LA FINALE: Commenti e classifica di Angelo Frascella

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LA FINALE: Commenti e classifica di Angelo Frascella

Messaggio#1 » martedì 9 marzo 2021, 11:42

1) LA LEGGE DELLA GIUNGLA
Racconto divertente e non banale, che parte da una situazione quotidiana ma la rielabora in modo magistrale. Il vecchio che straparla all'inizio è dipinto in modo molto gustoso, ma il colpo da maestro è quello del ragazzo straniero che ne mangia il biglietto e che mi ha fatto sbellicare. Bello anche il modo in cui è dipinto il protagonista, tutt’altro che ineccepibile, e che alla fine non parla per un motivo puramente egoistico, ma finisce per fare una figura da "giustiziere", dando una rappresentazione non scontata e non banale della natura umana.
2) LA DOMANDA
Un racconto non racconto (nel senso che non ha una vera trama, né un conflitto), ma nonostante questo funziona molto bene, denunciando grande bravura dell'autrice o autore. Il testo descrive in modo spigliato e brillante una pagina della realtà contemporanea e si chiude in modo poetico, lasciando il lettore con una riflessione tutt’altro che scontata.
3) FEMME FATALE
Racconto ben scritto che mostra padronanza della tecnica, per esempio con il buon uso dei meccanismi di "semina e raccolta" e poi il gioco sulla sua passione per il cinema della protagonista e il suo guardare il mondo attraverso il filtro dei generi che si lega con la battuta finale, con un finale divertente e ben architettato. Una cosa che mi ha lasciato però un po' perplesso è il fatto che lui risulti davvero troppo sgradevole, ma nonostante questo lei gli abbia resistito tanto tempo accanto, faccia pensare a una debolezza di carattere della ragazza che però stride con lo "scherzetto" finale. Forse sarebbe stato utile inserire un evento più forte per spingerla verso quella decisione.
4) L'ULTIMO RACCOLTO
Buon racconto in un mondo distopico di cui si intuisce l'essenza con abili pennellate, nonostante la brevità necessaria del testo. Trovo un paio di difetti: il primo è la prevedibilità del finale, il secondo è la difficoltà ad accettare che una madre preferisca mandare il figlio a rischiare la vita, piuttosto che farlo lei stessa e persino di lanciarsi nel campo per cercare disperatamente di salvarlo dall'attacco degli asag. Sarebbe bastato poco a giustificare il dettaglio: la madre con delle stampelle o una sedia a rotelle che le impediscono di essere lei. Inoltre anche qualche dettaglio in più nella descrizione degli asag avrebbe giovato.
5) IL DIAVOLO NON C'ERA, ANCORA
Questo racconto contiene una scena di tortura legata all'inquisizione, ma a differenza di un altro racconto sullo stesso tema, in questo caso ho trovato questa scena non gratuita e ben armonizzata con gli eventi e con la definizione psicologica del protagonista. In questo caso infatti la sofferenza è a carico del protagonista, ci fa empatizzare con lui per poi dare forza al twist finale. C'è però un errore "storico" nel racconto: gl inquisitori infatti non si sporcavano direttamente le mani torturando di persona le loro vittime, ma avevano dei "boia" che eseguivano le loro richieste (in questo l'altro racconto è più preciso)
6) L'ULTIMA EVASIONE
Racconto interessante, con alcune belle intuizioni (il mondo capovolto, il sadismo del pubblico) che culminano nel finale. La storia però segue dei binari abbastanza prevedibili: sin dall'inizio sappiamo che morirà nell'ultimo spettacolo e quando vediamo l'allievo sappiamo che sarà lui a provocarne la morte e questo svalorizza un po’ il racconto.
7) LA BALLATA DEGLI SCONFITTI
Racconto interessante: il tema dell'incontro truccato e del lottatore che si rifiuta di sottostare all'imposizione è un classico. Qui ci sono alcune variazioni potenzialmente interessanti: l'incontro fra un cane e un ragazzo con degli evidenti problemi, ma tutto ciò rimane sullo sfondo, per dare spazio solo all'allenatore e ai suoi pensieri, e mancano così gli elementi per farsi un quadro più chiaro della situazione. Inoltre alcuni elementi imprecisi contribuiscono a rendere poco limpida la narrazione, come la presenza di un “don” che potrebbe essere un mafioso, ma poi si alza in piedi a benedire lasciando il dubbio che sia un prete aprendo interpretazioni molto diverse a ciò che stiamo leggendo o il morso alla coscia del cane a cui il ragazzo deve resistere, rendendo così poco chiaro quale sia lo scopo della lotta.
8) IL PORTIERE DI RISERVA
Il tema degli incontri sportivi torna due volte in questa edizione e qui lo fa in modo più classico, con la partita. Il conflitto c'è tutto e c'è anche il classico contrasto narrativo da manuale fra bisogno esterno e interno. Ho trovato un po' noiose le parti che descrivono le azioni calcistiche. Invece bella la scelta del finale aperto: lui ha deciso, ma riuscirà a prendere il pallone (subendo quindi poi le conseguenze economiche) o l'attaccante farà gol permettendo al protagonista di salvare capra e cavoli (cioè la coscienza di aver fatto il proprio dovere e la scommessa)?
9) VINO PROFUMATO
Racconto che mi ha lasciato qualche perplessità nello svolgersi degli eventi: la novizia pare voler usare la pianta per compiacere le suore e invece le uccide tutte. Capisco l’autrice/autore volesse creare una sorpresa finale, ma questo non dovrebbe avvenire “ingannando” il lettore. Altri dubbi: la scelta del verbo "scopare" in un racconto ambientato nel passato, e in cui suona anacronistico, spezza l'immersione della natura; da un punto di vista della scelta dei termini anche quello di "comunione plenaria" mi ha lasciato perplesso e credo sarebbe stato meglio la "messa comunitaria" o celebrazione. Inoltre nel finale lei si dice libera, ma come può pensare di passarla liscia? Infine la scelta di esplicitare il nome della nonna nel finale come se fosse un colpo di scena, funziona poco visto che non si tratta di un personaggio così noto e richiede una ricerca sul Web per sapere chi sia. Detto ciò, non è un brutto racconto; solo imperfetto: necessiterebbe di un po' di editing per esprimersi al meglio.
10) COME UN RIFIUTO
Un racconto che non presenta particolari sbavature stilistiche, ma non mi convince perché sa di già visto e di scontato. La prostituta che rappresenta la parte pulita della storia, il politico sporco e cattivo sotto la facciata di rispettabilità, il borghese ignavo sanno tutti un po' di cliché, che non vuol dire che non rappresentino una certa realtà, ma rendono prevedibile lo svolgersi degli eventi e scontato il racconto.
11) MARTIRIO
Questo è uno dei due racconti che ha al centro una sorta di inquisitore e una sessione di torture. In questo in particolare però ho trovato la scena "truculenta" della tortura piuttosto gratuita e fine a se stessa e la soluzione finale non troppo originale. Probabilmente la sensazione è acuita dal fatto che il tono della narrazione è emotivamente distaccato e rende più difficile il coinvolgimento del lettore.
12) A DOMANI AMORE MIO
Storia dolorosa, che presenta qualche difetto: non è infatti chiarissimo il contesto, per via di alcuni spunti che suscitano curiosità e che però non vengono approfonditi. Perché i due innamorati sono stati separati per tanto tempo? Perché lei deve rientrare in una clinica? Rimane la sensazione che qualcosa sia rimasto nella penna dell'autrice o autore per via della mancanza di tempo e caratteri. Inoltre fino alla fine mi sono aspettato un twist che forse avrebbe reso più interessante il racconto a miei occhi e che invece è mancato.



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