Ecco i miei di commenti
(Francesco Nucera)
L'ULTIMA SIGARETTA Ciao Simone, buon racconto. L'idea di base è un mix tra “la ragazza che sapeva troppo” e “Apocalisse Z”. Il che è ottimo se consideriamo che mi piacciono entrambi.
Buona la narrazione, magari qualche frase andrebbe snellita per ma non ci sono grossi errori.
Non mi piace come hai gestito le informazioni. È chiaro che creare una distopia in 10k non è facile, ma i primi due paragrafi sembrano un'immensa presentazione all'ambientazione che invece dovresti mostrarci.
Mi piace la cattiveria finale a cui però avrei fatto arrivare preparato il lettore. Un buon colpo di scena dev'essere seminato per tutto il racconto.
Nel complesso è un buon racconto
AGORAFOBIAHo faticato un po' a seguire il racconto e non ho ben capito le tue intenzioni. Alcuni spunti viravano sull'umoristico che però si sgonfiava troppo in fretta. Sembra quasi tu fossi indeciso sul taglio da dare al racconto.
Il tentativo di diluire le informazioni che descrivono la distopia è ottimo, però non abbiamo una visione d'insieme del villaggio e del mondo in generale.
Io ho apprezzato il finale con il suicidio di Simonetta.
Nel complesso è un buon racconto.
L’ULTIMO CHE SE NE VAPartiamo dal presupposto che, tra tutti, questo è l'unico racconto che mi ha trasmesso la sensazione d'urgenza, indispensabile per descrivere l'apocalisse. Il ritmo è ottimo, i personaggi ben definiti. Per, perché c'è sempre un però, non mi è chiaro cosa stia succedendo. O meglio, ho capito che sfuggono da questi mostri che li assediano, ma non so perché devono operare lì e non possono portare via i feriti per sistemarli da qualche altra parte. Due parole su questo dettaglio non mi sarebbero dispiaciute.
Mi piace invece il mistero che resta sulla minaccia. In questo caso non mi serve vedere perché posso percepire la paura dei personaggi.
LA RIVOLTABella prova, il racconto mi e piaciuto però…
Udirono grattare alla porta.
Dapprima fu soltanto un lieve rumore, come se qualcuno o qualcosa stesse accarezzando delicatamente il legno dell’anta, poi divenne più intenso, più violento.
L'inizio di un racconto è fondamentale e il tuo arranca un po'. L'ho trovato “vecchio”.
Partire con “Udirono grattare alla porta” è mooolto coraggioso.
Per il resto il racconto è un buon classico. Si percepisce il pericolo e ha un buon finale da “Andrà tutto bene un cazzo!”.
I dialoghi sono un po' legnosi, dal mio punto di vista non sembrano naturali e il problema è l'eccessivo numero di informazioni che devi trasmettere.
Buona l'idea dell'attacco globale degli animali.