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Invisible Man'

Inviato: martedì 25 agosto 2015, 0:16
da Adry666
Stato energia pile: verde, cinque tacche. Stato motore principale: verde. Tuta dell’invisibilità: indossata correttamente. Guanti: OK. Cappello: OK. GPS acceso e settato sull'obiettivo.
Sono pronto per la mia missione. Le ferite subite in battaglie precedenti mi costringono a strisciare con le stampelle fino alla super-macchina: le gambe ancora non mi rispondono; mi isso a fatica sul seggiolino.
Accensione!
Spengo la luce dell’hangar e vado verso il montacarichi. Le porte si aprono, all'interno c’è un tizio con un impermeabile sgualcito e una pipa spenta in bocca; appena si riaprono le grate mi passa quasi attraverso, non mi degna di uno sguardo, l’invisibilità funziona perfettamente, come al solito.
La strada è resa viscida dalla pioggia incessante, una nebulizzazione continua di sporcizia accumulata negli anni. Tutto appare incolore, di un grigio topo sbiadito. Sfreccio tra le persone che camminano sul marciapiedi, tutti con un inspiegabile fretta: non vedono l’ora di arrivare in posti di lavoro che odiano e che li annoiano, per poi riscappare esauriti verso case e familiari che li deprimono. Nessuno si accorge di me; bene, tutto procede secondo i programmi. Sul visore al mio polso visualizzo l’obiettivo, il GPS mi sta guidando per la via più breve, manca poco. Improvvisamente un ostacolo invalicabile mi si para davanti: la via indicata dal mio navigatore è impraticabile. Mi vedo costretto a fare marcia indietro; sto perdendo tempo, ma non posso fare altrimenti. Mi rimetto in strada sfiorando le auto suonanti che, non potendomi vedere, mi vengono incontro pericolosamente. Evito un frontale per pochi millimetri. Con un guizzo funambolico riconquisto il marciapiedi, che in questa zona è una groviera simile alla superficie lunare, ma io non sono un astronauta, sono solo un super eroe.
Finalmente vedo il mio “uomo”: divisa blu, berretto con visiera e automezzo arancione. Sta facendo manovra. E’ il momento. Metto a manetta il motore e mi fiondo sul bersaglio. Con un balzo acrobatico su un cordolo di gomma, entro in testacoda nel parcheggio. Mi piazzo davanti all’uomo in divisa alla guida del bus.
- Oggi devo salire per forza, - gli dico.
Il tizio volta la testa verso di me e con aria stanca mi risponde:
- Ragazzì, oggi è come ieri, questo mezzo non ha lo scivolo per i disabili, non ci posso fare niente…
- Aiutami tu!
- Lo farei pure, ma non posso fermare il servizio; e poi ho l’ernia del disco, non gliela faccio. Abbi pazienza.
Giro il mio sguardo verso i passeggeri dentro il mezzo, e come al solito nessuno mi vede: chi sta chattando sullo smartphone questioni di vita o di morte, chi ha lo sguardo vitreo, chi legge la pubblicità appiccicata sui vetri. Per loro sono ancora il supereroe invisibile.
Mi volto con la carrozzina e riprendo la strada verso casa.
Il mio nome è “Invisible Man”, e domani ci sarà un’altra difficile missione per cui combattere. Magari solo per farmi una doccia decente, o soltanto per andare a una mostra di fumetti.

Inviato: martedì 25 agosto 2015, 21:37
da alexandra.fischer
INVISIBLE MAN di Adry666 La storia è scritta con un’ironia molto amara. Difatti, in una prima lettura sembra la parodia di un supereroe sgangherato, alla Magnus. Poi, rileggendola, si vede che si tratta di un vero eroe, un uomo che affronta le avversità su una carrozzina e non può contare neppure sull’aiuto del conducente dell’autobus e intanto, fa lo slalom fra auto impazzite e marciapiedi pieni di buchi, non senza perdere lo spirito di osservazione disilluso: la gente è stanca, sul lavoro e in casa. E il dolore l’ha resa cieca, al punto di non vedersi e di non vedere. Bravo.

Inviato: mercoledì 26 agosto 2015, 14:24
da maria rosaria
Ciao, Adriano.
Il tema dell'invisibilità declinato dal punto di vista di un disabile. Che tu, abilmente, hai mascherato da supereroe invisibile e che a me è piaciuto molto.
Un fumetto amaro con un finale pieno di speranza (almeno io così l'ho interpretato).
La lotta continua, giorno dopo giorno, per riuscire a "farsi vedere", per reclamare la propria presenza.
Dal punto di vista tecnico non ho nessun appunto da fare, scorre tutto via bene.
Bravo.

maria rosaria

Inviato: mercoledì 26 agosto 2015, 18:08
da valter_carignano
Personalmente, e mi rendo conto che è una specie di mia idiosincrasia, non amo molto i racconti, le storie e tutto ciò che abbia a che fare con l'handicap, per il semplice motivo che - per la mia esperienza - si finisce sempre col pietire e con cercare 'l'effetto facile' dato il tema.
In questo caso, non solo non lo fai (onore al merito) ma scrivi anche una storia piacevole, con buona forma che solo in qualche punto potrebbe essere 'purgata' di qualche frase fatta (tipo 'color grigio topo'). Ottimo risultato.

Inviato: mercoledì 26 agosto 2015, 22:37
da Flavia Imperi
Ciao Adriano!

Ottimo racconto. Scritto con uno stile brillante per giunta.
La storia di dipana piano piano, le scene scorrono: siamo proprio lì, vediamo con i suoi occhi. Un uso eccellente del punto di vista.
Trovo che tu abbia centrato il tema in modo molto originale, andando a mettere sotto le luci del palcoscenico un tema, come quello delle persone con handicap, in modo delicato e “amaro-dolce”.
Mi piace come palesi, dal racconto in prima persona, la percezione che il protagonista ha di sé come supereroe, forse solo un modo per sopravvivere nella giungla di un mondo “normodotato”.
Sinceramente? Non ho trovato errori.

Complimenti e in bocca al supereroe!

Inviato: venerdì 28 agosto 2015, 15:19
da Adry666
Ciao Alexandra, Maria Rosaria, Valter e Flavia,

innanzitutto grazie per la vostra preziosa recensione,  per i complimenti e per i consigli! :-)

Questa settimana sono stato fuori per lavoro, ma la prossima sicuramente leggerò i vostri racconti, non vedo l'ora.

A presto

Adriano

Inviato: domenica 30 agosto 2015, 18:32
da ceranu
 

Ciao Adriano.


 

Racconto decisamente centrato. Mi è capitato spesso di leggere storie con protagonisti portatori di handicap e spesso, se non sempre, si arrivava a rendere tutto patetico. In questo caso invece è tutto frizzante. L'autoironia del protagonista, che lo rende ancora più umano, fa vedere quanto il solo salire sull'autobus possa diventare un'impresa eroica.


 

Dal punto di vista tecnico non ho nulla da segnalarti.


 

Bravo e complimenti!


 

Inviato: lunedì 31 agosto 2015, 17:46
da Adry666
Ciao Francesco,

grazie per i complimenti, sono contento che ti sia piaciuto ;-))

A presto

Ciao

Adriano

Inviato: martedì 1 settembre 2015, 16:33
da Serena
Ciao Adriano! Finalmente in un girone insieme... e come vedo la pioggia è sempre con te! Molto carino il tuo racconto... mi piace l'ironia anche un tantino cinica che fa da filo conduttore. Sei stato bravo a non finire nel pantano della lacrima facile, sei rimasto sempre in perfetto equilibrio. Un racconto che all'inizio è riuscito a fuorviarmi, quasi credevo che fosse una storia fantascientifica!!!

A presto!

Inviato: mercoledì 2 settembre 2015, 17:35
da Adry666
Ciao Serena,

grazie per la recensione. E bentrovata nel girone!! :-)))

Sì in effetti l'intenzione era quella di far percepire inizialmente che si trattasse di un personaggio della "Marvel"...

A presto

Ciao

Adriano

Inviato: giovedì 3 settembre 2015, 1:48
da Il Soldato
Premessa: quello che scriverò ora non influenza il voto. Sono abituato a commentare facendo notare ogni cosa che noterebbe un semplice lettore.

 

Le prime righe del qui presente testo sembrano essere un manuale d'istruzioni. La trama, difatti, non è adatta per uno stile così "sterile". Naturalmente, con stile sterile si intende uno stile che predilige i dettagli al sentimento. è una trama molto introspettiva, che dunque punta sul sentimento stesso, non può essere ben sviscerata tramite questo stile. Nonostante questo, lo stile rimane pur sempre scorrevole e facile da leggere, hai un buon di scrivere. Alla prossima e buona fortuna.

Inviato: giovedì 3 settembre 2015, 10:25
da Adry666
Ciao Damiano,

grazie per la recensione.

Ammetto di non aver capito in pieno i tuoi commenti, ma ci rifletterò su.

PS: una curiosità: sei di origine straniera? Te lo dico perchè ho notato alcune costruzioni strane: "...hai un buon di scrivere..."

A presto

CIao

 

 

Inviato: giovedì 3 settembre 2015, 14:20
da beppe.roncari
Ciao Adry666, ben trovato.
Il tuo racconto mi è piaciuto. All'inizio avevo dei dubbi, dato che mi sembrava che ci fosse un’incoerenza: invisibile la tuta dell’uomo ma non il veicolo. Non aveva senso. La cosa mi disturba ancora un po’ perché mi pare un piccolo “imbroglio” al lettore, per il gusto del colpo di scena finale. Non ne avevi bisogno, la tua storia sull’invisibilità della disabilità era già abbastanza forte da sola, senza dover ricorrere a questi mezzucci.
In “un inspiegabile fretta” refuso, manca l’apostrofo.

Inviato: giovedì 3 settembre 2015, 14:40
da Adry666
Ciao Beppe,

ben trovato anche a te.

Grazie per la recensione e gli apprezzamenti.

All'invisibilità del "mezzo" sinceramente non avevo pensato.
Più che trucco mi piaceva l'idea di partire con un supereroe e poi svelare pian piano la verità.

A presto
Ciao

Adriano

Inviato: venerdì 4 settembre 2015, 12:53
da willy
"Invisible Man"

Bel racconto, complimenti Adriano! Buona capacità descrittiva e ottimo ritmo. E poi piazzi alcune frasi che sono verità assolute:
"Sfreccio tra le persone che camminano sul marciapiedi, tutti con un inspiegabile fretta: non vedono l’ora di arrivare in posti di lavoro che odiano e che li annoiano, per poi riscappare esauriti verso case e familiari che li deprimono."
"...chi sta chattando sullo smartphone questioni di vita o di morte"
Ne esce un personaggio tridimensionale molto ben costruito. Ottimo lavoro.


Inviato: venerdì 4 settembre 2015, 14:12
da Adry666
Ciao Willy ;-)))

Grazie per la recensione e i complimenti!

A presto

Ciao

Adriano

Inviato: venerdì 4 settembre 2015, 17:26
da Omaima Arwen
Ciao, Adriano.
Racconto piacevole, complimenti. Il tema dell'invisibilità c'è e devo dire che l'hai centrato in modo abbastanza originale! Come ha già scritto qualcun'altro prima però, le prime righe del testo sembrano un manuale d'istruzioni e sinceramente non mi è piaciuto molto come inizio.
Nonostante questo ottimo lavoro! Complimenti!

Inviato: lunedì 7 settembre 2015, 22:06
da antico
Bello. Poco da aggiungere, il racconto mi ha soddisfatto. Riesci a trattare un argomento delicato con ironia, a nascondere il gioco senza prendere in giro il lettore e a lasciarlo piacevolmente stupito e con in più qualcosa su cui riflettere. Bravo. Pollice SU, senza ombra di dubbio.

Inviato: lunedì 7 settembre 2015, 22:56
da Adry666
Grazie Antico per la recensione e gli apprezzamenti! ;-)))