IL RACCONTO INVISIBILE di Marco Roncaccia

70ª Edizione, Minuti Contati saluta l'estate dedicandogli la Summer Edition. Guest Star è Livio Gambarini, in passato anche concorrente e ora lanciatissimo nel mondo dell'editoria. QUI potete visionare il trailer, potete trovarci anche degli indizi per il tema che vi aspetta. Ricordiamo: l'appuntamento è per lunedì 24 agosto dalle ore 21.00 all'una. Una singola sera, in contrapposizione alla Two Days appena conclusa.
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marco.roncaccia
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IL RACCONTO INVISIBILE di Marco Roncaccia

Messaggio#1 » lunedì 24 agosto 2015, 23:53

Preambolo

Complimenti!
Se stai leggendo queste righe vuol dire che hai raggiunto il tuo obiettivo.
Nessuno prima di te è mai arrivato fin qui.
In pochi sono a conoscenza della mia esistenza.
Ancora meno sono quelli che credono in me.
Nessuno mi ha mai letto.
Molti pensano che io sia solo una leggenda. La leggenda de "il Racconto Invisibile".
Chi può essere tanto strambo da prenderla sul serio?
Sono il miglior racconto che uno come te possa leggere.
Sono stato scritto da quello che voi umani chiamate Dio.
In realtà le cose non stanno proprio così. Da questo lato del multiverso i tipi come lui sono del tutto comuni.
Oh certo, puoi continuare a rivolgere al mio autore le tue preghiere.
Tutto quello che vedi intorno a te da quando sei nato l'ha creato lui.
Compreso me, il racconto che, come si tramanda da tempo immemore "si manifesterà solo a chi avrà fortuna e scaltrezza per trovarlo e intelligenza sufficiente per comprenderlo".
Spero che tu sia consapevole di ciò su cui i tuoi occhi si sono posati.
Una trasposizione narrativa dell'algoritmo ultimo che regola il tuo Universo.
Dal lato del Creatore, non un granché. Pensa che non ha passato nemmeno l'esame.
Il giudizio della Commissione è stato inappellabile:
"L'idea di un Universo in continua espansione è insulsa e genera un enorme ed inutile dispendio energetico, per non parlare della puerile assurdità del creare tutto questo apparato per poi far sviluppare la vita solo in un microscopico e insignificante corpuscolo celeste. Il Candidato dimostra di non aver appreso i fondamenti della Demiurgica di base avendo, tra le bislacche forme di vite sviluppatesi, fatto prevalere quella meno risolta ed evoluta."
Di regola il plastico andrebbe distrutto dopo ogni esercitazione ma il Creatore era molto affezionato alla sua opera e ha nascosto il tutto nella scatola dei giochi.
Però poi l'Universo continuava a espandersi e il Creatore ha dovuto occultare il plastico in cantina.
Durante il trasloco, la sua Generatrice l'ha sorpreso con le mani nella marmellata, come direste voi, o con l'Universo nel sacco, come si dice da queste parti. La Generatrice ha minacciato di informare il Generatore se il Creatore non avesse smontato subito il suo Universo, ma poi di fronte alla crisi di pianto del piccolo si è arresa.
Sono arrivati a un patto. Avrebbe concesso al suo ragazzo di tenere l'Universo fintanto che uno dei viventi non fosse arrivato a conoscerne i segreti più reconditi attraverso la lettura del Racconto Invisibile.
Il momento sembra essere giunto. Fortuna e scaltrezza ti hanno portato fin qui e ora il requisito di un  minimo di intelligenza da parte tua basterà per far apparire qui sotto le mie prime righe.
Buona lettura.



cristina.danini
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Messaggio#2 » martedì 25 agosto 2015, 13:05

Ciao Ozbo :-)
in una parola: geniale. Non so come ti sia venuta l'idea, ma non avevo mai pensato che si potesse scrivere un racconto con un finto preambolo a un racconto inesistente. L'idea di Dio bambino che piange e fa i capricci è davvero divertente. Mi resta solo una curiosità: il mondo quindi è finito? E prima che finisca, l'intelligentissimo lettore riesce a leggere il racconto invisibile?
Complimenti ancora!

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marco.roncaccia
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Messaggio#3 » martedì 25 agosto 2015, 14:24

Ciao Cristina, l'idea mi è venuta così: un'ora e mezza senza sapere che pesci prendere. Sono in vacanza a Trieste in camper. Dalla piazzola (300 m slm) vedo la tempesta abbattersi sulla città. Tuoni fulmini e pioggia scrosciante. Il tema è troppo vago per suggerirmi qualcosa di preciso. Qui è il racconto a essere invisibile mi dico sarcastico. Ripeto questa frase e la analizzo con attenzione e comincio a scrivere. Il resto lo hai letto.
La mia idea era quella (dettata da un certo malumore derivato dalle impervie condizioni meteo) di prendermela con l'unica persona a portata: il lettore. Era nelle mie intenzioni provare a fare una cosa che di solito è vietatissima: prendere il lettore per i fondelli. Altra cosa vietatissima che il racconto fa, ma che ho imparato ad apprezzare (Deadpool docet) è lo sfondamento della quarta parete. E' il racconto stesso in prima persona a rivolgersi a te che leggi e e ti dice: se sei abbastanza intelligente, dopo la frase "Buona Lettura" vedrai comparire il Racconto. Se invece non compare ... beh sarai sicuramente stato fortunato e scaltro ma di sicuro non sei intelligente.
Quindi il mondo non finirà finchè un lettore abbastanza intelligente non vedrà comparire una storia oltre la conclusione del preambolo. Vedi ancora il mondo intorno a te? Beh questo lettore ancora non è arrivato :)
In ogni caso grazie Cristina :) pensavo di avere utilizzato minuti contati per sfogarmi .... e invece ho scritto un racconto che a te è piaciuto ;)

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Angela
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Messaggio#4 » martedì 25 agosto 2015, 20:44

Originale e ben scritto, ti faccio i miei più vivi complimenti per questo "pezzo". In fondo al commento troverai due appunti, giusto due di numero, ma tu hai uno stile ben definito e maturo che non ha bisogno di correzioni. L'incipit è fantastico, penso che qualsiasi lettore vorrebbe trovarsi davanti a un testo "invisibile" e poterlo finalmente leggere. Riesci a mantenere la tensione costante per tutta la narrazione e nessuno scivolone, neppure nel finale. Tempo fa ho letto un libro che parlava proprio di pagine bianche che contenevano tutte le risposte. Un libro particolare che m'è piaciuto molto, come questo racconto. Poiché sto dando dei voti, un otto pieno te lo meriti tutto. Fino ad ora è la votazione più alta che ho "concesso". Bravissimo.

Una trasposizione narrativa dell’algoritmo ultimo che regola il tuo Universo.
“Algoritmo e ultimo” sono due parole non troppo dissimili che insieme fanno inciampare la lettura anche perché disposte al contrario.

La Generatrice ha minacciato di informare il Generatore
Generatore fa pensare troppo a qualcosa di… meccanico. A un generatore di corrente per esempio. Scherzi a parte, non mi piacciono moltissimo generatrice/generatore accostati.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

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marco.roncaccia
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Messaggio#5 » martedì 25 agosto 2015, 22:17

Ciao Angela e grazie per l'apprezzamento e per gli appunti che mi fai.
Rispetto a Generatore/Generatrice mi servivano due termini che richiamassero il ruolo genitoriale ma che fossero al contempo meno umani possibili (in quanti riferiti a entità altre). Concordo con te che non suoni nel migliore dei modi possibili ma.... con i minuti contati, si fa quel che si può. Per quanto riguarda algoritmo e ultimo. niente da eccepire.
Grazie ancora.

Veronica Cani
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Messaggio#6 » mercoledì 26 agosto 2015, 17:31

Ciao, Marco!
Ottima idea questa del racconto inesistente. Il preambolo mi ha ricordato quello di Calvino in “Se una notte d’inverno un viaggiatore”, che si diverte a introdurre racconti che poi non svilupperà, per prendere un po’ in giro il lettore. Il tuo stile è scorrevole e possiedi una ricca competenza lessicale. Non ho alcun appunto da fare sulla forma. Complimenti! :)

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marco.roncaccia
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Messaggio#7 » giovedì 27 agosto 2015, 7:42

Ciao Veronica,
grazie per il commento e per aver citato uno dei miei romanzi preferiti di Calvino :)

torpedocolorado
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Messaggio#8 » giovedì 27 agosto 2015, 19:24

Bello e in un certo senso ipnotico. Oltre ad essere un racconto/non racconto, dà le stesse vertigine dello specchio dentro lo specchio. Tautologia del divino, verità a priori del racconto non raccontato. Perchè se non raccontato, può esser davvero che sia la narrazione dell'algoritmo ultimo dell'universo. Mi piace molto quest'idea: ha anche il suo mistero. E il generatore marito della generatrice m'ha fatto anche ridere!! Unico "appunto" sulla punteggiatura (a volte si perde il fiato o il virgolettato non fa il suo dovere). Ciao Ozbo!!!

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Andrea Partiti
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Messaggio#9 » giovedì 27 agosto 2015, 19:40

Mi piace molto il tuo stile, la reinterpretazione di Dio come bambino che sperimenta, produce un universo non granché ma decide di tenerlo, di nascosto alla sua società. Riesci a rendere benissimo l'idea restando in equilibrio tra il comico e lo pseudo-religioso, con un ritmo mitragliato e incalzante, evochi bellissime immagini del bambino-Dio che deve nascondere il suo Universo che va spostato e nascosto perché si espande senza che possa fare nulla per fermarlo.
Non mi convince il finale sul compromesso in cui entrano in gioco delle relazioni tra l'esterno e l'interno dell'Universo, mi sembra inappropriato per l'ambientazione che hai creato in tutto il resto del racconto. Capisco che era necessario per il tema della giornata, ma penso che potrebbe valer la pena riprendere il mano questo brano e ripensarlo quando dell'Invisibile non dovrai più preoccuparti!

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Vastatio
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Messaggio#10 » venerdì 28 agosto 2015, 6:16

Ciao, ho riletto un paio di volte il tutto, ma non ci siamo.

Prima di tutto non credo tu possa partecipare con un racconto scritto da un altro. Su questo il regolamento mi sembra abbastanza chiaro.

Secondo, il tono colloquiale con il quale ci si rivolge al lettore. CI conosciamo? No. Un po' di educazione di base non guasta mai, prendi mattoni e cazzuola e tirati su un muro cosí hai anche meno spifferi in casa.

Inoltre, come conferma il preambolo, il racconto è stato scritto molto tempo fa. Temo che la cosa sia in contrasto con le regole del contest che prevedono la scrittura nelle quattro ore a disposizione. Ammetto di non essere però certo di questo punto e probabilmente è solouna mia interpretazione troppo rigida.

Sorvolando sul preambolo, che immagino non sia da considerare nella conta caratteri o altrimenti sfori di parecchio il limite anche del Laboratorio, il racconto in sé è un walltext insipido e vecchio. Se non ricordo male l'ho letto da bambino subito dopo "il mistero degli studi Kellerman" e "Norby il Robot stravagante".

Per quanto riguarda le infrazioni, reali o presunte, al regolamente  segnalo la cosa all'Antico. Se deciderà di mantenere il racconto in gara vedrò di elaborare un commento più organico ( scusa, ma non ho voglia di perdere tempo inutilmente).

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invernomuto
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Messaggio#11 » domenica 30 agosto 2015, 7:28

Ciao Marco, ben ritrovato!

Il racconto (o meglio il preambolo) mi è piaciuto veramente tanto, l'idea è brillante, lo stile è scorrevole e il tema perfettamente rispettto.

L'idea di un Dio bambino, come quella di un Dio poco competente, non è una novità assoluta ma tu sei riuscito a svilupparla in un modo personale e simpatico che fa ben presa sul lettore.

Non ho particolari appunti da fare riguardo allo stile che, unito all'abolizione della quarta parete, contribuisce all'immersione del lettore in un racconto scritto “personalmente” per lui.

A mio parere è un'ottima prova, complimenti.

P.S. Il commento di Vastatio meriterebbe una valutazione a parte perché mi ha fatto ridere a voce alta alle tre del mattino.

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Vastatio
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Messaggio#12 » martedì 1 settembre 2015, 10:33

Ciao, limitandomi al solo preambolo devo dire che è una ottima idea. Premesso che si capisce già dalle prime righe come intendi finire il bello diventa scoprire come giustifichi l'esistenza del racconto.
Irriverente e ispirata la Commissione che boccia in modo inappellabile l'operato di dio.
Credo che con un minimo di revisione, in modo da tacere almeno all'inizio la questione dell'intelligenza e che nessuno lo abbia mai letto, possa giovare al racconto.

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marco.roncaccia
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Messaggio#13 » martedì 1 settembre 2015, 22:15

Ciao A tutt*, causa ultimo scampolo di vacanza ho latitato e ora, prima di mettermi al lavoro con i vostri racconti, ringrazio tutti per i commenti e le osservazioni.
@Leonardo : C'è sempre da rivedere la punteggiatura :((( . Hai ragione.
@Andrea Partiti Lo spunto che mi dai è interessante e magari potrei svilupparlo a parte però questo racconto è partito con l'essere invisibile :) e credo che così resterà
@Vastatio 1: il tuo commento andrebbe postato come racconto. Mi sono ammazzato dalle risate!
@Invernomuto: Grazie. Completamente d'accordo su Vastatio.
@Vastatio 2: Mi vuoi fare litigare con l'Antico? Se ometto quelle informazioni poi mi tocca il cazziatone perchè nn ho disseminato gli indizi durante il racconto. Comunque grazie e complimenti ancora per il commento qui sopra!

Zebratigrata
Messaggi: 308

Messaggio#14 » giovedì 3 settembre 2015, 12:20

Ciao Ozbo, metto anche qui il commento postato con la classifica!

Riguardo l’attinenza al tema, questo racconto mi è sembrato un po’ un ‘trucco’.
Certo, è il preambolo di un racconto invisibile, quindi di invisibilità si tratta.
Mi piace l’inizio, è agile, cattura, però continuando a leggere all’interno del preambolo leggiamo un bellissimo racconto sulla nascita dell’universo, in cui il racconto invisibile si inserisce in maniera un po’ forzata, e, come dire… scompare ;-) al confronto!
Il racconto ‘vero’ però mi piace davvero molto, è simpatico, scorrevole e ben scritto. L’inserimento del racconto invisibile come ‘sistema di sicurezza’ invece non mi convince proprio, non è utile se non per rispettare il tema e nel complesso indebolisce la storia del nostro aspirante demiurgo.

enrico.nottoli
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Messaggio#15 » venerdì 4 settembre 2015, 16:59

Ciao Marco,
non è la prima volta che capitiamo in gruppo insieme e il modo in cui scrivi quindi lo conosco e ho già avuto modo di apprezzarlo. Stavolta hai osato e secondo me hai osato parecchio, il che poteva andare bene o male, tipo quando si punto alla roulette. Ti dico la verità, con me non ha funzionato gran che, non fraintendermi, apprezzo l’idea e la trovo originale senza dubbio però mi ha lasciato un po’ sospeso nel giudizio, come se mancasse il succo della faccenda (sebbene a volte un preambolo possa più di cento racconti, stavolta non mi ha preso). Sullo stile non ho da dirti nulla di negativo, la cosa che non mi ha convinto è proprio l’idea che hai scelto.
Spero lo stesso di rileggerti presto :)

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antico
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Messaggio#16 » domenica 6 settembre 2015, 23:15

Un non racconto che ci lascia il retrogusto amaro di una lettura non avvenuta perché dopo il BUONA LETTURA i caratteri probabilmente non erano sufficiente e non ho visto comparire alcunchè. Certo, questo è causato senz'altro dal limite di caratteri da me imposto e credo di non potermela prendere contro altri che non con me. Per questo e sulla parola dico che il pollice è tendente all'alto non foss'altro per la presenza di questo ennesimo Dio bambino che troppe volte incontro in racconti brevi e che ormai ho imparato a disprezzare (il Dio bambino, non Dio).

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