Il pozzo
Inviato: domenica 19 aprile 2020, 17:22
Il pozzo
E' notte, ti senti molto stanco ed arrabbiato, perché tutto quello che nei giorni precedenti poteva andare storto è semplicemente andato male; almeno adesso sei riuscito ad uscire dal bosco dove ti eri rifugiato per scappare ai banditi, perdendoti per quasi un'intera giornata e rischiando arricchire la dieta di qualche belva feroce.
Ora davanti a te su una collina brulla c'è un pozzo, costruito con dei rozzi mattoni che sembra stiano quasi per cadere all'interno; vedendolo realizzi solo adesso quanto tu sia assetato e corri rapidamente verso di esso.
Quando scorgi il riflesso dell'acqua sottostante illuminata dalla debole luce della luna, la tua sete diventa ancora più forte; ignorando il dolore delle tue mani screpolate, tiri su la corda, porti la bocca al legno umido e inizi a bere avidamente.
Dopo esserti dissetato decidi di ripulire lo sporco che ormai fa parte di te come una seconda pelle, ma quando prendi il secchio ti sembra di notare delle increspature sull'acqua; all'inizio pensi che siano il frutto della tua immaginazione, ma poi ti rendi conto che pian piano stanno formando un volto.
Non riesci a distinguerne i lineamenti, ma hanno un qualcosa di animalesco con un'espressione lievemente sarcastica; temendo di stare male chiudi gli occhi, ma una volta che li riapri vedi sempre quel volto sull'acqua.
Poi quella strana creatura inizia a parlarti con una voce gorgogliante che ti spaventa e affascina allo stesso tempo: "Ehi tu, sì dico proprio a te, mi sembri in difficoltà, lascia che ti faccia un'offerta che non puoi rifiutare, sono sicuro che alla fine saremo entrambi soddisfatti."
Vincendo la cautela gli chiedi cosa mai voglia proporti e la sua risposta è semplice ma sconvolgente; in cambio della tua anima l'essere acquiforme è disposto ad esaudire tre dei tuoi desideri. All'inizio sei dubbioso, in fondo hai sentito che questo tipo di affari non finiscono mai bene, a meno che uno dei contraenti non sia un santo, ma onestamente non è il tuo caso.
Poi rifletti e ti chiedi perché mai non dovresti accettare; in fondo sei perso in mezzo al nulla, hai avuto una serie di giornate che peggio di così non potevano andare, e adesso un demone che vive in un secchio d'acqua ti offre di esaudire tre desideri purchè tu gli ceda l'anima. Probabilmente tutta questa storia è frutto del caldo, della stanchezza, della fame o di qualche intossicazione dovuta all'acqua contaminata, perciò decidi di accettare la proposta, ormai cosa hai da perdere?
Bevi un altro sorso d'acqua per suggellare l'accordo e poi chiedi d'istinto: "Rendimi ricco!"
Subito dopo ti trovi in un’enorme caverna poco illuminata, piena di tesori ovunque cada il tuo sguardo avido; per terra vedi parecchie monete coniate con differenti metalli preziosi, innumerevoli gemme talmente splendide da poter comprare tutto il regno di Taglia (e anche così te ne avanzerebbero parecchie), gioielli meravigliosamente realizzati dai migliori artigiani e infine un grosso drago rosso dall’aspetto minaccioso.
Un drago?
Evidentemente il lucertolone non è molto contento della tua intrusione poiché non appena si accorge di te, muovendosi pigramente spalanca l’enorme bocca da cui si vedono nella luce incerta innumerevoli zanne affilate come lame dei migliori armaioli.
In quel momento senti la voce beffarda dell'essere del pozzo. "Ecco, come mi hai chiesto ti ho appena reso ricco, sei talmente ricco che il drago da solo vale quanto il castello di un re!".
Vorresti tanto insultarlo pesantemente, ma sei troppo impegnato a cercare una via d'uscita dalla caverna, alla fine ti sei reso conto che preferisci essere povero ma vivo piuttosto che il contrario.
Purtroppo capisci subito che se le caverne piene di ricchezze sembrano belle nelle favole, invece quando si tratta di scappare sono molto scomode e scivolose, sia per via dell’umidità che per le ricchezze presenti dovunque, che inoltre ti impediscono d’individuare rapidamente la via di fuga più vicina.
Eppure anche così noti che il drago sta iniziando a inspirare l’aria circostante, preparandosi a riemetterla molto più calda proprio nella sua direzione.
Facendo appello alle tue ultime capacità mentali che non siano ancora state inghiottite dal vortice della paura, urli con tutte le sue forze: "Portami lontano da questa maledetta bestia e dammi tutto quello che mi serve per vivere bene fino alla fine dei miei giorni!"
In quel momento per evitare l'alito poco profumato del bestione metti un piede in fallo e cadi per terra, ma stranamente la tua nuca colpisce qualcosa di soffice e morbido; poi la tua mente si chiude al mondo esterno dopo quest'ennesimo choc e misericordiosamente perdi conoscenza, convinto di risvegliarti nell'aldilà.
Non sai dire quanto tempo sia passato quando ti svegli di soprassalto e capisci di essere in un letto lussuoso, con delle lenzuola, un materasso e un cuscino talmente comodi che non vorresti più alzarti.
Sei in una stanza calda, con dei mobili d’ottima fattura realizzati usando dei legni profumati e riccamente intarsiati: aprendo un armadio trovi dei vestiti eleganti che s'indossano come se fossero una seconda pelle. Fuori dalle finestre è notte e tutta la stanza è illuminata da una luce simile a quella di una candela ma più forte, che però riposa la vista anziché stancarla.
Dimenticando ogni prudenza decidi di esplorare il palazzo: dapertutto la temperatura è perfetta, né troppo calda né tantomeno eccessivamente fredda, mentre ovunque vedi quadri, sculture ed arazzi che rappresentano l'epitome della lavorazione artistica, sia per la qualità che per i materiali impiegati.
Alla fine entri in quella che sembra una sala da pranzo e sedendoti a una tavola di mogano con una tovaglia bianca finemente ricamata, il tuo stomaco si ricorda di avere fame; adesso vorresti tanto mangiare un bel pollo arrosto con una bottiglia di vino per accompagnarlo.
L'hai appena pensato che appare subito un pollo cotto alla perfezione, insieme ad una bottiglia di vino bianco con un odore speziato così dolce da far girare la testa, il tutto in piatti e bicchieri che da soli valgono più di quanto tu abbia guadagnato (disonestamente) in tutta la vita.
La fame e la sete vincono ogni cautela, perciò divori avidamente il tuo pasto, bevendo rapidamente la bottiglia, con tutto cibo che desideri che appare magicamente non appena lo desideri.
Stanco ma sazio raggiungi a fatica il letto, trovando sulle coperte dei vestiti da notte come quelli dei nobili più facoltosi, e infilandoti sotto le lenzuola per la prima volta dopo diversi giorni ti addormenti felice.
Dopo un sonno piacevole ma privo di sogni, noti una porta nella stanza da letto di cui prima non ti eri accorto, oltre la quale c'è un autentico bagno con tutte le comodità possibili e immaginabili, una cosa inconcepibile per chi ha sempre soddisfatto le proprie necessità corporee usando quando andava bene un fetido buco scavato nel terreno.
Devi aver dormito parecchio perché fuori è ancora notte ma non hai fretta, perciò riprendi l'esplorazione di quel luogo pieno di sorprese che sembra uscito da una fiaba: ogni oggetto o comodità che desideri è presente, ma quando trovi in una grande stanza un trono che sembra essere fatto apposta per te, allora anche i tuoi desideri più sfrenati sembrano esaudirsi.
Al settimo cielo per la gioia ti siedi subito e per la prima volta inizi lentamente ad accorgerti di qualcosa di strano: ciò che ti colpisce è l’assenza di qualsiasi altro rumore che non provenga da te stesso.
Innervosito e spaventato provi a chiamare chiunque possa sentirti, ma l’unica risposta che ottieni è solo l’eco della tua voce in quel palazzo meraviglioso ma vuoto.
Ormai di pessimo umore ti alzi per cercare un’uscita ma dopo diversi tentativi falliti, ti appoggi su una di quelle finestre stupende che con orrore realizzi che non possono essere aperte in nessun modo. Per la prima volta allora guardi fuori e ciò che vedi ti sconvolge: intorno al palazzo c'è un deserto roccioso avvolto nell’oscurità, a malapena rischiarato da quella che sembra una grande luna ghiacciata, mentre vicino a essa una piccola stella splende leggermente più forte rispetto a tutte le altre.
Pieno di rabbia urli agitando i pugni al cielo “Cosa sta succedendo adesso?”
Ti risponde quella voce melliflua eppure beffarda allo stesso tempo, che ormai hai imparato a riconoscere e a odiare. “Ti ho solo dato tutto ciò che mi avevi chiesto: volevi andare lontano dal drago che non gradiva la tua presenza, con tutto il necessario per vivere bene fino alla fine dei tuoi giorni. Adesso ti trovi sulla luna di un pianeta molto lontano dalla tua vecchia casa e non hai nessun rivale che minacci il tuo potere indubbiamente assoluto; inoltre vivi in un palazzo che ti darà tutto il necessario per vivere bene fino al tuo ultimo giorno. Per di più mi sono assicurato che tu non possa uscire dalla tua dimora, perché fuori dal tuo palazzo non sopravvivresti più di pochi istanti. Ti consiglio di goderti il tuo regno, anche perché qui non puoi fare altro!”
Confuso, spaventato ed arrabbiato urli con tutte le tue forze: "Aspetta, ho ancora un altro desiderio, voglio non averti mai incontrato!"
"Temo che ciò non sia possibile, ho già esaudito tutti e tre i tuoi desideri, compresi gli ultimi due che mi hai chiesto insieme. Credo che con questo le nostre strade si separino, è stato divertente conoscerti, almeno per me. Un giorno ci rincontreremo, intanto buona permanenza!"
Poi scende il silenzio, mentre rimani imbambolato col naso attaccato alla finestra a guardare quel mondo alieno dove sei finito e dove trascorrerai il resto dei tuoi giorni; in lontananza ti sembra di sentire una risata, ma probabilmente è solo il frutto della tua immaginazione.
E' notte, ti senti molto stanco ed arrabbiato, perché tutto quello che nei giorni precedenti poteva andare storto è semplicemente andato male; almeno adesso sei riuscito ad uscire dal bosco dove ti eri rifugiato per scappare ai banditi, perdendoti per quasi un'intera giornata e rischiando arricchire la dieta di qualche belva feroce.
Ora davanti a te su una collina brulla c'è un pozzo, costruito con dei rozzi mattoni che sembra stiano quasi per cadere all'interno; vedendolo realizzi solo adesso quanto tu sia assetato e corri rapidamente verso di esso.
Quando scorgi il riflesso dell'acqua sottostante illuminata dalla debole luce della luna, la tua sete diventa ancora più forte; ignorando il dolore delle tue mani screpolate, tiri su la corda, porti la bocca al legno umido e inizi a bere avidamente.
Dopo esserti dissetato decidi di ripulire lo sporco che ormai fa parte di te come una seconda pelle, ma quando prendi il secchio ti sembra di notare delle increspature sull'acqua; all'inizio pensi che siano il frutto della tua immaginazione, ma poi ti rendi conto che pian piano stanno formando un volto.
Non riesci a distinguerne i lineamenti, ma hanno un qualcosa di animalesco con un'espressione lievemente sarcastica; temendo di stare male chiudi gli occhi, ma una volta che li riapri vedi sempre quel volto sull'acqua.
Poi quella strana creatura inizia a parlarti con una voce gorgogliante che ti spaventa e affascina allo stesso tempo: "Ehi tu, sì dico proprio a te, mi sembri in difficoltà, lascia che ti faccia un'offerta che non puoi rifiutare, sono sicuro che alla fine saremo entrambi soddisfatti."
Vincendo la cautela gli chiedi cosa mai voglia proporti e la sua risposta è semplice ma sconvolgente; in cambio della tua anima l'essere acquiforme è disposto ad esaudire tre dei tuoi desideri. All'inizio sei dubbioso, in fondo hai sentito che questo tipo di affari non finiscono mai bene, a meno che uno dei contraenti non sia un santo, ma onestamente non è il tuo caso.
Poi rifletti e ti chiedi perché mai non dovresti accettare; in fondo sei perso in mezzo al nulla, hai avuto una serie di giornate che peggio di così non potevano andare, e adesso un demone che vive in un secchio d'acqua ti offre di esaudire tre desideri purchè tu gli ceda l'anima. Probabilmente tutta questa storia è frutto del caldo, della stanchezza, della fame o di qualche intossicazione dovuta all'acqua contaminata, perciò decidi di accettare la proposta, ormai cosa hai da perdere?
Bevi un altro sorso d'acqua per suggellare l'accordo e poi chiedi d'istinto: "Rendimi ricco!"
Subito dopo ti trovi in un’enorme caverna poco illuminata, piena di tesori ovunque cada il tuo sguardo avido; per terra vedi parecchie monete coniate con differenti metalli preziosi, innumerevoli gemme talmente splendide da poter comprare tutto il regno di Taglia (e anche così te ne avanzerebbero parecchie), gioielli meravigliosamente realizzati dai migliori artigiani e infine un grosso drago rosso dall’aspetto minaccioso.
Un drago?
Evidentemente il lucertolone non è molto contento della tua intrusione poiché non appena si accorge di te, muovendosi pigramente spalanca l’enorme bocca da cui si vedono nella luce incerta innumerevoli zanne affilate come lame dei migliori armaioli.
In quel momento senti la voce beffarda dell'essere del pozzo. "Ecco, come mi hai chiesto ti ho appena reso ricco, sei talmente ricco che il drago da solo vale quanto il castello di un re!".
Vorresti tanto insultarlo pesantemente, ma sei troppo impegnato a cercare una via d'uscita dalla caverna, alla fine ti sei reso conto che preferisci essere povero ma vivo piuttosto che il contrario.
Purtroppo capisci subito che se le caverne piene di ricchezze sembrano belle nelle favole, invece quando si tratta di scappare sono molto scomode e scivolose, sia per via dell’umidità che per le ricchezze presenti dovunque, che inoltre ti impediscono d’individuare rapidamente la via di fuga più vicina.
Eppure anche così noti che il drago sta iniziando a inspirare l’aria circostante, preparandosi a riemetterla molto più calda proprio nella sua direzione.
Facendo appello alle tue ultime capacità mentali che non siano ancora state inghiottite dal vortice della paura, urli con tutte le sue forze: "Portami lontano da questa maledetta bestia e dammi tutto quello che mi serve per vivere bene fino alla fine dei miei giorni!"
In quel momento per evitare l'alito poco profumato del bestione metti un piede in fallo e cadi per terra, ma stranamente la tua nuca colpisce qualcosa di soffice e morbido; poi la tua mente si chiude al mondo esterno dopo quest'ennesimo choc e misericordiosamente perdi conoscenza, convinto di risvegliarti nell'aldilà.
Non sai dire quanto tempo sia passato quando ti svegli di soprassalto e capisci di essere in un letto lussuoso, con delle lenzuola, un materasso e un cuscino talmente comodi che non vorresti più alzarti.
Sei in una stanza calda, con dei mobili d’ottima fattura realizzati usando dei legni profumati e riccamente intarsiati: aprendo un armadio trovi dei vestiti eleganti che s'indossano come se fossero una seconda pelle. Fuori dalle finestre è notte e tutta la stanza è illuminata da una luce simile a quella di una candela ma più forte, che però riposa la vista anziché stancarla.
Dimenticando ogni prudenza decidi di esplorare il palazzo: dapertutto la temperatura è perfetta, né troppo calda né tantomeno eccessivamente fredda, mentre ovunque vedi quadri, sculture ed arazzi che rappresentano l'epitome della lavorazione artistica, sia per la qualità che per i materiali impiegati.
Alla fine entri in quella che sembra una sala da pranzo e sedendoti a una tavola di mogano con una tovaglia bianca finemente ricamata, il tuo stomaco si ricorda di avere fame; adesso vorresti tanto mangiare un bel pollo arrosto con una bottiglia di vino per accompagnarlo.
L'hai appena pensato che appare subito un pollo cotto alla perfezione, insieme ad una bottiglia di vino bianco con un odore speziato così dolce da far girare la testa, il tutto in piatti e bicchieri che da soli valgono più di quanto tu abbia guadagnato (disonestamente) in tutta la vita.
La fame e la sete vincono ogni cautela, perciò divori avidamente il tuo pasto, bevendo rapidamente la bottiglia, con tutto cibo che desideri che appare magicamente non appena lo desideri.
Stanco ma sazio raggiungi a fatica il letto, trovando sulle coperte dei vestiti da notte come quelli dei nobili più facoltosi, e infilandoti sotto le lenzuola per la prima volta dopo diversi giorni ti addormenti felice.
Dopo un sonno piacevole ma privo di sogni, noti una porta nella stanza da letto di cui prima non ti eri accorto, oltre la quale c'è un autentico bagno con tutte le comodità possibili e immaginabili, una cosa inconcepibile per chi ha sempre soddisfatto le proprie necessità corporee usando quando andava bene un fetido buco scavato nel terreno.
Devi aver dormito parecchio perché fuori è ancora notte ma non hai fretta, perciò riprendi l'esplorazione di quel luogo pieno di sorprese che sembra uscito da una fiaba: ogni oggetto o comodità che desideri è presente, ma quando trovi in una grande stanza un trono che sembra essere fatto apposta per te, allora anche i tuoi desideri più sfrenati sembrano esaudirsi.
Al settimo cielo per la gioia ti siedi subito e per la prima volta inizi lentamente ad accorgerti di qualcosa di strano: ciò che ti colpisce è l’assenza di qualsiasi altro rumore che non provenga da te stesso.
Innervosito e spaventato provi a chiamare chiunque possa sentirti, ma l’unica risposta che ottieni è solo l’eco della tua voce in quel palazzo meraviglioso ma vuoto.
Ormai di pessimo umore ti alzi per cercare un’uscita ma dopo diversi tentativi falliti, ti appoggi su una di quelle finestre stupende che con orrore realizzi che non possono essere aperte in nessun modo. Per la prima volta allora guardi fuori e ciò che vedi ti sconvolge: intorno al palazzo c'è un deserto roccioso avvolto nell’oscurità, a malapena rischiarato da quella che sembra una grande luna ghiacciata, mentre vicino a essa una piccola stella splende leggermente più forte rispetto a tutte le altre.
Pieno di rabbia urli agitando i pugni al cielo “Cosa sta succedendo adesso?”
Ti risponde quella voce melliflua eppure beffarda allo stesso tempo, che ormai hai imparato a riconoscere e a odiare. “Ti ho solo dato tutto ciò che mi avevi chiesto: volevi andare lontano dal drago che non gradiva la tua presenza, con tutto il necessario per vivere bene fino alla fine dei tuoi giorni. Adesso ti trovi sulla luna di un pianeta molto lontano dalla tua vecchia casa e non hai nessun rivale che minacci il tuo potere indubbiamente assoluto; inoltre vivi in un palazzo che ti darà tutto il necessario per vivere bene fino al tuo ultimo giorno. Per di più mi sono assicurato che tu non possa uscire dalla tua dimora, perché fuori dal tuo palazzo non sopravvivresti più di pochi istanti. Ti consiglio di goderti il tuo regno, anche perché qui non puoi fare altro!”
Confuso, spaventato ed arrabbiato urli con tutte le tue forze: "Aspetta, ho ancora un altro desiderio, voglio non averti mai incontrato!"
"Temo che ciò non sia possibile, ho già esaudito tutti e tre i tuoi desideri, compresi gli ultimi due che mi hai chiesto insieme. Credo che con questo le nostre strade si separino, è stato divertente conoscerti, almeno per me. Un giorno ci rincontreremo, intanto buona permanenza!"
Poi scende il silenzio, mentre rimani imbambolato col naso attaccato alla finestra a guardare quel mondo alieno dove sei finito e dove trascorrerai il resto dei tuoi giorni; in lontananza ti sembra di sentire una risata, ma probabilmente è solo il frutto della tua immaginazione.