Le fiamme dell'Inferno di Emiliano Maramonte

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Emiliano Maramonte
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Le fiamme dell'Inferno di Emiliano Maramonte

Messaggio#1 » martedì 20 ottobre 2020, 0:42

«Stai composto e non biascicare» lo redarguì papà.
Giosuè ingoiò gli spaghetti e, a capo chino, lanciò rapide occhiate a mamma, che rimestava l’insalata in silenzio.
«Non hai niente da dirmi?»
Giosuè alzò lo sguardo. Lasciò cadere la forchetta nel piatto. Cominciò a tremare.
«Che c’è? Non hai più fame?»
Lo odiava, e lo temeva troppo. «No, papà.»
«Bugia!» Un pugno calò sulla tavola e un bicchiere si rovesciò.
Mamma si era rintanata nelle spalle. Non appena si riebbe dallo spavento disse: «Ti prego, non è il momento.»
«Ada, non metterti in mezzo» sibilò papà. Bevve un sorso di vino, si pulì la bocca col tovagliolo, sospirò. «Figliolo, sai quant'è importante che frequenti la casa di Nostro Signore, vero?»
Giosuè annuì.
«Allora perché mi prendi in giro?»
Gli venne da piangere. Conosceva già le conseguenze.
«Pensavi di farla franca?» Quell’espressione truce, cupa come una condanna divina. «Ho incontrato per caso Vanessa. Non ti ha visto alla Liturgia ieri sera. Perché l’hai fatto?»
La verità. O sarebbe stato peggio. «Ho giocato un po’ a pallone con Marco e…»
«Piccolo farabutto, lo immaginavo!» esclamò papà, e si alzò in piedi di scatto. «Con un padre così! Artisti di strada!» Sputò sulla tovaglia, poi gli si avvicinò. Lo afferrò per un gomito.
«Non lo farò più, te lo prometto!» Giosuè tentò di liberarsi ma la stretta era tremenda. Lacrime di paura si mischiarono a quelle di dolore.
«Lascialo stare» gli intimò mamma. «Adesso basta.»
Papà le assestò un ceffone e la mandò a sbattere contro la sedia, poi trascinò con sé il figlio.
«Nostro Signore esige una punizione. E l’avrai» promise papà.
Una sensazione di calore si propagò tra le gambe di Giosuè. La paura ruscellò sul pavimento. La stanza del castigo lo attendeva.
***
Aveva scoperto come raggiungere un benessere totale, elettrizzante. Si accarezzava piano, aumentava il ritmo e infine aspettava con ansia l’arrivo dell’esplosione finale. Quando lo strano fluido gli si appiccicava tra le dita, correva in bagno a lavarsi per bene. Non sapeva rinunciare a quei momenti di esaltazione fisica.
Si titillava più volte al giorno finché la punta del pene, tutta arrossata, non gli prudeva.
Era il suo segreto.
Durante le Liturgie, don Michele parlava spesso di atti impuri: gesti orrendi che avrebbero spalancato a chiunque le porte dell’Inferno. Ma a Giosuè non importava. Contava solo la voglia di toccarsi.
Come in quel momento. Dopo un’ora di letture bibliche, era esausto. Si sdraiò sul letto e pensò alla ragazzina notata in Chiesa, due banchi più in là. Non l’aveva mai vista prima. Era carina. Il ricordo delle rotondità sotto la maglietta lo ossessionavano. Non riusciva a togliersela dalla testa.
Tirò giù la cerniera e si infilò la mano nelle mutande. Il respirò aumentò. Strinse le palpebre. Piccole scariche guizzarono nel bassoventre. Inarcò la schiena e godette di ogni istante dell’atto proibito. Presto sarebbero arrivati gli agognati sussulti, seguiti dalla travolgente euforia. Gemette.
«Giosuè!»
Spalancò gli occhi. «Mamma!»
Lo sperma gli aveva inondato il palmo. Cercò di nascondersi sotto le coperte, ma fu tutto inutile. «Dio santo! Tuo padre ti ucciderà.» Lo prese con sé e lo condusse fuori dalla sua stanza.
«Scusa, mamma» piagnucolò lui. «Scusa!»
«State scappando?»
Si immobilizzarono. Papà comparve dall’altro lato del corridoio. Si avvicinò a passo svelto. Li guardò entrambi con sospetto. Giosuè si sentì tirare il braccio. L’espressione di papà trasecolò nel ribrezzo. «Lo hai fatto davvero! L’Inferno. Per te, ora c’è l’Inferno!» Lo strattonò con violenza.
«Lascialo! È solo un ragazzo!» urlò mamma.
«È un peccatore!» tuonò lui. Le diede uno spintone.
Mamma riuscì a mantenere l’equilibrio e si scagliò contro papà. Giosuè si accasciò terrorizzato. Si coprì le orecchie per non sentire i versi orrendi che facevano. Vide spuntare un bastone. Qualcosa lo colpi e perse i sensi.
***
Si svegliò nella penombra della stanza del castigo. La testa gli doleva da cani. «Fatemi uscire di qui! Giosuè! Ada!» Si agitò sulla sedia, ma la corda non gli dava scampo.
La porta cigolò e si aprì. Sulla soglia comparvero madre e figlio.
«Cosa volete fare? Non cedete a Satana!»
Lei accese un fiammifero e lo passò a Giosuè, che lo lanciò sul pavimento.
«Va' all'Inferno» esclamò suo figlio.
Ultima modifica di Emiliano Maramonte il martedì 20 ottobre 2020, 0:59, modificato 5 volte in totale.



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antico
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Re: Le fiamme dell'Inferno di Emiliano Maramonte

Messaggio#2 » martedì 20 ottobre 2020, 0:46

Ciao Emiliano! Tutto ok con i parametri, divertiti in questa LIVIO GAMBARINI EDITION!

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Proelium
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Re: Le fiamme dell'Inferno di Emiliano Maramonte

Messaggio#3 » martedì 20 ottobre 2020, 16:44

Ciao Emiliano,
non ne sono sicuro, ma credo sia la prima volta che ci incontriamo nell’Arena. Del tuo racconto ho apprezzato soprattutto la qualità della scrittura: i dialoghi sono espressivi, rapidi e creano molta tensione. Lessico ricco ed evocativo, costruzione lineare e prevedibile (non è un difetto, per me!). Periodare adeguato. Quanto al contenuto, devo dire, non mi ha entusiasmato quanto il tuo stile di scrittura. Sarà che il tema del patriarca bigotto, violento e dispotico, è adottato fedelmente e senza troppa fantasia. Il tutto permeato dall’ormai consumata immagine di una religiosità castrante. Luci e ombre, ma comunque scrivi bene!

alexandra.fischer
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Re: Le fiamme dell'Inferno di Emiliano Maramonte

Messaggio#4 » martedì 20 ottobre 2020, 18:48

LE FIAMME DELL’INFERNO Di Emiliano Maramonte Tema centrato. Qui si va dall’infanzia di Giosuè tormentato dal padre dispotico fin dall’infanzia (vedi l’ora di dottrina saltata per giocare al pallone con l’amico Marco, fino ad arrivare all’episodio della masturbazione con i primi turbamenti per la compagna di chiesa). Posso solo immaginare la severità del padre e il suo marchio nel nome di un puritanesimo fin troppo stretto. E capisco, a questo punto, il peso della punizione finale inflitta a questo padre fanatico, disumanizzato da un fanatismo troppo severo. Antipatica la spia Vanessa. Molto bello il personaggio della madre, dapprima vittima come lui delle violenze e poi complice.

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Emiliano Maramonte
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Re: Le fiamme dell'Inferno di Emiliano Maramonte

Messaggio#5 » martedì 20 ottobre 2020, 19:52

~Proelium~ ha scritto:Ciao Emiliano,
non ne sono sicuro, ma credo sia la prima volta che ci incontriamo nell’Arena. Del tuo racconto ho apprezzato soprattutto la qualità della scrittura: i dialoghi sono espressivi, rapidi e creano molta tensione. Lessico ricco ed evocativo, costruzione lineare e prevedibile (non è un difetto, per me!). Periodare adeguato. Quanto al contenuto, devo dire, non mi ha entusiasmato quanto il tuo stile di scrittura. Sarà che il tema del patriarca bigotto, violento e dispotico, è adottato fedelmente e senza troppa fantasia. Il tutto permeato dall’ormai consumata immagine di una religiosità castrante. Luci e ombre, ma comunque scrivi bene!


Ciao Francesco! Sì, è la prima volta che ci incrociamo nell'infernale Arena.
Grazie per il feedback e per gli apprezzamenti.
Sì, hai ragione, il tema del patriarca bigotto è un pochino logoro, forse a livello istintivo, quando ho concepito il racconto, mi sono adagiato su una tematica più "comoda" per non cadere nel retorico e nel banale, ma, paradossalmente l'ho fatto. Pazienza.
Grazie e buona Edition!

Emiliano.

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Emiliano Maramonte
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Re: Le fiamme dell'Inferno di Emiliano Maramonte

Messaggio#6 » martedì 20 ottobre 2020, 19:53

alexandra.fischer ha scritto:LE FIAMME DELL’INFERNO Di Emiliano Maramonte Tema centrato. Qui si va dall’infanzia di Giosuè tormentato dal padre dispotico fin dall’infanzia (vedi l’ora di dottrina saltata per giocare al pallone con l’amico Marco, fino ad arrivare all’episodio della masturbazione con i primi turbamenti per la compagna di chiesa). Posso solo immaginare la severità del padre e il suo marchio nel nome di un puritanesimo fin troppo stretto. E capisco, a questo punto, il peso della punizione finale inflitta a questo padre fanatico, disumanizzato da un fanatismo troppo severo. Antipatica la spia Vanessa. Molto bello il personaggio della madre, dapprima vittima come lui delle violenze e poi complice.


Grazie, Alexandra, per il feedback.
Buona Edition e in bocca al lupo!

Emiliano.

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Davide Di Tullio
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Re: Le fiamme dell'Inferno di Emiliano Maramonte

Messaggio#7 » mercoledì 21 ottobre 2020, 21:44

Ciao Emiliano

piacere di leggerti. La lettura scorre senza intoppi. Per la gran parte del racconto, prediligi il punto di vista del ragazzo, anche se utilizzi un narratore esterno che si fa vedere spesso e volentieri. Questo ha un effetto straniante, che ridimensiona l'empatia per il protagonista. I dialoghi potrebbero essere più sciolti, un po' meno cliché. Espressioni come «Lascialo! È solo un ragazzo!» rientra nel categoria del già visto. Avresti potuto scegliere una terminologia un po' meno neutra, e inserire qualche termine vernacolare o regionalismo che ravvivassero gli scambi. Di fatto questo ha impoverito il testo, trasformando i dialoghi in scambi da copione. Ci sono poi degli snodi che rimangono oscuri, forse dettati dalla fretta di chiudere il racconto. Quando la madre afferra il bambino e lo trascina via, come fa a sapere il padre che stanno scappando? da cosa si evince? Questo lo sa solo il narratore, perché non si capisce dalla descrizione dell'azione.
Il finale azzoppa il racconto, che con tutti i limiti di cui sopra, si fa leggere piuttosto bene. Compi un cambio di punto di vista incomprensibile. Fai perdere i sensi al ragazzo, ma fai risvegliare il papà in una stanza buia. Confondi il lettore. Onestamente non vedo la ragione di questo cambio. Volevi creare una transazione a sorpresa? Per quel che mi riguarda hai ottenuto l'effetto di straniarmi oltre a la lasciarmi con una sottile irritazione. Questo cambio sta bene come la nutella sulle cozze. Peccato.

a rileggerci!

Charlesdexter
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Re: Le fiamme dell'Inferno di Emiliano Maramonte

Messaggio#8 » mercoledì 21 ottobre 2020, 23:28

Ciao Emiliano, il racconto tratteggia molto bene il rapporto tra il padre, padrone e fanatico religioso e il figlio, in piena fase di esplosione ormonale. Defilata la madre, succube ma non troppo. Mi piacciono il tono drammatico e lo stile della vicenda. Ciò su cui lavorerei è l’unione tra le varie parti del racconto, la sensazione che ho avuto è stata che non riuscissero pienamente ad amalgamarsi: la catarsi alla quale giungono madre e figlio nel finale, è giusta ma non costruita appieno nelle sue tappe cronologiche.

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Pretorian
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Re: Le fiamme dell'Inferno di Emiliano Maramonte

Messaggio#9 » giovedì 22 ottobre 2020, 22:50

Ciao Emiliano e piacere di leggerti. Il racconto è interessante e presenta parecchi buoni spunti. Presenta, però, alcune debolezze che ne ostacolano il pieno godimento, ossia il narratore e il tell eccessivo. Per quanto riguarda il primo, ottima la scelta della terza persona focalizzata sul bambino (tranne nell'ultima parte, in cui il focus si sposta sul padre) ma inserisci troppi elementi "interiori", che non dovrebbero emergere in un narratore esterno o, comunque, che dovrebbero emergere in modo diverso. Il fatto , ad esempio, che il padre e la madre siano chiamati "mamma" e "Papà" non combacia con un narratore esterno, poiché sono termini troppo intimi, che avrebbero senso se a narrare la storia fosse il protagonista (come in un racconto in prima persona). Questo problema si ricollega facilmente a quello del tell eccessivo: specificare le emozioni del protagonista(l'odio verso il padre o le sensazioni che prova nel masturbarsi) sarà facile, ma fa perdere alla narrazione le sue potenzialità e in questo racconto lo hai fatto abbastanza spesso.
Peccato.

Alla prossima!

Dario17
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Re: Le fiamme dell'Inferno di Emiliano Maramonte

Messaggio#10 » venerdì 23 ottobre 2020, 17:13

La crudezza e i dettagli espliciti di questo racconto danno quella forza e genuinità al tutto senza l'uso di termini troppo pomposi o forzati. Si legge tutto d'un fiato ed è davvero efficace anche se l'ambiente attorno ai tre personaggi è praticamente vuoto se non per la presenza di un bicchiere, un tavolo, un corridoio...
"Giosuè ingoiò gli spaghetti e, a capo chino, lanciò rapide occhiate a mamma, che rimestava l’insalata in silenzio."
Questa frase, così piena di interruzione, andrebbe riscritta o resa più fluida proprio presente nell'incipit.
Il salto di pov nell'epilogo ti fa andare un po' fuori strada visto che a quel punto ci si è abituati ad essere nel ragazzino, ma è solo un'incertezza non troppo grave.
Il bastone chi colpisce, però? il ragazzino o il padre?
Il puritano somiglia maledettamente alla madre di Carrie di King, le punizioni corporali sono pressochè le stesse.
Ecco, i personaggi.
In tutto il racconto madre e figlio sono succubi, vittime inermi e mai viene accennato un piccolo indizio che possa portare ad un voltafaccia così drastico.
Non è nemmeno un evento risolutorio compiuto ad un'arma da fuoco che è capace di annullare ogni inferiorità fisica. Un bastone, la vittoria in un confronto fisico, una spietatezza e una lucidità nel bruciare vivo un marito ed un padre che sbuca fuori dal terreno senza un come.
Addirittura il gesto del passaggio del fiammifero.
Un bambino o poco più che temeva di essere beccato a smanettarsi addirittura capace di tanto?
Non funziona, o meglio sarebbe dovuto essere preparato meglio questo finale.
Rispetto del tema didascalico e preciso.

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Filippo Santaniello
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Re: Le fiamme dell'Inferno di Emiliano Maramonte

Messaggio#11 » sabato 24 ottobre 2020, 12:46

Ciao Emiliano,
è la prima volta che leggo qualcosa di tuo, devo dire che la scrittura è precisa e chiara senza alcuna sbavatura e il tema è centrato grazie alla descrizione di una famiglia nella quale un padre/padrone in pieno dispotismo mistico rende un inferno la vita dei suoi cari. Forse il problema principale sta proprio nella scelta del soggetto. Non mi è sembrata una storia originalissima. Bello invece il finale! Hai gestito bene il ribaltamento anche se quel cerino inserito senza prima introdurre una spruzzata di benzina sul corpo del padre mi ha colto in contropiede. Come fanno a incendiarlo con un semplice cerino?

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Ilariya_
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Re: Le fiamme dell'Inferno di Emiliano Maramonte

Messaggio#12 » sabato 24 ottobre 2020, 14:54

Ciao Emiliano

e piacere di leggerti.
Ho trovato il racconto molto scorrevole e ben scritto, senza particolari difetti.
L'unica nota negativa è quella del tema un po' già visto, il padre padrone che reprime il figlio, la chiesa, gli artisti di strada visti come compagnia spiacevole... anche il finale risulta abbastanza scontato. Una buona prova, da migliorare la trama.

Giulio_Marchese
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Re: Le fiamme dell'Inferno di Emiliano Maramonte

Messaggio#13 » martedì 27 ottobre 2020, 20:07

Ciao Emiliano,
il tuo racconto è molto chiaro negli intenti, non è difficile capire dove andrà a parare ma si lascia leggere volentieri complice una prosa ricca e ben strutturata. Ma è proprio a livello di struttura che, a mio avviso, pecca. Il cambiamento di madre e figlio nei confronti del padre mi è sembrato troppo repentino. Forse avresti potuto tagliare la prima parte e partire direttamente dalla seconda dando però più spazio a questo cambiamento. Le prime due scene infatti hanno la stessa funzione, quindi appaiono ridondanti. Ho capito l'intento: far vedere che era un atteggiamento tipico del padre, che non si trattava di un evento sporadico. Ma, secondo me, potevi far passare quest'informazione sottotraccia (ad es. nei dialoghi) e acuire il conflitto in modo da giustificare la reazione degli oppressi che diventano oppressori.
Comunque sia il racconto mi è piaciuto, peccato solo per il finale, a rileggerci!

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Gennibo
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Re: Le fiamme dell'Inferno di Emiliano Maramonte

Messaggio#14 » mercoledì 28 ottobre 2020, 17:10

Ciao Emiliano, ho letto con piacere il tuo racconto, sono entrata in quella stanza e ho vissuto insieme al ragazzino e alla madre la frustrazione di stare con un uomo così intransigente, l'unica nota che vorrei farti è che anche io sono rimasta smarrita sul finale. Ti consiglio di provare a scriverlo in prima persona dal punto di vista del padre, con la sua rigidità e con il figlio che lo manda al Diavolo, oppure anche con la prima persona del figlio o della madre, e vedi se c'è differenza.
Già qui potrebbe essere il ragazzino in prima persona: "Papà comparve dall’altro lato del corridoio."
Comunque, sono dettagli, idea e prova molto buona per me! Buona Edition e a rileggerti!

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Emiliano Maramonte
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Re: Le fiamme dell'Inferno di Emiliano Maramonte

Messaggio#15 » mercoledì 28 ottobre 2020, 19:08

Vi ringrazio di cuore collettivamente per i feedback. Ognuno di voi mi ha segnalato aspetti che non avevo considerato o mi hanno fatto rilievi che mi saranno davvero utilissimi per migliorare ancora. Non si finisce mai di imparare!

Buona Edition a tutti!

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antico
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Re: Le fiamme dell'Inferno di Emiliano Maramonte

Messaggio#16 » sabato 31 ottobre 2020, 21:05

Le due parti principali del racconto mi sembrano un pelo sconnesse tra loro, ma soprattutto è inconcepibile che la madre, così timorosa del padre, lo trascini fuori dalla sua stanza facendolo in tal modo scoprire. Insomma, è proprio la figura della donna che non funziona nel complesso del racconto. Sul finale, l'idea può anche non essere male, ma è tutto troppo frettoloso e, di nuovo, la figura della madre non è chiara e tende a rovinare l'immagine generale. Sulla scrittura nulla da dire perché ottima e anche con dei tocchi di classe. Nel complesso un pollice tendente verso l'alto, ma non in modo brillante. A parità di valutazione con il racconto di Puca tendo a preferire il tuo per la pulizia maggiore del tutto.

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Emiliano Maramonte
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Re: Le fiamme dell'Inferno di Emiliano Maramonte

Messaggio#17 » domenica 1 novembre 2020, 11:20

Grazie mille Antico per i tuoi puntuali e precisi rilievi, ma anche per gli apprezzamenti, che fanno sempre piacere.
Se dovessi andare in finale, non so, forse stavolta non lo meritavo. Ma tant'è, Minuti Contati è bello perché è vario!

Emiliano.

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