Come sopra così sotto

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Giacomo Puca
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Come sopra così sotto

Messaggio#1 » martedì 20 ottobre 2020, 0:58

come sopra così sotto


La carrozza, tipo montagne russe, pare uscita dal luna park di Chernobyl. Mi siedo, allungo la mano per aiutare Lia. La sbarra di sicurezza ci scende sulle ginocchia.
Lo speaker gracchia: “benvenuti al tour per l'inferno.”
Lia poggia la testa sulla mia spalla, “non è pericoloso?”
Mi affaccio sulla destra: l’abisso cilindrico, largo come piazza San Pietro, scende all’infinito. Sputo di sotto, “naa, tornano sempre tutti.”
Uno scossone, la carrozza si muove. I binari avanzano su un gradone di roccia che sporge dal perimetro del pozzo, e scendono elicoidali verso il basso.
La voce gracchia: “i passeggeri si tengano.”
La carrozza schizza, un bungee jumping orizzontale, come stare in un elicottero che precipita ruotando su sé stesso. Mi tappo la bocca, per poco non mi scappava un urletto.
Il cerchio di cielo in alto, la corona bianca del colonnato del Bernini, rimpiccioliscono. Spariscono.
La carrozza rallenta, passo d’uomo.
Lia mi guarda, sembra di vedere tutto attraverso un filtro rosso.
La carrozza si ferma.
In questo punto il pozzo è ostruito, una specie di mensola che occupa la luce del pozzo, tranne per la fessura dove i binari proseguono in giù.
Una selva di pali spunta dal terreno della mensola, una foresta di tronchi nudi, a ogni tronco c’è legato qualcuno. Un uomo legato è abbastanza vicino da vederli gli squarci sulla carne. Ferite larghe tre dita, nerissime.
Un… mostro, un tipo grande come un rugbista, nudo, con i seni cascanti, la testa da capra, si avvicina al tizio legato. Il demone regge una frusta chiodata che striscia a terra. Anche il suo pene striscia a terra.
Il demone schiocca una frustata sul volto dell'uomo legato, Il suono è il [i]ciaf [/i]di quando si mette sotto un gatto in autostrada.
Sul volto del condannato si apre uno squarcio obliquo, un occhio schizza via.
Le ferite dell’uomo sono diventate rosse, nuvole di mosche gli ronzano intorno.
Il condannato si agita. Si ferma.
Le mosche tornano nelle ferite, compresa quella nuova sulla faccia. Tutte le ferite tornano nere.
Lo speaker gracchia: “Questi condannati sono frustati per trenta giorni poi i ruoli si invertono. In questo modo, a ogni ciclo, i vendicatori diventano più cattivi, in un valzer di odio infinito."
La carrozza riparte, lo speaker continua: “Nel prossimo girone vedremo le coppie abortiste: ognuno di loro abortisce l’altro e poi si danno il cambio. Il tutto alle dimensioni che hanno avuto da adulti.”

~~~

Il demone superdotato si toglie la testa da capra, “quindici minuti di pausa.” Altri demoni si tolgono la testa finta.
Un ragazzino semitrasparente si avvicina al finto demone, “Ehm, salve. Mi manda Catone Uticense…”
“Un altro novellino,” il finto demone si stacca il finto pene, “ti vuoi togliere qualche anno di purgatorio, eh?”
L’anima diafana annuisce.
“Senti, è semplice. Quando arriva la carrozza, devi essere vestito da demone, prendi la frusta,” il finto demone solleva la frusta, “colpisci in faccia un manichino.” Il finto demone da un colpetto di frusta, il manichino emette un altro ciaf.
Il finto demone passa la frusta al ragazzo.
“Ma…” l’anima diafana soppesa la frusta, “non capisco come questo teatrino possa farmi arrivare prima in paradiso.”
“Li hai visti quei due di prima, sulla carrozza?”
L’anima annuisce.
“Sono convinti che il buco scenda all’inferno, invece è il contrario, loro vengo dall’inferno. Girone dei ladri generazionali. Prima di morire sono andati in pensione a quarant’anni o non facevano mai la differenziata, cose così. Ora lui lavora per un Kebabbaro e lei è l’ultima ruota del carro in un negozio di cinesi. Fanno fatica ad arrivare a fine mese, non hanno futuro…” Il finto demone passa il fallo di gomma e la testa di capra all’anima giovane. “Insomma, il contrappasso. Spero di non doverti spiegare le basi. Comunque, ogni volta che uno di quegli stronzi viene qui e vede quello che crede essere l’inferno, quando torna nel vero inferno è meno triste della sua vita. Questa cosa che tornano all’inferno rincuorati… beh a Satana fa girare proprio le palle. E a noi tolgono qualche mese di purgatorio.”
Una voce tipo Tiburtina gracchia: “carrozza in arrivo”
Il finto demone dà una pacca sulla spalla del giovane, “dai, preparati, che tocca a te.”


In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

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antico
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Re: Come sopra così sotto

Messaggio#2 » martedì 20 ottobre 2020, 1:03

Ciao Giacomo! Tutto ok con i parametri, buona LIVIO GAMBARINI EDITION!

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Proelium
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Re: Come sopra così sotto

Messaggio#3 » martedì 20 ottobre 2020, 16:42

Ciao Giacomo,
piacere di leggerti, credo sia la prima volta. Sicuramente il tema del contest è rispettato: simpatica ma non troppo sorprendente la scelta di accostare la dimensione dantesca alla quotidianità pasticciata della nostra epoca. Sicuramente la scelta più felice è l’espediente della giostra farsesca e dissacrante, tipo bolgia dei barattieri. Trovo che la prima parte del racconto sia quella meglio gestita. Dopo quella, benché ci sia lo “spiegone” tanto atteso che aiuta il lettore a capire e una chiusa “a effetto”, ritmo e tensione calano e, tutto sommato, lasciano il lettore un po’ a bocca asciutta. Scrittura corretta, benché non sia un amante dei dialoghi disimpegnati... ma non sei il solo a usarli, a quanto vedo vanno un sacco.

alexandra.fischer
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Re: Come sopra così sotto

Messaggio#4 » martedì 20 ottobre 2020, 18:32

COME SOPRA COSI’ SOTTO Di Giacomo Puca Tema centrato e trama insolita. Hai capito i tizi in carrozza? Credevano di assistere a una punizione infernale in piena regola, invece eccoti il plot-twist. I dannati sono proprio gli spettatori (lei ultima ruota del carro in un negozio cinese e lui Kebabbaro). Mi piace come hai reso il trucco dell’anima novella che arriva con tutto da apprendere. Anche la falsità delle punizioni (il dannato frustato visto come manichino, proprio come quelli che verranno). Insomma, questo inferno visto come catarsi. In vista di quello terreno, con la Guerra contro il Calendario. Molto efficace la scena della frusta.

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Ilariya_
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Re: Come sopra così sotto

Messaggio#5 » martedì 20 ottobre 2020, 21:52

Ciao Giacomo

e piacere di leggerti.
Il tema è centrato e la trama mi ha colpita, i due protagonisti che credono di assistere ad uno spettacolo infernale, mentre sono proprio loro i dannati.
La prima parte funziona grazie alle descrizioni che rendono bene l'avanzare della carrozza e lo spettacolo che i passeggeri stanno vedendo. Considerando che inizi scrivendo in prima persona, trovo però che sia dato molto spazio alla rappresentazione del luogo e poco al protagonista e alla sua compagna.

La conclusione è coerente, ma non crea l'effetto sorpresa, forse perché manca una vera suspence e far arrivare la spiegazione da un finto demone non è quello che si aspetta il lettore al termine di questa "giostra infernale".

Tutto sommato, comunque, una buona prova.

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Davide Di Tullio
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Re: Come sopra così sotto

Messaggio#6 » mercoledì 21 ottobre 2020, 19:08

Ciao Giacomo

piacere di leggerti. Allora Il tuo racconto ha una premessa interessante. L'idea di rovesciare il senso ed invertire inferno/paradiso (ammesso che di paradiso si tratti, ma qui l' ho inteso come l'opposto dell' inferno) non mi dispiace affatto. Ci sono però degli elementi sintattici della tua storia che hanno inficiato il flusso della lettura.

Giacomo Puca ha scritto:La carrozza, tipo montagne russe, pare uscita dal luna park di Chernobyl. Mi siedo, allungo la mano per aiutare Lia. La sbarra di sicurezza ci scende sulle ginocchia.


è un' espressione che ho faticato a capire. Cosa significa "la carrozza, tipo montagne russe?" Dopo ho capito, ma ho dovuto rileggere un paio di volte per ricollegare il senso di questa espressione a "Mi siedo..." e infatti, sebbene le due espressioni siano legate, questo passaggio non è esplicitato, rendendo la scena difficile da visualizzare. Anche la figura retorica "pare uscita dal luna park di Chernobyl" mi pare un po' troppo azzardata. Molti dei lettori potrebbero non riuscire a visualizzare questa scena. Forse sarebbe stato più immediato descrivere il luna park (forse intendevi in stato di abbandono?), per rendere tutto forse meno evocativo, ma sicuramente più chiaro.

Fai riferimento a Piazza San Pietro e al Bernini, ma sono lì per davvero o è un'altra metafora? Non è chiaro.

Giacomo Puca ha scritto: sembra di vedere tutto attraverso un filtro rosso.
perché? non ce lo dici. Non riesco a visualizzare esattamente il luogo in cui si trovano. Questo dettaglio non risulta evocativo.

Giacomo Puca ha scritto:In questo punto il pozzo è ostruito, una specie di mensola che occupa la luce del pozzo, tranne per la fessura dove i binari proseguono in giù.


Questo passaggio mi sembra superfluo. Non arricchisce la scena e rallenta il ritmo.

Giacomo Puca ha scritto:Un… mostro


è vero, è sempre il pensiero del protagonista, ma puzza molto di raccontato. Meglio cominciare con la descrizione e poi, nel caso, buttarci dentro un esclamazione del tipo "Un mostro!" per evocare la bruttezza del personaggio descritto.

Giacomo Puca ha scritto: Il demone
. Usi questo predicato dando per scontato che si sia capito che fosse un demone. Non è cosi. In questo caso, vale la stessa notazione fatta per la parola mostro. Qui la parola demone arriva troppo tardi. E fino a questo momento noi non sappiamo dove siamo. Ho incontrato solo dei corpi impalati, nessuno ha mai parlato di inferno. Questo crea un effetto di spaesamento.

Giacomo Puca ha scritto:condannato
ancora un predicato calato dall' alto.
Giacomo Puca ha scritto:o speaker gracchia: “Questi condannati sono frustati per trenta giorni poi i ruoli si invertono. In questo modo, a ogni ciclo, i vendicatori diventano più cattivi, in un valzer di odio infinito."
La carrozza riparte, lo speaker continua: “Nel prossimo girone vedremo le coppie abortiste: ognuno di loro abortisce l’altro e poi si danno il cambio. Il tutto alle dimensioni che hanno avuto da adulti.”


Piccola furbata, fai parlare lo speaker per dare delle informazioni, ma è un infodump camuffato.

Giacomo Puca ha scritto:“Sono convinti che il buco scenda all’inferno, invece è il contrario, loro vengo dall’inferno. Girone dei ladri generazionali. Prima di morire sono andati in pensione a quarant’anni o non facevano mai la differenziata, cose così. Ora lui lavora per un Kebabbaro e lei è l’ultima ruota del carro in un negozio di cinesi. Fanno fatica ad arrivare a fine mese, non hanno futuro…”
Questo è un infodump coi fiocchi

Giacomo Puca ha scritto:Una voce tipo Tiburtina gracchia: “carrozza in arrivo”


Altra figura retorica misteriosa. Cosa ha di particolare l'altoparlante della stazione Tiburtina da richiedere una citazione?

Vedo nel complesso un buon potenziale, ma questo testo mi sembra un po' acerbo

Buon contest!

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Pretorian
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Re: Come sopra così sotto

Messaggio#7 » mercoledì 21 ottobre 2020, 23:24

Ciao, Giacomo e piacere di leggerti. Dunque, il racconto vanta sicuramente un'idea originale e una prima parte sicuramente molto divertente dal punto di vista visivo (l'idea delle montagne russe infernali mi ha ricordato il video di "Hey, Stoopid" di Alice Cooper). Allo stesso tempo, però, presenta due difetti abbastanza marcati. Il primo è proprio l'idea di base, tanto originale quanto fragile, per così dire: in pratica, le anime del Purgatorio inscenano un teatrino che serve a rendere meno miserabili le anime dei dannati... il cui inferno, però, consiste nel nostro mondo. E il tutto è fatto al solo scopo di trollare il povero Lucifero? Insomma, come detto, è un'idea carina di primo impatto, ma diventa sempre più insensato più ci si pensa. Il secondo problema è nella forma narrativa: il passaggio da prima persona a terza è efficace a sottolineare una cesura tra le due parti, ma la seconda parte mantiene reminescenze del narratore in prima persona. Una tra tutte è la "voce tipo Tiburtina", che è un tell palese e che sarebbe stato più adatto in prima persona.
Peccato.

Alla prossima!!

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Giacomo Puca
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Re: Come sopra così sotto

Messaggio#8 » giovedì 22 ottobre 2020, 17:46

Davide Di Tullio ha scritto:Ciao Giacomo piacere di leggerti.


Ciao Davide, grazie per il commento approfondito.
Il mio testo soffre di una malattia letale: mancanza di tempo XD.

Detto questo ti rispondo su alcuni punti.
Carrozza tipo Cernobyl: sì voleva evocare l'immagine di una carrozza da roller coaster di un luna park abbandonato. Concordo che avrei dovuto renderla meglio.

La questione piazza san pietro... lasciamo perdere. L'idea è che il pozzo sia comparso dove c'è piazza san pietro. Per questo scendendo si vede il colonnato del bernini che rimpicciolisce. Altra vittima del poco tempo.

Sulla questione infodump non sono molto d'accordo. Dipende che definizione dai di infodump. Chiariamoci: la scelta di far parlare lo speaker e il finto demone non sono il massimo dell'eleganza, sono il primo a dirlo (indovina? ancora una volta poco tempo). Però "infodump" è un errore in cui non credo di essere caduto.
L'infodump è qualcosa che cade dal cielo, che il narratore infila ad cazzum... ma non è il mio caso. Potrebbe essere infilato in un dialogo As you know bob, ma anche qui non è il caso. Entrambe le spiegazioni sono contestualizzate, hanno senso e non sono forzate. Ripeto, non elegante ma nemmeno un errore, secondo me.

Grazie ancora delle dritte, è un piacere incrociare le penne (o le tastiere) con te.
In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

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Giacomo Puca
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Re: Come sopra così sotto

Messaggio#9 » giovedì 22 ottobre 2020, 17:52

Pretorian ha scritto:Ciao, Giacomo e piacere di leggerti.


Ciao Pretorian, grazie per il commento. Forse l'idea di base non è arrivata, il ché è senz'altro colpa mia. Il concept dovrebbe essere questo: le anime del purgatorio ottengono uno sconto di pena facendo buone azioni. Una delle possibili buone azioni è allestire un finto inferno: le anime dannate lo visitano e poi tornano al loro inferno quotidiano, inconsapevoli, ma alleviate nel pensare che c'è di peggio. Il fatto che lucifero si incazzi è solo un effetto collaterale, non il fine.
Messa così non sembra, a me, troppo insensata. È un po' come se purgatorio e inferno fossero in gara, per alleviare o peggiorare le condizioni dei dannati, ognuno a suo vantaggio.

Sulle reminiscenze della prima persona hai piena ragione. Il racconto è acerbo, come già ho detto in altri commenti avrei avuto bisogno di un'altra mezzora.
Grazie ancora e alla prossima!
In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

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Davide Di Tullio
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Re: Come sopra così sotto

Messaggio#10 » venerdì 23 ottobre 2020, 11:20

Giacomo Puca ha scritto:Sulla questione infodump non sono molto d'accordo. Dipende che definizione dai di infodump. Chiariamoci: la scelta di far parlare lo speaker e il finto demone non sono il massimo dell'eleganza, sono il primo a dirlo (indovina? ancora una volta poco tempo). Però "infodump" è un errore in cui non credo di essere caduto.
L'infodump è qualcosa che cade dal cielo, che il narratore infila ad cazzum... ma non è il mio caso. Potrebbe essere infilato in un dialogo As you know bob, ma anche qui non è il caso.


Ciao Giacomo, ritorno sulla questione infodump, solo per togliermi dall' imbarazzo che provo nell´essere stato frainteso. Mi rifaccio alla definizione che ho trovato in diversi manuali, ma quello che mi pare piú chiaro di tutti é quello del Duca, che chiariesce molto bene il concetto di "Infodump" o spiegone. Quello che dici tu, che l´I. é tale solo se non é pertinente al testo, é certamente vera, ma é solo un possibile aspetto (nemmo necessario) dell´I. Da quello che si evince dalle fonti, in generale l´I. é quel flusso abnorme di informazioni raccontate (e non mostrate) (e concordi con me che é questo il caso) che non servono a far progredire una scena. Ora, quando lo speaker parla, chi ascolta é passivo, recepisce un´informazione, ma non modifica l´azione che viene compiuta a seguito del quel discorso, e non lo farebbe in ogni caso, perché sta facendo un giro panoramico.

Stessa cosa quando descrivi la coppia

"Prima di morire sono andati in pensione a quarant’anni o non facevano mai la differenziata, cose così. Ora lui lavora per un Kebabbaro e lei è l’ultima ruota del carro in un negozio di cinesi. Fanno fatica ad arrivare a fine mese, non hanno futuro…”

a cosa serve questa informazine? Fa progredire la scena? Non credo, almeno questo non emerge affatto dal sottotesto del dialogo. Sembra solo un flusso di raccontato che serve a spiegare al lettore da dove vengono i due protagonisti, ma se fosse cosí importante dovresti dedicargli una scena ad hoc, altrimenti non ha una sua utilitá al fine della narrazione.

Spero di aver chiarito questo aspetto, che mi pareva importante precisare per amore della scrittura :-)

a rileggerci!

Dario17
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Re: Come sopra così sotto

Messaggio#11 » venerdì 23 ottobre 2020, 17:12

Lo spunto è davvero interessante e accattivante, un adattamento moderno dei gironi danteschi. Ce ne sarebbe da scrivere ma purtroppo tu eri confinato come noi tutti dai santissimi 4242 caratteri. Ne è uscito un pezzo bucherellato da una scrittura incerta e traballante e che mi ha lasciato con un senso di confusione.
Ho sbirciato i commenti già postati e mi trovo, più o meno, in linea coi pareri già sviscerati da Davide sui punti più deboli.
Inutile che te li riappiccichi qui, preferisco sfruttare i caratteri con cose mie.
farei un lavoro di fino sulle metafore troppo esplicite che metti per descrivere l'ambiente o i personaggi(Chernobyl, rugbista...) e butterei un occhio (non come fa il manichino,mi raccomando) su alcune ripetizioni inutili.
Per quanto riguarda la trama, pesa parecchio l'assenza di un definito conflitto che accenda le attenzioni del lettore.
I due ragazzi morti "sono all'inferno ma non lo sanno e pensano di visitare l'inferno ed il tutto è per far pesar loro meno la loro condanna all'Inferno" .
Ho capito bene?
Beh, forse l'hai fatta un po' troppo complicata per un contest così stretto. L'idea c'era e avresti ottenuto un racconto migliore sbozzando un po' più la tua idea dandole un conflitto
e limando i caratteri descrittivi della prima parte mettendo caratteri extra in saccoccia.
Un peccato, davvero. Perdona il gioco di parole.
La traccia è rispettata al 100%.

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Filippo Santaniello
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Re: Come sopra così sotto

Messaggio#12 » sabato 24 ottobre 2020, 13:09

Ciao Giacomo,
complimenti per l'idea alla base della tua storia, molto simpatica e divertente!
Mi sono divertito a leggere il racconto.
Se avessi curato un po' di più la scrittura ne sarebbe venuto fuori un piccolo gioiello. Ci sono dei passaggi che ho fatto fatica a digerire. Non mi metto a elencarli. In generale il racconto avrebbe bisogno di una seconda passata per eliminare scorie e imperfezioni.

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Giacomo Puca
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Re: Come sopra così sotto

Messaggio#13 » sabato 24 ottobre 2020, 19:25

► Mostra testo


Grazie del commento Dario. Sto avendo più problemi del previsto ad adattarmi al format di MC. Non mi accontento delle idee che mi sembrano banali e mi riduco a scrivere con l'acqua alla gola.
Anche a livello "tattico" ho sbagliato: non ho voluto prendere il malus, ma postare il testo così grezzo mi è costato molti più punti.
Grazie ancora per le dritte, a rileggerci.
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Giacomo Puca
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Re: Come sopra così sotto

Messaggio#14 » sabato 24 ottobre 2020, 19:27

Filippo Santaniello ha scritto:Ciao Giacomo,
complimenti per l'idea alla base della tua storia, molto simpatica e divertente!
Mi sono divertito a leggere il racconto.
Se avessi curato un po' di più la scrittura ne sarebbe venuto fuori un piccolo gioiello. Ci sono dei passaggi che ho fatto fatica a digerire. Non mi metto a elencarli. In generale il racconto avrebbe bisogno di una seconda passata per eliminare scorie e imperfezioni.

Grazie mille, sono felice che l'idea ti sia piaciuta. Come già detto, riconosco i difetti del testo. Purtroppo ho completato la prima stesura tardissimo e il risultato finale ne ha sofferto.
Grazie ancora e alla prossima!
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Giulio_Marchese
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Re: Come sopra così sotto

Messaggio#15 » lunedì 26 ottobre 2020, 17:37

Ciao Giacomo,
Il tuo racconto mi ha lasciato abbastanza perplesso. Lo stile mi piace, tutto è chiaro ed ogni cosa è al suo posto. Quello che non mi ha convinto è la storia. In primo luogo non capisco il perché di questa giostra fa vedere un falso inferno ai dannati. La prima parte funziona ed è attinente al tema, la seconda va a spiegare il tutto ma la spiegazione non mi ha soddisfatto. Mi appare chiaro il "come" mentre è lacunoso il "perché". In più i dialoghi della seconda parte sono sostanzialmente infodump, è vero che l'anima novellina non sa come funziona e il pdv glielo spiega ma risulta troppo palese che sia una spiegazione per il lettore, è un utilizzo un po' forzato del "pesce fuor d'acqua", che non è nemmeno il pdv, finalizzato solo a spiegarci il meccanismo. Forse avresti potuto rendere meglio la cosa focalizzandoti sul novellino, potevi farlo notare ai ladri generazionali già durante il giro e creare un interazione meno statica nella seconda parte. L'idea mi piace abbastanza ma i problemi di cui sopra ne inficiano la fruizione, almeno a me ovviamente.

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Giacomo Puca
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Re: Come sopra così sotto

Messaggio#16 » lunedì 26 ottobre 2020, 21:52

Giulio_Marchese ha scritto:Ciao Giacomo,
Il tuo racconto mi ha lasciato abbastanza perplesso. Lo stile mi piace, tutto è chiaro ed ogni cosa è al suo posto. Quello che non mi ha convinto è la storia. In primo luogo non capisco il perché di questa giostra fa vedere un falso inferno ai dannati. La prima parte funziona ed è attinente al tema, la seconda va a spiegare il tutto ma la spiegazione non mi ha soddisfatto. Mi appare chiaro il "come" mentre è lacunoso il "perché". In più i dialoghi della seconda parte sono sostanzialmente infodump, è vero che l'anima novellina non sa come funziona e il pdv glielo spiega ma risulta troppo palese che sia una spiegazione per il lettore, è un utilizzo un po' forzato del "pesce fuor d'acqua", che non è nemmeno il pdv, finalizzato solo a spiegarci il meccanismo. Forse avresti potuto rendere meglio la cosa focalizzandoti sul novellino, potevi farlo notare ai ladri generazionali già durante il giro e creare un interazione meno statica nella seconda parte. L'idea mi piace abbastanza ma i problemi di cui sopra ne inficiano la fruizione, almeno a me ovviamente.

Ciao Giulio, grazie per il commento.
Gran parte dei difetti che sottolinei sono, come ho detto già ad altri, figli di una cattiva gestione del tempo. Ho dovuto chiudere tutto in fretta e ho cercato di rendere lo spiegone il meno brutto possibile. Grazie anche per i suggerimenti, appena scade il tempo dei commenti, lo aggiusto e lo metto nel laboratorio.

Riguardo al tema: la giostra porta i dannati a visitare l'inferno come loro lo immaginano. I dannati nella mia storia fanno la vita simile a molti giovani di oggi, la precarietà come forma di punizione eterna. Quando le anime vedono però un inferno "finto" e così cruento, tornano alla loro pena inconsapevole con l'idea che alla fine non è così male. Questo "alleviare la pena" è una buona azione che fa guadagnare alle anime del purgatorio uno "sconto di pena".

Grazie ancora per le dritte, e a rileggerci.
Giacomo
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Charlesdexter
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Re: Come sopra così sotto

Messaggio#17 » mercoledì 28 ottobre 2020, 23:46

Ciao Giacomo, l'idea del tuo racconto è originale e simpatica, anche gli elementi della trama sono ricchi e impegnativi da sistemare. Devo dire che ci sei ruscito abbastanza bene, mi riesce macchinoso comprendere il meccanismo di sconto sul purgatorio, lo trovo macchinoso, ma niente di grave.

“Vederli”: “vedergli”.
“Demone da”: “dà”.
“Loro vengo”: “vengono”.

Ciao e alla prossima!

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antico
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Re: Come sopra così sotto

Messaggio#18 » sabato 31 ottobre 2020, 21:04

Sai che c'è? Il tuo stile è particolare e ne risente più di altri (ma è solo una supposizione) di una mancata revisione tesa a ripulire. La sensazione, leggendolo, è proprio che manchi questa ripassata. Detto questo, un altro problema, a mio parere, sta nella divisione in due parti con la seconda deputata a "spiegare" la situazione con l'artificio di un'anima nuova che deve essere istruita: più che un'idea utile per il racconto, mi è sembrata una forzatura per fare arrivare il senso al lettore, quindi qui ci troviamo di fronte a un problema sul fronte strategico. Infine un suggerimento: lo sconto di pena nel Purgatorio sarebbe molto più giusto se fosse operato da Lucifero in persona che, irretito da quello che queste anime stanno facendo, spinge per mandarle in Paradiso il prima possibile per eliminare il problema alla radice. Sulla base di questo cambio di punto di vista potresti strutturare il racconto in modo più omogeneo facendoci rientrare anche il perché di questa crepa creatasi in Piazza San Pietro, quasi fosse un'iniziativa di poche anime del Purgatorio particolarmente fantasiose e industriose. In ogni caso, la lettura è piacevole e l'idea interessante, quindi per me siamo su un pollice tendente verso l'alto anche se non in modo brillante.

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