Idea Malsana - Sara Perrone

Partenza: 17/08/2020 ore 22.00
SaraPerrone91
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Idea Malsana - Sara Perrone

Messaggio#1 » lunedì 17 agosto 2020, 23:47

Rebecca era partita in quarta, aveva dato retta al proprio istinto e si era messa all’opera, senza dar retta a nessuno, sebbene chiunque le dicesse che quell’idea era da folli.
Se ne rese conto quasi immediatamente, e si maledisse da sola per averci anche solo pensato.
Insomma, quale persona sana di mente avrebbe deciso di intraprendere il cammino di Santiago senza il benché minimo allenamento, e per giunta in solitudine?
La colpa era del suo amico Giovanni, che aveva da poco percorso l’intero tragitto e gliene aveva parlato qualche sera prima, mentre erano ad un pub con altri amici.
Rebecca era rimasta così estasiata dal racconto dell’amico, il quale aveva visitato diversi luoghi e conosciuto parecchie persone che, tornata a casa, si era messa a pc e aveva fatto qualche ricerca, scoprendo che avrebbe potuto fare anche solo un tratto di quel percorso. Nel giro di pochi minuti aveva scelto la meta d’inizio e aveva annotato su un post-it lilla tutto l’occorrente per il viaggio. Le avrebbe fatto bene, ne era certa.
Il mattino dopo, mentre girava tra gli scaffali della Decathlon, aveva chiamato Giovanni per dirgli tutto.
- Stai scherzando, vero? A malapena ti alzi dal divano per prendere il telecomando! – aveva riso lui.
- No, parto tra cinque giorni, te l’ho detto! Comunque, lo zaino lo prendo da cinquanta o settanta litri?
A quel punto Giovanni aveva sospirato e aveva raggiunto Rebecca nel tentativo di dissuaderla da quella malsana idea, salvo poi aiutarla nella scelta del migliore equipaggiamento nel momento in cui si era reso conto che ormai la decisione era stata presa.
- Te ne pentirai – aveva poi sentenziato in tono profetico, non appena erano usciti dal negozio.
E in effetti Rebecca se ne pentì dopo i primi chilometri, quando le due ragazze inglesi che aveva conosciuto la sera prima all’ostello di Villafranca del Bierzo e con cui aveva iniziato il percorso avevano accelerato il passo, dandole appuntamento alla tappa successiva con un “Sorry”.
Se ne pentì non appena i piedi iniziarono a farle male, perché d’altronde non erano abituati alle scarpe da trekking, ma solo a Converse, tacchi e ballerine.
Se ne pentì non appena lo zaino si fece sempre più pesante; forse sarebbe stato meglio procurarsi un e-reader, al posto di portare con sé “Anna Karenina”, per non parlare della pochette contenente i trucchi.
Nel momento in cui iniziò a piovere si arrese e decise di fermarsi a metà della prima tappa, priva di forze.
Chiese indicazioni a degli atletici pellegrini, che le consigliarono un ostello in un piccolo paese a cui si trascinò stremata. Dopo una doccia che non si rivelò per niente rigenerante si rannicchiò nel proprio sacco a pelo, frugò nello zaino alla ricerca del taccuino che aveva portato con sé da utilizzare come diario, che in quel momento tuttavia le sembrava più consono come testamento.
Impugnò la penna e, con uno sbadiglio, iniziò a scrivere.

Giorno 1
Si è rivelata la falsa partenza peggiore di sempre.
Giovanni aveva ragione.
Passo e chiudo.



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antico
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Re: Idea Malsana - Sara Perrone

Messaggio#2 » lunedì 17 agosto 2020, 23:50

Benvenuta su Minuti Contati! Tutto ok con caratteri e tempo, buona 200 metri piani!

alexandra.fischer
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Re: Idea Malsana - Sara Perrone

Messaggio#3 » martedì 18 agosto 2020, 8:49

IDEA MALSANA Di Sara Perrone Tema centrato in pieno. Povera Rebecca. Ha sbagliato a sottovalutare un percorso come Santiago de Compostela. Si è armata di zaino e scarpe da trekking (ma avrebbe potuto risparmiarsi il tomo di Tolstoj, in quel caso meglio un e-reader e qualche cosmetico di meno). Al Lettore la storia strappa un sorriso. Giovanni l’ha avvertita: è impreparata, ma lei niente (forse per via del fascino di Google Earth, che fa sembrare tutto così vicino, chissà). La storia riflette molto lo spirito di Flaubert (“Bouvard e Pècuchet”). Complimenti.

Attenta:
alla frase si era messa a pc
(si era messa al PC)
Lo zaino da cinquanta o settanta litri? (Chili, vorrai scrivere)

Simone Marzola
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Re: Idea Malsana - Sara Perrone

Messaggio#4 » martedì 18 agosto 2020, 15:18

Ciao Sara e piacere di leggerti!

Trovo che il tuo sia un racconto divertente e scorrevole.
Ho apprezzato le tre ripetizioni del pentimento di Rebecca e la descrizione che ne fai.
Il tema mi sembra ci sia e sia rispettato: c'è una partenza ed è falsa perché avviene troppo in fretta e senza preparazione fisica, tanto che Rebecca viene "squalificata" alla prima tappa.

L'unica cosa che mi stride un po' e che forse sistemerei è la frase che Rebecca scrive nel suo diario:
"Si è rivelata la falsa partenza peggiore di sempre."

In fin dei conti per Rebecca è stata una partenza vera e propria, con dispendio di soldi e tempo. Potresti anche toglierla come frase e non si perderebbe comunque il senso del racconto.

Bel racconto e a rileggerti!

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Michael Dag
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Re: Idea Malsana - Sara Perrone

Messaggio#5 » martedì 18 agosto 2020, 16:19

Idea malsana, di Sara Perrone
Il personaggio crea molta empatia, e il racconto in se è simpatico e piuttosto immersivo.
Stai attenta però ad usare il passato prossimo così tanto, ha scritto una valanga di volte "aveva" in poche frasi. Cerca dei modi alternativi, per non risultare ripetitiva. Esempio...
A quel punto Giovanni, dopo un sospiro rassegnato, aveva raggiunto Rebecca

@ alexandra.fischer
la capienza di zaini e roba del genere si misura in LITRI, che è un unità di misura del volume.

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Andrea Partiti
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Re: Idea Malsana - Sara Perrone

Messaggio#6 » martedì 18 agosto 2020, 16:30

Il tema è preso anche se un po' di sfuggita, perché la partenza c'è, sebbene stentata.

Quello che mi lascia perplesso del racconto è la sua linearità. La protagonista si entusiasma di un'idea, si attiva, le dicono che finirà male, insiste, finisce male. Non devia neppure per un secondo dal percorso che ci si immagina dopo aver letto l'incipit. Anzi, direi che l'incipit ci rivela l'intera struttura del racconto, ancor prima di addobbarlo con personaggi, luoghi e orpelli:

> Rebecca era partita in quarta, aveva dato retta al proprio istinto e si era messa all’opera, senza dar retta a nessuno, sebbene chiunque le dicesse che quell’idea era da folli.

C'è tutto, dall'inizio alla fine.
Penso che andrebbe ristrutturato in modo da portarci almeno insieme all'ottimismo della protagonista, senza abbatterlo così e farci già sapere cosa succederà.

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Andrea Lauro
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Re: Idea Malsana - Sara Perrone

Messaggio#7 » mercoledì 19 agosto 2020, 8:20

Ciao Sara, la traccia è rispettata, ma la forma che hai dato al testo non mi convince.
Dopo una buona partenza in cui incuriosisci il lettore, passi a un paragrafo di pura informazione, virando pericolosamente sull’infodump:

    “Rebecca era rimasta così estasiata dal racconto dell’amico, il quale aveva visitato diversi luoghi e conosciuto parecchie persone che, tornata a casa, si era messa a pc e aveva fatto qualche ricerca, scoprendo che avrebbe potuto fare anche solo un tratto di quel percorso. Nel giro di pochi minuti aveva scelto la meta d’inizio e aveva annotato su un post-it lilla tutto l’occorrente per il viaggio. Le avrebbe fatto bene, ne era certa.”
Non dico che questi dettagli siano inutili alla trama, anzi. Avrebbero reso meglio se fossero usciti pian piano, e qui torno alla forma che hai dato al testo. Anziché lavorare sulla storia come un riassunto della disfatta, avrei mostrato un momento del cammino della protagonista. Con le scarpe che fanno male, con i ciottoli che fanno inciampare. E mentre questo succede, affiorano i ricordi di come la preparazione al cammino di Santiago è stata insufficiente, di come abbia fatto le scelte sbagliate. Il lettore sarebbe attratto nel mondo di Rebecca, anziché assistere da esterno al (triste) epilogo.
Se decidessi di tener buono questo suggerimento per un’eventuale revisione, probabilmente riusciresti a risolvere anche il problema di linearità della trama che ti ha fatto notare Andrea Partiti.
A presto
andrea

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Giacomo Puca
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Re: Idea Malsana - Sara Perrone

Messaggio#8 » mercoledì 19 agosto 2020, 22:28

Ciao Sara!

Il tema è centrato: una falsa partenza, fatta senza preparazione e probabilmente senza reale convinzione.

L'idea è interessante, colpisce in pieno i miei gusti personali, ma ritengo sia valida in generale.

La trama lascia un po' a desiderare, come ha già scritto qualcun'altro, c'è una ragazza che decide di fare una cosa per cui non è preparata, la fa, fallisce. STOP.
Sarebbe stato carino dare un po' di senso agli eventi, o magari far avvenire qualcosa di positivo nella situazione negativa (capisce che fare le cose senza preparazione è stupido, capisce che lanciarsi in una avventura non è romantico è solo stupido, conosce qualcuno di interessante, scopre un posto particolare... idee a caso sia ben chiaro).

Lo stile non mi fa impazzire, hai scelto di riassumere la vicenda, più che mostrarci qualcosa. Non sento le vesciche, non sento i piedi in fiamme, non sento lo smarrimento tipico del pellegrino dopo venticinque chilometri da solo a camminare. Avresti potuto mostrarci la ragazza nel suo momento più vulnerabile, sola e stremata che ripensa alle sue scelte, commentando nella mente gli eventi. La stessa vicenda raccontata, ma con il bonus mastodontico di coinvolgere il lettore fisicamente ed emotivamente.
In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

SaraPerrone91
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Re: Idea Malsana - Sara Perrone

Messaggio#9 » martedì 1 settembre 2020, 12:23

alexandra.fischer ha scritto:IDEA MALSANA Di Sara Perrone Tema centrato in pieno. Povera Rebecca. Ha sbagliato a sottovalutare un percorso come Santiago de Compostela. Si è armata di zaino e scarpe da trekking (ma avrebbe potuto risparmiarsi il tomo di Tolstoj, in quel caso meglio un e-reader e qualche cosmetico di meno). Al Lettore la storia strappa un sorriso. Giovanni l’ha avvertita: è impreparata, ma lei niente (forse per via del fascino di Google Earth, che fa sembrare tutto così vicino, chissà). La storia riflette molto lo spirito di Flaubert (“Bouvard e Pècuchet”). Complimenti.

Attenta:
alla frase si era messa a pc
(si era messa al PC)
Lo zaino da cinquanta o settanta litri? (Chili, vorrai scrivere)


Eccomi, finalmente rientrata dalle vacanze riesco a rispondere.
Ti ringrazio per il commento e per gli appunti fatti: del primo non mi ero accorta. Per quanto riguarda il secondo, alla Decathlon ho sempre visto il volume degli zaini calcolato in litri, perciò mi sono basata su quello. Proverò a informarmi, comunque.
Grazie ancora!

SaraPerrone91
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Re: Idea Malsana - Sara Perrone

Messaggio#10 » martedì 1 settembre 2020, 12:26

Simone Marzola ha scritto:Ciao Sara e piacere di leggerti!

Trovo che il tuo sia un racconto divertente e scorrevole.
Ho apprezzato le tre ripetizioni del pentimento di Rebecca e la descrizione che ne fai.
Il tema mi sembra ci sia e sia rispettato: c'è una partenza ed è falsa perché avviene troppo in fretta e senza preparazione fisica, tanto che Rebecca viene "squalificata" alla prima tappa.

L'unica cosa che mi stride un po' e che forse sistemerei è la frase che Rebecca scrive nel suo diario:
"Si è rivelata la falsa partenza peggiore di sempre."

In fin dei conti per Rebecca è stata una partenza vera e propria, con dispendio di soldi e tempo. Potresti anche toglierla come frase e non si perderebbe comunque il senso del racconto.

Bel racconto e a rileggerti!


Ciao, Simone!
Grazie mille per il tuo commento. Mi fa piacere che il racconto ti sia parso scorrevole ma soprattutto divertente, perché l’intento era proprio quello di strappare un sorriso.
Terrò conto delle osservazioni sulla frase finale, con la quale mi sono voluta ricollegare al tema della falsa partenza perché temevo di non averlo rispettato del tutto.

SaraPerrone91
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Re: Idea Malsana - Sara Perrone

Messaggio#11 » martedì 1 settembre 2020, 12:28

Michael Dag Scattina ha scritto:Idea malsana, di Sara Perrone
Il personaggio crea molta empatia, e il racconto in se è simpatico e piuttosto immersivo.
Stai attenta però ad usare il passato prossimo così tanto, ha scritto una valanga di volte "aveva" in poche frasi. Cerca dei modi alternativi, per non risultare ripetitiva. Esempio...
A quel punto Giovanni, dopo un sospiro rassegnato, aveva raggiunto Rebecca

@ alexandra.fischer
la capienza di zaini e roba del genere si misura in LITRI, che è un unità di misura del volume.


Grazie per il tuo commento!
Sì, tendo ad abusare del trapassato prossimo, in effetti, l’ho sempre fatto ed è un aspetto su cui devo lavorare. Avrei dovuto ricontrollare per l’ennesima volta e cercare di snellire un po’ il racconto da quel punto di vista, ma mi sono lasciata prendere dal panico di dover consegnare, temo.

SaraPerrone91
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Re: Idea Malsana - Sara Perrone

Messaggio#12 » martedì 1 settembre 2020, 12:31

Andrea Partiti ha scritto:Il tema è preso anche se un po' di sfuggita, perché la partenza c'è, sebbene stentata.

Quello che mi lascia perplesso del racconto è la sua linearità. La protagonista si entusiasma di un'idea, si attiva, le dicono che finirà male, insiste, finisce male. Non devia neppure per un secondo dal percorso che ci si immagina dopo aver letto l'incipit. Anzi, direi che l'incipit ci rivela l'intera struttura del racconto, ancor prima di addobbarlo con personaggi, luoghi e orpelli:

> Rebecca era partita in quarta, aveva dato retta al proprio istinto e si era messa all’opera, senza dar retta a nessuno, sebbene chiunque le dicesse che quell’idea era da folli.

C'è tutto, dall'inizio alla fine.
Penso che andrebbe ristrutturato in modo da portarci almeno insieme all'ottimismo della protagonista, senza abbatterlo così e farci già sapere cosa succederà.


Ciao, Andrea!
Ti ringrazio per il tuo commento.
Ammetto che il racconto risulta lineare. Non scrivevo da un po’, sono un po’ arrugginita e quindi non ho voluto strafare; il tema era un po’ ostico, ci ho messo una buona mezz’ora a farmi venire un’idea e a documentarmi sul Cammino di Santiago, perciò ho optato per una trama lineare. Come hai detto tu, dovrei ristrutturare un po’ il tutto e mescolare le carte.

SaraPerrone91
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Re: Idea Malsana - Sara Perrone

Messaggio#13 » martedì 1 settembre 2020, 12:36

Andrea Lauro ha scritto:Ciao Sara, la traccia è rispettata, ma la forma che hai dato al testo non mi convince.
Dopo una buona partenza in cui incuriosisci il lettore, passi a un paragrafo di pura informazione, virando pericolosamente sull’infodump:

    “Rebecca era rimasta così estasiata dal racconto dell’amico, il quale aveva visitato diversi luoghi e conosciuto parecchie persone che, tornata a casa, si era messa a pc e aveva fatto qualche ricerca, scoprendo che avrebbe potuto fare anche solo un tratto di quel percorso. Nel giro di pochi minuti aveva scelto la meta d’inizio e aveva annotato su un post-it lilla tutto l’occorrente per il viaggio. Le avrebbe fatto bene, ne era certa.”
Non dico che questi dettagli siano inutili alla trama, anzi. Avrebbero reso meglio se fossero usciti pian piano, e qui torno alla forma che hai dato al testo. Anziché lavorare sulla storia come un riassunto della disfatta, avrei mostrato un momento del cammino della protagonista. Con le scarpe che fanno male, con i ciottoli che fanno inciampare. E mentre questo succede, affiorano i ricordi di come la preparazione al cammino di Santiago è stata insufficiente, di come abbia fatto le scelte sbagliate. Il lettore sarebbe attratto nel mondo di Rebecca, anziché assistere da esterno al (triste) epilogo.
Se decidessi di tener buono questo suggerimento per un’eventuale revisione, probabilmente riusciresti a risolvere anche il problema di linearità della trama che ti ha fatto notare Andrea Partiti.
A presto
andrea


Ciao, Andrea!
Ti ringrazio per i preziosi consigli. Come ho scritto anche al tuo omonimo, non scrivevo da un po’, sono abbastanza arrugginita e ho voluto rimettermi in gioco, conscia che sicuramente ci sarebbe stato qualcosa da sistemare.
Hai ragione, ho dato un po’ troppe informazioni. È un “difetto” che la mia scrittura ha sempre avuto; cerco sempre di spiegare tutto perché temo che il lettore non capisca alcuni passaggi, però così rischio anche di dire troppo. Ci devo lavorare un po’ su, aiutandomi anche con la lettura. Diciamo che leggere prevalentemente classici ottocenteschi e romanzi storici non aiuta molto!
Proverò a rivedere il tutto tenendo conto di tutti i consigli che tu e gli altri autori mi avete dato, grazie ancora!

SaraPerrone91
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Re: Idea Malsana - Sara Perrone

Messaggio#14 » martedì 1 settembre 2020, 12:40

Giacomo Puca ha scritto:Ciao Sara!

Il tema è centrato: una falsa partenza, fatta senza preparazione e probabilmente senza reale convinzione.

L'idea è interessante, colpisce in pieno i miei gusti personali, ma ritengo sia valida in generale.

La trama lascia un po' a desiderare, come ha già scritto qualcun'altro, c'è una ragazza che decide di fare una cosa per cui non è preparata, la fa, fallisce. STOP.
Sarebbe stato carino dare un po' di senso agli eventi, o magari far avvenire qualcosa di positivo nella situazione negativa (capisce che fare le cose senza preparazione è stupido, capisce che lanciarsi in una avventura non è romantico è solo stupido, conosce qualcuno di interessante, scopre un posto particolare... idee a caso sia ben chiaro).

Lo stile non mi fa impazzire, hai scelto di riassumere la vicenda, più che mostrarci qualcosa. Non sento le vesciche, non sento i piedi in fiamme, non sento lo smarrimento tipico del pellegrino dopo venticinque chilometri da solo a camminare. Avresti potuto mostrarci la ragazza nel suo momento più vulnerabile, sola e stremata che ripensa alle sue scelte, commentando nella mente gli eventi. La stessa vicenda raccontata, ma con il bonus mastodontico di coinvolgere il lettore fisicamente ed emotivamente.


Ciao, Giacomo!
Grazie per il commento e per i tuoi consigli.
Come ho già detto, era da tempo che non mi mettevo alla tastiera ed ero un po’ arrugginita, per cui apprezzo tutte le osservazioni che mi sono state fatte.
Sono felice che il tema sia stato rispettato, perché non era dei più semplici e temevo di non averlo centrato in pieno.
Per quanto riguarda il fatto che la storia sembri un riassunto, be’... Lo posso capire. Ho preferito raccontare un’esperienza lineare per non complicare troppo il tutto, e anche perché volevo rispettare il limite dei caratteri. Sicuramente dovrà esserci una revisione e la farò tenendo conto di tutto ciò che tu e gli altri autori mi avete detto.
Grazie ancora!

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