Lo sfogo di Paperino (Vai all'Inferno!) Racconto per il concorso SQUALIFICATO

Avatar utente
rickagram
Messaggi: 13
Contatta:

Lo sfogo di Paperino (Vai all'Inferno!) Racconto per il concorso SQUALIFICATO

Messaggio#1 » lunedì 19 ottobre 2020, 22:14

LO SFOGO DI PAPERINO
di Riccardo Olago a.k.a. rickagram

Era un' allegra mattinata a Paperopoli e Paperino si apprestava ad alzarsi dal letto per il suo solito pisolino mattutino sull' amaca.
“Non c'è modo migliore per iniziare la giornata di una Paper-Cola fresca e un pisolino sull' amaca.” disse mentre prendeva dal frigorifero l’amata bibita.
Si distese poi sull’ amaca per riposarsi ma non fece in tempo a finire di stappare la bottiglia che immediatamente udì una voce famigliare rivolgersi a lui.
“Nipotuccio! Che piacere vederti!” Era suo zio, Paperon De Paperoni, papero più ricco del mondo e proprietario della casa in cui Paperino risiedeva.
“Ciao zio. Quale cattivo vento ti porta qui?” Chiese Paperino con aria scocciata.
“Suvvia Paperino, non fare quella faccia! - Rispose lo zio aggiustandosi la vecchia palandrana tarlata - Lo sai bene che giorno è oggi vero?”
“Certo - Ribattè arrabbiato Paperino - È il primo del mese, ovvero il giorno in cui mi spetterebbe di diritto una paga ma invece sono io quello costretto a pagare te!”
“Tut tut nipote. Invece di rispondermi con rabbia dovresti solo ringraziarmi. Sono anni che sei in debito per il pagamento della casa ma io non ti ho ancora sfrattato. Pensi che al giorno d’oggi siano tutti così gentili come me? - Continuò allegra Zio Paperone roteando il bastone mentre entrava in casa - Inoltre nella tua situazione non farei tanto lo sbruffone, ti sei forse dimenticato di una certa lista?”
“Zio, vorrei ricordarti che i nipotini sono al campeggio delle giovani marmotte e che questo racconto su di noi non è destinato alle riviste per bambini, quindi cerca di non farmi incazzare perché potrei dire qualcosa di davvero spiacevole!” Attaccò paperino evidentemente alterato.
“Che maniere sono queste nipostastro?! Ai miei tempi se mi fossi permesso di parlare così in faccia ad un parente sai quante scudisciate mi sarei beccato? - Lo rimproverò Paperone - Ma ti darò una possibilità: se mi prepari un piatto delle tue deliziose frittelle sarò disposto a passare sopra l’accaduto!”
“Questa volta resterai a bocca asciutta zio!” Ribatté Paperino
“Ma...Come ti permetti nipote insolente?! Ti devo forse ricordare di nuovo dei tuoi numerosi debiti?! Vorrei ricordarti che il proprietario di questa casa sono ancora io!” Chiese arrabbiato lo zio.
“Bene, sei il proprietario di questa casa?! Potresti anche farlo un favore ad un tuo parente ogni tanto! Oppure quando si tratta di denaro tu non hai né parenti né amici né tanto meno una famiglia?!” Rispose Paperino in preda alla rabbia.
“Bravo nipote! - Si complimentò lui - Hai pienamente compreso la mia filosofia! Gli affari sono affari!”
“E allora sai che cosa sto per dirti e come te lo dirò?” Chiese Paperino ribollente di rabbia.
“No, che cosa?” Chiese Zio Paperone
“Sei un pezzo di merda! Un riccone del cazzo che possiede tanto denaro, per cosa? Per cosa poi? Per tenerlo lì e guardare quant'è bello?! Passi la tua vita a sguazzare in monete che alla fine non hanno nessun valore se non le utilizzi! II deposito è fatiscente, I tuoi dipendenti non hanno assicurazione, li paghi un tozzo di pane e tu nuoti nell' oro! E hai ancora il coraggio di parlarmi di debiti?! Se vuoi che ti paghi, dimostrami di avere bisogno di quei soldi, perché ora come ora, non ti servono proprio ad un emerito cazzo zio se non a tenerli nel tuo sborrato di deposito ad arruggine! - Rispose lui in preda alla rabbia - Vai all’inferno, anzi, vai direttamente a fare in culo Paperon de Paperoni! Papero più ricco del mondo? Si, anche papero più stupido e stronzo del mondo che non si vergogna a sfruttare suo nipote tirando fuori sta cazzo di lista dei debiti e minacciando di diseredarmi! Ma vai a fare in culo te e i tuoi soldi di merda! Diseredami pure! lo non voglio più avere niente a che fare con te! Prenditi pure la casa! lo me ne vado a stare da quello svitato di Paperoga che almeno non cerca di sfruttarmi pure la casa! Oh, orca Madonna basta! Finalmente l'ho detto! Ciao, e stammi bene!”
“Io...Io...sono tuo zio! - Balbettò Paperone arrabbiato cercando di trattenere le lacrime - Non puoi...parlarmi così!”
Paperino, che aveva già preparato la valigia ed era già sull’ uscio, a quelle parole si rivolse verso lo zio e freddamente gli rispose: “L’ho già fatto!” Ed uscì sbattendo la porta.
Ultima modifica di rickagram il lunedì 19 ottobre 2020, 23:49, modificato 1 volta in totale.



Avatar utente
antico
Messaggi: 7217

Re: Lo sfogo di Paperino (Vai all'Inferno!) Racconto per il concorso

Messaggio#2 » lunedì 19 ottobre 2020, 22:17

Ciao Riccardo e benvenuto nell'Arena! Tutto ok con caratteri e tempo, buona LIVIO GAMBARINI EDITION! Ps: se ancora non ci sei, ti consiglio di entrare nel gruppo fb di Minuti Contati ;)

Avatar utente
rickagram
Messaggi: 13
Contatta:

Re: Lo sfogo di Paperino (Vai all'Inferno!) Racconto per il concorso

Messaggio#3 » lunedì 19 ottobre 2020, 23:19

antico ha scritto:Ciao Riccardo e benvenuto nell'Arena! Tutto ok con caratteri e tempo, buona LIVIO GAMBARINI EDITION! Ps: se ancora non ci sei, ti consiglio di entrare nel gruppo fb di Minuti Contati ;)

Ciao, grazie mille per l'invito, entro subito nel gruppo!

Avatar utente
Laura Cazzari
Messaggi: 266

Re: Lo sfogo di Paperino (Vai all'Inferno!) Racconto per il concorso

Messaggio#4 » mercoledì 21 ottobre 2020, 20:41

Ciao Riccardo, benvenuto nell’arena. Il titolo del tuo racconto ha attirato subito la mia attenzione. Sicuramente hai scelto un modo originale per interpretare il tema. Ammetto tuttavia, che vedere il mio personaggio preferito così sboccato mi ha un po’ turbata. Purtroppo, il tuo racconto manca un po’ di grinta. I dialoghi sono piatti e senza nessun guizzo particolare. Il racconto non scorre fluido e la storia alla fine non lascia molto al lettore. Ci sono passata anche io le prime volte su questa arena, ma se tieni a mente i consigli di chi è nella tua stessa barca migliorerai sicuramente. Non mollare e alla prossima.
Occhio ai refusi: “Continuò allegra Zio Paperone”; “Attaccò paperino”. Qui, invece, parenti è famiglia è un po’ ridondante: parenti né amici né tanto meno una famiglia.
Laura Cazzari

Avatar utente
Giacomo Puca
Messaggi: 257

Re: Lo sfogo di Paperino (Vai all'Inferno!) Racconto per il concorso

Messaggio#5 » giovedì 22 ottobre 2020, 22:10

Ciao Rick, eccomi a commentare il tuo racconto.

Tema
Hai scelto di trattare in modo figurato la traccia del tema. Per quanto mi riguarda è lecito, quindi direi centrato.

Stile
Scelta sicuramente originale quella di utilizzare i personaggi del mondo di paperino, ricalcando anche altri elementi tipici del fumetto (paper-cola, tut tut). Lo stile usato non dà problemi di comprensione.
Tuttavia un difetto sistematico appesantisce inutilmente la narrazione: dialogue tag onnipresenti, pervasivi, inutili.
Cose come:
Ribattè arrabbiato Paperino
Continuò allegra Zio Paperone
Attaccò paperino evidentemente alterato.

... potrei andare avanti parecchio.

La questione è: se hai paura che il tono della battuta non sia comprensibile (e tieni conto che se hai appena bestemmiato e mandato al diavolo qualcuno si capisce il tono), dovresti ricorrere ad azioni che facciano trasparire l'emozione, non limitarti a dire X è arrabbiato, Y è freddo.

Per esempio
-“Ciao zio. Quale cattivo vento ti porta qui?” Chiese Paperino con aria scocciata. → "Ciao zio," Paperino incrociò le braccia, sbuffò. "Quale cattivo vento di porta qui?"

-“No, che cosa?” Chiese Zio Paperone → Serve specificare che zio paperone chiede... una domanda? Ne dubito.

-“E allora sai che cosa sto per dirti e come te lo dirò?” Chiese Paperino ribollente di rabbia. → "E allora sai che cosa sto per dirti" Paperino era bordeaux, nuvolette di fumo gli uscivano dal becco, "e come te lo dirò?”

Un altro problema, è la frase Era suo zio, Paperon De Paperoni, papero più ricco del mondo e proprietario della casa in cui Paperino risiedeva.
Questo è un infodump, Paperino sa bene chi sia Paperone, quindi la voce narrante piazza questa battuta per informare il lettore. Sebbene sia più tollerabile in una narrazione sopra le righe come la tua, è comunque meglio evitarle. Io dubito che serva dire chi sia Paperone, considerato quanto è famoso, però se proprio vuoi trasmettere al lettore le nozioni riguardo la sua ricchezza e la proprietà della casa, devi farlo attraverso scene mostrate. Magari Paperino si mette in amaca a leggere il giornale, appena prima che arrivi paperoni, e sulla copertina c'è proprio la foto dello zio con la scritta "il papero più ricco del mondo... anche quest'anno." La proprietà della casa invece emergerà naturalmente dai dialoghi, in quanto Paperone chiede l'affitto della casa, quindi si capisce che è sua.

Trama
Mi aspettavo di più. La svolta "cattiva" di paperino è interessante, ma è un climax magro e si trascina un po' troppo senza ulteriori eventi. Avresti potuto spingere di più sull'acceleratore, e sulla stramberia. Sbuca fuori paperina e sparano a paperone per l'eredità, paperino si avventa su paperone e il bodyguard del miliardario lo riempie di botte... insomma hai deciso di entrare nel mondo del bizzarro, fallo per bene.

Una cosa che non ho capito: Paperino ha i bagagli già pronti sulla porta? Com'è possibile?

Valutazione finale
Va lodata l'idea stravagante, la realizzazione non è perfetta ma la storia si segue senza grossi problemi. Come detto, avrei gradito che una volta presa la strada della bizzarria si fosse osato di più.

Per qualsiasi cosa rispondi pure.
A rileggerci,
Giacomo
In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

Edoardo Foresti
Messaggi: 132

Re: Lo sfogo di Paperino (Vai all'Inferno!) Racconto per il concorso

Messaggio#6 » venerdì 23 ottobre 2020, 9:41

Ciao Riccardo! Ti leggo per la prima volta, mi auguro che il mio commento sia utile.
Hai scritto un brano decisamente bizzarro e mi è difficile commentarlo, anche in modo soggettivo e basandomi sulla "pancia".
Cerco di partire da quelle che sono considerazioni più solide e tecniche: come ha scritto anche Giacomo prima di me, il testo pecca nello stile. In sostanza, al testo manca quella narrazione che mostra dettagli vividi e concreti nel "qui e ora", al posto di raccontare i fatti da una posizione di distacco. Faccio qualche esempio: i riferimenti temporali come "mentre" e "poi" spezzano quella premessa implicita di trovarsi di fronte a un flusso continuo di eventi. So che possono sembrare appunti fin troppo specifici, ma sono piccole cose che nel complesso si fanno sentire, personalmente. Lo stesso vale per gli avverbi di modo in "-mente", oppure i dialogue tag: si spiega ciò che si potrebbe mostrare con azioni e reazioni concrete dei personaggi.
Per quanto riguarda la storia in sé, ho trovato surreale lo scenario presentato, in senso positivo. Quello che manca credo sia una struttura più solida: i caratteri erano pochi ma, seppur lo sfogo di Paperino mi abbia causato forte stupore e mi abbia strappato un sorriso, non ho trovato quel qualcosa in più che mi convincesse appieno.
Torno alla considerazione iniziale: giudicare il tuo brano è difficile, perché se non ho apprezzato le scelte stilistiche ho trovato originale il concept presentato, pur mancando di quel guizzo che mi avrebbe conquistato fino in fondo.
Detto questo, mi rendo conto che il mio commento possa risultare molto puntiglioso, la mia intenzione è solo quella di dare un feedback nel modo più utile possibile e spero sia passato questo intento, ho preferito dare un parere completo e sincero in linea con la filosofia del forum.
A presto!

Avatar utente
Andrea76
Messaggi: 322

Re: Lo sfogo di Paperino (Vai all'Inferno!) Racconto per il concorso

Messaggio#7 » venerdì 23 ottobre 2020, 13:01

Ciao Riccardo, l’idea di base del tuo racconto è così buona che quasi quasi te la rubo (sto scherzando): passare da un botta e risposta vignettistico a un dialogo alla Bukowski è uno spunto davvero interessante. Il problema è la resa, almeno secondo me. Mi starebbero bene i dialogue tag affettati della prima parte se poi tu riuscissi davvero a invertirli. Mi spiego, il monologo finale in cui Paperino s’incazza non è abbastanza… incazzato. Il personaggio non evolve, il suo cambiamento rimane un’intenzione che alla fine non lo emancipa dall’atmosfera fumettistica. Se avessi concluso con un monologo, che so, alla Palahniuk, allora sì che l’effetto sarebbe stato straniante e mi avrebbe divertito. Purtroppo, almeno per me, questo non è accaduto e il tuo racconto non ha guadagnato quel peso che invece avrebbe potuto avere. Alla prossima!

Avatar utente
Pietro D'Addabbo
Messaggi: 353
Contatta:

Re: Lo sfogo di Paperino (Vai all'Inferno!) Racconto per il concorso

Messaggio#8 » sabato 24 ottobre 2020, 6:40

Ciao Riccardo,

hai trovato un modo originale di declinare il tema, ma l'impressione che ne ho avuto è stata quella di leggere la sceneggiatura di un fumetto sboccato, inviata dall'autore dei testi al disegnatore, in cui contano i dialoghi ed il resto del testo è asettica descrizione perché il pathos lo metteranno i disegni.
Credo che osare molto di più avrebbe aiutato a demolire l'imprinting di questi personaggi nelle nostre menti di lettori Disney. Far diventare più dissacrante il tuo racconto lo avrebbe reso più convincente.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

Avatar utente
Eugene Fitzherbert
Messaggi: 486

Re: Lo sfogo di Paperino (Vai all'Inferno!) Racconto per il concorso

Messaggio#9 » domenica 25 ottobre 2020, 10:14

Ciao, Riccardo,
welcome nell'arena.
Le fan fiction, perché alla fine questo è il tuo racconto, hanno sempre lo svantaggio di partire con personaggi già formati e con caratteristiche note. Nel tuo caso, hai preferito ribaltare la situazione e far prendere la vendetta a Paperino, trasformando un inizio di racconto topolinesco in un roba trash sboccata. Ok. Avresti potuto spingerti oltre, visto che il fumetto è anche grafico e lasciare che Paperino FACESSE COSE e non si limitasse a parlare.
La trama (semplice e lineare) si apriva a risvolti di ogni tipo, tu hai preferito la via della parola.
Quindi veniamo al dialogo. Primo appunto: nella formattazione del dialogo di usano i Trattini - - , OPPURE le virgolette alte " ", oppure il caporali « ». Scegline uno che ti piace e usa SEMPRE quello, senza mischiarli, altrimenti diventa un casino seguire le battute.
Secondo: i tuoi personaggi si muovono mentre parlano. Questo fa sì che si crei anche un po' di azione tra una battuta e l'altra. Si avvicinano l'uno all'altro, muovono le braccia, cambiano espressione del volto. Questi sono alcuni esempi per arricchire un dialogo.
Terzo: Attenzione all'uso smodato di punti interrogativi, esclamativi e interrogativi/esclamativi. Servono, ma sarebbe meglio alternarli a frasi meno urlate, proprio per creare dinamismo. Anche quando si litiga, ci sono dei momenti in cui uno parla più piano e poi esplode.

Lavora con questi spunti, se sei d'accordo. A presto!

Avatar utente
Emiliano Maramonte
Messaggi: 1040
Contatta:

Re: Lo sfogo di Paperino (Vai all'Inferno!) Racconto per il concorso

Messaggio#10 » domenica 25 ottobre 2020, 17:26

Ciao Riccardo! Benvenuto nell'Arena! Credo sia la prima volta che ci incontriamo.
Le (buone) intenzioni di presentare un testo diverso e originale c'erano tutte, ma sono state spazzate via da uno svolgimento assai carente e ingenuo.
Però siamo a Minuti Contati e, al di là della gara e delle classifiche, abbiamo un obiettivo, e cioè IMPARARE per migliorarci.
Questa era una grande occasione: darci un'immagine nuova di iconici personaggi dei fumetti. Invece è venuto fuori un botta e risposta in cui i personaggi sono intercambiabili, nel senso che potevi anche, chessò, sostituire Paperino e Zio Paperone con Trump e suo figlio e non sarebbe cambiato nulla.
Ciò che manca davvero è una scintilla.
Non so se hai mai avuto modo di leggere storie in cui sono state prese delle favole tradizionali e sono state completamente stravolte... Abbiamo, ad esempio, i tre porcellini che la fanno pagare al lupo cattivo braccandolo e aprendogli la pancia per srotolargli l'intestino, oppure Hansel e Gretel cacciatori di streghe. Nel tuo racconto c'è un profluvio di parole che non dà alla trama un registro originale. Okay, Paperino si sfoga, okay, non ne può più dei soprusi dello zio, ma come lo fa? Nel peggiore dei modi, da un punto di vista narrativo: straparlando e risultando pure sboccato e fastidioso (per il lettore). Non va bene. La parodia è altro.
Devi lavorare molto sullo stile e su come si dicono le cose. Non mi soffermo sul lato tecnico perché molti prima di me ti hanno fatto notare i tanti difetti su cui dovrai intervenire, però ti consiglio di leggere alcuni dei migliori racconti apparsi qui a Minuti Contati, sono delle vere e proprie "lezioni" di scrittura creativa. Studiali, se puoi, in modo da capire come affrontare le prossime Edition con un approccio diverso.

In bocca al lupo!
Emiliano.

Avatar utente
Gabriele Dolzadelli
Messaggi: 335
Contatta:

Re: Lo sfogo di Paperino (Vai all'Inferno!) Racconto per il concorso

Messaggio#11 » martedì 27 ottobre 2020, 21:54

Ciao Riccardo, benvenuto.
La tua idea è molto interessante e originale ma l'ho trovata un po' schiacciata dal peso dei personaggi che hai cercato di stravolgere. Utilizzando un gergo e una sceneggiatura molto fumettistica, ti sei ritrovato a incappare in numerosi infodump che in un racconto così breve sono un macigno notevole per gli occhi del lettore.
A questo, da un punto di vista narrativo, aggiungo che non ho trovato niente di eclatante nella storia, che punta più a sorprendere per le parole volgari utilizzate da Paperino.
Il turpiloquio gratuito non è spesso apprezzato (da me, per esempio, non lo è) e se il lettore non è in sintonia con questo tipo di ironia, il castello crolla immediatamente.
Hai comunque dei buoni guizzi. Sono sicuro che avrai ancora molte perle da sfornare in questo contest.
Alla prossima.

Avatar utente
Alfabri
Messaggi: 81

Re: Lo sfogo di Paperino (Vai all'Inferno!) Racconto per il concorso

Messaggio#12 » giovedì 29 ottobre 2020, 21:44

Ciao Riccardo e piacere di leggerti.
Condivido la gran parte dei suggerimenti che ti son stati già dati, cerca di farne tesoro perchè sono veramente preziosi. Quello che posso aggiungere dal mio punto di vista è di prestare una maggiore cura agli aspetti grammaticali, nel testo ci sono parecchi errori: "Continuò allegra Zio Paperone", "nipostastro", "sborrato di deposito ad arruggine" sono i primi esempi che ritrovo. Anche sul piano delle scelte lessicali si può fare di meglio: nelle prime tre righe usi l'espressione "sull'amaca" tre volte, oppure sul finale usi impropriamente il verbo sfruttare. Anche dal punto di vista descrittivo c'è qualche falla: Paperino è sull'amaca, arriva Paperone e mentre gli parla entra in casa roteando il bastone (perchè mai, se sta parlando con Paperino fuori in giardino?). Dopo lo sfogo, tra l'altro, Paperino, dopo aver preso la valigia già pronta (?), esce e sbatte la porta, ma il momento in cui rientra ce lo siamo perso.
Credo che, come avrai intuito, ci sarà parecchio da lavorare su questo racconto, ma tieni duro, è normale per tutti all'inizio!
Alla prossima!

Torna a “146° Edizione - Livio Gambarini Edition - la Seconda dell'Ottava Era (Ottobre 2020)”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti