Pappa reale

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Alvin Miller
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Pappa reale

Messaggio#1 » martedì 16 febbraio 2021, 0:45

La larva di operaia ci scruta dentro la sua cella, immersa nel nettare. Ondeggia con un movimento circolare.
Sfilo la pompa dal fianco del mio scafandro.
«È grossa come la mia mano.» Jago si passa il guanto sul vetro del casco, questo alveare in effetti è più umido del solido. «Che dici Ernes, sarà con o senza ali?» Si china su di lei e la punzecchia con un dito.
«Non saprei, non ho mai capito come funziona la metamorfosi.»
Jago infila la mano nella cella ed estrae la larva, che inizia a emettere stridii metallici. La butta a terra e subito delle operaie senz’ali giungono in suo aiuto.
«Sono quasi simpatiche quando fanno così.» Jago si inginocchia a guardare.
«Ragazzi, come siete messi lì dentro?» La voce di Tancredi esce dagli altoparlanti del casco.
Premo il pulsante sulla tempia sinistra. «Manca poco, Jago ha finito, io ho spazio per un’altra cella. Ancora qualche minuto e usciamo.»
«Dai però, muovetevi. Giurerei di avere visto qualche alata passarmi sopra la testa!»
«Arriviamo.» Chiudo la comunicazione.
Jago si rialza. «Quello è paranoico, la prossima volta sto di guardia io.»
«Capiscilo, gli hanno ucciso il padre.» Infilo il beccuccio della pompa dentro la cella e premo il pulsante di accensione. Il nettare comincia a calare.
«Peccato non aver trovato della pappa reale.» Jago si mette a infastidire un’altra larva.
«Vessa ha finito le sue scorte?»
«Da una settimana. Ormai non riesce più ad alzarsi dal letto.»
La voce di Jago è incrinata, detesto vederlo così. «Vedrai che un giorno troveranno una cura.»
«Dicono lo stesso a tutti i coloni, intanto i nostri figli non arrivano ai trent’anni.»
Faccio scorrere il beccuccio lungo tutti i bordi, raccolgo tutto quel che posso.
«Ernes! Non ci credo, l’ho trovata.»
Jago si è diretto in uno dei tunnel che portano al nucleo dell’alveare, da qui gli vedo solo la schiena.
«Pappa reale?»
«A litri! Solo che sarà un casino prenderla.»
Raccolgo la pompa e scatto verso di lui.
«Dammi una mano!» Jago sta strappando dalla parete un grosso pezzo di arnia. La tiriamo insieme e riveliamo un’apertura dalla quale esce vapore dolciastro.
«Riconoscerei questo odore tra mille!» Jago mi fa cenno di guardare. Un breve condotto porta a una vasca di nettare chiaro, dentro a cui nuota indisturbata un’enorme larva di regina, grande tre volte le altre.
Jago misura il cunicolo con le braccia. «È stretto da far schifo, come ci arriviamo?»
«Io forse ci riesco, dammi le tue taniche.»
Mi passa i due contenitori a forma di cilindro, me li assicuro sullo scafandro. «Tienimi per le gambe, quando ti darò il segnale comincia a tirarmi fuori.»
«Stai attento lì dentro.»
«Lo so.» Infilarmi lì dentro non mi alletta, ma lo faccio per sua figlia.
Il condotto è stretto. Jago comincia a spingermi per i piedi facendomi avanzare più in fretta, ma al varco della camera, l’ingombro dell’attrezzatura mi impedisce di avanzare.
Infilo la mano sotto la pancia e recupero la prima tanica, la stappo e la immergo nel prezioso siero. La larva di regina nota la mia presenza e inizia a strillare. Il suo grido è molto più acuto di quello delle operaie.
Un brusio via via più intenso si diffonde per l’alveare.
«Che combinate là dentro?!»
Non ho tempo per rispondere a Tancredi. Riempio il cilindro e comincio a prenderne un altro, ma sono tutti bloccati contro le pareti dell’alveare.
«Jago, grosso problema! Ho bisogno di un po’ di spazio.»
«Lascia perdere, andiamocene da qui!»
«Ma… ho riempito solo una tanica!»
«Va bene così, ce lo faremo bastare per un po’!»
Vengo trascinato all’indietro con tanta foga che a momenti perdo anche l’unica tanica che sono riuscito a riempire.

Il Rover di Tancredi sgomma sulla strada dissestata del bosco.
Dietro di noi le operaie alate sciamano nel nido che diventa sempre più piccolo, man mano che ci allontaniamo
«Ti devo un favore Ernes, sappilo.» Non vedo la faccia di Jago, ma immagino che dentro al casco stia piangendo.
«Avrei dovuto fare di più.»
«No amico. Vessa sta morendo, è qualcosa che non possiamo evitare. La pappa reale che hai raccolto le darà un po’ di sollievo nei suoi ultimi giorni.»
Non ho parole per commentare la rivelazione di Jago, ma una cosa posso farla. Gli appoggio una mano sulla spalla, e con questo gesto spero che capisca quanto tenga alla nostra amicizia.


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antico
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Re: Pappa reale

Messaggio#2 » martedì 16 febbraio 2021, 0:48

Ciao Alvin e benvenuto nell'Arena di Minuti Contati! Tempo e caratteri a posto, buona 150° EDITION! Ps: se ancora non ci sei, ti consiglio di entrare nel gruppo fb di Minuti Contati ;)

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Alvin Miller
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Re: Pappa reale

Messaggio#3 » martedì 16 febbraio 2021, 1:00

antico ha scritto:Ciao Alvin e benvenuto nell'Arena di Minuti Contati! Tempo e caratteri a posto, buona 150° EDITION! Ps: se ancora non ci sei, ti consiglio di entrare nel gruppo fb di Minuti Contati ;)


Grazie Antico! ^-^
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Stefano.Moretto
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Re: Pappa reale

Messaggio#4 » giovedì 18 febbraio 2021, 15:50

Ciao Alvin
Il tuo racconto è lineare, i personaggi sono ben caratterizzati e scorre tutto molto bene. L'unico problema "grosso" che vedo è la mancanza di un contesto ben definito. Ti faccio qualche esempio:
La larva di operaia ci scruta dentro la sua cella, immersa nel nettare. Ondeggia con un movimento circolare.
Sfilo la pompa dal fianco del mio scafandro.
«È grossa come la mia mano.» Jago si passa il guanto sul vetro del casco

Fino a "sfilo la pompa" tutto il contesto sembra suggerire che ci si trovi dentro un normale alveare, quindi ci si aspetterebbe che il protagonista sia un'ape o un altro insetto (o un aracnide). Solo dopo con "pompa" e "scafandro" iniziamo a capire che non si tratta di qualcosa di normale, ma la vera conferma arriva solo quando mettiamo insieme "mano" e "casco". Lì abbiamo la conferma che si tratta di personaggi umani dentro un alveare. Avresti potuto gestirla un po' meglio introducendo gli elementi dell'alveare utilizzando le parti anatomiche umane, per esempio anticipando il momento in cui Jago prende in mano la larva.
La butta a terra e subito delle operaie senz’ali giungono in suo aiuto.

Questa frase invece ha due problemi: il primo è che le api senza ali, da quello che so, non esistono, e a parte l'uso della parola "alveare" non parli mai della razza specifica. Da quel che ho capito qui si tratta di un pianeta alieno con degli insetti giganti simili ad api, però in questo passaggio sembra invece che tu stia parlando di formiche; il termine "alveare" usata alla terza riga, quindi, è fuorviante visto che nella fantascienza è una parola usata comunemente per indicare il nido di qualsiasi tipo di bestia insettosa e il fatto che non ci sia una descrizione di queste creature non aiuta. In pratica sono passato da pensare alle api, a api mischiate a formiche e poi insetti alieni in stile Starship Troopers.
Il secondo problema è che non capiamo quante operaie ci sono attorno a loro: un paio, una decina o il pavimento invaso; e soprattutto non sappiamo quanto sono grosse, visto che già le larve sono grandi quanto una mano. Normalmente questo potrebbe essere un problema minore, ma poco dopo introduci il fatto che il padre di uno di loro è stato ucciso da questi "cosi", quindi in realtà stanno facendo un'attività pericolosa. Questo a sua volta introduce il fatto che nel mentre che fanno questa cosa pericolosa si fermano ad aumentarsi da soli il pericolo lanciando le larve, senza che questo abbia però delle conseguenze su di loro.
Come vedi sono tutta una serie di problemi a cascata che arrivano a causa di pochi dettagli mancanti.
La malattia che affligge i coloni è sconosciuta, ma non è un problema perché con poche battute dai al lettore tutte le informazioni di cui ha bisogno. Qui l'unico appunto che ti farei è che ne vorrei di più sotto forma di vero romanzo perché l'ambientazione mi ispira.
Ultimo appunto: a un certo punto Jago dice che sente l'odore della pappa reale, ma è possibile sentire un odore da dentro uno scafandro? Me li ero immaginati chiusi in modo ermetico.
In definitiva, il testo è buono, c'è una buona idea di base e le cose importanti vengono mostrate rendendo il lettore partecipe, c'è da lavorare un po' sui dettagli.

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Pappa reale

Messaggio#5 » giovedì 18 febbraio 2021, 23:56

Mannaggia a te Stefano, hai praticamente già sottolineato tutti gli appunti che mi ero preso durante la lettura! E non è la prima volta che lo fai! E ora come li raggiungo i 300 caratteri? Arrrgh... Vabbè, vedo di aggiungere una piccola considerazione relativamente al discorso sul pericolo.

Premesso che pure io ho trovato abbastanza fessi sti personaggi che, pur trovandosi in una situazione di potenziale pericolo, si mettono a fare i cretini con quella che viene presentata come una minaccia, a fine lettura mi sono chiesto: ma alla fine il pericolo dov'è? In più occasioni poni le basi per una svolta drammatica degli eventi (le parole di Tancredi, i versi lanciati dagli insetti ecc.), ma alla fine, quando "finalmente" il pericolo sta per arrivare, tu cosa fai?

STACCO!

E via di scena sul rover e titoli di coda. Sarò onesto: mi sono sentito preso in giro. Avevi seminato in una direzione, ma poi hai completamente disilluso le aspettative. Che, attenzione, poteva funzionare, non fosse che il finale è la parte più moscia del racconto, con quell'ultima scena che fa tanto soap opera, anziché space opera.
Spero comunque di leggere altro di tuo, perché il mini immaginario da te creato era comunque riuscito a solleticare la mia curiosità. Alla prossima.
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Polly Russell
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Re: Pappa reale

Messaggio#6 » venerdì 19 febbraio 2021, 14:48

Ciao Alvin, anche tra noi, primo incontro a quanto pare.
inizio col dire che il tuo universo mi ha colpito in modo positivo. ci sono delle sbavature da sistemare, ma nei limiti delle battute lo hai delineato parecchio bene. ho qualche dubbio sulla grandezza dell'alveare. queste api, da quello che ho capito dovrebbero avere le dimensioni di un gattino, quindi come fanno a girare per l'alveare degli umani?
altro punto, che ti hanno già fatto notare, il fatto di sentire l'odore attraverso lo scafandro. mi dirai che sono tute speciali, con filtri in grado di far passare gli odori, quello che vuoi, ma io non lo so, e non lo so perché tu non me lo dici. togli "scafandro" e siamo tutti contenti. lol
La storia regge, il tema è centrato e l'universo è credibile, buon lavoro.
Polly

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Alvin Miller
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Re: Pappa reale

Messaggio#7 » venerdì 19 febbraio 2021, 18:43

Rispondo in una botta a tutti i commentari di sopra e vi ringrazio per i feedback. Ho avuto enormi difficoltà a gestire il flusso informativo nei limiti del contest e quel diavolo di finale è uscito così per il solo motivo che non sapevo più dove tagliare.

Imparerò con l'esperienza nei prossimi tentativi, per adesso sono appagato dall'essere riuscito a partecipare (dopo tre sfide fallite) e per avervi stuzzicato l'immaginazione.
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Re: Pappa reale

Messaggio#8 » venerdì 19 febbraio 2021, 18:50

JohnDoe ha scritto:alla fine, quando "finalmente" il pericolo sta per arrivare, tu cosa fai?

STACCO!

E via di scena sul rover e titoli di coda. Sarò onesto: mi sono sentito preso in giro. Avevi seminato in una direzione, ma poi hai completamente disilluso le aspettative. Che, attenzione, poteva funzionare, non fosse che il finale è la parte più moscia del racconto, con quell'ultima scena che fa tanto soap opera, anziché space opera.
Spero comunque di leggere altro di tuo, perché il mini immaginario da te creato era comunque riuscito a solleticare la mia curiosità. Alla prossima.


Aggiungo una nota alla mia risposta. Quello stacco per me è stato una vittoria di Pirro. Ero a tanto così dal mollare anche questa sfida, ma mi son detto "le idee ce le hai, corri il rischio". E ho rischiato.
Sono più lieto di ricevere critiche, perché io per primo mi rendevo conto di quanto fosse sbagliato, ma eccoci qui. Ora posso raccogliere i vostri commenti e farne tesoro per il futuro.
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filippo.mammoli
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Re: Pappa reale

Messaggio#9 » sabato 20 febbraio 2021, 21:35

Ciao Alvin, credo sia la prima volta che ti incontro nell'arena.
Credo sia una buona prima volta, almeno per quel che mi riguarda.
Dal punto di vista formale ho pochi appunti da farti, gestisci molto bene il POV in prima persona e il tuo mostrato è ottimo. Le descrizioni sono funzionali e i personaggi sono ben delineati, con battute efficaci e dialoghi realistici. Vedo solo un paio di difetti di contenuto. Il primo è che il tema bisogna impegnarsi a volercelo vedere. Io secondo è che si capiscono alcune cose sulla colonia (extraterrestre?) e sulle api giganti, ma il contesto non è presentato in modo sufficientemente chiaro.
Però è un buon racconto.
Alla prossima.

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Pappa reale

Messaggio#10 » sabato 20 febbraio 2021, 22:39

Alvin Miller ha scritto:
JohnDoe ha scritto:alla fine, quando "finalmente" il pericolo sta per arrivare, tu cosa fai?

STACCO!

E via di scena sul rover e titoli di coda. Sarò onesto: mi sono sentito preso in giro. Avevi seminato in una direzione, ma poi hai completamente disilluso le aspettative. Che, attenzione, poteva funzionare, non fosse che il finale è la parte più moscia del racconto, con quell'ultima scena che fa tanto soap opera, anziché space opera.
Spero comunque di leggere altro di tuo, perché il mini immaginario da te creato era comunque riuscito a solleticare la mia curiosità. Alla prossima.


Aggiungo una nota alla mia risposta. Quello stacco per me è stato una vittoria di Pirro. Ero a tanto così dal mollare anche questa sfida, ma mi son detto "le idee ce le hai, corri il rischio". E ho rischiato.
Sono più lieto di ricevere critiche, perché io per primo mi rendevo conto di quanto fosse sbagliato, ma eccoci qui. Ora posso raccogliere i vostri commenti e farne tesoro per il futuro.


Bravo, questo è lo spirito: prendere schiaffi, capire perché li si è presi, farne tesoro e infine prendere altri schiaffi, che tanto c'è sempre qualcos'altro su cui migliorare. :D

Ceffoni: creiamo scrittori migliori sin dai tempi di Omero
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Re: Pappa reale

Messaggio#11 » martedì 23 febbraio 2021, 11:32

Ciao Alvin e molto piacere di averti letto per la prima volta, mi piace il tuo stile e apprezzo lo sforzo di gestione della scena, anche se come ti hanno già fatto notare ci sono dei punti dove mancano informazioni importanti che avrebbero potuto far decollare il racconto alle prime posizioni della classifica. Una domanda: cosa è grande come una mano? L’ultimo soggetto è la pompa, ma rileggendo penso che tu ti riferissi alla larva.
Viste le premesse spero di leggere presto altri tuoi racconti.

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Re: Pappa reale

Messaggio#12 » martedì 23 febbraio 2021, 12:56

Ciao!
Sono in ritardo e sarò diretto. Perdona se sembro brutale ^^

Allora, la situazione è diretta e mi piace. Nulla di nuovo, ma mi interessa.
Ci sono un po' di informazioni dette - nel senso, spiegate per dialogo - ma si capisce dato la brevità della prova.
Non ho apprezzato il finale. Non è successo nulla di ché e poteva essere molto più interessante. Forse per le motivazioni del protagonista. Fosse stata sua figlia e facesse di tutto per salvarla sarebbe stato diverso, ma avrebbe avuto più appiglio. Non so se mi spiego.

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Alvin Miller
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Re: Pappa reale

Messaggio#13 » martedì 23 febbraio 2021, 19:03

Gennibo ha scritto:Ciao Alvin e molto piacere di averti letto per la prima volta, mi piace il tuo stile e apprezzo lo sforzo di gestione della scena, anche se come ti hanno già fatto notare ci sono dei punti dove mancano informazioni importanti che avrebbero potuto far decollare il racconto alle prime posizioni della classifica. Una domanda: cosa è grande come una mano? L’ultimo soggetto è la pompa, ma rileggendo penso che tu ti riferissi alla larva.
Viste le premesse spero di leggere presto altri tuoi racconti.


Ciao Gennibo, grazie per il tuo feedback. la cosa "grande come una mano" era la larva. Se non si capiva me ne assumo la piena colpa.
E sì, spero di riuscire a partecipare anche le prossime volte (magari con una gestione delle informazioni migliore).
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Re: Pappa reale

Messaggio#14 » martedì 23 febbraio 2021, 19:05

Gimmi ha scritto:Ciao!
Sono in ritardo e sarò diretto. Perdona se sembro brutale ^^

Allora, la situazione è diretta e mi piace. Nulla di nuovo, ma mi interessa.
Ci sono un po' di informazioni dette - nel senso, spiegate per dialogo - ma si capisce dato la brevità della prova.
Non ho apprezzato il finale. Non è successo nulla di ché e poteva essere molto più interessante. Forse per le motivazioni del protagonista. Fosse stata sua figlia e facesse di tutto per salvarla sarebbe stato diverso, ma avrebbe avuto più appiglio. Non so se mi spiego.


Ciao Gimmi! Sì, ti sei spiegato. Tante cose potevano essere fatte meglio, ma ormai è andata così. E poi, vedo che malgrado tutto sta riscuotendo pareri discreti, quindi non mi è andata tanto male.
Grazie del tuo feedback!
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wladimiro.borchi
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Re: Pappa reale

Messaggio#15 » mercoledì 24 febbraio 2021, 19:33

Ciao Alvin,
il racconto è sicuramente scritto con estrema maestria, però...
Tutto il contesto resta davvero troppo sfuggente. Mi sembra di aver capito che siamo in mezzo ad alveari e api giganti. Il lago di pappa reale sembra rivolgersi palesemente in quella direzione, però...
C'è un personaggio che estrae larve grosse come una mano. Allora forse la pappa reale è un po' sovradimensionata.
Poi cosa accade?
Il protagonista viene estratto, alla disperata, dall'amico nel momento in cui la larva di regina grida. Ci si aspetta una fuga, uno scontro o comunque un bel po' di movimento...
Nulla... Ci ritroviamo nell'auto a giochi fatti e scopriamo che la pappa reale darà un po' di sollievo alla figlia di uno dei personaggi che sta male?
No... Davvero troppi interrogativi senza risposta che lasciano un senso di incompiuto.
Da come scrivi, però, sono sicuro che sai fare di molto meglio.
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Eugene Fitzherbert
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Re: Pappa reale

Messaggio#16 » mercoledì 24 febbraio 2021, 23:21

Ciao, Alvin,
Bentrovato nell'Arena.
Come ti hanno detto altre sedicimila persone prima di me: dannato FINALE! Mi esprimo solo così. :D
Comunque: il tuo testo ha dalla sua un interessante setting fantascientifico, anche se la maggior parte dell'universo che hai immaginato è nascosto oltre il limite dei 4k caratteri. Soprattutto in questo caso, avresti dovuto calcare sulla vera pericolosità delle api. Per esempio, il tizio che sta di guardia poteva essere il modo per spiegare che un attacco delle api aliene ti riduce a un focomelico ammasso di ustioni, o altre amenità del genere. In questo modo , sappiamo bene che per i protagonisti forse è meglio non fare casino.
Altrettanto bello è il problema della pappa reale, la panacea che toglie tutti i mali.
Insomma, se ti va, lavoraci ancora un po', esplora il mondo immaginario che hai creato e rendilo ancora più tangibile.
Alla prossima.

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Alvin Miller
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Re: Pappa reale

Messaggio#17 » giovedì 25 febbraio 2021, 20:43

Eugene Fitzherbert ha scritto:Ciao, Alvin,
Bentrovato nell'Arena.
Come ti hanno detto altre sedicimila persone prima di me: dannato FINALE! Mi esprimo solo così. :D
Comunque: il tuo testo ha dalla sua un interessante setting fantascientifico, anche se la maggior parte dell'universo che hai immaginato è nascosto oltre il limite dei 4k caratteri. Soprattutto in questo caso, avresti dovuto calcare sulla vera pericolosità delle api. Per esempio, il tizio che sta di guardia poteva essere il modo per spiegare che un attacco delle api aliene ti riduce a un focomelico ammasso di ustioni, o altre amenità del genere. In questo modo , sappiamo bene che per i protagonisti forse è meglio non fare casino.
Altrettanto bello è il problema della pappa reale, la panacea che toglie tutti i mali.
Insomma, se ti va, lavoraci ancora un po', esplora il mondo immaginario che hai creato e rendilo ancora più tangibile.
Alla prossima.


Dannato finale, dannato finale!
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Andrea Cangiotti
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Re: Pappa reale

Messaggio#18 » giovedì 25 febbraio 2021, 22:55

Tra tutti i racconti che ho letto, questo è il più particolare di tutti. All'inizio pensavo fosse un distopico, ma poi ho cambiato idea. Secondo me rievoca altre cose già lette, non dico che sia sbagliato, ma come storia manca di "innovazione". Lo spunto non è male, ma io lo avrei sviluppato in modo differente. I dialoghi sono abbastanza credibili, ma troppo lunghi. Tra una conversazione e l'altra avrei puntato l'attenzione su alcuni dettagli esterni ai protagonisti per creare maggiore simbiosi tra loro e il lettore. Il tema direi che è azzeccato. Mi ritengo abbastanza soddisfatta.

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antico
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Re: Pappa reale

Messaggio#19 » mercoledì 3 marzo 2021, 18:48

Molto interessante il tuo approccio, hai un modo di narrare intrigante e sono curioso per le tue prossime prove anche perché qui hai dovuto chiudere alla bell'e meglio e, di conseguenza, perdi molto proprio nel momento clou. Ci fai capire di essere in un altro pianeta attraverso una semina discreta anche se eccedi con il parallelismo delle api perché appiattisci parecchio su una realtà a noi conosciuta e per molti, a quel punto, può non essere così chiaro il setting. Poco funzionale il patetismo legato alla vicenda personale di Jago, probabilmente gli hai dato maggiore risalto proprio per avere una chiusa. Il tema c'è, ma perde proprio con il finale perché gli dà poco risalto. Come consigli, posso dirti quello che, per anni, è stato il mio modo di procedere per dosare il racconto: metti in chiaro mentalmente la storia e poi passi alla stesura controllando assiduamente i caratteri in modo da capire se stai sballando gli equilibri necessari. All'occorrenza, tagli e accorpi o strutturi una diversa strategia. L'errore più grande, su questa dimensione come su qualunque altra, è quella di scrivere e poi vedere solo alla fine se si deve tagliare o meno perché così rischi di andare a caso e no, non si scrive a caso. Per me questo è un pollice tendente al positivo in modo solido, ma non brillante.

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