2.0
Inviato: lunedì 18 maggio 2020, 23:19
Elettra trema, seduta sulla sua sedia a rotelle.
Ha freddo, anche se uno spesso scialle di lana le circonda il busto.
Sente il brusio del pubblico e le risate esplodere dopo una battuta del presentatore.
C’è troppo rumore e troppa gente attorno a lei.
Ha un vuoto di memoria. Perché si trova lì? Si guarda intorno, ma non scorge volti noti.
Un ragazzo, poco distante da lei, sta guardando l’ologramma proiettato dall'aggeggio che ha in mano.
È molto bello e assomiglia al primo ragazzo che ha baciato.
Qualcuno la spinge verso il palco. Si agita, perché non ricorda cosa stia accadendo.
- ...quindi dopo questa breve introduzione sono felice di presentarvi Elettra - annuncia il presentatore.
La donna viene spinta al centro del palco e la luce intensa la acceca.
Uno scroscio di applausi la accoglie ed Elettra si mette una mano davanti agli occhi per cercare di scorgere il pubblico.
La donna nota che la platea è composta da migliaia di persone di tutte le età, tutte di bell’aspetto.
Una scritta lampeggia in fondo alla sala: Control.
- Benvenuta Elettra, grazie per essere venuta - la saluta il presentatore.
Lei non risponde.
- So che non si chiede l’età a una donna, ma può dirci quanti anni ha? - continua lui sfoggiando un sorriso bianchissimo e incoraggiante.
- Novantanove - biascica lei.
Un altro scroscio di applausi invade la sala.
- Incredibile, non è vero? Le sorprese, però, non sono finite, abbiamo preparato per voi un breve filmato sulla vita di Elettra.
Uno schermo scende sul palco e immagini della vita della donna iniziano a scorrere davanti a tutti. Elettra si sente violata.
Vede se stessa neonata.
A tre anni è al funerale della madre, morta per dare alla luce suo fratello.
A cinque anni sorride mostrando un dentino mancante.
A dieci anni sta imparando ad andare in bici.
A quindici anni, immortalata nel suo abito blu per il ballo scolastico.
Il suo matrimonio, la vacanza in Australia, l’arrivo dei figli, il funerale del fratello, il matrimonio dei figli, il funerale di suo marito.
Poi lo schermo si spegne.
Il pubblico applaude.
- Stupefacente, non è vero amici miei? - riprende a parlare il presentatore - Vi starete domandando perché vi abbiamo fatto vedere tutto questo, durante i festeggiamenti per i cent’anni dalla fondazione della Control. Ebbene sono felice di comunicarvi che la nostra Elettra è l’ultima persona al mondo nata naturalmente.
Il pubblico è sbalordito ed Elettra non riesce a capire.
Poi ricorda quando è nata sua figlia. Non l’aveva partorita, come invece aveva fatto sua madre con lei. L’avevano scelta, creata in ogni piccolo particolare partendo dal DNA suo e di suo marito.
Avevano scelto il colore della pelle, degli occhi, dei capelli. Come anche lo spessore delle ossa, la forma del naso e del viso. Una macchina l’aveva creata.
- L’umanità ha raggiunto la perfezione - continua il presentatore - ogni essere umano vivente, ad eccezione della nostra Elettra, è frutto delle scelte dei propri genitori. Abbiamo debellato i rischi del parto, le malattie geneticamente trasmissibili e, infine, ma non meno importante, abbiamo sconfitto l’imperfezione e la bruttezza. Siamo la generazione 2.0 -
Il pubblico applaude e fischia per celebrare il momento.
Elettra ha lo sguardo perso nel vuoto, mentre il battito sempre più flebile del suo cuore scandisce, a lenti rintocchi, la fine di un’era.
Ha freddo, anche se uno spesso scialle di lana le circonda il busto.
Sente il brusio del pubblico e le risate esplodere dopo una battuta del presentatore.
C’è troppo rumore e troppa gente attorno a lei.
Ha un vuoto di memoria. Perché si trova lì? Si guarda intorno, ma non scorge volti noti.
Un ragazzo, poco distante da lei, sta guardando l’ologramma proiettato dall'aggeggio che ha in mano.
È molto bello e assomiglia al primo ragazzo che ha baciato.
Qualcuno la spinge verso il palco. Si agita, perché non ricorda cosa stia accadendo.
- ...quindi dopo questa breve introduzione sono felice di presentarvi Elettra - annuncia il presentatore.
La donna viene spinta al centro del palco e la luce intensa la acceca.
Uno scroscio di applausi la accoglie ed Elettra si mette una mano davanti agli occhi per cercare di scorgere il pubblico.
La donna nota che la platea è composta da migliaia di persone di tutte le età, tutte di bell’aspetto.
Una scritta lampeggia in fondo alla sala: Control.
- Benvenuta Elettra, grazie per essere venuta - la saluta il presentatore.
Lei non risponde.
- So che non si chiede l’età a una donna, ma può dirci quanti anni ha? - continua lui sfoggiando un sorriso bianchissimo e incoraggiante.
- Novantanove - biascica lei.
Un altro scroscio di applausi invade la sala.
- Incredibile, non è vero? Le sorprese, però, non sono finite, abbiamo preparato per voi un breve filmato sulla vita di Elettra.
Uno schermo scende sul palco e immagini della vita della donna iniziano a scorrere davanti a tutti. Elettra si sente violata.
Vede se stessa neonata.
A tre anni è al funerale della madre, morta per dare alla luce suo fratello.
A cinque anni sorride mostrando un dentino mancante.
A dieci anni sta imparando ad andare in bici.
A quindici anni, immortalata nel suo abito blu per il ballo scolastico.
Il suo matrimonio, la vacanza in Australia, l’arrivo dei figli, il funerale del fratello, il matrimonio dei figli, il funerale di suo marito.
Poi lo schermo si spegne.
Il pubblico applaude.
- Stupefacente, non è vero amici miei? - riprende a parlare il presentatore - Vi starete domandando perché vi abbiamo fatto vedere tutto questo, durante i festeggiamenti per i cent’anni dalla fondazione della Control. Ebbene sono felice di comunicarvi che la nostra Elettra è l’ultima persona al mondo nata naturalmente.
Il pubblico è sbalordito ed Elettra non riesce a capire.
Poi ricorda quando è nata sua figlia. Non l’aveva partorita, come invece aveva fatto sua madre con lei. L’avevano scelta, creata in ogni piccolo particolare partendo dal DNA suo e di suo marito.
Avevano scelto il colore della pelle, degli occhi, dei capelli. Come anche lo spessore delle ossa, la forma del naso e del viso. Una macchina l’aveva creata.
- L’umanità ha raggiunto la perfezione - continua il presentatore - ogni essere umano vivente, ad eccezione della nostra Elettra, è frutto delle scelte dei propri genitori. Abbiamo debellato i rischi del parto, le malattie geneticamente trasmissibili e, infine, ma non meno importante, abbiamo sconfitto l’imperfezione e la bruttezza. Siamo la generazione 2.0 -
Il pubblico applaude e fischia per celebrare il momento.
Elettra ha lo sguardo perso nel vuoto, mentre il battito sempre più flebile del suo cuore scandisce, a lenti rintocchi, la fine di un’era.