OREFIC UL Company Ltd SQUALIFICATO

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OREFIC UL Company Ltd SQUALIFICATO

Messaggio#1 » lunedì 19 ottobre 2020, 23:38

OREFIC UL Company Ltd

di Nicola Lupinacci


Non ho mai sopportato le cravatte e gli abiti eleganti, ma stavolta, vista l'occasione, erano d'obbligo.
Mentre percorrevo l'ampio corridoio non potevo far altro che notare le facce spente della gente che incrociavo.
Tutti rigorosamente eleganti, quasi ingessati, accomunati da un leggera fretta tipica degli uffici delle grandi compagnie.
Finalmente arrivai all'ascensore, minuziosamente mimetizzato con l'arredamento circostante.
Un facchino era pronto ad accompagnarmi al suo interno.
"A quale piano desidera andare, signore?"
"All'ultimo, grazie."
E fu così che ad ogni piano che scompariva dal display luminoso, milioni di domande apparivano, quasi una ad ogni livello...
<Starò facendo la scelta giusta?>,
<Era proprio necessario arrivare a tutto ciò?>,
<E' davvero questo quello che voglio?>.

Quando finalmente la porta si aprì, mi ritrovai di fronte all'ennesimo corridoio.
Rimasi impietrito dal silenzio di tale ambiente, la voce del facchino che mi augurava buona giornata sembrava quasi assordante.
Iniziai a camminare. Il rumore dei miei passi era rimbombante e più mi avvicinavo più iniziavo a sudare. E quando finalmente arrivai alla porta mi sentivo stanco come un maratoneta. Tutti mi dicevano che arrivare a bussare a quell'ufficio era una cosa facile da fare, il difficile era tornare indietro. All'inizio non ci davo molto peso, ma arrivato a quel punto cominciavo a capire il significato di quella frase.
Mi feci coraggio, tirai un sospiro e battei tre colpi.
La porta si aprì immediatamente e venni accolto da una voce femminile:
"Il signor Steve, suppongo."
"Sì, sono io."
"La sta aspettando, si ricordi di chiudere la porta una volta entrato."
Non feci neanche in tempo a capire cosa stesse succedendo che mi ritrovai a girare l'enorme maniglia di fronte all'ennesima porta di fronte a me, questa volta l'ultima.
Lui era lì, girato di spalle, che guardava la città dall'alto del suo grattacielo con una sigaretta in mano.
"Salve, permetta di presentarmi, mi chiamo..."
"So benissimo chi è Lei e Lei sa benissimo chi sono io e perché sono qui!"
"Oh, vedo che le piace passare subito ai fatti, ma vede io sono una persona facoltosa e di buon gusto e non rinuncio mai ai convenevoli...
Ad ogni modo, questo è il suo contratto se vuole dargli un'ultima controllata.
"
Mi passò un plico enorme, saranno state forse 100 pagine, molte più di quelle che immaginavo.
"Vede Signor Steve, quello che sta facendo in questo momento molti altri lo hanno fatto prima di lei. Ed io ero sempre qui, dietro questa scrivania. Ho sempre onorato i miei doveri contrattuali fino in fondo e il prezzo è sempre stato uguale da quando ho memoria."
"Questo lo so già, quello che mi preoccupa è proprio il prezzo... Se firmo adesso non potrò più tirarmi indietro, lo capisce?"
"Steve, Steve, Steve... Dentro quel contratto c'è tutto quello che non ha mai avuto in tutta la sua vita. Guardi quelli che sono entrati qui prima di lei... Non le piacerebbe essere come loro? Guardare in faccia la propria vita e dire io cel'ho fatta! Oppure uscire da quella porta e rimpiangere per il resto dei suoi giorni di non avere approfittato di questa occasione. La scelta è sua. Ma se si trova in questa stanza deduco che la decisione sia stata già presa, manca solo l'ufficializzazione."
Mi passo penna e contratto e finii di leggere sommariamente tutto ciò che c'era scritto.
A fatica riuscivo a tenere nascosta l'agitazione. In basso a sinistra, in calce, scrissi il mio nome, la firma più importante della mia esistenza.
Girai il contratto verso di lui. A quel punto un leggero ghigno coprì il suo volto.
Mi guardò negli occhi, e senza staccare lo sguardo da me iniziò a scrivere il suo nome: Lucifero.



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antico
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Re: OREFIC UL Company Ltd

Messaggio#2 » lunedì 19 ottobre 2020, 23:49

Ciao Nicola e benvenuto nell'Arena! Caratteri e tempo ok, buona LIVIO GAMBARINI EDITION! Ps: se ancora non ci sei, ti consiglio di entrare nel gruppo fb di Minuti Contati ;)

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Proelium
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Re: OREFIC UL Company Ltd

Messaggio#3 » martedì 20 ottobre 2020, 16:57

Ciao Nicola,
piacere di leggerti, credo sia la prima volta. Tema del contest rispettato e prima metà del racconto molto tesa e coinvolgente: il corridoio, gli abbottonati, l’ambiente asettico che palpita minaccioso. Dopo questa prima parte molto buona ho avvertito un brusco calo sia nella gestione della trama che del discorso. Era proprio necessario chiamare il protagonista Steve e non Stefano? Indugiare sulle implicazioni del contratto, già così evidenti? La difficoltà maggiore, in questa seconda metà, l’ho sentita nella gestione dei “convenevoli”: dovevano esserci, ma non ho fiutato lo zolfo sotto la giacca che fa tremare il lettore... sono i dettagli a fare la differenza nei racconti, specie in quelli così brevi. Finale scontato, ma arrivandoci nel modo giusto sarebbe stato calzante.

alexandra.fischer
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Re: OREFIC UL Company Ltd

Messaggio#4 » martedì 20 ottobre 2020, 19:40

OREFIC UL COMPANY Ltd di Nicola Lupinacci Tema centrato. Il signor Steve è un uomo che vuole arrivare in alto, ma la riuscita nel mondo esige il patto con Lucifero. Lui lo firma senza alcun sentimento. Vuole essere anche lui nel novero del gruppo degli eleganti, pur privi di anima e non esita. La trama è lineare, priva di sbavature, pur se freddina, ma il racconto regge ed è ben scritto nel miglior stile di : “Weird Tales”. L’educazione di Lucifero, affarista dai modi di gentiluomo, mi ha fatta pensare anche ad “Angel Heart, Ascensore per l’Inferno”.

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Re: OREFIC UL Company Ltd

Messaggio#5 » martedì 20 ottobre 2020, 20:16

~Proelium~ ha scritto:Ciao Nicola,
piacere di leggerti, credo sia la prima volta. Tema del contest rispettato e prima metà del racconto molto tesa e coinvolgente: il corridoio, gli abbottonati, l’ambiente asettico che palpita minaccioso. Dopo questa prima parte molto buona ho avvertito un brusco calo sia nella gestione della trama che del discorso. Era proprio necessario chiamare il protagonista Steve e non Stefano? Indugiare sulle implicazioni del contratto, già così evidenti? La difficoltà maggiore, in questa seconda metà, l’ho sentita nella gestione dei “convenevoli”: dovevano esserci, ma non ho fiutato lo zolfo sotto la giacca che fa tremare il lettore... sono i dettagli a fare la differenza nei racconti, specie in quelli così brevi. Finale scontato, ma arrivandoci nel modo giusto sarebbe stato calzante.


Ciao Francesco
Grazie per la tua recensione, è la prima volta che provo a scrivere qualcosa e ogni commento è sempre ben accetto.
Avevo notato anche io una sorta di "calo" di suspance anche perchè il finale è stato scritto con molta più fretta dato l'orario.
Ad ogni modo vedrò di fare tesoro dei suggerimenti e spero che la prossima volta di riuscire a trovare un modo più incalzante di far finire il racconto.

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Re: OREFIC UL Company Ltd

Messaggio#6 » martedì 20 ottobre 2020, 20:22

alexandra.fischer ha scritto:OREFIC UL COMPANY Ltd di Nicola Lupinacci Tema centrato. Il signor Steve è un uomo che vuole arrivare in alto, ma la riuscita nel mondo esige il patto con Lucifero. Lui lo firma senza alcun sentimento. Vuole essere anche lui nel novero del gruppo degli eleganti, pur privi di anima e non esita. La trama è lineare, priva di sbavature, pur se freddina, ma il racconto regge ed è ben scritto nel miglior stile di : “Weird Tales”. L’educazione di Lucifero, affarista dai modi di gentiluomo, mi ha fatta pensare anche ad “Angel Heart, Ascensore per l’Inferno”.


Ciao Alexandra
Grazie della tua recensione. Tengo a precisare che per il personaggio di Lucifero affarista dai modi da gentiluomo mi sono ispirato alla canzone dei Rolling Stones Sympathy For The Devil, specie per quanto riguarda i dialoghi (Please allow me to introduce myself... I'm a man of wealth and taste) quindi se il finale appare un pò freddo o a tratti anche un pò scontato è perchè non sono riuscito a trovare il modo di coniugare bene il tutto. La prossima volta vedremo se mi riuscirà meglio.

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Davide Di Tullio
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Re: OREFIC UL Company Ltd

Messaggio#7 » giovedì 22 ottobre 2020, 20:26

Sentenza ha scritto:OREFIC UL Company Ltd

di Nicola Lupinacci


Non ho mai sopportato le cravatte e gli abiti eleganti, ma stavolta, vista l'occasione, erano d'obbligo.
Mentre percorrevo l'ampio corridoio non potevo far altro che notare le facce spente della gente che incrociavo.
Tutti rigorosamente eleganti, quasi ingessati, accomunati da un leggera fretta tipica degli uffici delle grandi compagnie.
Finalmente arrivai all'ascensore, minuziosamente mimetizzato con l'arredamento circostante.
Un facchino era pronto ad accompagnarmi al suo interno.
"A quale piano desidera andare, signore?"
"All'ultimo, grazie."
E fu così che ad ogni piano che scompariva dal display luminoso, milioni di domande apparivano, quasi una ad ogni livello...
<Starò facendo la scelta giusta?>,
<Era proprio necessario arrivare a tutto ciò?>,
<E' davvero questo quello che voglio?>.

Quando finalmente la porta si aprì, mi ritrovai di fronte all'ennesimo corridoio.
Rimasi impietrito dal silenzio di tale ambiente, la voce del facchino che mi augurava buona giornata sembrava quasi assordante.
Iniziai a camminare. Il rumore dei miei passi era rimbombante e più mi avvicinavo più iniziavo a sudare. E quando finalmente arrivai alla porta mi sentivo stanco come un maratoneta. Tutti mi dicevano che arrivare a bussare a quell'ufficio era una cosa facile da fare, il difficile era tornare indietro. All'inizio non ci davo molto peso, ma arrivato a quel punto cominciavo a capire il significato di quella frase.
Mi feci coraggio, tirai un sospiro e battei tre colpi.
La porta si aprì immediatamente e venni accolto da una voce femminile:
"Il signor Steve, suppongo."
"Sì, sono io."
"La sta aspettando, si ricordi di chiudere la porta una volta entrato."
Non feci neanche in tempo a capire cosa stesse succedendo che mi ritrovai a girare l'enorme maniglia di fronte all'ennesima porta di fronte a me, questa volta l'ultima.
Lui era lì, girato di spalle, che guardava la città dall'alto del suo grattacielo con una sigaretta in mano.
"Salve, permetta di presentarmi, mi chiamo..."
"So benissimo chi è Lei e Lei sa benissimo chi sono io e perché sono qui!"
"Oh, vedo che le piace passare subito ai fatti, ma vede io sono una persona facoltosa e di buon gusto e non rinuncio mai ai convenevoli...
Ad ogni modo, questo è il suo contratto se vuole dargli un'ultima controllata.
"
Mi passò un plico enorme, saranno state forse 100 pagine, molte più di quelle che immaginavo.
"Vede Signor Steve, quello che sta facendo in questo momento molti altri lo hanno fatto prima di lei. Ed io ero sempre qui, dietro questa scrivania. Ho sempre onorato i miei doveri contrattuali fino in fondo e il prezzo è sempre stato uguale da quando ho memoria."
"Questo lo so già, quello che mi preoccupa è proprio il prezzo... Se firmo adesso non potrò più tirarmi indietro, lo capisce?"
"Steve, Steve, Steve... Dentro quel contratto c'è tutto quello che non ha mai avuto in tutta la sua vita. Guardi quelli che sono entrati qui prima di lei... Non le piacerebbe essere come loro? Guardare in faccia la propria vita e dire io cel'ho fatta! Oppure uscire da quella porta e rimpiangere per il resto dei suoi giorni di non avere approfittato di questa occasione. La scelta è sua. Ma se si trova in questa stanza deduco che la decisione sia stata già presa, manca solo l'ufficializzazione."
Mi passo penna e contratto e finii di leggere sommariamente tutto ciò che c'era scritto.
A fatica riuscivo a tenere nascosta l'agitazione. In basso a sinistra, in calce, scrissi il mio nome, la firma più importante della mia esistenza.
Girai il contratto verso di lui. A quel punto un leggero ghigno coprì il suo volto.
Mi guardò negli occhi, e senza staccare lo sguardo da me iniziò a scrivere il suo nome: Lucifero.


Ciao Nicola

piacere di leggerti. Il tuo racconto scorre leggero, ma non brilla particolarmente. Fin da subito mi ha ricordato le atmosfere del film "l'avvocato del diavolo" e purtroppo questa cosa mi viene confermato dall' epilogo. Non è tanto la mancanza di originalità (caratteristica, quella dell'originalità, che non considero molto importante), piuttosto è la prevedibilità ciò di cui difetta questo racconto.
Ci sono poi degli elementi di ingenuità che sviliscono un po' la trama. Quando dici

Sentenza ha scritto:accomunati da un leggera fretta tipica degli uffici delle grandi compagnie.


Non so quali grandi compagnie hai frequentato, ma ti posso garantire che, avendo lavorato in una multinazionale, non è affatto così, tutt'altro. In questo ravviso un certo cliché ereditato dal cinema americano.

Altro elemento disturbante. L'uso del corsivo. A che scopo? Non basta l'uso delle virgolette? Oltre ad essere uno sforzo inutile, ha il difetto di spezzare visivamente il flusso della lettura.

Sentenza ha scritto:Quando finalmente la porta si aprì, mi ritrovai di fronte all'ennesimo corridoio.


Anche questa mi pare un ingenuità. Usi ennesimo, come se ne avessi parlato molte volta, ma lo citi solo una volta, all'inizio.

Veniamo al peccato capitale di questo racconto: il conflitto. Tutto va liscio come l'olio, e quello che hai raccontato sembra solo un aneddoto. In altri termini, tutto va come deve, senza ostacoli.

Ci sono senz'altro margini di crescita

buon contest!

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Pretorian
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Re: OREFIC UL Company Ltd

Messaggio#8 » venerdì 23 ottobre 2020, 0:13

Ciao Nicola e piacere di leggerti.
Dal punto di vista narrativo, il tuo racconto soffre di una decisa dendenza a narrare emozioni e percezioni, piuttosto che descriverle. Una tendenza che, capirai bene, non viola tanto una regola formale (il famoso "show don't tell") ma finisce con il privare il testo di una parte importante della sua immersività, cosa che diventa tanto più grave quando si sceglie di utilizzare il narratore in prima persona, che è il pov immersivo per eccellenza. D'altra parte, la storia in sé manca di una vera e propria conclusione. SI capisce abbastanza presto che sta per esserci la vendita di un'anima, ma, se non ci spieghi perché o a che prezzo, finiscono per sfuggire tutte le motivazioni del protagonista e qualsiasi possibilità di pensare a una qualche carica drammatica o empatica. Peggio ancora, l'assenza totale di un approfondimento rende inutile tutta la tiritera portata avanti da Lucifero, che sembra buttata lì solo per cercare di farlo sembrare come un personaggio astuto e complesso.
Insomma, non proprio un buon risultato, ma sono sicuro che andrà meglio la prossima volta.

Dario17
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Re: OREFIC UL Company Ltd

Messaggio#9 » venerdì 23 ottobre 2020, 17:16

La prima parte funziona bene.
Siamo nel protagonista e l'ambiente attorno a lui è vivido e ben descritto.
"E fu così che ad ogni piano che scompariva dal display luminoso, milioni di domande apparivano, quasi una ad ogni livello..."
E fu così fa troppo favola davanti al caminetto, lo toglierei insieme a quei due avverbi in -mente (minuziosamente,rimbombante) che utilizzi subito dopo.
Una frase che non sono riuscito ancora a decriptare è questa:
"Non feci neanche in tempo a capire cosa stesse succedendo che mi ritrovai a girare l'enorme maniglia di fronte all'ennesima porta di fronte a me, questa volta l'ultima."
La mancanza di sequenzalità delle azioni mi confonde.
Apre la porta e ne trova un'altra davanti? Oppure una serie di porte? Oppure le ha già aperte ed è di fronte all'ultima? Faccio molta fatica.
La seconda parte è tutta dialogata e ci sta.
Qui è il tema il vero scoglio: troppo banalotto.
Satana in completo che propone benefici in cambio della propria anima è già un concept trito e ritrito, visto in film come Jesus o L'avvocato del diavolo.
Il tuo racconto non è un unicum del gruppo sotto questo punto di vita e quindi ripeto anche a te che qualche particolare o sfaccettatura più originale avrebbe giovato non poco a tutta la trama.
Due punti mi hanno dato da pensare dopo la rilettura:
"Tutti mi dicevano che arrivare a bussare a quell'ufficio era una cosa facile da fare, il difficile era tornare indietro"
Perchè? nel caso si voglia effettivamente firmare quel contratto non c'è volontà di tornare indietro e se non si fosse voluto avere niente aa che fare bastava non bussare la prima volta. Intendevi forse era difficile rifiutare quando si era faccia a faccia col boss?
"So benissimo chi è Lei e Lei sa benissimo chi sono io e perché sono qui!"
Quel lei maiuscolo fa accapponare la pelle, però mi sembra una frase piuttosto aggressiva, considerando la presenza del punto esclamativo, da parte di un tizio che ha sudato e faticato fino ad un'istante prima per combattere l'ansia e i ripensamenti.
Il finale è canonico e non desta sorpresa nel lettore: era già stato tutto capito molte righe prima.
Il tema più o meno ci sta.

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Filippo Santaniello
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Re: OREFIC UL Company Ltd

Messaggio#10 » sabato 24 ottobre 2020, 12:05

Ciao Nicola,
è stato un piacere leggerti, ti faccio i complimenti per la capacità di trasportare il lettore nel mondo del tuo personaggio ma ho storto un po' il naso per la trama scontatuccia del racconto. Diciamo che si capisce troppo presto dove stiamo andando a parare. Inoltre il dialogo tra il protagonista e Lucifero non mi sembra molto riuscito. Il protagonista entra nell'ufficio in maniera troppo aggressiva. Si rivolge all'interlocutore con una strana arroganza di cui non ho capito il motivo. Secondo me per far funzionare il dialogo, che è la parte calda del racconto tralasciando il colpo di scena finale, avresti dovuto ammorbidire un po' i toni, farci vivere di più il senso di disagio del protagonista al cospetto del boss infernale. Per quanto riguarda il colpo di scena, sì, dà una piccola scossa, ma come ho detto non brilla d'originalità.

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Ilariya_
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Re: OREFIC UL Company Ltd

Messaggio#11 » sabato 24 ottobre 2020, 17:53

Ciao Nicola,

piacere di leggerti.
La trama del tuo racconto sicuramente rispetta il tema, ma non brilla per originalità.
Nonostante questo, il racconto scorre senza particolari intoppi e l'ambientazione è resa bene, quindi tutto sommato ho apprezzato la lettura. Il colpo di scena finale, per quanto prevedibile, dà una giusta conclusione alla storia.

Giulio_Marchese
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Re: OREFIC UL Company Ltd

Messaggio#12 » martedì 27 ottobre 2020, 22:28

Ciao Nicola,
Il tuo racconto non brilla per originalità, ma questo è stato già detto, il fatto è che si arriva al finale in maniera troppo liscia. Manca un po' di conflitto, anche interiore , che tenga incollati sul pezzo. La spiegazione del contratto appesantisce molto la parte finale ed è anche abbastanza superflua.
Queste cose te le hanno già dette e le sottoscrivo anch'io ma una domanda mi sorge spontanea:
Perché hai impostato i dialoghi così? XD
Intendo dal punto di vista grafico, dove l'hai vista sta cosa?
Usi maggiore e minore per i pensieri, ok probabilmente l'idea era mettere le caporali che sono queste: «».
Poi nel dialogo diretto usi sia le virgolette alte che il corsivo.
Secondo me avresti potuto usare il corsivo per i pensieri diretti e le virgolette alte (se i caporali ti sembrano scomodi) per i dialoghi, ma senza corsivo! Anche l'occhio vuole la sua parte =P e scherzi a parte si nota e confonde un po'.
Spero di esserti stato utile, a rileggerci!
P.S. il diavolo comunque ha palesemente una società per azioni (maligne) non una s.r.l.!

Charlesdexter
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Re: OREFIC UL Company Ltd

Messaggio#13 » mercoledì 28 ottobre 2020, 23:49

Ciao Nicola,
mi piace come è affrontato il tema del patto col diavolo. D’accordo, è un argomento molto gettonato e trattato in modo ricorrente e se vogliamo. Non ci sono sconvolgimenti di sorta, o trovate originali nell'affrontarlo che lo facciano spiccare per genialità, cosa difficile per ciò che hai messo sul tavolo, tuttavia la trama è sviluppata in modo coerente, l’ambientazione è ben caratterizzata e le tappe della vicenda sono scandite correttamente.
Alla prossima!

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