B&B Il Melograno

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Debora D
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B&B Il Melograno

Messaggio#1 » lunedì 19 ottobre 2020, 23:50

B&B Il Melograno
di Debora Dolci

A sinistra campi, a destra il lago e ovunque la nebbia.
Mirko piegato in avanti sul volante, alternava frizione e acceleratore. Nessuna traccia della svolta. Sbadigliò e si passò una mano davanti alla faccia. Aveva lavorato troppo.
Picchiettò lo schermo del telefono, che stava sul porta cellulare attaccato alle bocchette dell’aria condizionata.
Si schiarì la voce, sporse il mento per non togliere gli occhi dalla strada. «B&B Il Melograno»
L’assistente vocale gracchiò: «Connessione GPS interrotta.»
Mirko sbatté la mano sullo sterzo. «E ma allora va’ all’Inferno!»
L’azienda gli aveva trovato il più isolato buco di tutto il centro Italia.
Un altro gracidio dal cellulare. «Ricalcola.»
«Ah, così va meglio.» Si sistemò sul sedile.
«Fra duecento metri svoltare a sinistra.»
Mirko dosò la forza sull’acceleratore per non perdere l’ingresso. Una stradina lattiginosa spuntò sotto le luci degli antinebbia.
«Svoltare a sinistra in Via della lupa.»
Eccola. Mirko sterzò, il fascione dell’auto grattò sul terreno.
L’auto procedette scricchiolando sulla ghiaia, fino a un piazzale di ghiaia circondato di alberi, che sparirono appena i fari li superarono.
Un grosso casolare emerse dalla nebbia. Una sola lanterna era appesa davanti alla porta del rustico, una scala esterna portava al piano superiore. Era un edificio, di quelli tipici della Toscana e dell’Umbria con i muri in pietra grezza.
Mirko fermò l’auto davanti all’ingresso. Si strinse la giacca addosso e spinse lo sportello, ma si bloccò subito, appena messi i piedi sulla ghiaia: a sinistra c’era una grossa cuccia per cani, vuota.
L’aria era profumata e non sapeva di pesce come in città, nessun rumore.
Afferrò il borsone dal sedile del passeggero e se lo caricò sulle spalle.
I suoi piedi calpestarono il pietrisco, si affrettò verso l’ingresso incassando la testa fra le spalle.
La porta era di legno, con in rilievo un albero e una scritta: “Il Melograno B&B”.
Il posto giusto. Non c’era citofono, afferrò la maniglia d’ottone e spinse. Era aperta.
Calore e musica si mescolarono con la nebbia. Una confusione di chitarre elettroniche e grugniti: «Cae la noche muerta, la noche del horror...»
Si fermò, l’ingresso rettangolare era occupato da un lungo mobile di legno scuro, che una guida color porpora univa alla porta e al corridoio buio. Sul bancone una grossa ciotola traboccava di melograni.
Una ragazza poco più che ventenne, capelli castani, leggeva un volumetto: Canti orfici. Alzò occhi color topazio su di lui.
Il cantante metal continuava a grugnire da casse nascoste. «Cae la noche muerta, la noche de la pasión.»
Mirko appoggiò il borsone e fece due passi. «Buonasera, ho una prenotazione. Mirko Virgili.»
La ragazza annuì, sorrise con denti bianchi, piccoli. Mirko fece un passo dentro, la porta si chiuse con un suono secco.
«Sì, l’aspettavamo.» La ragazza appoggiò il libro. «Io sono Kore.»
«Piacere, scusa l’attesa. Mi sono perso. La nebbia...»
Il rumore di colpi sui tasti si unì alla voce del cantante: «Desatados están los vientos Que llegan desde el infierno.»
Mirko colmò la distanza e si sporse oltre il bancone. «Bella musica. Metal?»
«Oh, sì.» Lei sollevò le dita dalla tastiera. «È un gruppo argentino, si chiamano Cerbero, tengono tranquilli i cani, sa?»
Certo, il metal e i cani. Ovvio. Mirko sbadigliò e si affrettò a mettersi la mano davanti alla bocca.
Lei però non lo stava più guardando. «Ecco, Mirko Virgili, 35 anni, società ASystem90. Un documento, prego.»
Mirko sfilò il portafogli dalla tasca. La traccia era finita e a lui fischiavano le orecchie. Ingoiò a vuoto.
Kore digitò il numero della carta di identità, mordendosi un po’ le labbra. Mirko spostò il piede da una gamba all’altra. «E sei sola qui?»
«Oh no, c’è mio marito. Ma è stato chiamato alla dépendance a risolvere un problema».
Mirko sollevò il borsone.
Kore gli porse la chiave. «Primo piano, stanza cinque.» Il suo alito caldo gli sfiorò le guance. «Melograno?»
Pescò un frutto dalla ciotola e lo sollevò sotto il suo viso.
Mirko boccheggiò. «Grazie, ottimo.»
Lei riprese in mano il libricino e lo aprì. «Di solito chi li assaggia non vuole più andarsene. Buonanotte!»
Mirko salutò con la mano e si inoltrò nel corridoio buio verso le scale, portò al naso il melograno e inspirò.



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antico
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Re: B&B Il Melograno

Messaggio#2 » lunedì 19 ottobre 2020, 23:53

Ciao Debora e benvenuta nell'Arena! Caratteri e tempo ok, buona LIVIO GAMBARINI EDITION! Ps: se ancora non ci sei, ti consiglio di entrare nel gruppo fb di Minuti Contati ;)

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Stefano Impellitteri
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Re: B&B Il Melograno

Messaggio#3 » mercoledì 21 ottobre 2020, 0:00

Ciao Debora, molto piacere.
Nel mio avatar c’è il logo dei MetallicA, e da batterista non posso che apprezzare ogni riferimento al Metal.
Ho trovato nella narrazione molti ingredienti spesso citati nelle linee guida del mostrato. La scena risulta infatti vivida, ma a mio parere con qualche virgola di troppo o in posti sbagliati. Già all’inizio “Mirko piegato in avanti sul volante, alternava frizione e acceleratore”, la regola dice che non si mette la virgola tra soggetto e predicato a meno che non sia un inciso. La forma corretta dovrebbe essere “Mirko, piegato in avanti sul volante, alternava frizione e acceleratore”; ma sarebbe stato meglio ancora senza: “Mirko piegato in avanti sul volante alternava frizione e acceleratore”.
Resta inoltre solo una scena che, per quanto a mio parere creata molto bene, non ha un perché.

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Fagiolo17
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Re: B&B Il Melograno

Messaggio#4 » mercoledì 21 ottobre 2020, 19:20

Ciao Debora,
è un piacere leggerti. Il racconto ha un bello stile, un ottimo uso del mostrato e mette in evidenza i dettagli giusti.
Mi è piaciuto molto, ma mi lascia un senso di incompiutezza. Leggo l'ultima frase e mi rimane una leggere insoddisfazione. Vorrei dell'altro, vorrei vedere cosa succede adesso, capire di più.
Mi sono piaciuti un sacco i vari riferimenti, il melograno, Kore, Cerbero e via dicento.
La frase "E ma allora va' all'Inferno" colta dal navigatore è geniale!
Ti lascio qualche spunto qua e là.

Picchiettò lo schermo del telefono, che stava sul porta cellulare attaccato alle bocchette dell’aria condizionata.
"che stava sul" non mi piace molto. Appoggiato? o qualcosa del genere?

L’auto procedette scricchiolando sulla ghiaia, fino a un piazzale di ghiaia circondato di alberi, che sparirono appena i fari li superarono.
Due volte "ghiaia" nella stessa frase e lo usi di nuovo poche righe sotto.

Era un edificio, di quelli tipici della Toscana e dell’Umbria con i muri in pietra grezza.
c'è una virgola di troppo dopo "era un edificio" che volendo ci può stare dopo "Umbria".

L’aria era profumata e non sapeva di pesce come in città, nessun rumore.
Avrei messo un punto prima di "nessun rumore" per una separazione più decisa.

Chitarre elettroniche. Non so se è una roba particolare che non conosco, altrimenti è chitarra elettrica.

Mirko appoggiò il borsone e fece due passi. «Buonasera, ho una prenotazione. Mirko Virgili.»
La ragazza annuì, sorrise con denti bianchi, piccoli. Mirko fece un passo dentro, la porta si chiuse con un suono secco.
Usi due volte passi/passo. Inoltre non mi è chiaro il passaggio. con i primi due passi non è già entrato? Eppure dopo mi dici "fece un passo dentro". Non sono sicuro di aver capito la dinamica.

La chiusura con l'annusata al melograno non mi è piaciuta completamente. Ci avrei visto bene un brivido, per il terrore che la situazione "strana" gli ha provocato. Ma è solo il mio parere che vale come il 2 di bastoni quando briscola è denari (per veri Emiliani :P)

Nel complesso mi è piaciuto molto. Viene solo penalizzato da quel senso di incompiutezza di cui ti parlavo all'inizio, perché in fin dei conti succede poco. Lui arriva al B&B e? Però ancora complimenti per lo stile!
Spero di rileggerti presto!

Fabio84
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Re: B&B Il Melograno

Messaggio#5 » mercoledì 21 ottobre 2020, 20:38

Ciao Debora,
il tuo racconto parte a bomba.
La parte iniziale secondo me è molto dinamica.
Si crea molta aspettativa, in un grande crescendo. Secondo me questo "hype" si comincia a sgonfiare un po' a metà, dilungandosi in alcune frasi di circostanza

(
Debora D ha scritto:«Sì, l’aspettavamo.» La ragazza appoggiò il libro. «Io sono Kore.»
«Piacere, scusa l’attesa. Mi sono perso. La nebbia...»


oppure in passaggi un po' prolungati (il fatto che il protagonista avanzi passo dopo passo fino alla reception).

Sul finale avrei calcato un po' più la mano: mi pare di intendere che il protagonista sia destinato a rimanere lì per via del melograno, oppure quella delle receptionist era una frase buttata lì?

Purtroppo non essendo un fan del metal, molti riferimenti non li ho colti ma è un problema mio, vedo che molti li hanno apprezzati =)

Per lo stile, soprattutto nella prima parte, ottimo lavoro.

ciao

FAbio

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Debora D
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Re: B&B Il Melograno

Messaggio#6 » venerdì 23 ottobre 2020, 14:38

Stefano Impellitteri ha scritto:Ciao Debora, molto piacere.
Nel mio avatar c’è il logo dei MetallicA, e da batterista non posso che apprezzare ogni riferimento al Metal.
Ho trovato nella narrazione molti ingredienti spesso citati nelle linee guida del mostrato. La scena risulta infatti vivida, ma a mio parere con qualche virgola di troppo o in posti sbagliati ...
Resta inoltre solo una scena che, per quanto a mio parere creata molto bene, non ha un perché.

Grazie Stefano per il tuo commento, il piacere è mio. Sono contenta che tu abbia gradito il pizzico di Metal, mi sono divertita a infilare i Cerbero nel racconto.
Quello che dici sulle virgole è giustissimo. Prima volta su Minuti Contati per me e mi sono concentrata tanto sullo stile e sulla quantità dei caratteri, così tanto da compiere errori che di solito segno con la penna rossa. (Facepalm)
Capisco quello che intendi sull'essere solo una scena. Mi sono scontrata con la difficoltà di rimanere nei paletti.

Fagiolo17 ha scritto:Ciao Debora,
è un piacere leggerti. Il racconto ha un bello stile, un ottimo uso del mostrato e mette in evidenza i dettagli giusti.
Mi è piaciuto molto, ma mi lascia un senso di incompiutezza. Leggo l'ultima frase e mi rimane una leggere insoddisfazione. Vorrei dell'altro, vorrei vedere cosa succede adesso, capire di più.
Mi sono piaciuti un sacco i vari riferimenti, il melograno, Kore, Cerbero e via dicento.
La frase "E ma allora va' all'Inferno" colta dal navigatore è geniale!
Ti lascio qualche spunto qua e là.
...
Mirko appoggiò il borsone e fece due passi. «Buonasera, ho una prenotazione. Mirko Virgili.»
La ragazza annuì, sorrise con denti bianchi, piccoli. Mirko fece un passo dentro, la porta si chiuse con un suono secco.
Usi due volte passi/passo. Inoltre non mi è chiaro il passaggio. con i primi due passi non è già entrato? Eppure dopo mi dici "fece un passo dentro". Non sono sicuro di aver capito la dinamica.

La chiusura con l'annusata al melograno non mi è piaciuta completamente. Ci avrei visto bene un brivido, per il terrore che la situazione "strana" gli ha provocato. Ma è solo il mio parere che vale come il 2 di bastoni quando briscola è denari (per veri Emiliani :P)

Nel complesso mi è piaciuto molto. Viene solo penalizzato da quel senso di incompiutezza di cui ti parlavo all'inizio, perché in fin dei conti succede poco. Lui arriva al B&B e? Però ancora complimenti per lo stile!
Spero di rileggerti presto!


Piacere di conoscerti e grazie per il commento!
L'idea è nata proprio da navigatore e nebbia, esperienza che da lavoratrice che si sposta all'alba faccio spesso.
Mi fa davvero piacere che tu abbia colto tutti i riferimenti, temevo di essere stata troppo criptica. :)
La chiusura e il senso di incompiutezza di cui parli in effetti ci sono; avrei voluto aggiungere un paio di righe e ha giocato a mio sfavore l'inesperienza (il paletto dei caratteri!!!) però sarà l'aspetto su cui mi concentrerò la prossima volta.
Mi sono focalizzata parecchio sullo stile, così tanto da tenerci troppo e finire per fare gli sciocchi errori di virgole e ripetizioni che hai notato e che sono tutti evidenti.
Per quanto riguarda l'esitazione di Mirko: lui entra passo passo, osservando lo spazio, e resta un po' sulla porta, intontito dalla musica insolita. Se non si capisce, è mia responsabilità, grazie per avermelo fatto notare.

Fabio84 ha scritto:Ciao Debora,
il tuo racconto parte a bomba.
La parte iniziale secondo me è molto dinamica.
Si crea molta aspettativa, in un grande crescendo. Secondo me questo "hype" si comincia a sgonfiare un po' a metà, dilungandosi in alcune frasi di circostanza
...
Sul finale avrei calcato un po' più la mano: mi pare di intendere che il protagonista sia destinato a rimanere lì per via del melograno, oppure quella delle receptionist era una frase buttata lì?

Purtroppo non essendo un fan del metal, molti riferimenti non li ho colti ma è un problema mio, vedo che molti li hanno apprezzati =)
Per lo stile, soprattutto nella prima parte, ottimo lavoro.
FAbio


Ciao Fabio e grazie per le tue osservazioni. Sì, hai capito bene, il melograno è la pianta simbolo di Persefone e chi da lei lo riceve resta negli Inferi. So che il riferimento era molto sottile, ma mi piaceva giocarci e ci ho provato. Sul finale concordo, penso che sia il difetto maggiore del testo. Ho puntato molto sullo stile visto che era la mia prima volta su MC, nella prossima sfida terrò conto di tutto quello che mi state dicendo

Buona scrittura e buona lettura

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wladimiro.borchi
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Re: B&B Il Melograno

Messaggio#7 » venerdì 23 ottobre 2020, 15:37

Ciao Deborah,
un racconto sospeso nella nebbia, in mezzo a mille immagini che gridano "Inferno", ma in cui la futura dannazione del protagonista la puoi dedurre con uno sforzo troppo grande.
Sinceramente non c'ero arrivato e mi hai pure mandato in paranoia. Ho tradotto il testo della canzone alla ricerca di un indizio, quando tutto stava in quel "melograno" di Persefone, al quale proprio non ero arrivato.
Di contro uno stile di livello eccelso con passaggi di una potenza infinita, senza mai scadere in sgradevoli poeticherie.
Il tuo "calore e musica si mescolarono con la nebbia" è una locuzione perfetta, che descrive con quattro parole immagini e sensazioni del passaggio da un esterno freddo, silenzioso e nebbioso, a un luogo dove c'è calore e vita. Davvero chapeau!
È stato davvero un piacere leggerti.
Sarà difficilissimo stilare la classifica e molta della colpa è tua!
A rileggerti presto e spesso.
W
Ultima modifica di wladimiro.borchi il venerdì 23 ottobre 2020, 16:20, modificato 1 volta in totale.

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Debora D
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Re: B&B Il Melograno

Messaggio#8 » venerdì 23 ottobre 2020, 15:58

wladimiro.borchi ha scritto:Ciao Deborah,
un racconto sospeso nella nebbia, in mezzo a mille immagini che gridano "Inferno", ma in cui la futura dannazione del protagonista la puoi dedurre con uno sforzo troppo grande.
Sinceramente non c'ero arrivato e mi hai pure mandato in paranoia. Ho tradotto il testo della canzone alla ricerca di un indizio, quando tutto stava in quel "melograno" di Persefone, al quale proprio non ero arrivato.
Di contro uno stile di livello eccelso con passaggi di una potenza infinita, senza mai scadere in sgradevoli poeticherie.
Il tuo "colore e musica si mescolarono con la nebbia" è una locuzione perfetta, che descrive con quattro parole immagini e sensazioni del passaggio da un esterno freddo, silenzioso e nebbioso, a un luogo dove c'è calore e vita. Davvero chapeau!
È stato davvero un piacere leggerti.
Sarà difficilissimo stilare la classifica e molta della colpa è tua!
A rileggerti presto e spesso.
W


Grazie, davvero. Cercherò di impegnarmi ancora di più per la prossima volta. Dai commenti ho capito che i punti deboli sono il senso di incompiutezza che richiedeva qualche dettaglio in più e il finale poco incisivo. Sono elementi su cui concentrarsi.
Per quanto riguarda la traccia: volevo partire prima di tutto dal Va' all'Inferno al navigatore; ho seminato indizi nel testo alcuni più sottili e altri palesi. Infatti nella stessa canzone c'è la parola Inferno (Scatenati sono i venti che vengono dall'inferno), ma era l'indizio più difficile, penso. Ho scelto di usare il nome di Kore e non Persefone perché lo ritenevo troppo palese. Questa è una scelta su cui mi interrogo, per esempio. Forse sarebbe stato più fruibile.
Grazie ancora
a presto

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wladimiro.borchi
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Re: B&B Il Melograno

Messaggio#9 » venerdì 23 ottobre 2020, 16:20

Debora D ha scritto:
wladimiro.borchi ha scritto:Ciao Deborah,
un racconto sospeso nella nebbia, in mezzo a mille immagini che gridano "Inferno", ma in cui la futura dannazione del protagonista la puoi dedurre con uno sforzo troppo grande.
Sinceramente non c'ero arrivato e mi hai pure mandato in paranoia. Ho tradotto il testo della canzone alla ricerca di un indizio, quando tutto stava in quel "melograno" di Persefone, al quale proprio non ero arrivato.
Di contro uno stile di livello eccelso con passaggi di una potenza infinita, senza mai scadere in sgradevoli poeticherie.
Il tuo "colore e musica si mescolarono con la nebbia" è una locuzione perfetta, che descrive con quattro parole immagini e sensazioni del passaggio da un esterno freddo, silenzioso e nebbioso, a un luogo dove c'è calore e vita. Davvero chapeau!
È stato davvero un piacere leggerti.
Sarà difficilissimo stilare la classifica e molta della colpa è tua!
A rileggerti presto e spesso.
W


Grazie, davvero. Cercherò di impegnarmi ancora di più per la prossima volta. Dai commenti ho capito che i punti deboli sono il senso di incompiutezza che richiedeva qualche dettaglio in più e il finale poco incisivo. Sono elementi su cui concentrarsi.
Per quanto riguarda la traccia: volevo partire prima di tutto dal Va' all'Inferno al navigatore; ho seminato indizi nel testo alcuni più sottili e altri palesi. Infatti nella stessa canzone c'è la parola Inferno (Scatenati sono i venti che vengono dall'inferno), ma era l'indizio più difficile, penso. Ho scelto di usare il nome di Kore e non Persefone perché lo ritenevo troppo palese. Questa è una scelta su cui mi interrogo, per esempio. Forse sarebbe stato più fruibile.
Grazie ancora
a presto


Non dire più niente, Deborah.
Non ti devi giustificare con me.
Dopo aver letto "calore e musica si mescolarono con la nebbia", penso di amarti.

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eleonora.rossetti
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Re: B&B Il Melograno

Messaggio#10 » domenica 25 ottobre 2020, 19:18

Ciao Deborah! Non mi ricordo se ho letto qualche tuo racconto, in caso mi scuso se non mi ricordo, manco da un po' su MC.
Dunque, il tuo racconto ci guida fino all'arrivo nel B&B che rappresenta l'Inferno. Ho colto il guizzo del "Allora va all'inferno" colto dal navigatore, ho scritto anche io un racconto basato su un malinteso e non posso che apprezzare l'idea. Anche il riferimento al melograno (il frutto che, se mangiato, ti obbliga a rimanere negli Inferi) l'ho colto in pieno. Se proprio posso esprimere un parere che secondo me avrebbe reso più efficiente il colpo di scena, non avrei fatto collimare il nome del B&B "vero" con quello che poi infine trova, avrebbe reso meglio l'idea che il navigatore avesse esaudito alla lettera la sua richiesta, non so se mi spiego.
Disseminando alcuni indizi (es. la nebbia che non ti fa leggere l'insegna, il dubbio se fosse il posto giusto e magari il sollievo di sapere che lo è quando si trova nell'elenco degli ospiti, ecc.... sono solo alcuni esempi che ti suggerisco) magari ci avresti tenuto più sulle spine e tanti piccoli altri riferimenti sarebbero stati più d'impatto.
A rileggerci!
Uccidi scrivendo.

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Debora D
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Re: B&B Il Melograno

Messaggio#11 » domenica 25 ottobre 2020, 21:12

eleonora.rossetti ha scritto:Ciao Deborah! Non mi ricordo se ho letto qualche tuo racconto, in caso mi scuso se non mi ricordo, manco da un po' su MC.
Dunque, il tuo racconto ci guida fino all'arrivo nel B&B che rappresenta l'Inferno. Ho colto il guizzo del "Allora va all'inferno" colto dal navigatore, ho scritto anche io un racconto basato su un malinteso e non posso che apprezzare l'idea. Anche il riferimento al melograno (il frutto che, se mangiato, ti obbliga a rimanere negli Inferi) l'ho colto in pieno. Se proprio posso esprimere un parere che secondo me avrebbe reso più efficiente il colpo di scena, non avrei fatto collimare il nome del B&B "vero" con quello che poi infine trova, avrebbe reso meglio l'idea che il navigatore avesse esaudito alla lettera la sua richiesta, non so se mi spiego.
Disseminando alcuni indizi (es. la nebbia che non ti fa leggere l'insegna, il dubbio se fosse il posto giusto e magari il sollievo di sapere che lo è quando si trova nell'elenco degli ospiti, ecc.... sono solo alcuni esempi che ti suggerisco) magari ci avresti tenuto più sulle spine e tanti piccoli altri riferimenti sarebbero stati più d'impatto.
A rileggerci!


Grazie, degli ottimi suggerimenti! Ne terrò conto per la revisione dopo la sfida.
Questo è il mio primo racconto su Minuti Contati quindi tranquilla non c'è nulla da scusare.
buona scrittura!

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Gennibo
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Re: B&B Il Melograno

Messaggio#12 » martedì 27 ottobre 2020, 11:26

Ciao Deborah, l’idea che tu mandi all’inferno il tuo cellulare e questo ti ci porta davvero mi è piaciuta moltissimo. Lo stile sarebbe da affinare ma per essere una prima volta qui su Minuti Contati direi che la tua prova è buona. Potresti migliorare il racconto focalizzandoti su ciò che serve alla storia, del tipo: a cosa serve sapere che il telefono è attaccato alle bocchette dell’aria condizionata? Oppure: Si strinse la giacca addosso e spinse lo sportello, ma si bloccò subito, appena messi i piedi sulla ghiaia.
Capisco il tuo voler rendere vivida la descrizione arricchendola al massimo di particolari, ma qui ce ne sono più di quelli che servono.
A presto e buona Edition!

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Debora D
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Re: B&B Il Melograno

Messaggio#13 » martedì 27 ottobre 2020, 12:24

Gennibo ha scritto:Ciao Deborah, l’idea che tu mandi all’inferno il tuo cellulare e questo ti ci porta davvero mi è piaciuta moltissimo. Lo stile sarebbe da affinare ma per essere una prima volta qui su Minuti Contati direi che la tua prova è buona. Potresti migliorare il racconto focalizzandoti su ciò che serve alla storia, del tipo: a cosa serve sapere che il telefono è attaccato alle bocchette dell’aria condizionata? Oppure: Si strinse la giacca addosso e spinse lo sportello, ma si bloccò subito, appena messi i piedi sulla ghiaia.
Capisco il tuo voler rendere vivida la descrizione arricchendola al massimo di particolari, ma qui ce ne sono più di quelli che servono.
A presto e buona Edition!


Grazie del commento, rifletterò sulle tue osservazioni.
La scelta dei dettagli nasce dal tentativo di seguire una lezione: inserisci i dettagli su cui il pdv pone l'attenzione.
Il primo (quello del telefono) serve per dare l'idea di come lui stia piegato sullo sterzo e scruti sia la nebbia che il telefono. Mi sembrava togliendolo di avere un telefono sospeso nel vuoto.
Il secondo (quello della ghiaia) serviva a dare l'idea del freddo e dell'atmosfera inquietante.
Ragionerò su come dare le stesse informazioni in modo diverso.
Alla prossima

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Re: B&B Il Melograno

Messaggio#14 » giovedì 29 ottobre 2020, 21:30

Ciao Debora, piacere di leggerti,
sicuramente il tuo racconto è una buona prova di stile, ma dal punto di vista narrativo sei partita a bomba per poi perderti e lasciare il lettore con un senso di incompiutezza alla fine. Cosa succede dopo? Il Melograno lo porta all’Inferno? Spero che avrai voglia di continuare questo racconto e di farci sapere come andrà a finire.
A presto
Arianna

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Re: B&B Il Melograno

Messaggio#15 » giovedì 29 ottobre 2020, 22:13

Sono d'accordo con la necessità di giustificare la deviazione con un po' più di offuscamento, per far funzionare il gioco del navigatore che prende alla lettera le istruzioni.
Gli indizi che ci dai sono davvero tanti, il cane, i melograni, il nome del protagonista (suppongo), Persefone all'accettazione. Potevi permetterti più ambiguità senza alcun problema e senza nulla togliere al racconto.
L'ambientazione e il calarci nella nebbia della campagna ti riescono molto bene e il ritmo di avvicinamento lo trovo perfetto. La sonnolenza iniziale del protagonista ce la attacchi addosso e tutta la lettura va avanti senza mai uscire da quel dormiveglia che fa dubitare della realtà di quel che accade.
Ho poche critiche ma sono felice di aver letto il tuo racconto, spero di leggerne altri in futuro!

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Re: B&B Il Melograno

Messaggio#16 » giovedì 29 ottobre 2020, 22:30

Partiamo da un fatto: i racconti che hanno la & commerciale nel titolo mi fanno impazzire ma purtroppo, il tuo racconto finora è quello che mi piace di meno. Ho già scritto a molti che voglio sapere come continuano i loro racconti ma qui mi pare proprio che il racconto risulti incompleto come se avessi fretta di concluderlo. Mi pare pure che alcune situazioni non siano spiegate bene. Mi dispiace perché il tema di base era molto interessante e mi piacerebbe vederlo sviluppato meglio. Alla prossima ;)

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Re: B&B Il Melograno

Messaggio#17 » venerdì 30 ottobre 2020, 13:05

Grazie a tutti dei commenti. Questa sfida è un'esperienza formativa molto ricca. Revisionerò il testo alla fine cercando di seguire le vostre indicazioni.

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Re: B&B Il Melograno

Messaggio#18 » sabato 31 ottobre 2020, 20:31

Un'ottima costruzione, non c'è che dire. Due i miei appunti: 1) le parole della canzone metal sarebbe meglio fossero in corsivo anche se, a conti fatti, non so quanto possano aiutare nell'immersione per come sono posizionate, ora, nel testo (considera anche che non sono un esperto e quindi ho fatto ancora più fatica) e 2) pur apprezzando il tutto, avrei gradito dei segnali più chiari di suo ingresso all'Inferno (ce ne sono tanti, ma Kore, ignoranza mia, mi ha detto poco e, di conseguenza, i melograni potrebbero non bastare). Detto questo, prova assolutamente positiva e per me stiamo sul pollice tendente verso l'alto in modo brillante e in classifica balzi davanti al pari votato racconto di Roncaccia anche se siete davvero quasi alla pari nella mia personale bilancia di pro e contro.

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Re: B&B Il Melograno

Messaggio#19 » domenica 1 novembre 2020, 15:10

antico ha scritto:Un'ottima costruzione, non c'è che dire. Due i miei appunti: 1) le parole della canzone metal sarebbe meglio fossero in corsivo anche se, a conti fatti, non so quanto possano aiutare nell'immersione per come sono posizionate, ora, nel testo (considera anche che non sono un esperto e quindi ho fatto ancora più fatica) e 2) pur apprezzando il tutto, avrei gradito dei segnali più chiari di suo ingresso all'Inferno (ce ne sono tanti, ma Kore, ignoranza mia, mi ha detto poco e, di conseguenza, i melograni potrebbero non bastare). Detto questo, prova assolutamente positiva e per me stiamo sul pollice tendente verso l'alto in modo brillante e in classifica balzi davanti al pari votato racconto di Roncaccia anche se siete davvero quasi alla pari nella mia personale bilancia di pro e contro.


Grazie mille per le osservazioni. L'esperienza della sfida mi ha pienamente soddisfatto e sono decisa a riprovarci alla prossima. Ho ricevuto tanti commenti intelligenti e spunti concreti, oltre che una scala di valutazioni dal primo all'ultimo posto che mi ha fatto parecchio riflettere su punti di forza e punti di debolezza. Aspettative su Minuti Contati realizzate e superate!

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