La sorella minore

Appuntamento per lunedì 16 marzo 2020 dalle 21.00 all'una con un tema scelto da Francesca Bertuzzi!
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filippo.mammoli
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La sorella minore

Messaggio#1 » lunedì 16 marzo 2020, 23:38

«Guardalo, ha proprio lo stesso naso della madre!»
«A me sembra che assomigli molto di più a suo padre. Domani vi porto una foto di quando aveva due giorni e vedrete se non ho ragione.»
Faccio due passi indietro dal vetro della Nursery per non essere costretta a partecipare al gioco assurdo delle somiglianze che si è già scatenato tra mia madre e la suocera di mia sorella.
Mia madre ha una luce feroce negli occhi e ogni tanto si volta a lanciarmi un'occhiata piena di rimprovero.
Dio quanto odio questa gara, questo tentativo di marcare fin da subito un territorio, come se si trattasse di una proprietà di cui rivendicare il possesso.
Mi volto per allontanarmi da quest'atmosfera intrisa di ridicola ipocrisia, quando mi sento strattonare per un angolo della giacca.
«Anna!»
Il suono della voce di zia Gabriella, che riconosco all'istante, mi mette in subbuglio. Temo di indovinare l'argomento di una sua possibile domanda o esclamazione.
«Francesca ti ha battuto eh...»
«Già» rispondo con voce sommessa e con la testa bassa sperando che si fermi lì. Ma no, non mi faccio troppe illusioni.
«Anche questa volta.» Aggiunge facendo l'occhiolino. Oddio, penso, qui si mette male.
«Prima a laurearsi, prima a sposarsi e adesso anche prima a diventare mamma. E pensare che è più giovane di cinque anni.»
«Grazie zia. Ci sta che lo sapessi già.»
«Ma non te la devi prendere» continua prendendomi le mani.
«In tutte le famiglie c'è qualcuno che arriva sempre primo in tutto. Te lo dice chi sa per esperienza personale cosa vuol dire primeggiare.»
Mi sottraggo senza tanti complimenti alla stretta stucchevole della zia e mi dirigo di passo svelto verso il distributore automatico di bevande. Ho proprio bisogno di nascondermi e di prendere un caffè.
No, cazzo! Vedo accorrere zio Carlo, il marito di Gabriella. Sembra impossibile, ma riesce a essere più antipatico e indelicato della zia.
«Scusami se ti saluto appena Anna, ma tua sorella ti ha rubato la scena anche stavolta. E tu cosa aspetti? Guarda che non sei più una ragazzina. Ah...ho capito. Siamo ancora allo step zero, ti manca la materia prima!» Se ne va con una sonora risata.
Passo di fronte alla saletta d'attesa, ma tiro dritto. Ho bisogno d'aria. Giro l'angolo e vedo le porte dell'ascensore che si aprono. Ne escono due ragazze, due volti conosciuti. Devono essere amiche di Francesca. Entro nell'ascensore e, senza un motivo, schiaccio il bottone con il cinque.
Le porte si chiudono. Sono sola.
Mi dispiace per Francesca, non sono andata neppure a salutarla per vedere come sta.
Ma non ce la faccio. A pensarci bene non ce l'ho mai fatta con lei.
Esco dall'ascensore senza una meta precisa. Do un'occhiata in giro e vedo una stanza piccola, con due soli letti, entrambi vuoti.
Entro e vado di corsa verso il terrazzo. Nella fretta di non essere vista, inciampo nel minuscolo scalino che conduce al balcone.
Un flash mi assale. Ho sei anni e corro per fuggire da mia sorella che mi ruba tutti i giochi. Cado distesa davanti alla mamma.
«Tua sorella ha appena un anno e cammina già meglio di te. Alzati piccola buona a nulla!»
Questa volta non finisco a terra perché riesco a mettere le mani avanti per afferrare la ringhiera.
Un'occhiata verso il vuoto sotto.
Questa volta posso batterla.
Salgo sul parapetto e mi lancio senza indugi.
Finalmente prima.



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antico
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Re: La sorella minore

Messaggio#2 » lunedì 16 marzo 2020, 23:42

Ciao Filippo! Caratteri e tempo ok, buona Francesca Bertuzzi Edition!

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Davide Di Tullio
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Re: La sorella minore

Messaggio#3 » martedì 17 marzo 2020, 17:47

Ciao Filippo,
mi è piaciuto particolarmente questo racconto tragicomico che sottolinea una gelosia diffusa, ma spesso alimentata dai genitori/parenti. Ho sorriso sulle prime battute. Il finale è stato agghiacciante, inaspettato, ma esprime un vero senso di libertà. Non ho trovato particolari anomalie. Il racconto scorre in scioltezza. Meriti il primo pazziamento.
Pollice in su.
Ultima modifica di Davide Di Tullio il giovedì 26 marzo 2020, 22:41, modificato 2 volte in totale.

costellazione di bacco
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Re: La sorella minore

Messaggio#4 » martedì 17 marzo 2020, 20:14

Ciao Filippo,
mi è piaciuto particolarmente questo racconto tragicomico che sottolinea una gelosia diffusa, ma spesso alimentata dai genitori/parenti. Ho sorriso sulle prime battute. Il testo è ben scritto e molto coerente. Il finale è stato agghiacciante, inaspettato, ma esprime un vero senso di libertà. Assolutamente pollice in su.
Ultima modifica di costellazione di bacco il mercoledì 25 marzo 2020, 21:22, modificato 1 volta in totale.

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Laura Cazzari
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Re: La sorella minore

Messaggio#5 » mercoledì 18 marzo 2020, 9:02

Ciao Filippo, i tuoi racconti sono sempre molto belli. Sei riuscito a caratterizzare davvero bene sia una famiglia sia i disagi di Anna. Hai una buona penna e la trama che hai creato ha un buon crescendo fino al finale inaspettato. Tuttavia a mio parare sei caduto in un non banale tranello. Il tuo racconto non tratta del tema della gelosia, ma dell’invidia. Stavo per fare il tuo stesso errore e quindi sono andata a leggermi la definizione prima di scrivere. Te la riporto per comodità: L'invidioso è colui che vuole qualcosa appartenente a un'altra persona. la gelosia è la paura che qualcosa in nostro possesso ci venga tolto da un'altra persona.
Laura Cazzari

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filippo.mammoli
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Re: La sorella minore

Messaggio#6 » mercoledì 18 marzo 2020, 9:31

Ciao Laura,
Ti ringrazio per le belle parole e anche per la critica.
Alla quale devo però risponderti.
Se è vero, come è vero quanto tu affermi riguardo alla sottile differenza tra invidia e gelosia, è vero altrettanto che alla povera Anna è stato sottratto molto fin dalla più tenera età, a cominciare dalla madre, in termini di affetto e attenzioni. Il meccanismo della gelosia tra fratelli, tipico soprattutto per quelli maggiori verso i minori, funziona proprio così e non è possibile districarlo da una parte significativa di invidia.
Quegli affetti, sguardi, attenzioni anche minime che fanno la differenza vengono dirottate tutte sul nuovo o nuova arrivata, quasi che non ce ne fossero abbastanza per entrambi o entrambe.
Questo gioco può andare avanti nel tempo e provocare seri danni alla personalità e all'autostima.
Ci si trova in sostanza a invidiare ciò di cui si era gelosi, e si diventa invidiosi nell'esatto momento in cui qualcosa a cui tenevamo e che era di fondamentale importanza per noi viene riservato esclusivamente a un'altra persona.
Ciao e grazie ancora.

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Gabriele Dolzadelli
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Re: La sorella minore

Messaggio#7 » mercoledì 18 marzo 2020, 22:26

Ciao Filippo, ben felice di rileggerti.
Come sempre, racconto ben scritto. Sullo stile, quindi, non ho nulla da dire.
L'unico appunto, stando al mio parere, è quello di cercare di rendere un po' più chiaro il sesso del protagonista sin dalle prime righe. E' una cosa che ho scritto anche a qualcun altro, forse Viviana. Perché per gran parte del testo non ci sono dettagli che lo lascino capire. Lo si comprende soltanto quando viene chiamata per la prima volta per nome(Anna!) anche se in una prima lettura non ho capito se stessero chiamando lei o la madre (perché all'inizio, non so perché, ero convinto che il protagonista fosse un uomo). Poi si parla del discorso maternità e diventa tutto un po' più chiaro.
In merito alla trama, scorre bene e viaggia verso un triste epilogo che conclude ottimamente la storia.
Sul discorso gelosia/invidia, anche io ho notato che tende più a trattare il tema dell'invidia, ma leggendo la tua spiegazione, credo che dipenda dai punti di vista. Invidia verso la sorella, gelosia nei confronti delle attenzioni della madre. Quindi, tutto sommato, ci sta. Alla prossima.

Filippo De Bellis
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Re: La sorella minore

Messaggio#8 » domenica 22 marzo 2020, 0:32

La sorella minore – Filippo Mammoli
Il racconto ha il grande pregio di sporcarsi le mani con la materia più difficile e più bella: la vita di tutti i giorni. E’ bello che cerchi di dare voce alle tantissime sorelle e fratelli “secondi”. La narrazione è fluida, abbastanza ben costruita, a parte un generale senso di disorientamento iniziale che coglie il lettore sull’identità dei personaggi, prima che lo scrittore intervenga a chiarirla. In definitiva, non un difetto grave, visto che non sta scritto da nessuna parte che il lettore non debba mai tornare a rileggere alcuni periodi. L’unico grosso difetto che rinvengo è il finale, per questioni ideologiche prima che stilistiche. Non mi piace molto l’idea che una storia finisca in tragedia eclatante. Esistono molte tragedie silenti, senza gesti estremi e questo racconto, prima delle righe finali, sembrava dar sapientemente voce ad una di esse. Proprio il pregio principale, la quotidianità della materia narrata, si perde nel finale nell’eclatante, nel gesto eccezionale. A livello stilistico, lo scollamento tra le due anime del racconto si risolve nel corto circuito tra il tono dell’io narrante, che esprime sì disagio, ma mai tormento cieco e disperazione, ed il suo gesto finale.
Il tema, infine, è senz’altro centrato.

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wladimiro.borchi
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Re: La sorella minore

Messaggio#9 » martedì 24 marzo 2020, 10:05

Ciao Filippo,
amico mio...
Allora, il racconto non è affatto male, il tema è centrato e il twist finale è riuscitissimo.
Confermo però quella sensazione che ebbi alla prima lettura: per avere un bell'effetto sul finale, rendendolo davvero inaspettato, hai taciuto troppo della tua protagonista e ci hai dato davvero troppi pochi elementi che possano confortare il suo gesto estremo.
Forse anche la scelta dell'io narrante ti ha pregiudicato: una volta che siamo dentro di lei, vorremmo percepire le sue sensazioni e il suo dolore con adeguata forza. Tutto invece resta un po' in superficie e alla fine, seppur ci becchiamo il nostro bel cazzotto nello stomaco, sembra quasi che il suicidio sia la picca di una ragazzina viziata.
Non soffriamo con lei, rimaniamo solo molto stupiti.
Non so se ho reso l'idea.
In ogni caso un lavoro buono che può diventare buonissimo con qualche piccolo accorgimento.
W

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Pretorian
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Re: La sorella minore

Messaggio#10 » martedì 24 marzo 2020, 22:26

Ciao, FIlippo. In primis, devo complimentarmi: penso di aver letto pochi racconti così in grado di esprimere un determinato tipo di pressione sociale che colpisce uomini e donne in determinati contesti sociali. E il modo in cui rendi il tutto è magistrale e mi spinge a fare un altro complimento. Ma, c'è un ma, ed è bello grosso: da quello che si capisce dal racconto Anna non è gelosa di sua sorella. quella che non riesce a sopportare, appunto, è il peso del giudizio sociale e il fatto di essere costantemente messa in competizione con lei dalla famiglia. Insomma, la gelosia ti porta a odiare una persona perché ha qualcosa (o qualcuno, in senso lato) che tu non hai, ma Anna non vuole i primati di Francesca, vorrebbe solo evitare il biasimo della famiglia. e questo è un problema grosso, visto che si tratta della specifica.
Insomma, hai sparato un colpo magistrale, ma nella direzione sbagliata.

Alla prossima1

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filippo.mammoli
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Re: La sorella minore

Messaggio#11 » martedì 24 marzo 2020, 22:57

Ciao Agostino,
Innanzitutto ti ringrazio per quelli che ritengo dei complimenti davvero enormi.
Però voglio anche dirti quello che ho già detto a Laura.
La tua obiezione la trovo parzialmente corretta, perché forse sono rimasto a metà del guado tra invidia a gelosia. Forse non avrò sparato un colpo magistrale, chissà, ma non credo di aver neppure sbagliato mira.
La gelosia di Anna bambina viene mostrata nel flash finale che prelude al suicidio.
Ora, da adulta, è vero che il suo malessere è un'esclusione sociale dall'ambiente familiare, ma affonda le radici nella gelosia della bambina che fu e che ancora adesso affiora nella sua mente, sia pur parzialmente.
Ciao e grazie ancora.

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Andrea Partiti
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Re: La sorella minore

Messaggio#12 » giovedì 26 marzo 2020, 17:14

Ciao!
Mi sembra che il racconto pecchi un po' di un distacco della protagonista nella prima parte, che ci fa vivere queste piccole vessazioni familiari in maniera quasi divertita e non come un abuso nei suoi confronti. Prepararci almeno un po' per il finale, sarebbe molto più l'impatto. Ci arriviamo molto di sorpresa, senza che si accumuli tensione prima.
Sul discorso gelosia/invidia, sono d'accordo con chi è dubbioso.
La gelosia presuppone che si abbia attivamente qualcosa e ci si preoccupi di perderlo. Poteva essere gelosa delle attenzioni all'arrivo della sorella, ma non c'è gelosia come motore del racconto. Anzi, non c'è neppure invidia, perché quel che traspare non sono sentimenti negativi verso la sorella, ma solo verso la famiglia che vuole rendere le loro vite una competizione.

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antico
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Re: La sorella minore

Messaggio#13 » domenica 29 marzo 2020, 14:39

A fronte di una partenza lenta e che dovrebbe essere resa più chiara (un po' come succede nel racconto di Viviana), il testo prende velocità strada facendo fino a quel finale così tragico che, però, non vedo così strano e questo proprio perché ci porti dentro questa psiche devastata da anni di vessazioni. Sì, avresti potuto lavorare ancora di più e meglio su di lei, ma ritengo più che buono quanto già presente nel racconto e la mia posizione su gelosia/invidia mi vede propendere sul fronte gelosia perché quello che ha perso, da sempre, è la sua sfera di rispettabilità. Per me un pollice quasi su e lo preferisco al racconto di Viviana, con qui condivide la valutazione, per motivi prettamente, lo ammetto, soggettivi in quanto tematica che mi ha particolarmente toccato.

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antico
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Re: La sorella minore

Messaggio#14 » domenica 29 marzo 2020, 14:41

Tra l'altro, devo notare la presenza di due commenti uguali: quelli di Di Tullio e di D'Angelo e sarebbe carino se mi spiegaste come è stato possibile.

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Davide Di Tullio
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Re: La sorella minore

Messaggio#15 » domenica 29 marzo 2020, 14:56

Chi è d'angelo?

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antico
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Re: La sorella minore

Messaggio#16 » domenica 29 marzo 2020, 15:24

Davide Di Tullio ha scritto:Chi è d'angelo?


Costellazione di Bacco ;)

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