Maybe you'll think of me...

Appuntamento per lunedì 16 marzo 2020 dalle 21.00 all'una con un tema scelto da Francesca Bertuzzi!
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daniele.mammana-torrisi
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Maybe you'll think of me...

Messaggio#1 » martedì 17 marzo 2020, 0:21

Maybe you'll think of me...

Era da mesi che Sonia si sentiva con l’altro. Si erano incontrati per la prima volta in un forum di gioco di ruolo a tema Fallout, nel mezzo di un settembre incredibilmente piovoso. I loro IP erano della stessa città, ma che fortuna.
Avevano fatto un paio di role innocenti assieme, scortando carovane che portavano oro da Redding a Shady Sands. E poi si erano spostati, i piccioncini. Erano volati in una chat room privata su Discord, assieme ad un’altra manciata di loro compagni e amici. Un luogo più appartato, dove togliersi di dosso la polvere della Nuova California e parlare delle loro vite reali.
All’inizio non aveva detto molto al suo nuovo amichetto, un tipo che se ne andava in giro facendosi chiamare V1nc3nz0 F101. Il passare delle settimane, assieme alla sempre più costante frequenza delle loro conversazioni, l’aveva portata a scucire la borsa man mano.
Era fidanzata da alcuni anni. Il suo compagno, che si chiamava Eugenio, era uno a posto, ma anche un po’ noioso. Aveva un lavoro a tempo indeterminato senza lodi e senza infamia in un negozio di Rental, qualche quartiere da casa, dove teneva la corrispondenza, un account Netflix che non aveva mai usato -per fortuna Sonia se n’era appropriata, sarebbe stato un peccato lasciarlo lì a fare la polvere!- e il suo più grande hobby era montare modellini di navi della Guerra Mondiale giù in taverna. Prima o Seconda? Ah, boh! Non è che le importasse davvero saperlo. E poi erano tutte uguali.
Per il suo trentunesimo compleanno gliene aveva regalata una presa a caso da uno scaffale. La memoria di quella chat era vivissima. V1nc3nz0 le aveva chiesto se avesse una foto del regalo e come lui l’avesse presa. Stando alle sue parole, l’aveva adorata, dicendo che mancava alla sua conclusione.
Ah, l’infame. Quella benedetta Caio Duilio già l’aveva, le sarebbe bastato confrontarla con le navi sullo scaffale… E comunque, aveva finto d’aver adorato il regalo per non ferire i suoi sentimenti! Inoltre, montare navi non era affatto noioso!
In ogni caso, Sonia e V1nc3nz0 si erano spostati in una chat privata. I discorsi si erano spostati sul quotidiano, con pochi accenni alla noia della politica, l’ennesimo conflitto in Medio Oriente e una nuova esplosione di Corona Virus. Quella roba era pesante e grigia, la ragione per cui giocavano di ruolo.
E poi, un bel giorno, Sonia gli aveva chiesto di vedersi al Madison per un caffè. Davanti a quella richiesta, V1nc3nz0 aveva tentennato un po’, prima di accettare.

“Eugenio, sto uscendo per comprare due cose, che il frigo è vuoto!” esclamò Sonia, prendendo le chiavi della macchina dalla mensola che stava sotto l’attaccapanni. “Torno tra un’oretta, ok?”
“Ok, amore. Io finisco questa e-mail per il capo. Lo sai quanto può scocciare se non ha tutto in tempo. Home-working un paio di p…”
Dopo che Sonia ebbe chiuso la porta, Eugenio spinse indietro la sedia e tirò fuori il cellulare dalla tasca. Già, con il senno di poi quella era stata una stupida, stupida idea. Guardò la chat, scorrendola in basso fino all’ultimo messaggio.
“Allora, al Madison alle quattro?”
Alla sua domanda, quell’idiota di V1nc3nz0 aveva risposto con un vago: “Sì. Sarò lì, mi riconoscerai.”
La gelosia era una brutta bestia, d’accordo. Ma come, come fare quando si era gelosi di sé stessi?


Torrisi Daniele



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antico
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Re: Maybe you'll think of me...

Messaggio#2 » martedì 17 marzo 2020, 0:30

Ciao Daniele! Anche per te tutto ok con i parametri, buona Francesca Bertuzzi Edition!

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Laura Cazzari
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Re: Maybe you'll think of me...

Messaggio#3 » mercoledì 18 marzo 2020, 9:07

Ciao Daniele. Anche nel tuo caso il tema della gelosia è ben presente e accompagna tutta la storia. Mentre scorrevo verso il finale speravo proprio che fossero la stessa persona. Buona scelta. A livello stilistico ti segnalo che il periodo che inizia con “Aveva un lavoro a tempo indeterminato” è troppo lungo e ci sono davvero troppi incisi. Rende la lettura difficile. Inoltre ti segnalo un refuso “Conclusione” invece di “collezione”.
Laura Cazzari

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Davide Di Tullio
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Re: Maybe you'll think of me...

Messaggio#4 » venerdì 20 marzo 2020, 11:47

Ciao Daniele

il tuo racconto mi é piaciuto. Malgrado non sia avezzo a gioci di ruolo online, metti il lettore abbastanza a suo agio, con un linguaggio colloquiale il giusto. Certo é che, a secondo delle generazioni, il riferimento o meno alla virtualitá di una relazione restringe o allarga il gruppo dei lettori che potrebbero trovare il tuo scritto comprensibile. Hai rischiato con una tematica decisamente attuale, ma che potrebbe essere ostile agli over... (decidi tu gli anni :-)). Parlando peró della tecnica, non ci sono obiezioni. L´intreccio scorre bene, senza interruzioni. Il finale poi é davvero una buona trovata. La chiosa potrebbe essere letta a mio avviso come una riflessione su quanto degenarata possa diventare un ossessione come la gelosia. Questo é sicuramente un elemento che ha impreziosito il tuo racconto.
Pollice in su.

a rileggerti!

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Gabriele Dolzadelli
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Re: Maybe you'll think of me...

Messaggio#5 » venerdì 20 marzo 2020, 14:07

Ciao Daniele, ben ritrovato.
Ottimo racconto. Vedo che hai abbandonato le gonfie descrizioni di racconti passati per qualcosa di più scarno ed essenziale. Sono dell'opinione tu abbia fatto molto bene, perché hai dato modo di farti seguire anche da chi non sa nulla di giochi di ruolo (io invece sono stato un giocatore per qualche anno). Ti sei concentrato sulle parti importanti e hai condotto il lettore dove volevi.
Avevo intuito si trattasse di lui, forse bisognava nasconderlo meglio ma mi è comunque piaciuto.
Hai anche toccato il tema della gelosia in maniera originale, bravo.
Alla prossima.

Filippo De Bellis
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Re: Maybe you'll think of me...

Messaggio#6 » domenica 22 marzo 2020, 0:38

Maybe you’ll think of me – Daniele Torrisi
Il racconto è bello ed è difficile trovare appunti da rivolgergli. Fino alla fine riesce a celare la verità dei fatti, giocando sapientemente sul tema del doppio e, indirettamente, su quanto possa trasformare il singolo e la coppia la presenza di uno schermo.
Tema perfettamente centrato ed affrontato in maniera originale. A livello stilistico, si muove in un buon ritmo narrativo. Soltanto nelle prime righe ho trovato leggermente “fastidioso” (passami il termine) l’uso ingente di termini afferenti alla sfera dei giochi di ruolo. Complimenti davvero per il racconto nel complesso!

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Andrea Partiti
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Re: Maybe you'll think of me...

Messaggio#7 » lunedì 23 marzo 2020, 16:29

Uno dei partner che interagisce con l'altro online finendo per far invaghire l'altro della propria identità virtuale è un classico dei racconti moderni, penso per via di questa scissione netta tra la personalità che si mostra dal vivo rispetto a quella che si mostra online.
Siccome è un tema già esplorato, penso che ti possa permettere un finale molto meno esplicito, il marito che aspetta che si chiuda la porta di casa e prende le chiavi, qualcosa di più sottile.
Hai fatto un buon lavoro usando l'ambientazione mmorpg. La rendi accessibile a tutti ma ne usi le dinamiche in maniera piacevole per chi le ha vissute. La vita di clan, i rapporti che si stringono con gli altri membri, l'inevitabile divagazione a chiacchiere non di gioco, le amicizie che tendono a diventare solide e importanti. Mi lascia una sensazione piacevole e positiva.
Ti penalizza un po' lo stile un po' grezzo, mi sembra che tante frasi potrebbero essere alleggerite e rese più facili da leggere. Mi piace che abbondi coi dettagli, perché rendono più reale la storia, ma a volte è più importante scegliere i dettagli giusti che abbondare e basta. Penso soprattutto all'episodio del regalo, che a livello di ritmo mi sembra piazzata male, rallenta il racconto con una divagazione proprio quando stai per tirare le fila.

("E poi si erano spostati, i piccioncini." l'ho letto molto ingenuamente come "Si erano sposati", complice quel piccioncini nella frase che ci si abbinava bene. Me ne sono reso conto tre righe dopo quando cercavo di capire se era una qualche forma di matrimonio di gioco o se avevi fatto un grosso salto temporale in cui già si erano incontrati di persona)

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Pretorian
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Re: Maybe you'll think of me...

Messaggio#8 » martedì 24 marzo 2020, 23:23

Ciao, Daniele. Dunque, non si può dire che la storia della coppia che tradisce, ma poi in realtà no, sia un'idea innovativa: l'hanno usata nei Simpson, nei Griffin e persino in un film di Fantozzi, giusto per citare i primi che mi vengono in mente. Di per sé, il racconto è anche scritto bene e penso che tu abbia reso molto bene l'idea di una coppia in cui nulla, teoricamente, va male, ma la noia e la routine portano a fratture invisibili, soprattutto considerando i pochi caratteri a disposizione. Il problema, appunto, è che il tutto si basa su un cliché abusatissimo, anche se narrato in modo eccellente: insomma, questo racconto è un uovo sodo cucinato da Cracco. è il miglior uovo sodo mai creato, ma il suo essere cucinato alla perfezione non gli impedisce di essere un uovo sodo. Alla prossima1ù1

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wladimiro.borchi
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Re: Maybe you'll think of me...

Messaggio#9 » martedì 24 marzo 2020, 23:43

Allora,
racconto davvero ben scritto, con uno stile molto snello e scorrevole.
Complimenti anche per il sapiente uso dei dettagli sui giochi di ruolo via chat e la capacità di comunicarli anche ai meno addetti ai lavori.
La nota dolente è quella che ti ha già fatto notare Pretorian.
Il twist ce lo aspettiamo fin quasi dall'inizio, perché è una delle conclusioni possibili tra le più classiche. La seconda è che V1nc3nz0 sia una donna o un bambino (come nel film "Viol@").
Insomma manca una declinazione originale del tema, anche se, come ti hanno già fatto notare il racconto è ineccepibile o quasi dal punto di vista stilistico.
W

costellazione di bacco
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Re: Maybe you'll think of me...

Messaggio#10 » mercoledì 25 marzo 2020, 21:46

Ciao,
Il tuo racconto mi è piaciuto molto e ha centrato, in modo particolare, la tematica. La curiosità fa da padrona fino alla fine del racconto come anche l’incertezza della vera identità di V1nc3nz0. Il finale è un po' spiazzante, anche se ho sperato fino alla fine che fosse il marito. A rileggerti presto.

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antico
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Re: Maybe you'll think of me...

Messaggio#11 » domenica 29 marzo 2020, 16:44

Mi metti in seria difficoltà perché c'è del genio nella struttura interna del racconto, soprattutto nella parte in cui fa parlare i propri pensieri continuando a mascherarsi. E la difficoltà è dettata dal fatto che ci sono parecchi punti in cui una revisione più attenta potrebbe rendere la lettura più fluida e leggera (una problematica, invero, meno sentita qui che in alcuni tuoi precedenti racconti). Come consiglio ho solo questo: quando sei incerto su qualcosa, taglia preoccupandoti solo che siano le informazioni principali a riuscire a filtrare. Devi potare, potare e ancora potare perché, ora lo vedo con chiarezza, hai grandi potenzialità che non potranno che emergere e che ben si vedono in questo testo. Vado con il pollice quasi su perché il racconto è davvero brillante e il tema ben preso mentre certe costruzioni interne tendono ancora ad essere un po' pesanti e da affinare. Ti colloco tra il racconto di Mammoli e di Tenga perché rispetto a quello di Mammoli perdi in quanto a forma (a pari di brillantezza), brillantezza che ti permette di sopravanzare quello di Tenga (brillante anche lui, ma meno luminoso, a mio parere).

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