L'Onironauta

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Alvin Miller
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L'Onironauta

Messaggio#1 » martedì 20 aprile 2021, 0:22

Il colonnello apre la porta e mi fa segno di entrare. Le luci sul soffitto illuminano a malapena la barella metallica su cui è disteso il prigioniero sedato. La faccia smunta è rigonfia di tumefazioni rossastre.
«Quanto tempo ho prima che si svegli?» Distolgo lo sguardo dal poveretto e fisso il colonnello. Un ghigno si tratteggia sulle sue labbra.
«Difficile a dirsi. I miei uomini ci sono andati giù pesante, ma sa com’è: non si attraversa il Muro.»
«E immagino che le manette non bastassero.»
«Si risparmi il sarcasmo e mi dica se ha tutto ciò che le serve.»
Infilo la mano nella tasca destra ed estraggo la siringa, gliela sventolo davanti alla faccia.
«Conosce la prassi, Colonnello. Devo restare da solo.»
Mi penetra con gli occhi e annuisce. «Ha dieci minuti, mi procuri le informazioni che voglio.»
Esce dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
Dieci minuti, non devo perdere tempo.
La sedia è già posizionata alle spalle del prigioniero. Accanto, su un ripiano, c’è anche un laccio emostatico.
Mi siedo, infilo la siringa fra i denti, mi tiro su la manica sinistra e mi perdo a fissare le piccole piaghe che ricoprono tutto l’avambraccio. Stringo il laccio emostatico intorno al braccio, comincio a cercare la vena. Di questo passo mi farò le iniezioni sulla coscia.
Finalmente la individuo e mi inietto il sonnifero.
Sfilo il laccio e mi sfrego gli occhi. Le palpebre iniziano a farsi pesanti.
Appoggio la fronte su quella del prigioniero. Mi figuro in testa l’immagine di una panchina su un parco pubblico, come quelli che c’erano una volta.
Chiudo gli occhi.

Li riapro, sono seduto sulla panchina. L’aria fresca mi soffia sul viso. I miei sogni diventano sempre più realistici.
«Dove mi trovo? Che posto è questo?»
Il prigioniero accanto a me si guarda intorno, spaesato.
«Non fare lo gnorri, lo sai dove ci troviamo.»
«Tu sei l’Onironauta?»
«In persona. E tu sei Conrad, giusto?»
«Il Regime mi ha beccato.»
«Sì, e ti ha anche conciato per le feste.» Mi distendo sullo schienale, godendomi la frescura.
Conrad si piega avanti, le gambe tamburellano sulla ghiaia. «Non è che avresti una sigaretta?»
«Tasca sul retro.»
Si alza ed estrae un pacchetto spiegazzato. Dentro gli faccio trovare anche un accendino.
Me ne porge una, ma io declino.
Conrad fa un paio di tiri, la tensione sul suo volto si allenta.
«Ci tengono in gabbia, ci trattano come animali. E ora vogliono sapere come ho fatto a fuggire? Beh, non te lo dirò, scordatelo!»
«E se ti dicessi che posso liberarti?»
«Sei davvero un pessimo manipolatore.» Ride.
«Dico sul serio. Anch’io ne ho abbastanza del Regime e del suo cazzo di Muro. Una volta con questo potere ci aiutavo le persone, ma adesso… senti, passami la sigaretta.»
Conrad me la allunga, faccio un tiro.
«Ho un piano. In realtà ci penso da un po’, ma mi servi tu.»
«Sentiamo.»
«Morirai Conrad, che collabori o no. Il colonnello ti farà saltare le cervella non appena avremo finito. Ma io posso aiutarti.»
«E come?»
«Devi cedermi la tua coscienza e i tuoi ricordi, farti assorbire da me.»
Conrad sgrana gli occhi. «Non mi sembra un buon piano.»
«In realtà tu sarai solo il primo di tanti. Se ci riesco, intendo creare una legione di menti. Decine di menti ribelli, con le loro conoscenze frammentarie e il proprio bagaglio di esperienze. Il Regime ci impedisce di cooperare, ma se un solo uomo riesce a mettere insieme le informazioni che servono, potremo finalmente dare vita a una rivolta organizzata.»
Faccio un altro tiro e gli rendo la sigaretta. «Ma tutto ciò non sarà possibile se non comincio da te, dovrò riferire al colonnello della falla, così lui e le sue truppe crederanno di aver vinto di nuovo. Tu continuerai a vivere nel mio inconscio come una doppia personalità. Almeno finché non arriveranno gli altri, ma ci sarà tempo.»
Conrad scuote la testa, consuma la sigaretta e getta via il mozzicone.
«Mi rimangio quello che ho detto. Sei un gran contastorie, ci sono quasi cascato.»
«Ci stai o no?» Gli allungo la mano.
«Fai sul serio?»
«Mai stato così serio.»
Tengo la mano tesa, lui esita a lungo. Non posso biasimarlo.
«Tanto sono morto in ogni caso, no?»
«Questo non possiamo evitarlo.»
Chiude gli occhi ed emette un lungo sospiro. «In tal caso avrei un ultimo desiderio: non è che avresti un’altra sigaretta?»
Ultima modifica di Alvin Miller il martedì 20 aprile 2021, 0:50, modificato 2 volte in totale.


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antico
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Re: L'Onironauta

Messaggio#2 » martedì 20 aprile 2021, 0:24

Ciao Alvin! Caratteri e tempo ok, buona ORIANA RAMUNNO EDITION!

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Alvin Miller
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Re: L'Onironauta

Messaggio#3 » martedì 20 aprile 2021, 0:29

antico ha scritto:Ciao Alvin! Caratteri e tempo ok, buona ORIANA RAMUNNO EDITION!


Antico, ti avviso che ho dovuto fare una modifica dell'ultimo minuto.
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antico
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Re: L'Onironauta

Messaggio#4 » martedì 20 aprile 2021, 0:31

Potete modificare quanto volete fino all'una, passerò a controllare ogni racconto prima di posizionarlo nelle griglie per dividervi in gruppi. L'importante è che non vi mettiate in zona malus che, appunto, non garantisco il secondo e terzo controllo entro il tempo regolamentare (cmq sei a posto, ho controllato).

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Antonio Pilato
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Re: L'Onironauta

Messaggio#5 » martedì 20 aprile 2021, 17:37

Ciao Alvin, piacere di averti letto.

Non sono un grande appassionato di fantascienza ma devo dire che, grazie anche ai miei studi in psicologia, sono rimasto piacevolmente colpito dal tuo racconto: semplice, scritto bene, si legge e si capisce tutto in un battibaleno. Il finale è carino, magari non eccessivamente sconvolgente, ma comunque lascia qualcosa nel lettore.
Bello anche il titolo.

Peccato per il tema che, a mio avviso, risulta rispettato soltanto in misura parziale. Probabilmente, non sono io che non l'ho colto a pieno.
Inoltre, ma questa è soltanto una constatazione, ho capito sin dalle prime righe che il protagonista avrebbe tradito l'odioso colonnello...

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Alvin Miller
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Re: L'Onironauta

Messaggio#6 » martedì 20 aprile 2021, 20:21

Antonio Pilato ha scritto:Ciao Alvin, piacere di averti letto.
Peccato per il tema che, a mio avviso, risulta rispettato soltanto in misura parziale. Probabilmente, non sono io che non l'ho colto a pieno.


Ci sta, io ho cercato di dargli un minimo risalto facendoli tornare sul discorso, ma se non l'hai colto me ne assumo la colpa.
Grazie mille per i complimenti ^-^
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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: L'Onironauta

Messaggio#7 » martedì 20 aprile 2021, 23:56

Ciao Alvin.
A quanto pare è proprio destino che mi ritrovi a commentarti a ogni edizione.

Noto con piacere che di edizione in edizione stai andando a correggere sempre più il tiro, riuscendo a dar vita a storie (o quantomeno scene) sempre più compatte. Ottimo, anche se a mio avviso il margine di miglioramento è ancora ampio. Due i problemi a mio avviso di questo brano.

Il primo è l’aderenza al tema. Vero: il muro c’è e viene più volte citato, ma si tratta soprattutto di un elemento di contorno, non certo di un TEMA. Se al suo posto avessi messo, per esempio, una torre, non sarebbe cambiato assolutamente nulla. Ricorda: aderire a un tema non significa piazzare la “parola chiave” nel proprio brano e tanti saluti, bensì costruirci attorno una narrazione coerente e focalizzata.

Il secondo è un problema che avevo riscontrato anche nel tuo primissimo brano: la volontà (legittima e lodevole, sia chiaro) di dar vita ad ambientazioni dal background difficilmente contenibile in 4242 caratteri. Il risultato è che così facendo tutto rimane troppo nebuloso. Senza contare che il tuo protagonista, nel finale, descrive un piano a lungo termine che cozza con la struttura di racconto breve, dando più l’impressione di trovarsi nell’incipit di un romanzo.

Stilisticamente parlando, al di là di un po’ di pulizia formale qua e là (inevitabile in un racconto di MC), il tuo testo non necessità a mio avviso di particolari interventi. Noto che fai il possibile per rimanere fedele allo show don’t tell, e questo è un bene, quindi da questo punto di vista continua su questa strada.

Alla prossima.
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SalvatoreStefanelli
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Re: L'Onironauta

Messaggio#8 » mercoledì 21 aprile 2021, 7:22

Ciao Alvin.
Una idea carina, non proprio innovativa ma ben esposta. La storia fila via liscia e senza intoppi particolari e, come ho letto in un commento precedente, sembra l'incipit di un romanzo più che una storia autoconclusiva come dovrebbe essere quello di un racconto per MC. Il titolo è piaciuto anche a me, molto. In effetti, il muro sembra più un contorno, una parte dell'ambientazione, che non il protagonista della trama e questo è un difetto per la gara, non per la storia stessa. Il piano che rivela l'Onironauta non sembra convincente ma il tempo è poco, solo dieci minuti, ed è difficile esserlo in tale situazione. Questa frase ha per me un senso di vuoto, di mancanza, che complica l'apprezzamento del testo: "Una volta con questo potere ci aiutavo le persone, ma adesso…", mi allontana dalla scena, portandomi a cercare d'immaginare quasi un altro mondo e un altro tempo, così da creare uno stacco con l'immersione in questa scena. Una piccolezza: perché andarci giù pesante nel malmenare il fuggitivo se poi per le informazioni che si vogliono ottenere si chiama un Onironauta? Solo la durezza del regime, il fatto che chi governa questo tipo di cose è per forza crudele a prescindere? La prova è discreta, nonostante non mostri una gran forza.
Ultima modifica di SalvatoreStefanelli il giovedì 22 aprile 2021, 7:18, modificato 1 volta in totale.

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Alvin Miller
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Re: L'Onironauta

Messaggio#9 » mercoledì 21 aprile 2021, 22:11

John Doe ha scritto:Ciao Alvin.
A quanto pare è proprio destino che mi ritrovi a commentarti a ogni edizione.


Sto cominciando ad affezionarmi ai tuoi commenti e spero che il trend continui XD.
Riguardo ai miei racconti, ormai lo avrai capito: mi piace creare mondi (in effetti sono sempre stato più uno da romanzi) e sto ancora cercando il modo di adeguare il mio stile ai limiti della gara.
In questo caso ho dovuto tagliare molto contenuto, sia per quanto riguarda idee che caratteri, ma mi sono preso la briga di conservare il brano originale per eventuali pubblicazioni future, in diversa sede.

Prendo nota anche stavolta dei tuoi consigli e ti ringrazio per il feedback ;)
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Re: L'Onironauta

Messaggio#10 » mercoledì 21 aprile 2021, 22:19

SalvatoreStefanelli ha scritto:Ciao.
Una idea carina, non proprio innovativa ma ben esposta. La storia fila via liscia e senza intoppi particolari e, come ho letto in un commento precedente, sembra l'incipit di un romanzo più che una storia autoconclusiva come dovrebbe essere quello di un racconto per MC. Il titolo è piaciuto anche a me, molto. In effetti, il muro sembra più un contorno, una parte dell'ambientazione, che non il protagonista della trama e questo è un difetto per la gara, non per la storia stessa. Il piano che rivela l'Onironauta non sembra convincente ma il tempo è poco, solo dieci minuti, ed è difficile esserlo in tale situazione. Questa frase ha per me un senso di vuoto, di mancanza, che complica l'apprezzamento del testo: "Una volta con questo potere ci aiutavo le persone, ma adesso…", mi allontana dalla scena, portandomi a cercare d'immaginare quasi un altro mondo e un altro tempo, così da creare uno stacco con l'immersione in questa scena. Una piccolezza: perché andarci giù pesante nel malmenare il fuggitivo se poi per le informazioni che si vogliono ottenere si chiama un Onironauta? Solo la durezza del regime, il fatto che chi governa questo tipo di cose è per forza crudele a prescindere? La prova è discreta, nonostante non mostri una gran forza.


Ciao Salvatore, purtroppo, come ho già scritto, ho dovuto tagliare diverso contenuto che avrebbe reso il brano un po' più bilanciato. Per rispondere al ruolo dell'Onironauta, è proprio per lui che il regime è così violento: non è importante tenere coscienti i malcapitati, tanto ci penserà lui a estrapolare loro le informazioni che cercano. Potrebbero anche infierire fino a rompergli tutte le ossa (un modo come un altro per scaricare la frustrazione delle truppe), l'importante è che i prigionieri siano vivi.
E' un regime molto sadico, perché sa che finché l'Onironauta è sotto il loro controllo, non ci sarà segreto che si potrà nascondere.
Purtroppo il limite di caratteri mi ha impedito di esplorare questo aspetto della trama, ma ho fatto del mio meglio per comunicare i concetti più importanti.
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Giovanni Attanasio
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Re: L'Onironauta

Messaggio#11 » giovedì 22 aprile 2021, 11:16

Carino, niente male. L’incipit mi ha un po’ sorpreso, pensavo che la siringa fosse per il prigioniero, visto il momento. Mi sarebbe piaciuto vedere sin dall’incipit i segni di insofferenza dell’onironauta, così da collegarsi bene alla sua decisione di evasione.
La parte finale forse sa un po’ troppo di spiegone? Il testo scorre ed è molto chiaro, ma per me manca un po’ di mordente, non sembra davvero concludersi. Anche il “conflitto” è velato, i personaggi molto semplici. Un buon esercizio, se già non lo fai, è quello di scrivere il background, insomma il passato, dei personaggi sino al momento esatto in cui comincia la narrazione. In questo modo puoi usare quelle info per dar loro una personalità più forte ed estrarre motivazioni e ragioni dietro i loro gesti.
Buona edition!
"Scrivo quello che voglio e come voglio. Fatevelo piacere."

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Alvin Miller
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Re: L'Onironauta

Messaggio#12 » giovedì 22 aprile 2021, 18:14

Giovanni Attanasio ha scritto:Carino, niente male. L’incipit mi ha un po’ sorpreso, pensavo che la siringa fosse per il prigioniero, visto il momento. Mi sarebbe piaciuto vedere sin dall’incipit i segni di insofferenza dell’onironauta, così da collegarsi bene alla sua decisione di evasione.
La parte finale forse sa un po’ troppo di spiegone? Il testo scorre ed è molto chiaro, ma per me manca un po’ di mordente, non sembra davvero concludersi. Anche il “conflitto” è velato, i personaggi molto semplici. Un buon esercizio, se già non lo fai, è quello di scrivere il background, insomma il passato, dei personaggi sino al momento esatto in cui comincia la narrazione. In questo modo puoi usare quelle info per dar loro una personalità più forte ed estrarre motivazioni e ragioni dietro i loro gesti.
Buona edition!


Ciao Giovanni! La verità è che c'era tutto quello che mi hai suggerito: c'era la sofferenza dell'Onironauta, il suo background, un background del Muro e pure per Conrad. Alcune cose le ho tenute solo per me come linea guida per pilotare i personaggi, altre cose le ho omesse a fine bozza perché avevo sforato di più di mille caratteri.
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filippo.mammoli
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Re: L'Onironauta

Messaggio#13 » sabato 24 aprile 2021, 13:38

Ciao Alvin,
Il tuo racconto mi ha incuriosito molto già dal titolo e devo dire che la curiosità è stata ampiamente ripagata.
L'unico appunto che ho da farti, e che però non è trascurabile, è che il tema entra solo di striscio. Sembra più un pretesto per inserire la tua storia, che per il resto funziona benissimo. Mi piace la caratterizzazione del luogo e l'idea del viaggiatore di sogni. Qualcosa in stile Inception, ma gestito molto bene. Bella anche l'idea della mente collettiva. Mi aspettavo forse un finale un po' più frizzante, ma hai scritto comunque un buon racconto.
Alla prossima.

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Debora D
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Re: L'Onironauta

Messaggio#14 » domenica 25 aprile 2021, 17:45

Ciao Alvin,
tocca a me leggerti questa volta.
Apprezzo il tuo stile, ma non sono sicura che il tema sia davvero centrato. Viene citato un muro all’inizio, ma non ho capito di cosa si tratti. Riguarda la capacità dell’Onironauta o è qualcosa di fisico e politico che riguarda il regime? perché non se ne parla più e pare proprio piazzato nella battuta del colonnello per rispettare la consegna.

Mi piacciono le ambientazioni Sci-fi e sei bravo a inserire pochissimi elementi per tratteggiarla in modo coerente. Il racconto scorre abbastanza bene e mi ha coinvolto fino a questa frase:
Conrad sgrana gli occhi. «Non mi sembra un buon piano.»
La parte finale, infatti, disattende le mie aspettative: l'ingresso del personaggio, la scoperta del suo potere e poi del suo essere traditore del regime portano in alto tensione e conflitto che però si risolvono in una spiegazione. Il protagonista spiega il suo piano, Conrad recalcitra (poco) e si convince. Fine.
Abbiamo due battute fitte di informazioni con un solo beat che rallentano molto il racconto e tolgono mordente a tutta l'ultima parte.
«In realtà tu sarai solo il primo di tanti. Se ci riesco, intendo creare una legione di menti. ... Tu continuerai a vivere nel mio inconscio come una doppia personalità. Almeno finché non arriveranno gli altri, ma ci sarà tempo.»
Sappiamo cosa ha intenzione di fare il protagonista. Mi sarebbe piaciuto vedere il momento in cui assorbe la coscienza e come la coscienza di Conrad si amalgama con la sua.
Hai usato 4217 caratteri quindi così come è il racconto non ci sarebbe spazio,perciò la mia è un’osservazione su una eventuale revisione, oltre che un invito a rileggere per vedere dove potevano essere risparmiati caratteri per una o due righe in più di finale.

Dal punto di vista della forma mi sembra buona, vedo l’intento di essere ben focalizzato e immersivo. Ci sono due elementi che voglio farti notare al riguardo.
Il primo non è un errore, ma una cosa che ho notato. La tua penna punta molto sui dati visivi. I personaggi vedono, fissano, penetrano con gli occhi, ecc.
 Distolgo lo sguardo dal poveretto e fisso il colonnello.
Mi penetra con gli occhi e annuisce.
mi perdo a fissare
Il prigioniero accanto a me si guarda intorno, spaesato.
Chiude gli occhi
Conrad sgrana gli occhi.

Questi sono azioni e beat che riguardano gli occhi per esempio.
Tra l’altro Mi penetra con gli occhi  è un altro modo di dire mi trafigge con lo sguardo. Non mi è piaciuto molto.

Invece un errore (errore se parliamo di narrativa immersiva che so che è il tuo obiettivo) è la perdita di focalizzazione in due momenti:
Distolgo lo sguardo dal poveretto e fisso il colonnello. Un ghigno si tratteggia sulle sue labbra. → Siamo focalizzati e immersi, perciò se un ghigno si tratteggia sulle labbra del colonnello significa che il pdv sta guardando il colonnello. Fisso non serve. Distolgo può avere un senso se capiamo che il pdv non riesce a guardarlo per qualche motivo, tipo gli fanno impressione le ferite, ma non c’è fraseggio interiore che ci aiuti.
mi perdo a fissare → volevi dirci che ha ferite sull’avambraccio, poteva essere fatto con un dettaglio diverso. Per esempio, una sanguina, una è malconcia e allora ha senso che lui le noti.

Per il resto a parte un Finalmente che si poteva evitare, ma non appesantisce, mi pare che la forma vinca sul contenuto questa volta. Avendo letto gli altri tuoi racconti posso dire che noto il tentativo di imbrigliare la tua grande fantasia per creare una struttura più armoniosa e adatta al formato.
Un consiglio che posso darti è di cominciare a giocare di più con il pensiero diretto dei personaggi che è la forza della prima immersiva. Consiglio che è gratuito e come tale puoi farne ciò che vuoi.

Buon lavoro e buono studio, alla prossima.

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Re: L'Onironauta

Messaggio#15 » lunedì 26 aprile 2021, 18:19

Ciao Debora, stavolta sei tu "dall'altra parte del muro".
Analisi eccellente, ci hai preso praticamente su tutto e mi hai fatto notare cose molto utili (alcune a cui ci ero arrivato da solo, altre inedite). Vedo di rispondere meglio che posso:

Debora D ha scritto:Ciao Alvin,
tocca a me leggerti questa volta.
Apprezzo il tuo stile, ma non sono sicura che il tema sia davvero centrato. Viene citato un muro all’inizio, ma non ho capito di cosa si tratti. Riguarda la capacità dell’Onironauta o è qualcosa di fisico e politico che riguarda il regime? perché non se ne parla più e pare proprio piazzato nella battuta del colonnello per rispettare la consegna.


La mia idea era di una sorta di città-prigione cinta da una muraglia che impedisce a tutti gli abitanti di andarsene. Non siete voi a non averlo capito, sono io che non ho potuto descriverla meglio, come tante altre cose che sono state escluse dalla revisione finale per limiti di regolamento.

Mi piacciono le ambientazioni Sci-fi e sei bravo a inserire pochissimi elementi per tratteggiarla in modo coerente. Il racconto scorre abbastanza bene e mi ha coinvolto fino a questa frase:
Conrad sgrana gli occhi. «Non mi sembra un buon piano.»
La parte finale, infatti, disattende le mie aspettative: l'ingresso del personaggio, la scoperta del suo potere e poi del suo essere traditore del regime portano in alto tensione e conflitto che però si risolvono in una spiegazione. Il protagonista spiega il suo piano, Conrad recalcitra (poco) e si convince. Fine.
Abbiamo due battute fitte di informazioni con un solo beat che rallentano molto il racconto e tolgono mordente a tutta l'ultima parte.
«In realtà tu sarai solo il primo di tanti. Se ci riesco, intendo creare una legione di menti. ... Tu continuerai a vivere nel mio inconscio come una doppia personalità. Almeno finché non arriveranno gli altri, ma ci sarà tempo.»
Sappiamo cosa ha intenzione di fare il protagonista. Mi sarebbe piaciuto vedere il momento in cui assorbe la coscienza e come la coscienza di Conrad si amalgama con la sua.
Hai usato 4217 caratteri quindi così come è il racconto non ci sarebbe spazio,perciò la mia è un’osservazione su una eventuale revisione, oltre che un invito a rileggere per vedere dove potevano essere risparmiati caratteri per una o due righe in più di finale.

Infratti ho dovuto stringere la cinghia parecchio in questo caso. A me piace lo sviluppo psicologico coerente e in una situazione più permissiva non sarei stato così rapido nella progressione, ma pazienza. Se lo sistemerò integrerò tutti i consigli che mi state trasmettendo.

Dal punto di vista della forma mi sembra buona, vedo l’intento di essere ben focalizzato e immersivo. Ci sono due elementi che voglio farti notare al riguardo.
Il primo non è un errore, ma una cosa che ho notato. La tua penna punta molto sui dati visivi. I personaggi vedono, fissano, penetrano con gli occhi, ecc.
 Distolgo lo sguardo dal poveretto e fisso il colonnello.
Mi penetra con gli occhi e annuisce.
mi perdo a fissare
Il prigioniero accanto a me si guarda intorno, spaesato.
Chiude gli occhi
Conrad sgrana gli occhi.

Questi sono azioni e beat che riguardano gli occhi per esempio.
Tra l’altro Mi penetra con gli occhi  è un altro modo di dire mi trafigge con lo sguardo. Non mi è piaciuto molto.

Quanta ragione che hai. Questo è uno degli aspetti che ho notato io stesso: cavolo, lo so che devo usare tutti i sensi, eppure non lo faccio. Non sono ancora abituato alla cosa. Ho deciso che sarà una delle prossime skill da sviluppare.

Invece un errore (errore se parliamo di narrativa immersiva che so che è il tuo obiettivo) è la perdita di focalizzazione in due momenti:
Distolgo lo sguardo dal poveretto e fisso il colonnello. Un ghigno si tratteggia sulle sue labbra. → Siamo focalizzati e immersi, perciò se un ghigno si tratteggia sulle labbra del colonnello significa che il pdv sta guardando il colonnello. Fisso non serve. Distolgo può avere un senso se capiamo che il pdv non riesce a guardarlo per qualche motivo, tipo gli fanno impressione le ferite, ma non c’è fraseggio interiore che ci aiuti.

A questa non ci sarai mai arrivato, onestamente nemmeno mi ricordo se fosse quella l'intenzione che volevo trasmettere. Ma hai ragione a segnarmelo come errore.

mi perdo a fissare → volevi dirci che ha ferite sull’avambraccio, poteva essere fatto con un dettaglio diverso. Per esempio, una sanguina, una è malconcia e allora ha senso che lui le noti.

Anche qui hai ragione.

Per il resto a parte un Finalmente che si poteva evitare, ma non appesantisce, mi pare che la forma vinca sul contenuto questa volta. Avendo letto gli altri tuoi racconti posso dire che noto il tentativo di imbrigliare la tua grande fantasia per creare una struttura più armoniosa e adatta al formato.
Un consiglio che posso darti è di cominciare a giocare di più con il pensiero diretto dei personaggi che è la forza della prima immersiva. Consiglio che è gratuito e come tale puoi farne ciò che vuoi.

Buon lavoro e buono studio, alla prossima.

Mi mangio le mani per quell'avverbio in -mente! Devo ricordarmi di fare il check prima di consegnare.
Grazie per la tua esaustiva analisi, buona gara :) !
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Roberto Bartoletti
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Re: L'Onironauta

Messaggio#16 » martedì 27 aprile 2021, 0:27

Ciao Alvin
racconto che presenta molti spunti interessanti; stile semplice ed efficace. Ho trovato i dialoghi ben scritti, ma qualcuno mi è parso un po' troppo cinematografico (premetto di essere io stesso il primo ad avere questo vizio). Trovo il tema infilato un po' a forza: si parla di questo fantomatico muro del Regime, ma pare abbia poco a che fare con la direzione che prende la storia e i piani concreti del protagonista. Come se fosse un elemento qualsiasi, di cui non si noterebbe la differenza se venisse tolto. Resta il fatto che l’insieme è scritto bene e invoglierebbe a proseguire se ci fosse un seguito.
Buon contest e a presto!

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wladimiro.borchi
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Re: L'Onironauta

Messaggio#17 » martedì 27 aprile 2021, 13:16

Ciao Alvin,
carinissima l'idea dell'onironauta. Meno originale, invece, la declinazione del tema che è un semplice muro da oltrepassare per fuggire verso la libertà.
Mi è mancato un po' twist sul finale.
Sarebbe stato più bastarda una chiusa con il protagonista che consegna i dati al colonnello e uno dei due lascia cadere una battuta per cui i ribelli il nostro onironauta li fotte tutti con la stessa puttanata della super mente che salverà il mondo.
Ma è solo gusto mio.
Il lavoro non è affatto male.
A rileggerti presto
W

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antico
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Re: L'Onironauta

Messaggio#18 » martedì 4 maggio 2021, 12:30

Qui c'è un gran bel setting e una ancora più bella intuizione, quella dell'Onironauta. Il tuo modo di narrare mi piace molto e ho già avuto occasione di dirtelo, però ci sono due macroproblemi: 1) il tema non è fondante il racconto stesso e rimane sullo sfondo, più che un tema sembra un paletto da inserire a forza e questo, per forza di cose, deve essere tenuto in conto in sede di valutazione limitatamente all'edizione, 2) riguardante il racconto, invece, credo che lasciare un finale così aperto non sia funzionale in quanto la tattica dell'Onironauta potrebbe essere proprio quella di illudere, come nei sogni, per ottenere ciò che vuole. Se la tua intenzione era, al contrario, proprio quella di mostrare l'inizio di un'insurrezione, anche in questo caso il finale aperto non è sufficiente perché non abbastanza forte, con tutti i dubbi che si lascia dietro. Se, ancora, il tuo obbiettivo era di mettere il prigioniero di fronte a una situazione senza uscita con scelte che lo avrebbero comunque portato alla morte, la sua decisione finale cozza con la sua irremovibilità iniziale anche perché l'Onironauta non ha detto o fatto alcunche per convincerlo. Insomma, un finale che trovo davvero poco funzionale e che mi ha lasciato parecchio con l'amaro in bocca, soprattutto considerate le tue indubbie qualità nel narrare. Per me un pollice tendente verso l'alto in modo solido, ma non brillante e in classifica devo metterti dietro ai parivalutati proprio per la questione tema.

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