Non si torna indietro

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Roberto Bartoletti
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Non si torna indietro

Messaggio#1 » martedì 20 aprile 2021, 0:38

Il sole aveva deciso di onorarci con la sua presenza, dopo giorni di riluttanza. L’entusiasmo aveva accomunato i miei compagni, che ciondolavano per il cortile come se tutta quella luce lo rendesse magicamente diverso e ci fosse qualcosa da festeggiare. Eppure era solo un altro giorno di prigionia tra quei confini, resi solo più nitidi e fastidiosi alla mia vista. Non riuscivo a godere di quelle piccole gioie climatiche, motivo per il quale cominciavo a essere discriminato come Bob, l’irascibile veterano trattato come un reietto. Era qui da prima di noi, un fardello che con gli anni aveva alimentato ciò che gli altri definivano pazzia. C’era qualcosa nelle sue storie che profumava di libertà, un concetto a noi poco familiare.
Sarà stata l’aria frizzante, ma quel mattino mi sentii stranamente propositivo. Invece che unirmi alla marmaglia scelsi di raggiungere il vecchio nel suo angolino prediletto, dal quale disprezzava il prossimo col suo repertorio di occhiatacce. Si mostrava garbato solo con me, forse perché ero rimasto l’unico a dargli retta.
«Buongiorno Bob.»
Lui mi restituì un’espressione arcigna.
«Che hai da essere così contento?» mi domandò con un sibilo
«Beh...il bel tempo, l’aria profumata...non è granché, ma è meglio di niente.»
«Meglio di niente?» abbassò il capo riducendo gli occhi a fessure «Non dirmi che ti stai omologando a tutti quegli idioti.»
«Come mai se la prende tanto?»
«Perché siamo prigionieri, dannazione!» nonostante la veemenza delle sue parole il corpo restò immobile «Sembrate godervi quel poco che vi concedono dai piani alti e rendete grazie. Grazie dello spazio. Grazie per questo po' di ossigeno. Grazie per i pasti. Grazie di cosa, cazzo? Siamo imprigionati in una realtà oppressiva che vi fate calzare a pennello!»
Era semplice attirarlo sull’argomento ogni volta, per poi gustare i virtuosismi della sua fantasia.
«E lo sai perché?» incalzò «Perché non avete mai visto oltre! Non avete avuto modo, come me, di ammirare cosa c’è fuori.»
«È sicuro? Nessuno tranne lei ha mai confermato di aver sbirciato oltre il muro.»
«Non mi stupisce, siete solo novellini. Sai quanti ne ho visti come te, in tanti anni? La vostra detenzione è temporanea, prima di essere trasferiti. Io ero qui dalle origini, quando non c’erano stramaledette mura altissime a negarci ogni sguardo sul mondo. Come se troppa speranza fosse in grado di ispirarci. Capisci? Non vogliono che vediamo! Che ci rendiamo conto di quello a cui rinunciamo. In principio il perimetro era limitato da una semplice rete.»
Questa era nuova. Per la prima volta ammetteva di aver visto personalmente cosa ci fosse all’esterno. Di solito si limitava a brontolare e inveire contro i gestori dell’area. Potevo non credergli, naturalmente. Forse erano semplici deliri, ma non seppi resistere.
«E cosa ha visto?»
Bob variò rapidamente la sua postura. Alzò la sua testa rugosa e abbozzò un sorriso.
«Erba...prati. Alberi...fiori.» sospirò, pescando da un punto preciso della sua memoria «Nessuna barriera. O limiti che non siano i nostri desideri. Pericoli e opportunità. La vita vera. Quando la vedi non si torna indietro. Restare bloccato qui diventa insopportabile. Ho rischiato di morire molte volte pur di ottenerla.»
Mi voltai istintivamente verso i nostri simili. Notai la loro pacifica rassegnazione e la invidiai profondamente. Qualsiasi fossero le loro ambizioni, avevano dato loro la forma della nostra gabbia, gelandole come in uno stampo. Una capacità che non mi sarebbe mai appartenuta. Le parole di Bob non avevano fatto altro che aizzare un istinto di scoperta che dentro di me aspettava solo di prendere piede.
Mi accorsi di essere già in verticale, appoggiato alla parete più vicina. Era liscia, ma esaminandola attentamente individuai qualche appiglio che poteva fare al caso mio.
«Oh, come ti capisco.» Bob emerse dall’oscurità del suo cantuccio e mi venne accanto «È un desiderio irresistibile.»
«Voglio vederlo anch’io.» balbettai «Ne ho bisogno.»
«Prova. Sei giovane, ne hai il diritto.» persino il suo tono si era ammorbidito «Se cadi di schiena sul carapace penso poi io a girarti.»
Non capii cosa intendesse dire, ma ormai ero lanciato verso una vista migliore.



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antico
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Re: Non si torna indietro

Messaggio#2 » martedì 20 aprile 2021, 0:43

Ciao Roberto! Caratteri e tempo ok anche per te, buona ORIANA RAMUNNO EDITION!

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Signor_Darcy
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Re: Non si torna indietro

Messaggio#3 » mercoledì 21 aprile 2021, 15:28

Bel racconto, si potrebbe quasi parlare di un condensato del viaggio dell’eroe, con tanto di vecchio spronatore e di nemico che pare tanto forte da costringere alla rinuncia al combattimento.
Ben scritto, sicuramente; anche se qualche pilastro di narratologia – almeno per quel poco che ne capisco – ogni tanto mi sembra venire un po’ meno (per esempio con i verbi di contorno ai dialoghi tipo “domandò” o “incalzò”).
Struttura e gestione dello spazio mi sembrano molto buoni, non avverto accelerazioni, né passaggi un po’ forzati; anche il finale mi sembra ben dosato e in grado di lasciare il giusto livello di dubbio nel lettore.

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Fagiolo17
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Re: Non si torna indietro

Messaggio#4 » giovedì 22 aprile 2021, 18:25

Ciao Roberto e piacere di leggerti.
Interessante l'idea di nascondere la vera identità dei protagonisti fino al disvelamento finale. Niente di fuori posto da quel punto di vista.
Alcuni passaggi non mi convincono al 100%, ad esempio questo:
"Era semplice attirarlo sull’argomento ogni volta, per poi gustare i virtuosismi della sua fantasia."
Quale sarebbe il virtuosismo della sua fantasia? Il fatto di aver visto oltre il muro?
Oppure questo:
"Questa era nuova. Per la prima volta ammetteva di aver visto personalmente cosa ci fosse all’esterno. Di solito si limitava a brontolare e inveire contro i gestori dell’area. Potevo non credergli, naturalmente. Forse erano semplici deliri, ma non seppi resistere."
Quando poco prima il pdv dice: "È sicuro? Nessuno tranne lei ha mai confermato di aver sbirciato oltre il muro."
Quindi è la prima volta che lo ammette o lo ha già detto altre volte? Perché dalla battuta di dialogo sembrerebbe ripeta spesso di aver visto oltre il muro.
Il racconto è comunque interessante anche se ha qualcosina da sistemare.
In bocca al lupo per l'edizione.

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Andrea Partiti
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Re: Non si torna indietro

Messaggio#5 » giovedì 22 aprile 2021, 18:51

Il tema è centratissimo e il racconto funziona bene.
Ammetto che mi ha deluso un po' il twist finale, perché "i personaggi non erano persone! Erano oggetti, alieni, animali, alberi, globuli bianchi!" è un po' abusato come sotterfugio narrativo. Molto abusato. Almeno, rileggendolo, l'hai fatto onestamente e non ti è sfuggito nulla che non contrastasse questa interpretazione e sei riuscito a mascherare tutti gli indizi.
Quasi avrei preferito un mondo ignoto e non ben definito fatto di prigioni senza via d'uscita e senza spiegazione per chi ci vive dentro

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Roberto Bartoletti
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Re: Non si torna indietro

Messaggio#6 » giovedì 22 aprile 2021, 19:23

Signor_Darcy ha scritto:Bel racconto, si potrebbe quasi parlare di un condensato del viaggio dell’eroe, con tanto di vecchio spronatore e di nemico che pare tanto forte da costringere alla rinuncia al combattimento.
Ben scritto, sicuramente; anche se qualche pilastro di narratologia – almeno per quel poco che ne capisco – ogni tanto mi sembra venire un po’ meno (per esempio con i verbi di contorno ai dialoghi tipo “domandò” o “incalzò”).
Struttura e gestione dello spazio mi sembrano molto buoni, non avverto accelerazioni, né passaggi un po’ forzati; anche il finale mi sembra ben dosato e in grado di lasciare il giusto livello di dubbio nel lettore.


Ciao Signor Darcy e grazie per il tuo commento. Effettivamente devo togliermi il vizio di infilare quel genere di verbi nei dialoghi, la prossima volta ci starò ancora più attento. Ti auguro buon contest e a presto!

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Roberto Bartoletti
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Re: Non si torna indietro

Messaggio#7 » giovedì 22 aprile 2021, 19:35

Fagiolo17 ha scritto:Ciao Roberto e piacere di leggerti.
Interessante l'idea di nascondere la vera identità dei protagonisti fino al disvelamento finale. Niente di fuori posto da quel punto di vista.
Alcuni passaggi non mi convincono al 100%, ad esempio questo:
"Era semplice attirarlo sull’argomento ogni volta, per poi gustare i virtuosismi della sua fantasia."
Quale sarebbe il virtuosismo della sua fantasia? Il fatto di aver visto oltre il muro?
Oppure questo:
"Questa era nuova. Per la prima volta ammetteva di aver visto personalmente cosa ci fosse all’esterno. Di solito si limitava a brontolare e inveire contro i gestori dell’area. Potevo non credergli, naturalmente. Forse erano semplici deliri, ma non seppi resistere."
Quando poco prima il pdv dice: "È sicuro? Nessuno tranne lei ha mai confermato di aver sbirciato oltre il muro."
Quindi è la prima volta che lo ammette o lo ha già detto altre volte? Perché dalla battuta di dialogo sembrerebbe ripeta spesso di aver visto oltre il muro.
Il racconto è comunque interessante anche se ha qualcosina da sistemare.
In bocca al lupo per l'edizione.


Ciao Luca, piacere mio. Hai ragione, nel primo caso intendevo le sue continue proteste o imprecazioni, ma in effetti non è sufficientemente chiaro e viene approfondito solo dopo.
Nel secondo caso, è la prima volta che lo dice. Nel dialogo avrei forse dovuto scrivere "nessuno tranne lei ha mai confermato PRIMA D'ORA o PRIMA DI OGGI", in modo da evitare ogni fraintendimento. Sul momento non ci ho pensato.
Grazie per i feedback e buona gara anche a te!

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Roberto Bartoletti
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Re: Non si torna indietro

Messaggio#8 » giovedì 22 aprile 2021, 19:54

Andrea Partiti ha scritto:Il tema è centratissimo e il racconto funziona bene.
Ammetto che mi ha deluso un po' il twist finale, perché "i personaggi non erano persone! Erano oggetti, alieni, animali, alberi, globuli bianchi!" è un po' abusato come sotterfugio narrativo. Molto abusato. Almeno, rileggendolo, l'hai fatto onestamente e non ti è sfuggito nulla che non contrastasse questa interpretazione e sei riuscito a mascherare tutti gli indizi.
Quasi avrei preferito un mondo ignoto e non ben definito fatto di prigioni senza via d'uscita e senza spiegazione per chi ci vive dentro


Ciao Andrea. Appena letto il tema ho subito pensato alle tartarughe. Ho avuto a che fare spesso con questa loro continua ambizione di evadere se viene data loro la possibilità di intravedere cosa c'è fuori, nonostante la vastità e qualità dei recinti. Questo aspetto mi ha sempre incuriosito e ho deciso di puntare su quello. Per il finale ho provato a giocare sul loro punto di vista, che per molti aspetti è comprensibile e adattabile anche agli umani in certi casi, ma senza grosse pretese filosofiche :D Grazie per il tuo commento e buona gara!

viviana.tenga
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Re: Non si torna indietro

Messaggio#9 » venerdì 23 aprile 2021, 21:58

Ciao Roberto,
Ti dirò, avrei quasi preferito che la natura dei personaggi fosse esplicitata fin dall'inizio, invece che usata come colpo di scena nelle ultime righe. Non penso che il racconto che ne avrebbe perso, perché alla fine il punto di forza non è il colpo di scena, ma veder sbocciare il desiderio di libertà del protagonista.
Come ha già evidenziato qualcuno, anch'io ho avuto l'impressione che tu ti sia contraddetto sul fatto Bob e il mondo esterno, non ho capito se è una cosa di cui parlava spesso o che ha raccontato per la prima volta.
In ogni caso, bella l'idea e la declinazione del tema

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Proelium
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Re: Non si torna indietro

Messaggio#10 » domenica 25 aprile 2021, 10:49

Ciao Roberto,
ma sono tartarughe! Simpatica la declinazione del tema e la sorpresa nel finale, al netto di una storia lineare senza grosse pretese. Mi lascia con un sorriso un po' sbiadito: sarà che nelle storie, oltre all'aspetto ludico e compositivo, cerco sempre quella scintilla in più, che qui non ho trovato...
A livello tecnico, ho sentito la tua scrittura abbastanza legnosa, si sente la "fiction" soprattutto nei dialoghi, che ti consiglio di rivedere per renderli meno artefatti. Anche la prosa pura è un po' pesante, può sicuramente migliorare: un buon punto di partenza sono i numerosi avverbi in -mente, sfrondali pure senza sensi di colpa.

Buona Edition, alla prossima!
Francesco

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Roberto Bartoletti
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Re: Non si torna indietro

Messaggio#11 » domenica 25 aprile 2021, 19:51

viviana.tenga ha scritto:Ciao Roberto,
Ti dirò, avrei quasi preferito che la natura dei personaggi fosse esplicitata fin dall'inizio, invece che usata come colpo di scena nelle ultime righe. Non penso che il racconto che ne avrebbe perso, perché alla fine il punto di forza non è il colpo di scena, ma veder sbocciare il desiderio di libertà del protagonista.
Come ha già evidenziato qualcuno, anch'io ho avuto l'impressione che tu ti sia contraddetto sul fatto Bob e il mondo esterno, non ho capito se è una cosa di cui parlava spesso o che ha raccontato per la prima volta.
In ogni caso, bella l'idea e la declinazione del tema


Ciao Viviana e grazie per il commento. Interessante la riflessione sulla natura dei personaggi; io son partito già con l'idea della rivelazione finale, ma in effetti non era il cardine del racconto e mi fa piacere tu abbia apprezzato il resto. Quanto a Bob, ciò che intendevo era che usava lamentarsi sempre, ma questa era la prima volta che raccontava di aver già visto oltre il muro. Colpa mia che non l'ho reso abbastanza chiaro, non mi ero accorto di questo aspetto.
Ti auguro buona gara, a presto!

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Stefano.Moretto
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Re: Non si torna indietro

Messaggio#12 » domenica 25 aprile 2021, 22:50

Ciao Roberto.
In realtà ho visto che ti hanno già detto tutto quello che mi ero appuntato durante la lettura, quindi sono un po' in difficoltà. Faccio una confessione: mi sento molto stupido nel dirlo, ma arrivato alla fine non avevo capito che erano tartarughe. Non subito almeno. Ho dovuto rileggere il pezzo una seconda volta, perché non ero convinto di aver capito, poi i commenti mi hanno dato conferma che l'interpretazione era giusta. Probabilmente è colpa del fatto che l'ambientazione mi ha ricordato il telefilm Wayward Pines e mi sono focalizzato troppo sui "poteri forti" che vogliono intrappolare le persone. Magari con qualche indizio disseminato meglio (tipo, a caso, un accenno al fatto che i tipi che li tengono imprigionati sono dei giganti) mi sarebbe arrivato meglio. Sinceramente non credo che sarebbe stato meglio rivelare fin da subito l'identità dei protagonisti perché, a parte il twist finale, questo racconto soffre molto la mancanza di un conflitto centrale. È vero che il protagonista vuole scavalcare un muro, ma non c'è un vero perché dietro, vuole farlo perché sì, per senso di libertà. Se sappiamo subito che è una tartaruga e quindi ci poniamo in una condizione di conoscenza superiore rispetto alla sua, questo desiderio di scappare ci appare come una cosa futile, al massimo tenera. Invece pensandolo come un umano ci dà quel mistero che ci porta a chiederci perché li hanno rinchiusi lì dentro, cosa vogliono da loro, cosa c'è fuori, e il twist finale è la svolta che ci chiarisce ogni cosa in modo brillante. Se mi dici fin da subito che sono tartarughe lo stesso identico racconto mi sarebbe apparso un po' noioso e privo di un perché.

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Roberto Bartoletti
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Re: Non si torna indietro

Messaggio#13 » lunedì 26 aprile 2021, 22:32

~Proelium~ ha scritto:Ciao Roberto,
ma sono tartarughe! Simpatica la declinazione del tema e la sorpresa nel finale, al netto di una storia lineare senza grosse pretese. Mi lascia con un sorriso un po' sbiadito: sarà che nelle storie, oltre all'aspetto ludico e compositivo, cerco sempre quella scintilla in più, che qui non ho trovato...
A livello tecnico, ho sentito la tua scrittura abbastanza legnosa, si sente la "fiction" soprattutto nei dialoghi, che ti consiglio di rivedere per renderli meno artefatti. Anche la prosa pura è un po' pesante, può sicuramente migliorare: un buon punto di partenza sono i numerosi avverbi in -mente, sfrondali pure senza sensi di colpa.

Buona Edition, alla prossima!
Francesco


Ciao Francesco,
mi spiace non sia scoccata la scintilla. Grazie dei suggerimenti, in futuro cercherò di migliorare dialoghi e prosa per alleggerire il tutto.
Buona gara e a presto!

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Roberto Bartoletti
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Re: Non si torna indietro

Messaggio#14 » lunedì 26 aprile 2021, 22:43

Stefano.Moretto ha scritto:Ciao Roberto.
In realtà ho visto che ti hanno già detto tutto quello che mi ero appuntato durante la lettura, quindi sono un po' in difficoltà. Faccio una confessione: mi sento molto stupido nel dirlo, ma arrivato alla fine non avevo capito che erano tartarughe. Non subito almeno. Ho dovuto rileggere il pezzo una seconda volta, perché non ero convinto di aver capito, poi i commenti mi hanno dato conferma che l'interpretazione era giusta. Probabilmente è colpa del fatto che l'ambientazione mi ha ricordato il telefilm Wayward Pines e mi sono focalizzato troppo sui "poteri forti" che vogliono intrappolare le persone. Magari con qualche indizio disseminato meglio (tipo, a caso, un accenno al fatto che i tipi che li tengono imprigionati sono dei giganti) mi sarebbe arrivato meglio. Sinceramente non credo che sarebbe stato meglio rivelare fin da subito l'identità dei protagonisti perché, a parte il twist finale, questo racconto soffre molto la mancanza di un conflitto centrale. È vero che il protagonista vuole scavalcare un muro, ma non c'è un vero perché dietro, vuole farlo perché sì, per senso di libertà. Se sappiamo subito che è una tartaruga e quindi ci poniamo in una condizione di conoscenza superiore rispetto alla sua, questo desiderio di scappare ci appare come una cosa futile, al massimo tenera. Invece pensandolo come un umano ci dà quel mistero che ci porta a chiederci perché li hanno rinchiusi lì dentro, cosa vogliono da loro, cosa c'è fuori, e il twist finale è la svolta che ci chiarisce ogni cosa in modo brillante. Se mi dici fin da subito che sono tartarughe lo stesso identico racconto mi sarebbe apparso un po' noioso e privo di un perché.


Ciao Stefano. Grazie per il tuo commento e le osservazioni. Non c'è niente di stupido nella confessione, ho volutamente evitato ogni possibile indizio per provare a rendere i dialoghi verosimilmente umani e il twist era proprio agli sgoccioli. Una seconda lettura, se non altro per cercare accenni precedenti, ci stava. Sai che mentre scrivevo avevo pensato proprio ai giganti o una cosa del genere? O a creature divine, ma poi ho lasciato perdere per renderlo più "carcerario". Comunque sono contento che sia questa la versione che hai preferito.
In bocca al lupo per il contest e a presto!

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Davide_Mannucci
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Re: Non si torna indietro

Messaggio#15 » mercoledì 28 aprile 2021, 10:00

Ciao Roberto, piacere di leggerti.
Mi vergogno a dire che sono rimasto perplesso e spiazzato quando ho letto la parola carapace. Cavolo ma sono tartarughe! Questa è la frase che mi è venuta. Ho riletto il raconto e tutto è stato più chiaro, a parte quei dialoghi troppo lunghi e cinematografici. Però credo che se tu avessi seminato qualche indizio in più la storia ne avrebbe giovato. Lo stile non è male e trovo che anche questo meriterebbe il laboratorio, con caratteri in più e un lavoro sui dialoghi. Un racconto penalizzato dai pochi caratteri ma un grosso potenziale.
A presto
Davide Mannucci

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lucaspalletti
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Re: Non si torna indietro

Messaggio#16 » mercoledì 28 aprile 2021, 21:18

Ciao Roberto,
piacere di leggerti per la prima volta!
Ho gradito parecchio il tuo racconto, che ben rientra nel tema dell'edizione.
Carino anche il twist finale. Vero, è qualcosa di già letto e come diceva qualcun altro il brano avrebbe funzionato bene anche senza, ma devo dire di averlo apprezzato. Sarà che le tartarughe sono animali simpatici, chissà :P
Scherzi a parte, ho trovato sia la prosa che i dialoghi ben realizzati, al netto di un paio di passaggi un pelo troppo lunghi, ma mai noiosi. Buona l'immersione e la soggettività del protagonista, con la sua voglia di libertà che cresce a poco a poco nel corso della narrazione, così come la caratterizzazione del vecchio Bob. Un pelo stereotipato, forse, ma in un formato così breve non posso fartene una colpa.
Dovessi trovare un difetto, ti direi di aver forse sentito la mancanza di una descrizione più dettagliata dell'ambiente in cui si svolge la vicenda, ma tutto sommato al PDV è tutto ovviamente familiare, quindi sarebbe stato oggettivamente complicato. E alla fine va bene così.
In conclusione, ho un giudizio più che positivo del racconto, complimenti!
Ti auguro un'ottima edition e spero di rileggerti presto,
Luca

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Roberto Bartoletti
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Re: Non si torna indietro

Messaggio#17 » giovedì 29 aprile 2021, 16:02

DavideMannucci ha scritto:Ciao Roberto, piacere di leggerti.
Mi vergogno a dire che sono rimasto perplesso e spiazzato quando ho letto la parola carapace. Cavolo ma sono tartarughe! Questa è la frase che mi è venuta. Ho riletto il raconto e tutto è stato più chiaro, a parte quei dialoghi troppo lunghi e cinematografici. Però credo che se tu avessi seminato qualche indizio in più la storia ne avrebbe giovato. Lo stile non è male e trovo che anche questo meriterebbe il laboratorio, con caratteri in più e un lavoro sui dialoghi. Un racconto penalizzato dai pochi caratteri ma un grosso potenziale.
A presto


Ciao Davide. Grazie del commento, proverò a lavorare sui dialoghi per renderli più realistici. Buon contest!

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Roberto Bartoletti
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Re: Non si torna indietro

Messaggio#18 » giovedì 29 aprile 2021, 16:04

lucaspalletti ha scritto:Ciao Roberto,
piacere di leggerti per la prima volta!
Ho gradito parecchio il tuo racconto, che ben rientra nel tema dell'edizione.
Carino anche il twist finale. Vero, è qualcosa di già letto e come diceva qualcun altro il brano avrebbe funzionato bene anche senza, ma devo dire di averlo apprezzato. Sarà che le tartarughe sono animali simpatici, chissà :P
Scherzi a parte, ho trovato sia la prosa che i dialoghi ben realizzati, al netto di un paio di passaggi un pelo troppo lunghi, ma mai noiosi. Buona l'immersione e la soggettività del protagonista, con la sua voglia di libertà che cresce a poco a poco nel corso della narrazione, così come la caratterizzazione del vecchio Bob. Un pelo stereotipato, forse, ma in un formato così breve non posso fartene una colpa.
Dovessi trovare un difetto, ti direi di aver forse sentito la mancanza di una descrizione più dettagliata dell'ambiente in cui si svolge la vicenda, ma tutto sommato al PDV è tutto ovviamente familiare, quindi sarebbe stato oggettivamente complicato. E alla fine va bene così.
In conclusione, ho un giudizio più che positivo del racconto, complimenti!
Ti auguro un'ottima edition e spero di rileggerti presto,
Luca


Ciao Luca. Grazie mille del commento, sono contento che il racconto ti sia piaciuto :) In bocca al lupo per la gara!

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Re: Non si torna indietro

Messaggio#19 » lunedì 3 maggio 2021, 18:33

Un racconto nel genere SENTINELLA di Frederick Brown. Il mio parere è un sì e no, nel senso che è vero che non prendi in giro il lettore nel preparare il finale, ma al contempo le umanizzi troppo quando invece avresti potuto giocare sulle caratteristiche delle tartarughe per seminare dei piccoli dettagli dissonanti che poi sarebbero deflagrati al momento della rivelazione. Il discorso è sempre lo stesso: le idee ormai sono state prese tutte (o quasi) e la differenza la fa l'esecuzione e in questo caso lo spartito poteva essere più ricco giocando di più proprio con l'idea che stavi mettendo in scena. Mai accontentarsi e sempre rilanciare. Detto questo, la lettura è piacevole e il racconto carino. Per me un pollice tendente verso il positivo in modo poco solido e in classifica ti piazzo dietro al parivalutato racconto di Canella per una maggiore pulizia del suo testo.

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