Un buon consiglio

Avatar utente
Davide Di Tullio
Messaggi: 298

Un buon consiglio

Messaggio#1 » martedì 19 maggio 2020, 0:59

Michele mise la chiave nella toppa e aprì il portone tirandogli un calcio nella parte bassa, che a momenti sembrava venisse giù il palazzo.
Accese la torcia in cerca dell’interruttore. Si piazzò il fanale tra i denti e spostò una trave di legno posata d’avanti al quadro elettrico. Una nuvola di polvere lo avvolse come uno sciame. Tossicchiò. Aprì il quadro e alzò l’interruttore.
Le lampade a incandescenza illuminarono l’atrio di una luce calda.
Almeno c’è corrente.
Spense la torcia e scostò il drappo porpora che coprivano la porta con su scritto “Ingresso”.
Spinse le ante. La grande sale era rimasta come la ricordava. Oltre la penombra, lo schermo bianco gli si parò d'avanti, enorme, e si sentì Pinocchio nella pancia della balena.
Si sedette all'ultima fila. La moquette grigio topo delle poltrone puzzava di fumo di sigaretta.
Se Simona fosse qui con me
Sollevò la testa verso il soffitto e allungò le gambe sullo schienale della poltrona davanti.
Se il vecchio Tonino mi vedesse così... Sorrise.
«T'ho visto, sai?»
Michele si voltò. Una luce lo colpì in pieno volto.
«Ohi! Così mi accechi»
Il faro si spense. Un uomo di livrea nera, con due lustrini consunti sulle spalle e due baffi impomatati, stretti e lunghi, lo fissava tenendo le braccia incrociate.
«Tonino? Madonna! È una vita che non ti vedo»
«Dici bene»
«Ma com'è sta storia che gironzoli ancora per il cinema?»
«Tu, piuttosto. Ti sarai mica messo a fare lo sbirro?»
«Ma figurati. M'hanno mandato a fare il sopralluogo. Sai che piazzano le cariche e buttano tutto in terra»
«'Sta volta fanno sul serio»
«E sì»
«Ma com'è che c'hai sta faccia?», ammiccò Tonino, stringendo gli occhi.
«Simona m'ha mollato»
«Ma dai»
«Dice che non gli do certezze, che faccio i castelli in aria»
«A i miei tempi si diceva “bischero”»
«E allora sono un bischero»
«Ma Simona non lo sa che la vita l'è così»
«Così come?»
«Un po' bischera»
«Vaglielo a spiegare»
«Certo, perché tu non sei mica buono»
«E che gli dico?»
Tonino scosse la testa. «Aspettami qui», e si allontanò.
Michele chiuse gli occhi e sospirò. Un alito di aria fresca gli smosse i capelli. Riaprì gli occhi. Sulla testa, un cielo punteggiato di stelle.
«Diglielo a Simona che di certo c'è solo il firmamento», la voce di Tonino riecheggiò alle spalle.
«Madonnina! Il tetto mobile, e chi se lo ricordava più?». Michele inspirò il profumo dei gigli.
«Peccato che viene giù tutto»
«E che importa? Quelle lì non le butta giù nessuno»
A Michele gli si inumidirono gli occhi.
«Che fai? piangi, bischero?»
«Anche io ti voglio bene, Tonino».
Tonino sorrise.
«Ora vai a casa a riposare»
«Ma devo finire di controllare»
«è il mio cinema. L' ultimo giro spetta a me»
Michele annuì, si alzò e gli strinse la mano. «Stammi bene, Tonino»
L'uomo gli sorrise, e senza aggiungere altro, sparì nella penombra.
Michele guardò l'orologio. Si sentiva le gambe pesanti. Attraversò la strada deserta e si incamminò verso casa. Sotto la chioma di un faggio, alla luce di un faretto, lo sguardo cascò su un manifesto mortuario:
“Si è spento tra l'amore dei suoi cari Tonino Gualtieri, guardiano del cinema”
Michele fissò a lungo il manifesto. Ora che si sentiva meglio, come lo avrebbe spiegato a Simona che anche i fantasmi sanno dare buoni consigli?



Avatar utente
antico
Messaggi: 7217

Re: Un buon consiglio

Messaggio#2 » martedì 19 maggio 2020, 1:03

Ciao Davide! Tutto ok anche per te con i parametri! Buona ALL STARS EDITION!

Avatar utente
Gennibo
Messaggi: 574

Re: Un buon consiglio

Messaggio#3 » mercoledì 20 maggio 2020, 11:18

Ma che meraviglia questo tuo racconto Davide! Ho letto la storia assaporandola come uno dei miei pasticcini preferiti. Bello e preciso lo stile. Fantastica la metafora cinema/pancia della balena e ho sentito l'odore di fumo. Hai guidato la storia con delicatezza e precisione, con una piccola sorpresa alla volta, fino all’equilibrato finale.
I miei complimenti. E a rileggerti!

Avatar utente
Pretorian
Messaggi: 728

Re: Un buon consiglio

Messaggio#4 » giovedì 21 maggio 2020, 0:48

Tanto di cappello, Davide: hai preso due degli stereotipi più stanchi della letteratura e del cinema (i consigli del vecchio saggio e il dialogo con la persona che poi si scopre morta) e ne hai fatto un racconto con i fiocchi, pressoché privo di sbavature. Il dialogo tra i due personaggi è semplice, ma i pochi tratti bastano per far intuire il profondo rapporto intercorrente tra i due. La citazione a Nuovo Cinema Paradiso (e a Dragonheart... ti prego, dimmi che non sono pazzo e che il riferimento al guardare le stelle fosse una citazione a quel capolavoro1) impreziosisce il tutto e aggiunge un tocco autoriale a un testo eccellente. Non ho praticamente rimproveri da muoverti e la cosa mi fa quasi incazzare.

Alla prossima

Avatar utente
maurizio.ferrero
Messaggi: 529

Re: Un buon consiglio

Messaggio#5 » giovedì 21 maggio 2020, 8:39

Ciao Davide, piacere di rileggerti

Mi è piaciuto molto il tuo racconto, sei riuscito a dare nuovo lustro a uno stereotipo piuttosto stanco. Non sono sicuro che il tema sia centrato al 100% (la distruzione di un cinema può essere considerato la fine di un'era? Suppongo di sì, ma non mi convince del tutto), ma la narrazione e soprattutto i dialoghi tra i due protagonisti sono ben scritti e pieni di carattere.
Ti segnalo un refuso: " lo schermo bianco gli si parò d'avanti".
Per il resto non so che altro dirti: è un lavoro molto buono che metterò di certo nelle parti alte della classifica.

A presto

Daniel Travis
Messaggi: 443
Contatta:

Re: Un buon consiglio

Messaggio#6 » giovedì 21 maggio 2020, 10:49

Il tuo è, finora, il mio racconto preferito della categoria per il contenuto, e uno di quelli la cui forma mi ha infastidito di più.
Ci sono un paio di errori di battitura, niente di che, ma bisogna aggiungere la punteggiatura altalenante nei pensieri e assente nei dialoghi della parte centrale (che quindi risultano estremamente monotoni e ripetitivi - e sì, non mettere il punto finale sembra una scelta consapevole, ma anche se ci fosse cambierebbe poco: il mezzo del racconto sarebbe comunque una sfilza di battute, tutte brevi, quasi tutte con lo stesso tono apatico), e il cacofonico A Michele gli si inumidirono gli occhi.
A parte questo, nulla da eccepire: non vedo l'ora di leggere il tuo prossimo racconto.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

Canadria
Messaggi: 242

Re: Un buon consiglio

Messaggio#7 » giovedì 21 maggio 2020, 12:02

Ciao, Davide!
Il tuo è un racconto che mi riporta a Nuovo Cinema Paradiso, questo accresce il clima romantico e nostalgico che ben descrivi nella parte iniziale. Mi è piaciuto il tuo modo di farci respirare la polvere, siamo entrati nel vecchio cinema insieme al tuo protagonista.
Tuttavia, non ho trovato la stessa forza nel dialogo, probabilmente perché era già piuttosto scontato (a mio parere) che si trattasse di un fantasma e non ho potuto godere dell'effetto sorpresa.
Ci sono, inoltre, diversi refusi che infastidiscono un po' la lettura, certamente dovuti alla scrittura rapida dovuta ai limiti di tempo di MinutiContati. In particolare, qualche "gli" al posto di "le", riferendosi a Simona. Volevi comunicare il "parlato" del tuo protagonista? Non so, quel ripetuto errore a me è risultato un po' pesante.
Ti segnalo in corsivo quello che ho notato:

Spense la torcia e scostò il drappo porpora che coprivano la porta con su scritto “Ingresso”.
Spinse le ante. La grande sale era rimasta come la ricordava. Oltre la penombra, lo schermo bianco gli si parò d'avanti, enorme, e si sentì Pinocchio nella pancia della balena.
(...)
«Dice che non gli do certezze, che faccio i castelli in aria»
«A i miei tempi si diceva “bischero”»
«E allora sono un bischero»
«Ma Simona non lo sa che la vita l'è così»
«Così come?»
«Un po' bischera»
«Vaglielo a spiegare»
«Certo, perché tu non sei mica buono»
«E che gli dico?»
(...)
A Michele gli si inumidirono gli occhi.


Ciao e alla prossima!

Kiljedayn
Messaggi: 102

Re: Un buon consiglio

Messaggio#8 » venerdì 22 maggio 2020, 11:13

Davide, è un piacere incontrarti di nuovo, dopo la scorsa edition!

Un racconto sul cinema che sa, a suo volta, di cinema. Non solo per l'omaggio (che in molti hanno già evidenziato) a Nuovo Cinema Paradiso ma perché leggendolo ho avuto l'impressione di trovarmi di fronte ad un corto d'autore. Il dialogo fra Michele e il fantasma di Tonino è semplice, eppure efficace. Proprio come il consiglio del Tonino stesso, "diglielo, che di certo c'è solo il firmamento", una frase che potrebbe quasi suonare banale (e far parti un "grazie ar c..." in risposta) al primo impatto, ma che ad ogni rilettura va a piantarsi sempre più in profondità. Personalmente, l'ho letta come un invito a non dimenticare mai del tutto la fantasia e lo stupore di un bambino al cinema, a non cercare di prevedere e pianificare la vita, perché le sole certezze sono comunque al di fuori del nostro controllo. Complimenti, quindi, e un appunto riguardo all'uso della punteggiatura alla fine delle battute di dialogo, come già ti hanno fatto notare, in modo da eliminare l'effetto monocorde.
In bocca al lupo per questa edition!

Dario17
Messaggi: 417

Re: Un buon consiglio

Messaggio#9 » domenica 24 maggio 2020, 16:15

Il pezzo forte del racconto è lo stile e la prosa con cui ci accompagni, accanto al protagonista, in quello che è un ritorno ad un vecchio cinema pieno di odori, rumori, immagini e sensazioni.
Sorvolando sui numerosi clichè che ti hanno sottolineato i commenti precedenti ( che condivido ), a me sfugge il nocciolo della questione. Il punto focale. Il fulcro.
Qual'è il buon consiglio?
Molto escatologico e poetico il "guarda le stelle e vai avanti, solo quelle sono fisse" ma alla fine il rimuginare di Michele era alimentato da una genuina accusa di poca concretezza e conseguente rottura di un fidanzamento.
Da Tonino il fantasma serviva il concetto e la dritta giusta da ex uomo vissuto come il titolo suggerisce, con cui Michele eventualmente avrebbe risolto il suo conflitto.
Di conseguenza anche il tema è solo sfiorato. Finisce l'era del vecchio cinema perchè lo demoliscono, ma io leggendo ho capito che ormai suddetto cinema era bello che abbandonato da parecchio. Non mi convince.
Peccato, è un racconto dal buonissimo potenziale.

Emamela
Messaggi: 50

Re: Un buon consiglio

Messaggio#10 » lunedì 25 maggio 2020, 23:18

Ciao Davide,
il tuo racconto mi è piaciuto moltissimo! Belle ed evocative le immagini che dai mentre Michele entra nel cinema: la nuvola di polvere, la pancia della balena, la puzza di fumo. Ero seduta anche io lì. Ho trovato i personaggi ben caratterizzati sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista emozionale, grazie a buone descrizioni e dialoghi. L'assenza di punti non mi ha turbato più di tanto, anzi mi ha permesso di scegliere l'intonazione da dare che preferivo in base alle emozioni trasmesse (predominante la nostalgia).
Qualche refuso e qualche errore di battitura, che ti hanno già fatto notare, dovuti sicuramente al poco tempo per rileggere.
Il cielo con le stelle è un'immagine stupenda, molto carica di significati.
Complimenti!
A presto

Avatar utente
Davide Di Tullio
Messaggi: 298

Re: Un buon consiglio

Messaggio#11 » giovedì 28 maggio 2020, 13:03

Grazie di cuore per le critiche e per gli apprezzamenti. Nel limite del possibile cercheró di rispondere ai dubbi sollevati:

Gennibo ha scritto:Ma che meraviglia questo tuo racconto Davide! Ho letto la storia assaporandola come uno dei miei pasticcini preferiti. Bello e preciso lo stile. Fantastica la metafora cinema/pancia della balena e ho sentito l'odore di fumo. Hai guidato la storia con delicatezza e precisione, con una piccola sorpresa alla volta, fino all’equilibrato finale.
I miei complimenti. E a rileggerti!


Ciao Isabella, é un onore ricevere un tale apprezzamento da una veterana di MC! grazie mille davvero!

Pretorian ha scritto:Tanto di cappello, Davide: hai preso due degli stereotipi più stanchi della letteratura e del cinema (i consigli del vecchio saggio e il dialogo con la persona che poi si scopre morta) e ne hai fatto un racconto con i fiocchi, pressoché privo di sbavature. Il dialogo tra i due personaggi è semplice, ma i pochi tratti bastano per far intuire il profondo rapporto intercorrente tra i due. La citazione a Nuovo Cinema Paradiso (e a Dragonheart... ti prego, dimmi che non sono pazzo e che il riferimento al guardare le stelle fosse una citazione a quel capolavoro1) impreziosisce il tutto e aggiunge un tocco autoriale a un testo eccellente. Non ho praticamente rimproveri da muoverti e la cosa mi fa quasi incazzare.


Ciao Pretorian, mi fa molto piacere che tu abbia gradito. In merito alla questione Dragonheart, haimé devo deluderti: in realtá questa é il ricordo che ho di un vecchio cinema nella mia cittá natale, in cui in estate (quando ancora non esisteva l´aria condizionata) il tetto si apriva per far passare l´aria, cosi potevi assistere al film con il cielo stellato sulla testa. è un immagine vividissima, di cui ho un bellissimo ricordo. Neanche a dirlo, questo cinema é stato chiuso.

maurizio.ferrero ha scritto:Mi è piaciuto molto il tuo racconto, sei riuscito a dare nuovo lustro a uno stereotipo piuttosto stanco. Non sono sicuro che il tema sia centrato al 100% (la distruzione di un cinema può essere considerato la fine di un'era? Suppongo di sì, ma non mi convince del tutto), ma la narrazione e soprattutto i dialoghi tra i due protagonisti sono ben scritti e pieni di carattere.
Ti segnalo un refuso: " lo schermo bianco gli si parò d'avanti".
Per il resto non so che altro dirti: è un lavoro molto buono che metterò di certo nelle parti alte della classifica.


Grazie Maurizio, il tuo apprezzamento é graditissimo. In merito alle tue perplessitá, proveró a spiegarmi nel commento di Dario17, che mi ha fatto la stessa osservazione

Daniel Travis ha scritto:Il tuo è, finora, il mio racconto preferito della categoria per il contenuto, e uno di quelli la cui forma mi ha infastidito di più.
Ci sono un paio di errori di battitura, niente di che, ma bisogna aggiungere la punteggiatura altalenante nei pensieri e assente nei dialoghi della parte centrale (che quindi risultano estremamente monotoni e ripetitivi - e sì, non mettere il punto finale sembra una scelta consapevole, ma anche se ci fosse cambierebbe poco: il mezzo del racconto sarebbe comunque una sfilza di battute, tutte brevi, quasi tutte con lo stesso tono apatico), e il cacofonico A Michele gli si inumidirono gli occhi.
A parte questo, nulla da eccepire: non vedo l'ora di leggere il tuo prossimo racconto.


Ciao Daniel, non ho fatto molto caso all´effetto del punto nel dialogo. In effetti la tua osservazione mi torna piuttosto utile. La questione della punteggiatura resta spinosa. In alcuni edizioni i punti non vengono utilizzati all´interno del virgolettato, altre invece lo usano. Molto cinicamente, ho optato per la prima solo perché mi faceva risparmiare caratteri. Ma la tua osservazione é uno spunto di riflessione per me. Grazie molte

Canadria ha scritto:Ciao, Davide!
Il tuo è un racconto che mi riporta a Nuovo Cinema Paradiso, questo accresce il clima romantico e nostalgico che ben descrivi nella parte iniziale. Mi è piaciuto il tuo modo di farci respirare la polvere, siamo entrati nel vecchio cinema insieme al tuo protagonista.
Tuttavia, non ho trovato la stessa forza nel dialogo, probabilmente perché era già piuttosto scontato (a mio parere) che si trattasse di un fantasma e non ho potuto godere dell'effetto sorpresa.
Ci sono, inoltre, diversi refusi che infastidiscono un po' la lettura, certamente dovuti alla scrittura rapida dovuta ai limiti di tempo di MinutiContati. In particolare, qualche "gli" al posto di "le", riferendosi a Simona. Volevi comunicare il "parlato" del tuo protagonista? Non so, quel ripetuto errore a me è risultato un po' pesante.


Ciao Canadria, come Daniel prima di te, mi hai dato una buona base di riflessione sull´impiego del punto nel dialogo.
Sugli errori di ortografia non ho nulla da obiettare. é stato un bagno di sangue, lo ammetto. Ma ho postato alle 00.59, e non ho avuto nemmeno trenta secondi per correggere l´ortografia. Anche questo fa parte del contest ed é giusto farlo notare. grazie

Kiljedayn ha scritto:Un racconto sul cinema che sa, a suo volta, di cinema. Non solo per l'omaggio (che in molti hanno già evidenziato) a Nuovo Cinema Paradiso ma perché leggendolo ho avuto l'impressione di trovarmi di fronte ad un corto d'autore. Il dialogo fra Michele e il fantasma di Tonino è semplice, eppure efficace. Proprio come il consiglio del Tonino stesso, "diglielo, che di certo c'è solo il firmamento", una frase che potrebbe quasi suonare banale (e far parti un "grazie ar c..." in risposta) al primo impatto, ma che ad ogni rilettura va a piantarsi sempre più in profondità. Personalmente, l'ho letta come un invito a non dimenticare mai del tutto la fantasia e lo stupore di un bambino al cinema, a non cercare di prevedere e pianificare la vita, perché le sole certezze sono comunque al di fuori del nostro controllo. Complimenti, quindi, e un appunto riguardo all'uso della punteggiatura alla fine delle battute di dialogo, come già ti hanno fatto notare, in modo da eliminare l'effetto monocorde.
In bocca al lupo per questa edition!


Grazie Danilo! Direi che hai colto lo spirito del racconto, soprattutto quando dici che la vita non puó essere pianificata e le certezze sono al di fuori del nostro controllo. Infatti ho preso ispirazione da una frase di Kant: "il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me". Qui Kant intende dare un significato decisamente piú ampio, ma mi ha dato l´input per assurgere il cielo stellato a simbolo dell´immutabilitá delle cose. I cielo resta, le vite degli uomini cambiamo, proprio come un cinema che puó sparire. Crepi il lupo :-D

Dario17 ha scritto:Il pezzo forte del racconto è lo stile e la prosa con cui ci accompagni, accanto al protagonista, in quello che è un ritorno ad un vecchio cinema pieno di odori, rumori, immagini e sensazioni.
Sorvolando sui numerosi clichè che ti hanno sottolineato i commenti precedenti ( che condivido ), a me sfugge il nocciolo della questione. Il punto focale. Il fulcro.
Qual'è il buon consiglio?
Molto escatologico e poetico il "guarda le stelle e vai avanti, solo quelle sono fisse" ma alla fine il rimuginare di Michele era alimentato da una genuina accusa di poca concretezza e conseguente rottura di un fidanzamento.
Da Tonino il fantasma serviva il concetto e la dritta giusta da ex uomo vissuto come il titolo suggerisce, con cui Michele eventualmente avrebbe risolto il suo conflitto.
Di conseguenza anche il tema è solo sfiorato. Finisce l'era del vecchio cinema perchè lo demoliscono, ma io leggendo ho capito che ormai suddetto cinema era bello che abbandonato da parecchio. Non mi convince.
Peccato, è un racconto dal buonissimo potenziale.


Ciao Dario, ti rispondo partendo dalla perplessitá avuta in merito alla coerenza al tema. Forse qui appare un po' troppo tra le righe. La fine di un´era andrebbe intesa come la fine di una fase della vita, in questo caso la fine di una relazione, che é simboleggiato da un cinema che viene abbattuto. Tonino consiglia Michele di non crucciarsi troppo per questo, perché la vita é mutevole e, chiusa un epoca, ci saranno altre opportunitá. Anche il cliché del cinema é rovesciato. Non volevo farne un occasione di struggimento, come in Cinema Paradiso, piuttosto il simbolo di una rinascita. Il cinema (notoriamente luogo di illusioni) si abbatte, spazzando via tutti i ricordi, ma qualcosa di nuovo ci sará. Tanto le cose davvero importanti restano immutabili (il cielo stellato). Il buon consiglio ovviamente é rivolto indirettamente anche a Simona, che non puó pretendere stabilitá da Michele, perché non é nella sua natura, e forse non lo é nella natura umana in senso lato

Emamela ha scritto:Ciao Davide,
il tuo racconto mi è piaciuto moltissimo! Belle ed evocative le immagini che dai mentre Michele entra nel cinema: la nuvola di polvere, la pancia della balena, la puzza di fumo. Ero seduta anche io lì. Ho trovato i personaggi ben caratterizzati sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista emozionale, grazie a buone descrizioni e dialoghi. L'assenza di punti non mi ha turbato più di tanto, anzi mi ha permesso di scegliere l'intonazione da dare che preferivo in base alle emozioni trasmesse (predominante la nostalgia).
Qualche refuso e qualche errore di battitura, che ti hanno già fatto notare, dovuti sicuramente al poco tempo per rileggere.
Il cielo con le stelle è un'immagine stupenda, molto carica di significati.
Complimenti!
A presto


Ciao Emanuela, grazie di cuore e soprattutto grazie per la notazione sulla questione dialogo. Mi hai dato un altro interessantissimo spunto

Avatar utente
Puch89
Messaggi: 228

Re: Un buon consiglio

Messaggio#12 » giovedì 28 maggio 2020, 19:14

Ciao Davide!
Questa volta mi hai davvero colpito, ricordo che l'ultima volta che dovevo commentare un tuo racconto mi era si piaciuto ma c'erano diverse cose che non avevo gradito; in questo caso le abbiamo azzerate del tutto.
Il pezzo è davvero pregevole, sei riuscito a fare qualcosa che io personalmente non credo sarei riuscito, cioè rendere un cliché originale, tanto di cappello. Non ho molto da dirti se non che spero di leggere altri testi di questo livello in futuro, perché sono un piacere per gli occhi e per il cuore. Il tema forse non è centratissimo, ma comunque roba di poco conto tutto sommato.
A presto rileggerti, ottimo lavoro.

Avatar utente
Davide Di Tullio
Messaggi: 298

Re: Un buon consiglio

Messaggio#13 » venerdì 29 maggio 2020, 10:37

Puch89 ha scritto:Ciao Davide!
Questa volta mi hai davvero colpito, ricordo che l'ultima volta che dovevo commentare un tuo racconto mi era si piaciuto ma c'erano diverse cose che non avevo gradito; in questo caso le abbiamo azzerate del tutto.
Il pezzo è davvero pregevole, sei riuscito a fare qualcosa che io personalmente non credo sarei riuscito, cioè rendere un cliché originale, tanto di cappello. Non ho molto da dirti se non che spero di leggere altri testi di questo livello in futuro, perché sono un piacere per gli occhi e per il cuore. Il tema forse non è centratissimo, ma comunque roba di poco conto tutto sommato.
A presto rileggerti, ottimo lavoro.


Ciao Alessio! grazie davvero per i tuoi apprezzamenti, lieto ti sia piaciuto! A rileggerci presto :-)

Avatar utente
antico
Messaggi: 7217

Re: Un buon consiglio

Messaggio#14 » mercoledì 3 giugno 2020, 17:54

Un finale splendido nonostante la sua apparente banalità: hai avuto la capacità di portare il lettore dentro il racconto e questo è il risultato. Diversi refusi fastidiosi nella prima parte e un invito a chiarire maggiormente i dialoghi perché ho avuto difficoltà nel seguire chi fosse a parlare. Considerato che uno dei tuoi punti di forza sono proprio i dialoghi ti consiglierei davvero di lavorare su questo piccolo problema. Nel complesso: un pollice tendente verso l'alto in modo brillante che potrebbe, una volta risolti i due problemi sopra riportati, ambire tranquillamente al pollice su.

Torna a “141° All Time - All Stars Edition - la Nona della Settima Era”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti