Associazione Donatori di Eiaculato

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wladimiro.borchi
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Messaggio#1 » lunedì 19 ottobre 2020, 23:52

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Francesca fissava le onde da almeno un’ora, quando Virginia le passò davanti.
D’acchito ebbe la sensazione che ci fosse qualcosa fuori posto.
«Ciao!»
Ecco cos’era!
«Ciao, Vi’. Ma tu non dovresti essere...»
L’amica la interruppe. «Morta, già. Due anni fa, incidente in motorino tornando da lezione di Procedura Penale.» Sorrise sorniona e le appoggiò l’indice su una tetta «Per cui se mi vedi, tu sei… Fatti una domanda e datti una risposta!»
Ahimè, ce n’era solo una razionale.
«Cazzo, sono morta anch’io!»
«Esatto!» Virginia suonò un gong immaginario. «DANG! Grazie di aver partecipato al nostro gioco!»
«Cristo Santo, come è successo?»
«E io cosa cavolo ne so! Comunque non nominerei il “Principale” se fossi in te. Sono cose che tende a notare e…» Le sussurrò il seguito piano all’orecchio «Beh, dicono che su certe cose sia permaloso!»
Mente Francesca ascoltava, ancora frastornata, un’onda arrivò a lambirle i piedi, lasciandole una sensazione viscida. Abbassò lo sguardo e si accorse di averli ricoperti di una patina biancastra.
«Che cos’è questa roba?»
«Ah, vuoi che ti faccia da Cicerone!» Virginia si profuse in un inchino «Bene, lascia che ti mostri una delle più suggestive attrazioni dell’aldilà; quello in cui hai appena inzuppato i piedi è il “Mare dello Sperma Sprecato”. Tutte le volte che dall’altra parte qualcuno non ha utilizzato il proprio seme a fini procreativi, viene convogliato in questo oceano schiumoso. Non lo trovi suggestivo?».
Francesca si fissò i piedi sconcertata: «Oddio, mi viene da vomitare!»
«Aridanghete! Ma come te lo devo dire? Lascia stare l’Uno e Trino, se s’incazza combina un casino.» La prese per un polso e se la tirò dietro, lungo la spiaggia, «E poi il vomito non va qui. C’è a posta il “Lago delle Sbronze Colossali”. Lassù» indicò la sommità di un promontorio rossastro e bitorzoluto «In cima alla montagna dei feti abortiti.»
«Questo posto fa schifo, ma che diamine è...» Francesca aveva quasi paura a pronunciarla quella parola. «l’Inferno?»
Correndole davanti l’amica colpì ancora il suo gong invisibile «DANG! Risposta esatta!»
«Aspetta!» Non le sembrava per niente giusto. Non aveva ammazzato nessuno, non aveva mai rubato, né fregato il ragazzo a una amica. «Non sono d’accordo. Io non ho fatto niente di male!»
«Perché, io si?»
Si ricordava bene della vecchia Vi’, fino a quel tragico incidente, era stata la sua compagna di avventure. Avevano dato tutti gli esami insieme ed erano uscite tutti i venerdì per quasi quattro anni. Neanche lei si meritava quel posto.
«Ma infatti. Ci sarà un modo di farsi sentire. Io sono laureata in legge e a te mancavano solo due esami. Possiamo fondare un comitato, far aderire altre anime nelle nostre condizioni. Fare pressioni a livelli alti!»
«Non servirebbe a niente! Hai mai fatto un lavoretto a qualche ragazzo, anche solo di mano? Ti sei fatta scopicchiare? Lo hai mai fatto da sola? Ti è mai passato per la testa il fidanzato di una tua amica? Beh, a te non sembrano cose gravi. Ma per la nostra religione ne basta anche solo una per ritrovarsi qua!»
Francesca abbassò la testa, sconsolata.
«Dai, Fra’, alla fine non è così male! Possiamo fare lo stesso lavoro che facevamo in Italia, o in alternativa il “rider” per la Glovo; una volta che ti abitui al panorama è come essere sulla Terra.» Le si avvicinò ancora una volta all’orecchio «E poi, ogni due mesi, ci mandano a fare le settantadue vergini nel paradiso degli islamici. Alle volte ti capitano certi figaccioni...»
Virginia le fece un occhiolino complice, ma Francesca non era affatto convinta.
«Guarda che dall’altra parte non è roba per noi. Stanno tutto il tempo a fissare una luce, in adorazione. Sai che palle!»
L’amica l’aveva quasi convinta, quando, d’un tratto, il suo corpo iniziò a perdere consistenza.
«Che mi succede, Vi’?»
«Oh, cazzo! Tua madre ti sta facendo dire una Messa in suffragio. Pensa a qualcosa di zozzo, altrimenti ti ritrovi a fissare un lumino per l’eternità!»
Francesca fu combattuta per un secondo: dannazione o eterna contemplazione? Pensò, quindi, a quella volta con Sergio nel parcheggio del Pub.
«Brava! Andiamo, vedrai che è tutto uguale alla Terra! Ti porto a vedere il “Tribunale dei Giudici Disonesti”.»



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antico
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Re: Associazione Donatori di Eiaculato

Messaggio#2 » lunedì 19 ottobre 2020, 23:55

Ed ecco il Campione in carica! Ciao Wladimiro! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa LIVIO GAMBARINI EDITION!

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Andrea76
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Re: Associazione Donatori di Eiaculato

Messaggio#3 » mercoledì 21 ottobre 2020, 14:48

Ciao Wladimiro, il tuo racconto mi ha divertito. È scritto in una maniera che lo rende altamente credibile, nonostante la situazione descritta che in ogni caso rispetta il tema del contest. La credibilità sta nella caratterizzazione dei due personaggi del racconto che sciorini attraverso dialoghi e trovate vivide che arricchiscono i dettagli della scena. Mi ha entusiasmato l’immagine pulp del “Mare dello Sperma Sprecato”.
L’idea che l’Inferno sia più divertente del Paradiso è qualcosa di già sentito. Tu però metti in scena bene la scelta cruciale di Francesca attraverso l’inizio della sua smaterializzazione per via della Messa in suffragio fatta dalla madre. Basta un pensiero impuro per guadagnarsi la dannazione eterna. Mi è piaciuto molto questo finale.
Ti avanzo giusto qualche appunto:
- le primissime righe sono un po’nebulose. La prima battuta di dialogo potrebbe essere riferita a Francesca come a Virginia. La cosa è chiarita con la successiva battuta, ma trattandosi dell’incipit forse questo dettaglio potrebbe essere lavorato meglio;
- c’è una certa ridondanza di punti esclamativi nei dialoghi. Paradossalmente questo eccesso d’uso limita di per sé la battuta togliendole l’importanza di cui brillerebbe di luce propria;
- dato che in MC il “mostra non raccontare” è una condicio sine qua non, ti cito le parti della tua short story che a mio avviso sono raccontate:
“Francesca fissava le onde da almeno un’ora, quando Virginia le passò davanti.”
“Mentre Francesca ascoltava, ancora frastornata, un’onda arrivò a lambirle i piedi, lasciandole una sensazione viscida.”
“Si ricordava bene della vecchia Vi’, fino a quel tragico incidente, era stata la sua compagna di avventure.”
“L’amica l’aveva quasi convinta, quando, d’un tratto, il suo corpo iniziò a perdere consistenza.”

Gli appunti che ti ho fatto non tolgono peso al tuo racconto che resta, a mio giudizio, molto buono.

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Eugene Fitzherbert
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Re: Associazione Donatori di Eiaculato

Messaggio#4 » mercoledì 21 ottobre 2020, 18:44

Ciao, WLAD!

Che schifo.
Un oceano che può metterti incinta! Ma ti rendi conto che tragedia? E non si saprebbe mai chi è il padre!
A parte questo, il racconto è godibile, proprio perché è sporco e volgare.
Solo che il vero problema è che manca un po' di conflitto. In pratica l'ho vissuto come una specie di Lonely planet deell'inferno, recitata dalla sua amica morta. Sì, c'è la fase in cui Francesca cerca di fare l'avvocatessa per cercare di andarsene, ma è qualcosa di molto impalpabile.

Dal punto di vista tecnico, non ho niente da rilevare. È scritto in maniera canonica. Forse alcuni passaggi un po' raccontati, ma servono a risparmiare caratteri.
Alla prossima, amico!

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Laura Cazzari
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Re: Associazione Donatori di Eiaculato

Messaggio#5 » mercoledì 21 ottobre 2020, 20:39

Ciao Wladimiro è un piacere tornare a leggerti. Sicuramente il tema dell’inferno c’è e gli hai anche dato una tua interpretazione fuori dal comune e piuttosto esilarante. Il paragone dell’inferno col mondo attuale fa riflettere. Tuttavia, questa volta non hai centrato il colpo secondo me. Il racconto è un po’ piatto senza grandi guizzi. So che sei capace di fare molto meglio.
Laura Cazzari

Edoardo Foresti
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Re: Associazione Donatori di Eiaculato

Messaggio#6 » mercoledì 21 ottobre 2020, 21:00

Ciao Wladimiro!
Che dire, hai scritto un brano decisamente bizzarro, dal titolo fino alla fine. E devo dire che l'ho apprezzato. Sul lato tecnico non c'è molto da dire: il testo scorre, è chiaro, Francesca e Virginia hanno una loro "voce" che traspare da subito. Segnalo solo un "mentre" e quel "fissava le onde da almeno un'ora" che rendono tutto un pelino meno immersivo, ma sto proprio trovando il pelo nell'uovo.
Sui dialoghi: la prima battuta l'ho assegnata a Francesca e non a Virginia, visto che la frase precedente fa riferimento alla prima. Ho dovuto rileggere per contestualizzare meglio.
Ultima considerazione: la storia in sé è carente di un vero e proprio conflitto. Francesca non ha fatto nulla di male per finire all'Inferno, se non qualche bravata da ragazza, e il testo critica proprio quella moralità cristiana così eccessiva da condannare persino i pensieri "impuri". Se ho apprezzato la critica, così come le altre frecciatine di carattere sociale sul finale, trovo che un conflitto più deciso sarebbe stato la ciliegina sulla torta.
Comunque rimane un brano decisamente bizzarro e d'impatto, mi ha strappato un sorriso in più occasioni, nel complesso è chiaro e scorrevole. Per me è sicuramente promosso.
A presto!

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wladimiro.borchi
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Re: Associazione Donatori di Eiaculato

Messaggio#7 » giovedì 22 ottobre 2020, 15:27

Eugene Fitzherbert ha scritto:Ciao, WLAD!
Solo che il vero problema è che manca un po' di conflitto.


Sicuramente non sono stato troppo bravo a evidenziarlo, se la percezione che hai avuto è questa, ma se la corretta definizione di conflitto è "la questione o la problematica che irrompe nella vita dei personaggi sconvolgendola in maniera più o meno intensa".
Beh, Francesca si trova all'inferno, cerca una strada per andarsene, ma alla fine capisce che si sta meglio lì che dall'altra parte (twistarello finale).

Sicuramente niente di eclatante, ma lo scopo era ridere mentre lo scrivevo e far ridere chi leggeva.

A rileggerci presto, amico e compagno di battaglie!
W

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Pietro D'Addabbo
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Re: Associazione Donatori di Eiaculato

Messaggio#8 » giovedì 22 ottobre 2020, 15:44

Ciao Wladimiro,

racconto piuttosto divertente, un pizzico di goliardia per illustrare l'assurdità dietro certi precetti almeno in teoria imposti dalla religione. Un contraltare in un aldilà tutto da esplorare, con una Virginia ben poco vergine nel ruolo che fu, per qualcun'altro, di Virgilio.

Va riconosciuta l'originalità dell'idea, sebbene a tratti il racconto pecchi di quella coerenza alla quale invece è ispirato.
Perché mai l'arrivo della ragazza dovrebbe avvenire proprio su quella spiaggia e non altrove?
Il ruolo di vergini per musulmani assegnato a peccatrici è forse uno 'scherzo' di Dio per i fedeli che abbiano una dottrina che lo adora, ma non seguano riti cattolici?
L'inferno ospita questo assurda parodia di quello che i testi sacri ed il catechismo propongono, eppure il paradiso è solo del tipo 'canonico/cattolico', con la sfera di luce?

Mi sarebbe piaciuto prendessi in considerazione una delle tante altre versioni di paradiso che prevedono dai piatti di pasta volanti, agli agnelli sgozzati per Pasqua, dalle vacche sacre agli alieni luminescenti. Avresti avuto un effetto 'weird' ancora più convincente verso la permanenza all'inferno.

Credo tu abbia seminato qualcosa che ha il potenziale per diventare molto più esteso, più divertente e più convincente di come già non sia.

PS: ti segnalo per una lettura sfiziosa "... che Dio perdona a tutti", di Pif. Un breve romanzo frivolo su un uomo che viene invitato a convertirsi ma sceglie di prendere alla lettera ogni dettame religioso.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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Emiliano Maramonte
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Re: Associazione Donatori di Eiaculato

Messaggio#9 » giovedì 22 ottobre 2020, 23:03

Wlad carissimo, bentrovato!
Ti devo leggere e classificare, ma in genere lo faccio a prescindere, perché sei sempre una piacevole scoperta, storia dopo storia.
Un plauso all'idea bizzarra, siamo nel campo della parodia e del racconto umoristico sopra le righe. E forse è proprio questo il problema. Che racconto è? Non hai dato al testo un registro univoco, quindi anche là dove la storia tenta di prendersi sul serio, poi si smentisce subito con la battuta goliardica o con la "sporcaccionata" da caserma. Ecco, dunque, che ho deciso di valutare questo racconto per quello che credo che sia, e cioè un divertissement con il quale hai divertito te stesso, ma senza vere e proprie pretese o velleità di arrivare chissà dove.
Tutto sommato è ben scritto (come al tuo solito) e godibile, ma manca davvero di una base tematica seria, che può essere solo rinvenuta di striscio nella riflessione sulla nostra realtà, la quale può essere considerata peggiore di un Inferno, dantescamente inteso. Null'altro.

In bocca al lupo!
Emiliano.

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Giacomo Puca
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Re: Associazione Donatori di Eiaculato

Messaggio#10 » venerdì 23 ottobre 2020, 2:12

Ciao Wladimiro, rieccomi a commentare un tuo racconto.

Tema
Centrato C'è l'inferno, c'è la spiegazione di come vi si finisce.

Stile
Il tuo stile è sempre al solito pulito, non ci sono passaggi intricati o poco chiari. Prima o poi ti convertirai alla nostra religione dello show al 100%, fino ad allora ti combatteremo come un fiero nemico XD. Sei un campione d'era, di certo non mi metterò a dirti come e dove modificare da tell a show, le tue sono scelte, di certo non ignoranza.

Trama
Qui sono molto in difficoltà, per due motivi.
Il primo problema è che effettivamente accade poco. Tutta la narrazione si concentra sulla descrizione di un mondo alternativo, un inferno sui generis assolutamente interessante ma... questo mi porta al secondo problema.
Il secondo problema è che ho notato molte somiglianze con "Dannazione" di Chuck Palahniuk. Ora se quelle idee che hai avuto le hai avute da te, io te lo dico sei un fottuto genio. Però ci sono davvero una marea di somiglianze col romanzo: le ambientazioni fatte di sperma sprecato e feti abortiti, il finire all'inferno per un qualsiasi "peccatuccio"... Sia ben chiaro, se anche fosse non si tratta di mero copiare. Hai mescolato il tutto ad elementi "originali" come la storia delle 72 vergini, il non far incazzare il principale... Inoltre è assolutamente plausibile venire in contatto con certe immagini, dimenticare di averle sentite/lette e poi ritrovarsele nel cervello anni dopo. A me capita.

Valutazione finale.
Sei sempre uno dei più difficili da valutare. Il racconto in sé risulta più simile a un incipit che a un'opera autoconclusiva. Molte delle parti più interessanti come detto mi sembrano di chiara ispirazione. Nel caso tu volessi discuterne, sono sempre aperto al dialogo.

Un saluto,
Giacomo.
In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

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Wladimiro Borchi
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Re: Associazione Donatori di Eiaculato

Messaggio#11 » venerdì 23 ottobre 2020, 9:30

Giacomo Puca ha scritto: Sei un campione d'era, di certo non mi metterò a dirti come e dove modificare da tell a show, le tue sono scelte, di certo non ignoranza.


E invece, sì, è proprio ignoranza!
Come ho avuto modo di dire già in molte occasioni, sono il campione della scorsa era solo per un malaugurato caso di coincidenze e solo perché ho partecipato a tutte le edizioni con raccontini mediocri (solo uno a vinto una edizione), che sono piaciuti a voi del gruppo e che mi hanno regalato quasi tutte le finali (in cui gli esperti mi hanno, salvo in un occasione, massacrato).
Per cui, davvero, spiegami come fare. Nel senso, quando un PG ricorda è chiaro che ci sia un po' di tell, cerco di renderlo comunque con immagini, ma se mi insegni un modo in cui renderlo ancor più "show" mi fai l'ennesimo piacere che serve a migliorarmi (motivo per cui sono qui).

Giacomo Puca ha scritto:Ho notato molte somiglianze con "Dannazione" di Chuck Palahniuk. Ora se quelle idee che hai avuto le hai avute da te, io te lo dico sei un fottuto genio. Però ci sono davvero una marea di somiglianze col romanzo: le ambientazioni fatte di sperma sprecato e feti abortiti, il finire all'inferno per un qualsiasi "peccatuccio"...


Porca troia, hai ragione! Sono andato a cercare su google, perché non ci credevo! E questo solo perché la mia copia di Dannazione l'ho prestata cinque anni fa al mio commercialista e non me l'ha mai resa.
Se può servire ti giuro che non è stata una copia volontaria! Invero mi ricordavo solo il mare di vomito e il deserto di vetri rotti. Oltre al combattimento con un demone gigantesco che finiva con la decapitazione di uno dei protagonisti.
L'idea del racconto, in verità, mi è venuta dalla canzone di "Elio e le storie tese". Appena ho letto "Vai all'Inferno!", ha cominciato a ballarmi nella testa "Fatto adulterio, mentito, rubato, continuamente pisello toccato, già dall'età di due anni ero condannato, all'inferno!".
Mi sono immaginato allora un inferno in cui si andava per i peccati mortali più stupidi (mi ricordo che in "Dannazione", diversamente, Meredith pensa di esserci finita per peccati veniali, ma alla fine scopre di essersi suicidata facendo un gioco erotico col fratello adottivo, ma forse mi sbaglio, è passato troppo tempo!).
Verissimo, invece, il "mare delle sperma sprecato" esattamente chiamato nello stesso modo. Evidentemente mi era rimasto dentro a livello inconscio. A questo punto mi sento come un bambino beccato con le mani nella marmellata, ma ti assicuro che le immagini mi sono apparse originali mentre le scrivevo (e mi sentivo pure figo!), come quella della montagna di feti abortiti (che su google non ho trovato, ma che ci sarà di sicuro).
Dammi i consigli di cui sopra, appena puoi e grazie mille del tuo commento.
Wladimiro
IMBUTO!!!

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Giacomo Puca
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Re: Associazione Donatori di Eiaculato

Messaggio#12 » venerdì 23 ottobre 2020, 21:52

Wladimiro Borchi ha scritto:[...]


Faccio qualche esempio per provare a tradurre il tell in show. Non sempre è una questione semplice. Scrivere da subito in show è più semplice che dover convertire il tell. Gli esempi che farò non sono il massimo e forse neanche al 100% formalmente corretti, provo però con questi a trasmetterti l'ottica "giusta".

Francesca fissava le onde da almeno un’ora, quando Virginia le passò davanti.
Prima cosa: è utile sapere che Francesca abbia fissato così a lungo il mare? Se è utile devi trovare un modo per far capire il tempo trascorso. Se proprio vuoi fare il brillante, sceglierai sistemi che caratterizzino anche il tuo personaggio.
Per esempio, facciamo finta che Francesca abbia frequentato i boy scout da ragazzina. →
Francesca tese il braccio davanti a lei, con il palmo orizzontale. Il sole era sceso di altre quattro dita dall'ultima volta che aveva controllato.

Ma se fosse una persona molto insicura?
Francesca sputò l'unghia tra le onde. Accidenti ci era ricascata. Piegò tutte le dita e le piazzò sotto il suo sguardo: senza badarci aveva ridotto le sue belle unghie in monconi frastagliati. Per quanto tempo era andata avanti?
Direi che per ridursi tutte le unghie in quel modo ci possa volere un tempo abbastanza lungo, sicuramente non minuti ma nemmeno giorni.

Magari potresti introdurre e sfruttare degli oggetti.
Francesca fece un sorso dal bicchiere di plastica, sputò. Bleah! il ghiaccio si era sciolto e aveva annacquando il gin tonic. Cazzo, sto coso era pieno di ghiaccio.
Lanciò il bicchiere tra le onde.
Ma da quant'è che sto qui?


L'introduzione di Virgina.

Una ragazza scalza, in jeans, le passò davanti.
Accidenti era Virginia!
Virginia si fermò e le fece un sorriso. "Ciao!"
Com'è che si erano perse di vista? Al secondo anno lei c'era perché era venuta alla laure di Marco e... O cazzo.
Francesca alzò la mano per salutare. Tremava tanto che la nascose subito dietro la schiena. "Ciao Vi’. Quanto tempo." Ma tu non... "
"Morta?"
...



Mente Francesca ascoltava, ancora frastornata, un’onda arrivò a lambirle i piedi, lasciandole una sensazione viscida. Abbassò lo sguardo e si accorse di averli ricoperti di una patina biancastra.

Il "mentre Francesca ascoltava" si desume dal fatto che l'arrivo dell'onda sia narrato immediatamente dopo la battuta di Virginia. Quindi possiamo eliminarlo tout court.
Il frastornata non è facile da tradurre in show. Puoi ricorrere a un dettaglio visivo (a bocca spalancata), oppure con un fraseggio mentale:
Virginia disse qualcos'altro, per Francesca fu solo un movimento di labbra. Era morta, tutto il resto era rumore di fondo.

Per quanto riguarda l'onda, una linea di massima è evitare tutti i verbi percettivi e sensoriali, e descrivere direttamente la sensazione percepita (questo è quel che il buon Palahniuk chiama submerging-the-I):
un'onda risalì la battigia e le inzuppò i piedi. Viscida come una zuppa di molluschi, come la saliva dei giorni di raffreddore. L'onda si ritirò lasciando sui piedi una patina biancastra, lattiginosa.

Per quanto riguarda la questione Dannazione.
Succede, che ci vogliamo fare... Le cose che ci colpiscono restano dentro e poi sbucano fuori all'improvviso. Se non sbaglio c'è un aneddoto su Giacomo Leopardi: pare avesse scritto una poesia meravigliosa, di cui si vantava tanto. Poi si accorse che esisteva già. L'aveva letta e memorizzata da bambino, l'aveva dimenticata e poi l'aveva scritta di getto. Pensava fosse ispirazione invece era memoria!
Ti confermo anche la questione delle colpe: Meredith non finisce all'inferno per peccati veniali ma sono quasi sicuro che bastino anche le imprecazioni per finirci. Infatti, vado a memoria, all'inferno tutti lavorano in ambito pornografico per far peccare i mortali, oppure lavorano nei call center che chiamano solo a ora di cena per indurre la gente a imprecare.
Sono quasi sicuro che i feti fossero in una "palude dei feti abortiti", e la montagna fosse di forfora. O unghie.
Felice di esserti stato d'aiuto. Non crucciarti troppo, può capitare.

A rileggerci!
Giacomo
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wladimiro.borchi
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Re: Associazione Donatori di Eiaculato

Messaggio#13 » venerdì 23 ottobre 2020, 22:17

Giacomo, grazie infinite.
Cercherò di fare tesoro dei tuoi consigli.
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Re: Associazione Donatori di Eiaculato

Messaggio#14 » domenica 25 ottobre 2020, 21:13

Ciao Wladimiro. Piacere di leggerti.
Come sempre, ottima prova e stile di scrittura. Il racconto ha anche una sua originalità, soprattutto nel descrivere la geografia di questo ipotetico Inferno. Quello che non si comprende, come ho già scritto per altri racconti, è il contrappasso preciso inerente alle due protagoniste. Non che sia obbligatorio metterlo, potrebbe anche non esistere questa regola, ma nel momento in cui mi trovo davanti un mare di sperma e un monte di feti mi suona qualcosa nel cervello che le metta in relazione a un peccato che riguardi quell'argomento, cosa che però non avviene, se non un accenno a peccati sessuali di gioventù. Non so se mi sono spiegato.
Per il resto, direi ottimo, soprattutto sul finale irriverente.
Alla prossima!

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Re: Associazione Donatori di Eiaculato

Messaggio#15 » mercoledì 28 ottobre 2020, 16:54

Racconto a metà tra l'inquietante e l'esilarante. Mi è sempre piaciuto il tema del: "Ma sono stato bravo tutta la vita, perché sono finito all' inferno?" "Eh, secondo la nostra religione X è peccato quindi ciao." Me lo sono fatto leggere da un e-reader e non ho notato errori di nessun genere! Forse io avrei messo un po' meno parolacce ma per il resto direi: 9/10

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Re: Associazione Donatori di Eiaculato

Messaggio#16 » giovedì 29 ottobre 2020, 15:53

Ciao Wladimiro, piacere di leggerti!
Il racconto, pur trattando il tema di morte e aldilà, è pervaso da un senso di leggerezza, in cui ad un'ambientazione quasi "secolare" abbini un gusto pulp che rende l'insieme veramente godibile. Il messaggio sottotraccia parrebbe essere una demonizzazione della visione cattolica di paradiso e inferno, che ben si sposa con il mio sentire. La vera pecca del racconto è che manca una vera trama nella narrazione, che in fondo si riassume in una grande descrizione e nel veicolare il tuo messaggio in bello stile: però di fatto in questa storia accade ben poco, e ti confesso che questo lascia un po' di amaro in bocca al lettore. Comunque una prova non male. Alla prossima!

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antico
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Re: Associazione Donatori di Eiaculato

Messaggio#17 » venerdì 30 ottobre 2020, 9:20

Nulla da dire, per me questo racconto centra in pieno il bersaglio: è divertente, è in tema, è ben condotto, ha una bella chiusa. Il personaggio di Virginia è particolarmente riuscito, t'è uscito proprio bene. No problem con il contrasto perché durante tutto il testo Francesca cerca una via di fuga tranne poi decidere che quello che è successo le sta bene e quindi stop, lo accetta. Per me un pollice su. Nb: nota di demerito solo per il titolo, non mi piace e non lo trovo così perfetto per il racconto.

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