La casa degli spiriti

71ª Edizione, Minuti Contati accoglie una guest star d'eccezione: Silvio Sosio. QUI potete visionare il trailer, potete trovarci anche degli indizi per il tema che vi aspetta. Ricordiamo: l'appuntamento è per lunedì 21 settembre dalle ore 21.00 all'una.
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Angela
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La casa degli spiriti

Messaggio#1 » lunedì 21 settembre 2015, 21:28

LA CASA DEGLI SPIRITI

Carmela Spizzichini si presentò nella caserma di Bracciano al tramonto. Entrò insieme a una folata gelida e si diresse senza indugi alla scrivania del Comandante Gracchi.
Lui la osservò con aria interrogativa; era infagottata in un cappotto rosso a scacchi che si intonava con i capelli.
- La Leda l’è sparit! - disse la signora Spizzichini. Poi appoggiò la borsa dello stesso colore del cappotto sul tavolo e cominciò a frugare al suo interno.
- In che senso sparita? - fece il Comandante.
La donna terminò la sua ricerca estraendo una ricevuta.
- Sparita con l’affitto che mi deve! - esclamò sventolando il foglio.
*** *** ***
Un fulmine tagliò in due il cielo mentre Gracchi lasciava la strada principale e imboccava un viottolo sterrato in salita.
Le prime gocce iniziarono a picchiettare sul vetro e lui sospirò pensando alle fettuccine ai funghi porcini che la moglie gli preparava ogni lunedì e che probabilmente si stavano raffreddando nel piatto.
Raggiunse la casa di Leda Argenti che diluviava, i fari dell’auto illuminarono l’orto stecchito e il rudere di un trattore. Leda in paese era conosciuta come “la poetessa” perché in gioventù aveva vinto un premio letterario con una poesia dedicata alla mamma. Poi la madre era morta e lei non ne aveva più scritte. Era una donna alta e magra con il viso lungo e triste. Viveva da sola con una magra pensione e in paese si vedeva poco. Gracchi l’aveva incontrata qualche volta e si era fatto l’idea che fosse troppo educata e sensibile e quelle come lei sono destinate a soffrire.
- Se la son portata via gli spirit! – gli aveva detto la Spizzichini facendosi il segno della croce e aveva aggiunto che la casa era infestata, piena di luci strane.
Le luminarie, certo” osservò il Comandante Gracchi guardando i fili di lampadine colorate che pendevano sulla veranda. Bussò e attese che qualcuno si facesse vivo; poi prese le chiavi sotto lo zerbino, come gli aveva indicato la Spizzichini.
La casa era vuota ma ogni cosa era in ordine; la lampada del soggiorno illuminava il tavolo di cucina su cui c’era il pollo lasciato a marinare e un cestino con il pane fresco. Il computer era acceso, ma il video era disturbato. Gracchi provò a spingere qualche tasto ma non cambiò nulla e poi non si era neppure portato gli occhiali per vedere da vicino.
Al centro della stanza s’era formata una pozza d’acqua che filtrava dal soffitto. Non c’era da stupirsi che Leda fosse fuggita, perché quel posto era un vero schifo: la casa cadeva in pezzi, nell’orto non c’era neanche un filo d’erba e la connessione internet era pessima.
Il Comandante Gracchi tornò in caserma per stendere il verbale rassegnato alle fettuccine fredde.
Non si era neppure accorto che il foro nel soffitto era un cerchio perfetto, così come lo era quello nell’orto che aveva polverizzato le piante e il computer continuava a inviare lo stesso messaggio da ore.
Vado con loro”.


Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

STEFANIA FIORIN
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Messaggio#2 » martedì 22 settembre 2015, 13:02

Il titolo di questo racconto mi ha colpita subito, ieri sera, più che colpita mi ha "chiamata", non ho potuto ignorarlo!
Sarà un bene, sarà un male? Quello che posso dire è che mi riconduce all'unica grande autrice a cui è stato "rubato" o meglio " preso in prestito " : Isabel Allende. Non c'è se, non c'è ma, questa cosa non si fa!
Inoltre si legge : " Raggiunse la casa di Leda Argenti che diluviava"... chi diluviava? la Leda Argenti?
La trama è spiritosa, la Leda mi piace ma andare con gli alieni ormai è superato!

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Daniele_picciuti
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Messaggio#3 » martedì 22 settembre 2015, 19:56

Carino, struttura semplice, semini indizi in modo distratto ma alla fine, quando è il momento di tirare le fila della storia, fai combaciare tutto. Il tema è affrontato in maniera indiretta, sebbene non sia centrato del tutto, nel senso che più che “un altro universo” la sensazione è che si tratti di un rapimento alieno, esseri di “un altro mondo” semmai. Ma potrebbero essere nello stesso universo. La forma è buona, non ho da segnalare nulla di particolare.
Il mondo che ho creato non è solo parte di me, ma esiste, come esiste la fede.

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willy
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Messaggio#4 » mercoledì 23 settembre 2015, 17:41

Ciao Angela, racconto spigliato e ricco di descrizioni.
L'altro universo è quello dove va a finire la Leda, posso immaginare. Idea e storia impostatate abbastanza bene; non molto convincente il capo di una caserma così approssimativo nelle indagini che non si accorge di un buco nel tetto abbastanza grande da far passare una persona.
Ti segnalo qualche piccolezza:

"Lui la osservò con aria interrogativa; era infagottata in un cappotto rosso a scacchi che si intonava con i capelli."
Dopo interrogativa starebbero bene i due punti.

Era una donna alta e magra con il viso lungo e triste. Viveva da sola con una magra 
Ripetizione di "magra".

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Vastatio
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Messaggio#5 » giovedì 24 settembre 2015, 7:58


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AmbraStancampiano
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Messaggio#6 » giovedì 24 settembre 2015, 18:21

Ciao Angela,
Che poliziotto distratto, il tuo personaggio!
Il racconto è carino, ed in alcuni punti mi ha ricordato "una pura formalità" di Tornatore (un film davvero bello, che se non hai mai visto ti consiglio assolutamente); però non lo so, mi lascia insoddisfatta. E' davvero possibile che il tuo protagonista non si accorga di tutte le stranezze della casa? Capisco che il suo più grande amore è il cibo ed è distratto al pensiero che si freddi, ma non essendo un racconto dal tono caricaturale il tutto suona un po'... esagerato.
Poi, spendi un sacco di dettagli per parlarci della scomparsa, partendo dal concorso di poesia, ma non ci racconti ciò che davvero ci interessa sapere: perchè gli alieni hanno scelto lei?

A parte questo, mi sono innamorata della signora Spizzichini. :)

Alla prossima!
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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Angela
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Messaggio#7 » giovedì 24 settembre 2015, 18:52

Eccoci qua, ho appena votato e sono più tranquilla. Concordo in parte con le critiche, è un brano ironico, forse Ambra più degli altri ha colto questo aspetto e i personaggi sono senz'altro sopra le righe o meglio, non sono fatti per essere credibili. Il finale in un certo senso lascia carta bianca al lettore che in un certo qual modo deve "lavorare" mettendo insieme gli indizi che ho seminato nel testo (Leda è troppo sensibile, ha subito un lutto pesante, vive sola, non ha un soldo, non frequenta nessuno: perché dovrebbe restare qui?).
Ha colto l'occasione di fuggire o forse ha scelto di morire, chissà. Gli alieni sono amici o nemici? Siete voi a deciderlo.
Amo in modo spropositato i finali aperti perché mi piace interagire con il lettore, mi piace che lui abbia una parte attiva nella storia costruendo ciò che io ho solo abbozzato. A volte sbaglio perché concedo troppo poco (limite di caratteri a parte), devo imparare a calibrare il testo.
Ringrazio tutti per i preziosi consigli.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

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invernomuto
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Messaggio#8 » sabato 26 settembre 2015, 9:01

Ciao Angela, ben ritrovata!
La signora Spizzichini è decisamente un personaggione e con poche battute ben calibrate sei riuscita a caratterizzarla in modo che resti impressa nella mente del lettore.
Il comandante Gracchi, invece, calza in modo egregio lo stereotipo dell'investigatore un po' svogliato che non vede l'ora di chiudere il fascicolo per ritornare alle sue fettuccine, pure fredde.
Quello che mi ha lasciato un po' perplesso è l'arrivo del plot twist, che giunge improvviso come un destro di Tyson appena girato l'angolo, ma purtroppo è altrettanto spiazzante.
Non credo che il racconto ne avrebbe risentito se anche il buon Grocchi avesse notato il buco, magari attribuendone la causa a qualcosa di ancora meno plausibile degli alieni pur di finire l'indagine ("Un buco al centro della stanza? Certo che gli architetti moderni non sanno più cosa inventarsi").
Dal punto di vista tecnico ho notato soltanto piccolezze probabilmente legate alla fretta che in ogni caso sono già state segnalate.
A presto!

Veronica Cani
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Messaggio#9 » sabato 26 settembre 2015, 12:46

Ottimo racconto che a mio modo di vedere centra in pieno la tematica, visto che, come mi sembra di capire, Leda Argenti ha deciso di seguire degli esseri provenienti da un altro mondo. Ho solo due appunti da fare: nel periodo “Gracchi l’aveva incontrata qualche volta e si era fatto l’idea che fosse troppo educata e sensibile e quelle come lei sono destinate a soffrire”, le subordinate che dipendono da “si era fatto l’idea che” sono coordinate tra loro? Perché io avrei mantenuto il congiuntivo anche nell’ultima frase, scrivendo “Gracchi l’aveva incontrata qualche volta e si era fatto l’idea che fosse troppo educata e sensibile e che quelle come lei fossero destinate a soffrire”. Nella frase “Il Comandante Gracchi tornò in caserma per stendere il verbale rassegnato alle fettuccine fredde” avrei inserito una virgola tra “verbale” e “rassegnato”. Per il resto ti faccio i miei complimenti :)

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alessandra.corra
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Messaggio#10 » domenica 27 settembre 2015, 14:38

Ciao Angela, ben trovata!

Ho trovato il tuo racconto molto gradevole e ben scritto. Il finale aperto mi è piaciuto molto. Brava. Anche io penso sia bello lasciare al lettore un pò di autonomia nell'immaginazione della storia.
La signora Spizzichini e il Comandante Gracchi sono due macchiette, a tratti divertenti (anche se forse un tantino troppo stereotipate). Una pensa solo ai soldi che l'affittuaria le deve, e l'altro alla pasta che a casa l 'aspetta. Nessun però sembra preoccuparsi davvero della Leda, che pur assente, è il personaggio fulcro della storia. (Personaggio, quello della Leda, che mi è piaciuto particolarmente).
Nel finale avrei omesso il cerchio sul soffitto (pioveva a dirotto e quel cerchio, che si presume avrebbe dovuto lasciar spazio a un astronave di passare, avrebbe dovuto inondare la casa non solo formare una pozza d'acqua); visto invece il personaggio singolare della Leda, anziché mostrare il messaggio sul pc, l'avrei lasciato scritto su un foglio di carta.
Alla prossima!


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ceranu
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Messaggio#11 » lunedì 28 settembre 2015, 0:17

Ciao Angela.
Racconto dai due aspetti. Lo stile è coinvolgente, ci sono descrizioni vivide e in poco spazio riesci a tratteggiare alla perfezione tre personaggi. Quindi non posso che complimentarmi per questo aspetto. Però la chiusura non mi ha convinto. Partiamo dal presupposto che non mi piaciono gli “spiegoni” e qui il finale lo è. Poi trovo la frase: “Vado con loro” sbagliata. Passi il fatto che gli extraterresti possano non saper usare le porte, ma che bisogno c'era di bucare il soffitto se loro avevano “parcheggiato” l'UFO fuori? Qui non stiamo parlando di un rapimento, altrimenti lei non avrebbe potuto scrivere il messaggio. A questo punto è uscita di casa, ha preso accordi, è rientrata e alla fine si è fatta portare via... non mi convince.
Nel complesso la trovo una prova sufficente, ma che con un finale diverso avrebbe potuto essere ottimo.
Ciao e alla prossima.

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Angela
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Messaggio#12 » lunedì 28 settembre 2015, 9:58

Eccoci. Vi ringrazio per i commenti. Vediamo di rispondere per ordine.

@Inveromuto - Sono d'accordo con te al 100%, Gracchi avrebbe dovuto notare il buco nel soffitto e magari aggiungere un commento.

@Veronica - Giusta osservazione sull'uso dei verbi, non ci avevo fatto caso. Grazie :)

@Alessandra - Che bel commento! Mi fa piacere tu abbia colto gli aspetti ironici e abbia apprezzato il finale. Vero, avrei potuto lasciare il messaggio su carta. L'idea del pc inizialmente era differente, lo volevo disturbato a causa dell'influenza aliena, ma dopo tutto sono andati via e il foglio di carta sarebbe stata una scelta valida.

@Ceranu - Avevo disseminato dettagli nel testo perché effettivamente con tremila caratteri era difficile spiegare cosa accade a Leda. La signora Spizzichini parla di strane luci perché è una cosa che si ripete da giorni (settimane? Mesi?). Gli alieni sono tornati più volte prima di decidere di portare Leda con loro. Certo, questo non lo dico e il buco nel soffitto oltre alle tracce nell'orto potrebbero sembrare troppo. Grazie anche a te per commento e apprezzamenti.

Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

lorenzo_cadoni
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Messaggio#13 » lunedì 28 settembre 2015, 23:36

Ho fatto fatica a trovare il nesso tra il tema indicato e la storia scritta.
Questo nuovo universo lo leggo molto poco in questo racconto.
Mi aspettavo un racconto dove la destinazione o il punto di partenza o l'ambiente fosse realmente il nuovo universo.
Mi sono ritrovato catapultato in un paesino tipicamente italiano senza avere la percezione di un altro mondo.
La narrazione è ben eseguita, ma secondo me lontano dal tema.

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Adry666
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Messaggio#14 » venerdì 2 ottobre 2015, 18:19

La casa degli spiriti di Angela Catalini

Ciao Angela,
tema centrato con originalità su un tema ormai “abusato” della fantascienza.
I personaggi sono ben caratterizzati, anche se l’investigatore ricade un po’ troppo nello stereotipo classico del poliziotto svogliato.
Il finale è un po’ scollegato con il resto, io avrei chiuso prima facendo scoprire la cosa all’investigatore. O forse avrei chiuso più crudamente con sangue e pezzi della signora scomparsa sotto il buco nel soffitto.

A presto
Ciao
Adriano

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