Rumori molesti

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Pretorian
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Rumori molesti

Messaggio#1 » martedì 22 settembre 2020, 0:12

Rumori molesti

George bussa alla porta del garage. Quando si apre, sulla soglia compare un giovane a torso nudo, con lunghi capelli biondi.
- Buonasera, Signor Wilson. Posso fare qualcosa per lei?
- Dennis, è mezzanotte passata… - esclama l’anziano, stringendosi nell’antiquata vestaglia cremisi che indossa - andrete avanti ancora per molto con la vostra musica?
Il giovane si morde un labbro.
- Mi scusi, Signor Wilson: io e i ragazzi ci siamo sistemati nel garage proprio per non darvi fastidio. Non pensavamo che poteste sentirci.
Dennis si scosta dallo specchio dalla porta. Alle sue spalle, George intravede altri quattro giovani, tutti a torso nudo e tutti luccicanti di sudore. Il bassista del gruppo alza una mano in segno di saluto, mentre gli altri si limitano a osservarlo con aria assente.
- Vi sentiamo eccome, ragazzo! – dice, mentre sul volto compare un sorriso tirato. - Quindi… cosa ne direste di continuare domani?
- Mi spiace, ma abbiamo bisogno di provare il più possibile: tra meno di una settimana c’è lo “Switchblade Music Contest” e vogliamo farci trovare preparati.
- Quest’anno spacchiamo i culi! – sbraita il chitarrista. – Facciamo vedere a tutti come si fa il vero rock!
Il giovane si lancia in un assolo sfrenato, sostenuto dalle grida d’incoraggiamento dei compagni. Mentre i ragazzi urlano, il George si copre le orecchie e s’ingobbisce.
- Vede quanta energia hanno, Signor Wilson? Come faccio a chiedergli di smettere? – esclama Dennis. – Ci dia ancora due o tre ore e poi vi lasceremo tranquilli.
- Tre ore? Ma è troppo! – George si accosta il ragazzo e abbassa la voce. – Dennis, io e Martha avevamo intenzione di passare una serata… intima. Insomma, avremmo bisogno di una certa atmosfera…
- Ah, birbante di un Signor Wilson! Ecco scoperto cosa fate quando si vedono le luci delle candele in casa vostra! – Dennis scoppia a ridere e dà delle forti pacche sulle spalle dell’anziano. -Non si preoccupi per l’atmosfera: so io come rimediare.
Torna dai suoi compagni e prende il microfono.
- Cambio di programma, ragazzi: anticipiamo a stasera tutte le canzoni d’amore della scaletta, a cominciare da “Your love is like a spider’s bite”.
George prova a interromperlo, ma una nuova ondata di musica gli strozza le parole in gola.

- Allora, com’è andata?
- La senti ancora la musica, no? Come pensi che possa essere andata? – sbotta George, sedendosi sul divano – Quel mascalzone si fa più arrogante ogni giorno che passa: mi farà diventare matto!
- George non dovresti arrabbiarti tanto, lo sai che non ti fa bene – Martha posa sul tavolino del soggiorno una tazza di camomilla, poi bacia il marito tra i radi capelli bianchi. – Prendi questa, così ti sentirai meglio.
George borbotta ancora qualcosa a mezza bocca, poi comincia a sorbire l’infuso. Quando posa nuovamente la tazzina, il suo volto è visibilmente più rilassato.
- Va meglio adesso?
George annuisce.
- Cosa ne diresti di ricominciare da dove abbiamo lasciato, allora? – appoggia una mano su quella del marito e sorride. – Le cose stavano cominciando a farsi… interessanti.
George ridacchia e si alza. Mentre i due si spostano nella camera accanto, alzano i cappucci delle vestaglie cremisi e si coprono la testa.
La camera da letto è costellata da decine di piccole candele rosse, sistemate in modo da disegnare linee contorte la cui luce punta inevitabilmente sull’altare al centro della stanza. Sulla sua sommità vi è incatenata una ragazza nuda e imbavagliata. All’ingresso dei due anziani, la giovane si agita, ma loro non ci badano.
- Tesoro, ricordi dove eravamo arrivati?
- All’invocazione del Districo di Curwen, George – gli risponde Martha, prendendo in mano un grosso pugnale dalla lama ondulata e alzandolo sulla giovane in ceppi. – Pagina 93. L’immolazione dell’offerta.
L’uomo annuisce, apre il grande libro di pelle appoggiato sull’altare e alza le braccia. Prima che possa cominciare a leggere, però, un poderoso acuto di Dennis gli strappa un’imprecazione.
- Dai, George, non darci peso – dice Martha. – E poi, sono sicura che le canzoni di quel ragazzo farebbero piacere al Caos Nucleare. Lui adora le cacofonie stonate e senza senso.
George annuisce e bacia la moglie su una guancia, poi l’aria risuona dei versi di un’invocazione blasfema.


di Agostino Langellotti



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antico
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Re: Rumori molesti

Messaggio#2 » martedì 22 settembre 2020, 0:18

Ciao Agostino! Dopo avere fatto il carico di medaglie alle Olimpiadi, sei pronto per l'Ottava Era? Tutto ok con tempo e caratteri, divertiti in questa SARA BILOTTI EDITION!

alexandra.fischer
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Re: Rumori molesti

Messaggio#3 » mercoledì 23 settembre 2020, 11:16

Tema centrato. Scrittura impeccabile. Allora, ti prendo come esempio. Nel senso che assimilerò al meglio il tuo metodo. Lo trovo molto efficace: il signor George Wilson in vestaglia cremisi sembra un tipo anzianotto e banale, soprattutto confrontato con i rockettari del garage, desiderosi di sfondare nel concorso musicale (e ne hanno ancora per tre ore a notte fonda). Mi piace l’equivoco sulle candele (loro ci vedono qualcosa di piccante, gli dedicano canzoni d’amore di rock duro, mi è piaciuto il titolo citato: Il tuo amore è come il morso di un ragno, molto bello, degno del tuo spirito acuto). La sorpresa finale, è quella del sacrificio umano della fanciulla incatenata al tavolo (e Wilson ha la complicità della moglie, esperta nell’evocazione demoniaca e più spietata di lui…non vorrei essere al posto della band quando arriverà la creatura evocata da lei. Molto credibile il linguaggio delle scienze occulte: immolazione dell’offerta, Distico Curwen, di matrice lovecraftiana e il Caos Nucleare, idea originale.

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Emiliano Maramonte
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Re: Rumori molesti

Messaggio#4 » mercoledì 23 settembre 2020, 11:47

Ciao Agostino!
Molto felice di rileggerti!
Ti confesso che prima del colpo di scena finale, la storia mi aveva piuttosto annoiato. Una piattezza insolita per la tua bravura. Ben scritto, per carità, ormai sulle abilità tecniche poco da dire, ma, per fortuna il guizzo è arrivato con il rituale satanico. Ottimo picco emotivo, ottimo stravolgimento delle dinamiche costruite per buona parte del testo. Efficacissimo il contrasto tra i personaggi: i ragazzotti della band, pittoreschi ma fessacchiotti, e l’anziano signore, distinto, scorbutico, ma malvagio.
Non ho molto da aggiungere, se non che nell’insieme il racconto è apprezzabile.
Io avrei tolto “che indossa” in “esclama l’anziano, stringendosi nell’antiquata vestaglia cremisi che indossa”, è pleonastico.

In bocca al lupo!
Emiliano.

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Fagiolo17
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Re: Rumori molesti

Messaggio#5 » mercoledì 23 settembre 2020, 19:21

Ciao Agostino, l’idea del tuo racconto mi è piaciuto molto, il capovolgimento di fronte dove i veri vicini strani sono i Wilson. Lo avrei ambientato in Italia, per mio gusto personale, passare da George o Giorgio non cambierebbe in alcun modo il racconto.
Qualche appunto qua e là, sempre per mio gusto personale, massimo rispetto per le scelte stilistiche altrui.
abbiamo bisogno di provare il più possibile. Non mi è piaciuta come battuta di dialogo, è un po’ posticcia. Ci mancano quattro pezzi? Finiamo la scaletta? Montiamo l’ultimo pezzo? Stiamo sistemando l’intro? Boh, avrei messo qualcosa di più specifico del campo musicale.
il George si copre le orecchie e s’ingobbisce. Non mi piace “il” davanti al nome.
George si accosta il ragazzo. AL
Ecco scoperto cosa fate quando si vedono le luci delle candele in casa vostra. La frase è un filo farraginosa. (Ecco cosa combinate a lume di candela. ad esempio)
Martha posa sul tavolino del soggiorno una tazza di camomilla, poi bacia il marito tra i radi capelli bianchi. Il POI non serve. Inoltre avrei invertito le due frasi visto che la battuta successiva si riferisce alla tazza.
George borbotta ancora qualcosa a mezza bocca, poi comincia a sorbire l’infuso. Anche qui non serve il POI.
Quando posa nuovamente la tazzina, il suo volto è visibilmente più rilassato. Non metterei la virgola tra "tazzina" e "il suo volto" oppure toglierei il quando. E toglierei entrambi gli avverbi in mente.
La camera da letto è costellata da decine di piccole candele rosse, sistemate in modo da disegnare linee contorte la cui luce punta inevitabilmente sull’altare al centro della stanza. Questa frase rallenta molto il ritmo di lettura. INEVITABILMENTE suona male e non aggiunge niente alla frase: (La camera da letto è costellata da decine di piccole candele rosse che formano linee contorte e illuminano l’altare al centro della stanza.)
Sulla sua sommità vi è incatenata una ragazza nuda e imbavagliata. Per mio gusto non apprezzo il c’è o il vi è. Potevi girare la frase. Una ragazza nuda e imbavagliata è incatenata sulla sua sommità. Imbavagliata e incatenata suonano male vicine.
- Tesoro, ricordi dove eravamo arrivati?
- All’invocazione del Districo di Curwen, George – gli risponde Martha.
Fino a “gli risponde Martha” non avevo capito chi aveva detto la prima battuta e chi la seconda perché il vocativo Tesoro poteva essere stato pronunciato da entrambi. Avrei messo un tag sulla prima battuta.
Prima che possa cominciare a leggere, però, un poderoso acuto di Dennis gli strappa un’imprecazione. Il “prima che” porta fuori dall’immedesimazione, è molto raccontato. Spalanca la bocca per pronunciare le prime sillabe, ma un poderoso acuto di Dennis lo interrompe. Impreca. (o magari metti l’imprecazione, ancora meglio)
George annuisce e bacia la moglie su una guancia, poi l’aria risuona dei versi di un’invocazione blasfema. Anche qui come sopra toglierei il POI.
Complimenti ancora per l’ottima idea e per la realizzazione.

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wladimiro.borchi
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Re: Rumori molesti

Messaggio#6 » giovedì 24 settembre 2020, 15:22

Ciao Ago,
racconto carinissimo.
Il plot twist di chiusura funziona e sorprende.
Forse avresti potuto calcare un po' di più la mano sulle angherie alla povera vittima incatenata.
Non che io apprezzi gli ammiccamenti voyeuristici di certa letteratura contemporanea, ma in questo caso poteva servire un po' di supplizio sulla giovane da immolare per accrescere il disgusto nei confronti del tranquillo Wilson che alterna camomilla tiepida a rituali sanguinari.
Nel complesso un buon lavoro.
Anche 'sta volta la classifica sarà un inferno.
W

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Davide Di Tullio
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Re: Rumori molesti

Messaggio#7 » venerdì 25 settembre 2020, 18:00

Ciao Agostino, piacere di rileggerti.

Vado subito al dunque e ti segnalo quelle che secondo me sono le criticità più vistose. Fatto salvo il twist finale, mi resta oscuro qual' è il conflitto presente nel racconto. I due anziani vengono interrotti in qualcosa che si capisce alla fine essere un sacrificio umano. Lui va a lamentarsi e poi torna da sua moglie, ma di fatto non succede nulla. I ragazzi continuano a suonare e loro continuano un po' infastiditi con il sacrificio. Non vedo tensione.

Il secondo aspetto che a mio avviso andrebbe migliorato è la gestione dei dialoghi. Mi sembrano parecchio ingessati. Quando il vecchio gli confida poi che vorrebbe un po' di intimità mi sembra poco realistico. Tu metteresti mai a conoscenza un branco di ragazzacci dei tuoi intenti "intimi" (di qualsiasi cosa si tratti)?

Veniamo allo stile. Usi spesso l’avverbio "mentre" (ricordo di averlo letto almeno tre volte). Questo, insieme ad altri avverbi (vedi "l’inevitabilmente" usato nelle ultime battute) appesantisce la letture e da un tocco di onniscienza al plot.
Ancora: in alcuni casi, dove si capisce chiaramente chi sta conducendo la conversazione, potresti fare a meno dei dialogue tag. Per es.

"- Dennis, è mezzanotte passata… - esclama l’anziano"

Io penso che tu qui lo abbia utilizzato per introdurre il fatto che lui sia anziano. Ma potresti trovare mille altri escamotage per riproporre questo dettaglio e inoltre si sente che qui a parlare è l’autore.

Quindi in sintesi:
- Snellimento dei dialoghi
- Miglioramento della gestione del PDV (mi sforzerei di puntare sempre meno sulla voce dell´autore e terrei saldo il PDV di uno dei personaggi)
- Riprogettazione della scena, puntando a definire da subito il conflitto.

Spero di esserti stato utile

a rileggerti presto

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Ilariya_
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Re: Rumori molesti

Messaggio#8 » venerdì 25 settembre 2020, 20:06

Ciao Agostino!

Questo è il mio primo contest, spero che il mio commento potrà esserti utile.
Lo stile è davvero piacevole, la scelta del tempo presente funziona, le esclamazioni dei personaggi (- Vi sentiamo eccome, ragazzo!) così come la scelta di nomi propri inglesi, mi fanno pensare ad una serie tv.
Il finale è davvero assurdo: l'anziano Signor Wilson beve una camomilla per prepararsi ad un sacrificio umano, mentre i vicini intravedono le luci (e ombre?) della sua stanza. Tuttavia, funziona benissimo come capovolgimento finale e dà un senso alla storia.

Tutto sommato una lettura gradevole.

In bocca al lupo!

Ilaria

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Gennibo
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Re: Rumori molesti

Messaggio#9 » sabato 26 settembre 2020, 23:24

Ciao Agostino e piacere di leggerti, parti con un incipit che ci introduce in un mondo normalissimo, ma quando l’anziano signore torna dalla sua Martha scopriamo una situazione terribile. Efficace la resa sui contrasti. Il racconto è interessante anche se a volte sul filo dell’incredibilità, mi sono chiesta come faccia una coppia del genere a catturare le sue vittime e farle arrivare fin lì. Possibile che nessuno si accorga di nulla? I rumori del complesso possono essere utili a mascherare le grida della vittima e quindi il vecchio non dovrebbe andare a chiedere di smettere (anche se capisco che in quel modo puoi presentare i due personaggi). Bella la scelta della canzone.
Toglierei “che indossa”. Sistemerei “dallo specchio dalla porta”, “farci trovare preparati”.
Con un’ambientazione italiana, ancora meglio se dialettale, sarebbe stato tutto più caratteristico e simpatico.
Comunque il racconto mi è piaciuto, sono entrata nella storia e sono inorridita all'idea della ragazza nelle grinfie di quei due pazzoidi. Bravo e alla prossima!

Emamela
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Re: Rumori molesti

Messaggio#10 » martedì 29 settembre 2020, 14:39

Ciao Agostino,
racconto con uno stile lineare e fluido che si fa leggere senza nessun intoppo.
Trama avvincente che inizia in modo soft, e depista le aspettative del lettore, ma che esplode con il twist finale e la domanda che ti arriva in testa è: “Adesso chi sono gli strani?”.
Bellissimo il personaggio di Martha caratterizzato molto bene da dialoghi efficaci.
Belle le immagini che utilizzi nelle descrizioni, in particolare mi ha colpito la vestaglia cremisi che riprendi all’inizio delle due parti del racconto come rafforzativo, prima solo di George poi anche di Martha.
Complimenti, un ottima prova, sicuramente tra i primi.
A rileggerci presto
Emanuela

Fabio84
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Re: Rumori molesti

Messaggio#11 » martedì 29 settembre 2020, 23:00

Ciao Agostino,
il tuo racconto mi è piaciuto e mi ha strappato una bella risata a questo punto:
"alzano i cappucci delle vestaglie cremisi e si coprono la testa."
quando s'intravede il colpo di scena.
La scrittura si fa più dinamica proprio in questo secondo capitolo.
Alcune cose che ho notato (molte per gusto personale)
- all'inizio: "passata… - esclama l’anziano, " mi fa strano che ci siano i puntini di sospensione e allo stesso tempo però esclami
- all'inizio del secondo capitolo "- George non dovresti arrabbiarti tanto" . Mi fa strano che la moglie lo chiami per nome dopo tanti anni. secondo me metterlo è un "in più". La stessa cosa capita anche successivamente "All’invocazione del Districo di Curwen, George – " E qui: "- Dai, George, non darci peso – dice Martha."
Ben fatta
Ciao

FAbio

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Re: Rumori molesti

Messaggio#12 » lunedì 5 ottobre 2020, 13:37

Occhio a qualche refuso localizzato soprattutto nella prima parte e che mi sembrano i residui delle revisioni approntate. Credo che il ragazzo sia un po' troppo composto, soprattutto per quello che mi sembrava il tuo intento: perculare le band sataniste mostrando, invece, chi i fatti li fa davvero :) Insomma, avrei aumentato il contrasto per fare deflagare meglio il finale. Detto questo, lettura più che godibile e buona costruzione, tema preso ben sfruttato. Per me un pollice tendente verso l'alto in modo assolutamente brillante.

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