Ma cosa sta succedendo?

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Gennibo
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Ma cosa sta succedendo?

Messaggio#1 » martedì 16 febbraio 2021, 0:39

– Nome e Cognome prego.
– Giulio Franceschini, abito ai Ronchi, sono più di trent’anni che tutti i giorni vado e torno da Varese in motorino.
– Giani, non stare a perdere tempo con quello.
– È lui che ci ha chiamati, capo! … Mi scusi per l’interruzione, a che ora ha trovato la vittima?
– Però muoviti che poi dobbiamo andare da Fred, voglio essere presente quando farà l’autopsia.
– Non c’è fretta capo, quelli della scientifica sono arrivati tardissimo.
– Ehi, voi, cosa ci fate qui?
– Siamo della Prealpina, due foto, un paio di domande veloci e ce ne andiamo… Aspetti, lei, scusi, cosa sa della vittima?
– Io l’ho vista quando è arrivata l’ambulanza, ho notato il cappotto viola.
– Cappotto Viola. Capelli?
– Biondi, per me tinti.
– Bionda. Particolari?
– Indossava un paio di occhiali da sole con la montatura bianca.
– Occhiali da sole, montatura bianca.
– Stivali neri, secondo me di Gucci.
– Allora! Avete finito? Qui c’è troppo casino.
– Il poliziotto ha ragione, fai un paio di foto alla macchina e poi possiamo tornare in redazione.
– Via, via, circolare, non c’è nulla da vedere!
– Quando sono arrivato io era ancora tiepida.
– Dica? Signor Franceschini.
– Quando io sono arrivato era tiepida.
– Ovvio, l’avevano appena fatta fuori.
– Quando siamo arrivati noi era già fredda, ci abbiamo messo più di un’ora, la camionetta non partiva e ora che abbiamo spostato tutto il materiale nell’altra macchina c’è voluto un po’.
– Su agente, ci dica quello che sapete...
– Non chiedete a me, non parlo coi giornalisti e qui c’è già abbastanza casino. Stava dicendo? Che era ancora tiepida?
– Ho visto la mano fuori dal finestrino. Sono sceso dal mio Garelli perché ho capito che c’era qualcosa di strano, ma io ho pensato che si era solo sentita male.
– Vada pure avanti signor Franceschini.
– Ma chi è questo qui?
– Buongiorno signor Franceschini, sono Grossi, della Prealpina. Non faccia caso a me.
– Vabbè, stavo dicendo, ho frenato, accostato, proprio lì, davanti alla sua auto, e c’erano i cani nel cortile accanto che continuavano ad abbaiare, ancora più di adesso.
– Via, via, circolare! Non c’è niente da vedere. Basta un niente e tutti sono fermi a guardare e bloccare il traffico.
– La macchina era ferma, un po’ sbieca, sul ciglio della strada, mi è sembrata una cosa strana, e poi, quella mano che sbucava dal finestrino.
– Via, via! Muovetevi!
– Giani, hai finito di scrivere?
– Sì, capo, la vittima è Giulia Persina, sessantatrè anni, maestra, abito viola, capelli biondi, tinti, trovata a Gallarate, località Ronchi, il cadavere è stato scoperto alle diciotto e quarantacinque della sera dal signor Giulio Franceschini.
– Io chiamo in caserma, avviso che per ora non torniamo, poi andiamo da Fred.
– Ha ancora qualcosa da dire signor Franceschini?
– Stavo dicendo, che mi sono fermato e ho chiesto se c’era bisogno di aiuto, ma la mano era appoggiata sulla portiera, l’ho toccata ed era ancora tiepida, ma quando ho guardato dentro ho capito che non c’era più niente da fare.
– Va bene, grazie, può andare.
– Ispettore, venga! Guardi qui.
– Santo cielo, che schifo.
– Ehi aspetti, lei dove sta andando?
– Mi hanno detto che potevo andare.
– Lei non mi convince. Perquisiscilo! Alla vittima mancano gli occhi.
– Che orrore. Lei è in arresto. Pensare che è stato lui a chiamarci, e non si è neppure preoccupato di nasconderli.
– Non sono stato io! Non so niente! Qualcuno me li ha messi in tasca!
– Sì, dicono tutti così, pervertito che non sei altro. E tu, cosa devo fare con te? C’è mancato niente che lo lasciavi andare.



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antico
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Re: Ma cosa sta succedendo?

Messaggio#2 » martedì 16 febbraio 2021, 0:43

Isabella, buonasera! Caratteri e tempo ok, buona 150° EDITION!

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Gennibo
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Re: Ma cosa sta succedendo?

Messaggio#3 » martedì 16 febbraio 2021, 1:06

Grazie Maurizio! Buon tutto a te!

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Antonio Pilato
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Re: Ma cosa sta succedendo?

Messaggio#4 » martedì 16 febbraio 2021, 12:46

Ciao Isabella, è un piacere averti letto.
Devo dire che il racconto, posto interamente in forma dialogica, mi ha colpito, quantomeno per l’originalità. Il tema è stato rispettato se lo contestualizziamo al finale.
Tuttavia, penso che accanto a ogni trattino di inizio dialogo andasse indicata quantomeno l’iniziale di un nome o di un cognome: purtroppo, posto così, non è affatto facile per il lettore riuscire a capire chi siano i soggetti della conversazione e si creano quindi difficoltà di comprensione di trama, nonostante l’italiano sia corretto e il modo di scrivere semplice. Di tutto il testo, ho capito che durante un’indagine, alla fine, chi ha convocato le forze dell’ordine è il carnefice del delitto, il quale a sua volta tenta invano di riscattarsi, affermando di essere innocente con un escamotage “alla Lupin”. Peccato veramente…perché, se ho ben compreso, il finale funziona anche bene.

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Gennibo
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Re: Ma cosa sta succedendo?

Messaggio#5 » martedì 16 febbraio 2021, 17:24

Ciao Antonio e grazie del commento, mi sono divertita a scrivere questo dialogo, apposta un po' incasinato, per dare l'idea di affollamento e per vedere l'effetto che fa. Non a caso ho messo un titolo che dovrebbe essere il pensiero del lettore durante la lettura.
Nonostante ciò, speravo che a un'attenta rilettura si riuscisse a farsi un'idea dei personaggi.

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Pretorian
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Re: Ma cosa sta succedendo?

Messaggio#6 » mercoledì 17 febbraio 2021, 23:53

Ciao Isabella e piacere di leggerti. Devo dire, apprezzo il coraggio del tuo esperimento, però temo che non sia riuscito. Il racconto è confuso. Il semplice scambio di battute non basta a capire effettivamente cosa stia succedendo e chi faccia cosa. Per più di metà racconto ho faticato a capire chi parlasse e l'aggiunta costante di nuovi personaggi non fa che peggiorare la situazione. Il massimo della conclusione la si raggiunge nel finale, totalmente anticlimatico e incasinato. Quindi, complimenti per il coraggio, ma temo che questa non sia la strada giusta da seguire.

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Hayà
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Re: Ma cosa sta succedendo?

Messaggio#7 » giovedì 18 febbraio 2021, 14:45

Ciao Isabella, è un piacere rileggerti.
Ammetto di avere difficoltà a commentare questo testo.

Parto dicendo che ho dovuto rileggerlo più di una volta e fermarmi spesso per riuscire a capire bene la scena e chi parlava a chi.
Però ho apprezzato il senso di confusione che il testo vuole far trasparire (i cani che abbaiano, l'andirivieni di persone, i giornalisti, i continui "Via, via!"): la scena in sé funziona molto bene.
Il finale ha un bel colpo di scena. In particolare, nella rilettura, ho trovato interessante il dettaglio degli occhiali da sole.
Il tema, alla fine, l’ho trovato centrato.

Però l’ho trovato veramente molto confuso e di difficile lettura.
Mi dispiace!

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maurizio.ferrero
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Re: Ma cosa sta succedendo?

Messaggio#8 » venerdì 19 febbraio 2021, 11:10

Ciao Isabella, piacere di rileggerti.

Il racconto in forma unicamente dialogica, senza prosa, è una bella sfida che si può sperare di vincere in un unico caso: i "parlanti" devono essere solamente due. Un botta e risposta continuo tra due personaggi è comprensibile, se si aggiunge il terzo diventa un caos per cui l'unica soluzione è aggiungere elementi di parlato (dialetti, espressioni particolari) che rendano immediatamente comprensibile al lettore chi sta parlando.
Ho capito cosa sta succedendo, ho capito quando era il testimone a parlare, ma se mi dovessi chiedere di distinguere le battute di dialogo dei due (o tre?) poliziotti non ne sarei in grado.
Detto questo, la vicenda assume un tono ancora più confusionario nel finale, quando vengono trovati gli occhi della vittima in tasca al testimone e lui afferma di essere innocente. È veramente così, e glieli ha messi in tasca qualcuno? Oppure li ha davvero presi lui?
Non lo sapremo mai, perché c'è solo dialogo.
Il tema c'è ed è messo dentro proprio nel finale. Un po' forzato, ma ci siamo.
Peccato che la forma scelta per imbastire il racconto non lo valorizzi.

A presto!

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Emiliano Maramonte
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Re: Ma cosa sta succedendo?

Messaggio#9 » venerdì 19 febbraio 2021, 18:10

Ciao Isabella!
Sono proprio contento di rileggere un tuo nuovo lavoro!
Devo ammettere che mi hai stupito, in quanto dopo diverse edizioni con racconti profondi e intimisti, con vari livelli di lettura e con stili ammalianti, qui hai sterzato decisamente! Onore al coraggio di cambiare!
Aggiungo che quando mi trovo di fronte a racconti strutturati solo con dialoghi provo un grande imbarazzo a valutarli per il semplice motivo che o presentano un’intuizione clamorosa alla base che li renda superiori alla media o naufragano.
Nel tuo caso ho apprezzato l’idea di caratterizzare i personaggi (di fatto hai creato una simpatica galleria di “maschere”), ma la caratterizzazione manca perché tutto l’apparato descrittivo è assente e ciò penalizza tutta la costruzione della storia.
La conseguenza è che il dialogo con 3, 4, 5 personaggi genera una confusione incredibile, si fa grande fatica a seguire le linee narrative (e nel tuo testo sono abbastanza articolate) e si arriva alla conclusione con mille interrogativi e un’enorme senso di inconcludenza. E il titolo è quanto mai pertinente, dato che ci si chiede: “Ma cosa sta succedendo?, a maggior ragione se volevi imperniare il climax su un colpo di scena (il rinvenimento degli occhi della vittima) che avrebbero potuto conferire quella scintilla di genialità autoriale alla trama.
Peccato davvero, perché la prosa è limpida e ben condotta.
In bocca al lupo e tanta stima!
Emiliano.

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Alessio
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Re: Ma cosa sta succedendo?

Messaggio#10 » domenica 21 febbraio 2021, 21:38

Ciao Isabella,

fuori da MC, ho visto che hai partecipato all'ultima live di Rotte Narrative. A un certo punto, Livio ha parlato dei brani fatti di solo dialogo: io avevo già letto il tuo racconto e ho proprio pensato a te, perché, pur facendo un discorso generale, Livio ha centrato esattamente il punto. I brani di solo dialogo con più di due persone non funzionano, a meno, come dice Maurizio, di caratterizzare la parlata. Il tuo brano, purtroppo, non fa eccezione. Ho cominciato a capire la scena verso un terzo del racconto, ma comunque mai del tutto. Ci sono poliziotti, ci sono giornalisti, c'è il testimone, ma non sarei in grado di attribuire le battute al personaggio corretto.
Di contro, la trama generale comunque si capisce e ho trovato i dialoghi in sé ben fatti e la storia divertente. Sicuramente sei riuscita a ricreare la concitazione del momento.
Capisco l'esperimento, però mi sa che non ha centrato bene l'obiettivo, rimane sempre quella sensazione di fumoso legata al fatto che non si sa mai chi sta parlando.
Secondo me una prova discreta, con dei dialoghi credibili che sono allo stesso tempo punto di forza per la freschezza e punto di debolezza per la difficoltà di attribuzione.

Alla prossima!

Andrea J. Leonardi
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Re: Ma cosa sta succedendo?

Messaggio#11 » lunedì 22 febbraio 2021, 15:46

Ciao Isabella, piacere di leggerti.
Il tuo racconto è particolare, spero di essere riuscito a coglierne gli aspetti fondamentali.

Tema Credo di aver scorto il tema, anche se debole, ma lo vedo sotterrato nella grande confusione del racconto. Nel frattempo, però, la confusione è l’elemento caratterizzante del racconto e quindi non credo debba penalizzare eccessivamente.

Trama Un racconto che, indipendente dall’esperimento narrativa, lascia un po’ troppi dubbi. Perché dell’omicidio? Perché degli occhi? Perché sembra tutto comico tranne il finale? Potrebbe essere una bozza di qualcosa di più elaborato.

Stile L’esperimento mi ha divertito, e non ho trovo troppo difficile riconoscere tra i diversi personaggi parlati. Credo che sia migliorabile, anche se non so come; anzi, so per certo che io non riuscirei a farlo. Se l’intenzione era quella di scrivere un pezzo comico, allora lo ritengo un buon lavoro.

Generale. Ho percepito la confusione ma mi sono divertito a leggere il racconto, segno che mi ha lasciato qualcosa. Non è un racconto scritto per "vincere", ma non importa.

alexandra.fischer
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Re: Ma cosa sta succedendo?

Messaggio#12 » lunedì 22 febbraio 2021, 21:23

Tema centrato. Racconto davvero scorrevole. Punti di forza: i dialoghi, spontanei, resi in modo realistico. Questo grazie a frasi brevi, periodi staccati con grande maestria. La storia la si ricostruisce tutta dal parlato. Ed è comprensibilissima. C’è stato un omicidio, la polizia indaga, e allontana i giornalisti, ma non prima che abbiano avuto la loro intervista con l’uomo che l’ha chiamata dopo aver ritrovato il cadavere della vittima. C’è tutta nella tua descrizione, ancora tiepida, bionda tinta, occhiali con montatura bianca, stivali neri di Gucci, cappotto viola. E il particolare della mano fuori dal finestrino è importante e rimane impresso nella mente del lettore a caratteri di fuoco. La vittima è stata avvicinata dal suo assassino, lei era in auto e lui in motorino, e lui deve averla fermata con una scusa. Bello il particolare, che rende originale il racconto: il fatto che l’assassino abbia chiamato la polizia e giri con la prova del delitto in tasca (gli occhi della vittima). Dietro a questo solerte testimone si nasconde un assassino esibizionista.
Punti deboli:
riscrivo qui le parti corrette.
Nome e cognome, prego.
Dica, signor Franceschini.
C’è una frase che risistemerei così, se fosse il mio racconto: Su agente, ci dica quello che sapete. Vede, quando siamo arrivati noi, era già fredda. Glielo diciamo per le impronte, non vorremmo guai, lei capisce. Oggi è cominciata male, ci abbiamo messo più di un’ora la camionetta non partiva e ora che abbiamo spostato tutto sull’altra macchina ci è voluto un po’.
Ha ancora qualcosa da dire, signor Franceschini?

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Pietro D'Addabbo
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Re: Ma cosa sta succedendo?

Messaggio#13 » martedì 23 febbraio 2021, 3:07

Ciao Isabella piacere, di leggerti.

Hai avuto la capacità di trasformare un punto di debolezza della forma 'dialogo fra più di due persone', cioè la difficoltà oggettiva di comprendere chi stia dicendo cosa, e farlo diventare caratterizzante di tutto il racconto, della confusione che regna intorno alla scena del delitto. Come recita (e in qualche modo avverte) il titolo che hai scelto, leggendo il tuo racconto ci si chiede infatti continuamente cosa stia accadendo.
La debolezza del tutto, forse, sta proprio nelle parti maggiormente comprensibili. E' chiaro che qualcuno sta interrogando un testimone, ed è dalle parole del testimone stesso che noi ed il militare apprendiamo le caratteristiche descrittive del luogo, della donna e del delitto. Qui mi sorge il primo dubbio: come può essere che tutte le forze dell'ordine che arrivano sul luogo prima vanno a parlare con il testimone e solo dopo a guardare il luogo del delitto? Non sarebbe più logico il contrario, quanto meno per verificare l'attendibilità del testimone, avere un'idea di quali domande porre, ecc…?
Anche il giornalista che riesce a giungere a portata di domanda al militare quando questi a sua volta sta interrogando il testimone: dove sono finite privacy e riserbo nelle indagini?
Comunque il tuo racconto dialogo mi ha portato fino in fondo alla vicenda senza difficoltà.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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Gennibo
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Re: Ma cosa sta succedendo?

Messaggio#14 » martedì 23 febbraio 2021, 21:36

Grazie a tutti per i vostri commenti per me sempre molto utili!
@ Maurizio l'idea era che il motociclista fosse davvero il colpevole e lui ha gli occhi, proprio quello che a noi manca in questo racconto, una visione chiara di quello che sta succedendo.
@ Emiliano, grazie per la stima e le sempre belle parole, anche di fronte a testi come questo.
@ Alessio, sì, ho sentito Livio, ma in questo caso ho dato retta alle sue parole quando dice che MC serve a mettersi in gioco e sperimentare.
@ Alexandra, grazie mille dei tuoi commenti sempre così incoraggianti!
@ Pietro, hai sollevato delle questioni interessanti, che mi fanno riflettere, non ne sono sicura, ma penso che ai giornalisti di cronaca sia permesso di fare foto e un paio di domande al proposito, l'importante è che non inquinino le prove, e non mi sembra che questo succeda semplicemente facendo delle domande in giro.

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Re: Ma cosa sta succedendo?

Messaggio#15 » mercoledì 24 febbraio 2021, 23:40

Mi piacciono molto i racconti di soli dialoghi, ne ho scritti diversi e ci ho riflettuto su.
Distinguere chiaramente i personaggi con un ritmo giusto tra domande e risposte, creando uno sbilanciamento di informazioni, o una direzione nelle informazioni è fattibilissimo, se ci aggiungi un terzo può essere un elemento di disturbo o qualcosa di molto distaccato, altrimenti rischia di scombinarti tutto.
Mi piace molto che ti abbia inserito il lessico da carabiniere nella lettura del verbale, sarebbe stata un'idea molto simpatica per il registro di uno dei parlanti, farlo solo ascoltare e prendere note traducendo tutto in linguaggio formale e fronzoloso.
Penso che allo stato attuale il racconto abbia bisogno di una revisione importante e di essere provato fisicamente ad alta voce per valutare quanto i dialoghi si agganciano uno all'altro, magari aggiungendo nei botta e risposte frasi o espressioni riprese da una battuta all'altra per creare un senso di coerenza interna.

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Re: Ma cosa sta succedendo?

Messaggio#16 » venerdì 26 febbraio 2021, 21:54

Gennibo ha scritto:@ Alessio, sì, ho sentito Livio, ma in questo caso ho dato retta alle sue parole quando dice che MC serve a mettersi in gioco e sperimentare.

E hai fatto benissimo :-) Non ho mica detto che non avresti dovuto. Ho solo preso spunto dalle sue considerazioni per esprimere i motivi per cui secondo me ha funzionato solo fino a un certo punto :-)

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antico
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Re: Ma cosa sta succedendo?

Messaggio#17 » lunedì 1 marzo 2021, 20:46

Ho apprezzato molto il tuo tentativo, volevi portarci nella confusione più estrema e ci sei riuscita, in quest'ottica non credo che fosse importante capire esattamente quando parlava chi, ma che tutto fosse funzionale al finale. Si comprende bene quando parla l'assassino e quello è il fulcro da cui non transigere. Tutto il resto, però, avrebbe dovuto essere un ammasso confuso di roba dal quale sarebbero dovuti emergere degli indizi che, però, non sono arrivati relegando il tutto a un finale un po' semplice con dei carabinieri che stavano interrogando senza neppure avere analizzato la scena del crimine e questo non è facilmente accettabile, a livello funzionale. Insomma, ho un'idea abbastanza precisa di quello che volevi fare e quindi ribadisco che l'errore sia da rinvenire nel fatto che non sei riuscita a trattare il complesso del racconto per come doveva essere trattato: un qualcosa da cui fare fuoriuscire informazioni che aiutassero il lettore a identificare una certa situazione che poi si rivela non essere quella immaginata perché gli occhi della scena, quelli dell'assassino, stavano via via montando il tutto un po' come nella struttura de I SOLITI SOSPETTI. Per me un pollice ni tendente verso il positivo, ma un grandissimo plauso per l'idea.

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Gennibo
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Re: Ma cosa sta succedendo?

Messaggio#18 » martedì 2 marzo 2021, 11:50

Grazie per la preziosa analisi Antico, mi hai fatto capire dove posso andare a lavorare per migliorare la storia.

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