Gioco di vetro

alexandra.fischer
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Gioco di vetro

Messaggio#1 » lunedì 18 gennaio 2021, 22:35

Gioco di Vetro
Di Alexandra Fischer

Clizia si sofferma sullo scatolone che ha appena posato sul tavolo del soggiorno, indecisa se aprirlo o no.
Accidenti, lo specchio della camera da letto si è rotto e ho dovuto comperarne uno nuovo nella bottega di Mirato.
Si morde il labbro al ricordo della reazione di lui quando gli ha raccontato dell’incidente: l’ha guardata come un maestro irritato da un’allieva troppo negligente, dopodiché aveva fatto un cenno irritato con la mano.
Certo che mi ricordo il disegno originale. Fu sua nonna a commissionarlo per completare l’angolo per pettinarsi. Conservo sempre i miei progetti, ma l’avverto che le costerà caro. E ora, fuori.
Se la prende con se stessa, per aver abbassato la testa in modo contrito.
Lo specchio ha perso una delle viti perché si è logorato. Sono io che mi sarei dovuta infuriare. Ho rischiato grosso con tutti quei vetri rotti in camera da letto.
Si rigira fra le dita la ricevuta di pagamento.
Il vecchio pazzo. È stato onesto. Altroché lavoro costoso. Deve essere per via di quella vecchia superstizione: a ogni specchio rotto, tutto ciò che ha riflesso di male diventa più vicino di quanto non si creda. Superstizioni.
Fa un ultimo giro di controllo nella camera da letto: il mobile bianco settimanale, i comodini e l’armadio quattro stagioni in tinta e il letto matrimoniale dal copriletto di velluto verde.
La porta finestra è spalancata e le tende bianche a motivi di fiori traforati ondeggiano nell’aria calda e luminosa dell’estate.
Si china sullo scendiletto più vicino a lei e controlla il pavimento rivestito di piastrelle di cotto a disegni arabescati bianchi.
Ha tolto ogni pezzo di vetro e fa un sospiro di sollievo mentre si rialza.
Passa per il soggiorno di corsa e va in cucina, prende un taglierino e apre il pacco.
Lo specchio, tondo e dalle ante bianche dello stesso legno della camera da letto, è identico a quello che si è rotto.
Posa il taglierino e si porta le dita incrociate alle labbra.
Lo terrò molto meglio, scusa, nonna.
Entra nella stanza da letto e si dirige subito verso la parete dove sono rimasti i ganci e l’impronta rotonda dello specchio.
Lo appende e apre le ante.
Il grido le sfugge senza che lei se ne renda conto.
Vede riflessa la stanza com’era prima che togliessero la tappezzeria a motivi floreali e le mensole con la radio Anni Quaranta e il vaso con i vetri di Murano, ma non fa in tempo a girarsi.
Una donna alta, di circa settantacinque anni, l’afferra per le spalle e la fa voltare: − È così che hai conservato i miei ricordi? Pazienza per le mie cose sulla mensola, o la tappezzeria, ma lo specchio, non te lo perdono. Tu non eri così, Clizia. È stato quel soggiorno all’estero a rovinarti. Pazienza per quell’arrogante di tuo padre e quella megalomane di tua madre, ma tu −. L’anziana donna scuote la testa: − Sai che ti dico? Non posso più rischiare con te. Per colpa tua, mi sono persa delle belle giornate estive.
Clizia prova un moto di pietà: − Scusa, nonna Iole, non lo faccio più. Ora so quanto ci tieni.
Ha anche paura di lei.
Sei morta a ottantun anni dieci anni fa. No, sto sognando.
La nonna, invece, la guarda con gli occhi castani ridotti a due fessure: − Non mi piace quel che sei diventata.
Clizia trema: − Se vuoi, lascio la casa. L’affitto, dimmi tu a chi.
La nonna scuote la testa e si volta: − Clizia, vieni, facciamo un gioco.
La vista di se stessa bambina, con il grembiule a scacchi e la bambola bionda di panno tenuta sottobraccio la spaventa.
Il paradosso di Einstein.
La se stessa bambina si rivolge alla nonna: − Chi è questa signora?
L’anziana donna le accarezza la capigliatura ricciuta: − Un’ospite simpatica, ti ha portato un bel gioco, è di vetro. Te lo darà se le stringerai la mano e le dirai grazie.
La se stessa bambina, obbediente, si gira verso di lei con la mano tesa e Clizia indietreggia fino a trovarsi con le spalle al muro e le mani in alto.
La piccola versione di lei comincia a farle il solletico.
***
Lo specchio riflette una brutta macchia di bruciato sul muro bianco, ma un’anziana signora dai lineamenti distesi, ha chiuso la porta finestra e le ante dello specchio, prima di passarci attraverso.



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antico
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#2 » lunedì 18 gennaio 2021, 22:44

Ciao Alexandra! Caratteri e tempo ok, buona Specularia Edition!

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VecchioCallagan
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#3 » martedì 19 gennaio 2021, 11:14

Ciao Shanda! Non dovrei commentarti, dal momento che siamo stati messi nello stesso gruppo, ma insomma: sono tornato anche perché mi mancavano i tuoi racconti. Son contento di vederti sempre così prolifica e nel leggerti ho provato la stessa sensazione di quando apro il libro di Poe che riposa sul mio comodino. Brava!

alexandra.fischer
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#4 » martedì 19 gennaio 2021, 18:47

Ciao, Antico, grazie.

alexandra.fischer
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#5 » martedì 19 gennaio 2021, 18:48

Ciao, VecchioCallagan. Anche tu mi sei rimasto in mente. Grazie delle gentili parole e del grosso favore (che ricambierò al più presto) del commento. Sono stata fortunata.

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Stefano.Moretto
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#6 » giovedì 21 gennaio 2021, 14:30

Ciao Alexandra
Sono rimasto un po' confuso dopo la lettura, non ho ben capito qual è la storia che c'è dietro e il motivo alla base delle azioni dei personaggi. La protagonista ha rotto uno specchio, è andata a farlo sostituire, l'ha portato a casa e sua nonna, dall'oltretomba, le fa la ramanzina. Non si capisce neanche bene come si è rotto lo specchio, suppongo per una distrazione di Clizia, né perché la nonna ci tenesse così tanto proprio a quell'oggetto e non a tutto il resto. Né perché la nonna l'abbia fatta incontrare con la se stessa del passato e l'abbia fatta carbonizzare. Insomma, tutta la storia è un po' fumosa e mi rende difficile interpretare gli eventi, soprattutto il finale con la nonna "assassina" che punisce con la morte la nipote che aveva pure cercato di riparare lo specchio.
Ti lascio alcune note sparse su punti particolari del racconto.

Accidenti, lo specchio della camera da letto si è rotto e ho dovuto comperarne uno nuovo nella bottega di Mirato.

Questo pensiero messo all'inizio mi è sembrato un po' messo lì giusto per dare contesto, non è un pensiero che una persona avrebbe normalmente in quel momento. Dato che dopo introduci un "miniflashback" del negoziante avresti potuto fare una microscena iniziale dove Clizia parla con Mirato e gli spiega cos'è successo e di cosa ha bisogno.

Lo specchio ha perso una delle viti perché si è logorato. Sono io che mi sarei dovuta infuriare. Ho rischiato grosso con tutti quei vetri rotti in camera da letto.

Questa parte è in prima persona mentre la narrazione è in terza; ho dato per scontato sia un typo e che sarebbe dovuta essere in corsivo.

Deve essere per via di quella vecchia superstizione: a ogni specchio rotto, tutto ciò che ha riflesso di male diventa più vicino di quanto non si creda. Superstizioni.

Questo pezzo non l'ho capito molto, mi sembra un tentativo di metterci il tema in modo un po' tirato. La superstizione comune non è un semplice "sette anni di guai"?

La vista di se stessa bambina, con il grembiule a scacchi e la bambola bionda di panno tenuta sottobraccio la spaventa.
Il paradosso di Einstein.

Questo punto non mi è molto chiaro. La bambina è comparsa dal nulla, ma non ci viene mostrata in un punto dello spazio, viene detta direttamente la reazione alla sua vista. Inoltre c'è un errore nell'uso degli incisi che rende la lettura più complicata: "con il grembiule a scacchi e la bambola bionda di panno tenuta sottobraccio" è un inciso (troppo lungo) e come tale deve avere una virgola sia prima che dopo, altrimenti "la vista di se stessa bambina" e "la spaventa" non vengono collegati tra loro come dovrebbero.

Lo specchio riflette una brutta macchia di bruciato sul muro bianco, ma un’anziana signora dai lineamenti distesi, ha chiuso la porta finestra e le ante dello specchio, prima di passarci attraverso.

Nel finale io ho supposto che la macchia di bruciato sia a causa del paradosso della donna che incrocia la se stessa piccola, anche se non capisco perché la nonna avrebbe dovuto ucciderla. Il secondo pezzo invece non mi è chiarissimo: il "ma" avversativo mi fa pensare che l'azione della signora faccia qualcosa in contrasto al fatto che ci sia una macchia di bruciato, ma non fa altro che chiudere la porta finestra, le ante dello specchio e passarci attraverso. La cosa che mi ha confuso di più è che la donna non pare essere uscita dallo specchio, quindi perché dovrebbe rientrarci? A meno che non sia passata attraverso la macchia di bruciato, il modo in cui è scritta la frase è ambigua, ma non so che senso avrebbe.

In definitiva mi dispiace, ma questo racconto non mi ha convinto, non sono riuscito a capire perché succede quel che succede e mi sono perso. Non dubito che dietro ci fosse un'idea chiara, ma non sono riuscito a coglierla.

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ItaliaLeggendaria
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#7 » venerdì 22 gennaio 2021, 20:45

Ciao Alexandra.
Credo che l'idea che volevi sviluppare fosse che nello specchio (una porta per una dimensione nel passato) abita la nonna che si arrabbia con la nipote per averle rotto lo specchio. Tuttavia non sei riuscita a trasmettere bene il messaggio.
Ho dovuto rileggere il testo più volte per poter scorgere una qualche trama da seguire e ci sono ancora molti punti che mi creano domande a cui non trovo risposta. Ad esempio sembra che per la protagonista sia una cosa nuova quando, nell'immagine riflessa nello specchio, vede la stanza della nonna com'era, ma non si scompone minimamente quando la nonna esce dallo specchio per rimproverarla. Inoltre bruciare una persona (tra l'altro farla bruciare alla sé stessa bambina è molto macabro) per aver rotto lo specchio è esagerato, se non ci spieghi perché è così importante. Anche perché sembra che in effetti la nonna e il suo mondo parallelo non abbiano subito danni da questa rottura.
Poi tutto il pezzo riassuntivo con il bottegaio, lo trovo un noioso e non necessario infodump.
Un altro punto che non mi convince è il passaggio continuo dalla terza persona del racconto alla prima persona dei pensieri (che a volte hai messo in corsivo e altre volte no).
Poi sarà un problema mio, ma non ho veramente capito come sia fatto questo specchio: è rotondo, appeso al muro, ma ha delle ante? Questa poca chiarezza mi ha confuso ancora di più.
Mi dispiace, ma non mi ha convinto il testo.

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Alessio
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#8 » domenica 24 gennaio 2021, 22:23

Ciao Alexandra.
Il tuo racconto mi dà la sensazione che tu abbia avuto un sacco di idee e abbia voluto mettercele dentro anche infilandocele a forza (per esempio il paradosso di Einstein, che è buttato lì, ma non aggiunge niente, anzi forse confonde, crea delle aspettative che poi vengono completamente disattese). Ci sono degli spunti molto carini, come la tenda che svolazza e il muro col segno dello specchio. Sicuramente hai uno stile molto evocativo, però mi sembra che curi molto i dettagli perdendo un po' di vista il senso generale della tua storia.
In certi punti ho avuto l'impressione che la nonna morta fosse una presenza abituale collegata allo specchio e in certi altri che invece fosse una novità per Clizia. Anche le azioni della nonna mi sembrano un po' immotivate e non ho ben capito cos'è successo alla fine. Clizia è stata consumata e ciò che ne rimane è solo la macchia di bruciato sul muro?
Un ultimo appunto sul tema: hai scelto di dircelo tu esplicitamente tramite i pensieri di Clizia. Secondo me è più efficace se lo lasci intendere al lettore.
Sono convinto a metà.
Alla prossima!

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giulio.palmieri
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#9 » lunedì 25 gennaio 2021, 10:42

Ciao Alexandra, piacere di leggerti.
Il tema di fondo del racconto c'è, e a parte qualche lentezza iniziale la dinamica viene innescata bene, con un crescendo però da calibrare meglio per realizzare tutto il potenziale del racconto.
Si capisce che il racconto è un horror, e ci sono elementi validissimi che inquietano il lettore: la stanza riflessa diversa dal reale, la bambina che compare con la bambola in mano, le battute della nonna verso la donna.
Si percepisce poco però l'intento di Clizia, che dovrebbe cercare di fuggire o, non so, affrontare in qualche modo la nonna. Invece, resta intontita quasi non sapesse cosa fare, e anche la chiusa col solletico non è efficacissima (perché spegne in un attimo la tensione).
Secondo me, occorre lavorare in particolare sul conflitto, su Clizia e sul crescendo graduale della tensione per un risultato ottimale. Racconto comunque dalla grande potenzialità. Alla prossima e a rileggerci.
Ultima modifica di giulio.palmieri il lunedì 25 gennaio 2021, 11:34, modificato 1 volta in totale.

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wladimiro.borchi
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#10 » lunedì 25 gennaio 2021, 11:16

Ciao Alexandra,
ormai sei un'autrice navigata, scrivi per varie CE e qui su MC ti ho letta volentieri molte volte.
I tuoi racconti mi piacciono e anche questo non è affatto male.
Purtroppo, questa volta, molte cose sono solo accennate e si fatica a capire come stiano realmente.
Quello che resta più oscuro è il finale, quale punizione ha ordito la spaventosa nonna spettro per la nipotina irriconoscente? Cosa rappresenta quella macchia bruciata?
Forse il poco tempo e lo spazio non ti hanno fatta esprimere con la dovuta completezza.
Di positivo c'è, in ogni caso, la situazione che hai creato e la suspance che ne deriva.
A rileggerci presto.
W

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Giovanni Attanasio
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#11 » lunedì 25 gennaio 2021, 13:12

Ciao! (I pareri espressi sono soggettivi e guidati solo dal mio ragionare sul testo.)
Mi sono piaciute le descrizioni e ho facilmente immaginato la scena.
Purtroppo c’è qualcosa nella trama che non mi quadra. Il racconto è molto fotografico, immobile. Ho notato l’indizio che hai lasciato in seconda lettura, non molto camuffato.

Alla prossima!
"Scrivo quello che voglio e come voglio. Fatevelo piacere."

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Andrea76
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#12 » martedì 26 gennaio 2021, 12:56

GIOCO DI VETRO
Ciao Alexandra, racchiudo il mio commento al tuo racconto in questo pensiero di Oscar Wilde: Io non voglio cancellare il mio passato, perché nel bene o nel male mi ha reso quello che sono oggi. Anzi ringrazio chi mi ha fatto scoprire l'amore e il dolore, chi mi ha amato e usato, chi mi ha detto ti voglio bene credendoci e chi invece l'ha fatto solo per i suoi sporchi comodi.
Della serie: il passato ci insegue, sta a noi correre più veloci per lasciarcelo indietro se davvero lo vogliamo. Come possiamo farlo? In unico modo: accettandolo per quello che è stato. La più alta forma di ribellione è la capacità di nutrire amore anche per chi ci ha trattato male, compresa una nonna troppo severa un po’ fissata con gli specchi. È questo quello che riesce a fare l’eroina del tuo racconto, per questo credo che aver deciso di farla morire sia stata una punizione troppo severa da parte tua: ho smesso di empatizzare con la storia in quel momento ed è un peccato, perché per il resto il tuo racconto, come al solito scritto con lo stile vivido e raffinato che ti è proprio, mi aveva affascinato per la potenza evocativa che in genere hanno tutte le cose che scrivi.
A rileggerti!

alexandra.fischer
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#13 » martedì 26 gennaio 2021, 20:57

Ciao, Stefano, scusami. Grazie del commento.

alexandra.fischer
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#14 » martedì 26 gennaio 2021, 20:58

Ciao, Italia Leggendaria, mi dispiace molto.

alexandra.fischer
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#15 » martedì 26 gennaio 2021, 21:00

Ciao, Alessio, scusami per i troppi errori. Di sicuro è stata una lettura complessa, devo semplificare di più.

alexandra.fischer
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#16 » martedì 26 gennaio 2021, 21:01

Grazie, Giulio, sei stato generoso. Seguirò i tuoi consigli in avvenire.

alexandra.fischer
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#17 » martedì 26 gennaio 2021, 21:04

Ciao Wladimiro, sei troppo buono. Ho avuto solo qualche colpetto di fortuna con le CE. Venendo alla storia, grazie dei consigli. Mi dispiace per ogni difetto, ovviamente colpa mia (ma è qualcosa di mancante, che devo arrivare ad afferrare leggendo e scrivendo molto).

alexandra.fischer
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#18 » martedì 26 gennaio 2021, 21:05

Ciao, Giovanni. Grazie per aver trovato qualcosa di valido nella mia storia. Il resto, ecco, è dovuto a delle lacune che devo colmare solo riprovando di continuo.

alexandra.fischer
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#19 » martedì 26 gennaio 2021, 21:07

Ciao Andrea76, perdona il punto debole (ma è causa mia, di certi limiti, ora, mi sforzerò di vedere di arrivare fin dove si può per migliorare). Grazie per il resto delle belle parole.

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Puch89
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#20 » mercoledì 27 gennaio 2021, 0:49

Ciao Alexandra, è sempre un gran piacere leggerti.
Il tuo racconto mi è piaciuto, sebbene sia migliorabile. Ma d'altronde qui i racconti che raggiungono l'eccellenza, e pertanto non migliorabili, sono davvero pochissimi. Il tuo stile inequivocabile arricchisce di molto l'esperienza del lettore, riesci sempre a rendere vivido tutto ciò che descrivi e questa è una delle cose che più apprezzo. In un contesto del genere per alcuni può stonare però, perché va a cozzare con la crudezza del contenuto; in questo caso sta solo alla sensibilità del lettore ahimè, ma se il modo in cui l'hai concepito per te è corretto io credo che non debba essere cambiato. Migliorare attraverso esperienza ed errori si, ma cambiare per piacere a tutti no. Io almeno la penso così. Al netto di tutto ciò, questo racconto ha il classico problema delle tante idee ed il poco spazio per esporle ed approfondirle come si deve, creano quel senso di non detto che è un grande nemico dei racconti di minuti contati. In ogni caso io ho apprezzato, so leggere "tra le righe" e per quanto dispiaciuto per il potenziale inespresso, o espresso poco, per me rimane una buona prova!

alexandra.fischer
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#21 » mercoledì 27 gennaio 2021, 20:38

Ciao Puch89, sei molto gentile. Grazie, io posso solo cercare di correggere certi errori per rendere gli scritti comprensibili a chi li legge (poi, è chiaro che ci sono dei limiti oggettivi: magari c'è chi ha più talento di me, e riesce meglio. Credo che sia la classica zona d'Ombra alla quale arrivano tutti, prima o poi. E molto dipende dai temi proposti, da cosa stai leggendo in quel momento).

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DandElion
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#22 » giovedì 28 gennaio 2021, 20:34

Ciao Alex!
Mamma mia che brivido. Allora cominciamo con i punti di forza. l'inizio non prepara al peggio, anche se la parte del maestro non l'ho ben capita. l'idea di mantenere caro un oggetto del passato in effetti è un sentimento che abbiamo tutti, ma mi sfugge come mai sia bastata una vite a scardinare lo specchio (forse non ho compreso come si teneva su) bella l'idea del portale, ma non capisco come la bambina abbia bruciato se stessa del futuro. Insomma mi restano alcune sensazioni di sordo terrore, ma non ho le risposte che cercavo.
sono sul 50&50 perchè l'idea c'è ma va snellita perchè c'è davvero tanta carne al fuoco.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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antico
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#23 » venerdì 29 gennaio 2021, 15:07

Ho notato uno stile molto più controllato rispetto agli ultimi mesi, ma quello che ancora mi sembra mancare è la focalizzazione della storia: mancano elementi che possano aiutare il lettore nel definire meglio la storia. Non dico che gli si debba spiegare tutto, al lettore, ma fornirgli un minimo sindacale per orientarsi, quello sì. Non si capisce perché si incolpi della rottura dello specchio quando una vite ha ceduto, non si capisce il perché dell'atteggiamento dell'artigiano, non si capisce perché sua nonna non le faccia passare liscia proprio la rottura di quello specchio e perché reagisca tanto male da farla incenerire (questo sembra che accada) dalla sua copia bambina. Bene, molto bene, l'atmosfera e altrettanto bene l'utilizzo del tema, ma troppe lacune generali. Per me un pollice ni tendente verso il positivo che si piazza dietro al parivalutato racconto di Maramonte (più definito e quindi semplice, nelle problematiche, per il lettore) e davanti al parivalutato racconto di Rossi (scritto benissimo, ma ancora meno definito del tuo).

alexandra.fischer
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#24 » domenica 31 gennaio 2021, 21:51

Ciao, Antico, grazie. Ho capito qual è il guaio. Non ho messo bene in evidenza le motivazioni dei personaggi. Quindi, sì, la storia ha presentato debolezze gravi in questo senso. Bene, terrò presente questo grosso difetto e vedrò di limitarlo quanto più posso.

alexandra.fischer
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Re: Gioco di vetro

Messaggio#25 » domenica 31 gennaio 2021, 21:53

Ciao, DandElion, grazie, in effetti, la storia andava arricchita di più nei dialoghi. E nella distribuzione degli indizi. Ora lo so, mi fa piacere che ti abbia trasmesso un brivido.

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