumo della benzina: estasiante, piacevole, dannoso, corrosivo.
L'amavo e la odiavo, per quanto non mi avesse mai fatto nulla, se non donarmi il suo amore.
Tutto perché non ero stato il primo. Ero l'ottavo. Carlo, Tommaso, Kevin, Roberto, seppur per poche settimane, Gregorio, Emanuele e il secondo Roberto. Nomi che avevano fatto parte delle sue giornate, che le avevano accarezzato i capelli, baciato le sue labbra, condiviso il suo letto. Ero un Cristoforo Colombo anticipato dai vichinghi. Li sognavo di notte, fantasmi che sollazzavano nella sua testa.
Fortuna che non sono mai stato un uomo qualunque. La mia intelligenza è sempre stata oltre il normale e deve essere per questo che Amanda si era innamorata di me. Io sono l'inventore della macchina del tempo.
Non potete neanche immaginare le facce di tutti e sette, quando si sono ritrovati davanti a me, armato di pistola, pronto a ucciderli prima d'incontrarla e invitarla a uscire. Sette colpi, lucidati uno a uno, prima di metterli nel caricatore. E me li sono fatti bastare. Carlo ha pianto. D'altronde, aveva solo quindici anni, che potevo aspettarmi. Però anche Emanuele ha pianto e lui ne aveva trentuno. Roberto, il secondo, aveva provato a offrirmi del denaro, pensando fossi un ladro. Stupido. Credeva che con quello potesse comprare tutto. Era per questo che Amanda l'aveva lasciato.
L'altro Roberto, invece, era rimasto impalato tutto il tempo. Neanche la soddisfazione di avere la benché minima reazione.
Uno alla volta mi sono tolto di dosso le loro zavorre. Avrei avuto Amanda tutta per me. Sarei stato il suo unico uomo. L'unico della sua vita.
Quando tornai indietro, dopo il mio pellegrinaggio attraverso gli anni passati, mi sentivo in qualche modo più leggero.
Amanda era mia. Amanda era la luna e io ero il suo Neil Armstrong.
La portai fuori a mangiare e le feci preparare in anticipo il suo piatto preferito.
Solo che non era più il suo piatto preferito. Mi disse che, in realtà, amava il fish and chips. Le risposi che si sbagliava. Erano tre anni che stavamo insieme e mai mi aveva detto una cosa del genere. Mi raccontò di come se ne fosse innamorata il giorno in cui si trasferì a Londra per gli studi, dopo essersi lasciata con Francesco.
Rimasi di sasso. Non sapevo fosse mai andata a Londra e non sapevo di Francesco. Le chiesi se fosse stato prima o dopo di Kevin, ma lei non conosceva nessun Kevin. Non conosceva nessun Tommaso, Carlo o Gregorio. E questo non mi sorprese, mia dolce Amanda. Li avevo uccisi tutti, uno per uno. Prima che tu potessi conoscere i loro baci e le loro attenzioni.
Però conoscevi Francesco. E conoscevi Lorenzo, Pasquale, Hans e Roberto. Ma non Roberto coi soldi. Nemmeno quello imbambolato. Questo era diverso e mi è sembrato che un Roberto non dovesse mai mancare nel tuo repertorio.
Impazzii. Non erano più loro, erano altri. E tu non eri più tu, ed eri un'altra. Eri quella dei piatti inglesi. Non più Sergio Leone, ma Cristopher Nolan. Non i Coldplay, mai ascoltati. Solo e soltanto musica italiana.
Chi sei, Amanda? Amanda, la mia rovina, il mio dolore. Amanda, non sei più il mio amore.
Mi lavai le mani sporche con insistenza. Rividi il pianto di Carlo e piansi pure io. Amanda, sei ancora mia, ma non sei più Amanda.



Avatar utente
antico
Messaggi: 7171

Re: Amanda

Messaggio#2 » lunedì 16 marzo 2020, 22:47

Gabriele, buonaseraaaa! Tutto ok con i parametri, divertiti in questa Francesca Bertuzzi Edition!

Avatar utente
maurizio.ferrero
Messaggi: 529

Re: Amanda

Messaggio#3 » mercoledì 18 marzo 2020, 17:31

Ciao Gabriele,

Ottimo l'esempio di gelosia retroattiva del tuo racconto, che va a colpire il passato della persona amata e che io considero una vera e propria "malattia" per chi ne soffre. Vai a fare il punto su un pensiero che ho sempre avuto: una persona è la summa delle sue esperienze passate, e modificarle farebbe sì che quella persona non fosse più la stessa.
La narrazione è scorrevole nonostante sia tutta raccontata, buoni i dettagli sui cibi preferiti che fanno intuire al protagonista i cambiamenti di Amanda.
Una cosa proprio non m'è piaciuta: "Io sono l'inventore della macchina del tempo." BAM, lapidario, un'informazione gigantesca che viene buttata in mezzo alla narrazione senza alcun tipo di contorno che dia una storia o motivi la cosa. Possibile che il costruttore di una cosa così grossa come una macchina del tempo la utilizzi per uno scopo così futile? Non lo so, capisco che un pretesto per rendere fattibili le "modifiche del passato" da parte del protagonista fosse necessario, ma buttarlo in scena così "senza se e senza ma" mi ha fatto pesantemente deragliare l'immersione nel racconto (che però s'è ripresa alla grande sul finale).

A presto!

Avatar utente
Gabriele Dolzadelli
Messaggi: 335
Contatta:

Re: Amanda

Messaggio#4 » mercoledì 18 marzo 2020, 17:43

Ciao Maurizio.
Grazie per il tuo commento.
Eh lo so, quell'informazione è molto tosta da dare in così poco tempo. Purtroppo le 3000 battute non mi hanno lasciato molto spazio e non credo avrei potuto sacrificare il resto per rendere dettagliato quell'aspetto. Almeno, questo è quello che ho pensato io quando ho fatto la mia scelta. Forse si poteva fare in altro modo, ma non sono riuscito a farmelo venire in mente.

Avatar utente
Andrea Lauro
Messaggi: 596

Re: Amanda

Messaggio#5 » mercoledì 18 marzo 2020, 21:47

Ciao Gabriele, mi è piaciuto il tuo racconto. Il tema ovviamente c’è, raccontato in modo lineare e scorrevole. Immaginavo che la storia andasse a parare sul progressivo cambiamento di Amanda, ma non ti sei fermato lì e hai trattato in modo egregio le diverse implicazioni (complicazioni?) a cui portano le azioni del protagonista. Bella prova, a presto!
andrea

luca.pagnini
Messaggi: 120

Re: Amanda

Messaggio#6 » giovedì 19 marzo 2020, 19:48

Ciao Gabriele. In questa sessione di MC ho già letto di un altro viaggiatore nel tempo per gelosia, si vede che è un binomio che si sposa bene. Detto questo, il tuo racconto mi è piaciuto molto per la storia, un po’ meno per la realizzazione, troppo raccontato. Se le morti ce le avessi fatte vedere (e credo che lo spazio ci fosse) invece di raccontarle, lasciando le descrizioni per tutto il resto, almeno su di me avresti avuto tutto un altro impatto. Se invierai il racconto a concorsi o editori pensaci. In conclusione resta comunque un bel lavoro.

Avatar utente
Puch89
Messaggi: 228

Re: Amanda

Messaggio#7 » giovedì 19 marzo 2020, 23:42

Ciao Gabriele, lieto di leggerti.
Il testo è davvero bello, mi è piaciuto. Il tema è centrato, descrivendo il tutto con una certa fluidità, nonostante sia tutto raccontato, il che è un peccato. Mi spiego, la storia va che è una meraviglia, quindi non dovrei fartelo questo appunto, ma anch'io sono una di quelle persone che non digeriscono molto l'assenza di dialoghi in tutto ciò che dovrebbe mostrare le vicende più importanti, o quasi. Ma questo è un problema mio, di per sé in questo caso il racconto va alla grande così, perché sei riuscito a conferirgli il giusto ritmo e la giusta struttura. Una bella prova, la storia è il punto forte. Alla prossima!

Avatar utente
Luca Nesler
Messaggi: 709
Contatta:

Re: Amanda

Messaggio#8 » venerdì 20 marzo 2020, 16:23

Ciao Gabriele!
Buona idea anche stavolta. L'idea di inserire un po' di SCI-FI per la declinazione del tema è stata una buona trovata e l'hai sfruttata benissimo integrandola col messaggio del racconto (alcune cose vanno solo accettate) e non rimane solo di contorno.
Se devo trovare un difetto visto che non ti metterò primo, è la relativa debolezza del finale, non tematicamente, ma narrativamente. Non c'è una vera esplosione, ci si arriva con lo stesso ritmo e il racconto si conclude (parlo del "non sei più la mia Amanda"). Non male, ma nemmeno memorabile.
Stessa cosa per il passaggio "Fortuna che non sono mai stato un uomo qualunque. La mia intelligenza è sempre stata oltre il normale e deve essere per questo che Amanda si era innamorata di me. Io sono l'inventore della macchina del tempo" che mi sembra una rivelazione molto forte per il racconto, ma che non viene "incorniciata" in modo da risaltare. Sicuramente è una questione di gusti personali, quindi prendila così.
Mi è piaciuto molto come sei passato tra i due Roberti per introdurre la parte finale: lui è riuscito a cambiare la forma, ma non la sostanza della cosa.
Molto bello anche l'incipit.
Insomma, bella prova. Forse meritava un po' di sofferenza in più. Più avvertita, non so se mi spiego. Qualche passaggio per aumentare l'empatia e la drammaticità della cosa, ma penso che avrebbe richiesto più caratteri.
Alla prossima! (che è di là nella Sfida a... che mi spaventa come mole di lavoro!)

alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Re: Amanda

Messaggio#9 » sabato 21 marzo 2020, 20:04

Tema centrato. Mi piace molto come lo hai trattato: in questo caso, il tuo protagonista, Roberto, è colto dal demone della gelosia retroattiva (incurabile, ahimè). Ma lui tenta di liberarsene come può: la sua Amanda è stata davvero molto spigliata con gli uomini, fin dall’adolescenza. L’idea di inventare una macchina del tempo e servirsene per essere il primo nella vita di lei, è molto ingegnosa (ecco un uso al quale neppure Herbert G.Wells avrebbe pensato). Mi dispiace solo che leggi del multiverso gli si siano ritorte contro (eliminati i rivali a lui noti, non ha potuto impedire l’avvento di nuovi amori e flirt nella vita di Amanda). Il finale è amaro: oltre a dover fare i conti con una caterva di ex, il suo intervento ha cambiato la personalità di lei. Direi che hai condotto bene la storia: i delitti degli ex li descrivi con pochi caratteri ma in tutta la loro tragicità (dal pianto del povero Carlo appena quindicenne, a quello di Emanuele, ma a trentun anni ci si può disperare davanti alla prospettiva di pagare con la vita per un’avventura amorosa, al tentativo del secondo Roberto di offrirgli denaro per salvarsi la vita: comprensibile, visto che era ricco. Logico anche il suo tentativo di comprare Amanda, errore compiuto spesso dalla gente a mezzi: nessun essere umano è in vendita. Il Roberto numero tre resta impalato, e lo credo: trovarsi convocato in mezzo ad altri sei uomini di età diverse e vedersi una pistola puntata addosso per qualcosa che ha dimenticato sconcerterebbe parecchia gente abituata alle avventure mordi e fuggi. Mi dispiace per il tuo protagonista (si sente male per l’omicidio del giovanissimo Carlo) e si trova davanti a un nuovo elenco di ex, fra i quali compare un Roberto (ma non danaroso) e un Lorenzo, un Hans e un Pasquale (almeno l’elenco degli ex si è ridotto) ma lei ha perso l’esperienza di Londra seguita al dopo Lorenzo, gusti alimentari compresi (fish and chips) e ha cambiato preferenze cinematografiche (da Sergio Leone a Christopher Nolan, dai Colplay alla musica italiana). Un buon racconto con paragoni originali (Amanda-benzina), (il Nostro che prima si sente Cristoforo Colombo anticipato dai vichinghi alla scoperta dell’Amanda-America) assurto al ruolo di Neil Armstrong a fare il primo passo sulla Luna-Amanda).
Attento a:
Ma prendili come pareri personalissimi. Io farei attenzione a far dire al tuo protagonista:
La mia intelligenza è sempre stata oltre il normale e deve essere per questo che Amanda si era innamorata di me. Io sono l’inventore della macchina del tempo.
Il motivo è che al Lettore Esigente non piace che il personaggio lodi se stesso per le doti superiori che possiede, ma le mostri.
Se fosse il mio racconto riscriverei qualcosa del tipo:
Amanda si era innamorata di me perché le passavo i compiti di fisica a scuola, questo quando non mi allenavo per il tiro al volo. Ma io adoro soprattutto le teorie di Einstein. Lo prova la macchina del tempo qui davanti a me: funziona. Piccola come un telecomando, ma con le funzioni del cellulare. Mi è bastato digitare i loro nomi. Eccoli, i suoi ex, sotto tiro.
Questo, per drammatizzare la situazione e renderla verosimile (spieghi al Lettore Esigente perché un inventore sa sparare). Certo, in termini di caratteri avresti dovuto limare (sugli elenchi dei nomi, sui registi e i gusti musicali) ma sarebbe bastato il piatto preferito che cambia (dicendo cosa le piace ora) e l’allusione a un film da vedere insieme per rendere il finale ancora più efficace.

Avatar utente
giancarmine trotta
Messaggi: 383

Re: Amanda

Messaggio#10 » domenica 22 marzo 2020, 11:44

Ciao Gabriele, bel racconto.
L'idea di base c'è, il modo di raccontarla pure. Sei molto bravo nella narrazione e non ho sofferto l'assenza di dialoghi.
Gli unici appunti che ti faccio riguardano il finale, deboluccio, e alcuni passaggi che potevano essere rafforzati inserendo semplicemente degli spazi, una frase corta, un accapo, tipo:
Rimasi di sasso. Non sapevo fosse mai andata a Londra e non sapevo di Francesco. Le chiesi se fosse stato prima o dopo di Kevin, ma lei non conosceva nessun Kevin.
Meglio, per me:
Rimasi di sasso.
Non sapevo fosse mai andata a Londra e non sapevo di Francesco. Le chiesi..


Anche la frase della macchina del tempo è un po' un pugno nello stomaco: perché non usare una o più allusioni e diminuire i fidanzati? Es:
Il tempo è mio.
Lo domino.
E' il mio servo, il mio schiavo.

In definitiva è un buon racconto con potenzialità enormi.
Alla prossima,
G.
**

Avatar utente
Gennibo
Messaggi: 574

Re: Amanda

Messaggio#11 » domenica 22 marzo 2020, 16:22

Ciao Gabriele, ho cominciato a leggere questa storia chiedendomi come potessi trasformare una situazione così scontata in un racconto originale e con mio piacere ho constatato che ci sei riuscito. Che bella idea quella della macchina del tempo!
Ma non è finita, perché sarebbe così facile eliminare gli ex e sentirsi l’unico uomo, riuscire ad averla in esclusiva, senonché la vita non va mai come ce l'aspettiamo, tanto meno se si pensa di poterla controllare e così il protagonista si trova una donna che avendo fatto esperienze diverse è diversa.
Molto bello.
A presto e Buona Edition!

Avatar utente
giulio.marchese1
Messaggi: 79

Re: Amanda

Messaggio#12 » lunedì 23 marzo 2020, 18:15

Ciao Gabriele,
che dire? Ottima idea! Talmente ottima che l'ho avuta anch'io! ahahah Colombo e vichinghi dicevi? Scherzi a parte, il racconto fila liscio come l'olio. Quello della gelosia retroattiva è un tema che mi affascina parecchio, è un sentimento ancor più irrazionale della gelosia in senso classico, e, per questo, ancor più ostico da interpretare. Il tuo racconto, a differenza del mio, si incentra maggiormente su ciò che ognuno di noi è; il prodotto di una serie di esperienze e di incontri che ci hanno resi, appunto, ciò che siamo. Amare una persona significa, quindi, amare il risultato di tali esperienze ed incontri senza i quali quella persona non esisterebbe. Ciò rende ancora più insolita la gelosia retroattiva, che può essere figlia di un insicurezza (paura del confronto) oppure possessività ( mia è solo mia in ogni spazio e tempo). Nel racconto si parla di questa seconda tipologia, il protagonista ritiene di essere superiore alle precedenti relazioni, e, evidentemente, la gelosia ha natura patologica.
Non ho amato come hai introdotto la macchina del tempo, la butti lì senza altra spiegazione. "Sono l'inventore della macchina del tempo". Forse non ho apprezzato la schiettezza, forse la mancanza di ulteriori dettagli, forse il fatto che l'inventore della macchina del tempo non abbia mai visto o letto niente riguardo ad essa per cui ignora i pericoli del modificare il passato, butterfly effect ecc.
La gelosia del protagonista è patologica ma il fatto che fosse abbastanza lucido da inventare la macchina e non abbastanza per usarla con criterio mi stona un po' .
Comunque sia capisco che il numero di caratteri è limitante (eccome se lo capisco!), e il racconto mi è piaciuto molto.
Complimenti!

Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Re: Amanda

Messaggio#13 » giovedì 26 marzo 2020, 20:10

Ma ciao! Certo che per essere tanto intelligente sinè perso in un bicchier d’acqua, è da Wells che si sa che il passato non si cambia, e se ci si prova, finisce peggio! Buon racconto, lineare, liscio, scivola tutto d’un fiato. Unico appunto il fatto che lui la rintracci, una volta tornato. Sarebbe più vecchio, lei potrebbe essere ovunque, ma alla fine: chi se ne frega? Noi volevamo arrivare alla realtà alternativa e alla sua giusta “punizione”, e ci siamo arrivati bene!
Polly

Avatar utente
antico
Messaggi: 7171

Re: Amanda

Messaggio#14 » venerdì 3 aprile 2020, 13:21

Occhio al paradosso temporale perché c'è una possibilità pari a quella di vincere l'enalotto intergalattico che il protagonista e Amanda stiano insieme dopo avere cambiato così tanto della sua vita passata (che poi, a dire il vero, già solo all'uccisione del quindicenne è sufficiente a cambiarle la vita e pertanto quelle degli altri sono state superflue, poveracci). Insomma, considerando il paradosso, l'errore è grande. Tralasciando questo aspetto e quindi facendo finta che non esista il problema, invece, il racconto è d'alto livello e l'idea molto buona, oltre che perfettamente in tema. Direi un pollice tendente verso l'alto mediando tra le due valutazioni.

Torna a “139° ALL TIME - Francesca Bertuzzi Edition - la Settima della Settima Era”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti